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ORE 13,00

AFGHANISTAN/ SPARATORIA IN OSPEDALE A JALALABAD, QUATTRO MORTI

  • Le forze americane in Afghanistan hanno catturato un comandante militare afgano in un ospedale di Jalalabad. Ne è nata una sparatoria e quattro guardie del corpo di Esmatullah Muabat, capo militare della provincia di Laghman, sono state uccise. Muabat è stato catturato dagli americani. Agha Jan, portavoce di Hazrat Ali, capo militare di Jalalabad, ha detto che le guardie del corpo uccise sono tre. Ma il capo della polizia Haji Ajab Shah ha poi detto che una quarta guardia del corpo è morta successivamente in ospedale e che ci sono anche due feriti. Shad ha anche riferito che nessun americano è stato colpito nella sparatoria, che è durata circa dieci minuti. Ma esiste un'altra versione della vicenda. Secondo quanto ha riferito Hedayiat Ullah, esponente militare di Laghman e nipote di Muabat, il comandante militare non sarebbe stato arrestato dagli americani. Secondo Ullah, Muabat sarebbe stato invitato a Jalalabad da Ali, il suo capo militare, e sarebbero stati i soldati di Ali ad aprire il fuoco sugli uomini di Muabat. Gli americani sarebbero allora intervenuti per interrompere la sparatoria. Ullah non sa dove sia ora Muabat.

Iraq: attaccato comando Usa a Baghdad, nessun ferito

Diverse esplosioni si sono udite in nottata nel centro di Baghdad per un attacco al complesso che ospita il quartier generale delle Forze Usa. L'attacco non ha causato feriti ma solo lievi danni materiali. Due proiettili hanno colpito nelle vicinanze della 'zona verde', vasto complesso trasformato in fortezza. Alcuni testimoni hanno riferito di almeno due esplosioni intorno alla mezzanotte (le 22 in Italia), simili a quelle udite in occasione di precedenti attacchi con mortai.

MO: RAMALLAH, ISLAMICI VINCONO VOTO CAMPUS BIR ZEIT

Le principali fazioni islamiche - riunite in un fronte elettorale denominato 'Wafa' - sono riuscite a prevalere ieri sui rivali di al-Fatah e ad assumere il controllo delle strutture studentesche nell'importante campus di Bir Zeit, presso Ramallah (Cisgiordania). Il rettore dell'ateneo Hannas Nasser ha reso noto che il blocco islamico (Hamas e Jihad islamica) occupera' 25 dei 51 seggi, mentre al-Fatah ne avra' 20, il Fronte popolare cinque e il Fronte democratico uno solo. Fonti locali riferiscono da Ramallah che la pubblicazione dei risultati del voto e' stata accolta con grande malumore dai simpatizzanti di al-Fatah che hanno assalito i loro compagni di studi islamici con lanci di sassi e di bottiglie. Fra gli studenti ci sarebbero numerosi contusi, secondo le fonti. Un esponente del fronte islamico 'Wafa' ha affermato che si tratta di una vittoria di importanza storica che va interpretata come un messaggio verso quanti hanno sostenuto l' iniziativa disfattistica di Ginevra.

IMMIGRAZIONE/BELGIO, PENA SOSPESA A 4 AGENTI PER MORTE RIFUGIATA

  • Pena sospesa per quattro dei cinque ufficiali della polizia belga incriminati per aggressione, percosse e morte involontaria contro una rifugiata nigeriana, Semira Adamu. La corte ha condannato tre poliziotti a un anno di reclusione, un quarto a 14 mesi, mentre ha prosciolto il quinto indagato. Inoltre ha ordinato al governo belga di risarcire la famiglia della vittima. Adamu, 20 anni, morì per un'emorragia cerebrale nel settembre del 1998. I poliziotti le avevano schacciato la faccia contro un cuscino nel tentativo di rimpatriarla in Nigeria. La donna si opponeva al ritorno nel suo Paese d'origine perché, stando alle sue parole, la sua famiglia l'avrebbe costratta a prendere come marito un uomo di 65 anni, che aveva già tre mogli. La morte di Adamu suscitò l'indignazione dell'opinione pubblica belga, che costrinse l'allora ministro degli Interni, Louis Tobback, a dimettersi.

IMMIGRAZIONE/ AUSTRALIA,GRAVI 9 RIFUGIATI IN SCIOPERO DELLA FAME

  • Sono in gravi condizioni di salute i nove rifugiati, otto afgani e un pachistano, in sciopero della fame da tre giorni nel campo dell'isola australiana di Naru. Secondo il Rural Australians for Refugees, gruppo di supporto per i rifugiati, i nove uomini stanno risentendo del caldo dell'estate tropicale. I nove rifugiati hanno proclamato lo sciopero della fame per protestare contro il rifiuto opposto dalle autorità australiane alla loro richiesta di asilo politico e contro le condizioni del campo di Naru. Quattro di loro si sono cucite le labbra. "Questa protesta pacifica andrà avanti. Non abbiamo scelta. La libertà o la morte", scrivono i nove rifugiati in una e-mail indirizzata al gruppo di sostegno. Un portavoce dell'ufficio immigrazione, che ha chiesto l'anonimato, ha dichiarato che i rifugiati hanno due possibilità: accettare l'offerta australiana di aiutarli a tornare nel loro Paese oppure rimanere nell'isola di Naru. Nell'isola ci sono circa 280 rifugiati che hanno presentato richiesta di asilo politico

SCIOPERI DEI TRASPORTI

Alle 21 di stasera è scattato lo sciopero di 24 ore dei dipendenti delle ferrovie aderenti al sindacato Orsa. Intanto, è stato revocato lo sciopero dei dipendenti Alitalia previsto per domani, 12 dicembre, dopo che la commissione di garanzia lo ha dichiarato illegittimo. Differita anche la protesta proclamata per il 17 dicembre da tutto il personale Alitalia contro il piano industriale.

E' in corso uno sciopero spontaneo del personale Alitalia a Fiumicino contro il piano di ristrutturazione della compagnia. Questa mattina alcune centinaia di lavoratori dell'Alitalia hanno bloccato, in entrambi i sensi di marcia, l'autostrada Roma-Fiumicino nei pressi dell'aeroporto. La manifestazione è stata organizzata dopo un'assemblea del personale aderente a Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sulta. Il vice ministro alle Infrastrutture, Mario Tassone ha convocato per martedì 16 dicembre i vertici dell'azienda e i sindacati di categoria, dopo che nove sigle sindacali e di associazioni professionali ascoltate oggi in commissione Lavori Pubblici del Senato, avevano definito "non condivisibile e irricevibile" il piano industriale Alitalia per il triennio 2004-2006.

FECONDAZIONE: ANDREOTTI, QUESTA LEGGE SI DOVEVA FARE

  • Non c'e' fretta, ma questa e' la strada. Questa legge ha riconosciuto che l'embrione e' creatura, e' vita, i diritti del concepito vanno rispettati. Lo ha detto Giulio Andreotti in un'intervista rilasciata al Messaggero, dopo la votazione in Senato sulla fecondazione assistita che ha visto vincitore il fronte dei si, aggiungendo che ora e' tempo di rivedere la legge sull'aborto. Nessuna guerra di religione si verifichera' secondo Andreotti, pero' e' vero che - ha dichiarato il senatore - le leggi europee vanno armonizzate. Ricordo ancora con amarezza il dibattito sull'aborto in quest'aula, quando non si volle neppure interropmere per una settimana durante il sequestro Moro. Ma sono certo - ha detto in conclusione Andreotti - che il clima e' cambiato, non sara' cosi'. Con pacatezza si tornera' a discutere sulla 194.

RICERCA: SCOPERTO IL GENE DELLA SBRONZA

La sbronza? E' colpa di un gene. E' quanto sostengono i ricercatori dell'Universita' di San Francisco che hanno studiato il C. elegans, il piccolo verme 'protagonista' di molti studi scientifici, non ultimo il Nobel dell'anno scorso, che condivide ha in comune con l'uomo quasi la meta' dei geni. I ricercatori hanno scoperto come gli effetti tossici dell'alcol sul cervello sono regolati da una proteina espressa da un singolo gene. Secondo gli esperti americani, che hanno illustrato il loro lavoro sulla rivista 'Cell', la scoperta potrebbe portare allo sviluppo di un farmaco che, avendo come obiettivo la proteina, possa aiutare a curare la dipendenza da alcol.

gror031212 (last edited 2008-06-26 09:52:50 by anonymous)