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Due iracheni sono morti e altri cinque sarebbero rimasti feriti sotto il fuoco di un carro armato americano nella città irachena di Fallujah. Lo rende noto la Tv araba Al-Jazeera. Le vittime sono tutte della stessa famiglia. In particolare sembra che un carro armato americano abbia aperto il fuoco contro un'abitazione civile uccidendo un uomo ed una donna e ferendo i loro cinque figli.




'''Guantanamo'''

Nuovo tentativo di suicidio fra i circa 660 presunti terroristi detenuti nella base Usa di Guantanamo a Cuba. E' il 34esimo da quando è stata istituita la prigione militare, dopo gli attacchi dell'11 settembre. Il tenente colonnello Pamela Hart, portavoce della base, ha detto che il mancato suicida è ricoverato "in condizioni stabili", senza fornire altri dettagli. Il gesto, ha aggiunto, è stato compiuto "alcuni giorni fa". Le condizioni di vita dei detenuti nella base - in isolamento totale e privi di assistenza legale - sono oggetto di aspre critiche da parte delle organizzazioni umanitarie, che le definiscono "disumane". Le autorità Usa ribattono che i prigionieri sono trattati con rispetto, ma vietano qualsiasi tipo di ispezione.

'''Irak due'''
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'''Guantanamo'''

Nuovo tentativo di suicidio fra i circa 660 presunti terroristi detenuti nella base Usa di Guantanamo a Cuba. E' il 34esimo da quando è stata istituita la prigione militare, dopo gli attacchi dell'11 settembre. Il tenente colonnello Pamela Hart, portavoce della base, ha detto che il mancato suicida è ricoverato "in condizioni stabili", senza fornire altri dettagli. Il gesto, ha aggiunto, è stato compiuto "alcuni giorni fa". Le condizioni di vita dei detenuti nella base - in isolamento totale e privi di assistenza legale - sono oggetto di aspre critiche da parte delle organizzazioni umanitarie, che le definiscono "disumane". Le autorità Usa ribattono che i prigionieri sono trattati con rispetto, ma vietano qualsiasi tipo di ispezione.

'''Irak due'''

Due iracheni sono morti e altri cinque sarebbero rimasti feriti sotto il fuoco di un carro armato americano nella città irachena di Fallujah. Lo rende noto la Tv araba Al-Jazeera. Le vittime sono tutte della stessa famiglia. In particolare sembra che un carro armato americano abbia aperto il fuoco contro un'abitazione civile uccidendo un uomo ed una donna e ferendo i loro cinque figli.

GR ORE 19.30

Irak

Due iracheni sono morti e altri cinque sarebbero rimasti feriti sotto il fuoco di un carro armato americano nella città irachena di Fallujah. Lo rende noto la Tv araba Al-Jazeera. Le vittime sono tutte della stessa famiglia. In particolare sembra che un carro armato americano abbia aperto il fuoco contro un'abitazione civile uccidendo un uomo ed una donna e ferendo i loro cinque figli.

Guantanamo

Nuovo tentativo di suicidio fra i circa 660 presunti terroristi detenuti nella base Usa di Guantanamo a Cuba. E' il 34esimo da quando è stata istituita la prigione militare, dopo gli attacchi dell'11 settembre. Il tenente colonnello Pamela Hart, portavoce della base, ha detto che il mancato suicida è ricoverato "in condizioni stabili", senza fornire altri dettagli. Il gesto, ha aggiunto, è stato compiuto "alcuni giorni fa". Le condizioni di vita dei detenuti nella base - in isolamento totale e privi di assistenza legale - sono oggetto di aspre critiche da parte delle organizzazioni umanitarie, che le definiscono "disumane". Le autorità Usa ribattono che i prigionieri sono trattati con rispetto, ma vietano qualsiasi tipo di ispezione.

Irak due

Gli stati uniti cercano di dimostrarsi democratici: "Libereremo domani i primi cento prigionieri iracheni su richiesta del consiglio governativo iracheno". Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione civile americana in Iraq, Paul Bremer nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Baghdad e trasmessa in diretta dalla Tv araba Al-Jazeera. Bremer ha confermato le parole pronunciate in precedenza dal presidente del consiglio governativo, Adnan Pachachi, secondo il quale nei prossimi giorni saranno liberati altre centinaia di prigionieri. Ma intanto non è ancora stato reso noto il numero dei prigionieri effettivi, nè dei luoghi dove sono detenuti. Su questo, continua il silenzio della coalizione delle forze di occupazione, che preferisce tacere anche sui metodi utilizzati nei confronti dei prigionieri.

Irak ricostruzione

Per la seconda volta in nove mesi, la società di costruzioni Bechtel si è aggiudicata un appalto di primo piano per la ricostruzione dell'Iraq. L'impresa, una delle principali finanziatrici della campagna elettorale del presidente Gorge Bush, si occuperà del ripristino delle infrastrutture elettriche e idriche e di altri servizi essenziali. Secondo fonti dell'United States Agency for International Development citate dal New York Times, il contratto potrebbe avere un valore di circa 1.83 miliardi di dollari per due anni. Nell'aprile scorso, la Bechetel si era già aggiudicata un contratto analogo per un miliardo di dollari. . Immediate le critiche e le accuse di chi sottolinea i rapporti anche sin troppo stretti tra la società di San Francisco e l'amministrazione Bush.

Anche gli italiani ( o meglio, le imprese italiane) partecièeranno alla ricostruzione dell'Irak. Un appello all'Italia, paese amico, perche' partecipi alla ricostruzione dell'Iraq è stato fatto dal ministro degli Esteri iracheno, Hoshiar Zebari, che a Roma ha incontrato il ministro degli Esteri Franco Frattini e una folta delegazione di Confindustria

Italiani brava gente

  • Secondo la televisione satellitare araba Al Jazeera, gli abitanti di Nasiriyah sono contro la presenza delle truppe italiane in città, ritenendo il loro operato più un pericolo che una difesa per la popolazione civile. E' quanto afferma un servizio realizzato e trasmesso oggi dall'emittente del Qatar nella città meridionale irachena. Secondo il servizio, gli abitanti della città si lamentano della presenza delle truppe italiane e chiedono che i soldati lascino il centro abitato. In particolare accusano gli italiani di mettere in pericolo, con la loro presenza, la popolazione civile invece di difenderla. Queste accuse sarebbero conseguenza dell'attentato contro la base italiana dello scorso 12 novembre. La presenza della base in una zona abitata, afferma Al Jazeera, ha provocato la morte ed il ferimento di decine di iracheni. La gente del posto chiede inoltre che i soldati tolgano il blocco sul ponte Al-Zeitun, che causa molti disagi al traffico cittadino. Una seconda richiesta, che sarebbe stata avanzata più volte dalla popolazione di Nasiriyah al comando italiano, sarebbe quella di un risarcimento economico per le vittime irachene dell'attentato dello scorso 12 novembre. I civili avrebbero bisogno dei soldi anche per ricostruire le case colpite dalla deflagrazione. Il comando italiano smentisce queste dichiarazioni, ma ammette candidamente che sono comunque vere le condizioni esposte dai cittadini e dalle cittadine di nassirya.

Ennesima dimostrazione di ocme l'esercito italoiano in Irak non sia in missione umanitaria, ma faccia parte di un contuingente di occupazione.

Palestina

Le truppe israeliane hanno fermato 24 palestinesi in Cisgiordania, nel corso di operazioni di sicurezza svolte la notte scorsa. Tra i fermati c'è anche Mantasar Abu-Elyan, vice comandante dell'ala militare di Al Fatah - il gruppo che fa capo al leader palestinese Yasser Arafat - a Jenin. Lo riporta il sito internet del quotidiano israeliano Haaretz. Nel corso delle operazioni in Cisgiordania, i soldati israeliani hanno ucciso tre palestinesi nelle città di Nablus e Tulkarem. I militari israeliani hanno fermato anche tre giovani palestinesi che stavano provando a entrare in Israele dalla Striscia di Gaza, nei pressi del Kibbutz Kfar Aza.

In dodici giorni di pesante azione militare lanciata il giorno di Santo Stefano, nella città palestinese di Nablus sarebbero stati uccisi 14 civili e ne sarebbero stati feriti un centinaio, secondo un comunicato della “Palestinian Medical Relief Society”. Essendo stato vietato l’accesso ai rappresentanti dei mezzi d’informazione, è difficile verificare questi dati attraverso altre fonti né si riesce a sapere con certezza quel che sia realmente accaduto. Dal 3 aprile 2002, Nablus ha subito più di dieci operazioni militari israeliane, con ogni genere di conseguente distruzione. A causa di un coprifuoco imposto dagli israeliani sull’arco dell’intera giornata, i 200mila abitanti di Nablus si troverebbero in pratica in stato d’assedio e non potrebbero neanche ottenere assistenza medica né farmaci né altri generi di prima necessità. Un giornalista francese avrebbe visto mezzi corazzati e soldati israeliani ritirarsi dalla cittadina, ma il coprifuoco sarebbe tuttora in vigore.

Immigrazione USA

10 milioni di immigrati irregolari negli Stati Uniti potrebbero presto ottenere lo status di "ospiti lavoratori regolari". L'idea è venuta al presidente Bush in persona - in cerca di voti nella folta comunità ispanica, dicono i suoi avversari politici - che propone di creare un database con la registrazione dei lavori svolti dagli immigrati e incentivi per gli irregolari che si faranno avanti. Coloro che dimostreranno di avere un'esperienza di lavoro negli Stati Uniti, otterrano uno status legale temporaneo e la possibilità, in futuro, di avere una green card e la cittadinanza americana. Ma la proposta ha sollevato molti dubbi all'interno della comunità ispanica. Dopo le elezioni, si chiedono in molti, che ne sarà del database di Bush? Il timore è che diventi una lista di proscrizione e che l'amministrazione Bush rispedisca in patria tutti gli irregolari.

Usa

  • Le relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Argentina si sono improvvisamente tese nelle ultime ore dopo le

dichiarazioni di un esponente del governo statunitense secondo cui Washington e' 'delusa' e 'preoccupata' per la politica di Buenos Aires nei confronti di Cuba che e' considerata una svolta a sinistra. Le dichiarazioni, rilasciate dal sottosegretario di stato statunitense per l'America Latina Roger Noriega durante una conferenza nel Consiglio delle Americhe a New York, hanno suscitato una immediata reazione del ministro degli esteri argentino, Rafael Bielsa, che ha espresso telefonicamente all'ambasciatore Usa a Buenos Aires, Lino Gutierrez, il proprio malessere. Sotto accusa statunitense gli incontri con esponenti del governo cubano. Il coordinatore del governo argentino, Alberto Fernandez, ha sottolineato che gli Stati Uniti debbono comprendere che l'Argentina e' uno stato sovrano e che l'allineamento automatico con le posizioni Usa che caratterizzava Buenos Aires durante la gestione dell'ex presidente Carlos Menem e' terminato.

Pena di morte

Prieme due esecuzioni di condanne a morte negli Stati Uniti. Il primo a essere giustiziato con una iniezione letale è stato uno stupratore seriale e omicida nel Texas. Il secondo, un uomo mentalmente malato condannato a morte per aver ucciso un droghiere che aveva preso a benvolerlo. Gli avvocati avevano tentato di salvargli la vita sostenendo che lo Stato non può giustiziare un malato di mente. In Arkansas stava per essere giustiziato anche un altro condannato, Karl Roberts, riconosciuto colpevole di aver violentato e ucciso la nipotina di 12 anni nel 1999. All'ultimo momento, l'esecuzione è stata sospesa per consentire l'esame del ricorso in appello.

Pena di morte

  • Il Vietnam ha eseguito le prime condanne a morte del 2004 di cui la stampa locale abbia dato conto dall'inizio dell'anno, mentre la discrezione che avvolge la pena capitale e' destinata a aumentare ancora con la decisione di classificare come segreti di stato i rapporti e statistiche in materia. I condannati sono stati fucilati ieri all'alba dopo essere stati legati a un palo, con gli occhi bendati. L'anno scorso, secondo un calcolo effettuato a partire da informazioni della stampa ufficiale vietnamita, almeno 69 persone sono state messe a morte e 110 condannate alla pena capitale. Hanoi non divulga mai statistiche ufficiali sulla pena di morte. E lunedi' il premier Phan Van Khai ha firmato una decisione che classifica come segreto di stato i rapporti e le statistiche sulla pena capitale. Il Vietnam, al centro di dure critiche di organizzazioni internazionali come Amnesty, giustifica il ricorso alla pena di morte con le necessita' della lotta alla droga.

Prigioni

  • Il ministro della Giustizia austriaco, Dieter Boehmdorfer (Fpoe), ha proposto di costruire con soldi austriaci una prigione in Romania dove rinchiudere i detenuti romeni condannati per delitti commessi nel paese alpino. Secondo Boehmdorfer, un tale progetto - la costruzione di una prigione nel paese balcanico costerebbe fra tre e cinque milioni di euro - permetterebbe di risparmiare oltre la meta' dei 13,5 milioni di euro che lo Stato austriaco gia' spende annualmente per i detenuti romeni nei penitenziari austriaci.

Simboli religiosi

  • Le ragazze di fede musulmana potrebbero decidere "in coscienza" di non andare più a scuola se le autorità francesi proibissero loro di indossare il velo in classe. Lo ha affermato il presidente dell'Uoif (Unione delle organizzazione islamiche di Francia), Lhaj Thami Breze. Le studentesse avrebbero due scelte se passasse la legge, proposta dal presidente della Repubblica Chirac, che sancisce il divieto di portare il velo, come tutti i simboli religiosi "ostentati" nelle scuole pubbliche. "Chi mette al primo posto la propria istruzione, toglierà il velo", ha detto Breze, "mentre chi segue la sua coscienza, lascerà la scuola". Secondo il presidente dell'Uoif, molte ragazze musulmane potrebbero decidere di trasferirsi nelle scuole private, anche di religione cristiana Nello scorso dicembre, il presidente Jacques Chirac ha chiesto al parlamento francese di varare una legge che vietasse di portare nello scuole pubbliche il velo islamico o altri simboli religiosi per proteggere il secolarismo del Paese. La bozza è stata già preparata ed è stata resa pubblica.

Italia

Sciopero aereoporti

A seguito dello sciopero nazionale proclamato dai controllori di volo aderenti all'organizzazione sindacale Anpcat per domani, giovedi' 8 gennaio, dalle ore 10 alle ore 18 e dai controllori di volo dello spazio aereo di Milano aderenti alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl sempre per l'8 gennaio dalle ore 10 alle ore 14, Alitalia comunica che sara' costretta a cancellare 334 voli, di cui 166 nazionali, 162 internazionali e 6 intercontinentali. Anche meridiana ha annuncitao la cancellazione di gran parte dei suoi voli.

Trasporti

Lo sciopero di venerdi' ci sara', a questo punto mi sembra inevitabile perche' nessuno ci ha chiamati alle trattative. Claudio Signore, dei Cobas dell'Atm di Milano, conferma la protesta indetta per venerdi' Siamo stati di fatto esclusi dalle trattative -incalza- e questo conferma che in realta' non vogliono chiudere alcun accordo. Ma se vogliono lo scontro noi siamo pronti. Le modalita' della protesta -spiega Signore- sarano quelle stabilite dalla legge (dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio ) ma la rabbia e' tanta e' non escluso che i lavoratori possano decidere autonomamente modalita' piu' forti Oggi a Milano vicesindaco, assessore e sindacati confederali si sono riuniti dal prefetto per scongiurare lo sciopero, indetto dagli autorganizzati, ma nessuno li ha chiamati in trattativa. Gli autoferrotranvieri iocntestano che qualcuno possa decidere su uno sciopero senza consultare chi lo ha indetto.

Trasporti due

Licenziati per aver rilasciato dichiarazioni durante una trsmissione di denuncia sulle ferrovie. E' quanto è accadutoi a 13 ferrovieri "colpevoli" di aver rilasciato interviste nel corso della trasmissione Repor. La denuncia arriva dai collequi dei lavoratori sospesi a tempo indeterminato, che chiedono all'azienda di motivare la decisione del provvedimento e di riammettere i lavoratori in servizio.

Napoli

Poco dopo le 11 alcune decine di disoccupati aderenti al Coordinamento di lotta per il lavoro di Napoli hanno occupato i locali non utilizzati da tempo del Comune di Napoli, situati in via Cesare Rosaroll. Abbiamo bisogno di spazi dove creare luoghi di aggregazione proletaria e sociale. Questi locali abbandonati li utilizzeremo noi disoccupati. Avevamo un'altra sede dove pagavamo il fitto -spiega un disoccupato- ma siamo stati sfrattati. Da oggi la nostra sede e' qui. I disoccupati del coordinamento hanno organizzato per domani alle ore 11, nella sede di via Rosaroll, una conferenza stampa.

Migranti

  • Con il miglioramento delle condizioni del mare, ma nonostante il freddo polare,sono riprese le traversate di migranti nel Canale di Sicilia. Un'imbarcazione con a bordo 17 uomini, tutti nordafricani, e' stata avvistata in mattinata, poco dopo le dieci al largo di Pantelleria, da un'aereo della Marina militare impegnato in attivita' di perlustrazione. Dall'isola e' salpata la motovedetta CP 817 della Guardia costiera che ha raggiunto ed affiancato il natante, una barca in legno di circa dieci metri di lunghezza, per scortarlo nel porto di Pantelleria. Gli uomini, presi in consegna dai carabinieri, passeranno la notte nella caserma dell'esercito "Barone" per essere trasferiti domani in nave a Trapani, dove negli uffici della Questura saranno identificati e poi espulsi.

GR ORE 13.00

Irak

Gli stati uniti cercano di dimostrarsi democratici: "Libereremo domani i primi cento prigionieri iracheni su richiesta del consiglio governativo iracheno". Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione civile americana in Iraq, Paul Bremer nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Baghdad e trasmessa in diretta dalla Tv araba Al-Jazeera. Bremer ha confermato le parole pronunciate in precedenza dal presidente del consiglio governativo, Adnan Pachachi, secondo il quale nei prossimi giorni saranno liberati altre centinaia di prigionieri. Ma intanto non è ancora stato reso noto il numero dei prigionieri effettivi, nè dei luoghi dove sono detenuti. Su questo, continua il silenzio della coalizione delle forze di occupazione, che preferisce tacere anche sui metodi utilizzati nei confronti dei prigionieri.

Irak due

Due iracheni sono morti e altri cinque sarebbero rimasti feriti sotto il fuoco di un carro armato americano nella città irachena di Fallujah. Lo rende noto la Tv araba Al-Jazeera. Le vittime sono tutte della stessa famiglia. In particolare sembra che un carro armato americano abbia aperto il fuoco contro un'abitazione civile uccidendo un uomo ed una donna e ferendo i loro cinque figli. Secondo alcuni testimoni oculari, il carro armato avrebbe aperto il fuoco per reazione ad un attacco subito da alcuni uomini armati.

Irak tre

Saddam Hussein avrebbe nascosto le armi di distruzione di massa in Siria. A rivelarlo e' un giornalista siriano in una lettera inviata al quotidiano olandese 'De Telegraaf' e citata dal sito Debka file, specializzato in intelligence e sicurezza. Nizar Najoef, che ha lasciato Damasco per contrasti con il regime siriano, indica tre siti in cui l'ex rais avrebbe deposto gli armamenti non convenzionali per sfuggire ai controlli degli ispettori dell'Aiea. In particolare, il giornalista siriano indica alcuni trafori scavati sotto la citta di al-Baida vicino ad Hama, nel nord della Siria. Questi trafori farebbero parte di una fabbrica sotterranea costruita dai nordcoreani per la produzione di missili Scud siriani. In questi tunnel, continua Najoef, sarebbero custodite le armi chimiche dell'Iraq. Nel villaggio di Tal Snan, al nord della citta' di Salamija, si troverebbe invece una parte considerevole di armi di distruzione di massa irachene. Il terzo sito di stoccaggio, spiega il giornalista siriano, si trova invece al confine con il Libano e in particolare nella citta' di Sjinsjar, a sud di Homs.

Le affermazioni del giornalista sono in netto contrasto con quanto emerge dagli interrogatori degli scienziati di Saddam.

  • Secondo un lungo reportage del Washington Post, le deposizioni, le confidenze e gli interrogatori dei principali responsabili dei programmi militari iracheni confermano quanto si è andato chiarendo in modo sempre più evidente nel dopoguerra. Gli arsenali proibiti di Saddam erano praticamente vuoti. L'Iraq non disponeva di armi di distruzione di massa. Nei quattro anni in cui in Iraq non ci furono ispezioni Onu gli iracheni riuscirono a realizzare segretamente il progetto di un missile a medio raggio, uno sviluppo dei normali al Samoud cercati - e distrutti - dagli ispettori Onu. Resta il fatto che anche in questo caso le armi proibite irachene erano più un desiderio che altro. Del temuto nuovo missile voluto da Saddam, infatti, al momento dell'attacco americano non esistevano che disegni e progetti teorici, nascosti in pochi dischetti di computer. L'Iraq, inoltre, non avrebbe avuto successo neanche su un altro fronte, ovvero nella realizzazione di virus in laboratorio di virus letali come antrace, vaiolo, ecc. come afferma nelle sue dichiarazioni Noria Ali, l'ingegnere genetico che conduceva le ricerche in questo settore. Ali riconosce che in teoria un programma di questo tipo era stato varato ma, sottolinea, 'solo' in teoria.

Palestina

Notte di sangue in Cisgiordania, tra Tulkarem e Nablus. Tre palestinesi sono stati uccisi la scorsa da reparti militari israeliani. Lo ha riferito la radio delle forze armate israeline che ha affermato che uno era militante di Hamas, colpito a morte mentre si trovava a Tulkarem. Gli altri due palestinesi sono stati uccisi a Nablus, nel corso di una retata. A Jenin - riferisce sempre l'emittente israeliana - i soldati sono riusciti a catturare un palestinese ritenuto il numero due delle Brigate dei martiri di al-Aqsa.

  • In dodici giorni di pesante azione militare lanciata il giorno di Santo Stefano, nella città palestinese di Nablus sarebbero stati uccisi 14 civili e ne sarebbero stati feriti un centinaio, secondo un comunicato della “Palestinian Medical Relief Society”. Essendo stato vietato l’accesso ai rappresentanti dei mezzi d’informazione, è difficile verificare questi dati attraverso altre fonti né si riesce a sapere con certezza quel che sia realmente accaduto. Dal 3 aprile 2002, Nablus ha subito più di dieci operazioni militari israeliane, con ogni genere di conseguente distruzione, in particolare nella città vecchia, la ‘Kasbah’, che dall’Unesco (l’ente dell’ Onu per la scienza, l’istruzione e la cultura) è considerata ‘patrimonio dell’umanità’. A causa di un coprifuoco imposto dagli israeliani sull’arco dell’intera giornata, i 200mila abitanti di Nablus si troverebbero in pratica in stato d’assedio e non potrebbero neanche ottenere assistenza medica né farmaci né altri generi di prima necessità. Un giornalista francese avrebbe visto mezzi corazzati e soldati israeliani ritirarsi dalla cittadina, ma il coprifuoco sarebbe tuttora in vigore. I militari di Tel Aviv definiscono Nablus “ un’infrastruttura terroristica”; l’ultima operazione venne decisa dopo che un kamikaze si era fatto esplodere in una strada periferica di Tel Aviv.

L'esercito israeliano non punirà i soldati che ferirono il pacifista Non saranno puniti i soldati israeliani che il 26 dicembre hanno ferito gravemente un pacifista israeliano nel corso di una manifestazione contro la realizzazione del muro. "L'esercito israeliano - ha detto oggi il generale Moshe Yaalon - non ha come consegna di sparare su manifestanti israeliani ma, viste le circostanze, non si può rimproverare ai militari di aver commesso un errore". Yaalon ha aggiunto di avere "piena fiducia nelle testimonianze di militari, secondo cui si sono sentiti minacciati" e "non pensavano di avere che fare con israeliani". Un ufficiale ha detto ai giornalisti che un'inchiesta interna dell'esercito ha accertato che i soldati non avevano a disposizione proiettili di gomma e che la manifestazione era più importante del previsto ma ha sottolineato anch'egli che non saranno inposte sanzioni perché i soldati hanno rispettato le consegne.

Palestina

  • Bahrein e Libano hanno respinto ieri ogni piano di accoglienza permanente dei rifugiati palestinesi nei loro territori, sostengono fonti diplomatiche. Il vice premier del Bahrein e ministro degli esteri, Sheikh Mohammed bin Mubarak Al-Khalifa, e il suo omologo libanese Jean Obeid, infatti, hanno convenuto che il diritto dei rifugiati palestinesi di far ritorno nella loro patria deve essere mantenuto ed attuato,e lo conferma in un'intervista al quotidiano 'Gulf News' l'ambasciatore libanese in Bahrein, Mohammed Al-Hajjar. Le due parti hanno inoltre convenuto che la creazione di uno stato palestinese indipendente ed autosufficiente e' condizione preliminare per una pace giusta e duratura in Medio Oriente. L'ambasciatore del Libano e' arrivato in Bahrein lunedi' scorso, sta effettuando un tour della regione per raccogliere consensi in favore della posizione sostenuta dal governo di Beirut che rifiuta ogni piano di insediamento degli oltre 350.000 rifugiati palestinesi che attualmente vivono sul suo territorio. Sempre secondo Al-Hajjar, la presa di posizione libanese risponde ad un piano avanzato da un gruppo di parlamentari europei che vorrebbe garantire ai rifugiati la possibilita' di risiedere in maniera permanente nei paesi che li ospitano attualmente.

Posizione che contrasta con il diritto al ritorno dei profughi chiesto dai palestinesi, ma non desiderato da Israele. Punto questo, che è stato anche al centro delle polemiche sugli accordi di Ginevra, che lo escludevano.

Paranoia della sicurezza

Tra pochi giorni il segretario di stato britannico ai Trasporti, Alistair Darling, redigerà un protocollo di norme per l'utilizzo di guardie armate - i cosiddetti "sceriffi dell'aria" - sui voli diretti negli Stati Uniti, per contrastare la crescente opposizione europea alla misura. Secondo quanto riferisce oggi The Guardian, l'iniziativa del ministro sarebbe maturata durante l'incontro avuto ieri con i rappresentanti dell'Associazione piloti delle compagnie aeree britanniche. Nel corso del confronto, Darling ha ammesso la mancanza di chiarezza da parte del governo sull'uso degli sceriffi dell'aria. Il segretario generale dell'associazione , Jim McAuslan, ha sottolineato come la contrarietà dei piloti sia motivata dal timore che gli air marshal rappresentino un rischio per la vita dei passeggeri e per la loro stessa autorità sul velivolo. E ha chiesto un incontro urgente tra i rappresentanti delle compagnie aeree, dei sindacati e dell'aviazione. In una dichiarazione alla Camera dei comuni, Darling ha difeso l'uso della guardie armate, definito "una mossa responsabile e prudente". Il ministro ha detto di essere determinato "a mettersi al comando in Europa" sulla questione, nonostante la crescente opposizione da parte di altri Paesi europei. Svezia, Danimarca, Finlandia e Portogallo hanno già respinto la richiesta americana, mentre Francia, Germania e Canada hanno dichiarato di avere adottato gli air marshal da tempo. L'ultimo rifiuto è arrivato ieri dal governo sudafricano. la paranoia degli Usa ha creato ieri un incidente diplomatico, quando il presidente del Senato messicano, Enrique Jackson, e la moglie sono stati sottoposti a una severa e interminabile perquisizione nell’aeroporto di Città del Messico da personale della sicurezza aeroportuale statunitense. Adesso il ministro delle Comunicazioni, Pedro Cerisola, dovrà comparire davanti al Senato per spiegare per quale ragione nell’aeroporto di Città del Messico siano le autorità statunitensi a occuparsi della sicurezza dei voli in partenza verso gli Usa, e non il personale locale addetto.

Immigrazione USA

10 milioni di immigrati irregolari negli Stati Uniti potrebbero presto ottenere lo status di "ospiti lavoratori regolari". L'idea è venuta al presidente Bush in persona - in cerca di voti nella folta comunità ispanica, dicono i suoi avversari politici - che propone di creare un database con la registrazione dei lavori svolti dagli immigrati e incentivi per gli irregolari che si faranno avanti. Coloro che dimostreranno di avere un'esperienza di lavoro negli Stati Uniti, otterrano uno status legale temporaneo e la possibilità, in futuro, di avere una green card e la cittadinanza americana. Ma la proposta ha sollevato molti dubbi all'interno della comunità ispanica. Dopo le elezioni, si chiedono in molti, che ne sarà del database di Bush? Il timore è che diventi una lista di proscrizione e che l'amministrazione Bush rispedisca in patria tutti gli irregolari.

Pena di morte

  • Il Vietnam ha eseguito le prime condanne a morte del 2004 di cui la stampa locale abbia dato conto dall'inizio dell'anno, mentre la discrezione che avvolge la pena capitale e' destinata a aumentare ancora con la decisione di classificare come segreti di stato i rapporti e statistiche in materia. I condannati - quattro per omicidio e due per traffico di droga - sono stati fucilati ieri all'alba dopo essere stati legati a un palo, con gli occhi bendati. L'anno scorso, secondo un calcolo effettuato a partire da informazioni della stampa ufficiale vietnamita, almeno 69 persone sono state messe a morte e 110 condannate alla pena capitale. Hanoi non divulga mai statistiche ufficiali sulla pena di morte. E lunedi' il premier Phan Van Khai ha firmato una decisione che classifica come segreto di stato i rapporti e le statistiche sulla pena capitale. Il Vietnam, al centro di dure critiche di organizzazioni internazionali come Amnesty, giustifica il ricorso alla pena di morte con le necessita' della lotta alla droga.

Brasile

Hanno assaltato i latifondi, armati di archi, frecce e fucili per reclamare la loro terra. Sono tremila indios del Mato Grosso do Sul, alla frontiera del Paraguay. Hanno iniziato la loro battaglia il 20 dicembre e almeno otto proprietari terrieri sono già stati espulsi. Gli indigeni sostengono che sono disposti anche a morire pur di non abbandonare le aree conquistate. Affermano che quelle haciendas occupano la terra indigena Yvy Katu e avvertono che ne invaderanno altre, sempre nel comune di Japorà, a 464 chilometri a sud di Campo Grande, la capitale del Mato Grosso do Sul. Lula aveva incluso nel suo programma il riconoscimento dello stato di Omologazione di Terre Indigene (TIs), ma ancora è ben lungi dall’averlo totalmente fatto rispettare. Anche la Costituzione del Paese, poi, stabilisce nell’articolo 231 il diritto degli indios al possesso permanente e all’uso esclusivo delle proprie terre.

Italia

Rai

  • Il direttore di Raitre Paolo Ruffini ha ricevuto questa mattina un richiamo scritto da parte del direttore generale della Rai Flavio Cattaneo, in seguito alla vicenda del caso riguardante il programma Raiot, condotto da Sabina Guzzanti. Secondo quanto si apprende, Cattaneo ha anche inflitto dieci giorni di sospensione, anche dallo stipendio, nei confronti del capo progetto della trasmissione, Andrea Salerno, il massimo della pena comminabile prima del licenziamento. 'Raiot', la cui prima e unica puntata (delle cinque previste) e' andata in onda su Raitre il 16 novembre scorso, e' stata sospesa definitivamente dopo la risoluzione consensuale del contratto tra la Rai e la societa' di produzione del programma.

pensioni

E' iniziato il secondo incontro tra governo e sindacati sulla riforma delle pensioni. Una riunione per Cgil, Cisl e Uil importante che dovrebbe affrontare il nodo piu' spinoso sul tappeto: la spesa previdenziale. Oggi faremo l'operazione verita' sui conti della spesa pensionistica -spiega entrando il segretario generale aggiunto della Uil, Adriano Musi- e su come va distinta da quella dell'assistenza oltre a capire come si forma questa famigerata coppia. Sul futuro della trattativa per ora nessuno si sbilancia ma la Uil avverte: se il governo va avanti per la sua strada, le risposte sono tante: quella tradizionale dei lavoratori o il dibattito in Parlamento.

GR ORE 9.30

Palestina

Notte di sangue in Cisgiordania, tra Tulkarem e Nablus. Tre palestinesi sono stati uccisi la scorsa da reparti militari israeliani. Lo ha riferito la radio delle forze armate israeline che ha affermato che uno era militante di Hamas, colpito a morte mentre si trovava a Tulkarem. Gli altri due palestinesi sono stati uccisi a Nablus, nel corso di una retata. A Jenin - riferisce sempre l'emittente israeliana - i soldati sono riusciti a catturare un palestinese ritenuto il numero due delle Brigate dei martiri di al-Aqsa.

L'esercito israeliano non punirà i soldati che ferirono il pacifista Non saranno puniti i soldati israeliani che il 26 dicembre hanno ferito gravemente un pacifista israeliano nel corso di una manifestazione contro la realizzazione del muro. "L'esercito israeliano - ha detto oggi il generale Moshe Yaalon - non ha come consegna di sparare su manifestanti israeliani ma, viste le circostanze, non si può rimproverare ai militari di aver commesso un errore". Yaalon ha aggiunto di avere "piena fiducia nelle testimonianze di militari, secondo cui si sono sentiti minacciati" e "non pensavano di avere che fare con israeliani". Un ufficiale ha detto ai giornalisti che un'inchiesta interna dell'esercito ha accertato che i soldati non avevano a disposizione proiettili di gomma e che la manifestazione era più importante del previsto ma ha sottolineato anch'egli che non saranno inposte sanzioni perché i soldati hanno rispettato le consegne.

UNIONE EUROPEA

IRLANDA L'incontro con la Commissione Europea a Dublino ha dato il via ufficiale al semestre irlandese di presidenza dell'Unione Europea. In una conferenza stampa congiunta con il primo ministro irlandese Bertie Ahern, il presidente della Commissione Europea Romano Prodi ha sottolineato le priorità poste dall'allargamento dell'Unione, a cominciare dal varo della costituzione europea, auspicando che l'accordo nella conferenza intergovernativa si raggiunga entro l'anno. Sotto la presidenza irlandese cadono anche le elezioni europee del 13 giugno. Inoltre, toccherà ad Ahern sondare il terreno per il nuovo presidente della Commissione, in vista del rinnovo dell'esecutivo comunitario nel gennaio 2005. Come si prevedeva, - ed è questa la novità - la presidenza irlandese dell'Ue è cominciata con un messaggio forte di riavvicinamento a Washington, dopo la spaccatura provocata dalla guerra in Iraq.

AFGHANISTAN

La situazione in Afghanistan, secondo un rapporto inviato al Consiglio di Sicurezza dal segretario generale dell’Onu Kofi Annan e reso pubblico poche ore dopo l’attentato di Kandahar, si afferma che nel Paese la situazione ha subito “ un deterioramento per quel che riguarda la sicurezza esattamente nel momento in cui il processo di pace esige il contrario”. A Kandahar,ex-raccofaorte dei Talebani, ieri, in un’azione chiaramente allestita per fare il maggior numero di vittime possibili, un camion-bomba ha fatto almeno 16 vittime – inclusi otto bambini di età compresa tra i sette e i quindici anni- e una sessantina di feriti, inclusa una dozzina di bambini. In un altro documento, Annan aveva definito l’attentato un “ odioso atto di violenza”. All’agenzia di stampa britannica Reuters, un portavoce dei Talebani ha detto: “ Condanniamo questo attacco; noi non colpiamo i civili”. L’Onu fa rilevare che dallo scorso agosto in Afghanistan ci sono state più di 400 vittime e che negli ultimi tre mesi ci sono stati più attacchi contro i civili di quanti ne vennero compiuti nei 20 mesi successivi all’accordo di pace firmato a Bonn nel dicembre 2001.E' parere diffuso che l'attentato di Kandahar costituisca una reazione alla Carta costituzionale approvata a fatica due giorni fa dalla Loya Jirga dopo alcune settimane di difficili sedute e non meno di cinque attentati.

FILIPPINE

Manila La 42enne domestica filippina sospettata di aver contratto la Sars ad Hong Kong non soffre della sindrome della polmonite acuta. Lo ha detto oggi alla Reuters il segretario del dipartimento della salute filippino, aggiungendo che è in procinto di tenere una conferenza stampa per rendere noti i risultati del test al quale è stata sottoposta la donna, in quarantena da qualche giorno con marito e figli dopo essere rientrata in patria da Hong Kong negli ultimi giorni di dicembre. E' stato necessario però aspettare fino ad oggi per avere i risultati definitivi dei test. Rimangono tre i casi accertati della Sindrome respiratoria acuta in Asia, in quello che è apparso come un possibile riaccendersi dell'epidemia

gror040107 (last edited 2008-06-26 09:59:04 by anonymous)