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=== GR ore 19.30 ===

Arresti

Violenza e resistenza a pubblico ufficiale: sono queste le accuse per i dodici compagnil romani nei confronti dei quali sono stati disposti gli arresti domiciliari in relazione alla manifestazione del 4 ottobre all'Eur. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di una forma 'rigida' di detenzione domiciliare: agli arrestati è stato fatto divieto di avere rapporti con l'esterno. L'operazione che ha portato alle misure cautelari nei confronti dei 14 Disobbedienti (12 arresti, due obblighi di firma) e' stata condotta dalla Digos di Roma che ha operato i riconoscimenti degli indagati esaminando i filmati della manifestazione del 4 ottobre all'Eur. Gli agenti hanno analizzato video della scientifica, ma anche di Rai, Mediaset, e Sky. A fine giornata, furono 48 i denunciati a vario titolo. Un camion, carico di mazze e scudi, fu sequestrato. Una conferenza stampa si è svolta oggi al palazzo occupato di Via de Lollis, a cui hanno partecipato numerosi esponenti politici della maggioranza comunale. Il coordinatore di Forza Italia a Roma, Tajani, ha chiesto l'espulsione di Nunzio d'Erme dal consiglio comunale .
Dopo la conferenza stampa di questa mattina un'Assemblea cittadina alle 20 in via de Lollis 6 -
tantissimi i comunicati di solidarietà da varie realtà nazionali.
dice nunzio d'erme
Questo tentativo di attacco va in molte direzioni: quella che prende contro di noi è evidenziata dalle selvagge dichiarazioni forcaiole degli esponenti della destra di governo nazionale e di opposizione cittadina, e in particolare di stretti collaboratori del presidente del Consiglio. In questi ambienti, evidentemente, quel che brucia ancora e che alimenta desideri di vendetta è il segno di una verità evidente e sempre più diffusamente sentita, che fu portato non il 4 ma il 3 ottobre scorso proprio davanti alla casa romana di Silvio Berlusconi. Apprendo che le mie compagne ed i miei compagni disobbedienti hanno lanciato per giovedì una manifestazione che termini ancora una volta davanti alla reggia del Cavaliere. Spero che questa idea sia condivisa dal più ampio spettro di forze democratiche e di movimenti sociali della nostra città, non perché si parli di me e degli altri compagni arrestati, ma perché si possa continuare a far sentire le ragioni della giustizia e della democrazia. E, dal momento che pare i miei compagni vogliano radunarsi dapprima nei pressi della casa in cui sono rinchiuso, conto che possano portare anche il mio messaggio al presidente del Consiglio e ai suoi amici. Ma forse lo conoscono già".
Domani gli interrogatori dalle h. 10.00
Ascoltiamo il legale di tutti gli arrestati marco Lucentini.






MILANO: SCIOPERO SELVAGGIO DEGLI AUTISTI, CITTA' DI NUOVO NEL CAOS
  Dopo lo sciopero di venerdì scorso, nuova (ed improvvisa) astensione dal lavoron degli autoferrotranviewri milanesi). La paralisi dei mezzi è pressoche' totale: e' rimasta attiva, parzialmente, solo una delle tre linee del metro' e in superfice si calcola che siano circolati solo una decina di autobus. ''Uno sciopero compatto e completo al quale non c'erano alternative''.
Immediata la replica del governo. ''Nessun tavolo nazionale verra' mai riaperto perche' l'accordo e' stato raggiunto in termini equi e insieme onerosi e i tavoli locali non possono che essere propri delle parti'', ha detto il sottosegretario al Welfare, Maurizo Sacconi, fortemente contrariato dalle agitazioni selvagge nel trasporto lobale in corso a Milano.
 Andando contro le mobilitazioni dei lavoratori Cgil Cisl e Uil hanno definito l'iniziativa "grave e preoccupante"
In questo momento un 'assemblea partecipatissima a Milano per decidere il dafarsi dopo la notizia della precettazione.
Ascoltiamo un commento di un esponente dell'rdb.

Palermo
 il Comitato di Lotta per la Casa "12 luglio" di Palermo ha occupato il terrazzo di un condominio di via Messina Marine nei pressi del Hotel San Paolo. L'azione diretta solleva ancora una volta il grave problema abitativo che pesa sulla città di Palermo.
iL comitato ha ottenuto l'assegnazione di 24 alloggi per famiglie durante il 2003

(corr)

esteri
Irak


 - Sette iracheni sono stati uccisi in uno scontro a fuoco con soldati americani. E' accaduto ieri a sud di Samarra, a nordovest di Baghdad. Lo ha annunciato oggi un portavoce militare americano.

IntNTO
Per la prima volta, ieri Tony Blair parlando alla bbc ha ammesso che le forze della coalizione potrebbero non riuscire a trovare armi di distruzione di massa in Iraq. Interrogato sulla possibilità di scovare armi chimiche, biologiche, nucleari o missili proibiti in Iraq, Blair per la prima volta è sembrato incerto e titubante. Interrogato infatti sull'esistenza di quelle armi, Blair ha ammesso: "al momento non è possibile affermarlo". Nella sua intervista, Blair ha comunque ribadito la bontà della scelta di agire contro Saddam e di dar credito alle indicazioni dei servizi di intelligence sull'esistenza di armi proibite in Iraq. Resta il fatto che il tono di Blair è cambiato ed è cambiato molto. Nel settembre 2002, presentando il primo dei controversi rapporti di intelligence, Blair aveva detto alla camera dei comuni che "il programma di armi di distruzione di massa dell'iraq è attivo, dettagliato, in pieno sviluppo". E nel giugno scorso, quando già da mesi quelle armi erano ricercate senza successo, Blair aveva ribadito di non avere "dubbi" sul fatto che alla fine si sarebbero "trovate prove evidenti delle armi di distruzione di massa dell'Iraq". Le dichiarazioni di Blair erano ormai obbligatorie dopo quanto affermato da Colin Powel nei giorni scorsi, quando aveva affermato che le informazioni erano sostanzialmente false.

Irak due

Intanto continuano gli scontri sul terreno. Sono soprattutto le manifestazioni di irakeni a provocare le ire delle truppe di occupazione, che mal vedono le espressioni di dissenso sul loro operato. Due soldati ucraini e diversi manifestanti iracheni sarebbero rimasti feriti in scontri avvenuti ad al Kut, citta' irachena a sud di Baghdad. Lo riferisce la rete televisiva araba al Jazeera. Ancora a sud, circa 200 dimostranti iracheni e soldati britannici si sono fronteggiati oggi nel centro di Amara (sud), teatro di manifestazioni di disoccupati, come quella di sabato, dove i soldati britannici hanno ucciso sei dimostranti. L'entrata dell'edificio del goveratorato, dove erano diretti i dimostranti, era sbarrata da blindati britannici, secondo un corrispondente dell'AFP, che ha notato nella mattina un rafforzamento delle misure di sicurezza nella città sciita,particolarmente colpita dalla disoccupazione . Sono state moltiplicate le misure di sorveglianza nei dintorni, e gli elicotteri britannici hanno sorvolato nella mattina Amara, situata a365 km al Sud-Est di Bagdad. Tiratori d'elite erano inviati su un ponte in costruzione , che si trova di fronte al governatorato . Tra le richieste dei manifestanti, la richiesta di disciogliore le brigate antisommossa, responsabili degli omicidi di sabato scorso.

 

Afghanistan: 100 i militari Usa morti dal 2001
Con la morte di un soldato americano in un incidente stradale a Kabul, le vittime statunitensi in Afghanistan dall'inizio del conflitto, nell'ottobre del 2001, hanno raggiunto la cifra di cento. Lo ha riferito un portavoce dell'esercito americano, il colonnello Bryan Hilferty, in una conferenza stampa, precisando che la morte del militare e' avvenuta ''in seguito alle gravi ferite riportate in un incidente stradale sabato scorso, nella periferia a sud-ovest della capitale''. ''Il decesso sottolinea ancora una volta i rischi dell'operazione 'Enduring freedom'- ha continuato Hilferty - Alle famiglie delle vittime va tutta la nostra solidarieta'''. Secondo le stime ufficiali del Pentagono, dei 100 soldati americani morti in Afghanistan, 30 sono rimasti uccisi durante le operazioni e 70 per cause accidentali, mentre sono almeno quattro gli agenti della Cia che dal 2001 hanno perso la vita nel Paese.


 
  
MESSICO, 12/01/2004 - 18:15
In migliaia contro gli Usa

Proteste contro la Camera delle Americhe. Migliaia di attivisti di organizzazioni civili, sindacali e studentesche messicani e gruppi di stranieri no-global hanno improvvisato una protesta a Monterrey,in Messico, dove è riunita la Camera straordinaria delle Americhe, che dovrà discutere principalmente temi sociali. Gli atti dimostrativi si sono incentrati contro il trattato di libero commercio dell'America del Nord (TLCAN) e contro l'Accordo di libero commercio delle Americhe (ALCA) voluto dagli Stati Uniti. I manifestanti hanno criticato in particolare Bush, presente all'incontro. Erano presenti anche alcuni attivisti statunitensi, canadesi e latinoamericani.
infatti oggi i Primi colloqui riservati fra i vari leader che parteciperanno al Vertice delle Americhe, che si apre oggi nella località messicana di Monterrey: ad occupare le agende degli incontri informali fra i vari leader saranno l'immigrazione e il terrorismo, anche se esiste una volontà generale di non lasciare che i temi legati alla sicurezza mettano in ombra i grandi problemi del continente, come la povertà ed il commercio. Il presidente messicano Vicente Fox ed il premier canadese Paul Martin, incontratisi ieri a porte chiuse, hanno annunciato la loro volontà di rafforzare l'Accordo del Nord America per il Libero commercio (Nafta), e di garantire che le misure antiterrorismo non ostacolino il flusso di persone e merci tra Messico, Canada e Stati Uniti. Ma non mancheranno certo i motivi di disaccordo: gli Stati Uniti ed i Pasei del Sudamerica non hanno ancora raggiunto un'intesa sulla bozza di documento che verrà dibattuto nel corso della due giorni di vertice. In particolare, Washington insiste sulla data limite del 2005 per realizzare l'Area di Libero commercio delle Americhe (Ftaa); Brasile e Venezuela ritengono invece che il vertice non sia la sede adatta per discutere la questione. Inoltre, gli Stati Uniti vorrebbero far sì che i governi più evidentemente corrotti vengano esclusi dall'Organizzazione degli Stati Americani, una iniziativa alla quale si oppongono diversi Paesi del Sudamerica. Ieri Fox ha dichiarato di non credere che l'Ftaa debba essere incluso nell'agenda dei lavori, aggiungendo che l'accordo sarebbe stato discusso in un negoziato separato.





 FILIPPINE, 12/01/2004 - 17:23
Bidonville in fiamme -

Sessanta mila persone senza casa: aumenta il bilancio dei rimasti senza tetto in seguito all'incendio che ha colpito la scorsa notte il quartiere poverissimo di Tondo nella periferia di Manila - riportano radio e tv locali. Non ci sarebbero feriti, ma l'intervento dei vigili del fuoco è stato reso difficile dalla mancanza di strade e collegamenti tra le baraccopoli costruite come un fitto labirinto.
Filippine infatti Un incendio nella bidonville di Manila è divampato stamane distruggendo migliaia di baracche e case di fortuna. Non sono state segnalate vittime, ma ben 22mila persone sono rimaste senza casa. Probabile causa del disastro sarebbe una lampada a gas, secondo le autorità locali. Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono state ostacolate dalla mancanza di strade d'accesso nella favela filippina. I mezzi dei pompieri non riuscivano a passare per gli stretti viottoli tra le case ammassate una sull'altra.


Guantanamo

Ancora polemiche sulla situazione nella prigione di Guantanamo, adesso accusata di razzismo. La guardie carcerarie della prigione militare di Guantanamo, a Cuba, si rivolgono ai detenuti britannici chiamandoli "ragheads" (teste di stracci) e "camel-riders" (cavalcatori di cammello). Lo hanno denunciato le famiglie dei prigionieri al quotidiano The Guardian. Uno di loro, Shafiq Rasul, a Guantanamo dalla primavera del 2002, ha inviato una lettera ai suoi famigliari in cui riferisce degli appellativi spesso usati dalle guardie nei suoi confronti. Il padre di un altro detenuto, Rhuhel Ahmed, ha invece dichiarato che il figlio lamenta nelle sue lettere la scarsità delle razioni di cibo. Un diplomatico americano ha dichiarato possibile il loro rientro nel Regno Unito a condizione che il governo di Londra si dichiari disposto a "occuparsi" dei presunti terroristi, portando avanti le indagini sui singoli casi e procedendo poi di conseguenza.


Francia: nube tossica, Lione-Torino bloccata per oltre 2 ore
 - PARIGI, 12 GEN - La linea ferroviaria Torino-Lione e' stata interrotta questa mattina per un paio d'ore in seguito ai pericoli per una nube tossica. Un incendio in Savoia ha infatti devastato un deposito di cloro all'interno di una fabbrica. Anche il traffico sull'autostrada A43 e sulla nazionale Rn6 e' rimasto bloccato. La nube, di fumo nero e spesso, si e' formata verso le 8:30 quando ottocento chili di cloro hanno preso fuoco dentro la fabbrica Blue System, a Chambre, paese non lontano da Chambery.
2004-01-12 - 14:52:00

 

GR ore 19.30

Arresti

Violenza e resistenza a pubblico ufficiale: sono queste le accuse per i dodici compagnil romani nei confronti dei quali sono stati disposti gli arresti domiciliari in relazione alla manifestazione del 4 ottobre all'Eur. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di una forma 'rigida' di detenzione domiciliare: agli arrestati è stato fatto divieto di avere rapporti con l'esterno. L'operazione che ha portato alle misure cautelari nei confronti dei 14 Disobbedienti (12 arresti, due obblighi di firma) e' stata condotta dalla Digos di Roma che ha operato i riconoscimenti degli indagati esaminando i filmati della manifestazione del 4 ottobre all'Eur. Gli agenti hanno analizzato video della scientifica, ma anche di Rai, Mediaset, e Sky. A fine giornata, furono 48 i denunciati a vario titolo. Un camion, carico di mazze e scudi, fu sequestrato. Una conferenza stampa si è svolta oggi al palazzo occupato di Via de Lollis, a cui hanno partecipato numerosi esponenti politici della maggioranza comunale. Il coordinatore di Forza Italia a Roma, Tajani, ha chiesto l'espulsione di Nunzio d'Erme dal consiglio comunale . Dopo la conferenza stampa di questa mattina un'Assemblea cittadina alle 20 in via de Lollis 6 - tantissimi i comunicati di solidarietà da varie realtà nazionali. dice nunzio d'erme Questo tentativo di attacco va in molte direzioni: quella che prende contro di noi è evidenziata dalle selvagge dichiarazioni forcaiole degli esponenti della destra di governo nazionale e di opposizione cittadina, e in particolare di stretti collaboratori del presidente del Consiglio. In questi ambienti, evidentemente, quel che brucia ancora e che alimenta desideri di vendetta è il segno di una verità evidente e sempre più diffusamente sentita, che fu portato non il 4 ma il 3 ottobre scorso proprio davanti alla casa romana di Silvio Berlusconi. Apprendo che le mie compagne ed i miei compagni disobbedienti hanno lanciato per giovedì una manifestazione che termini ancora una volta davanti alla reggia del Cavaliere. Spero che questa idea sia condivisa dal più ampio spettro di forze democratiche e di movimenti sociali della nostra città, non perché si parli di me e degli altri compagni arrestati, ma perché si possa continuare a far sentire le ragioni della giustizia e della democrazia. E, dal momento che pare i miei compagni vogliano radunarsi dapprima nei pressi della casa in cui sono rinchiuso, conto che possano portare anche il mio messaggio al presidente del Consiglio e ai suoi amici. Ma forse lo conoscono già". Domani gli interrogatori dalle h. 10.00 Ascoltiamo il legale di tutti gli arrestati marco Lucentini.

MILANO: SCIOPERO SELVAGGIO DEGLI AUTISTI, CITTA' DI NUOVO NEL CAOS

  • Dopo lo sciopero di venerdì scorso, nuova (ed improvvisa) astensione dal lavoron degli autoferrotranviewri milanesi). La paralisi dei mezzi è pressoche' totale: e' rimasta attiva, parzialmente, solo una delle tre linee del metro' e in superfice si calcola che siano circolati solo una decina di autobus. Uno sciopero compatto e completo al quale non c'erano alternative.

Immediata la replica del governo. Nessun tavolo nazionale verra' mai riaperto perche' l'accordo e' stato raggiunto in termini equi e insieme onerosi e i tavoli locali non possono che essere propri delle parti, ha detto il sottosegretario al Welfare, Maurizo Sacconi, fortemente contrariato dalle agitazioni selvagge nel trasporto lobale in corso a Milano.

  • Andando contro le mobilitazioni dei lavoratori Cgil Cisl e Uil hanno definito l'iniziativa "grave e preoccupante"

In questo momento un 'assemblea partecipatissima a Milano per decidere il dafarsi dopo la notizia della precettazione. Ascoltiamo un commento di un esponente dell'rdb.

Palermo

  • il Comitato di Lotta per la Casa "12 luglio" di Palermo ha occupato il terrazzo di un condominio di via Messina Marine nei pressi del Hotel San Paolo. L'azione diretta solleva ancora una volta il grave problema abitativo che pesa sulla città di Palermo.

iL comitato ha ottenuto l'assegnazione di 24 alloggi per famiglie durante il 2003

(corr)

esteri Irak

  • - Sette iracheni sono stati uccisi in uno scontro a fuoco con soldati americani. E' accaduto ieri a sud di Samarra, a nordovest di Baghdad. Lo ha annunciato oggi un portavoce militare americano.

IntNTO Per la prima volta, ieri Tony Blair parlando alla bbc ha ammesso che le forze della coalizione potrebbero non riuscire a trovare armi di distruzione di massa in Iraq. Interrogato sulla possibilità di scovare armi chimiche, biologiche, nucleari o missili proibiti in Iraq, Blair per la prima volta è sembrato incerto e titubante. Interrogato infatti sull'esistenza di quelle armi, Blair ha ammesso: "al momento non è possibile affermarlo". Nella sua intervista, Blair ha comunque ribadito la bontà della scelta di agire contro Saddam e di dar credito alle indicazioni dei servizi di intelligence sull'esistenza di armi proibite in Iraq. Resta il fatto che il tono di Blair è cambiato ed è cambiato molto. Nel settembre 2002, presentando il primo dei controversi rapporti di intelligence, Blair aveva detto alla camera dei comuni che "il programma di armi di distruzione di massa dell'iraq è attivo, dettagliato, in pieno sviluppo". E nel giugno scorso, quando già da mesi quelle armi erano ricercate senza successo, Blair aveva ribadito di non avere "dubbi" sul fatto che alla fine si sarebbero "trovate prove evidenti delle armi di distruzione di massa dell'Iraq". Le dichiarazioni di Blair erano ormai obbligatorie dopo quanto affermato da Colin Powel nei giorni scorsi, quando aveva affermato che le informazioni erano sostanzialmente false.

Irak due

Intanto continuano gli scontri sul terreno. Sono soprattutto le manifestazioni di irakeni a provocare le ire delle truppe di occupazione, che mal vedono le espressioni di dissenso sul loro operato. Due soldati ucraini e diversi manifestanti iracheni sarebbero rimasti feriti in scontri avvenuti ad al Kut, citta' irachena a sud di Baghdad. Lo riferisce la rete televisiva araba al Jazeera. Ancora a sud, circa 200 dimostranti iracheni e soldati britannici si sono fronteggiati oggi nel centro di Amara (sud), teatro di manifestazioni di disoccupati, come quella di sabato, dove i soldati britannici hanno ucciso sei dimostranti. L'entrata dell'edificio del goveratorato, dove erano diretti i dimostranti, era sbarrata da blindati britannici, secondo un corrispondente dell'AFP, che ha notato nella mattina un rafforzamento delle misure di sicurezza nella città sciita,particolarmente colpita dalla disoccupazione . Sono state moltiplicate le misure di sorveglianza nei dintorni, e gli elicotteri britannici hanno sorvolato nella mattina Amara, situata a365 km al Sud-Est di Bagdad. Tiratori d'elite erano inviati su un ponte in costruzione , che si trova di fronte al governatorato . Tra le richieste dei manifestanti, la richiesta di disciogliore le brigate antisommossa, responsabili degli omicidi di sabato scorso.

Afghanistan: 100 i militari Usa morti dal 2001 Con la morte di un soldato americano in un incidente stradale a Kabul, le vittime statunitensi in Afghanistan dall'inizio del conflitto, nell'ottobre del 2001, hanno raggiunto la cifra di cento. Lo ha riferito un portavoce dell'esercito americano, il colonnello Bryan Hilferty, in una conferenza stampa, precisando che la morte del militare e' avvenuta in seguito alle gravi ferite riportate in un incidente stradale sabato scorso, nella periferia a sud-ovest della capitale. Il decesso sottolinea ancora una volta i rischi dell'operazione 'Enduring freedom'- ha continuato Hilferty - Alle famiglie delle vittime va tutta la nostra solidarieta. Secondo le stime ufficiali del Pentagono, dei 100 soldati americani morti in Afghanistan, 30 sono rimasti uccisi durante le operazioni e 70 per cause accidentali, mentre sono almeno quattro gli agenti della Cia che dal 2001 hanno perso la vita nel Paese.

MESSICO, 12/01/2004 - 18:15 In migliaia contro gli Usa

Proteste contro la Camera delle Americhe. Migliaia di attivisti di organizzazioni civili, sindacali e studentesche messicani e gruppi di stranieri no-global hanno improvvisato una protesta a Monterrey,in Messico, dove è riunita la Camera straordinaria delle Americhe, che dovrà discutere principalmente temi sociali. Gli atti dimostrativi si sono incentrati contro il trattato di libero commercio dell'America del Nord (TLCAN) e contro l'Accordo di libero commercio delle Americhe (ALCA) voluto dagli Stati Uniti. I manifestanti hanno criticato in particolare Bush, presente all'incontro. Erano presenti anche alcuni attivisti statunitensi, canadesi e latinoamericani. infatti oggi i Primi colloqui riservati fra i vari leader che parteciperanno al Vertice delle Americhe, che si apre oggi nella località messicana di Monterrey: ad occupare le agende degli incontri informali fra i vari leader saranno l'immigrazione e il terrorismo, anche se esiste una volontà generale di non lasciare che i temi legati alla sicurezza mettano in ombra i grandi problemi del continente, come la povertà ed il commercio. Il presidente messicano Vicente Fox ed il premier canadese Paul Martin, incontratisi ieri a porte chiuse, hanno annunciato la loro volontà di rafforzare l'Accordo del Nord America per il Libero commercio (Nafta), e di garantire che le misure antiterrorismo non ostacolino il flusso di persone e merci tra Messico, Canada e Stati Uniti. Ma non mancheranno certo i motivi di disaccordo: gli Stati Uniti ed i Pasei del Sudamerica non hanno ancora raggiunto un'intesa sulla bozza di documento che verrà dibattuto nel corso della due giorni di vertice. In particolare, Washington insiste sulla data limite del 2005 per realizzare l'Area di Libero commercio delle Americhe (Ftaa); Brasile e Venezuela ritengono invece che il vertice non sia la sede adatta per discutere la questione. Inoltre, gli Stati Uniti vorrebbero far sì che i governi più evidentemente corrotti vengano esclusi dall'Organizzazione degli Stati Americani, una iniziativa alla quale si oppongono diversi Paesi del Sudamerica. Ieri Fox ha dichiarato di non credere che l'Ftaa debba essere incluso nell'agenda dei lavori, aggiungendo che l'accordo sarebbe stato discusso in un negoziato separato.

  • FILIPPINE, 12/01/2004 - 17:23

Bidonville in fiamme -

Sessanta mila persone senza casa: aumenta il bilancio dei rimasti senza tetto in seguito all'incendio che ha colpito la scorsa notte il quartiere poverissimo di Tondo nella periferia di Manila - riportano radio e tv locali. Non ci sarebbero feriti, ma l'intervento dei vigili del fuoco è stato reso difficile dalla mancanza di strade e collegamenti tra le baraccopoli costruite come un fitto labirinto. Filippine infatti Un incendio nella bidonville di Manila è divampato stamane distruggendo migliaia di baracche e case di fortuna. Non sono state segnalate vittime, ma ben 22mila persone sono rimaste senza casa. Probabile causa del disastro sarebbe una lampada a gas, secondo le autorità locali. Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono state ostacolate dalla mancanza di strade d'accesso nella favela filippina. I mezzi dei pompieri non riuscivano a passare per gli stretti viottoli tra le case ammassate una sull'altra.

Guantanamo

Ancora polemiche sulla situazione nella prigione di Guantanamo, adesso accusata di razzismo. La guardie carcerarie della prigione militare di Guantanamo, a Cuba, si rivolgono ai detenuti britannici chiamandoli "ragheads" (teste di stracci) e "camel-riders" (cavalcatori di cammello). Lo hanno denunciato le famiglie dei prigionieri al quotidiano The Guardian. Uno di loro, Shafiq Rasul, a Guantanamo dalla primavera del 2002, ha inviato una lettera ai suoi famigliari in cui riferisce degli appellativi spesso usati dalle guardie nei suoi confronti. Il padre di un altro detenuto, Rhuhel Ahmed, ha invece dichiarato che il figlio lamenta nelle sue lettere la scarsità delle razioni di cibo. Un diplomatico americano ha dichiarato possibile il loro rientro nel Regno Unito a condizione che il governo di Londra si dichiari disposto a "occuparsi" dei presunti terroristi, portando avanti le indagini sui singoli casi e procedendo poi di conseguenza.

Francia: nube tossica, Lione-Torino bloccata per oltre 2 ore

  • - PARIGI, 12 GEN - La linea ferroviaria Torino-Lione e' stata interrotta questa mattina per un paio d'ore in seguito ai pericoli per una nube tossica. Un incendio in Savoia ha infatti devastato un deposito di cloro all'interno di una fabbrica. Anche il traffico sull'autostrada A43 e sulla nazionale Rn6 e' rimasto bloccato. La nube, di fumo nero e spesso, si e' formata verso le 8:30 quando ottocento chili di cloro hanno preso fuoco dentro la fabbrica Blue System, a Chambre, paese non lontano da Chambery.

2004-01-12 - 14:52:00

GR ORE 13.00

Arresti

Violenza e resistenza a pubblico ufficiale: sono queste le accuse per i dodici no global romani nei confronti dei quali sono stati disposti gli arresti domiciliari in relazione alla manifestazione del 4 ottobre all'Eur. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di una forma 'rigida' di detenzione domiciliare: agli arrestati è stato fatto divieto di avere rapporti con l'esterno. L'operazione che ha portato alle misure cautelari nei confronti dei 14 Disobbedienti (12 arresti, due obblighi di firma) e' stata condotta dalla Digos di Roma che ha operato i riconoscimenti degli indagati esaminando i filmati della manifestazione del 4 ottobre all'Eur. Gli agenti hanno analizzato video della scientifica, ma anche di Rai, Mediaset, e Sky. A fine giornata, furono 48 i denunciati a vario titolo. Un camion, carico di mazze e scudi, fu sequestrato. Una conferenza stampa si è svolta oggi al palazzo occupato di Via de Lollis, a cui hanno partecipato numerosi esponenti politici della maggioranza comunale. Il coordinatore di Forza Italia a Roma, Tajani, ha chiesto l'espulsione di Nunzio d'Erme dal consiglio comunale

Sciopero trasporti

Sciopero improvviso oggi a milano deilavoratori dell'ATM, l'azienda del trasporto locale. Al primo turno mattutino, i mezzi non sono usciti dai depositi, bloccando di fatto la circolazione in cirttà. Lo sciopero è stato deciso dopo le dichiarazioni di Sacconi, sottosegretario al Welfare, che nessuna trattativa si sarebbe riaperta. Il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, dopo lo sciopero messo in atto oggi dai dipendenti Atm, ha chiesto l'intervento del Prefetto, Bruno Ferrante

  • Un corteo di circa 200 lavoratori dell'Atm si è diretto verso Palazzo Marino, sede del Municipio di Milano. Gli operai hanno sfilato per le vie del centro di Milano . Fanno sapere che l'iniziativa odierna e' nata in modo spontaneo all'inizio del primo turno lavorativo di oggi, e che non si fermerà finchè non ci sarà un accordo che soddisfi i lavoratori. Continua adessso il presidio sotto Palazzo Marino, dove sono riuniti prefetto e comune.

Palermo

In questi minuti il Comitato di Lotta per la Casa "12 luglio" di Palermo sta occupando il terrazzo di un condominio di via Messina Marine nei pressi del Hotel San Paolo. L'azione diretta solleva ancora una volta il grave problema abitativo che pesa sulla città di Palermo. La scelta di occupare questo palazzo non è casuale: diversi mesi fa, infatti, molti appartamenti di questo stabile - confiscati alla mafia - erano stati affidati alle forze dell'ordine. Questa mattina, le famiglie del Comitato - sostenute da compagni del Forum Sociale di Palermo - hanno appurato che sul centinaio di appartamenti in questione ben 70 sono assolutamente vuoti e inutilizzati! Dopo mesi di lotta e dopo aver strappato a fatica 24 appartamenti tra IACP, Curia vescovile e case confiscate, le famiglie del Comitato di Lotta per la Casa squarciano il velo dell'inefficienza istituzionale, dimostrando che a Palermo le case ci sono, eccome. La rivendicazione immediata è quella di ottenere la casa, subito. Agenti della Guardia di Finanza stanno intervenendo per porre fine all'azione.

Pensioni

Sono ricominciati i lavori al tavolo delle trattative sulle pensioni. Gli esponenti del governo sono riuniti a Palazzo Chigi, come annunciato, prima di incontrare i sindacati per concordare la posizione da presentare a Cgil, Cisl e Uil. Fini, Alemanno e Baldassarri, prima di partecipare al vertice si sono intrattenuti a colloquio per circa mezz'ora. A mezzogiorno, l'arrivo dei sindacati confederali. L'incontro fa parte di una serie di appuntamenti che dureranno fino a febbraio, ma le posizioni sembrano continuare ad essere distanti, tanto che i sindacati prospettano anche l'ipotesi di sciopero se la situazione non si sbloccherà.

ESTERI

Irak

Per la prima volta, ieri Tony Blair parlando alla bbc ha ammesso che le forze della coalizione potrebbero non riuscire a trovare armi di distruzione di massa in Iraq. Interrogato sulla possibilità di scovare armi chimiche, biologiche, nucleari o missili proibiti in Iraq, Blair per la prima volta è sembrato incerto e titubante. Interrogato infatti sull'esistenza di quelle armi, Blair ha ammesso: "al momento non è possibile affermarlo". Nella sua intervista, Blair ha comunque ribadito la bontà della scelta di agire contro Saddam e di dar credito alle indicazioni dei servizi di intelligence sull'esistenza di armi proibite in Iraq. Resta il fatto che il tono di Blair è cambiato ed è cambiato molto. Nel settembre 2002, presentando il primo dei controversi rapporti di intelligence, Blair aveva detto alla camera dei comuni che "il programma di armi di distruzione di massa dell'iraq è attivo, dettagliato, in pieno sviluppo". E nel giugno scorso, quando già da mesi quelle armi erano ricercate senza successo, Blair aveva ribadito di non avere "dubbi" sul fatto che alla fine si sarebbero "trovate prove evidenti delle armi di distruzione di massa dell'Iraq". Le dichiarazioni di Blair erano ormai obbligatorie dopo quanto affermato da Colin Powel nei giorni scorsi, quando aveva affermato che le informazioni erano sostanzialmente false

Irak due

Intanto continuano gli scontri sul terreno. Sono soprattutto le manifestazioni di irakeni a provocare le ire delle truppe di occupazione, che mal vedono le espressioni di dissenso sul loro operato. Due soldati ucraini e diversi manifestanti iracheni sarebbero rimasti feriti in scontri avvenuti ad al Kut, citta' irachena a sud di Baghdad. Lo riferisce la rete televisiva araba al Jazeera. Ancora a sud, circa 200 dimostranti iracheni e soldati britannici si sono fronteggiati oggi nel centro di Amara (sud), teatro di manifestazioni di disoccupati, come quella di sabato, dove i soldati britannici hanno ucciso sei dimostranti. L'entrata dell'edificio del goveratorato, dove erano diretti i dimostranti, era sbarrata da blindati britannici, secondo un corrispondente dell'AFP, che ha notato nella mattina un rafforzamento delle misure di sicurezza nella città sciita,particolarmente colpita dalla disoccupazione . Sono state moltiplicate le misure di sorveglianza nei dintorni, e gli elicotteri britannici hanno sorvolato nella mattina Amara, situata a365 km al Sud-Est di Bagdad. Tiratori d'elite erano inviati su un ponte in costruzione , che si trova di fronte al governatorato . Tra le richieste dei manifestanti, la richiesta di disciogliore le brigate antisommossa, responsabili degli omicidi di sabato scorso

Guantanamo

  • Ancora polemiche sulla situazione nella prigione di Guantanamo, adesso accusata di razzismo. La guardie carcerarie della prigione militare di Guantanamo, a Cuba, si rivolgono ai detenuti britannici chiamandoli "ragheads" (teste di stracci) e "camel-riders" (cavalcatori di cammello). Lo hanno denunciato le famiglie dei prigionieri al quotidiano The Guardian. Uno di loro, Shafiq Rasul, a Guantanamo dalla primavera del 2002, ha inviato una lettera ai suoi famigliari in cui riferisce degli appellativi spesso usati dalle guardie nei suoi confronti. Il padre di un altro detenuto, Rhuhel Ahmed, ha invece dichiarato che il figlio lamenta nelle sue lettere la scarsità delle razioni di cibo. Un diplomatico americano ha dichiarato possibile il loro rientro nel Regno Unito a condizione che il governo di Londra si dichiari disposto a "occuparsi" dei presunti terroristi, portando avanti le indagini sui singoli casi e procedendo poi di conseguenza.

Medio oriente

Il presidente israeliano Moshe Katsav ha invitato il presidente siriano Bashar Assad a visitare Gerusalemme, nel suo intervento alla radio israeliana Katsav ha invitato esplicitamente il suo collega siriano Bashar Assad a recarsi a Gerusalemme per negoziare le condizioni di un accordo di pace con Israele. Ma la Siria rifiuterà l'invito esteso dal presidente israeliano Moshe Katsav al suo omologo Bashar Assad, sostenendo che l'unica ragione di incontrarsi ci sarà quando israele affermerà di voler riprendere i colloqui di pace Sembra invece confermato la volontà della Siria di accettare la mediazione della Turchia per riprendere il dialogo con Israele. In particolare la Turchia avrebbe promesso il suo impegno nell'aiutare Damasco a riprendere le trattative con Israele e gli Stati Uniti. Dal canto suo anche il presidente Bashar Al-Asad avrebbe espresso la propria disponibilità a riprendere il dialogo. Il governo di Damasco sembra ben disposto ad accettare la mediazione turca, dopo il rifiuto di quella avanzata dall'Egitto e della Giordania.

Grecia

Truppe americane effettueranno una serie di esercitazioni in Grecia simulando attacchi terroristici contro i giochi olimpici di Atene 2004. Lo scrive il quotidiano Eleftherotypia, affermando che da marzo ad agosto, quando partiranno le olimpiadi, ci saranno sei di queste esercitazioni. Eleftherotypia afferma che il via libera e' giunto dal ministero dell'ordine pubblico greco, responsabile della sicurezza dei giochi. Le truppe statunitensi arriveranno all'inizio di marzo a bordo di aerei C-130, scrive il giornale, notando che per consentire questa presenza c'e' bisogno di una legge, dato che la costituzione greca vieta la presenza operativa di truppe straniere sul suo nazionale, a meno che questa non sia autorizzata dal Parlamento. Uno dei problemi che potrebbero insorgere e' quindi quello della chiusura del Parlamento il 6 febbraio, in vista delle elezioni politiche del 7 marzo. Dopo l'11 settembre, la sicurezza e' diventata una delle priorita' dei giochi di Atene 2004, per la quale verra' spesa la cifra record di 650 milioni di euro, con lo spiegamento di 45.000 uomini a protezione delle gare e di quanti vi assisteranno. Gli Usa hanno gia' detto che intendono portare una propria squadra per garantire la sicurezza della delegazione americana, ma per la legge greca questi addetti non possono portare armi. Preoccupa l'intervento ormai consueto di truppe ed esperti statunitensi nella sicurezza interna dei paesi, con la scusa di proteggere i propri conciddadini, e preoccupa maggiormente come ormai quasi tutti i governi europei diano il loro consenso, in nome dei buoni rapporti con la superpotenza, sempre più arrogante e sempre più indifferente alla sovranità nazionale.

Filippine

Un incendio nella bidonville di Manila è divampato stamane distruggendo migliaia di baracche e case di fortuna. Non sono state segnalate vittime, ma ben 22mila persone sono rimaste senza casa. Probabile causa del disastro sarebbe una lampada a gas, secondo le autorità locali. Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono state ostacolate dalla mancanza di strade d'accesso nella favela filippina. I mezzi dei pompieri non riuscivano a passare per gli stretti viottoli tra le case ammassate una sull'altra. Unico ferito finora è risultato essere un vigile del fuoco. Le baracche bruciate sono almeno 2.503. Vi abitavano 4.500 famiglie, cioè circa 22mila persone.

Lavoro indonesia

Molte centinaia di lavoratori dipendenti licenziati da un'impresa pubblica indonesiana vogliono manifestare in uno zoo di Giacarta, ritenendo che le scimmie ascoltino meglio le loro istanze decisionali. "È inutile incontrare e negoziare con tipi che non hanno né coscienza né logica." Sarà meglio per noi incontrarci con delle scimmie ", ha detto uno dei coordinatori dei lavoratori dipendenti. Lavorando per la società aeronautica PT Dirgantara Indonesia di Bandoung, questi lavoratori dipendenti hanno moltiplicato le manifestazioni classiche questi ultimi mesi contro un piano di licenziamenti che prevede l'espulsione dal lavoro di non di meno di 10.000 persone. Senza essere ascoltati. Hanno deciso di montare un convoglio di mobylettes per percorrere i circa 200 km tra Bandung e Giacarta, e fare la loro prima riunione non nei ministeri, ma allo zoo.

Vertice delle americhe

Primi colloqui riservati fra i vari leader che parteciperanno al Vertice delle Americhe, che si apre oggi nella località messicana di Monterrey: ad occupare le agende degli incontri informali fra i vari leader saranno l'immigrazione e il terrorismo, anche se esiste una volontà generale di non lasciare che i temi legati alla sicurezza mettano in ombra i grandi problemi del continente, come la povertà ed il commercio. Il presidente messicano Vicente Fox ed il premier canadese Paul Martin, incontratisi ieri a porte chiuse, hanno annunciato la loro volontà di rafforzare l'Accordo del Nord America per il Libero commercio (Nafta), e di garantire che le misure antiterrorismo non ostacolino il flusso di persone e merci tra Messico, Canada e Stati Uniti. Ma non mancheranno certo i motivi di disaccordo: gli Stati Uniti ed i Pasei del Sudamerica non hanno ancora raggiunto un'intesa sulla bozza di documento che verrà dibattuto nel corso della due giorni di vertice. In particolare, Washington insiste sulla data limite del 2005 per realizzare l'Area di Libero commercio delle Americhe (Ftaa); Brasile e Venezuela ritengono invece che il vertice non sia la sede adatta per discutere la questione. Inoltre, gli Stati Uniti vorrebbero far sì che i governi più evidentemente corrotti vengano esclusi dall'Organizzazione degli Stati Americani, una iniziativa alla quale si oppongono diversi Paesi del Sudamerica. Ieri Fox ha dichiarato di non credere che l'Ftaa debba essere incluso nell'agenda dei lavori, aggiungendo che l'accordo sarebbe stato discusso in un negoziato separato.

Svizzera

L'8 febbraio i cittadini svizzeri si ritroveranno alle urne per un referendum su una legge molto contestata. Si tratta di una proposta di modifica del codice penale che prevede l'ergastolo per i reati sessuali. A eccezione del partito radicale di destra, l'Udc, tutte le altra forze politiche rappresentate in parlamento si oppongono a questa legge, voluta dalle associazioni dei familiari delle vittime.

gror040112 (last edited 2008-06-26 09:51:07 by anonymous)