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=== G.R. 13,00 ===

'''PALESTINA'''

OPERAZIONE TRUPPE A RAFAH, CONTINUA DISTRUZIONE ABITAZIONI
Le truppe israeliane hanno demolito oggi alcune abitazioni del campo profughi di Rafah, nella Striscia di Gaza, proseguendo le operazioni militari contro i militanti islamici palestinesi. Durante l'intervento dei soldati, un bambino di 11 anni è rimasto ferito gravemente alla testa da un colpo d'arma da fuoco. Secondo quanto riferito dalle truppe, l'operazione di oggi è finalizzata, in particolare, alla distruzione di un tunnel per il contrabbando di armi che collega la Striscia di Gaza con l'Egitto. Il primo ministro palestinese Abu Ala ha detto che l'operazione di Rafah e l'attacco aereo israeliano in Libano sono "chiaramente intesi a fare esplodere l'intera area". "E questo - ha aggiunto - è molto pericoloso". Intanto, a West Tapuah, in Cisgiordania, gli abitanti hanno cominciato a ricostruire la sinagoga disrutta ieri dalle truppe d'Israele. "Volontari hanno cominciato ad ammassare tavole e materiali dalle macerie (della sinagoga, ndr) e a ricostruire l'edificio" ha detto uno dei residenti del luogo, David Ivri. "In ogni caso, la sinagoga sarà ricostruita". L'esercito israeliano aveva distrutto ieri la moschea, insieme a trenta abitazioni. Più di 40 persone erano rimaste senza un tetto. I militari hanno dichiarato di non conoscere il numero di edifici demoliti, ma hanno detto di aver preso di mira solo quelli da cui durante la notte di ieri sono partiti i colpi contro i soldati. Gli ufficiali dell'esercito all'inizio hanno più volte ripetuto che le case che hanno raso al suolo erano state abbandonate qualche tempo fa, ma poi hanno ammesso che ciò deve essere ancora verificato. In tre anni Israele ha demolito centinaia di edifici, con la motivazione che in quelle case si dava rifugio a uomini armati e trafficanti di armi. I palestinesi, comunque, sostengono che Israele sta liberando sistematicamente ampie fasce del campo per distanziare le zone costruite dalla stretta striscia che le truppe israeliane puttugliano lungo il confine egiziano.

'''IRAQ'''

ESPLODE BOMBA A MOSUL, FERITI IRACHENI E MILITARI USA =
Sei iracheni sono rimasti feriti, insieme con un numero imprecisato di militari statunitensi e con un autista turco, dall'esplosione di un potente ordigno che ha investito la pattuglia lungo una strada di Mosul, nel nord dell'Iraq. "Questa mattina alle 08:00 sei iracheni, diversi soldati statunitensi e un autista turco sono rimasti feriti dall'esplosione di una bomba collocata sulla strada nel quartiere di Najjar, a ridosso della via d'accesso a Mosul dal versante occidentale", ha riferito l'ufficiale di polizia iracheno Fathi Ahmad Abdel Jabbar. Stando a ha quanto precisato un medico del policlinico di Mosul, "due dei sei iracheni feriti sono in gravi condizioni e altrettanto serie sono quelle dell'autista turco".

Bush disposto a un compromesso sulle elezioni? - Il presidente degli Stati Uniti, George Bush avrebbe dato via libera a elezioni nazionali in Iraq per scegliere il nuovo governo iracheno. È quanto sostiene il Washington Post dopo le dichiarazioni di Adnan Pachachi, presidente di turno dell'esecutivo di Baghdad. Pachachi ha infatti affermato, dopo aver incontrato anche il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, che "Tutti sembrano d'accordo sul fatto che il processo di restituzione della sovranita' proposto dagli Usa possa essere sottoposto a modifiche".


MINISTRO LAVORI PUBBLICI SOPRAVVIVE AD ATTENTATO = Nasreen Berwari, ministro iracheno dei Lavori Pubblici, e' scampata ad un attentato a Karbala, 50 chilometri a sud est di Baghdad, dove una bomba e' esplosa pochi minuti dopo il passaggio del convoglio sul quale viaggiava. La Berwali, unico ministro donna del governo provvisorio iracheno, si era recata a Karbala per visitare il ministero dei Lavori Pubblici. La notizia e' stata pubblicata oggi dal quotidiano edito a Londra, al-Zaman.

DA AMMAN PIENO SOSTEGNO ALL'INTERVENTO DELL'ONU
Approvazione dei governi arabi a sostegno di un intervento diretto dell'Onu in Iraq. In un'intervista all'ADNKRONOS INTERNATIONAL il portavoce del governo di Amman, Asma Khader ha detto che in Giordania è importante che le Nazioni Unite, e le sue agenzie, assumano un ruolo determinante in Iraq. Le Nazioni Unite, continua la portavoce, dovrebbero quindi assumere un ruolo diretto in azioni umanitarie volte alla ricostruzione delle istituzioni in ''ambito economico, sociale, sanitario e giudiziario'', proprio in veste della loro caratteristica di organismo internazionale. La situazione in Iraq rimane, comunque, difficile, e non si puo' che ''sperare che il paese sia pronto a giugno per le prime elezioni del dopo Saddam''. Certo e', conclude la portavoce, che ''se le Nazioni Unite riusciranno al piu' presto a riacquistare un ruolo chiave nel paese'', allora il loro contributo in questo senso ''sara' determinante''.


'''WORLD SOCIAL FORUM''' BOMBAY CHIUDE OGGI,
Decine di migliaia di attivisti hanno paralizzato il traffico di Nuova Delhi per il corteo conclusivo del quarto Forum Sociale Mondiale, che stasera si conclude. Nelle strade della capitale indiana, dalle prime ore della mattina, gli slogan di rito: no alla guerra, no al capitalismo selvaggio. Uno su tutti lo striscione di apertura, scritta bianca su sfondo nero: "Fermiamo gli omicidi. Fermiamo le bugie". Poche ore dopo il discorso del presidente americano sullo stato dell'Unione, gli attivisti della galassia new global hanno sventolato bandiere con la scritta "No a Bush, George Bush terrorista". Si chiudono così sei giorni di manifestazioni, ma soprattutto dibattiti e forum contro il neoliberismo, la guerra in Iraq, l'oppressione razziale e di casta, che hanno visto la partecipazione di più di 100mila persone, provenienti da 132 Paesi. Fra i principali relatori, due premi Nobel (l'iraniana Shirin Ebadi e Joseph Stiglitz) e l'ex presidente irlandese Mary Robinson.


'''USA: BUSH PRONTO A RICORSI CONTRO I MATRIMONI GAY'''
 
Durante il discorso sullo stato dell'Unione, il presidente americano ha ribadito il suo 'no' ai matrimoni di coppie omosessuali e si e' detto pronto ad avviare il "processo costituzionale" se "giudici attivisti" cercassero di sovvertire l'ordine delle cose. "La nostra nazione" ha detto Bush, "ha il dovere di difendere la santita' del matrimonio. Il nostro modo di condurre questo dibattito e il suo esito sono importanti. La stessa tradizione morale che definisce il matrimonio, insegna anche che ogni individuo ha dignita' e valore agli occhi di Dio. Se i giudici insisteranno a imporre la loro arbitrarieta' sulla volonta' del popolo, l'unica alternativa sara' il procedimento costituzionale". Bush ha sottolineato che il Congresso ha gia' preso posizione sulla questione votando il 'Marriage Act' proposto da Bill Clinton nel 1996 in base al quale il matrimonio viene definito come l'unione di un uomo con una donna. "Tuttavia alcuni giudici attivisti hanno cominciato a dare una nuova definizione utilizzando come strumento le sentenze dei tribunali" ha aggiunto Bush, "senza mostrare rispetto per la volonta' del popolo e dei rappresentanti che esso ha eletto. Su una questione di cosi' grande rilevanza, la voce della gente deve essere ascoltata". Gia' il mese scorso un un'intervista televisiva, Bush aveva preso questa posizione, dopo la sentenza della Corte suprema del Massachusetts che aveva definito anticostituzionale il divieto di celebrare matrimoni gay.


'''ISRAELE'''

ACCUSE CORRUZIONE, LABURISTI AVANZANO MOZIONE SFIDUCIA SHARON DEVE AUTOSOSPENDERSI, DALIA YITZIK -Una mozione di sfiducia al governo e' stata presentata stamani dal partito laburista, la principale formazione di opposizione alla Knesset (parlamento). Lo ha reso noto la presidente della lista parlamentare laburista, Dalia Yitzik, secondo cui con l'incriminazione dell' uomo d'affari David Appel ''non c'e' dubbio che il premier Ariel Sharon sara' adesso molto impegnato in questioni giudiziarie'' e quindi impedito nelle proprie mansioni di premier. ''Nel caso specifico, Sharon farebbe bene ad autosospendersi fino a quando la sua posizione verrà chiarita'' ha aggiunto Yitzik, in una intervista alla radio militare. In termini generali, i laburisti ritengono che Sharon dovrebbe comunque dimettersi ''in quanto in tre anni di governo non ha conseguito alcun successo''.


'''IRAN: MINISTRI SI DIMETTONO, KHATAMI MINACCIA DI IMITARLI'''
 
TEHERAN, Colpo di scena oggi a Teheran dove alcuni ministri e vice presidenti hanno presentato le dimissioni a causa dell'esclusione dalle liste elettorali di migliaia di candidati riformisti. Secondo il vice presidente Mohammad Ali' Abtahi i ministri confermerebbero le loro dimissioni, e insieme a lui lo stesso presidente Mohammad Khatami sarebbe disposto a lasciare il suo incarico, se il Consiglio dei guardiani della Costituzione non tornera' sui suoi passi. Le commissioni elettorali, in mano agli ultraconservatori, hanno rigettato oltre 3.600 delle 8.157 candidature presentate per le elezioni legislative del 20 febbraio, tra quelle di 80 deputati riformatori uscenti. Motivo ufficiale addotto dalle commissioni per escludere i riformatori e' il ''non rispetto dell'islam e della Costituzione'' da parte dei candidati. La decisione di escludere migliaia di sostenitori di Khatami e' vista dai riformatori come un ''tentativo di colpo di stato'' da parte dei conservatori e ha creato un drammatico stallo politico. Le reazioni dei riformatori avevano provocato l'intervento della guida suprema ayatollah Ali' Khamenei, che il 14 gennaio ha ordinato al Consiglio dei guardiani di riesaminare le liste con minore severita'.


'''ALITALIA: FIUMICINO, NUOVA ASSEMBLEA NEL POMERIGGIO'''
 
Dopo l'assemblea di stamani, dalle 8 alle 10, i lavoratori dell'Alitalia si riuniranno nuovamente nel pomeriggio dalle 15 alle 17. Per questo l'area tecnica Alitalia e le strade limitrofe rimangono presidiate da un massiccio spiegamenti di agenti e mezzi del Reparto Mobile. Nelle aerostazioni inoltre e' stata rinforzata la presenza di agenti e carabinieri, mentre sono state chiuse la maggior parte delle porte di accesso. Dopo l'assemblea di stamani, sul piazzale antistante la mensa, alcune decine di lavoratori hanno anche tentato di dare vita ad un corteo spontaneo ma l'intervento, deciso, dei dirigenti di polizia, ha fatto desistere subito l'iniziativa, non autorizzata. ''I sindacati ci hanno chiesto di attendere fino a domani, quando avranno un nuovo incontro tra governo ed azienda - hanno detto alcuni lavoratori del reparto manutenzione, mentre rientravano ai loro reparti - ma il clima rimane inquieto, siamo esasperati da questa situazione''. A questo punto, per scongiurare possibili nuove azione spontanee dei lavoratori, si guarda all'incontro che dovrebbe svolgersi domani pomeriggio, dopo che governo ed azienda si sono presi 24 ore di tempo per riflettere sulle proposte presentate dai sindacati per correggere il piano industriale. ''Alla fine stamani ha prevalso il carattere informativo dell'assemblea - ha detto Fabio Frati, della Segreteria del Sulta - abbiamo aggiornato i lavoratori sulla situazione e sulle proposte avanzate: ci attendiamo per domani sera notizie positive, altrimenti non e' da escludere una ripresa della mobilitazione''.


'''TRASPORTO LOCALE'''

Quella dei Cobas e' una lotta di minoranza che non ha sbocchi''. E' quanto ha affermato il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, riferendosi allo sciopero dei trasporti rinviato al 30 gennaio, a margine di un convegno di Confartigianato. ''Credo -ha proseguito- che i lavoratori capiscano che quel percorso e' senza speranza. L'azione dei Cobas e' sempre piu' destinata all'isolamento perche' non da' prospettive''. Quello che bisogna fare, ha sottolineato Sacconi e' ''avviare il tavolo sul nuovo contratto nazionale e quello sulle prospettive strategiche del trasporto locale''.


'''LAVORO'''

CAMPOBASSO, PROSEGUE PROTESTA OPERAI 'LA MOLISANA' (2)= (Adnkronos) - La crisi dell'azienda e' andata aggravandosi nel corso dei mesi tanto che, ormai da settimane, i dipendenti temono la perdita del loro posto di lavoro. Se l'azienda dovesse fallire si calcola che circa 400 famiglie, molte delle quali monoreddito, si troverebbero senza fonte di sostentamento. Intanto oggi una rappresentanza di operai dovrebbe incontrare il sindaco di Campobasso, Augusto Massa (Ds), al quale chiedera' di promuovere rapidamente un tavolo interistituzionale con la proprieta' e le forze sociali, al fine di trovare una soluzione alla crisi dell'azienda.

'''G8 GENOVA'''

2 AGENTI DAP AMMETTONO PESTAGGI (SECOLO XIX)
Secolo XIX rivela le confessioni di due agenti "pentiti" - Violenze gratuite, botte e sopraffazioni fisiche e psicologiche. Questo il quadro dei fatti accaduti nella caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova. "Sin da quando i no global arrestati scendevano dai cellulari a quando arrivavano nelle stanze della caserma di Bolzaneto" Sono le dichiarazioni di due "pentiti" , tra i quadri della polizia penitenziaria, riportate oggi dal Secolo XIX di Genova. Le ammissioni dei due agenti, vagliate e riscontrate dagli inquirenti (il pool dei magistrati coordinato al procuratore della Repubblica Francesco Lalla) hanno determinato la riapertura delle indagini che erano invece avviate verso la conclusione. E' la prima volta che esponenti delle forze dell'ordine ammettono che nella caserma di Bolzaneto è stata violata la legge e, non a caso, l'identità dei pentiti è accuratamente protetta dagli inquirenti. A questo punto diventano più pesanti le eventuali responsabilità dell'allora ispettore del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Alfonso Scabella ( magistrato, ora pm antimafia a Firenze) e del generale della polizia penitenziaria Oronzo Doria. Ambedue ripetutamene interrogati dai magistrati genovesi. "Ne emerge un quadro molto diverso da quello descritto fino ad oggi dalle forze dell'ordine", ha sostenuto un magistrato interpellato dal Secolo XIX, "una situazione in cui tutto aveva funzionato alla perfezione, come una macchina ben oliata, e dove vi era stata al massimo qualche distorsione dovuta all'affollamento". Ora le cose cambiano e si attendono sviluppi forse clamorosi.

'''IMMIGRAZIONE'''

Venti clandestini rumeni sono stati identificati dalla polizia la scorsa notte nelle campagne intorno a Cerveteri, ad una quarantina di chilometri da Roma. Gli stranieri, senza permesso di soggiorno, sono stati accompagnati in pullman all'aeroporto di Bologna e verranno rimpatriati entro la giornata. L'operazione, condotta dall'ufficio immigrazione della Questura, ha portato anche all'arresto di 10 rumeni perche' in ottemperanza al decreto di espulsione. Il blitz della polizia e' scattato intorno alle 3: decine di agenti hanno controllato le campagne intorno a Cerveteri e in particolare la zona agricola e i casolari dove i clandestini avevano trovato rifugio prima di andare a lavorare all'alba

'''CAPODANNO CINESE''' grandi festeggiamenti per il Capodanno cinese che introduce l'anno della scimmia. Molti cinesi hanno trascorso il mercoledì pomeriggio - immediata vigilia del Capodanno - partecipando a grandi banchetti in famiglia e guardando in televisione i tradizionali show di fine anno.

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G.R. 13,00

PALESTINA

OPERAZIONE TRUPPE A RAFAH, CONTINUA DISTRUZIONE ABITAZIONI Le truppe israeliane hanno demolito oggi alcune abitazioni del campo profughi di Rafah, nella Striscia di Gaza, proseguendo le operazioni militari contro i militanti islamici palestinesi. Durante l'intervento dei soldati, un bambino di 11 anni è rimasto ferito gravemente alla testa da un colpo d'arma da fuoco. Secondo quanto riferito dalle truppe, l'operazione di oggi è finalizzata, in particolare, alla distruzione di un tunnel per il contrabbando di armi che collega la Striscia di Gaza con l'Egitto. Il primo ministro palestinese Abu Ala ha detto che l'operazione di Rafah e l'attacco aereo israeliano in Libano sono "chiaramente intesi a fare esplodere l'intera area". "E questo - ha aggiunto - è molto pericoloso". Intanto, a West Tapuah, in Cisgiordania, gli abitanti hanno cominciato a ricostruire la sinagoga disrutta ieri dalle truppe d'Israele. "Volontari hanno cominciato ad ammassare tavole e materiali dalle macerie (della sinagoga, ndr) e a ricostruire l'edificio" ha detto uno dei residenti del luogo, David Ivri. "In ogni caso, la sinagoga sarà ricostruita". L'esercito israeliano aveva distrutto ieri la moschea, insieme a trenta abitazioni. Più di 40 persone erano rimaste senza un tetto. I militari hanno dichiarato di non conoscere il numero di edifici demoliti, ma hanno detto di aver preso di mira solo quelli da cui durante la notte di ieri sono partiti i colpi contro i soldati. Gli ufficiali dell'esercito all'inizio hanno più volte ripetuto che le case che hanno raso al suolo erano state abbandonate qualche tempo fa, ma poi hanno ammesso che ciò deve essere ancora verificato. In tre anni Israele ha demolito centinaia di edifici, con la motivazione che in quelle case si dava rifugio a uomini armati e trafficanti di armi. I palestinesi, comunque, sostengono che Israele sta liberando sistematicamente ampie fasce del campo per distanziare le zone costruite dalla stretta striscia che le truppe israeliane puttugliano lungo il confine egiziano.

IRAQ

ESPLODE BOMBA A MOSUL, FERITI IRACHENI E MILITARI USA = Sei iracheni sono rimasti feriti, insieme con un numero imprecisato di militari statunitensi e con un autista turco, dall'esplosione di un potente ordigno che ha investito la pattuglia lungo una strada di Mosul, nel nord dell'Iraq. "Questa mattina alle 08:00 sei iracheni, diversi soldati statunitensi e un autista turco sono rimasti feriti dall'esplosione di una bomba collocata sulla strada nel quartiere di Najjar, a ridosso della via d'accesso a Mosul dal versante occidentale", ha riferito l'ufficiale di polizia iracheno Fathi Ahmad Abdel Jabbar. Stando a ha quanto precisato un medico del policlinico di Mosul, "due dei sei iracheni feriti sono in gravi condizioni e altrettanto serie sono quelle dell'autista turco".

Bush disposto a un compromesso sulle elezioni? - Il presidente degli Stati Uniti, George Bush avrebbe dato via libera a elezioni nazionali in Iraq per scegliere il nuovo governo iracheno. È quanto sostiene il Washington Post dopo le dichiarazioni di Adnan Pachachi, presidente di turno dell'esecutivo di Baghdad. Pachachi ha infatti affermato, dopo aver incontrato anche il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, che "Tutti sembrano d'accordo sul fatto che il processo di restituzione della sovranita' proposto dagli Usa possa essere sottoposto a modifiche".

MINISTRO LAVORI PUBBLICI SOPRAVVIVE AD ATTENTATO = Nasreen Berwari, ministro iracheno dei Lavori Pubblici, e' scampata ad un attentato a Karbala, 50 chilometri a sud est di Baghdad, dove una bomba e' esplosa pochi minuti dopo il passaggio del convoglio sul quale viaggiava. La Berwali, unico ministro donna del governo provvisorio iracheno, si era recata a Karbala per visitare il ministero dei Lavori Pubblici. La notizia e' stata pubblicata oggi dal quotidiano edito a Londra, al-Zaman.

DA AMMAN PIENO SOSTEGNO ALL'INTERVENTO DELL'ONU Approvazione dei governi arabi a sostegno di un intervento diretto dell'Onu in Iraq. In un'intervista all'ADNKRONOS INTERNATIONAL il portavoce del governo di Amman, Asma Khader ha detto che in Giordania è importante che le Nazioni Unite, e le sue agenzie, assumano un ruolo determinante in Iraq. Le Nazioni Unite, continua la portavoce, dovrebbero quindi assumere un ruolo diretto in azioni umanitarie volte alla ricostruzione delle istituzioni in ambito economico, sociale, sanitario e giudiziario, proprio in veste della loro caratteristica di organismo internazionale. La situazione in Iraq rimane, comunque, difficile, e non si puo' che sperare che il paese sia pronto a giugno per le prime elezioni del dopo Saddam. Certo e', conclude la portavoce, che se le Nazioni Unite riusciranno al piu' presto a riacquistare un ruolo chiave nel paese, allora il loro contributo in questo senso sara' determinante.

WORLD SOCIAL FORUM BOMBAY CHIUDE OGGI, Decine di migliaia di attivisti hanno paralizzato il traffico di Nuova Delhi per il corteo conclusivo del quarto Forum Sociale Mondiale, che stasera si conclude. Nelle strade della capitale indiana, dalle prime ore della mattina, gli slogan di rito: no alla guerra, no al capitalismo selvaggio. Uno su tutti lo striscione di apertura, scritta bianca su sfondo nero: "Fermiamo gli omicidi. Fermiamo le bugie". Poche ore dopo il discorso del presidente americano sullo stato dell'Unione, gli attivisti della galassia new global hanno sventolato bandiere con la scritta "No a Bush, George Bush terrorista". Si chiudono così sei giorni di manifestazioni, ma soprattutto dibattiti e forum contro il neoliberismo, la guerra in Iraq, l'oppressione razziale e di casta, che hanno visto la partecipazione di più di 100mila persone, provenienti da 132 Paesi. Fra i principali relatori, due premi Nobel (l'iraniana Shirin Ebadi e Joseph Stiglitz) e l'ex presidente irlandese Mary Robinson.

USA: BUSH PRONTO A RICORSI CONTRO I MATRIMONI GAY

Durante il discorso sullo stato dell'Unione, il presidente americano ha ribadito il suo 'no' ai matrimoni di coppie omosessuali e si e' detto pronto ad avviare il "processo costituzionale" se "giudici attivisti" cercassero di sovvertire l'ordine delle cose. "La nostra nazione" ha detto Bush, "ha il dovere di difendere la santita' del matrimonio. Il nostro modo di condurre questo dibattito e il suo esito sono importanti. La stessa tradizione morale che definisce il matrimonio, insegna anche che ogni individuo ha dignita' e valore agli occhi di Dio. Se i giudici insisteranno a imporre la loro arbitrarieta' sulla volonta' del popolo, l'unica alternativa sara' il procedimento costituzionale". Bush ha sottolineato che il Congresso ha gia' preso posizione sulla questione votando il 'Marriage Act' proposto da Bill Clinton nel 1996 in base al quale il matrimonio viene definito come l'unione di un uomo con una donna. "Tuttavia alcuni giudici attivisti hanno cominciato a dare una nuova definizione utilizzando come strumento le sentenze dei tribunali" ha aggiunto Bush, "senza mostrare rispetto per la volonta' del popolo e dei rappresentanti che esso ha eletto. Su una questione di cosi' grande rilevanza, la voce della gente deve essere ascoltata". Gia' il mese scorso un un'intervista televisiva, Bush aveva preso questa posizione, dopo la sentenza della Corte suprema del Massachusetts che aveva definito anticostituzionale il divieto di celebrare matrimoni gay.

ISRAELE

ACCUSE CORRUZIONE, LABURISTI AVANZANO MOZIONE SFIDUCIA SHARON DEVE AUTOSOSPENDERSI, DALIA YITZIK -Una mozione di sfiducia al governo e' stata presentata stamani dal partito laburista, la principale formazione di opposizione alla Knesset (parlamento). Lo ha reso noto la presidente della lista parlamentare laburista, Dalia Yitzik, secondo cui con l'incriminazione dell' uomo d'affari David Appel non c'e' dubbio che il premier Ariel Sharon sara' adesso molto impegnato in questioni giudiziarie e quindi impedito nelle proprie mansioni di premier. Nel caso specifico, Sharon farebbe bene ad autosospendersi fino a quando la sua posizione verrà chiarita ha aggiunto Yitzik, in una intervista alla radio militare. In termini generali, i laburisti ritengono che Sharon dovrebbe comunque dimettersi in quanto in tre anni di governo non ha conseguito alcun successo.

IRAN: MINISTRI SI DIMETTONO, KHATAMI MINACCIA DI IMITARLI

TEHERAN, Colpo di scena oggi a Teheran dove alcuni ministri e vice presidenti hanno presentato le dimissioni a causa dell'esclusione dalle liste elettorali di migliaia di candidati riformisti. Secondo il vice presidente Mohammad Ali' Abtahi i ministri confermerebbero le loro dimissioni, e insieme a lui lo stesso presidente Mohammad Khatami sarebbe disposto a lasciare il suo incarico, se il Consiglio dei guardiani della Costituzione non tornera' sui suoi passi. Le commissioni elettorali, in mano agli ultraconservatori, hanno rigettato oltre 3.600 delle 8.157 candidature presentate per le elezioni legislative del 20 febbraio, tra quelle di 80 deputati riformatori uscenti. Motivo ufficiale addotto dalle commissioni per escludere i riformatori e' il non rispetto dell'islam e della Costituzione da parte dei candidati. La decisione di escludere migliaia di sostenitori di Khatami e' vista dai riformatori come un tentativo di colpo di stato da parte dei conservatori e ha creato un drammatico stallo politico. Le reazioni dei riformatori avevano provocato l'intervento della guida suprema ayatollah Ali' Khamenei, che il 14 gennaio ha ordinato al Consiglio dei guardiani di riesaminare le liste con minore severita'.

ALITALIA: FIUMICINO, NUOVA ASSEMBLEA NEL POMERIGGIO

Dopo l'assemblea di stamani, dalle 8 alle 10, i lavoratori dell'Alitalia si riuniranno nuovamente nel pomeriggio dalle 15 alle 17. Per questo l'area tecnica Alitalia e le strade limitrofe rimangono presidiate da un massiccio spiegamenti di agenti e mezzi del Reparto Mobile. Nelle aerostazioni inoltre e' stata rinforzata la presenza di agenti e carabinieri, mentre sono state chiuse la maggior parte delle porte di accesso. Dopo l'assemblea di stamani, sul piazzale antistante la mensa, alcune decine di lavoratori hanno anche tentato di dare vita ad un corteo spontaneo ma l'intervento, deciso, dei dirigenti di polizia, ha fatto desistere subito l'iniziativa, non autorizzata. I sindacati ci hanno chiesto di attendere fino a domani, quando avranno un nuovo incontro tra governo ed azienda - hanno detto alcuni lavoratori del reparto manutenzione, mentre rientravano ai loro reparti - ma il clima rimane inquieto, siamo esasperati da questa situazione. A questo punto, per scongiurare possibili nuove azione spontanee dei lavoratori, si guarda all'incontro che dovrebbe svolgersi domani pomeriggio, dopo che governo ed azienda si sono presi 24 ore di tempo per riflettere sulle proposte presentate dai sindacati per correggere il piano industriale. Alla fine stamani ha prevalso il carattere informativo dell'assemblea - ha detto Fabio Frati, della Segreteria del Sulta - abbiamo aggiornato i lavoratori sulla situazione e sulle proposte avanzate: ci attendiamo per domani sera notizie positive, altrimenti non e' da escludere una ripresa della mobilitazione.

TRASPORTO LOCALE

Quella dei Cobas e' una lotta di minoranza che non ha sbocchi. E' quanto ha affermato il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, riferendosi allo sciopero dei trasporti rinviato al 30 gennaio, a margine di un convegno di Confartigianato. Credo -ha proseguito- che i lavoratori capiscano che quel percorso e' senza speranza. L'azione dei Cobas e' sempre piu' destinata all'isolamento perche' non da' prospettive. Quello che bisogna fare, ha sottolineato Sacconi e' avviare il tavolo sul nuovo contratto nazionale e quello sulle prospettive strategiche del trasporto locale.

LAVORO

CAMPOBASSO, PROSEGUE PROTESTA OPERAI 'LA MOLISANA' (2)= (Adnkronos) - La crisi dell'azienda e' andata aggravandosi nel corso dei mesi tanto che, ormai da settimane, i dipendenti temono la perdita del loro posto di lavoro. Se l'azienda dovesse fallire si calcola che circa 400 famiglie, molte delle quali monoreddito, si troverebbero senza fonte di sostentamento. Intanto oggi una rappresentanza di operai dovrebbe incontrare il sindaco di Campobasso, Augusto Massa (Ds), al quale chiedera' di promuovere rapidamente un tavolo interistituzionale con la proprieta' e le forze sociali, al fine di trovare una soluzione alla crisi dell'azienda.

G8 GENOVA

2 AGENTI DAP AMMETTONO PESTAGGI (SECOLO XIX) Secolo XIX rivela le confessioni di due agenti "pentiti" - Violenze gratuite, botte e sopraffazioni fisiche e psicologiche. Questo il quadro dei fatti accaduti nella caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova. "Sin da quando i no global arrestati scendevano dai cellulari a quando arrivavano nelle stanze della caserma di Bolzaneto" Sono le dichiarazioni di due "pentiti" , tra i quadri della polizia penitenziaria, riportate oggi dal Secolo XIX di Genova. Le ammissioni dei due agenti, vagliate e riscontrate dagli inquirenti (il pool dei magistrati coordinato al procuratore della Repubblica Francesco Lalla) hanno determinato la riapertura delle indagini che erano invece avviate verso la conclusione. E' la prima volta che esponenti delle forze dell'ordine ammettono che nella caserma di Bolzaneto è stata violata la legge e, non a caso, l'identità dei pentiti è accuratamente protetta dagli inquirenti. A questo punto diventano più pesanti le eventuali responsabilità dell'allora ispettore del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Alfonso Scabella ( magistrato, ora pm antimafia a Firenze) e del generale della polizia penitenziaria Oronzo Doria. Ambedue ripetutamene interrogati dai magistrati genovesi. "Ne emerge un quadro molto diverso da quello descritto fino ad oggi dalle forze dell'ordine", ha sostenuto un magistrato interpellato dal Secolo XIX, "una situazione in cui tutto aveva funzionato alla perfezione, come una macchina ben oliata, e dove vi era stata al massimo qualche distorsione dovuta all'affollamento". Ora le cose cambiano e si attendono sviluppi forse clamorosi.

IMMIGRAZIONE

Venti clandestini rumeni sono stati identificati dalla polizia la scorsa notte nelle campagne intorno a Cerveteri, ad una quarantina di chilometri da Roma. Gli stranieri, senza permesso di soggiorno, sono stati accompagnati in pullman all'aeroporto di Bologna e verranno rimpatriati entro la giornata. L'operazione, condotta dall'ufficio immigrazione della Questura, ha portato anche all'arresto di 10 rumeni perche' in ottemperanza al decreto di espulsione. Il blitz della polizia e' scattato intorno alle 3: decine di agenti hanno controllato le campagne intorno a Cerveteri e in particolare la zona agricola e i casolari dove i clandestini avevano trovato rifugio prima di andare a lavorare all'alba

CAPODANNO CINESE grandi festeggiamenti per il Capodanno cinese che introduce l'anno della scimmia. Molti cinesi hanno trascorso il mercoledì pomeriggio - immediata vigilia del Capodanno - partecipando a grandi banchetti in famiglia e guardando in televisione i tradizionali show di fine anno.

G.R. 9,30

PALESTINA

RAFAH, 78 FAMIGLIE RIMASTE IERI SENZA TETTO - In seguito alle demolizioni di ieri a Rafah, 78 famiglie palestinesi (composte da circa 500 persone) sono rimaste senza tetto. Lo afferma stamane il quotidiano palestinese al-Hayat al-Jadida. Secondo il giornale, 22 edifici prossimi al confine con l'Egitto sono stati totalmente rasi al suolo e altri 14 seriamente lesionati dalle ruspe militari israeliane. Nel corso delle operazioni, aggiunge il giornale, sono rimasti feriti tre bambini. Il giornale ha appreso inoltre che ulteriori ordini di demolizione sono stati inoltrati a palestinesi che risiedono nel sud della striscia di Gaza, a Dir el-Ballah e in prossimita' della colonia ebraica di Kfar Darom.

Colpi di mortaio, sparati da palestinesi, hanno centrato oggi alcune case nella colonia israeliana di Netzarim, presso Gaza. Sono stati rilevati danni materiali, ma non risultano esserci vittime. In Cisgiordania, i militari israeliani hanno compiuto una decina di arresti di attivisti presunti della intifada. Nella colonia di Tapuach (Nablus) i coloni hanno nuovamente eretto nella nottata una sinagoga demolita ieri dall'esercito israelino perche' priva dei necessari permessi edili. Alcuni coloni presidiano ora a turno la nuova sinagoga, che e' stata allestita con mezzi di fortuna in un piccolo edificio prefabbricato.

AL VIA I LAVORI DEL WORLD ECONOMIC FORUM

DAVOS, 21 GEN - Il World Economic Forum è iniziato stamattina a Davos. Quest'anno l'assise dei grandi della terra avra' come tema agire insieme per la sicurezza e la prosperita. In attesa dell' apertura ufficiale, prevista oggi a colazione con un intervento dell' ex presidente Usa, Bill Clinton, i dibattiti della mattinata affronteranno i diversi temi dell' agenda 2004, con una raffica di sessioni in contemporanea che riguarderanno il terrorismo, l' Iraq, l' economia mondiale, i rischi per le imprese e anche la salute. Nel pomeriggio e' in programma l' intervento del presidente dell' Iran Mohammad Khatami, che aprirà il didattito ufficiale.

IRAQ

A BASSORA E' ALLARME ACQUA ED ENERGIA ELETTRICA = Il piu' grande problema che attualmente Bassora deve affrontare e' quello della penuria di acqua e di elettricita: in un incontro con la stampa in occasione della fiera internazionale 'Rebuild Iraq', il giudice Wael Al-Fadel, governatore della seconda citta' dell'Iraq, ha lanciato l'allarme per il deteriorarsi delle condizioni di vita, dal momento che la poca acqua disponibile non e' potabile. Al- Fadel ha ricordato come la produzione di energia a Bassora prima della guerra avesse toccato i 500 megawatt: dopo essere scesa a zero dopo il conflitto, la produzione di elettricita' sta lentamente risalendo - grazie a contributi internazionali - e potrebbe toccare i 400 megawatt entro l'estate. Fonti dell'Autorita' Provvisoria di Coalizione, a margine della conferenza, hanno confermato le difficolta', spiegando che attualmente parte dell'elettricita' prodotta nella regione deve essere dirottata a Baghdad per sostenere il fabbisogno energetico della capitale. Le stesse fonti non nascondono il timore di black-out prolungati con l'arrivo della stagione calda.

gror040121 (last edited 2008-06-26 09:58:20 by anonymous)