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PALESTINA

RAFAH, 78 FAMIGLIE RIMASTE IERI SENZA TETTO - In seguito alle demolizioni di ieri a Rafah, 78 famiglie palestinesi (composte da circa 500 persone) sono rimaste senza tetto. Lo afferma stamane il quotidiano palestinese al-Hayat al-Jadida. Secondo il giornale, 22 edifici prossimi al confine con l'Egitto sono stati totalmente rasi al suolo e altri 14 seriamente lesionati dalle ruspe militari israeliane. Nel corso delle operazioni, aggiunge il giornale, sono rimasti feriti tre bambini. Il giornale ha appreso inoltre che ulteriori ordini di demolizione sono stati inoltrati a palestinesi che risiedono nel sud della striscia di Gaza, a Dir el-Ballah e in prossimita' della colonia ebraica di Kfar Darom.

Colpi di mortaio, sparati da palestinesi, hanno centrato oggi alcune case nella colonia israeliana di Netzarim, presso Gaza. Sono stati rilevati danni materiali, ma non risultano esserci vittime. In Cisgiordania, i militari israeliani hanno compiuto una decina di arresti di attivisti presunti della intifada. Nella colonia di Tapuach (Nablus) i coloni hanno nuovamente eretto nella nottata una sinagoga demolita ieri dall'esercito israelino perche' priva dei necessari permessi edili. Alcuni coloni presidiano ora a turno la nuova sinagoga, che e' stata allestita con mezzi di fortuna in un piccolo edificio prefabbricato.

AL VIA I LAVORI DEL WORLD ECONOMIC FORUM

DAVOS, 21 GEN - Il World Economic Forum è iniziato stamattina a Davos. Quest'anno l'assise dei grandi della terra avra' come tema agire insieme per la sicurezza e la prosperita. In attesa dell' apertura ufficiale, prevista oggi a colazione con un intervento dell' ex presidente Usa, Bill Clinton, i dibattiti della mattinata affronteranno i diversi temi dell' agenda 2004, con una raffica di sessioni in contemporanea che riguarderanno il terrorismo, l' Iraq, l' economia mondiale, i rischi per le imprese e anche la salute. Nel pomeriggio e' in programma l' intervento del presidente dell' Iran Mohammad Khatami, che aprirà il didattito ufficiale.

IRAQ

A BASSORA E' ALLARME ACQUA ED ENERGIA ELETTRICA = Il piu' grande problema che attualmente Bassora deve affrontare e' quello della penuria di acqua e di elettricita: in un incontro con la stampa in occasione della fiera internazionale 'Rebuild Iraq', il giudice Wael Al-Fadel, governatore della seconda citta' dell'Iraq, ha lanciato l'allarme per il deteriorarsi delle condizioni di vita, dal momento che la poca acqua disponibile non e' potabile. Al- Fadel ha ricordato come la produzione di energia a Bassora prima della guerra avesse toccato i 500 megawatt: dopo essere scesa a zero dopo il conflitto, la produzione di elettricita' sta lentamente risalendo - grazie a contributi internazionali - e potrebbe toccare i 400 megawatt entro l'estate. Fonti dell'Autorita' Provvisoria di Coalizione, a margine della conferenza, hanno confermato le difficolta', spiegando che attualmente parte dell'elettricita' prodotta nella regione deve essere dirottata a Baghdad per sostenere il fabbisogno energetico della capitale. Le stesse fonti non nascondono il timore di black-out prolungati con l'arrivo della stagione calda.