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'''Palestina'''

Almeno otto palestinesi sono stati uccisi questa mattina dai soldati israeliani in scontri avvenuti nel quartiere di Sajaiyeh, a est della città di Gaza. I feriti sono più di venti. Gli scontri sono cominciati dopo che le truppe, accompagnate da carri armati, hanno circondato una casa nella quale si nascondeva un capo militare di Hamas, Ashraf Abu Hassanein. Altri otto palestinesi sono stati feriti in una sparatoria a Rafah.


'''Irak'''

A nemmeno 24 ore dall'autobomba di Iskandarya che ha fatto almeno 55 vittime e 150 feriti, un'altra autobomba è esplosa questa mattina (alle 7,40 locali quando in Italia erano quasi le 5) a Bagdad. Il bilancio delle vittime continua a salire: almeno 36 secondo le indicazioni fornite da un portavoce militare americano, mentre circa 15 sono i feriti.
L'ordigno ha fatto strage davanti a un centro di reclutamento del nuovo esercito iracheno e le vittime sono reclute o comunque aspiranti all'arruolamento. Una vettura imbottita con una carica tra 150 e 200 chili di esplosivo, guidata da un uomo, è saltata in aria davanti a un centro di reclutamento dell'Esercito iracheno, nella parte sud-orientale di Bagdad.
Il quartier generale dell'esercito iracheno si trova nell'area conosciuta come aeroporto Muthana, un piccolo scalo restato abbandonato per diversi anni, ma ora utilizzato dalle forze armate irachene. Nelle vicinanze c'è la sede di un piccolo gruppo integralista. I terroristi pro Saddam e legati ad Al Qaeda si stanno accanendo contro le nuove forze di sicurezza e contro le caserme della polizia locale

'''Nicaragua'''

Carlos José Guadamuz, giornalista televisivo nicaraguense ed ex-militante del Fronte sandinista di liberazione nazionale, è stato assassinato ieri di fronte gli uffici dell’emittente per cui lavorava a Managua. L’uomo è stato raggiunto da cinque proiettili ed è morto mentre veniva trasportato in ospedale. L’autore del delitto, William Augusto Hutado García, è stato immediatamente arrestato dalle forze dell’ordine. Negli anni ’80 Guadamuz era stato direttore della 'Voce del Nicaragua' e poi dell’emittente radiofonica sandinista 'Radio Ya'; in seguito aveva realizzato molti programmi di informazione politica per diverse reti televisive. Attualmente lavorava per il canale Cdnn-23. Durante gli anni della lotta contro il regime di Anastasio Somoza, Guadamuz trascorse otto anni di prigione insieme all’ex- presidente e leader del movimento sandinista, Daniel Ortega. Successivamente, il giornalista aveva lasciato il Fronte sandinista di liberazione nazionale, trasformandosi in un aspro critico di Ortega e del suo entourage. Più volte Guadamuz aveva attaccato l’ex presidente nei suoi programmi televisivi e per questo, come aveva pubblicamente rivelato in una recente trasmissione, aveva ricevuto minacce di morte. Nessuna ipotesi concreta è stata comunque formulata sull'effettivo movente del delitto e gli inquirenti non escludono anche motivazioni non politiche


'''Israele'''

La Corte Suprema di Israele ha promesso che si pronuncerà "il più presto possibile" sulla richiesta avanzata da un gruppo israeliano di fermare i lavori di costruzione del contestato muro di separazione tra Israele e la Cisgiordania. Aharon Barak, capo del massimo tribunale di Israele, ha assicurato una risposta in tempi rapidi al ‘Centro per la difesa della persona’, che aveva chiesto ai giudici di sospendere la costruzione della ‘barriera difensiva’, come la chiama il primo ministro Ariel Sharon, o del ‘muro dell’apartheid’, come invece lo indicano i palestinesi. I rappresentanti dell’organizzazione hanno detto che il tratto finora realizzato – circa un quarto del tracciato previsto dalle autorità di Tel Aviv –viola diritti umani e norme di diritto internazionale. La presa di posizione dei giudici supremi israeliani è attesa in un momento in cui l’attenzione internazionale è concentrata sull’udienza che si terrà il prossimo 23 febbraio davanti alla Corte internazionale di giustizia del’Aja sulle legalità del muro. Tre giorni fa le autorità dello Stato ebraico si sono dichiarate disponibili a modificare il tracciato per far fronte alle difficoltà provocate ai civili palestinesi dal ‘muro della vergogna’ (come è stato anche definito). Per ora, l’unica decisione adottata dagli uomini di Sharon sembra quella di ‘rallegrare’ la barriera con un po’ di vernice. Alcuni sostengono che Tel Aviv sta prendendo in considerazione la possibilità di dipingere una dozzina di chilometri della barriera, per evitare spiacevoli paragoni con il Muro di Berlino. Anche più facili e sgradevoli, visto che, proprio in uno dei luoghi-simbolo della capitale tedesca ‘divisa’, il check-point ‘Charlie’, tre giorni fa c’erano anche gli attivisti israeliani del ‘Jewish Voice for a just peace’, fortemente critici della costruzione del muro e della politica di Sharon e convinti sostenitori della cosiddetta 'iniziativa di Ginevra' per la creazione pacifica di due Stati

G.R. 9,30

Palestina

Almeno otto palestinesi sono stati uccisi questa mattina dai soldati israeliani in scontri avvenuti nel quartiere di Sajaiyeh, a est della città di Gaza. I feriti sono più di venti. Gli scontri sono cominciati dopo che le truppe, accompagnate da carri armati, hanno circondato una casa nella quale si nascondeva un capo militare di Hamas, Ashraf Abu Hassanein. Altri otto palestinesi sono stati feriti in una sparatoria a Rafah.

Irak

A nemmeno 24 ore dall'autobomba di Iskandarya che ha fatto almeno 55 vittime e 150 feriti, un'altra autobomba è esplosa questa mattina (alle 7,40 locali quando in Italia erano quasi le 5) a Bagdad. Il bilancio delle vittime continua a salire: almeno 36 secondo le indicazioni fornite da un portavoce militare americano, mentre circa 15 sono i feriti. L'ordigno ha fatto strage davanti a un centro di reclutamento del nuovo esercito iracheno e le vittime sono reclute o comunque aspiranti all'arruolamento. Una vettura imbottita con una carica tra 150 e 200 chili di esplosivo, guidata da un uomo, è saltata in aria davanti a un centro di reclutamento dell'Esercito iracheno, nella parte sud-orientale di Bagdad. Il quartier generale dell'esercito iracheno si trova nell'area conosciuta come aeroporto Muthana, un piccolo scalo restato abbandonato per diversi anni, ma ora utilizzato dalle forze armate irachene. Nelle vicinanze c'è la sede di un piccolo gruppo integralista. I terroristi pro Saddam e legati ad Al Qaeda si stanno accanendo contro le nuove forze di sicurezza e contro le caserme della polizia locale

Nicaragua

Carlos José Guadamuz, giornalista televisivo nicaraguense ed ex-militante del Fronte sandinista di liberazione nazionale, è stato assassinato ieri di fronte gli uffici dell’emittente per cui lavorava a Managua. L’uomo è stato raggiunto da cinque proiettili ed è morto mentre veniva trasportato in ospedale. L’autore del delitto, William Augusto Hutado García, è stato immediatamente arrestato dalle forze dell’ordine. Negli anni ’80 Guadamuz era stato direttore della 'Voce del Nicaragua' e poi dell’emittente radiofonica sandinista 'Radio Ya'; in seguito aveva realizzato molti programmi di informazione politica per diverse reti televisive. Attualmente lavorava per il canale Cdnn-23. Durante gli anni della lotta contro il regime di Anastasio Somoza, Guadamuz trascorse otto anni di prigione insieme all’ex- presidente e leader del movimento sandinista, Daniel Ortega. Successivamente, il giornalista aveva lasciato il Fronte sandinista di liberazione nazionale, trasformandosi in un aspro critico di Ortega e del suo entourage. Più volte Guadamuz aveva attaccato l’ex presidente nei suoi programmi televisivi e per questo, come aveva pubblicamente rivelato in una recente trasmissione, aveva ricevuto minacce di morte. Nessuna ipotesi concreta è stata comunque formulata sull'effettivo movente del delitto e gli inquirenti non escludono anche motivazioni non politiche

Israele

La Corte Suprema di Israele ha promesso che si pronuncerà "il più presto possibile" sulla richiesta avanzata da un gruppo israeliano di fermare i lavori di costruzione del contestato muro di separazione tra Israele e la Cisgiordania. Aharon Barak, capo del massimo tribunale di Israele, ha assicurato una risposta in tempi rapidi al ‘Centro per la difesa della persona’, che aveva chiesto ai giudici di sospendere la costruzione della ‘barriera difensiva’, come la chiama il primo ministro Ariel Sharon, o del ‘muro dell’apartheid’, come invece lo indicano i palestinesi. I rappresentanti dell’organizzazione hanno detto che il tratto finora realizzato – circa un quarto del tracciato previsto dalle autorità di Tel Aviv –viola diritti umani e norme di diritto internazionale. La presa di posizione dei giudici supremi israeliani è attesa in un momento in cui l’attenzione internazionale è concentrata sull’udienza che si terrà il prossimo 23 febbraio davanti alla Corte internazionale di giustizia del’Aja sulle legalità del muro. Tre giorni fa le autorità dello Stato ebraico si sono dichiarate disponibili a modificare il tracciato per far fronte alle difficoltà provocate ai civili palestinesi dal ‘muro della vergogna’ (come è stato anche definito). Per ora, l’unica decisione adottata dagli uomini di Sharon sembra quella di ‘rallegrare’ la barriera con un po’ di vernice. Alcuni sostengono che Tel Aviv sta prendendo in considerazione la possibilità di dipingere una dozzina di chilometri della barriera, per evitare spiacevoli paragoni con il Muro di Berlino. Anche più facili e sgradevoli, visto che, proprio in uno dei luoghi-simbolo della capitale tedesca ‘divisa’, il check-point ‘Charlie’, tre giorni fa c’erano anche gli attivisti israeliani del ‘Jewish Voice for a just peace’, fortemente critici della costruzione del muro e della politica di Sharon e convinti sostenitori della cosiddetta 'iniziativa di Ginevra' per la creazione pacifica di due Stati

ELEZIONI USA

KERRY VINCE ANCHE NEL SUD, CLARK SI RITIRA - Non molla invece il senatore della Carolina del Nord, Edwards, che e' arrivato secondo in entrambe le competizioni elettorali di ieri. Ma Kerry ha ottenuto in entrambi gli stati un vantaggio nettissimo: il 52 per cento contro il 27 per cento in Virginia, ed il 41 contro il 26 per cento in Tennessee. Noi avremo una campagna elettorale ed un'elezione, non un'incoronazione ha detto Edwards che e' gia' partito per il Wisconsin lo stato del Mid West dove, martedi' prossima, ci sara' una nuova tappa importante delle primarie. Ed ha aggiunto: questa competizione durera' ancora molte settimane, un'indicazione del fatto che il senatore non intende ritirarsi, almeno fino al due marzo, il super martedi, appuntamento tradizionalmente decisivo delle primarie, in cui si vota in 10 stati, tra i quali i piu' popolosi e che quindi inviano il maggior numero di delegati alla Convention.

ALGERIA

ATTENTATI INTEGRALISTI IN CABILIA, Due guardie comunali e' un militare sono stati uccisi, e undici persone sono rimaste ferite, in attentati dinamitardi compiuti da gruppi armati di integralisti islamici nella regione di Tizi Ouzou, in Cabilia (circa 100 km a est di Algeri). Lo hanno reso noto abitanti della zona. Le vittime erano impegnate in un rastrellamento, lunedi' sera, quando due bombe azionate a distanza sono esplose al passaggio del loro convoglio nei pressi del villaggio di Mazer, nella foresta di Mizrana. E' seguito un intenso fuoco di armi automatiche da parte di integralisti appostati ai lati della strada.

gror040211 (last edited 2008-06-26 09:54:41 by anonymous)