GR ORE 19.30

Palestina

Giornata di sangue nella Striscia di Gaza: 12 palestinesi sono stati uccisi e altri 50 feriti in scontri con i soldati israeliani nel quartiere di Shijaia, alla periferia di Gaza, e un altro e' stato ucciso durante un'operazione militare a Rafah, presso la frontiera con l'Egitto. A Shijaia, soldati israeliani sono arrivati all'alba alla ricerca dei militanti resposabili di aver lanciato missili contro gli insediamenti ebraici. Fra i gli uccisi nella sparatoria vi sono almeno due civili, ma anche Mohammed Hilles, 18 anni, figlio di Ahmed Hilles, il leader di Fatah (la fazione di Yasser Arafat) a Gaza, e Ani Abu Skhaila, un esponente di Hamas sfuggito ad un tentativo israeliano di omicidio mirato. Fra i feriti ve ne sono sette in gravi condizioni e tre ragazzini colpiti mentre guardavano lo scontro a fuoco dal bordo della strada.

Afganistan

Trasporto locale

Dopo gli scioperi ed i blocchi selvaggi, prosegue la rivendicazione dei sindacati di base degli autoferrotranvieri, riuniti nel coordinamento nazionale di lotta. Il primo marzo l'assemblea nazionale si riunira' a Roma per dire - fa sapere il comitato - l'ultima parola sulla bozza di piattaforma rivendicativa, predisposta per il rinnovo del contratto nazionale di categoria per il quadriennio 2004-2007. La bozza sara' sottoposta entro febbraio alla discussione ed alla approvazione delle assemblee dei lavoratori. Il Coordinamento Nazionale, inoltre, ha fatto il punto sui provvedimenti disciplinari ed amministrativi che stanno arrivando, da alcune settimane, ai lavoratori che hanno partecipato agli scioperi spontanei del mese di dicembre 2003. Il Coordinamento ha deciso di predisporre un documento da inviare a tutti gli organi istituzionali, dalla presidenza del Consiglio ai presidenti delle Camere, dai ministri interessati ai capigruppo dei partiti, con il quale si segnaleranno - afferma il coordinamento - le discriminazioni attuate nell' erogazione dei provvedimenti chiedendo, nel contempo, un intervento a sanatoria dell'intera vicenda.

Francia

Il parlamento francese ha approvato in via definitiva la cosiddetta legge Perben II "sull'adattamento della giustizia all'evoluzione della criminalità"; un testo che riforma parte del codice di procedura penale e aggiunge nuove norme al codice penale. La controversa legge, ritenuta 'liberticida' dai gruppi per i diritti umani, è stata approvata con 340 sì e 173 no. Il testo preparato dal ministro della Giustizia, di cui prende il nome, è accusato di dare un eccessivo potere alla polizia e ai magistrati inquirenti, incluse le facilitazioni per intercettazioni telefoniche e perquisizioni. Deputati e senatori del partito socialista all'opposizione hanno annunciato un ricorso alla Corte Costituzionale.

Oltre tremila studenti egiziani hanno manifestato oggi in diverse sedi universitarie del Cairo contro la legge approvata ieri in Francia per proibire l' ostentazione nelle scuole di segni religiosi, ed in particolare il velo islamico. Il velo e' un dovere e non uno slogan, Non mi strapperete il velo, Ecco il viso cattivo della laicita: questi alcuni dei cartelli e degli striscioni innalzati da oltre 1500 studenti nei campus dell' universita' di Ain Shams (Cairo ovest), della facolta' di medicina (isola di Rhoda, sul Nilo) e dell'ateneo del Cairo (Giza). La legge e' una guerra contro l' Islam, gridavano alcuni dei manifestanti, ed altri: Hanno detto che c'e' liberta' in Francia. In realta' si tratta di una campagna sionista. All'universita' di Alessandria gli studenti integralisti hanno pubblicato un comunicato per annunciare il boicottaggio della cultura francese (specie i centri culturali, i libri ed i film) e la nuova universita' francese realizzata in Egitto. Le manifestazioni si sono concluse pacificamente, mentre presidi molto rigidi sono stati attuati ai cancelli dei quartieri universitari per impedire eventuali tentativi di organizzare cortei all'esterno dei campus, in violazione delle leggi di emergenza che in Egitto impediscono manifestazioni per le strade

Mobilitazioni

Terni

Al tubificio si e' raggiunto il limite di stoccaggio. ieri sera le rsu, vista la pretesa di far uscire parte della merce da parte dei vertici aziendali con la minaccia della cassa integrazione, hanno deciso di rinviare ogni decisione all'assemblea di fabbrica di oggi. Nei picchetti si discute. in molti vogliono continuare, ma il peso economico degli scioperi inizia a farsi sentire sulle paghe. Oggi l'assemblea di fabbrica ha deciso a maggioranza di mantenere i blocchi, ma di far uscire ogni giorno il 15 percento della merce. La proposta e' stata accettata dopo che l'azienda ha rinnovato i contratti a tempo determinato del reparto magnetico e sotto la minaccia della mobilita' al tubificio. La trattativa e' iniziata, ma il nocciolo della questione rimane ancora da affrontare

Mirafiori

Da lunedì sono continuati gli scioperi al reparto del montaggio della CARROZZERIA. Il primo sciopero è iniziato alle ore 12,30; i Lavoratori addetti al primo tratto della linea PUNTO/IDEA hanno bloccato per mezz’ora la produzione. Anche sul 2° turno, dalle ore 17,45 alle 18,45, la protesta dei Lavoratori della PUNTO/IDEA contro l’aumento dei ritmi di lavoro è continuata, riprendendo subito dopo la pausa mensa. Lo sciopero è continuato fino alla fine del turno perché la FIAT ha tentato la provocazione, mettendo tutti gli addetti della PUNTO/IDEA in libertà. La provocazione, in perfetto stile anni ’50, invece di intimidire i Lavoratori ha provocato l’effetto opposto, infatti, al corteo si sono uniti tutti i Lavoratori addetti alla produzione che hanno effettuato un corteo interno. Le lotte sono proseguite martedì; dalle 8,30 è iniziato lo sciopero e si è esteso ai Lavoratori della Lybra. La reiterata provocazione aziendale di mettere i Lavoratori in libertà ne ha provocato la reazione, e hanno continuato lo sciopero fino alle 10,30, per rivendicare l’apertura di un tavolo negoziale serio sulle condizioni di lavoro. Bloccato al 100% il montaggio. Nel pomeriggio stesso copione dalle 17 alle 18.45, scendono in lotta anche i Lavoratori della Multipla e della Thesys/Alfa166. Stamattina nuovo sciopero e nuovo corteo interno. In lotta scendono anche i Lavoratori del reparto della lastratura che raggiungono alle 8.30 i compagni del montaggio e bloccano completamente la produzione per due ore. Di nuovo la Fiat mette i non scioperanti in "senza lavoro". Nel pomeriggio lo sciopero comincerà alle 17.

Lavoro

Un operaio di 41 anni, originario di Cassino (Frosinone), ha perso la vita questa mattina mentre lavorava all'interno di una ditta di autodemolizioni in via del Castellaccio, nella zona dell'Ostiense a Roma. Secondo quanto si e' appreso l'uomo e' stato colpito al petto da un braccio meccanico mentre scaricava materiale ferroso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Eur per accertare quanto avvenuto.

Sgomberi

Questa mattina alle h.5,30 è scattato lo sgombero del condominio occupato in via Muriaglio 11 (S.Paolo) dagli ex-Bligny 18. Grosso è stato l'impiego di forze di polizia: un reparto di carabinieri, tre di celere, digos, vigili urbani, pompieri. Gli occupanti sono stati svegliati nel sonno, nove gli identificati, sette i fermati in questura. L'operazione è stata svolta con la massima celerità, nell'arco di un'ora, allontanando con forti minacce tutti coloro che hanno tentato di intervenire da fuori per testimoniare la propria solidarietà. Malgrado le azioni sempre più intimidatorie della questura torinese, la mobilitazione per la casa, nella Torino da mangiare per le Olimpiadi 2006, non si fermerà così facilmente.

Grazia

L'Aula di Montecitorio ha respinto con 304 voti contrari la questione sospensiva presentata dalla Lega alla proposta di legge Boato in materia di grazia. I si' sono stati 135. L'Aula continua quindi a esaminare il testo

Arresti a parigi

Il vicepresidente della commissione giustizia della Camera, il Verde Paolo Cento, afferma che "l'arresto a Parigi di Cesare Battisti, in seguito alla richiesta di estradizione del Guardasigilli, e' un atto di vendetta che ripropone con forza la questione di una soluzione politica e giudiziaria ai cosiddetti 'anni di piombo' con un provvedimento di clemenza generale". "Battisti - sottolinea Cento - aveva cambiato radicalmente le propria vita, chiuso con la lotta armata ed espresso giudizi duri sugli epigoni delle nuove BR. Il suo arresto non ha nulla a che fare con una azione di giustizia: proprio nel giorno in cui si discute della legge che puo' consentire la grazia a Sofri, il Parlamento deve avere il coraggio di aprire una riflessione su una proposta di clemenza generalizzata di amnistia e indulto, a cominciare dai testi gia' depositati da tempo in commissione Giustizia".

Venezia

Il tribunale del riesame di Venezia ha revocato la misura cautelare in carcere nei confronti di Luca Razza e Gianantonio Pigat, arrestati nell'ambito delle indagini sugli Nta, i Nuclei Territoriali Antimperialisti operanti tra Veneto e Friuli dal 1995. Lo ha reso noto l'avvocato Lucia Gasperini, legale di Pigat. L'ordinanza e' stata emessa nel pomeriggio, al termine di una lunga camera di consiglio, dopo che in mattinata si era svolta l'udienza, alla presenza del pm Luca Marini.

Roma

G.R. 9,30

Palestina

Almeno otto palestinesi sono stati uccisi questa mattina dai soldati israeliani in scontri avvenuti nel quartiere di Sajaiyeh, a est della città di Gaza. I feriti sono più di venti. Gli scontri sono cominciati dopo che le truppe, accompagnate da carri armati, hanno circondato una casa nella quale si nascondeva un capo militare di Hamas, Ashraf Abu Hassanein. Altri otto palestinesi sono stati feriti in una sparatoria a Rafah.

Irak

A nemmeno 24 ore dall'autobomba di Iskandarya che ha fatto almeno 55 vittime e 150 feriti, un'altra autobomba è esplosa questa mattina (alle 7,40 locali quando in Italia erano quasi le 5) a Bagdad. Il bilancio delle vittime continua a salire: almeno 36 secondo le indicazioni fornite da un portavoce militare americano, mentre circa 15 sono i feriti. L'ordigno ha fatto strage davanti a un centro di reclutamento del nuovo esercito iracheno e le vittime sono reclute o comunque aspiranti all'arruolamento. Una vettura imbottita con una carica tra 150 e 200 chili di esplosivo, guidata da un uomo, è saltata in aria davanti a un centro di reclutamento dell'Esercito iracheno, nella parte sud-orientale di Bagdad. Il quartier generale dell'esercito iracheno si trova nell'area conosciuta come aeroporto Muthana, un piccolo scalo restato abbandonato per diversi anni, ma ora utilizzato dalle forze armate irachene. Nelle vicinanze c'è la sede di un piccolo gruppo integralista. I terroristi pro Saddam e legati ad Al Qaeda si stanno accanendo contro le nuove forze di sicurezza e contro le caserme della polizia locale

Nicaragua

Carlos José Guadamuz, giornalista televisivo nicaraguense ed ex-militante del Fronte sandinista di liberazione nazionale, è stato assassinato ieri di fronte gli uffici dell’emittente per cui lavorava a Managua. L’uomo è stato raggiunto da cinque proiettili ed è morto mentre veniva trasportato in ospedale. L’autore del delitto, William Augusto Hutado García, è stato immediatamente arrestato dalle forze dell’ordine. Negli anni ’80 Guadamuz era stato direttore della 'Voce del Nicaragua' e poi dell’emittente radiofonica sandinista 'Radio Ya'; in seguito aveva realizzato molti programmi di informazione politica per diverse reti televisive. Attualmente lavorava per il canale Cdnn-23. Durante gli anni della lotta contro il regime di Anastasio Somoza, Guadamuz trascorse otto anni di prigione insieme all’ex- presidente e leader del movimento sandinista, Daniel Ortega. Successivamente, il giornalista aveva lasciato il Fronte sandinista di liberazione nazionale, trasformandosi in un aspro critico di Ortega e del suo entourage. Più volte Guadamuz aveva attaccato l’ex presidente nei suoi programmi televisivi e per questo, come aveva pubblicamente rivelato in una recente trasmissione, aveva ricevuto minacce di morte. Nessuna ipotesi concreta è stata comunque formulata sull'effettivo movente del delitto e gli inquirenti non escludono anche motivazioni non politiche

Israele

La Corte Suprema di Israele ha promesso che si pronuncerà "il più presto possibile" sulla richiesta avanzata da un gruppo israeliano di fermare i lavori di costruzione del contestato muro di separazione tra Israele e la Cisgiordania. Aharon Barak, capo del massimo tribunale di Israele, ha assicurato una risposta in tempi rapidi al ‘Centro per la difesa della persona’, che aveva chiesto ai giudici di sospendere la costruzione della ‘barriera difensiva’, come la chiama il primo ministro Ariel Sharon, o del ‘muro dell’apartheid’, come invece lo indicano i palestinesi. I rappresentanti dell’organizzazione hanno detto che il tratto finora realizzato – circa un quarto del tracciato previsto dalle autorità di Tel Aviv –viola diritti umani e norme di diritto internazionale. La presa di posizione dei giudici supremi israeliani è attesa in un momento in cui l’attenzione internazionale è concentrata sull’udienza che si terrà il prossimo 23 febbraio davanti alla Corte internazionale di giustizia del’Aja sulle legalità del muro. Tre giorni fa le autorità dello Stato ebraico si sono dichiarate disponibili a modificare il tracciato per far fronte alle difficoltà provocate ai civili palestinesi dal ‘muro della vergogna’ (come è stato anche definito). Per ora, l’unica decisione adottata dagli uomini di Sharon sembra quella di ‘rallegrare’ la barriera con un po’ di vernice. Alcuni sostengono che Tel Aviv sta prendendo in considerazione la possibilità di dipingere una dozzina di chilometri della barriera, per evitare spiacevoli paragoni con il Muro di Berlino. Anche più facili e sgradevoli, visto che, proprio in uno dei luoghi-simbolo della capitale tedesca ‘divisa’, il check-point ‘Charlie’, tre giorni fa c’erano anche gli attivisti israeliani del ‘Jewish Voice for a just peace’, fortemente critici della costruzione del muro e della politica di Sharon e convinti sostenitori della cosiddetta 'iniziativa di Ginevra' per la creazione pacifica di due Stati

ELEZIONI USA

KERRY VINCE ANCHE NEL SUD, CLARK SI RITIRA - Non molla invece il senatore della Carolina del Nord, Edwards, che e' arrivato secondo in entrambe le competizioni elettorali di ieri. Ma Kerry ha ottenuto in entrambi gli stati un vantaggio nettissimo: il 52 per cento contro il 27 per cento in Virginia, ed il 41 contro il 26 per cento in Tennessee. Noi avremo una campagna elettorale ed un'elezione, non un'incoronazione ha detto Edwards che e' gia' partito per il Wisconsin lo stato del Mid West dove, martedi' prossima, ci sara' una nuova tappa importante delle primarie. Ed ha aggiunto: questa competizione durera' ancora molte settimane, un'indicazione del fatto che il senatore non intende ritirarsi, almeno fino al due marzo, il super martedi, appuntamento tradizionalmente decisivo delle primarie, in cui si vota in 10 stati, tra i quali i piu' popolosi e che quindi inviano il maggior numero di delegati alla Convention.

ALGERIA

ATTENTATI INTEGRALISTI IN CABILIA, Due guardie comunali e' un militare sono stati uccisi, e undici persone sono rimaste ferite, in attentati dinamitardi compiuti da gruppi armati di integralisti islamici nella regione di Tizi Ouzou, in Cabilia (circa 100 km a est di Algeri). Lo hanno reso noto abitanti della zona. Le vittime erano impegnate in un rastrellamento, lunedi' sera, quando due bombe azionate a distanza sono esplose al passaggio del loro convoglio nei pressi del villaggio di Mazer, nella foresta di Mizrana. E' seguito un intenso fuoco di armi automatiche da parte di integralisti appostati ai lati della strada.