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'''IRAQ'''
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KIRKUK - Nel giorno in cui Donald Rumsfeld, il segretario alla difesa americano, è arrivato a sorpresa a Bagdad, due kamikaze stamattina hanno guidato un'auto carica di esplosivo contro una stazione di polizia di Kirkuk, nel Kurdistan iracheno, e l'hanno fatta esplodere. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 6 morti e 25 feriti.
Il colonnello Adel Zain al-Abadin Ibrahim, comandante della stazione di polizia, ha detto che i suoi uomini hanno già fermato due persone sospette per interrogarle. Intanto vigili del fuoco e soccorritori scavano tra le macerie e cercano eventuali sopravvissuti tra i rottami di decine di auto.
Kirkuk è teatro di attacchi quotidiani contro poliziotti e militari che collaborano con gli americani. Arbil, altro importante centro dell'area curda del nord del Paese, è stata sconvolta il primo febbraio da un attentato che ha fatto un centinaio di morti.
Rumsfeld giunto dal Kuwait per incontrare funzionari e capi militari della coalizione, è stato accolto all'aeroporto della capitale irachena dal responsabile dell'amministrazione civile Usa, Paul Bremer, con il quale è andato poi in visita alle truppe americane di stanza in una base vicina


'''UGANDA'''

Una quarantina di corpi sarebbero stati individuati sull’erba a tre chilometri di distanza dal campo profughi di Barlonyo, 25 chilometri a nordest di Lira (Uganda del nord), dove sabato si è consumato un massacro per mano dei ribelli del sedicente Esercito di resistenza del signore (Lra). Il nuovo ritrovamento farebbe lievitare il bilancio delle vittime a 213 persone, in prevalenza donne, bambini e anziani. Gli ultimi cadaveri sarebbero stati rinvenuti da persone recatesi nei dintorni del luogo della strage durante la giornata di domenica.


'''CINA'''

Trentasette minatori sono rimasti intrappolati nel sottosuolo dopo che un’esplosione ha fatto crollare le pareti di un giacimento di carbone nella provincia di Heilongjang, nel nordest della Cina. L’incidente, solo l’ultimo di una interminabile lista, è avvenuto nella miniera di proprietà governativa a Baixing nei pressi della città di Jixi. La notizia è stata diffusa dall’agenzia stampa nazionale cinese ‘Xinhua’ la quale ha precisato che al momento i soccorritori non sono riusciti a raggiungere i minatori bloccati a causa di gas velenosi che intasano i cunicoli. Le cause dell’esplosione sono ancora da accertare. Gli incidenti nelle miniere cinesi, sia quelle di proprietà statale che le cosiddette ‘clandestine’ cioè private, sono tragicamente frequenti ed hanno provocato decine di migliaia di morti; secondo dati ufficiali solo nei primi dieci mesi del 2003 sono morte 7,197 persone.


'''COLOMBIA'''

Fine settimana di aspri combattimenti in Colombia: sono almeno 50 le vittime di scontri avvenuti in due dipartimenti del Paese sudamericano, come riferito da un portavoce dell’esercito regolare a Bogotá. L’episodio più grave è avvenuto nel Casanare, 400 chilometri a nordest della capitale, dove un’offensiva dei governativi contro gli squadroni della morte delle famigerate Auc (Autodifese unite della Colombia) avrebbe causato la morte di 10 soldati e di 21 ‘paras’.


'''IRAN'''

Lo scrutinio dei due terzi delle schede elettorali delle consultazioni tenutesi venerdì 20 febbraio in Iran sembra confermare l’avanzata dei conservatori iraniani che si preparano a riprendere il controllo del Majlis (parlamento). Il ministero degli interni di Teheran ha reso noto ieri che l’affluenza alle urne è stata del 50,6 per cento, la più bassa dalla nascita delle Repubblica islamica dell’Iran 25 anni fa. Le elezioni sono state boicottate dalle forze riformiste per protestare contro l’esclusione di migliaia di candidati dalle liste elettorali. Dal punto di vista del conto dei seggi, la sconfitta più dura il riformista ‘Fronte islamico per la partecipazione’ (Mosharekat) l’ha subita nella sua roccaforte Teheran, dove tutti i 30 posti parlamentari sono andati ai conservatori, dopo che solo il 33,8 per cento degli aventi diritto ha espresso il voto. Tra i politici progressisti che probabilmente non verranno rinnovati al Majis anche l’attuale portavoce del parlamento, Mehedi Karrubi, figura di spicco nel movimento che chiede cambiamenti in direzione democratica. Altro dato interessate è che al momento nessuna donna è stata eletta, mentre nella precedente legislatura guidata dai riformisti le deputate erano 13 (su 290 parlamentari).

L’annuncio dei primi risultati parziali sono stati seguiti da disordini in diverse città iraniane che hanno provocato complessivamente la morte di sette persone e il ferimento di 38. Lo ha riferito ieri l’agenzia nazionale iraniana Irna, precisando che i disordini più gravi sono avvenuti a Izeh, nella provincia del Khuzistan, e a Firuzabad, nella provincia di Fars, dove ci sono stati rispettivamente quattro e tre morti, ed una quindicina di feriti in entrambe le città. Incidenti sono segnalati anche nei centri di Andimeshk, Kohkiluyeh e Buyer-Ahmad, tutti in Iran sudoccidentale.


'''NICARAGUA'''

Gli ex lavoratori e lavoratrici delle bananeras nicaraguensi hanno deciso di sospendere lo sciopero della fame. Il 17 febbraio, 100 vittime del pesticida Nemagòn hanno iniziato a nutrirsi solo di acqua e caramelle zuccherate, per chiedere di essere ascoltati dal presidente Bolaños, il quale invece si è rifiutato di riceverli. La protesta dei bananeros è iniziata alcune settimane fa: una marcia da diverse parti del paese che li ha portati nella capitale Managua, per un presidio sotto il parlamento cui partecipano migliaia di persone. Chiedono che il governo li sostenga nella battaglia per ottenere dalle multinazionali bananiere i risarcimenti per la morte e la malattia di molti di loro, causate dal Nemagon, il pesticida usato nelle piantagioni.


'''AIDS'''

Bruxelles sottovaluta l'allarme Aids che colpisce l'Europa dell'Est, compresi alcuni Paesi che stanno per entrare a far parte di Eurolandia.
Questa l'accusa che Peter Piot, direttore di Unaids, il programma delle Nazioni Unite di lotta all'Aids, ha rivolto il 22 febbraio all'Unione europea, alla vigilia della conferenza sull'Hiv che oggi vede riuniti a Dublino i ministri della salute di 55 Paesi.
Per Piot, l'Ue sarebbe consapevole e attiva nella lotta all'Aids in Africa, ma trascurerebbe l'espandersi del virus nell'Europa dell'Est e in Asia centrale. Dove, secondo l'Onu, il numero delle persone infettate dall'Hiv dal 1995 al 2003 è passato da 30 mila a 1,5 milioni. E appena il 9% di questo 1,5 milione di infetti riceve i farmaci antiretrovirali.
«Ora che l'Unione europea sta allargando i suoi confini, deve assumersi una maggiore responsabilità di lotta all'Aids nell'Europa dell'Est e in Asia centrale», ha detto Piot.


'''PALESTINA'''

Sharon dichiara che è impossibile negoziato con leadership Anp nonostante che l'azione di ieri è stata condannata dell'Autorità nazionale palestinese.
Intanto l'esercito israeliano ha immediatamente distrutto la casa del palestinese che si è fatto esplodere ieri in un bus a Gerusalemme. Il militante palestinese si chiamava Mohammad Zohoul, 23 anni, membro delle brigate dei Martiri di Al-Aqsa, il gruppo armato che ha rivendicato l'attentato. La sua casa era nel villaggio di Houssan, vicino a Betlemme. L'attentato è avvenuto Ieri a Gerusalemme ed ha provocato 8 morti e 59 feriti. L' autobus era pieno di gente che andava al lavoro e a scuola.
I 'Martiri di al Aqsa' hanno dichiarato che l'attentato è la risposta all'uccisione di 15 palestinesi, vittime del raid israeliano dell'11 febbraio a Gaza. Hanno definito la barriera un "muro nazista" che non fermerà gli attacchi, hanno minacciato le Brigate.

Davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja sono cominciate le audizioni sulla barriera di sicurezza in costruzione da parte di Israele in Cisgiordania. Il tribunale dovrà pronunciarsi sulla legalità del muro. L'associazione dei coloni israeliani ha portato di fronte alla sede della Corte internazionale di Giustizia, dove sono iniziate le udienze sulla ''legalita''' del muro israeliano in Cisgiordania il relitto di un autobus di Gerusalemme sventrato da un kamikaze palestinese. Analoga iniziativa i coloni hanno fatto stamane di fronte alla manifestazione di palestinesi, internazionali e pacifisti israeliani che si teneva sulla West Bank per protestare contro la costruzione del muro. Stavolta il relitto dell'autobus è stato quello saltato in aria ieri, poi è stata la volta dei soldati israeliani che hanno disperso la manifestazione a colpi di lacrimogeni e colpi di arma da fuoco.

(ASCOLTA CORRISPONDENZA)

Describe gror040223 here.

G.R. 13,00

IRAQ

KIRKUK - Nel giorno in cui Donald Rumsfeld, il segretario alla difesa americano, è arrivato a sorpresa a Bagdad, due kamikaze stamattina hanno guidato un'auto carica di esplosivo contro una stazione di polizia di Kirkuk, nel Kurdistan iracheno, e l'hanno fatta esplodere. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 6 morti e 25 feriti. Il colonnello Adel Zain al-Abadin Ibrahim, comandante della stazione di polizia, ha detto che i suoi uomini hanno già fermato due persone sospette per interrogarle. Intanto vigili del fuoco e soccorritori scavano tra le macerie e cercano eventuali sopravvissuti tra i rottami di decine di auto. Kirkuk è teatro di attacchi quotidiani contro poliziotti e militari che collaborano con gli americani. Arbil, altro importante centro dell'area curda del nord del Paese, è stata sconvolta il primo febbraio da un attentato che ha fatto un centinaio di morti. Rumsfeld giunto dal Kuwait per incontrare funzionari e capi militari della coalizione, è stato accolto all'aeroporto della capitale irachena dal responsabile dell'amministrazione civile Usa, Paul Bremer, con il quale è andato poi in visita alle truppe americane di stanza in una base vicina

UGANDA

Una quarantina di corpi sarebbero stati individuati sull’erba a tre chilometri di distanza dal campo profughi di Barlonyo, 25 chilometri a nordest di Lira (Uganda del nord), dove sabato si è consumato un massacro per mano dei ribelli del sedicente Esercito di resistenza del signore (Lra). Il nuovo ritrovamento farebbe lievitare il bilancio delle vittime a 213 persone, in prevalenza donne, bambini e anziani. Gli ultimi cadaveri sarebbero stati rinvenuti da persone recatesi nei dintorni del luogo della strage durante la giornata di domenica.

CINA

Trentasette minatori sono rimasti intrappolati nel sottosuolo dopo che un’esplosione ha fatto crollare le pareti di un giacimento di carbone nella provincia di Heilongjang, nel nordest della Cina. L’incidente, solo l’ultimo di una interminabile lista, è avvenuto nella miniera di proprietà governativa a Baixing nei pressi della città di Jixi. La notizia è stata diffusa dall’agenzia stampa nazionale cinese ‘Xinhua’ la quale ha precisato che al momento i soccorritori non sono riusciti a raggiungere i minatori bloccati a causa di gas velenosi che intasano i cunicoli. Le cause dell’esplosione sono ancora da accertare. Gli incidenti nelle miniere cinesi, sia quelle di proprietà statale che le cosiddette ‘clandestine’ cioè private, sono tragicamente frequenti ed hanno provocato decine di migliaia di morti; secondo dati ufficiali solo nei primi dieci mesi del 2003 sono morte 7,197 persone.

COLOMBIA

Fine settimana di aspri combattimenti in Colombia: sono almeno 50 le vittime di scontri avvenuti in due dipartimenti del Paese sudamericano, come riferito da un portavoce dell’esercito regolare a Bogotá. L’episodio più grave è avvenuto nel Casanare, 400 chilometri a nordest della capitale, dove un’offensiva dei governativi contro gli squadroni della morte delle famigerate Auc (Autodifese unite della Colombia) avrebbe causato la morte di 10 soldati e di 21 ‘paras’.

IRAN

Lo scrutinio dei due terzi delle schede elettorali delle consultazioni tenutesi venerdì 20 febbraio in Iran sembra confermare l’avanzata dei conservatori iraniani che si preparano a riprendere il controllo del Majlis (parlamento). Il ministero degli interni di Teheran ha reso noto ieri che l’affluenza alle urne è stata del 50,6 per cento, la più bassa dalla nascita delle Repubblica islamica dell’Iran 25 anni fa. Le elezioni sono state boicottate dalle forze riformiste per protestare contro l’esclusione di migliaia di candidati dalle liste elettorali. Dal punto di vista del conto dei seggi, la sconfitta più dura il riformista ‘Fronte islamico per la partecipazione’ (Mosharekat) l’ha subita nella sua roccaforte Teheran, dove tutti i 30 posti parlamentari sono andati ai conservatori, dopo che solo il 33,8 per cento degli aventi diritto ha espresso il voto. Tra i politici progressisti che probabilmente non verranno rinnovati al Majis anche l’attuale portavoce del parlamento, Mehedi Karrubi, figura di spicco nel movimento che chiede cambiamenti in direzione democratica. Altro dato interessate è che al momento nessuna donna è stata eletta, mentre nella precedente legislatura guidata dai riformisti le deputate erano 13 (su 290 parlamentari).

L’annuncio dei primi risultati parziali sono stati seguiti da disordini in diverse città iraniane che hanno provocato complessivamente la morte di sette persone e il ferimento di 38. Lo ha riferito ieri l’agenzia nazionale iraniana Irna, precisando che i disordini più gravi sono avvenuti a Izeh, nella provincia del Khuzistan, e a Firuzabad, nella provincia di Fars, dove ci sono stati rispettivamente quattro e tre morti, ed una quindicina di feriti in entrambe le città. Incidenti sono segnalati anche nei centri di Andimeshk, Kohkiluyeh e Buyer-Ahmad, tutti in Iran sudoccidentale.

NICARAGUA

Gli ex lavoratori e lavoratrici delle bananeras nicaraguensi hanno deciso di sospendere lo sciopero della fame. Il 17 febbraio, 100 vittime del pesticida Nemagòn hanno iniziato a nutrirsi solo di acqua e caramelle zuccherate, per chiedere di essere ascoltati dal presidente Bolaños, il quale invece si è rifiutato di riceverli. La protesta dei bananeros è iniziata alcune settimane fa: una marcia da diverse parti del paese che li ha portati nella capitale Managua, per un presidio sotto il parlamento cui partecipano migliaia di persone. Chiedono che il governo li sostenga nella battaglia per ottenere dalle multinazionali bananiere i risarcimenti per la morte e la malattia di molti di loro, causate dal Nemagon, il pesticida usato nelle piantagioni.

AIDS

Bruxelles sottovaluta l'allarme Aids che colpisce l'Europa dell'Est, compresi alcuni Paesi che stanno per entrare a far parte di Eurolandia. Questa l'accusa che Peter Piot, direttore di Unaids, il programma delle Nazioni Unite di lotta all'Aids, ha rivolto il 22 febbraio all'Unione europea, alla vigilia della conferenza sull'Hiv che oggi vede riuniti a Dublino i ministri della salute di 55 Paesi. Per Piot, l'Ue sarebbe consapevole e attiva nella lotta all'Aids in Africa, ma trascurerebbe l'espandersi del virus nell'Europa dell'Est e in Asia centrale. Dove, secondo l'Onu, il numero delle persone infettate dall'Hiv dal 1995 al 2003 è passato da 30 mila a 1,5 milioni. E appena il 9% di questo 1,5 milione di infetti riceve i farmaci antiretrovirali. «Ora che l'Unione europea sta allargando i suoi confini, deve assumersi una maggiore responsabilità di lotta all'Aids nell'Europa dell'Est e in Asia centrale», ha detto Piot.

PALESTINA

Sharon dichiara che è impossibile negoziato con leadership Anp nonostante che l'azione di ieri è stata condannata dell'Autorità nazionale palestinese. Intanto l'esercito israeliano ha immediatamente distrutto la casa del palestinese che si è fatto esplodere ieri in un bus a Gerusalemme. Il militante palestinese si chiamava Mohammad Zohoul, 23 anni, membro delle brigate dei Martiri di Al-Aqsa, il gruppo armato che ha rivendicato l'attentato. La sua casa era nel villaggio di Houssan, vicino a Betlemme. L'attentato è avvenuto Ieri a Gerusalemme ed ha provocato 8 morti e 59 feriti. L' autobus era pieno di gente che andava al lavoro e a scuola. I 'Martiri di al Aqsa' hanno dichiarato che l'attentato è la risposta all'uccisione di 15 palestinesi, vittime del raid israeliano dell'11 febbraio a Gaza. Hanno definito la barriera un "muro nazista" che non fermerà gli attacchi, hanno minacciato le Brigate.

Davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja sono cominciate le audizioni sulla barriera di sicurezza in costruzione da parte di Israele in Cisgiordania. Il tribunale dovrà pronunciarsi sulla legalità del muro. L'associazione dei coloni israeliani ha portato di fronte alla sede della Corte internazionale di Giustizia, dove sono iniziate le udienze sulla legalita del muro israeliano in Cisgiordania il relitto di un autobus di Gerusalemme sventrato da un kamikaze palestinese. Analoga iniziativa i coloni hanno fatto stamane di fronte alla manifestazione di palestinesi, internazionali e pacifisti israeliani che si teneva sulla West Bank per protestare contro la costruzione del muro. Stavolta il relitto dell'autobus è stato quello saltato in aria ieri, poi è stata la volta dei soldati israeliani che hanno disperso la manifestazione a colpi di lacrimogeni e colpi di arma da fuoco.

(ASCOLTA CORRISPONDENZA)

G.R. 9,30

IRAQ

KIRKUK - Iraq, la polizia torna nel mirino della guerriglia. Alle 8,30 ora locale, l'ora in cui quattrocento agenti si stavano dando il cambio e nel giorno in cui Donald Rumsfeld, il segretario alla difesa americano, è arrivato a sorpresa a Bagdad, due kamikaze hanno guidato un'auto carica di esplosivo contro una stazione di polizia di Kirkuk, nel Kurdistan iracheno, e l'hanno fatta esplodere. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 6 morti e 25 feriti. Il colonnello Adel Zain al-Abadin Ibrahim, comandante della stazione di polizia, ha detto che i suoi uomini hanno già fermato due persone sospette per interrogarle. Intanto vigili del fuoco e soccorritori scavano tra le macerie e cercano eventuali sopravvissuti tra i rottami di decine di auto.

Kirkuk è teatro di attacchi quotidiani contro poliziotti e militari che collaborano con gli americani. Arbil, altro importante centro dell'area curda del nord del Paese, è stata sconvolta il primo febbraio da un attentato che ha fatto un centinaio di morti. Rumsfeld giunto dal Kuwait per incontrare funzionari e capi militari della coalizione, è stato accolto all'aeroporto della capitale irachena dal responsabile dell'amministrazione civile Usa, Paul Bremer, con il quale è andato poi in visita alle truppe americane di stanza in una base vicina

PALESTINA

Distrutta casa del militante palestinese che ha compiuto l'attentato di ieri E' stata distrutta dall'esercito israeliano la casa del palestinese che si è fatto esplodere ieri in un bus a Gerusalemme. Il militante palestinese si chiamava Mohammad Zohoul, 23 anni, membro delle brigate dei Martiri di Al-Aqsa, il gruppo armato che ha rivendicato l'attentato. La sua casa era nel villaggio di Houssan, vicino a Betlemme. L'attentato è avvenuto Ieri a Gerusalemme ed ha provocato 8 morti e 59 feriti. L' autobus era pieno di gente che andava al lavoro e a scuola. I 'Martiri di al Aqsa' hanno dichiarato che l'attentato è la risposta all'uccisione di 15 palestinesi, vittime del raid israeliano dell'11 febbraio a Gaza. Hanno definito la barriera un "muro nazista" che non fermerà gli attacchi, hanno minacciato le Brigate. L'azione è stata condannata dell'Autorità nazionale palestinese.

Intanto iniziano questa mattina all'Aja le udienze della Corte internazionale di giustizia sulla legittimità del muro di separazione che il governo di Israele sta costruendo in Cisgiordania.

COREA DEL NORD

L'intenzione della Corea del Nord di congelare i suoi programmi nucleari è stata rivelata a Pechino, in un colloquio con il vice ministro degli Esteri giapponese Ichiro Aizawa, dal vice ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Lo riferisce l'agenzia di stampa giapponese 'Kyodo'. Sul problema nucleare nordcoreano è in programma dal 25 febbraio a Pechino un cruciale secondo round di negoziati a sei (le due Coree, Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia). Nei mesi scorsi la Corea del Nord aveva annunciato l'intenzione di congelare i suoi programmi nucleari in cambio di concessioni economiche e politiche ma gli altri Paesi, Stati Uniti in testa, avevano ribadito che la precondizione era la rinuncia totale, verificabile e irreversibile, ad ogni ambizione atomica. Ora, se le rivelazioni del vice ministro degli Esteri cinese saranno confermate, la Corea del Nord è pronta ad un altro passo avanti che iscrive il congelamento in un processo destinato allo smantellamento totale dei suoi programmi atomici.

HAITI

I ribelli del Fronte rivoluzionario nazionale (Fnr) hanno occupato il porto di Cap-Haitien, nel Nord di Haiti, la seconda città del Paese con 500.000 abitanti e ad appena 20 chilometri da Port-au-Prince. Secondo fonti degli stessi insorti, almeno 200 loro uomini, trovando una scarsa resistenza, hanno fatto irruzione nella città; nel corso di scontri con gruppi di lealisti governativi, ci sarebbero stati almeno otto morti. I mediatori internazionali hanno ipotizzato per la prima volta di fronte ai leader dell'opposizione ad Haiti la propria disponibilità a esaminare un abbandono del potere da parte del presidente Jean Bertrand Aristide. Lo hanno riferito oggi fonti diplomatiche nella capitale haitiana. Le fonti hanno precisato che i mediatori hanno annunciato ai leader dell'opposizione di essere pronti a esaminare l'ipotesi di un'uscita di scena del presidente Aristide prima della fine del suo mandato (2006) qualora il presidente non accetti entro le 22 di oggi (le 23 in Italia) una spartizione del potere con gli insorti, che ormai controllano metà del Paese.

Roma

Scossa sismica avvertita nel ternano, nessun danno Una scossa di terremoto è stata avvertita nel ternano, con epicentro tra Terni e Stroncone. Lo ha fatto sapere la protezione civile, precisando che non si registrano danni a persone o cose. Secondo l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'evento sismico si è verificato alle 6:23, con una magnitudo 2.2, un secondo grado della Scala Mercalli.

gror040223 (last edited 2008-06-26 10:02:56 by anonymous)