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= G. R. ore 19.30 =


italia

morto di carcere
 Un detenuto del carcere di Opera, paraplegico, si e' tolto la vita stringendosi intorno alla gola il cordone di una vestaglia. A.M., 50 anni, stava scontando una condanna a 11 anni di reclusione e i suoi avvocati, considerando lo stato di salute, ne avevano chiesto il trasferimento in una struttura sanitaria, per incompatibilita' con la vita carceraria. Il tribunale di sorveglianza non aveva ancora deciso sull'istanza.

sciopero generale
E’ questo uno sciopero per difendere la legge Dini che ha già massacrato le nostre pensioni, per tornare a sedersi al tavolo della concertazione, soprattutto se in gioco c'è la gestione dei Fondi Pensioni complementari
Su questa piattaforma e su questi contenuti non ci riconosciamo.Così i Cobas non partecipano allo sciopero di oggi
La battaglia sulla pensioni deve avere come discriminante 35 anni di lavoro; ristabilire il sistema retributivo esteso a tutti fino ai neo-assunti; salvaguardare i lavori usuranti; investire risorse nella previdenza pubblica e restituire ai lavoratori/trici la disponibilità del TFR che solo a loro appartiene.
 E’ stata molto alta l’adesione allo sciopero generale di 4 ore indetto dal Cgil, Cisl, Uil contro la riforma delle pensioni e. Negli uffici pubblici, dove lo sciopero è di otto ore, l'adesione allo sciopero generale in tutta Italia è in media dell'80%, con alcune punte del 100%. Adesione massiccia anche nel privato. In un comunicato, i sindacati affermano che la Fiat risponde assai bene: al 70% delle carrozzerie di Mirafiori fa da contraltare il 60% nel resto dello stabilimento. Molto alta l'adesione - sempre secondo i sindacati - anche nelle piccole aziende metalmeccaniche torinesi. A Parma, poi, si segnala il 100% nelle realtà storiche dell' industria alimentare: Parmalat e Barilla. A Brescia sciopera l'85% alla Beretta e all'Ital Presse, il 100% all'Alfa confezioni e all'Italcementi, il 90% alla Lucas Moda, il 75% al Comune di Brescia. A Milano 100% all'Alfa, all'Ansaldo e alla Otis e il 95% alla Pirelli di Bollate; 100% anche alla Mondatori, alla Galbani e alla Centrale del latte. In Veneto - proseguono i sindacati - si segnala il 98% alla Fincantieri di Venezia, il 97% all'Enichem. In una nota unitaria, Cgil, Cisl e Uil, ritengono che "ancora una volta il Paese si è fermato". Anche i cortei sono stati partecipati: fonti sindacali parlano di 100.000 a Palermo dove ha parlato il leader della Cgil Epifani, addirittura 200.000 a Milano, 40.000 a Torino, 80.000 a Roma, 50.000 a Genova, 20.000 a Brescia. A Torino il corteo degli studenti medi e universitari e dei genitori contro la riforma Moratti è stato caricato dalla polizia. Tensione e qualche tafferuglio, durante la manifestazione sindacale a Napoli, tra disoccupati e forze dell'ordine. A Mestre i disobbedienti hanno impedito lo sgombero di una casa. L'appartamento era stato occupato da una pensionata invalida civile che da alcuni anni attendeva l'assegnazione di una casa. "Consideriamo questa iniziativa – si legge in un comunicato - il nostro modo di aderire allo sciopero di oggi contro la riforma delle pensioni".

A Torino la polizia carica:
Oggi a Torino lo sciopero generale ha visto in piazza decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici. Il corteo dei confederali partiva da porta Susa e si dirigeva verso piazza castello (un tragitto breve onde evitare rischi di flop forse). In piazza Arbarello invece si sono concentrati gli studenti medi autorganizzati. Li sono giunti anche gli studenti universitari delle varie falcotà in corteo dalle stesse, i lavoratori delle università, i ricercatori precari. A comporre uno spezzone sociale si aggiungevano realtà dell'antagonismo sociale, lavoratori/trici precari e espressioni della sinistra cittadina.
In piazza contro le politiche antisociali e di guerra del governo eravamo a migliaia, scrive il network antagonista torinese e man mano che il tempo passava ci siamo resi conto che la piazza era sempre più blindata da agenti della Questura. Il corteo di piazza Arbarello doveva confluire in quello sindacale, dove alcuni spezzoni ci avrebbero fatto entrare come avviene sempre, ma da subito al nostro avvicinarci al luogo dell'ingresso nell'altro corteo, i cordoni della polizia, diretti da solerti funzionari, aumentano. Da subito schierati ci bloccano dandoci come unica possibilità quellla di lasciar sfilare tutto il corteo, e poi dopo i loro dovuti cordoni, inserirci, aspettando ore e facendoci sfilare blindati.
ascoltiamo la corrispondenza.


bologna:
E’ ancora tesa la situazione al centro di detenzione dei migranti di Bologna dove ieri è scoppiata una rivolta per protestare contro gli abusi sistematici nei confronti dei migranti sia la detenzione di tre studenti stranieri in possesso del premesso di soggiorno per motivi di studio. Sette immigrati sono anche riusciti a fuggire, riacquistando la libertà loro negata. Ieir sera, una volta diffusasi la notizia, si è formato un presidio di militanti antirazzisti.
ascoltiamo la corrispondenza


Ed oggi a Napoli durante il comizio conclusivo del corteo lo spezzone dei lavoratori LSU (lavoratori socialmente utili) lavoratori autorganizati con un proprio sindacato nato da poco ha chiesto di potere parlare dal palco ,il servizio d'ordine della CGL ha di conseguenza circondato i lavoratori impededendogli l'accesso al palco ed al microfono
I lavoratori si sono difesi ed hanno megafonato che veniva impedito a dei lavoratori di parlare ai lavoratori presenti al corteo ,sono cominciati quindi i tafferugli e le manganellate sia da parte del servizio d'ordine che da parte della polizia il tutto si è tramutato in un fermo per un lavoratore lsu.
 A questo punto circa 300 persone principalmente lavoratori lsu e precari e ricercatori adesso precari dell'università hanno presidiato il posto di polizia dove era trattenuto il compagno.ascoltiamo la corrispondenza.



Napoli
Mobilitazione della popolazione nel quartiere napoletano di bagnoli per impedire il deposito dei rifiuti nella zona dell'Ex Italsider, come stabilito dall' ordinanza del sindaco Rosa Russo Jervolino, che lo definisce "sito di trasferenza provvisorio.
Ascoltiamo alcune interviste realizzate da Radilina di Napoli.



esteri

 Iraq: scontri a Falluja, sono otto i morti
FALLUJA, 26 MAR- Il bilancio degli scontri di oggi a Falluja tra forze americane e guerriglia e' salito a otto morti, tutti civili, tra cui tre bambini. Sono invece 25 le persone rimaste ferite, tra cui donne e anziani. Esplosioni, sembra bombe di mortaio sparate dalla guerriglia, echeggiano nelle strade, solcate solo da ambulanze e mezzi militari americani. La gente e' rintanata nelle case.


MINISTRO ESTERI: NO A INVIO TRUPPE IN IRAQ, NON TEMIAMO LA REAZIONE USA
Il Paraguay “non teme rappresaglie di alcun tipo da parte degli Stati Uniti per il suo rifiuto ad inviare truppe in Iraq o per l’eventualità di non sostenere la posizione di Washington nei confronti di Cuba in seno alle Nazioni Unite”: lo ha detto il ministro degli esteri di Asunción, Leila Rachid de Cowles, in un intervento pubblicato dal quotidiano ‘Ultima Hora’, in cui ha sottolineato che il governo del Paraguay “è indipendente e responsabile di fronte al mondo. Siamo un Paese – ha aggiunto – che dimostra serietà e forza in tutte le sue decisioni”. Il ‘no’ dell’esecutivo del presidente Nicanor Duarte all’invio di soldati paraguayani in Iraq sarebbe anche alla base del mancato incontro tra Duarte e l’inviato dell’amministrazione Bush, Otto Reich, durante la breve permanenza di quest’ultimo in Paraguay, lunedì e martedì scorsi. Riguardo al ‘caso Cuba’, la signora Rachid ha precisato che il suo gabinetto non ha ancora deciso se votare o meno la risoluzione contro l’Avana in sede Onu ma che, in ogni caso, “non possiamo sempre essere d’accordo su tutto. Ogni questione necessita di un’analisi prudente, questo governo in ciò si differenzia con quelli del passato:oggi può prendere una posizione con molta più indipendenza”. Rachid ha concluso affermando che “il fatto di continuare a ricevere cooperazione dagli Usa, di consentire che truppe statunitensi continuino a realizzare manovre e militari in Paraguay, significa che la relazione con questo Paese non è comunque cambiata”.


IRAQ: SONDAGGIO TRA I SOLDATI USA, BASSO IL MORALE

Il 72 per cento dei soldati americani in Iraq definisce basso il morale all'interno della propria unita'. Questo quanto rivela un sondaggio condotto nel mese di settembre scorso da una squadra di consulenza psicologica dell'esercito, che ha reso pubbliche adesso le conclusioni del proprio studio. Da questo emerge anche che il tasso di suicidi per il 2003 tra i soldati di stanza in Iraq e' stato di 17,3 per ogni centomila militari, ossia del 5 per cento piu' alto rispetto al tasso registrato tra i soldati dell'esercito dispiegati in tutto il mondo. Lo studio ha messo in luce importanti carenze dei vertici militari nel prevenire e fronteggiare le emergenze psicologiche tra i soldati: pochi gli esperti inviati nel paese, pochi i medicinali di cui dispongono per trattare i disagi, scarsi i contatti tra gli esperti ed i loro superior

palestina

Scontri a Betlemme, ucciso palestinese
Un giovane palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani vicino alla Tomba di Rachele, luogo santo per ebrei e musulmani presso Betlemme. Secondo fonti palestinesi, i soldati hanno aperto il fuoco in risposta al lancio di pietre da parte dei dimostranti arabi. La vittima proveniva dal campo profughi di Deisheh, vicino a Betlemme.

Israele. Gli Usa mettono il veto su una risoluzione di condanna dell'uccisione di Yassin
 Washington. Gli Stati Uniti hanno bloccato con il proprio veto una risoluzione di condanna di Israele per l'assassinio del leader spirituale di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin. La risoluzione è stata approvata dalla maggioranza dei Paesi membri del Consiglio: ha ricevuto 11 voti favorevoli e un 'no' (quello degli Usa) mentre tre Paesi - Gran Bretagna, Germania e Romania - si sono astenuti.

Il governo americano è stato il solo a non aver condannato dell'operato di Israele, che lunedì mattina aveva centrato con un missile a Gaza il leader paraplegico di Hamas. Al Palazzo divetro gli Usa hanno fatto ricorso al veto per bloccare la risoluzione, ritenuta parziale in quanto condannava l'azione di Israele senza deplorare gli attentati suicida compiuti da Hamas contro civili israeliani.


Si conclude il controverso iter del testo che distingue i diritti legali del feto da quelli della madre

Passa la vergognosa legge in Senato, gli Usa verso il divieto di aborto

Esulta l'ala più conservatrice del Congresso: "qualsiasi danneggiamento nei confronti di un feto è reato paragonabile a un attacco terroristico o contro una base militare. E chi uccide una donna incinta commette duplice omicidio". Il diritto di aborto fu sancito dalla Corte Suprema nel '73, ma in 30 anni tanto è cambiato nell'opinione pubblica americana
Grande vittoria per l'ala più conservatrice del Congresso Usa. Il Senato ha votato sì a una legge che scinde i diritti del feto da quelli della madre, punendo come crimine separato qualsiasi danneggiamento venga fatto nei confronti del feto. La legge paragona questo tipo di crimine a un attacco terroristico, a una sparatoria per droga e a un attacco contro una base militare Usa. E' fissa il teorema, assolutamente nuovo, secondo il quale chi uccide una donna incinta commette anche un omicidio di feto.
Il presidente George W. Bush ha chiesto che il testo gli venga inviato al più presto per la firma. Il Senato ha approvato la "legge sulle vittime della violenza non nate" con 61 voti favorevoli e 38 contrari. Per il presidente dell'ultra conservatore Consiglio per la ricerca sulla famiglia, Tony Perkins, si tratta di una grande vittoria: "Si è fatto un grande passo avanti per restaturare la cultura della vita, dove a ogni bambino, nato e non nato, viene fornita la protezione che merita". Ma per Kate Michelman, presidente di Naral- organizzazione a favore della scelta della donna- è uno scandalo: "Per la prima volta in questo paese il feto viene riconosciuto come persona distinta dalla madre che lo porta in grembo". Per le organizzazioni abortiste Usa questa legge segna l'anticamera della messa fuori legge dell'aborto. Fu la Corte Suprema nel 1973 a sancire con una sentenza il diritto della donna di interrompere una gravidanza.

I difensori del diritto all'aborto temono che il testo approvato oggi sia l'anticamera della messa fuori legge dell'aborto, diritto sancito dalla Corte Suprema nel 1973.



Costa d'Avorio: dopo le violenze il deserto

26.03.04 La città commerciale di Abidjan è stata ieri teatro di violenti scontri. Le forze di polizia e l'esercito hanno aperto il fuoco contro i dimostranti del fronte delle opposizioni, che giovedi erano scesi in strada per quello che doveva essere il primo di una tre giorni di manfiestazioni di protesta. Almeno 25 le vittime civili.

La protesta era rivolta contro il Presidente Laurent Gbagbo, accusato di non aver rispettato gli impegni presi durante i negoziati di pace.
Human Rights Watch ha condannato la repressione messa in atto nelle strade di Abidjan. Secondo il portavoce della divisione africana dell'organizzazione umanitaria Peter Takirambudde "è inaccettabile paragonare degli oppositori politici a dei nemici armati".
Visto l'esito del primo giorno di manifestazioni gli organizzatori delle proteste hanno invitato i cittadini a rendere deserte le strade della capitale economica della Costa d'Avorio barricandosi in casa.

FRANCIA: MANIFESTAZIONE POMPIERI FINISCE IN SCONTRI

Migliaia di pompieri hanno manifestato giovedi' a Parigi per ottenere il riconoscimento del carattere pericoloso della loro professione e un miglioramento del sistema pensionistico di categoria. La fine della manifestazione e' stata caratterizzata da violenti scontri tra i pompieri e le forze di polizia, che per disperdere i manifestanti hanno usato gas lacrimogeni e idranti. I pompieri hanno resistito diverse ore alle cariche della polizia, usando, come ha raccontato un testimone, le maschere in dotazione e lanciando a loro volta razzi luminosi d'emergenza.



G. R. ore 19.30

italia

morto di carcere

  • Un detenuto del carcere di Opera, paraplegico, si e' tolto la vita stringendosi intorno alla gola il cordone di una vestaglia. A.M., 50 anni, stava scontando una condanna a 11 anni di reclusione e i suoi avvocati, considerando lo stato di salute, ne avevano chiesto il trasferimento in una struttura sanitaria, per incompatibilita' con la vita carceraria. Il tribunale di sorveglianza non aveva ancora deciso sull'istanza.

sciopero generale E’ questo uno sciopero per difendere la legge Dini che ha già massacrato le nostre pensioni, per tornare a sedersi al tavolo della concertazione, soprattutto se in gioco c'è la gestione dei Fondi Pensioni complementari Su questa piattaforma e su questi contenuti non ci riconosciamo.Così i Cobas non partecipano allo sciopero di oggi La battaglia sulla pensioni deve avere come discriminante 35 anni di lavoro; ristabilire il sistema retributivo esteso a tutti fino ai neo-assunti; salvaguardare i lavori usuranti; investire risorse nella previdenza pubblica e restituire ai lavoratori/trici la disponibilità del TFR che solo a loro appartiene.

  • E’ stata molto alta l’adesione allo sciopero generale di 4 ore indetto dal Cgil, Cisl, Uil contro la riforma delle pensioni e. Negli uffici pubblici, dove lo sciopero è di otto ore, l'adesione allo sciopero generale in tutta Italia è in media dell'80%, con alcune punte del 100%. Adesione massiccia anche nel privato. In un comunicato, i sindacati affermano che la Fiat risponde assai bene: al 70% delle carrozzerie di Mirafiori fa da contraltare il 60% nel resto dello stabilimento. Molto alta l'adesione - sempre secondo i sindacati - anche nelle piccole aziende metalmeccaniche torinesi. A Parma, poi, si segnala il 100% nelle realtà storiche dell' industria alimentare: Parmalat e Barilla. A Brescia sciopera l'85% alla Beretta e all'Ital Presse, il 100% all'Alfa confezioni e all'Italcementi, il 90% alla Lucas Moda, il 75% al Comune di Brescia. A Milano 100% all'Alfa, all'Ansaldo e alla Otis e il 95% alla Pirelli di Bollate; 100% anche alla Mondatori, alla Galbani e alla Centrale del latte. In Veneto - proseguono i sindacati - si segnala il 98% alla Fincantieri di Venezia, il 97% all'Enichem. In una nota unitaria, Cgil, Cisl e Uil, ritengono che "ancora una volta il Paese si è fermato". Anche i cortei sono stati partecipati: fonti sindacali parlano di 100.000 a Palermo dove ha parlato il leader della Cgil Epifani, addirittura 200.000 a Milano, 40.000 a Torino, 80.000 a Roma, 50.000 a Genova, 20.000 a Brescia. A Torino il corteo degli studenti medi e universitari e dei genitori contro la riforma Moratti è stato caricato dalla polizia. Tensione e qualche tafferuglio, durante la manifestazione sindacale a Napoli, tra disoccupati e forze dell'ordine. A Mestre i disobbedienti hanno impedito lo sgombero di una casa. L'appartamento era stato occupato da una pensionata invalida civile che da alcuni anni attendeva l'assegnazione di una casa. "Consideriamo questa iniziativa – si legge in un comunicato - il nostro modo di aderire allo sciopero di oggi contro la riforma delle pensioni".

A Torino la polizia carica: Oggi a Torino lo sciopero generale ha visto in piazza decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici. Il corteo dei confederali partiva da porta Susa e si dirigeva verso piazza castello (un tragitto breve onde evitare rischi di flop forse). In piazza Arbarello invece si sono concentrati gli studenti medi autorganizzati. Li sono giunti anche gli studenti universitari delle varie falcotà in corteo dalle stesse, i lavoratori delle università, i ricercatori precari. A comporre uno spezzone sociale si aggiungevano realtà dell'antagonismo sociale, lavoratori/trici precari e espressioni della sinistra cittadina. In piazza contro le politiche antisociali e di guerra del governo eravamo a migliaia, scrive il network antagonista torinese e man mano che il tempo passava ci siamo resi conto che la piazza era sempre più blindata da agenti della Questura. Il corteo di piazza Arbarello doveva confluire in quello sindacale, dove alcuni spezzoni ci avrebbero fatto entrare come avviene sempre, ma da subito al nostro avvicinarci al luogo dell'ingresso nell'altro corteo, i cordoni della polizia, diretti da solerti funzionari, aumentano. Da subito schierati ci bloccano dandoci come unica possibilità quellla di lasciar sfilare tutto il corteo, e poi dopo i loro dovuti cordoni, inserirci, aspettando ore e facendoci sfilare blindati. ascoltiamo la corrispondenza.

bologna: E’ ancora tesa la situazione al centro di detenzione dei migranti di Bologna dove ieri è scoppiata una rivolta per protestare contro gli abusi sistematici nei confronti dei migranti sia la detenzione di tre studenti stranieri in possesso del premesso di soggiorno per motivi di studio. Sette immigrati sono anche riusciti a fuggire, riacquistando la libertà loro negata. Ieir sera, una volta diffusasi la notizia, si è formato un presidio di militanti antirazzisti. ascoltiamo la corrispondenza

Ed oggi a Napoli durante il comizio conclusivo del corteo lo spezzone dei lavoratori LSU (lavoratori socialmente utili) lavoratori autorganizati con un proprio sindacato nato da poco ha chiesto di potere parlare dal palco ,il servizio d'ordine della CGL ha di conseguenza circondato i lavoratori impededendogli l'accesso al palco ed al microfono I lavoratori si sono difesi ed hanno megafonato che veniva impedito a dei lavoratori di parlare ai lavoratori presenti al corteo ,sono cominciati quindi i tafferugli e le manganellate sia da parte del servizio d'ordine che da parte della polizia il tutto si è tramutato in un fermo per un lavoratore lsu.

  • A questo punto circa 300 persone principalmente lavoratori lsu e precari e ricercatori adesso precari dell'università hanno presidiato il posto di polizia dove era trattenuto il compagno.ascoltiamo la corrispondenza.

Napoli Mobilitazione della popolazione nel quartiere napoletano di bagnoli per impedire il deposito dei rifiuti nella zona dell'Ex Italsider, come stabilito dall' ordinanza del sindaco Rosa Russo Jervolino, che lo definisce "sito di trasferenza provvisorio. Ascoltiamo alcune interviste realizzate da Radilina di Napoli.

esteri

  • Iraq: scontri a Falluja, sono otto i morti

FALLUJA, 26 MAR- Il bilancio degli scontri di oggi a Falluja tra forze americane e guerriglia e' salito a otto morti, tutti civili, tra cui tre bambini. Sono invece 25 le persone rimaste ferite, tra cui donne e anziani. Esplosioni, sembra bombe di mortaio sparate dalla guerriglia, echeggiano nelle strade, solcate solo da ambulanze e mezzi militari americani. La gente e' rintanata nelle case.

MINISTRO ESTERI: NO A INVIO TRUPPE IN IRAQ, NON TEMIAMO LA REAZIONE USA Il Paraguay “non teme rappresaglie di alcun tipo da parte degli Stati Uniti per il suo rifiuto ad inviare truppe in Iraq o per l’eventualità di non sostenere la posizione di Washington nei confronti di Cuba in seno alle Nazioni Unite”: lo ha detto il ministro degli esteri di Asunción, Leila Rachid de Cowles, in un intervento pubblicato dal quotidiano ‘Ultima Hora’, in cui ha sottolineato che il governo del Paraguay “è indipendente e responsabile di fronte al mondo. Siamo un Paese – ha aggiunto – che dimostra serietà e forza in tutte le sue decisioni”. Il ‘no’ dell’esecutivo del presidente Nicanor Duarte all’invio di soldati paraguayani in Iraq sarebbe anche alla base del mancato incontro tra Duarte e l’inviato dell’amministrazione Bush, Otto Reich, durante la breve permanenza di quest’ultimo in Paraguay, lunedì e martedì scorsi. Riguardo al ‘caso Cuba’, la signora Rachid ha precisato che il suo gabinetto non ha ancora deciso se votare o meno la risoluzione contro l’Avana in sede Onu ma che, in ogni caso, “non possiamo sempre essere d’accordo su tutto. Ogni questione necessita di un’analisi prudente, questo governo in ciò si differenzia con quelli del passato:oggi può prendere una posizione con molta più indipendenza”. Rachid ha concluso affermando che “il fatto di continuare a ricevere cooperazione dagli Usa, di consentire che truppe statunitensi continuino a realizzare manovre e militari in Paraguay, significa che la relazione con questo Paese non è comunque cambiata”.

IRAQ: SONDAGGIO TRA I SOLDATI USA, BASSO IL MORALE

Il 72 per cento dei soldati americani in Iraq definisce basso il morale all'interno della propria unita'. Questo quanto rivela un sondaggio condotto nel mese di settembre scorso da una squadra di consulenza psicologica dell'esercito, che ha reso pubbliche adesso le conclusioni del proprio studio. Da questo emerge anche che il tasso di suicidi per il 2003 tra i soldati di stanza in Iraq e' stato di 17,3 per ogni centomila militari, ossia del 5 per cento piu' alto rispetto al tasso registrato tra i soldati dell'esercito dispiegati in tutto il mondo. Lo studio ha messo in luce importanti carenze dei vertici militari nel prevenire e fronteggiare le emergenze psicologiche tra i soldati: pochi gli esperti inviati nel paese, pochi i medicinali di cui dispongono per trattare i disagi, scarsi i contatti tra gli esperti ed i loro superior

palestina

Scontri a Betlemme, ucciso palestinese Un giovane palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani vicino alla Tomba di Rachele, luogo santo per ebrei e musulmani presso Betlemme. Secondo fonti palestinesi, i soldati hanno aperto il fuoco in risposta al lancio di pietre da parte dei dimostranti arabi. La vittima proveniva dal campo profughi di Deisheh, vicino a Betlemme.

Israele. Gli Usa mettono il veto su una risoluzione di condanna dell'uccisione di Yassin

  • Washington. Gli Stati Uniti hanno bloccato con il proprio veto una risoluzione di condanna di Israele per l'assassinio del leader spirituale di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin. La risoluzione è stata approvata dalla maggioranza dei Paesi membri del Consiglio: ha ricevuto 11 voti favorevoli e un 'no' (quello degli Usa) mentre tre Paesi - Gran Bretagna, Germania e Romania - si sono astenuti.

Il governo americano è stato il solo a non aver condannato dell'operato di Israele, che lunedì mattina aveva centrato con un missile a Gaza il leader paraplegico di Hamas. Al Palazzo divetro gli Usa hanno fatto ricorso al veto per bloccare la risoluzione, ritenuta parziale in quanto condannava l'azione di Israele senza deplorare gli attentati suicida compiuti da Hamas contro civili israeliani.

Si conclude il controverso iter del testo che distingue i diritti legali del feto da quelli della madre

Passa la vergognosa legge in Senato, gli Usa verso il divieto di aborto

Esulta l'ala più conservatrice del Congresso: "qualsiasi danneggiamento nei confronti di un feto è reato paragonabile a un attacco terroristico o contro una base militare. E chi uccide una donna incinta commette duplice omicidio". Il diritto di aborto fu sancito dalla Corte Suprema nel '73, ma in 30 anni tanto è cambiato nell'opinione pubblica americana Grande vittoria per l'ala più conservatrice del Congresso Usa. Il Senato ha votato sì a una legge che scinde i diritti del feto da quelli della madre, punendo come crimine separato qualsiasi danneggiamento venga fatto nei confronti del feto. La legge paragona questo tipo di crimine a un attacco terroristico, a una sparatoria per droga e a un attacco contro una base militare Usa. E' fissa il teorema, assolutamente nuovo, secondo il quale chi uccide una donna incinta commette anche un omicidio di feto. Il presidente George W. Bush ha chiesto che il testo gli venga inviato al più presto per la firma. Il Senato ha approvato la "legge sulle vittime della violenza non nate" con 61 voti favorevoli e 38 contrari. Per il presidente dell'ultra conservatore Consiglio per la ricerca sulla famiglia, Tony Perkins, si tratta di una grande vittoria: "Si è fatto un grande passo avanti per restaturare la cultura della vita, dove a ogni bambino, nato e non nato, viene fornita la protezione che merita". Ma per Kate Michelman, presidente di Naral- organizzazione a favore della scelta della donna- è uno scandalo: "Per la prima volta in questo paese il feto viene riconosciuto come persona distinta dalla madre che lo porta in grembo". Per le organizzazioni abortiste Usa questa legge segna l'anticamera della messa fuori legge dell'aborto. Fu la Corte Suprema nel 1973 a sancire con una sentenza il diritto della donna di interrompere una gravidanza.

I difensori del diritto all'aborto temono che il testo approvato oggi sia l'anticamera della messa fuori legge dell'aborto, diritto sancito dalla Corte Suprema nel 1973.

Costa d'Avorio: dopo le violenze il deserto

26.03.04 La città commerciale di Abidjan è stata ieri teatro di violenti scontri. Le forze di polizia e l'esercito hanno aperto il fuoco contro i dimostranti del fronte delle opposizioni, che giovedi erano scesi in strada per quello che doveva essere il primo di una tre giorni di manfiestazioni di protesta. Almeno 25 le vittime civili.

La protesta era rivolta contro il Presidente Laurent Gbagbo, accusato di non aver rispettato gli impegni presi durante i negoziati di pace. Human Rights Watch ha condannato la repressione messa in atto nelle strade di Abidjan. Secondo il portavoce della divisione africana dell'organizzazione umanitaria Peter Takirambudde "è inaccettabile paragonare degli oppositori politici a dei nemici armati". Visto l'esito del primo giorno di manifestazioni gli organizzatori delle proteste hanno invitato i cittadini a rendere deserte le strade della capitale economica della Costa d'Avorio barricandosi in casa.

FRANCIA: MANIFESTAZIONE POMPIERI FINISCE IN SCONTRI

Migliaia di pompieri hanno manifestato giovedi' a Parigi per ottenere il riconoscimento del carattere pericoloso della loro professione e un miglioramento del sistema pensionistico di categoria. La fine della manifestazione e' stata caratterizzata da violenti scontri tra i pompieri e le forze di polizia, che per disperdere i manifestanti hanno usato gas lacrimogeni e idranti. I pompieri hanno resistito diverse ore alle cariche della polizia, usando, come ha raccontato un testimone, le maschere in dotazione e lanciando a loro volta razzi luminosi d'emergenza.

ORE 9,30

SCIOPERO GENERALE, MANIFESTAZIONI IN 60 CITTA

  • Scuole, banche e uffici chiusi, treni e autobus fermi per quattro ore, ma voli regolari oggi, per lo sciopero generale deciso dai sindacati confederali per protestare contro la riforma previdenziale decisa dal governo e per sostenere la piattaforma rivendicativa dei sindacati sui temi dello sviluppo, della politica dei redditi, degli ammortizzatori sociali, del Mezzogiorno e delle politiche sociali.

Nel LAZIO e in SICILIA, Regioni in cui Cgil, Cisl e Uil avevano gia' deciso di proclamare scioperi a carattere regionale, lo sciopero generale avra' la durata di otto ore. I lavoratori del TRASPORTO PUBBLICO LOCALE NEL LAZIO sciopereranno dalle ore 10 alle ore 16. I lavoratori delle FS NEL LAZIO sciopereranno dalle ore 9 alle ore 13. I lavoratori del SETTORE POLIGRAFICO E DELL'EMITTENZA RADIOTELEVISIVA NEL LAZIO sciopereranno per quattro ore.

RIFORME: IL SENATO DICE SI' ALLA DEVOLUTION

  • 156 si', 110 no, 1 astenuto. Questo il risultato con cui l'assemblea di Palazzo Madama ha approvato il ddl di riforma costituzionale che ora andra' all'esame della Camera. Al termine del voto dai banchi dell'opposizione si e' levato il grido di vergogna vergogna.

Via libera del Senato all'art. 33 del disegno di legge sulle riforme: e' l'articolo che prevede la devolution. Alle Regioni vengono affidate le competenze esclusive su sanita', organizzazione scolastica e polizia locale

Mo: Onu, Usa pone veto alla condanna di Israele

Gli Usa hanno bloccato con il proprio veto una risoluzione di condanna di Israele per l'assassinio del leader di Hamas, Ahmed Yassin. La risoluzione ha ricevuto 11 voti favorevoli e un 'no' (quello degli Usa) mentre Gran Bretagna, Germania e Romania si sono astenuti. Washington e' rimasta isolata dal coro mondiale di condanna dell'operato di Israele, che lunedi' mattina aveva centrato con un missile a Gaza il leader paraplegico di Hamas.

Cina, terremoto in Mongolia: oltre 100 feriti

  • Cento feriti, tre dei quali molto gravi: è il bilancio di una forte scossa di terremoto avvenuta questa notte nella provincia cinese dela Mongolia interna. La scossa è stata del grado 5,9 della scala Richter, secondo le autorità locali. Un'altra scossa, giovedì scorso, aveva causato nella stessa zona il crollo di centinaia di edifici.

L'agenzia ufficiale Xinhua afferma che 5.000 persone sono state evacuate per precauzione dalle loro case.

FORTE SCOSSA DI TERREMOTO IN TURCHIA, VITTIME

  • Il bilancio delle vittime del sisma, avvenuto alle 21.30 locali di ieri nella provincia di Erzurum, si e' aggravato durante la notte e comprende anche 7 bambini. I feriti sono in tutto 44. Lo si apprende dalla tv pubblica Trt.

L'epicentro e' stato localizzato nella localita' di Chat ma le nove vittime sono tutte concentrate nel villaggio di Ashkale, di cui una frazione e' stata completamente rasa al suolo. Sul posto e' accorsa la Mezzaluna Rossa con una cinquantina di tende, cibo e medicinali per gli sfollati. Dopo la scossa principale sono seguite durante la notte 51 minori di assestamento, delle quali 21, con magnitudo fino a 3,4 gradi Richter, nella prima ora.

GR ORE 13,00

SCIOPERO GENERALE: ALTA ADESIONE IN UFFICI E FABBRICHE

Sciopero generale oggi di quattro ore contro la riforma delle pensioni e la politica economica del governo. Secondo i primi dati, si registra una grande partecipazione alla protesta e alla sessantina di manifestazioni promosse da Cgil, Cisl e Uil in tutta Italia. In un comunicato unitario, le tre centrali sindacali affermano che ancora una volta il Paese si e' fermato: per la task force incaricata di monitorare l'andamento dello sciopero, giungono notizie piu' che positive con percentuali superiori alle aspettative e in molti casi del 100%. A Roma, Milano e Palermo in piazza sono scesi rispettivamente in 80 mila, 200 mila e oltre 100 mila. Per il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che ha concluso il comizio della manifestazione di Palermo, lo sciopero negli uffici e nelle fabbriche sta andando molto bene. In particolare, l'adesione tra i lavoratori pubblici e' in media dell'80% in tutta Italia, con punte anche del 100%. E anche secondo il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, che ha parlato a Milano, lo sciopero sta andando molto bene ovunque: l'adesione e' forte e massiccia in tutte le citta. Alla manifestazione di Roma - sempre secondo stime sindacali - partecipano 80 mila persone. Ma lo sciopero ha visto anche una significativa partecipazione in altre citta'. Secondo le confederazioni, nel capoluogo torinese i lavoratori che prendono parte al corteo sono 40 mila. Salgono, invece, a 50 mila i partecipanti alla manifestazione a Genova, dove le adesioni allo sciopero vanno dal 70 al 100%. A Napoli ci sono state tensione e qualche tafferuglio durante la manifestazione tra disoccupati e forze dell'ordine.

CARCERI: DETENUTO PARAPLEGICO SUICIDA A OPERA

Un detenuto del carcere di Opera, che viveva in carrozzina in quanto paraplegico, si e' tolto la vita stingendosi intorno alla gola il cordone di una vestaglia. A.M., 50 anni, stava scontando una condanna a 11 anni di reclusione e i suoi avvocati, considerando lo stato di salute, ne avevano chiesto il trasferimento in una struttura sanitaria, per incompatibilita' con la vita carceraria. Il tribunale di sorveglianza non aveva ancora deciso sull' istanza. Gli stessi legali, gli avvocati Manuela Marcassoli e Giuseppe Raponi, in relazione a un altro residuo di pena di 4 mesi, avevano ottenuto, il mese scorso, il provvedimento che dichiarava il suo stato di salute incompatibile con il regime carcerario. L'uomo, che si e' ammalato negli ultimi anni, mentre gia' era in carcere, era stato assegnato al centro clinico della casa di reclusione di Opera, dove e' avvenuto il suicidio. Sulla salma e' stata disposta l'autopsia, mentre i difensori dell'uomo lamentano ritardi nella decisione che avrebbe dovuto assegnarlo ad altra struttura.

M.O./ GAZA, TRE I PALESTINESI UCCISI VICINO INSEDIAMENTO

E' salito a tre il bilancio dei militanti palestinesi uccisi ieri sera dall'esercito israeliano durante uno scontro a fuoco nella striscia di Gaza. Le vittime, riporta l'edizione online del quotidiano Haaretz, stavano cercando di penetrare nell'insediamento di Tel Katifa, nel blocco di Gush Katif. I militanti hanno prima aperto il fuoco contro una macchina all'interno dell'insediamento, ma hanno mancato il bersaglio e si sono avvicinati a un avamposto delle forze di difesa israeliane. I soldati hanno riconosciuto gli infiltrati e hanno aperto il fuoco contro di loro. Ne è nata una sparatoria che è durata circa mezzora e nella quale due militanti sono rimasti uccisi. I militari hanno inseguito successivamente un terzo palestinese e, dopo averlo individuato, lo hanno freddato con un colpo di arma da fuoco. Vicino ai cadaveri le forze di sicurezza hanno recuperato razzi, fucili d'assalto Kalashnikov e attrezzature da sub. Fonti dell'intelligence ritengono che i militanti abbiano usato una barca per penetrare nell'insediamento.

  • CECENIA: CAMIONETTA FINISCE SU UNA MINA, 8 SOLDATI RUSSI MORTI

Otto soldati russi sono morti nell'esplosione di una mina avvenuta vicino alla citta' di Shali, 20 chilometri a sudest della capitale cecena Grozny. Lo ha riferito il comando russo del Caucaso precisando che i militari, ieri sera, sono usciti a bordo di una camionetta dalla base militare della citta' contravvenendo agli ordini che vietano di muoversi durante la notte. Il mezzo sul quale i militari viaggivano e' finito su una mina. Con il buio della notte i ribelli nascondono ordigni esplosivi vicino alle caserme dei militari, sulle strade e vicino ai posti di blocco.

IRAQ: SONDAGGIO TRA I SOLDATI USA, BASSO IL MORALE

Il 72 per cento dei soldati americani in Iraq definisce basso il morale all'interno della propria unita'. Questo quanto rivela un sondaggio condotto nel mese di settembre scorso da una squadra di consulenza psicologica dell'esercito, che ha reso pubbliche adesso le conclusioni del proprio studio. Da questo emerge anche che il tasso di suicidi per il 2003 tra i soldati di stanza in Iraq e' stato di 17,3 per ogni centomila militari, ossia del 5 per cento piu' alto rispetto al tasso registrato tra i soldati dell'esercito dispiegati in tutto il mondo. Lo studio ha messo in luce importanti carenze dei vertici militari nel prevenire e fronteggiare le emergenze psicologiche tra i soldati: pochi gli esperti inviati nel paese, pochi i medicinali di cui dispongono per trattare i disagi, scarsi i contatti tra gli esperti ed i loro superiori.

FRANCIA: MANIFESTAZIONE POMPIERI FINISCE IN SCONTRI

Migliaia di pompieri hanno manifestato giovedi' a Parigi per ottenere il riconoscimento del carattere pericoloso della loro professione e un miglioramento del sistema pensionistico di categoria. La fine della manifestazione e' stata caratterizzata da violenti scontri tra i pompieri e le forze di polizia, che per disperdere i manifestanti hanno usato gas lacrimogeni e idranti. I pompieri hanno resistito diverse ore alle cariche della polizia, usando, come ha raccontato un testimone, le maschere in dotazione e lanciando a loro volta razzi luminosi d'emergenza.

USA: FETO CONSIDERATO VITTIMA IN CASO AGGRESSIONE ALLA MADRE

Chi aggredisce una donna incinta dovra' ora rispondere di due reati separati negli Stati Uniti. Il Senato ha approvato infatti, con 61 voti contro 38, una nuova legge che riconosce in questo caso l'esistenza di due vittime, la madre e il feto. Il provvedimento, votato sull'onda dell'emozione per l'omicidio di Laci Peterson, una donna incinta all'ottavo mese uccisa in California, ha pero' scatenato forti polemiche che non mancheranno di ricadere sulla campagna elettorale per le presidenziali. Il probabile candidato democratico John Kerry si e' recato appositamente in Senato per votare contro. I democratici accusano infatti l'amministrazione Bush di aver voluto cosi' aprire la strada ad un'attacco alle leggi che autorizzano l'aborto e di voler bloccare ogni ricerca sulle cellule staminali. Non solo -affermano- si attribuisce al feto uno status legale separato dalla madre, ma si suggerisce che la vita inizi dal concepimento.

gror040326 (last edited 2008-06-26 09:57:23 by anonymous)