GR ORE 19.30

Esteri

Palestina

Soldati israeliani hanno ucciso la scorsa notte due palestinesi che si erano avvicinati alla loro postazione nei pressi dell'insediamento di Neveh Dekalim, nella Striscia di Gaza. Lo riporta il sito internet del quotidiano israeliano Haaretz. I soldati hanno avvistato i due uomini intorno alle 3 (ora locale) a una cinquantina di metri dalla loro postazione e hanno aperto il fuoco, uccidendoli entrambi. Poi sono rimasti tranquillamente nella loro postazione, senza preoccuparsi di prestare eventuale soccorso, o capire chi avevano colpito.Alle prime luci dell'alba, i soldati hanno rinvenuto i due corpi. Sono ora in corso accertamenti per verificare se le due vittime fossero armate.

Palestina

Un gruppo di coloni israeliani si e' insediato nel quartiere arabo di Silwan a Gerusalemme est, generando scontri fra i palestinesi locali e la polizia. L'arrivo degli israeliani ha scatenato lanci di pietre a cui gli agenti di sicurezza hanno risposto con gas lacrimogeni. Sei palestinesi sono stati arrestati. In precedenza le truppe israeliane avevano smantellato un loro avanposto nella citta' di Hebron in Cisgiordania, come prescritto dal piano di pace in Medioriente sostenuto dagli Stati uniti.

Palestina

Il primo ministro palestinese Abu Ala (Ahmed Qrea) ha condannato oggi a Ramallah gli attacchi suicidi palestinesi contro la popolazione civile israeliana. In un discorso davanti al Consiglio legislativo palestinese (Clp) Abu Ala si e' cosi' espresso: Va detto chiaramente che a soffrire per questi attacchi suicidi rivolti contro civili israeliani e' la popolazione palestinese perche' danno al premier (israeliano) Ariel Sharon e al suo governo il pretesto per altri attacchi contro il nostro popolo. 'Queste operazioni suicide - ha continuato - le abbiamo gia' condannate e vogliamo di nuovo ribadire la condanna in questo Parlamento, anche perche' ci pongono in cattiva luce agli occhi della comunita' internazionale, danneggiano la nostra economia e danno al governo israeliano il pretesto per continuare i suoi piani di costruzione di insediamenti e del muro di separazione, col risultato di approfondire l'odio tra i due popoli'

Irak (audio)

Gravi episodi di violenza sono avvenuti oggi nel cosiddetto ‘Triangolo sunnita’, l’area a nord-ovest di Baghdad dove è più radicata la resistenza irachena contro le truppe di occupazione militare. Stamani la guerriglia ha aperto il fuoco contro due jeep con a bordo un numero imprecisato di persone, probabilmente stranieri. Una folla inferocita ha dato alle fiamme le vetture e almeno due degli occupanti sono stati uccisi. Secondo alcuni testimoni citati dall’agenzia ‘Reuters’ le vittime potrebbero essere tre o quattro. Ancora ignote, al momento, le loro nazionalità; i fuoristrada sono del tipo di quelli usati dalle autorità della Coalizione, sotto il comando degli Stati Uniti. Non è ancora chiaro se una terza auto sia riuscita a sfuggire all’aggressione. Cinque soldati della Coalizione sono invece rimasti uccisi in un attentato dinamitardo, di cui ha dato notizia stamani un portavoce militare Usa, precisando che l’incidente è avvenuto uccisi ad ovest di Baghdad, nella provincia di Al Anbar. L’auto sulla quale viaggiavano è stata distrutta dall’esplosione di una mina lungo il ciglio della strada; il portavoce militare non ha però precisato la nazionalità delle vittime. A Baquba (65 chilometri a nord di Baghdad), ancora nel ‘Triangolo sunnita’, un kamikaze si è fatto esplodere facendo saltare in aria la propria auto. L’esplosione ha provocato dodici feriti; secondo la polizia locale, tra loro vi sono cinque guardie del corpo del governatore locale. Non è chiaro se quest’ultimo fosse il vero obiettivo dell’attentato.

Commissione parlamentare sull'irak (audio ?)

La commissione Difesa della Camera ha espresso ieri, in sede consultiva, parere contrario alla pdl presentata da Pietro Folena, esponente del Correntone Ds, attualmente all'esame della commissione Affari Esteri, di istituire una Commissione parlamentare d'inchiesta sul ruolo del governo italiano nella vicenda relativa alle informazioni sul possesso e l'uso di armi di distruzioni di massa da parte del regime iracheno, nonché sulle cause che hanno portato al conflitto in Iraq l'anno scorso. Secondo la proposta di parere formulata dal relatore Federico Bricolo, deputato della Lega, "lo strumento della commissione d'inchiesta appare del tutto inappropriato in quanto le decisioni assunte dal Governo italiano in relazione all'intervento in Iraq rientrano pienamente nell'ambito della responsabilità politica dell'esecutivo". "L'attività di una Commissione parlamentare d'inchiesta - secondo Bricolo - interferirebbe con il lavoro del Comitato parlamentare di controllo sui servizi informativi e di sicurezza, già preposto all'accertamento del ruolo svolto dai servizi di intelligence italiani. Inoltre, la trasmissione dei risultati dell'attività della commissione potrebbe avere "gravi ripercussioni sulla sicurezza nazionale".

Nato

Il Kuwait sara' dichiarato domani il 'Maggior Alleato Non-Nato' degli Usa, in una celebrazione ufficiale che si terra' a Washington per sottolineare l'alleanza strategica tra gli Stati Uniti e il ricco Paese petrolifero del Golfo, il primo nella regione ad ottenere il riconoscimento di questo 'status'. In un'intervista con l'agenzia di stampa kuwaitiana Kuna, Peter Rodman, vice segretario alla Difesa per la Sicurezza Internazionale, ha dichiarato che la caduta del regime di Saddam Hussein in Iraq e' il miglior esempio di una forte alleanza strategica tra due Paesi. Abbiamo avuto un grande successo in Iraq, ma abbiamo bisogno che quest'alleanza continui, ha dichiarato Rodman. Dopo la guerra bisogna finire il lavoro e riportare stabilita' in Iraq per il bene di tutta la regione. Comunque, i problemi che abbiamo ora non sono nulla rispetto alla minaccia rappresentata da Saddam Hussein. Il Kuwait era stato designato come 'Maggior Alleato Non-Nato' lo scorso settembre subito dopo la visita del primo ministro kuwaitiano Sheikh Sabah Al-Ahmad a Washington. Lo status di 'Alleato Non-Nato' e' stato assegnato finora a 12 Paesi con i quali gli Usa hanno alleanze strategiche.

Usa-Messico

La Corte Internazionale di Giustizia dell'Onu, il massimo organo giuridico delle Nazioni Unite, ha sentenziato oggi che gli Stati Uniti hanno violato i diritti di 51 cittadini messicani detenuti nei bracci della morte delle carceri statunitensi. I loro casi secondo la Corte devono essere rivisti. La corte, a cui si era rivolto il governo del Messico, era stata chiamata a stabilire se 52 omicidi condannati alla pena capitale hanno ricevuto l'assistenza cui avevano diritto. Al centro di questa controversia, che mette ancora una volta a confronto il Messico e gli Usa sullo scottante tema dell'immigrazione messicana negli Stati Uniti, c'è la Convenzione di Vienna del 1963 che garantisce alle persone accusate in un Paese straniero il diritto di contattare il loro governo per assistenza e quello di essere informate di tale diritto dalle autorità che le arrestano. Secondo lo statuto della Corte, il cui campo di attività riguarda in particolare la discussione delle controversie fra Stati, le sue sentenze sono "vincolanti e inappellabili". I suoi verdetti raramente sono stati ignorati e se una parte sostiene che l'altra non abbia ottemperato alla decisione della Corte, può portare il caso davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu. I "pareri motivati" forniti dalla Corte sono invece non vincolanti. Gli Stati Uniti sostengono che si tratti di una questione di sovranità nazionale. Nelle loro argomentazioni scritte gli Stati Uniti avevano affermato senza mezzi termini che la richiesta del Messico è una "radicale intrusione" nel sistema giudiziario americano. Nel 2001 un caso simile è giunto alla Corte dalla Germania, che chiedeva il blocco dell'esecuzione capitale di due fratelli tedeschi, che anch'essi non erano stati informati del loro diritto all'assistenza consolare. Uno dei fratelli venne giustiziato prima che la Corte potesse agire. I giudici ordinarono invece una sospensione dell'esecuzione per il secondo fratello, Walter LaGrand, fino ad una loro delibera, ma questi fu giustiziato ugualmente dalle autorità dell'Arizona. Quando la corte alla fine emise il verdetto, criticò aspramente il governo degli Usa respingendo le argomentazioni secondo le quali Washington non aveva potuto fermare l'esecuzione di LaGrand perché casi simili sono di competenza della giustizia dei singoli Stati.

Algeria

Il comizio elettorale del presidente Abdelaziz Bouteflika, che si e' tenuto oggi nel capoluogo della Kabilia Tizi Ouzou (100 chilometri a est di Algeri), ha scatenato violenti scontri tra forze dell'ordine e manifestanti cabili. Le tribu' locali avevano indetto uno sciopero contro l'arrivo del capo di stato uscente, in particolare per boicottare le elezioni dell'8 aprile, definite 'una farsa'. I cabili sono in conflitto con il governo centrale dal 2001. Tra le loro rivendicazioni, l'ufficialita' della lingua tamazight, misure per la rinascita economica della regione e proteste contro il sistema militare e giudiziario che soffoca le liberta' democratiche. Per questo la Kabilia rifiuta qualsiasi elezione prima che il contenzioso con il governo centrale venga risolto.

Bolivia

Sono complessivamente tre i morti e dieci i feriti dell’attentato suicida verificatosi ieri a La Paz, nella sede del Congresso boliviano. Le vittime sono il suicida – un minatore di nome Eustaquio Pichacui – e due poliziotti che hanno cercato di bloccarlo. Lo ha reso noto alla stampa il presidente della Repubblica, Carlos Mesa, che aveva lasciato il palazzo del Parlamento pochi attimi prima che il minatore suicida azionasse la carica di dinamite che aveva con sé, urlando, secondo i testimoni: “Non sono un assassino, non sono un terrorista, però sono pronto a morire”. Nello spiegare le dinamiche del fatto, il capo dello Stato ha precisato che quello verificatosi deve essere considerato come “un gesto isolato” e non come il risvegliarsi dei sussulti sociali di un Paese con un altissimo livello di disoccupazione e con la metà della popolazione che vive sotto la soglia di povertà.

Italia

Pma (audio)

Si è svolta oggi a Firenze l'assemblea di un gruppo di donne e soggetti collettivi della Toscana, di vario orientamento politico, che ha dato vita ad un coordinamento per promuovere iniziative contro questa legge. Le promotrici del gruppo si riconoscono nel comune impegno a tutelare i seguenti principi fondamentali violati dalla legge: il principio della libertà e responsabilità femminile, il diritto alla salute ed il principio, costituzionalmente sancito, della laicità dello Stato.

Precarietà (audio)

Nasce oggi a Milano il "punto san precario", uno sportello di aiuto, solidarietà, consultazione rivolto ai precari, e aperto ogni mercoledì. Nasce da movimenti e associazioni che da tempo sul precariato stanno lavorando. Lo racconta Franki di Chainworker

Precariato Macerata

Un piccolo gruppo di studenti, precari ed esponenti dei gruppi no global ha simbolicamente occupato stamane, ad un mese dall' EuroMayDay, il Rettorato dell' Universita' di Macerata, appendendo alle finestre un lungo striscione rosso contro la riforma Moratti, accusata di aggravare la gia' disastrosa situazione universitaria, introducendo la precarizzazione selvaggia del lavoro e la mercificazione dei saperi, mentre la ricerca pubblica viene azzerata. I manifestanti hanno chiesto al rettore di prendere una posizione chiara per il ritiro immediato della legge delega, soprattutto dopo la rottura del fronte di opposizione al Ddl da parte della Conferenza dei rettori, che, sedutasi al tavolo delle trattative, ha partecipato alla seconda stesura del testo di legge, se possibile peggiore al primo. Il gruppo si e' presentato in ateneo con magliette e cartelli con su scritto Liberiamo i saperi, Moratti addio, Il precariato della conoscenza si ribella, per poi srotolare lo striscione, lungo dieci metri, con lo slogan Stop precarieta. Successivamente la manifestazione si e' spostata nella sede del Municipio, per chiedere all' amministrazione il diritto alla mobilita' gratuita nella giornata dell' EuroMayDay, il primo maggio, quando i precari di tutta Europa, da Milano a Barcellona, attraverseranno la capitale del lavoro precario con una parata multicolore, per reclamare una vita dignitosa, fatta di diritti, servizi gratuiti, ferie pagate e reddito di cittadinanza.

Amianto

Le centinaia di casi di lavoratori degli stabilimenti italiani della Eternit (o di aziende collegate) morti di tumori da amianto sono di responsabilita' dei vertici della multinazionale svizzera proprietaria del Gruppo? Per rispondere a questa domanda il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, ha avviato un' inchiesta, per ora a carico di ignoti, ipotizzando il reato di disastro colposo. L' obiettivo degli inquirenti, che sono coordinati dal pm Raffaele Guariniello, e' verificare se la famiglia Schmidhaeny, proprietaria della Eternit, abbia avuto delle responsabilita'. La multinazionale possedeva stabilimenti o partecipazioni societarie in tutta Italia; per gli impianti di Cavagnolo e Balangero (in provincia di Torino) e di Casale Monferrato (Alessandria) ci sono gia' stati processi e condanne che pero' non hanno mai toccato gli Schmidhaeny. Ora Guariniello vuole accertare se nei confronti dei membri di questa famiglia, una delle piu' ricche e potenti della Confederazione, si possano ipotizzare responsabilita' di tipo giuridico; il sospetto gli e' sorto esaminando alcuni documenti acquisiti durante un altro filone di inchiesta, relativo a 25 italiani morti dopo aver lavorato per anni alla Eternit svizzera.

Lavoro

Gli operai del pastificio 'La Molisana' di Campobasso hanno sospeso lo sciopero. Da domani mattina, infatti, i dipendenti dell'azienda in crisi torneranno regolarmente ai loro posti di lavoro. La decisione e' scaturita a seguito dell'incontro avuto con il presidente della Regione, Michele Iorio (Fi), che ha convinto il proprietario dell'azienda, Palmerino Torzilli, a non stipulare per ora alcun contratto d'affitto dell'azienda con il gruppo Maione. Secondo le ultime trattative gli stabilimenti de 'La Molisana' dovrebbero essere affittati al gruppo alimentare di Cicciano (Napoli) produttore della pasta 'Russo' che lo dovrebbe poi gradualmente acquisire. Cio' pero' non ha mai raccolto il consenso dei dipendenti che hanno per questo intrapreso uno sciopero ad oltranza. Adesso e' tutto rimandato al 5 aprile giorno in cui i proprietari dell'azienda si recheranno a Roma presso la task force per l'occupazione, per discutere anche con le forze sociali i destini del pastificio

Lavoro

Quelque 2.000 cheminots européens sont rassemblés depuis midi à Lille pour protester contre la libéralisation du rail. Venus de France, de Grande-Bretagne, d'Allemagne, d'Italie, d'Espagne, ou du Benelux, ils se sont réunis place François Mitterrand, entre les deux gares lilloise. La Fédération des travailleurs des transports européens avait appelé à cette manifestation dans le cadre d'une journée d'action mondiale du secteur. Lille doit accueillir la future Agence ferroviaire européenne, chargée d'harmoniser les réglementations nationales.

Casa (audio)

Oggi a Milano alle diciotto presidio all casa occupata di Via Adda, sotto rischio di sgombero dopo numerosi tentativi di attacco da parte di alcune forze politiche. daniele farina, consigliere milanese di rifondazione

G. R. 13,00

PALESTINA

GAZA, DUE PALESTINESI UCCISI - Due palestinesi sono stati uccisi stamane dal fuoco di soldati israeliani nel sud della striscia di Gaza, secondo quanto ha riferito la radio militare. L'emittente ha aggiunto che nel corso della nottata i due sono stati visti strisciare in direzione di un avamposto militare israeliano, e di conseguenza i soldati hanno aperto il fuoco nella loro direzione.

Duri scontri sono avvenuti stamane nel rione arabo di Silwan (alle pendici della Citta' vecchia di Gerusalemme) dopo che una decina di famiglie ebree si sono insediate a sorpresa in un edificio di sei piani la cui costruzione e' stata appena terminata. Secondo Voce della Palestina, tre palestinesi sono rimasti feriti negli scontri, e altri nove sono stati fermati dalla polizia israeliana.

ISRAELE

La maggioranza dei 230 mila membri del Likud (partito al governo in Israele)sostengono la politica di Ariel Sharon per il ritiro unilaterale da buona parte della striscia di Gaza, secondo quanto emerge da un sondaggio di opinione curato dal quotidiano Yediot Ahronot. Il ritiro da Gaza gode del sostegno del 61 per cento. Ma qualora Sharon fosse incriminato per corruzione - cosa che potrebbe verificarsi nella prossime settimane - il premier dovrebbe allora dimettersi, ha affermato il 47 per cento dei membri del Likud (mentre il 49 per cento pensano che le dimissioni non sarebbero necessarie). Nel Likud, il personaggio piu' popolare e' proprio colui il quale piu' si oppone al ritiro unilaterale da Gaza: il ministro delle finanza Benyamin Netanyahu (50 per cento delle simpatie).

IRAQ

FALLUJA, STRANIERI UCCISI IN AGGUATO A CONVOGLIO - Secondo la polizia, almeno due stranieri hanno perso la vita nell'agguato. Le due auto bianche sono state fermate da alcuni uomini armati mentre attraversavano il centro di Falluja; gli aggressori hanno aperto il fuoco e ucciso tutte le persone che erano a bordo, poi, prima di fuggire, hanno dato fuoco alle vetture.

Cinque soldati americani sono stati uccisi in un attentato dinamitardo lungo una strada che porta a Falluja, nella provincia di al-Anbar, a ovest di Baghdad. Ne hanno dato notizia fonti militari, secondo cui i soldati si trovavano a bordo di un'auto investita dall'esplosione di un ordigno rudimentale piazzato lungo la strada.

IMMIGRAZIONE

YEMEN - UNHCR CARRETTE DELLA MORTE, DISPERSI 110 ETIOPICI NESSUNA CONCRETA SPERANZA DI SALVEZZA - Oltre 100 persone, probabilmente 110, sono scomparse - e di fatto per loro non c'e' alcuna concreta speranza di salvezza - per l'affondamento nel golfo di Aden di una delle tante 'carrette della morte', barconi dissestati a bordo dei quali disperati del Corno d'Africa, o dell'Africa in generale, cercano di raggiungere i pesi arabi o l'Europa. Lo hanno confermato oggi a Sanaa fonti dell'Unhcr, l'Alto commissariato Onu per i rifugiati, precisando che le vittime appaiono essere quasi tutte, se non tutte, etiopiche, e non in maggioranza somale, come ipotizzato nei primi resoconti di ieri. La carretta del mare e' affondata mentre cercava di raggiungere lo Yemen. La tragedia è avvenuta il 20 marzo, e solo una dozzina di persone, quasi tutti membri dell'equipaggio, si sono salvate.

AFGHANISTAN

L'Italia si appresta a stanziare per la cooperazione con l'Afghanistan 140 milioni di euro per il periodo 2004-2006, con uno stanziamento per l'anno in corso pari a 48 milioni di euro. Il contributo verra' ufficializzato oggi dal ministro degli Esteri Franco Frattini nella Conferenza internazionale dei donatori per l'Afghanistan, a Berlino. Per quanto riguarda la ricostruzione, l'Italia ha gia' realizzato una serie di progetti nel settore educativo, sanitario, agricolo e infrastrutturale. Quanto alla cooperazione militare, l'Italia partecipa all' International security assistance force, con circa 500 militare, e ad Enduring Freedom (da ricordare in particolare la task-force Nibbio che ha operato con circa mille uomini a Khost, in una delle piu' pericolose aree di frontiera col Pakistan). Si stanno inoltre valutando interventi italiani mirati a favorire lo stabilimento di condizioni di sicurezza e a sostenere la presenza del governo centrale nell' area che sara' prescelta d'intesa con i nostri partner.

USA - PENA DI MORTE

La Corte Internazionale di Giustizia dell'Onu, la più alta autorità giudiziaria delle Nazioni Unite, ha sentenziato oggi che gli Stati Uniti hanno violato i diritti di 47 cittadini messicani detenuti nei bracci della morte delle carceri statunitensi. I loro casi, secondo la Corte, devono essere rivisti. La Corte, a cui si è rivolto il governo del Messico, doveva giudicare se 52 omicidi condannati a morte hanno ricevuto l'assistenza cui avevano diritto. "Gli Stati Uniti dovrebbero fornire, con il metodo di loro scelta, una revisione significativa del verdetto e della condanna" dei 47 messicani.

OPEC

PRODUZIONE PETROLIO SARA' RIDOTTA DA DOMANI. = La produzione di greggio sara' ridotta di un milioni di barili al giorno a partire da domani. Lo ha affermato oggi a Vienna, prima dell'inizio della riunione e dopo aver tenuto incontri informali con gli altri ministri del cartello, il ministro dell'Energia venezuelano, Rafael Ramirez. A favore della decisione si sarebbero mostrati i principali paesi produttori, Venezuela , Arabia Saudita e Iran. Tra i paesi contrati Kuwait e Emirati Arabi.

TRAFFICO DI ARMI

Oxfam International, Amnesty International e Iansa hanno accusato il governo Britannico di aver sfruttato pericolose via d'uscita dell'attuale legislazione per aumentare le vendite di armi in alcune aree. Il rapporto delle tre organizzazioni, seganlato in Italia da ECplanet, afferma che il Regno Unito ha applicato controlli deboli sulle esportazioni di componenti chiave di armamenti, come attrezzature per produrre bombe e sistemi di guida senza i quali le armi sarebbero inutilizzabili

INIZIA A ROMA IL IV FORUM DELLE CITTA' CONTRO LA POVERTA

Negli ultimi anni e' esplosa l'urbanizzazione con la conseguente nascita in Africa di megalopoli che hanno l'effetto di moltiplicare le condizioni di degrado e miseria ed e' proprio a fronte di questa situazione che i paesi del nord hanno paura di investire nel continente africano e nel Sud del mondo in generale per le sue condizioni di instabilita' politica. Lo ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite per lo sviluppo a New York, Bruce Jenks, intervenendo al IV Forum dell'Alleanza mondiale delle citta' contro la poverta' in corso a presso il Palazzo dei Congressi dell'Eur a Roma. In conclusione del suo intervento Jenks ha inoltre voluto porre l'accento sulle problematiche che ad oggi impediscono il raggiungimento degli obiettivi del Millennio fissati entro il 2015, indicando come soluzione una politica di cooperazione decentrata che abbia il sostegno delle citta'

G.R. 9,30

PALESTINA

GAZA, DUE PALESTINESI UCCISI - Due palestinesi sono stati uccisi stamane dal fuoco di soldati israeliani nel sud della striscia di Gaza. Secondo la versione della radio militare israeliana, che ha diramato la notizia, nel corso della nottata i due sono stati visti strisciare in direzione di un avamposto militare israeliano, e di conseguenza i soldati hanno aperto il fuoco nella loro direzione. Ancora non e' noto se fossero armati.

ISRAELE SMANTELLA INSEDIAMENTO ABUSIVO IN CISGIORDANIA = Hebron - Un insediamento israeliano abusivo a Hebron e' stato smantellato dai soldati israeliani. Si tratta del primo intervento di questo tipo deciso da Ariel Sharon in attesa della visita a Washington, dove il premier israeliano cerchera' di conquistare il via libera dell'amministrazione Bush al piano di disimpegno unilaterale proposto dal suo governo. Lo smantellamento delle colonie abusive israeliane - alcune delle quali disabitate - e' anche uno dei punti previsti dalla roadmap redatta dal Quartetto (Usa, Russia, Ue e Onu).

COLONI ISRAELIANI OCCUPANO EDIFICIO DI GERUSALEMME EST - Un gruppo di una quindicina di coloni israeliani si è installato oggi in un edificio di diversi piani situato in un quartiere di Gerusalemme est. L'azione ha provocato scontri tra le guardie di frontiera israeliane e i cittadini palestinesi.

IRAQ

AUTOBOMBA BAQUBA, DODICI FERITI SETTE DEI QUALI CIVILI - Un'autobomba e' esplosa oggi a Baquba, a nord di Baghdad, ferendo dodici persone, ha detto la polizia locale. Secondo la fonte cinque dei feriti sono guardie del corpo del governatore locale, presumibilmente oggetto dell'attentato. Gli altri sette feriti sono civili. Non e' chiaro al momento se si sia trattato di un attacco suicida o di un'esplosione dovuta a un ordigno piazzato dentro il veicolo parcheggiato.

BOLIVIA

KAMIKAZE IN PARLAMENTO, GRAVE CAPO SERVIZI INFORMAZIONE - E' grave il capo dei servizi d'informazione boliviani, il colonnello Carlos Za, rimasto ferito nell'attentato suicida al parlamento boliviano. Un uomo con esplosivi nascosti nella cintura si è fatto saltare ieri all'interno del parlamento boliviano a La Paz, uccidendo oltre a se' stesso anche due poliziotti e facendo una decina di feriti, secondo quanto annuncia la polizia. Guido Arandea, capo della polizia boliviana, ha riferito che l'uomo, un minatore che pretendeva di andare in pensione anticipatamente, era riuscito ad accedere a una zona del primo piano del palazzo parlamentare, abbastanza distante dalle aule parlamentari. Quando due poliziotti gli si sono avvicinati per chiedergli che cosa facesse lì, l'uomo si è fatto esplodere ferendo mortalmente i due agenti. Il presidente boliviano Carlos Mesa ha dichiarato che il folle era "un uomo disperato" il cui gesto "non ha alcuna motivazione politica". Un rappresentante dei minatori disoccupati ha affermato che l'attentato suicida è la conseguenza della situazione nella quale si trovano migliaia di disoccupati e di minatori che non possono andare in pensione.

UGANDA

SACERDOTE ITALIANO UCCISO NELLA MISSIONE DI LAYBI - Un sacerdote italiano e' stato ucciso nella notte nella missione comboniana di Laybi, nel nord dell'Uganda. Ne hanno dato notizia fonti dell'agenzia missionaria Misna, secondo cui la vittima, padre Luciano Fulvi, 76 anni, originario di Pescia in provincia di Lucca, e' stato ucciso con una pugnalata nel suo alloggio nella missione.

ITALIA

GIOVANE S'IMPICCA SU UN ALISCAFO NEL PORTO DI NAPOLI - Un ragazzo di 19 anni anni si e' suicidato impiccandosi su un aliscafo nel porto di Napoli. Il corpo e' stato rinvenuto questa mattina dal personale di bordo del natante che da ieri sera era ormeggiato al molo Beverello in attesa di riprendere, questa mattina, servizio nei collegamenti con le isole del golfo.