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=== G.R. 19,30 ===
IMMIGRATI: MARTONE, CONSULTA HA BOCCIATO NORMA POLIZIESCA

La Consulta ha bocciato una norma poliziesca''. Cosi' il senatore dei Verdi Francesco Martone commenta la decisione della Corte costituzionale sulla norma della Bossi-Fini che prevede l'espulsione immediata degli immigrati clandestini. ''La strategia poliziesca, mediatica e propagandistica, messa in atto dal centrodestra e bocciata dalla Consulta, non e' altro che l'espressione piazzaiola e brutale della non troppo latente xenofobia di alcuni partiti della maggioranza, che si traduce -conclude Martone- nell'incapacita' ad affrontare con serieta' i complessi problemi che pone la gestione dei crescenti flussi migratori''.

IMMIGRATI: BOCCHINO(AN),CONSULTA GARANTISCA SICUREZZA ITALIANI

Sarebbe davvero grave se, come pare, la Consulta decidesse di dichiarare illegittima l'espulsione amministrativa dell'immigrato con accompagnamento coattivo. La Corte Costituzionale finirebbe per privilegiare le garanzie degli stranieri irregolari, penalizzando la tutela della sicurezza dei cittadini italiani". E' quanto dichiara Italo Bocchino, vice coordinatore nazionale di AN. "La legge Fini-Bossi e' una buona legge, perche' sa coniugare la solidarieta' verso gli immigrati in regola e il giusto rigore verso i clandestini. I suoi risultati sono sotto gli occhi di tutti. Soprattutto se paragonati alle politiche lassiste applicati al fenomeno dell'immigrazione negli anni dell'Ulivo".

ALITALIA

 ''Siamo stati sorpresi della lettera di Tremonti, una mossa che crea agitazione e non e' condivisa dal governo''. Cosi' il ministro del Welfare Roberto Maroni commenta la mossa del Tesoro sugli aiuti ad Alitalia.
''Con Tremonti non si e' comunque rotto nessun rapporto'', ha aggiunto Maroni a margine di un incontro.
Le sorpresa, ha sottolineato il ministro a margine della premiazione del Sodalitas Social Award, deriva da due motivi. ''Primo perche' c'era un impegno del governo - ha sottolineato - in un documento che garantisce all'Alitalia l'approvazione di un decreto sui requisiti di sistema, e che l'azionista cambi idea e' abbastanza singolare; secondo che se c'e' un governo che valuta un decreto sui requisiti di sistema e' strano che lo stesso governo annunci ad Alitalia che non prendera' decisioni favorevoli all'azienda''.
Questa lettera, ha aggiunto Maroni, rappresenta quindi ''una mossa che crea agitazione e che non e' condivisa dal governo''. Comunque, con Tremonti ''non si e' rotto nessun rapporto, semplicemente non condividiamo la sua lettera, che riteniamo poco prudente, perche' peraltro non e' quella la posizione del governo. Il rapporto con Tremonti - ha concluso - non e' certo in discussione, c'e' sempre stata reciproca fiducia e sono convinto che troveremo una soluzione che e' la migliore per tutta la coalizione e per il governo''.


DDL GASPARRI: DOMANI IN AULA SENZA APPROVAZIONE COMM. SENATO

Come era prevedibile, il disegno di legge Gasparri approda domani nell'aula del Senato senza l'approvazione della Commissione lavori pubblici e comunicazioni di Palazzo Madam, che non e' riuscita a concludere l'esame del provvedimento nel tempo a sua disposizione prima dell'esame, gia' fissato dalla Conferenza dei capigruppo, da parte dell'Assemblea. Il dibattito di domani, dopo un'introduzione del relatore, in Commissione ma non in aula, Luigi Grillo, prevede subito un voto sulle pregiudiziali presentate dai Verdi e dalla Margherita. L'esame vero e proprio del disegno di legge, alla sesta lettura parlamentare, iniziera' martedi' 27 aprile, con la discussione generale e l'esame e il voto degli emendamenti, che dovrebbero essere circa 1.500, e proseguira' per tutto il giorno successivo. Il voto finale del provvedimento e' previsto nella giornata di giovedi' 29 aprile.

Senato, slitta a domani il voto sulla legittima difesa

È slittato a domani il voto della commissione Giustizia del Senato alla riforma della normativa sulla legittima difesa. Il testo, proposto inizialmente da Guido Gubetti e riformulato da Guido Ziccone, sara' approvato con tutta probabilita' con i soli voti della maggioranza. "È possibile che accoglieremo qualche suggerimento che ci e' stato sottoposto", ha detto Ziccone. "Al massimo domani pomeriggio, il provvedimento sara' licenziato dalla commissione".

25 APRILE: VENETO, DONAZZAN, ABOLIRE L'ULTIMA INGIUSTIZIA

''La legge italiana nega ancora oggi la qualifica di 'combattente', e i relativi benefici pensionistici a quanti, dopo l'8 settembre 1943, si arruolarono nelle Forze armate della Repubblica sociale italiana, sia volontariamente, sia perche' militari di leva o richiamati. Per la stessa Legge, i caduti mutilati della Rsi sono invece riconosciuti come ''caduti e mutilati di Guerra'', e lo status di combattente e' riconosciuto regolarmente agli altoatesini, oggi italiani, che combatterono nell'esercito tedesco''.Lo sottolinea in una nota la consigliera regionale veneta Elena Donazzan, esponente di Alleanza Nazionale, che in vista del 25 aprile, spiega come ''tutti questi italiani vestirono una divisa, obbedirono agli ordini di un governo regolare e servirono onestamente e senza colpe la loro Patria rappresentata dal vessillo tricolore''. ''Abbattere quest'ultima ingiustizia - continua la Donazzan - prima che siano 60 anni dalla fine della guerra, dovrebbe essere impegno di tutti, perche' sarebbe bello vivere finalmente un 25 aprile che, da festa della 'liberazione', si trasformasse in festa della 'riconciliazione'. Sarebbe bello pensare che tutti i combattenti che si affrontarono lealmente, chi in nome della Liberta¹, chi dell¹Onore d¹Italia, ma sempre sotto il tricolore, si riappropriassero di questa giornata e marciassero insieme, come gia¹ avviene da anni nelle adunate degli alpini, dei bersaglieri, dei granatieri, dei paracadutisti''.

REDDITO CITTADINAZA: NAPOLI, PRESIDIO NO GLOBAL IN CONSIGLIO REGIONALE

Annunciata per oggi pomeriggio una iniziativa di mobilitazione dei movimenti dei disoccupati e dei no global. La manifestazione partira' da piazza Nazionale e si concludera' con il presidio della sede del Consiglio regionale della Campania dove oggi e' in discussione il regolamento attuativo della legge regionale che istituisce il reddito di cittadinanza. I manifestanti fanno sapere che loro intenzione e' ''vigilare ed esigere il rispetto degli impegni assunti dalle forze politiche'' durante l'ultimo incontro tra una delegazione della Rete campana per il reddito sociale e i diritti e i Capogruppo di maggioranza e opposizioneFIAT/A MELFI TERZO GIORNO CONSECUTIVO DI BLOCCO DELLE PRODUZIONI

 A causa della protesta di Fiom, Failms, Slai-Cobas e Ugl Torino, 21 apr. (Apcom) - Terza giornata consecutiva di stop alle produzioni Fiat e di blocco dell'area industriale a Melfi. Anche stamani i lavoratori del primo turno dello stabilimento sono stati 'messi in libertà' dall'azienda. Le linee dei due modelli che vengono costruiti nell'impianto: Punto e Lancia Ypsilon sono quindi ancora ferme a causa di uno sciopero iniziato lunedì e che ha portato anche al blocco delle cinque strade d'accesso al comprensorio di Melfi. La protesta viene attuata dai lavoratori aderenti a Fiom, Failms, Slai-Cobas e Ugl mentre sarebbero contrari, soprattutto ai blocchi stradali, i rappresentanti sindacali ed i lavoratori di Fim, Uilm e Fismic.


NAZISTI: E' MORTO L'EX UFFICIALE DELLE SS KARL HASS

Si e' spento all'eta' di 92 anni Karl Hass, maggiore delle SS, agli arresti domiciliari nel nostro paese. Nato il 5 ottobre del 1912 era stato condannato nel marzo del '98 insieme a Erick Priebke per l'eccidio delle Ardeatine.


BRUCIATA AUTO CONSIGLIERE COMUNALE DI AN A PISA

Incendiata la scorse notte l' automobile del consigliere comunale di An a Pisa Diego Petrucci. La vettura, intestata al padre dell' esponente di Alleanza nazionale, Sem, era parcheggiata nella centrale via Garibaldi. Lo scorso cinque aprile un altro incendio doloso aveva distrutto l' auto del segretario provinciale di An a Pisa, Marco Meucci; l' attentato era stato poi rivendicato dalle Cellule di offensiva rivoluzionaria


ADECCO: MOODY'S ABBASSA RATING DA BAA3 A BA1

Moody's ha abbassato il rating di Adecco, portandolo da Baa3 a Ba1. La decisione dell'Agenzia internazionale di rating e', si legge in un comunicato, ''conseguenza del ritardo nella presentazione dei risultati del 2003 e dei primi mesi del 2004, che dovevano essere sottoposti a revisione contabile''. Moody's non esclude la possibilita' di un ulteriore declassamento ''se -si legge nella nota- l'azienda svizzera non fosse in grado di estendere la propria disponibilita' di credito dalle Banche e/o non pubblicasse a breve i risultati attesi''

NO GLOBAL: PM ROMA CHIUDE INCHIESTA SU D'ERME E 13 ATTIVISTI

Rischiano di finire sotto processo il consigliere comunale Nunzio d'Erme e tredici persone, tra Disobbedienti e rappresentanti No Global, indagati dalla procura di Roma per resistenza aggravata a pubblico ufficiale in relazione agli scontri con la polizia del 4 ottobre 2003, all'Eur, quando era in corso la riunione intergovernativa preparatoria della firma della Costituzione europea. Il pm Salvatore Vitello, titolare del fascicolo, ha inviato ai difensori l'avviso di chiusura dell'indagine, passo che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. D'Erme e gli altri attivisti sono accusati di essersi opposti alle forze dell'ordine e di aver utilizzato nel corso della manifestazione collettiva bastoni, catene, altri oggetti contundenti e persino scudi in plexiglas. Gli indagati, dodici dei quali a gennaio finirono agli arresti domiciliari su decisione del gip, si sarebbero serviti di caschi da motociclista, fazzoletti sul volto o passamontagna per non farsi riconoscere. Decisivi per individuare le singole responsabilita', secondo la valutazione della procura, sono stati i filmati girati da numerose tv che ritraggono gli indagati durante i tafferugli. Tutte le accuse, pero', sono state respinte dagli stessi Disobbedienti che non si sono mai riconosciuti nelle immagini e nei fotogrammi mostrati loro durante gli interrogatori e che, pur ammettendo di aver preso parte alla manifestazione, hanno negato categoricamente di aver aggredito o colpito agenti della polizia. Anche gli avvocati non hanno mai mancato di denunciare una evidente sproporzione tra le misure adottate dal giudice su sollecitazione della procura della capitale e i fatti contestati, tanto e' vero che fu il tribunale del riesame, nel giro di un paio di settimane, a restituire la liberta' a tutti gli indagati sostituendo i domiciliari con l'obbligo di firma, e, in un caso specifico, annullando completamente il provvedimento cautelare del gip non ricorrendo i presupposti per qualsiasi misura.

G.R. 19,30

IMMIGRATI: MARTONE, CONSULTA HA BOCCIATO NORMA POLIZIESCA

La Consulta ha bocciato una norma poliziesca. Cosi' il senatore dei Verdi Francesco Martone commenta la decisione della Corte costituzionale sulla norma della Bossi-Fini che prevede l'espulsione immediata degli immigrati clandestini. La strategia poliziesca, mediatica e propagandistica, messa in atto dal centrodestra e bocciata dalla Consulta, non e' altro che l'espressione piazzaiola e brutale della non troppo latente xenofobia di alcuni partiti della maggioranza, che si traduce -conclude Martone- nell'incapacita' ad affrontare con serieta' i complessi problemi che pone la gestione dei crescenti flussi migratori.

IMMIGRATI: BOCCHINO(AN),CONSULTA GARANTISCA SICUREZZA ITALIANI

Sarebbe davvero grave se, come pare, la Consulta decidesse di dichiarare illegittima l'espulsione amministrativa dell'immigrato con accompagnamento coattivo. La Corte Costituzionale finirebbe per privilegiare le garanzie degli stranieri irregolari, penalizzando la tutela della sicurezza dei cittadini italiani". E' quanto dichiara Italo Bocchino, vice coordinatore nazionale di AN. "La legge Fini-Bossi e' una buona legge, perche' sa coniugare la solidarieta' verso gli immigrati in regola e il giusto rigore verso i clandestini. I suoi risultati sono sotto gli occhi di tutti. Soprattutto se paragonati alle politiche lassiste applicati al fenomeno dell'immigrazione negli anni dell'Ulivo".

ALITALIA

  • Siamo stati sorpresi della lettera di Tremonti, una mossa che crea agitazione e non e' condivisa dal governo. Cosi' il ministro del Welfare Roberto Maroni commenta la mossa del Tesoro sugli aiuti ad Alitalia.

Con Tremonti non si e' comunque rotto nessun rapporto, ha aggiunto Maroni a margine di un incontro. Le sorpresa, ha sottolineato il ministro a margine della premiazione del Sodalitas Social Award, deriva da due motivi. Primo perche' c'era un impegno del governo - ha sottolineato - in un documento che garantisce all'Alitalia l'approvazione di un decreto sui requisiti di sistema, e che l'azionista cambi idea e' abbastanza singolare; secondo che se c'e' un governo che valuta un decreto sui requisiti di sistema e' strano che lo stesso governo annunci ad Alitalia che non prendera' decisioni favorevoli all'azienda. Questa lettera, ha aggiunto Maroni, rappresenta quindi una mossa che crea agitazione e che non e' condivisa dal governo. Comunque, con Tremonti non si e' rotto nessun rapporto, semplicemente non condividiamo la sua lettera, che riteniamo poco prudente, perche' peraltro non e' quella la posizione del governo. Il rapporto con Tremonti - ha concluso - non e' certo in discussione, c'e' sempre stata reciproca fiducia e sono convinto che troveremo una soluzione che e' la migliore per tutta la coalizione e per il governo.

DDL GASPARRI: DOMANI IN AULA SENZA APPROVAZIONE COMM. SENATO

Come era prevedibile, il disegno di legge Gasparri approda domani nell'aula del Senato senza l'approvazione della Commissione lavori pubblici e comunicazioni di Palazzo Madam, che non e' riuscita a concludere l'esame del provvedimento nel tempo a sua disposizione prima dell'esame, gia' fissato dalla Conferenza dei capigruppo, da parte dell'Assemblea. Il dibattito di domani, dopo un'introduzione del relatore, in Commissione ma non in aula, Luigi Grillo, prevede subito un voto sulle pregiudiziali presentate dai Verdi e dalla Margherita. L'esame vero e proprio del disegno di legge, alla sesta lettura parlamentare, iniziera' martedi' 27 aprile, con la discussione generale e l'esame e il voto degli emendamenti, che dovrebbero essere circa 1.500, e proseguira' per tutto il giorno successivo. Il voto finale del provvedimento e' previsto nella giornata di giovedi' 29 aprile.

Senato, slitta a domani il voto sulla legittima difesa

È slittato a domani il voto della commissione Giustizia del Senato alla riforma della normativa sulla legittima difesa. Il testo, proposto inizialmente da Guido Gubetti e riformulato da Guido Ziccone, sara' approvato con tutta probabilita' con i soli voti della maggioranza. "È possibile che accoglieremo qualche suggerimento che ci e' stato sottoposto", ha detto Ziccone. "Al massimo domani pomeriggio, il provvedimento sara' licenziato dalla commissione".

25 APRILE: VENETO, DONAZZAN, ABOLIRE L'ULTIMA INGIUSTIZIA

La legge italiana nega ancora oggi la qualifica di 'combattente', e i relativi benefici pensionistici a quanti, dopo l'8 settembre 1943, si arruolarono nelle Forze armate della Repubblica sociale italiana, sia volontariamente, sia perche' militari di leva o richiamati. Per la stessa Legge, i caduti mutilati della Rsi sono invece riconosciuti come caduti e mutilati di Guerra, e lo status di combattente e' riconosciuto regolarmente agli altoatesini, oggi italiani, che combatterono nell'esercito tedesco.Lo sottolinea in una nota la consigliera regionale veneta Elena Donazzan, esponente di Alleanza Nazionale, che in vista del 25 aprile, spiega come tutti questi italiani vestirono una divisa, obbedirono agli ordini di un governo regolare e servirono onestamente e senza colpe la loro Patria rappresentata dal vessillo tricolore. Abbattere quest'ultima ingiustizia - continua la Donazzan - prima che siano 60 anni dalla fine della guerra, dovrebbe essere impegno di tutti, perche' sarebbe bello vivere finalmente un 25 aprile che, da festa della 'liberazione', si trasformasse in festa della 'riconciliazione'. Sarebbe bello pensare che tutti i combattenti che si affrontarono lealmente, chi in nome della Liberta¹, chi dell¹Onore d¹Italia, ma sempre sotto il tricolore, si riappropriassero di questa giornata e marciassero insieme, come gia¹ avviene da anni nelle adunate degli alpini, dei bersaglieri, dei granatieri, dei paracadutisti.

REDDITO CITTADINAZA: NAPOLI, PRESIDIO NO GLOBAL IN CONSIGLIO REGIONALE

Annunciata per oggi pomeriggio una iniziativa di mobilitazione dei movimenti dei disoccupati e dei no global. La manifestazione partira' da piazza Nazionale e si concludera' con il presidio della sede del Consiglio regionale della Campania dove oggi e' in discussione il regolamento attuativo della legge regionale che istituisce il reddito di cittadinanza. I manifestanti fanno sapere che loro intenzione e' vigilare ed esigere il rispetto degli impegni assunti dalle forze politiche durante l'ultimo incontro tra una delegazione della Rete campana per il reddito sociale e i diritti e i Capogruppo di maggioranza e opposizioneFIAT/A MELFI TERZO GIORNO CONSECUTIVO DI BLOCCO DELLE PRODUZIONI

  • A causa della protesta di Fiom, Failms, Slai-Cobas e Ugl Torino, 21 apr. (Apcom) - Terza giornata consecutiva di stop alle produzioni Fiat e di blocco dell'area industriale a Melfi. Anche stamani i lavoratori del primo turno dello stabilimento sono stati 'messi in libertà' dall'azienda. Le linee dei due modelli che vengono costruiti nell'impianto: Punto e Lancia Ypsilon sono quindi ancora ferme a causa di uno sciopero iniziato lunedì e che ha portato anche al blocco delle cinque strade d'accesso al comprensorio di Melfi. La protesta viene attuata dai lavoratori aderenti a Fiom, Failms, Slai-Cobas e Ugl mentre sarebbero contrari, soprattutto ai blocchi stradali, i rappresentanti sindacali ed i lavoratori di Fim, Uilm e Fismic.

NAZISTI: E' MORTO L'EX UFFICIALE DELLE SS KARL HASS

Si e' spento all'eta' di 92 anni Karl Hass, maggiore delle SS, agli arresti domiciliari nel nostro paese. Nato il 5 ottobre del 1912 era stato condannato nel marzo del '98 insieme a Erick Priebke per l'eccidio delle Ardeatine.

BRUCIATA AUTO CONSIGLIERE COMUNALE DI AN A PISA

Incendiata la scorse notte l' automobile del consigliere comunale di An a Pisa Diego Petrucci. La vettura, intestata al padre dell' esponente di Alleanza nazionale, Sem, era parcheggiata nella centrale via Garibaldi. Lo scorso cinque aprile un altro incendio doloso aveva distrutto l' auto del segretario provinciale di An a Pisa, Marco Meucci; l' attentato era stato poi rivendicato dalle Cellule di offensiva rivoluzionaria

ADECCO: MOODY'S ABBASSA RATING DA BAA3 A BA1

Moody's ha abbassato il rating di Adecco, portandolo da Baa3 a Ba1. La decisione dell'Agenzia internazionale di rating e', si legge in un comunicato, conseguenza del ritardo nella presentazione dei risultati del 2003 e dei primi mesi del 2004, che dovevano essere sottoposti a revisione contabile. Moody's non esclude la possibilita' di un ulteriore declassamento se -si legge nella nota- l'azienda svizzera non fosse in grado di estendere la propria disponibilita' di credito dalle Banche e/o non pubblicasse a breve i risultati attesi

NO GLOBAL: PM ROMA CHIUDE INCHIESTA SU D'ERME E 13 ATTIVISTI

Rischiano di finire sotto processo il consigliere comunale Nunzio d'Erme e tredici persone, tra Disobbedienti e rappresentanti No Global, indagati dalla procura di Roma per resistenza aggravata a pubblico ufficiale in relazione agli scontri con la polizia del 4 ottobre 2003, all'Eur, quando era in corso la riunione intergovernativa preparatoria della firma della Costituzione europea. Il pm Salvatore Vitello, titolare del fascicolo, ha inviato ai difensori l'avviso di chiusura dell'indagine, passo che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. D'Erme e gli altri attivisti sono accusati di essersi opposti alle forze dell'ordine e di aver utilizzato nel corso della manifestazione collettiva bastoni, catene, altri oggetti contundenti e persino scudi in plexiglas. Gli indagati, dodici dei quali a gennaio finirono agli arresti domiciliari su decisione del gip, si sarebbero serviti di caschi da motociclista, fazzoletti sul volto o passamontagna per non farsi riconoscere. Decisivi per individuare le singole responsabilita', secondo la valutazione della procura, sono stati i filmati girati da numerose tv che ritraggono gli indagati durante i tafferugli. Tutte le accuse, pero', sono state respinte dagli stessi Disobbedienti che non si sono mai riconosciuti nelle immagini e nei fotogrammi mostrati loro durante gli interrogatori e che, pur ammettendo di aver preso parte alla manifestazione, hanno negato categoricamente di aver aggredito o colpito agenti della polizia. Anche gli avvocati non hanno mai mancato di denunciare una evidente sproporzione tra le misure adottate dal giudice su sollecitazione della procura della capitale e i fatti contestati, tanto e' vero che fu il tribunale del riesame, nel giro di un paio di settimane, a restituire la liberta' a tutti gli indagati sostituendo i domiciliari con l'obbligo di firma, e, in un caso specifico, annullando completamente il provvedimento cautelare del gip non ricorrendo i presupposti per qualsiasi misura.

G.R. 13,00

METALMECCANICI - Circa 60 operai metalmeccanici dello stabilimento 'Imesi' di Carini stanno protestando davanti la sede della presidenza della Regione siciliana in piazza Indipendenza a Palermo. A causa della protesta si registra un rallentamento del traffico stradale. Gli operai chiedono certezze sul futuro lavorativo dopo la volonta' di cedere l'azienda espressa nelle scorse settimane dall'Ansaldo-Breda. Un piano di cessione contestato dagli operai che nelle scorse settimane avevano occupato lo stabilimento.

NAPOLI PRESIDIO NO GLOBAL IN CONSIGLIO REGIONALE= Annunciata per oggi pomeriggio una iniziativa di mobilitazione dei movimenti dei disoccupati e dei no global. La manifestazione partira' da piazza Nazionale e si concludera' con il presidio della sede del Consiglio regionale della Campania dove oggi e' in discussione il regolamento attuativo della legge regionale che istituisce il reddito di cittadinanza. I manifestanti fanno sapere che loro intenzione e' vigilare ed esigere il rispetto degli impegni assunti dalle forze politiche durante l'ultimo incontro tra una delegazione della Rete campana per il reddito sociale e i diritti e i Capogruppo di maggioranza e opposizione.

IMMIGRATI

PALOMBARINI, INTACCATO ARCHITRAVE LEGGE BOSSI-FINI = Bocciatura, da parte della Consulta, di uno dei cardini della legge Bossi-Fini sull'immigrazione, quello che consente di espellere un clandestino accompagnandolo forzatamente alla frontiera. E' soltanto la prima puntata -commenta Giovanni Palombarini alto magistrato presso la Corte di Cassazione - presto la Consulta potrebbe abrogare altre norme, sui profili di incostituzionalita' della legge sull'immigrazione si esprimono da tempo insigni giuristi. E' stato colto -sottolinea l'alto magistrato- il carattere formale, apparente, del controllo del giudice su un immigrato che, in quanto espulso con provvedimento del questore o del prefetto, non puo' neppure organizzare una difesa. Difesa cui ha diritto come chiunque altro. Il giudizio del magistrato -conclude Palombarini- cosi' come e' previsto dalla norma impugnata, e' soltanto schematico, troppo rapido, ripeto apparente. Cosi' non ha senso e la Corte Costituzionale lo ha sottolineato Sono attese altre pronunce sulla Bossi-Fini, tuttavia con questa sentenza se ne e' intaccato l'architrave. Lo afferma in un'intervista a 'La Repubblica' Giovanni Palombarini, alto magistrato presso la Corte di Cassazione ed ex segretario di Magistratura democratica, commentando la

SALUTE

Ben 76 sostanze chimiche industriali persistenti, bioaccumulabili e tossiche sono state scoperte dal Wwf nel sangue di un campione di cittadini europei. Fra queste ci sono pesticidi organoclorurati, compresi DDT, Pcb, ritardanti di fiamma polibrominati, ftalati e composti perfluorinati (PFO), alcune delle quali vietate in Europa da oltre vent'anni e altre usate diffusamente, come gli ftalati e i composti perfluorinati. L'iniziativa del Wwf nasce dalla volonta' di sollecitare l'approvazione della nuova regolamentazione europea della chimica. L'associazione ha chiesto a 47 persone residenti in luoghi diversi in Europa di sottoporsi ad analisi del sangue. All'iniziativa hanno aderito 39 europarlamentari, 4 osservatori dei Paesi che entreranno a far parte dell'Unione, un ex membro del Parlamento europeo e tre persone del WWF, in rappresentanza di 17 nazioni europee. I risultati sono stati resi noti oggi. Tra le persone sottoposte al test anche gli italiani Guido Sacconi, relatore al parlamento Europeo del testo unico di regolamentazione della chimica.

TURCHIA

Condannata Leyla Zana La giustizia turca ha condannato nuovamente a 15 anni di prigione l'ex deputata curda Leyla Zana e tre suoi colleghi, al termine di un nuovo processo voluto dalla Corte Europea dei direitti dell'Uomo, che aveva giudicato il primo processo iniquo. Leyla Zana, Hatip Dicle, Orhan Dogan et Selim Sadak,, ex deputati del partito pro-curdo della democrazia (DEP), erano stati condannati una prima volta nel 1994 a quindici anni di prigione per sostegno alla ribellione curda. Questo verdetto era stato duramente condannato in Europa e Leyla Zana, 43 anni, era diventata un simbolo per l'Unione Europea della volontà della turchia di democratizzarsi. Nel 1995, il parlamento europeo le aveva dedicato il premio Sakharov dei diritti dell'Uomo. Nel 2001, la corte europea dei diritti dell'uomo aveva critica il fatto che, nel corso del processo, gli accusati non avevanopotuto far comparire tutti i testimoni e che l'accusa aveva tardato a notificare le nuove imputazioni. Il parlamento turco aveva quindi autorizzato un nuovo processo poichè la precedente sentenza era stata condannata dalla corte europea dei diritti dell'uomo. ma gli avvocati della difesa e gli attivsti per i diritti umani avevano criticato a più riprese il nuovo processo, giudicandolo non meno iniquo del precedente.

PALESTINA

SEI PALESTINESI UCCISI A GAZA - Sono sei i palestinesi rimasti uccisi nel corso di operazioni militari dell'esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza. E' quanto hanno riferito fonti ospedaliere, aggiungendo che molte altre persone sono rimaste ferite quando alcuni elicotteri 'Apache' hanno sparato missili contro alcune abitazioni nei pressi di Beit Lahyia. Quest'operazione e' immorale e viola tutte le leggi internazionali e i diritti umani, ha detto Abdel-Razaq al-Majayda, capo dei servizi di sicurezza palestinesi, che ha rivolto oggi un appello alla comunita' internazionale perche' intervenga e metta fine alle incursioni delle truppe israeliane.

UE critica ISRAELE Gli assassinii mirati compiuti da Israele sono illegali e sbagliati. Lo ha detto oggi il commissario europeo alle relazioni esterne Chris Patten intervenendo oggi nella plenaria dell'Europarlamento sulla situazione in Medio Oriente. Nella regione c'e' poca offerta di pace, ha aggiunto, ribadendo la posizione della Commissione Ue favorevole al rilancio del piano di pace della road map elaborato dal quartetto composto da Nazioni Unite, Europa, Stati Uniti e Russia.

IRAQ La giornata di oggi si è aperta con un'intensificazione delle operazioni della resistenza irachena:

A BASSORA secondo un aggiornamento ufficiale diffuso poco fa, le quattro esplosioni di Bassora e l'attentato all'accademia della polizia di Zubair hanno causato 68 morti e oltre 100 feriti. A Bassora si sono verificate tre esplosioni ravvicinate contro posti di polizia irachena. Una quarta esplosione è avvenuta più tardi. L'emittente ha spiegato che i militari britannici hanno provato ad avvicinarsi al luogo degli attentati ma sono stati accolti dagli iracheni, rabbiosi, con un fitto lancio di pietre.

Scontri armati FALLUJA - Almeno nove guerriglieri iracheni sono rimasti uccisi negli scontri avvenuti oggi a Falluja (nord) nonostante il tentativo in corso di far funzionare un cessate-il-fuoco, ha affermato oggi un comunicato militare americano, secondo il quale tre marine sono stati feriti. Secondo gli abitanti, invece, sono stati uccisi sei civili disarmati, e dieci sono stati feriti. Mancano conferme indipendenti. Tre marine sono stati feriti quando un gruppo nemico ha sparato con armi automatiche e ha lanciato razzi anticarro da un palmeto nel nordovest di Falluja, afferma la nota dell'esercito Usa a Falluja. E' stato chiamato un elicottero di rinforzo, nove membri della guerriglia sono stati uccisi, e un numero imprecisato feriti. All'ingresso delle truppe americane nel quartiere di Golan si è verificata una forte resistenza. Guerriglieri hanno aperto il fuoco contro i soldati americani e i loro carriarmati. Le truppe Usa hanno proseguito e in loro aiuto, dice Al jazeera, sono entrati in azione i caccia dell'aviazione. Sembra incrinarsi quindi la tregua stabilita negli ultimi giorni a Fallujah mentre i guerriglieri presenti in città non hanno ancora consegnato le armi come richiesto dall'appello congiunto di Usa e leader locali.

Nasiriyah DOPO i tre colpi di mortaio da 60 millimetri, che sono caduti fuori dal perimetro della Cpa, senza nessuna conseguenza ne' per le persone , ne' per le cose,di questa mattina un colpo d'arma da fuoco, probabilmente un mortaio o un razzo rpg, è esploso a circa 30 metri da una pattuglia della Msu (Multinational Specialized Units) alla periferia di Nasiriyah, in Iraq. Lo ha confermato ad Apcom il portavoce italiano, tenente colonnello Giuseppe Perrone, spiegando che nessun militare è rimasto ferito

INTANTO SI ALLUNGA L'ELENCO DEI PAESI CHE DECIDONO DI RITIRARSI DALL'IRAQ - Dopo la Spagna e l'Honduras, anche la Repubblica Dominicana potrebbe ordinare alle proprie truppe di rientrare in anticipo dall'Iraq. Lo ha annunciato il presidente Hipolito Mejia, che soltanto due giorni fa aveva assicurato al segretario di Stato Usa Colin Powell il rispetto dell'impegno a mantenere i suoi 302 militari fino a luglio. "Siamo senza dubbio preoccupati", ha detto Mejia, aggiungendo che prima di prendere una decisione definitiva avrebbe consultato gli alti vertici militari e i membri del suo governo. "Non è una cosa che possa essere decisa su due piedi", ha detto ancora. I militari dominicani sono inquadrati insieme con i 370 honduregni nella brigata a comando spagnolo.

brazile

Era dal 1996, anno del massacro di 19 contadini ‘Senza terra’ a Eldorado dos Carajás, che la violenza contro i lavoratori rurali non registrava picchi così elevati nello Stato amazzonico del Pará

  • nel 2003 sono stati 33 i contadini uccisi, l’indice più alto degli ultimi dieci anni. A preoccupare è anche il fatto che per nessuno degli omicidi avvenuti dal 1996 - in totale 142 - è stato individuato un colpevole. Emblematico il caso della strage di Eldorado perpetrata dalla polizia militare: nel processo di primo grado, tenuto nel giugno del 2002, tutti gli agenti che parteciparono al massacro, oltre un centinaio, sono stati assolti; i loro due comandanti sono stati giudicati colpevoli e condannati ma restano a piede libero in attesa del giudizio di secondo grado che potrebbe non avere mai luogo. La maggior parte delle inchieste aperte sulle uccisioni di ‘Sem terra’ è stata archiviata mentre le poche denunce che hanno dato luogo ad arresti e udienze penali non hanno impedito rinvii, stralci e annullamenti di processi. Analizzando i dati relativi al 2003, un altro aspetto preoccupante è la relazione tra gli assassinii di leader contadini e sindacali con il disboscamento illegale dell’Amazzonia: se il Pará guida la ‘lista nera’ degli Stati brasiliani con più alto bilancio di violenze contro i ‘Sem Terra’, lo stesso accade per quanto riguarda la distruzione indiscriminata delle foreste. Nel Pará, inoltre, dilaga il fenomeno del lavoro in forma di schiavitù: nel 2003 il 62,5 per cento delle denunce relative a questo gravissimo abuso presentate nell’intero Brasile (238) si riferisce a questo particolare Stato. Nello stesso periodo nel solo Pará sono stati liberati 1.870 contadini-schiavi su un totale di 5.000

MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE PER EX PRESIDENTE MENEM

Il provvedimento è stato emesso dal giudice Jorge Urso nell'ambito di uno scandalo finanziario riguardante lavori in istituti carcerari della provincia di Buenoa Aires. Negli ultimi tempi l'ex presidente ha dichiarato ripetutamente di non voler rispondere alle citazioni della magistratura argentina perchè non vi sono le condizioni per un processo equo. Menem, 73 anni, ha governato l'Argentina dal 1990 al 1999

GR ORE 9.30

Irak

E' ancora incerto il numero di vittime di tre attentati avvenuti stamane ad altrettante stazioni della polizia irachena a Bassora. Le esplosioni si sono verificate alle 9.00 ore locale, circa le 6.00 ora italiana. Tra gli obiettivi colpiti l'accademia di polizia di Zubair. Secondo un portavoce delle forze britanniche, che controllano la zona, gli attentati sarebbero stati condotti con tre autobombe. Alcune fonti parlano di 61 morti e piu' di 200 feriti in un bilancio, ancora provvisorio. Secondo corrispondenti dell'agenzia Reuters decine di persone, tra cui bambini che viaggiavano sullo scuolabus di un asilo, sono state investite dall'esplosione simultanea di tre autobombe vicino ad altrettante stazioni di polizia.

Anche nel centro dell'Iraq nella citta' di Falluja si e' tornati allo scontro a fuoco questa mattina all'alba. Circa 35 miliziani hanno attaccato i marine americani nel nord della citta', nel distretto di Golan. Secondo testimoni, alle ore 6 locali i guerriglieri hanno aperto il fuoco contro i soldati americani e sarebbero entrati in azione anche i caccia dell'aviazione Usa.

Non è rimasta immune nemmeno Nassiriya dall'ondata di attacchi della resistenza irachena. Il colonnello Giuseppe Perrone, portavoce del contingente militare italiano in Iraq, ha confermato all'Ansa che non ci sono stati feriti', ne' danni. Si e' trattato - ha detto - di tre colpi di mortaio da 60 millimetri, che sono caduti fuori dal perimetro della Cpa, senza nessuna conseguenza ne' per le persone , ne' per le cose. Sull'episodio sono in corso accertamenti. In quel momento nella Cpa, ha detto Perrone, c'erano funzionari della stessa Autorita' provvisoria della coalizione e i militari italiani di guardia.

Le forze militari irachene hanno ucciso quattro ribelli e sequestrato tre autobombe in un raid notturno contro un nascondiglio della guerriglia nel nord dell'Iraq. Lo ha detto un responsabile iracheno, il maggiore Anwar Amin, secondo il quale le forze della difesa civile hanno attaccato a circa 130 km a sud di Kirkuk, e che nel raid sono stati sequestrati anche fucili d'assalto.

Palestina

Una massiccia operazione militare israeliana è scattata questa mattina nel nord della striscia di Gaza, a Beith Lahiya, dove carri armati e elicotteri hanno fatto il loro ingresso nel tentativo di bloccare il lancio di razzi Kassam contro le colonie israeliane della zona. Lo riferiscono fonti giornalistiche israeliane e palestinesi, precisando che le truppe di Tel Aviv sarebbero penetrate all'interno della città per ben 4 chilometri. Secondo fonti mediche palestinesi, 2 persone sono state uccise, e almeno sei ferite, durante l'incursione. Una volta entrati a Beit Lahiya, le truppe israeliane hanno avviato perquisizioni casa per casa a caccia degli 'ingegneri' responsabili della produzione dei rudimentali razzi Kassam. Proprio da questa città erano partiti domenica scorsa i razzi che hanno ferito nove coloni di un insediamento che sorge a poca distanza dalla città palestinese. Secondo l'agenzia 'Afp' con queste due morti sale a 3.920 il numero delle persone uccise dal'inizio della seconda intifiada (settembre 2000): 2.951 palestinesi e 899 israeliani.

Vananu

L'ex ingegnere nucleare israeliano Mordechai Vanunu potrebbe non essere rilasciato questa mattina, come annunciato. Il portavoce della prigione di Shikma, Ofer Lefler, ha detto che "Vanunu non verrà rilasciato finché non comunicherà ufficialmente l'indirizzo dove risiederà, indirizzo che per il momento si è rifiutato di dare". In realtà si sa che Vanunu risiederà in un lussuoso appartamento in un residence di Jaffa, il vecchio porto della città israeliana di Tel Aviv. Mordechai Vanunu dovrebbe tornare in libertà dopo 18 anni di detenzione, di cui 11 passati in totale isolamento, per l'accusa di alto tradimento. L'ingegnere aveva infatti rilasciato un'intervista al Sunday Times in cui rivelava al mondo che Israele produceva bombe nucleari sotto le sabbie del deserto del Negev, in totale spregio degli accordi contro la proliferazione nucleare e all'insaputa della comunità internazionale e del parlamento israeliano

Processo marini

Si è tenuta ieri martedì 20 aprile 2004, l’udienza presso la Corte di cassazione del Tribunale di Roma del processo contro compagne e compagni anarchici accusati di banda armata e associazione sovversiva. Si è trattato del terzo grado del cosiddetto “processo Marini” dal nome del Pubblico Ministero che ha orchestrato tutta la faccenda giudiziaria e repressiva. La Cassazione ieri sera ha confermato le condanne per gli anarchici coinvolti nel processo Marini (sono 13). Le condanne sono pesantissime (30 anni e un ergastolo) La vicenda iniziò la mattina del 17 settembre 1996, quando i carabinieri dei Ros fecero irruzione nelle abitazioni di una sessantina di anarchici in tutta Italia, per eseguire perquisizioni e arresti. I PM Marini e Ionta in quell’occasione dichiararono di aver sgominato una pericolosa banda armata denominata “Orai” (Organizzazione rivoluzionaria anarchica insurrezionalista), nome esotico che nessuno ha mai sentito e che non ha mai rivendicato nessuna azione. Questa “banda” si sarebbe autofinanziata con i proventi di rapine e sequestri, denaro che sarebbe servito alla pubblicazione di alcuni giornali e riviste anarchiche. L'organizzazione, secondo l'impianto accusatorio, avrebbe agito con un doppio livello: "il primo, palese e pubblico, rappresentato dall'attività politica nell'ambito del movimento, dai dibattiti nei cosiddetti “centri occupati”, da manifestazioni, pubblicazioni e convegni; il secondo, occulto e compartimentato, finalizzato al compimento di attività illegali come attentati, rapine, sequestri di persona ed altri reati". Queste sono le trame accusatorie, macchinose e precostituite, che il PM Marini ha portato avanti per tutti gli anni di processo, iniziato appunto nel gennaio 1996 a danno di 68 compagne/i, fra cui numerosi anarchici, accusati di “banda armata” e “associazione sovversiva”. Il 31 maggio 2000, dopo quasi tre anni di processo, la sentenza di primo grado del processo Marini contro vari anarchici/e accusati banda armata e associazione sovversiva, aveva portato alla condanna di ben 13 compagne/i, con pene molto elevate, e che in secondo grado, nel febbraio 2003 sono aumentate, arrivando da un minimo di 6 anni fino a condanne per 30 anni e in un caso all'ergastolo più isolamento diurno per 18 isolamenti diurno. In poche parole, questa incursione contro gli anarchici è stata decisa, studiata e programmata a tavolino dai carabinieri del Ros di Roma. A confermarlo un documento ad uso interno dei ROS recapitato nel luglio 1997 a Radio Black Out di Torino Il documento datato 1994 spiega per filo e per segno il come e il perché di una inchiesta giudiziaria contro decine e decine di anarchici, avviata grazie all'utilizzo di una collaboratrice di giustizia. Si tratta dunque di una programmazione di un'inchiesta giudiziaria che ripercorre le tappe fondamentli delle lunghe indaginisugli anarchici condotte dall'Arma (e non solo) e dalla magistratura negli ultimi 20 anni, a partire dal '76.

Coca-Cola: ancora sangue in Colombia BOGOTA 20 APRILE 2004

Massacrati famigliari di un dirigente del Sinaltrainal. Approssimativamente verso le sette di mattina di oggi, 20 aprile del 2004, soggetti armati di mitragliette sono entrati in casa di Gabriel Remolina nel quartiere La Cumbre della città di Bucaramanga, e hanno sparato indiscriminatamente contro tutta la sua famiglia, assassinando Gabriel, la sua compagna Fanny Robles e ferendo tre dei suoi figli, che attualmente si trovano in un centro medico della stessa città; uno di loro, Robinson Remolina si trova in condizioni molto gravi (NdR deceduto oggi 21 aprile 2004). Non è la prima occasione in cui famigliari di lavoratori della Coca Cola affiliati del Sinaltrainal sono vittime di questo tipo di aggressioni. Questo nuovo crimine si commette in un contesto di conflitto lavorativo con l'impresa Coca Cola , che vuole licenziare massicciamente molti lavoratori dopo la chiusura di dieci linee di produzione il passato 9 settembre del 2003; situazione che ha determinato lo sciopero della fame, del quale Efrain Guerrero è stato uno dei partecipanti.

gror040421 (last edited 2008-06-26 10:01:24 by anonymous)