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''Fabrizio Gatti, giornalista del Corriere della Sera, e' stato condannato a 20 giorni di reclusione (con il beneficio della condizionale), il 5 maggio 2004, per aver falsificato la sua identita' nel corso di un'inchiesta sul Centro di accoglienza per immigrati. Il giornalista fara' ricorso in appello contro questa sentenza. Reporter senza frontiere denuncia la severita' di questo verdetto che condanna pesantemente un giornalista per aver utilizzato il solo mezzo che aveva a disposizione per indagare su un affaire di interesse generale''. Lo afferma in una nota ufficiale l'associazione della stampa internazionale. ''L'organizzazione internazionale per la difesa della liberta' di stampa ritiene che il diritto dei giornalisti a informare e quello del pubblico a essere informato, debba prevalere su un reato minore, che peraltro era l'unica strada percorribile per fare scoprire una realta' sociale e garantire il diritto all'informazione'' si legge ancora nel comunicato. ''Fabrizio Gatti - questa la ricostruzione di 'Reporter senza frontiere' - aveva dichiarato questa falsa identita' proprio per poter accedere al centro di accoglienza temporanea di via Corelli, a Milano. L'ingresso al centro di accoglienza era infatti tassativamente vietato ai giornalisti e ai parlamentari che non avevano mai ricevuto l'autorizzazione a visitare quel luogo nonostante i ricorrenti rumor di violazioni dei diritti degli immigrati, di condizioni sanitarie deplorevoli e di detenzione abusiva nel periodo compreso tra il 1999 e il 2000. Il centro di accoglienza temporanea per immigrati e' stato chiuso un mese dopo la pubblicazione degli articoli di Fabrizio Gatti'

ciao bella, inizio col sommario delle notizie che già sono state trovate, mano mano in chat ti dico tutto. Bacioni

Sommario

Esteri

Irak, cronaca

Irak, torture

Palestina

cecenia, morte presidente, reazioni

Svizzera, marco camenish

Svizzera, la tranquilla polizia...'

Italia

Melfi (audio realizzato stamattina, da tagliare)

Scienze politiche (audio realizzato stamattina)

Cinisi, chiusura foruma antimafia (chiamare killerina)

Greenpeace, azioni ocntro ogm (chiamare domitilla senni, presidente di GP)

genova, interrogato canterini (sentire laura tartarini)

cpt, condannato il giornalista che falsificò identità per entrare a documentare

GR ORE 19.30

Esteri

Irak, cronaca

Moqtada al-Sadr ha dato ordine ai suoi guerriglieri sciiti di ampliare il proprio raggio d'azione, facendo dilagare a tutto il Paese la lotta contro le truppe alleate a guida Usa finora in corso solo in alcune città principali, da Sadr City in Baghdad al centro e al sud. Lo ha riferito Qais al-Khazali, braccio destro di Sadr a Najaf, la citta' santa sciita ove il giovane imam e' rifugiato da settimane insieme ai suoi fedeli. "Siamo ormai entrati in una seconda fase della resistenza", ha proclamato Khazali, "e la nostra pazienza nei confronti delle forze di occupazione e' finita. D'ora in poi la nostra politica consistera' nell'estendere lo stato di resistenza e di farlo propagare all'intero Iraq, e cio' a causa dell'inasprimento delle ostilita' da parte degli occupanti e dalla loro violazione di tutte le 'linee rosse' nelle citta' sante di Kerbala e di Najaf". Non solo Sadr, ma anche esponenti sciiti meno oltranzisti, avevano ammonito la coalizione a non oltrepassare tali 'linee rosse', vale a dire a non entrare nei confini dei luoghi piu' sacri alla loro confessione.

Irak, torture

La croce rossa internazionale conferma oggi la veridicità del rapporto apparso nei giorni scorsi sul wall street journal. Nel suo "rapporto sul trattamento da parte delle forze della coalizione dei prigionieri di guerra e di altre persone in Iraq", la Croce Rossa denuncia "diverse serie violazioni delle diritto umanitario internazionale". Queste, per sommi capi, le "principali violazioni" denunciate dalla Croce Rossa" che sottolinea che in alcuni casi le coercizioni si sono tradotte in vere e proprie "torture". Il rapporto dice esplicitamente: "Brutalità contro persone protette (ovvero tutelate dalla convenzione di Ginevra, n.d.r.) al momento della cattura o dei primi momenti di custodia. Tali brutalità hanno in alcuni casi causato la morte o serie ferite". "Assenza di notifica di arresto alla famiglia della persona privata della libertà, cosa che ha creato notevole stress agli stessi arrestati e alle famiglie": "Forme di coercizione fisica o psicologica durante gli interrogatori". "Prolungato trattenimento e isolamento in celle completamente prive di luce". "Un uso eccessivo e sproporzionato della forza contro persone private della libertà che ha dato luogo a morti o ferimenti gravi durante il periodo dell'internamento". Altri "seri problemi" derivanti "dal comportamento di membri di delle forze della coalizione" sono "il sequestro e la confisca dei beni" delle persone arrestate, la costrizione di alcune di loro a "svolgere compiti pericolosi", la detenzione delle persone in "luoghi pericolosi". Per quanto riguarda i metodi di interrogatorio violento - documentati anche dalle foto scattate da alcuni militari americani - la Croce Rossa scrive che i "maltrattamento durante gli interrogatori non sono sistematici eccezion fatta per gli interrogatori delle persone arrestati in rapporto a possibili minacce alla sicurezza o considerata in possesso di informazioni potenzialmente ad alto valore di intelligence. In questi casi, le persone arrestate sotto la supervisione dell'Intelligence militare si sono trovate ad essere soggette a tutta una varietà di trattamenti durissimi che vanno dagli insulti alle minacce, alle umiliazioni, alla coercizione fisica e psicologica e in alcuni casi alla tortura vera e propria"

Palestina

Guardie di frontiera israeliane hanno ucciso a colpi di arma da fuoco uno studente universitario palestinese ad Abu Dis, località che si trova alle porte orientali di Gerusalemme Est e che ne e' considerata di fatto un sobborgo, ma che d'altro canto non e' compresa entro i confini municipali e dunque ricade in Cisgiordania. La morte del giovane, un diciannovenne identificato come Fadi Bahar, e' stata denunciata da testimoni oculari e confermata da fonti ospedaliere locali. La vittima studiava all'Università "al-Quds", che ha sede proprio ad Abu Dis; sembra che i militari ebraici abbiano aperto il fuoco su di lui e su alcuni amici che lo accompagnavano, ritenendo stessero comportandosi in maniera sospetta. Un portavoce dell'Esercito israeliano dal canto suo ha affermato di essere a conoscenza di uno scontro in quella zona, nma dallo sviluppo ben diverso: un estremista palestinese avrebbe lanciato una bottiglia incendiaria all'indirizzo delle guardie, e queste che avrebbero risposto sparando. «Il palestinese», ha proseguito il portavoce, «e' stato preso dal panico ed e' fuggito, ma mentre stava correndo è stato investito da un'auto, anch'essa palestinese». Una versione che e' stata smentita dal direttore dell'ospedale "Makased" di Gerusalemme Est, dove lo studente e' stato ricoverato solo per spirare poco dopo a causa delle gravi ferite subite. «E' chiarissimo», e' sbottato il medico, Khaled Qorei, «il ragazzo e' morto per una ferita alla testa provocata da un vero proiettile

cecenia, morte presidente, reazioni

Svizzera, marco camenish

Oggi si è aperto a Zurigo il processo contro Marco Camenisch. Per volere della magistrato Claudia Wiederkehr tutti i processi tenuti in passato contro Camenisch verranno nuovamente celebrati. Il primo, che si è aperto appunto questa mattina alle 9.15 con una dichiarazione di Marco, è il rifacimento del processo di Coira (1981). Da martedì 11 a lunedì 17 Maggio al centro delle udienze ci sarà l’evasione dal carcere di Regendorf (1981). Il 17, in particolare, saranno ascoltati gli psichiatri che in quegli anni operarono a Regendorf per documentarne le condizioni di prigionia. Tra gli altri è previsto l’intervento dello psichiatra Binswanger, che proprio allora, si dimise pubblicamente a titolo di protesta. Nei giorni successivi si tratterà dell’omicidio della guardia di frontiera di Brusio K. Moser (1989), omicidio per cui Marco ha sempre negato ogni responsabilità, quindi saranno ascoltati alcuni amici di Marco che testimoniarono al processo di Coira. L’ultima udienza è prevista per l’1 giugno, mentre il verdetto è atteso per il 4 giugno. Sabato scorso, in occasione del presidio in vista del processo, sono stati arrestati tre - tra compagni e compagne, tuttora in carcere, e per i/le qual* si attende il rilascio.

Svizzera, la tranquilla polizia...

22 agenti della cantonale, una decina della città di Locarno, una dozzina fra auto e furgoni a strisce arancio, il tutto per un tranquillo sit in davanti al mc donald's. Una cinquantina forse meno gli attivisti che armati di volantini e un milione di buoni motivi si sono ritrovati di fronte al fast food per richiamare l'attenzione sulla micidiale arma di distruzione di massa. Tonnellate gli alberi abbattuti trasformati in contenitori dalla vita media di 3 minuti, centinaia di migliaia i manzi e le vacche che ogni giorno vengono trasformate in polpette a scapito di contadini senza terra. Contadini a che oltre hai terreni si sono visti portar via anche l'acqua, servono infatti 3'500 litri di acqua per ricavare un kg di carne bovina, materia prima per tanti mc jobs. Lavori divenuti la panacea del libero mercato, saltuari, precari, a tempo, dove nemmeno le blande leggi sul lavoro Elvetiche vengono rispettate. Doveva, essere un tranquillo sit-in. Doveva, ma una impressionante presenza di forze del dis-ordine si sono subito fatte notare, la Mc donald's baluardo della civiltà del libero mercato andava difesa dai nuovi barbari cultori dello slow food, bioattivist* del mangiare sano, vegetarian* imbelli e attivist* alla continua ricerca di altri mondi possibili. Per difendere il libero mercato la polizia non ha esitato a far uso di spray al pepe sul viso dei giovani manifestanti, cinque manifestanti (fra cui 3 minorenni) sono stati fermati. un agente della comunale di Muralto pare sia rimasto leggermente ferito dal lancio di una sedia.

Italia

Melfi (audio realizzato stamattina, da tagliare)

Scienze politiche (audio realizzato stamattina)

Cinisi, chiusura foruma antimafia (chiamare killerina)

Greenpeace, azioni ocntro ogm (chiamare domitilla senni, presidente di GP)

Non sono intenzionati a lasciare la Keoyang Majesty gli attivisti di Greenpeeace che da ieri bloccano la nave, al largo di Chioggia (Venezia), per impedire che possa scaricare in porto le 40 mila tonnellate di soia che gli ecologisti affermano essere di produzione Ogm. Ai tre manifestanti che si erano incatenati alle tre gru, stamani all'alba se ne e' aggiunto un quarto, tutti per impedire qualsiasi manovra all'unita'. E' previsto in giornata l'arrivo di un quinto militante dell'organizzazione ecologista, un italiano che si leghera' alla catena esterna dell'ancora. A circa 800 metri dalla Keoyang Majesty, che batte bandiera panamense, si trova la Esperanza, la nave di Greenpeace che da' supporto ai militanti e da dove partono i blitz. La situazione sulla nave, che trasporta il carico, e' tranquilla e il rapporto tra i 20 membri dell'equipaggio (13 coreani e 7 indonesiani), e' buono. Il comandante, che e' coreano - ha riferito una militante che si trova sulla nave - e' preoccupato perche' ha paura di perdere il suo posto di lavoro. I manifestanti hanno fatto sapere che dovranno essere costretti con la forza ad abbandonare la nave e che faranno di tutto per bloccare lo scarico della soia della Burges e Cargil. Sulla catena dell'ancora e sulla fiancata della nave sono stati appesi due striscioni con le scritte Difenditi dagli Ogm e L'Europa dice no agli Ogm.

genova, interrogato canterini (sentire laura tartarini)

E' stato interrogato questa mattina dal pm Francesco Cardona Albini dalle 10.30 a mezzogiorno Vincenzo Canterini, ex capo del reparto mobile di Roma, indagato per lesioni ad alcuni manifestanti durante il G8 del 2001 a Genova. In particolare Canterini e' accusato di aver spruzzato spray urticante negli occhi di un avvocato. L' episodio contestato dalla procura accadde il 21 luglio del 2001, intorno a mezzogiorno, all' incrocio fra corso Buenos Aires e via Casaregis. Secondo l' accusa, Canterini avrebbe spruzzato il contenuto di uno spray urticante negli occhi di un avvocato torinese, Gianluca Vitali, che protestava per un lancio di lacrimogeni ad altezza d'uomo e di altri due manifestanti

Cpt

Fabrizio Gatti, giornalista del Corriere della Sera, e' stato condannato a 20 giorni di reclusione (con il beneficio della condizionale), il 5 maggio 2004, per aver falsificato la sua identita' nel corso di un'inchiesta sul Centro di accoglienza per immigrati. Il giornalista fara' ricorso in appello contro questa sentenza. Reporter senza frontiere denuncia la severita' di questo verdetto che condanna pesantemente un giornalista per aver utilizzato il solo mezzo che aveva a disposizione per indagare su un affaire di interesse generale. Lo afferma in una nota ufficiale l'associazione della stampa internazionale. L'organizzazione internazionale per la difesa della liberta' di stampa ritiene che il diritto dei giornalisti a informare e quello del pubblico a essere informato, debba prevalere su un reato minore, che peraltro era l'unica strada percorribile per fare scoprire una realta' sociale e garantire il diritto all'informazione si legge ancora nel comunicato. Fabrizio Gatti - questa la ricostruzione di 'Reporter senza frontiere' - aveva dichiarato questa falsa identita' proprio per poter accedere al centro di accoglienza temporanea di via Corelli, a Milano. L'ingresso al centro di accoglienza era infatti tassativamente vietato ai giornalisti e ai parlamentari che non avevano mai ricevuto l'autorizzazione a visitare quel luogo nonostante i ricorrenti rumor di violazioni dei diritti degli immigrati, di condizioni sanitarie deplorevoli e di detenzione abusiva nel periodo compreso tra il 1999 e il 2000. Il centro di accoglienza temporanea per immigrati e' stato chiuso un mese dopo la pubblicazione degli articoli di Fabrizio Gatti'

G.R. 13,00

IRAQ

DIMEZZATO L'EXPORT DI PETROLIO PER SABOTAGGIO Sono state dimezzate dal sabotaggio dell'oleodotto che alimenta i terminal le esportazioni di greggio da Bassora, nel sud dell'Iraq. Lo hanno reso noto fonti del ministero iracheno per il Petrolio. I terminal di Bassora sono tra i piu' importanti in assoluto per l'economia del Paese, ma restano in gran parte bloccati in conseguenza dell'attacco dinamitardo contro la condotta, risalente a sabato; quest'ultima era stata fatta saltare con una carica esplosiva e stando a un un portavoce del Genio statunitense, Steve Wright, e' tuttora in fiamme. L'attentato e' avvenuto all'estremita' meridionale della penisola di Faw, non lontano da Bassora e dal porto di Umm Qasr, laddove l'Iraq ha il suo solo sbocco sul mare.

NUOVI SCONTRI A KUFA, 12 IRACHENI

Dodici iracheni sono stati uccisi durante la notte in scontri a Kufa fra forze americane e seguaci del predicatore sciita Muqtada al Sadr, secondo fonti mediche locali. Fra i morti quattro sono miliziani di al Sadr. Intanto testimoni riferiscono che forze americane stanno entrando in citta' dai tre principali punti d'ingresso, mentre elicotteri stanno sorvolando l'area. I soldati stanno istituendo posti di blocco. Nella vicina citta' santa sciita di Najaf, fonti della polizia riferiscono di colpi di mortaio e missili contro la sede del governatorato dove si trovano gli americani. Alcune centinaia di abitanti hanno intanto manifestato chiedendo che i miliziani di Al Sadr tornino a casa dalle loro famiglie e lascino il controllo alla polizia irachena. Elicotteri americani sorvolano l'abitato lanciando volantini che esortano la gente a non collaborare con il predicatore radicale. Un esponente del partito sciita Supremo Consiglio per la rivoluzione Islamica in Iraq (Sciiri), lo sceicco Sadreddine al-Qubanji, ha intanto affermato in una conferenza stampa diffusa da molte televisioni arabe che, in seguito ad un negoziato, la milizia di Al Sadr si ritirera' in settimana da Najaf.

SI COMBATTE A SADR CITY, SEDICI MILIZIANI UCCISI

Gli scontri erano iniziati intorno alla mezzanotte ora locale, le 22 di ieri in Italia, e in massima parte si sono protratti fino alle 4 del mattino, per poi concludersi. "Sono stati uccisi sedici elementi anti-iracheni", hanno riferito le fonti Usa. "La probabilita' che si tratti di combattenti della milizia di Sadr sono elevate". Nelle stesse ore aerei statunitensi avevano attaccato l'edificio di Sadr City nel quale erano ospitati gli uffici del giovane predicatore fondamentalista sciita. Lo hanno riferito testimoni oculari, secondo cui i velivoli hanno sganciato sulla palazzina a un unico piano almeno una bomba, radendola praticamente al suolo. In mattinata, a detta degli abitanti del quartiere, i carri armati Usa hanno completatao l'opera demolendo del tutto la costruzione. La notizia del raid non è stata confermata questa mattina dal comando militare Usa ma testimoni sul posto hanno potuto vedere il palazzo che ospitava gli uffici completamente in macerie. Tra le macerie si nota i resti di quello che sembrerebbe un missile Hellfire. Il comando militare Usa ha detto solo che ieri a Sadr City vi sono stati duri scontri con i miliziani di al Sadr e confermato la morte di "almeno 19 combattenti iracheni armati di razzi e lanciagranate".

BARNIER, NON MANDEREMO TRUPPE FRANCESI

La Francia non inviera' truppe in Iraq, anche se e' pronta a partecipare, sotto l'egida delle Nazioni Unite e con l'Unione Europea, alla ricostruzione economica e politica del Paese. Lo ha affermato il ministro degli Esteri francese, Michel Barnier, durante una conferenza stampa a Bruxelles, a margine di un incontro con il suo omologo belga Luis Michel e il premier Guy Verhofstadt, aggiungendo che e' da escludere la possibilita' che la Francia invii truppe in Iraq, questo e' chiaro.

PALESTINA

GERUSALEMME, UCCISO UN PALESTINESE Un giovane palestinese e' stato ucciso in circostanze controverse alle prime ore di oggi a Abu Dis, alla periferia di Gerusalemme est. Secondo fonti palestinesi Fadi Bachar, di 19 anni, e' stato ucciso dal fuoco di agenti della Polizia di Frontiera, che hanno reagito a una sassaiola. Un portavoce militare israeliano ha invece detto che il giovane e' stato investito da un'automobile palestinese che non si era fermata in tempo. Nella striscia di Gaza 13 case palestinesi sono state demolite dall' esercito lungo la strada che dal valico di Kissufim porta a un gruppo di insediamenti. Ieri cecchini palestinesi avevano sparato contro un gruppo di coloni che si erano raccolti sulla strada per ricordare l' uccisione, una settimana prima, di una colona e delle sue quattro figlie, colpite dal fuoco di due palestinesi.

ARAFAT POTREBBE TRASFERIRSI A GAZA

L' Egitto starebbe attivamente operando per ottenere il trasferimento a Gaza, dalla sua attuale sede a Ramallah, del presidente dell' Autorita' nazionale palestinese Yasser Arafat. Secondo quanto ha riferito oggi il quotidiano israeliano in lingua inglese Jerusalem Post, fonti dell' Anp hanno detto che il capo dei servizi di intelligence egiziani, generale Omar Suleiman, dovrebbe arrivare a Ramallah nel prossimo futuro per consigliare Arafat a trasferirsi a Gaza su un elicottero militare egiziano. La proposta ha il fine di prevenire un raid israeliano nel quartier generale di Arafat.. Non e' tuttavia chiaro, hanno precisato le fonti, se il leader palestinese sia disposto ad accogliere questa proposta. Di recente il premier israeliano Ariel Sharon aveva rivolto una trasparente minaccia a Arafat, affermando di ritenersi ormai sciolto dall' impegno preso tre anni fa col presidente Usa George W. Bush di non colpire l' anziano Rais. Arafat era solito risiedere a Gaza dal suo ritorno nei Territori nel 1994, ma dopo lo scoppio dell' intifada, a fine settembre del 2000, era rimasto a Ramallah e Israele in seguito lo aveva isolato nel suo quartier generale in questa citta' dove si trova tuttora.

CECENIA

BOMBA STADIO, MASKHADOV NEGA SUA RESPONSABILITA' Nella sua condanna del terrorismo, Maskhadov - che rilancia il suo piano per un negoziato di pace in Cecenia garantito dalla comunita' internazionale - afferma di includere la giustizia sommaria, i sequestri di persona, la cattura di ostaggi e gli omicidi politici. Sottolinea inoltre che nell'attentato di ieri, accanto agli occupanti odiati dal popolo ceceno e ai traditori (un riferimento a Kadyrov), vi sono state vittime tra i civili ed esprime solidarieta' ai familiari delle vittime innocenti. Rendendoci conto che la morte e la violenza non possono dare soluzione ai nostri problemi, noi abbiamo rinunciato al terrore di risposta, malgrado i metodi perfidi che i nostri civili subiscono ogni giorno sulla loro pelle a opera degli occupanti e dei loro fiancheggiatori, prosegue il leader ribelle. Maskhadov avanza quindi sospetti sui servizi segreti russi che a suo giudizio avrebbero avuto interesse a liquidare il governo fantoccio di Kadyrov, che aveva esaurito tutte le risorse del processo di soluzione pseudo-politica presentata dalla dirigenza russa alla comunita' mondiale come un dialogo reale col popolo ceceno, per nominare un altro Kadyrov. Da parte sua, il leader indipendentista torna invece a invocare quello che definisce un negoziato reale, sulla base di una indipendenza condizionata della Cecenia garantita dalla comunita' internazionale, affermando che senza la partecipazione della comunita' internazionale sara' impossibile ripristinare la pace e mettere fine a una guerra coloniale che dura ormai da quasi quattro secoli. In passato lo stesso Maskhadov aveva annunciato di aver condannato a morte Kadyrov, mentre stamattina fonti del suo governo indipendentista avevano giustificato come inevitabile l'eliminazione fisica del presidente lealista.

SVIZZERA

CAMENISCH, ANARCHICI MANIFESTANO A ZURIGO Clima ad alta tensione questa mattina davanti al Tribunale di Zurigo dove e' iniziato il processo nei confronti di Marco Camenisch, l'anarchico poschiavino accusato di omicidio per la morte di un doganiere 36enne ucciso nell'89 a Brusio e di tentato omicidio ai danni di un secondino durante la sua evasione dal carcere di Regensdorf nell'81 mentre stava scontando una condanna a 10 anni per un attentato dinamitardo a una centrale elettrica. Questa mattina alcune decine di anarchici stanno manifestando fuori dal palazzo di Giustizia per "esprimere solidarieta' ad un prigioniero politico". Imponenti le misure di sicurezza con inferriate e teli protettivi davanti al Tribunale. Camenisch e' giunto stamani a Zurigo dal carcere di Kloten dove e' detenuto. La sentenza e' prevista per il prossimo 4 giugno.

ITALIA

FIAT: MELFI IN CORSO LE ASSEMBLEE DEGLI OPERAI PER VALUTARE L'IPOTESI DI ACCORDO TRA AZIENDA E SINDACATI. Le assemblee saranno realizzate siu tre turni di lavoro, sono iniziate questa mattina proseguiranno nel pomeriggio e termineranno nel turno di notte. Dopo tre settimane di sciopero probabilmente gli operai approveranno l'ipotesi, ma la mobilitazione rimarrà in piedi

G.R. 9,30

IRAQ

SOSPESE ESPORTAZIONI DI GREGGIO DAL SUD PER UN ATTENTATO = Bloccate le esportazioni di petrolio dal sud dell'Iraq a causa di un attacco contro uno degli oleodotti all'estremita' meridionale della penisola di Faw. Lo rende noto la BBC precisando che il terminal petrolifero e' ancora in fiamme dopo l'attentato avvenuto sabato 8 maggio, anche se la notizia e' stata diffusa solo oggi. La penisola di Faw, da cui passa l'oleodotto prima di raggiungere i terminali di Bassora e' ancora in fiamme. Fino a quando non verra' domato l'incendio e valutati i danni - hanno riferito fonti britanniche - non potranno essere riprese le esportazioni di greggio, che costituiscono l'unica fonte per il Paese di introiti in valuta straniera

AGGUATO A KIRKUK - Alcuni uomini armati hanno ucciso due ingegneri, un sudafricano e un neozelandese, e il loro autista iracheno, in un agguato avvenuto nella citta' settentrionale di Kirkuk. Un'auto con alcuni ribelli a bordo ha teso un'imboscata agli stranieri, impiegati nella 'Compagnia irachena di ricostruzione, stamani mentre stavano per salire sulla loro vettura per andare al lavoro. E' quanto ha riferito un funzionario della polizia locale.

TORTURE

IL NEW YORK TIMES comunica che il primo processo sugli abusi e sulle torture in Iraq è stato fissato per 19 maggio". Anche l giornale inglese GUARDIAN apre con le torture ai prigionieri iracheni. "Nuove immagini e critiche militari accrescono la pressione su Bush". E Abdel Bassat Turki, ministro iracheno, accusa: "Bremer sapeva". In Gran Bretagna, "Hoon affronta i comuni mentre cresce la tensione".

CECENIA

DOPO UCCISIONE KADYROV il governo indipendentista ceceno ha oggi affermato che con l'uccisione ieri del presidente filorusso Akhmad Kadyrov e' scomparso un criminale genocida ed e' fallita l'intera politica russa nel Caucaso, ed invita Mosca a cercare una via negoziale per risolvere il conflitto. Fonti del governo ribelle hanno detto all'Ansa che sarebbe stato preferibile portare in giudizio per i loro criminie genocidi sia Kadyrov che il generale Valery Baranov, comandante delle forze russe in Cecenia, rimasto ferito gravemente nell'attentato di ieri. Ma sfortunatamente la nazione cecena e' ingiustamente privata di questa possibilita, hanno aggiunto

NORDCOREA

PYONGYANG INVITA GLI USA A FARE PASSI AVANTI - A tre giorni dall'inizio della nuova sessione dei colloqui a sei per risolvere la crisi nucleare della Corea del Nord, Pyongyang invita gli Stati Uniti a non perdere tempo ma piuttosto a fare passi avanti degni di fiducia per sbloccare il dialogo. Il successo dei colloqui e qualsiasi progresso nella soluzione della questione nucleare dipendono interamente dall'atteggiamento degli Stati Uniti -si legge sul quotidiano ufficiale del nord, il Rodong Sinmun.

INDIA

ELEZIONI LEGISLATIVE, FASE FINALE, BOMBE, UN MORTO E 21 FERITI - Ancora violenze nelle elezioni legislative indiane, giunte ormai alla fase finale, la quinta a tre settimane dall'inizio del voto; alle elezioni sono stati chiamati alle urne più di 660 milioni di elettori . Nella città di Doda, nello Stato di Jammu Kashmir, una granata è stata lanciata da militanti contro un corteo di automobili di un candidato. Un funzionario governativo è rimasto ucciso e quindici altre persone sono rimaste ferite. Secondo i media locali, l'ordigno è esploso vicino al cancello di un ospedale. Nello stesso distretto elettorale, militanti hanno lanciato una granata e sparato con i fucili contro un seggio elettorale, ferendo sei persone, ha riferito la polizia.

gror040510 (last edited 2008-06-26 09:56:01 by anonymous)