GR ORE 13.00

Palestina

Un ragazzino palestinese di quattordici anni, che era rimasto ferito nel weekend, e' morto stamane. Lo hanno reso noto fonti mediche palestinese: l'adolescente era stato raggiunto da due proiettili al petto, durante scontri avvenuti ieri nella citta' vecchia di Nablus. Intanto, la radio israeliana ha reso noto che stamane, sempre a Nablus, un miliziano palestinese armato con un fucile e' stato ucciso dai militari israeliani.

GR ORE 9.30

PALESTINA

ESERCITO ISRAELIANO SI RIPOSIZIONA A RAFAH = Alle prime ore di questa mattina, l'esercito israeliano ha iniziato a ritirarsi dal quartiere di Tel Sultan di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ponendo cosi' fine a un assedio durato sei giorni. Fonti militari israeliane citate dal quotidiano Haaretz spiegano che in realtà si tratta di un riposizionamento delle forze israeliane. Per alcuni giorni ancora i militari rimarranno a Rafah. Rimane ancora sotto assedio campo Brasile, un'altra sezione del campo profughi, dove oggi i militari hanno avviato operazioni per la ricerca di tunnel sotterranei di collegamento all'Egitto. Nell'operazione militare denominata Arcobaleno iniziata lunedi' scorso sono rimasti uccisi almeno 43 palestinesi, un centinaio fermati, e decine di abitazioni sono state rase al suolo.

IRAQ

PRESSIONI SU ONU E USA PER LA GUIDA DI FUTURO GOVERNO - Mentre si avvicina la scadenza fissata per la presentazione del nuovo governo provvisorio iracheno che si insedierà il prossimo 1 luglio, a Baghdad i rappresentanti di Usa e Onu stanno predisponendo i nominativi dei ministri di questa specie di governo. I problemi di sicurezza non hanno agevolato la scelta dei membri del futuro governo - riferisce oggi il New York Times - condotta dall'inviato speciale dell'Onu, Lakhdar Brahimi, in stretta collaborazione con l'inviato speciale di Bush in Iraq, Robert D. Blackwill. "Quello che è accaduto a Fallujah riassume i problemi di Brahimi", ha spiegato un alto funzionario dell'amministrazione americana, riferendosi alla decisione Usa di affidare il controllo dlela roccaforte sunnita a ex generali di Saddam Hussein. I curdi hanno chiesto a Brahimi e a Blackwill la carica di presidente o primo ministro. Anche gli sciiti hanno fatto pressioni per avere il controllo del nuovo governo iracheno. Persone che hanno avuto contatti con i funzionari iracheni hanno dichiarato che Blackwill ha avuto richieste costanti per un ruolo di primo piano per Adnan Pachachi, esponente sunnita nell'attuale Consiglio iracheno. Sono otto le cariche contese: il ruolo di premier, considerato il più influente, quello di presidente e dei due vicepresidenti, considerate più formali, e la guida di quattro ministeri: difesa, esteri, finanza e petrolio. Un portavoce di Brahimi, Ahmad Fawzi, ha precisato che l'inviato Onu sta ancora consultando le fazioni irachene e molti dei 400 partiti politici emersi nel Paese dopo la caduta di saddam Hussein. Mentre un funzionario dell'amministrazione Usa ha detto che ormai "Brahimi sta per concludere le sue scelte

IRAQ

Almeno 20 persone sono rimaste ferite negli scontri di questa notte a Najaf tra le forze americane e l'esercito del leader sciita Muqtada al Sadr. Secondo quanto riferito da fonti ospedaliere, il bilancio potrebbe aumentere al rientro delle ambulanze inviate a soccorrere altri feriti. La stessa fonte ha precisato che la struttura ospedaliera è in attesa del riconoscimento di quattro persone morte negli scontri della notte tra sabato e domenica, che sono state decapitate. Non ci sono notizie di vittime tra le forze americane.

CONCLUSO VERTICE ARABO TRA DOCUMENTI SCONTATI E NUVOLETTE DI FUMO

In apertura, l’altro ieri, se ne era andato subito il libico Muammar Gheddafi; alla cerimonia di chiusura ieri pomeriggio non ha voluto partecipare l’egiziano Hosni Mubarak: il 16esimo vertice della Lega Araba (capi di Stato e ministri degli Esteri), svoltosi a Tunisi, ha prodotto comunque un paio di documenti imperniati sulla questione del conflitto arabo-israeliano, la situazione irachena, le sanzioni statunitensi alla Siria e la questione delle riforme dei sistemi politici nei Paesi arabi.

AFFONDANO TRAGHETTI, CENTINAIA DI DISPERSI

Due traghetti sono affondati ieri nel sud del Bangladesh, lungo il fiume Meghna: sono circa 240 i dispersi. Il primo a inabissarsi è stato il ‘M.V. Lighting Sun’, partito in direzione della capitale Dhaka, con 250 passeggeri a bordo (300 secondo altre fonti). L’imbarcazione è colata a picco dopo essere stata colpita da un’improvvisa tempesta vicino a Chandpur (170 chilometri a est di Dhaka). Solo 50 passeggeri sono stati portati in salvo fino a questo momento. L’altro disastro è avvenuto a un chilometro di distanza, sullo stesso fiume: il traghetto ‘M.V. Diganta’ era partito da Narayanganj, vicino alla capitale, diretto verso il distretto costiero di Gournadi, quando, poco dopo aver fatto tappa a Chandpur, è stato travolto dal maltempo ed è affondato. A bordo c’erano circa 40 passeggeri, ma solo sei sarebbero stati portati in salvo.

COLOMBIA

Almeno cinque persone sono morte e 93 sono rimaste ferite in un attentato dinamitardo avvenuto in una discoteca di Apartadó (dipartimento di Antioquia, nordest della Colombia). Quattro persone sarebbero morte sul colpo, una quinta dopo essere stata ricoverata in ospedale, ma alcune fonti giornalistiche locali parlano anche di un sesto deceduto. I feriti (82 secondo alcuni bilanci, 93 per altri) hanno riportato in maggioranza lesioni non gravi. Secondo il sindaco del municipio, Fidel Banguero, "per le caratteristiche dell’attentato si presume che gli autori siano le Farc, Forze armate rivoluzionarie della Colombia",