GR ORE 13,00

IRAQ

NAJAF

GRAVISSIMI ALCUNI DEI TECNICI RUSSI FERITI

- Sono in condizioni critiche alcuni dei sei tecnici russi rimasti feriti stamani in un agguato in Iraq in cui due loro colleghi sono stati invece uccisi. Lo hanno riferito fonti dell'Interenergo servis, l'impresa russa per la quale i tecnici lavoravano in Iraq. Le fonti hanno precisato che il sanguinoso agguato e' avvenuto nei pressi della centrale elettrica di Dura, una delle quattro che l'Interenergoservis sta riabilitando in Iraq e dove i tecnici stavano recandosi al lavoro a bordo di un pullman. Il ministro della protezione civile russo Serghei Shokov ha intanto annunciato che un aereo per evacuare i tecnici dell' Intereenergo servis ancora in Iraq (231 o 241, a seconda delle fonti) e' pronto a partire nelle prossime ore da Mosca diretto a Baghdad.

TORTURE, GENERALE DI GUANTANAMO INCITO' A USARE CANI

- E' stato un generale che comandava il carcere di Guantanamo a sollecitare l'uso dei cani per terrorizzare i reclusi nella famigerata prigione irachena di Abu Ghraib. Lo rivela oggi il Washington Post citando la testimonianza del col. Thomas Pappas, uno degli ufficiali chiamati a rispondere per lo scandalo delle torture. Secondo Pappas, che e' capo della 205/ma brigata di intelligence militare, il gen. Geoffrey D. Miller, a suo tempo comandante del centro di detenzione di Guantanamo, ispiro' e promosse l'uso di cani da guardia per terrorizzare gli iracheni. Questa idea venne poi appovata dal gen. Ricardo S. Sanchez, comandante in capo in Iraq, ora rimosso dal suo incarico. E' stata una tecnica che ho personalmente discusso con il gen. Miller quando era qui per visitare la prigione, ha dichiarato Pappas, responsabile del penitenziario quando l'anno scorso si sono verificati gli abusi. Ha detto - ha continuato il colonnello durante un interrogatorio davanti al gen. Antonio Taguba - che usavano cani militari a Gitmo (soprannome di Guantanamo Bay) e che erano molto efficaci per creare il clima favorevole a ottenere informazioni dai prigionieri.

BOZZA DI RISOLUZINE PER L'ONU Il Consiglio di sicurezza dell'Onu potra' approvare una risoluzione per il passaggio della sovranita' in Iraq, solo se il processo di formazione del governo provvisorio sara' trasparente. Lo ha affermato oggi il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. Occorre garantire le condizioni per cui il processo di formazione del governo provvisorio sia trasparente, affinche' esso si costituisca in maniera tale da essere legittimo agli occhi del popolo iracheno e della comunita' internazionale, ha dichiarato Lavrov. La posizione della Russia e' coerente e ben nota ai nostri partner, ha aggiunto il ministro degli esteri russo.

AMNESTY: ITALIA PORTA PACE E VENDE ARMI - Non possiamo essere tra i portatori di pace del mondo e, contemporaneamente, tra i primi esportatori di armi. Cinque paesi europei, tra cui il nostro, generano piu' di un terzo del mercato globale di armi. Lo ha detto il presidente della sezione italiana di Amnesty International, Mario Bertotto, nella conferenza stampa a Viale Mazzini. Dopo aver affermato che gruppi armati e governi combattono una guerra ai valori globali, distruggendo i diritti umani della gente comune, Bertotto ha segnalato, come uno dei maggiori problemi mondiali da affrontare con particolare urgenza il massacro che si sta perpetrando in Sudan, che ha causato gia' un milione di sfollati interni e 100.000 fuori dai confini. E' una vergogna per la Comunita' internazionale - ha aggiunto - occorre consentire subito l'accesso agli aiuti umanitari e procedere all'invio di osservatori internazionali in Sudan

PALESTINA

GERUSALEMME

TURCHIA PRONTA RICHIAMARE AMBASCIATORE IN ISRAELE - In segno di protesta per le recentissime e sanguinose incursioni delle truppe israeliane nel campo profughi di Rafah, all'estremita' meridionale della Striscia di Gaza, la Turchia ha minacciato di richiamare per consultazioni il proprio ambasciatore nello Stato israeliano, seppure temporaneamente. L'annuncio e' stato dato dal ministro degli Esteri turco, Abdullah Gul, il quale ha ammesso esplicitamente che la decisione avrebbe appunto lo scopo di sottolineare l'indignazione per l'accaduto da parte di Ankara: uno dei pochi Paesi islamici con i quali Israele intrattenga normali relazioni diplomatiche, abbinate anzi nel caso specifico a una stretta alleanza anche sul piano militare. Nei raid a Rafah, la cosiddetta 'Operazione Arcobaleno' che e' stata la piu' massiccia operazione intrapresa dalle Forze Armate ebraiche da diversi anni a questa parte, sono rimasti uccisi decine di palestinesi, compresi svariati bambini; demolite inoltre numerose abitazioni civili

PAKISTAN ESPLOSIONE IN MINIERA DI CARBONE, ALMENO 15 VITTIME

Almeno quindici minatori sono morti per un’esplosione avvenuta in una miniera di carbone a Sinjidi (Pakistan sudoccidentale). Lo hanno reso noto oggi fonti governative, specificando che la catastrofe è avvenuta ieri sera a causa di un accumulo di gas nella miniera di proprietà privata situata 45 chilometri ad est di Quetta, principale centro del sudovest. I soccorritori hanno recuperato finora solo tre corpi, mentre non meno di altri dodici sono ancora sepolti sotto i cumuli di macerie della miniera profonda 770 metri. Incidenti di questo tipo non sono infrequenti in Pakistan, dove gli standard di sicurezza nelle miniere sono scarsi, specialmente in quelle private. Il Pakistan possiede vaste riserve di carbone: si stima che siano in tutto oltre 184 miliardi di tonnellate e che ne vengano prodotti ogni anno quattro milioni di tonnellate, usati in maggioranza per alimentare le fornaci per fare mattoni.

ALLUVIONE CARAIBI/ DRAMMATICO BILANCIO VITTIME: OLTRE 500 MORTI

Ancora in drammatica ascesa il bilancio delle vittime dell'alluvione che ha colpito l'isola di Hispaniola, che ospita la Repubblica Dominicana e Haiti: secondo gli ultimi dati forniti da funzionari locali - citati dalla Bbc on line - i morti sarebbero più di 500. Moltissimi anche i dispersi. Responsabili dei servizi d'emergenza della Repubblica Dominicana hanno riferito che più di 13mila persone sono rimaste senza casa. Intanto truppe americane e canadesi si sono unite alle autorità locali per le operazioni di assistenza e ricerca. Nelle ultime due settimane l'isola è stata colpita da piogge incessanti. Ma il colpo di grazia è stato dato dalla tempesta avvenuta nelle prime ore di lunedì, che ha provocato la rottura degli argini del fiume Solie. Il villaggio di Jimani, posto sul confine haitiano e abitato principalmente da emigrati di quel Paese, è stato travolto in pieno dalle acque. Sul fronte dominicano, un reporter dell'Associated Press ha riferito di aver visto personalmente circa 180 cadaveri in un obitorio provvisorio. Le famiglie delle persone disperse hanno sostenuto che un centinaio di corpi sono stati interrati in una fossa comune.

CALABRIA: MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DEI PRECARI PER LA STABILIZZAZIONE

Si e' svolta stamane, a Catanzaro la manifestazione di protesta dei 10 mila precari calabresi, che rivendicano la stabilizzazione, in applicazione, anche, della recente legge regionale. Dopo un comizio i manifestanti hanno sfilato per vie cittadine, portandosi dinnanzi la sede della Giunta regionale, dove una delegazione ha chiesto di essere ricevuta dal Presidente Chiaravalloti o chi per lui. Chiediamo un piano per il lavoro, in grado di dare risposte forti a questo oceano di precariato, che va dagli Lsu ed Lpu fino ai progetti Noc, ai lavoratori ex Telcal, agli ex corsisti Enel di Rossano. Lo ha detto, Luigi Sbarra, Segretarion della Cisl Calabria. Nonostante le nostre sollecitazioni - ha aggiunto Sbarra - la Regione non e' stata in grado di avviare un serio ragionamento con le parti sociali sulla necessita' di definire una proposta organica per il lavoro e l'occupazione. Viviamo una situazione di malessere sociale enorme. Gli Lpu - ha spiegato il sindacalista - non vengono pagati, nonostante stiano prestando la loro attivita' lavorativa con grande senso di responsabilita' alle dipendenze degli enti utilizzatori, da novembre. Quel misero sussidio di 470 euro, che consente a molti di questi giovani, che spesso hanno famiglia, di sbarcare il lunario, non viene loro corriposto da mesi. Noi chiediamo che la Regione attivi una forte pressione sul governo perche' si apra al ministero del Lavoro un tavolo di confronto e concertazione sul precariato calabrese. Chiediamo alla Regione, che tra qualche settimana sara' alle prese con l'assestamento di bilancio, di individuare le risorse necessarie per dare copertura finanziaria alla legge 20, priva di fondi, che doveva stabilizzare i precari; chiediamo risorse per garantire la proroga dei progetti Lpu fino a dicembre; chiediamo una verifica di tutti i posti vacanti negli enti sub regionali e nella pubblica amministrazione per capire come e' possibile avviare un percorso graduale di stabilizzazione. La Regione, pero', alle sollecitazioni non risponde, ma naviga a vista. Paradossalmente - ha continuato - siamo la Regione che ha il piu' alto tasso di disoccupazione d'Europa, con il piu' alto tasso di lavoro nero, ma priva di una proposta seria ed organica di politica per il lavoro. Non servono palliativi; occorrono risposte. Non vale la storiella che mancano le risorse. Le risorse ci sono, ma la Regione ha - ha concluso Sbarra - deciso di utilizzarle per consulenze e collaborazioni, negando un misero sussidio a 10.000 Lsu ed Lpu.

Emergenza rifiuti: una discarica in fiamme nella notte

Un incendio, probabilmente doloso, si e' sviluppato la scorsa notte nella discarica di Settecainate a Giugliano, in provincia di Napoli. Il sito era stato requisito nei giorni scorsi dal commissariato straordinario per l'emergenza rifiuti. I vigili del fuoco, ancora al lavoro, sono riusciti a circoscrivere le fiamme. A Settecainate, riaperto il sito, non erano ancora stati portati rifiuti, quindi l'ipotesi di una combustione spontanea viene praticamente esclusa.