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AFGHANISTAN/ CAPO DELLA POLIZIA UCCISO DA TALEBANI NEL SUD PAESE

Un gruppo di talebani ha fatto irruzione nell'ufficio governativo della zona meridionale di Miana Shien, 90 chilometri da Kandahar, uccidendo il capo della polizia e dando alle fiamme l'edificio. Un portavoce dei talebani, Abdul Hakim Latifi, ha precisato che i miliziani hanno aperto il fuoco contro l'edificio questa mattina prima dell'alba, uccidenso il capo della polizia Rahmatullah "insieme con tre dei suoi uomini". All'Associated Press, contattata telefonicamente, Latifi ha aggiunto che i talebani hanno dato alle fiamme l'ufficio del sindaco e due pickup. Nello scontro a fuoco sarebbe rimasto ucciso anche un talebano. Un portavoce del governatore di Kandahar, Khalid Pashtun, ha confermato la versione fornita da Latifi. "Abbiamo inviato truppe ma non abbiamo ancora ricevuto nessun'altra informazione", ha detto Pashtun

CECENIA: UCCISI 18 MILIZIANI GUARDIA PRESIDENZIALE CECENA

Diciotto miliziani della guardia presidenziale cecena, fedele all'amministrazione locale filorussa, sono morti in combattimenti svoltisi tra ieri e stamattina con elementi della guerriglia islamico indipendentista nella regione di Shali, nel sud montagnoso della Cecenia. Lo riferisce l'agenzia russa Interfax, citando il vicepremier ceceno unionista e capo della guardia presidenziale Ramzan Kadyrov. Ramzan, figlio del defunto presidente ceceno Akhmad Kadyrov, ucciso dalla guerriglia in un attentato il 9 maggio scorso, ha aggiunto che negli scontri sono morti anche diversi banditi, il cui numero preciso deve essere tuttavia ancora verificato. Nello stesso distretto di Shali, e in particolare attorno al villaggio di Avtury, scontri violenti si erano avuti gia' nelle settimane scorse dopo una serie di incursioni della guerriglia, seguite da rastrellamenti compiuti dai reparti federali russi e dalle milizie cecene lealiste

BANGLADESH: INONDAZIONI, ALMENO 2 MILIONI SENZA CIBO NE' CASA

ALITALIA/ DE PALACIO: ESSENZIALI TAGLI AL PERSONALE

NERUDA: 100 ANNI, CUBA GLI RENDE OMAGGIO

Anche Cuba ha reso omaggio al poeta cileno Pablo Neruda, di cui si sono celebrati ieri i cent'anni dalla nascita. La Casa delle Americhe dell'Avana ha dedicato l'ultimo numero della sua rivista culturale a Neruda, definito poeta essenziale della sua patria e dell'umanita. Neruda - scrive Roberto Fernandez Retamar, direttore della rivista culturale - e' stato un combattente sociale che non ha mai abiurato ai propri ideali. Neruda, premio Nobel per la Letteratura nel 1971, visito' per la prima volta Cuba nel 1942 e vi fece poi ritorno nel 1949 e nel 1960. Nel corso della sua ultima visita all'Avana, il poeta dedico' il volume 'Cancion de gesta' alla rivoluzione castrista.