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GR ORE 19.30

Italia

Migrtanti

Hanno lasciato il carcere Petrusa di Agrigento alle 18.50 i tre responsabili della nave umanitaria tedesce Cap Anamur, arrestati lunedi' scorso con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il presidente dell'omonima associazione, Elias Bierdel, e Stefan Schmidt e Vladimir Dhchkevitch, rispettivamente comandante e primo ufficiale della nave che lunedi' scorso ha sbarcato a Porto Empedocle 37 africani soccorsi nel Canale di Sicilia il 20 giugno, sono stati rimessi in liberta' su decisione del gip di Agrigento, Walter Carlisi, che non ha accolto la richiesta della Procura di confermare la custodia cautelare. A Birdel e Schmidt il magistrato ha imposto pero' il divieto di soggiorno in Sicilia, Calabria e Puglia

  • I tre sono usciti dal carcere a bordo di auto della polizia, che si sono allontanate a velocita' per essere condotti in non precisati uffici della questura dove espletare alcune formalita'. Nessuno dei giornalisti e dei molti simpatizzanti della Cap Anamur in attesa davanti all'istituto di pena hanno potuto parlare con loro. Su una delle auto e' stato possibile vedere che erano a bordo Bierdel e Schmidt, su un'altra da solo Vladimir Dhchkevitch, mentre la terza vettura faceva da scorta

Migranti

Stanno crescendo, in queste ore, le adesioni all'iniziativa lanciata ieri dal Comune di Venezia a favore dei trentasette profughi raccolti dalla nave umanitaria Cap Anamur e attualmente trattenuti nel Centro di Caltanissetta. Si sta formando una delegazione che domani mattina si rechera' nella citta' siciliana per offrire immediata ospitalita' ai richiedenti asilo in diversi Comuni italiani e per chiedere percio' che i trentasette possano subito lasciare la struttura detentiva. Lo annuncia l'assessore di Venezia alle politiche sociali . Alla delegazione - hanno gia' confermato la propria partecipazione numerosi comuni siciliani (tra cui la stessa Caltanissetta, Delia, Milazzo e Gela), la Regione Friuli Venezia Giulia, che invita i profughi quali 'esperti' per la nuova legge sull'immigrazione, la Provincia e il Comune di Modena, i Comuni di Roma, Firenze, Ancona (il cui sindaco e' anche presidente della Consulta Anci per l'immigrazione), Padova, Reggio Emilia, Cosenza, Pisa, Livorno, Bitonto, Abano Terme. La delegazione arrivera' domani in mattinata a Caltanissetta, dove il sindaco Salvatore Messana ha gia' organizzato un incontro con il prefetto della provincia siciliana, che sta gestendo la vicenda per conto del ministro degli interni. Successivamente, gli amministratori si recheranno al Centro di Permanenza Temporanea, dove chiederanno di incontrare i profughi.

Bossi- fini

Slitta, verosimilmente, alla fine di agosto il decreto di modifica della legge Bossi-Fini sull'immigrazione bocciata dalla Corte costituzionale. Questa e' la previsione del ministro della Giustizia Roberto Castelli il quale, al termine del Consiglio dei ministri, ha spiegato che era inutile approvare un provvedimento che non aveva nessuna possibilita' di essere, poi, convertito. Il guardasigilli ha confermato tutte le riserve della Lega al pronunciamento della Consulta. Occorre trovare una soluzione - ha infatti detto - ad una sentenza che non ci piace e che sposta il problema da una questione amministrativa sul piano delle liberta' personali.

Rivolta a crotone

tre persone arrestate e sedici contusi: e' questo il bilancio del tentativo di fuga, avvenuto questa notte, all'interno del centro di permanenza temporanea per migranti, che sorge in localita' Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, accanto al centro di prima accoglienza, alla periferia di Crotone. Intorno all'1,30 di stamani, sette persone che si trovavano all'interno della struttura, hanno divelto alcune finestre tentando la fuga, ma sono stati scoperti dal personale che sorveglia il centro, composto da agenti di Polizia e Carabinieri. Dai locali e' iniziato un fitto lancio di oggetti, mentre e' stato appiccato il fuoco alle suppellettili ed agli arredi. Si e' reso percio' necessario anche l'intervento dei Vigili del Fuoco, i quali, tuttavia, non potendo avvicinarsi, hanno dovuto fare uso di idranti a cannoncino per domare le fiamme. Alla fine degli scontri si sono contati sette contusi fra gli extracomunitari, due fra gli agenti di Polizia e sette tra i Carabinieri. Attualmente la situazione, all'interno del centro, e' calma.Ci sono stati però tre arresti, tre persone di naz<ionalità palestinese. Due sono stati rinchiusi nella locale casa circondariale, il terzo si trova ricoverato in ospedale, piantonato dalle forze dell'ordine. Sarebbero stati complessivamente una cinquantina, secondo i carabinieri, gli immigrati coinvolti nel tentativo di rivolta, i quali hanno agito con il volto coperto da lenzuola per evitare di essere identificati.

Sgomberi

Questa mattina alla 6,30 la polizia, accompagnata dagli operatori di una TV locale, ha sgomberato il Perlanera. Operai stanno murando l’edificio, mentre le forze del disordine hanno piazzato transenne intorno al posto, che, dopo quattro anni di abbandono, stava rivivendo. Il sindaco Scagni ha mantenuto le promesse : uno spazio autogestito è stato chiuso. Gli occupanti stanno presidiando all’esterno dell’edificio. Ma l’iniziativa contro la Tav prevista per questa sera di svolgerà ugualmente.

POnte sullo stretto

Cresce a Messina l'opposizione il fronte del "No" al Ponte sullo Stretto. Nel Salone di rappresentanza di Palazzo Zanca il Messina Social Forum ha presentato il terzo Meeting internazionale contro il Ponte, un campo a Capo Peloro dal 17 al 25 luglio analogo a quello di Villa San Giovanni per discutere anche di mafia, di razzismo, di pace e di negazione dei diritti di citadinanza. "Il Ponte - secondo il leader messinese Tonino Cafeo - e' solo uno dei tanti sottoprodotti della globalizzazione liberista, sicuramente il piu' visibile e dannoso per il nostro territorio"

Lavoro

Sono un centinaio i posti di lavoro a rischio esternalizzazione per i dipendenti dello stabilimento Siemens Mobile di Cinisello Balsamo (Milano). Lo afferma la Confederazione unitaria di base (Cub) che si e' mobiliata nei giorni scorsi - anche con scioperi e manifestazioni - per evitare la cessione di lavoratori ad altre aziende. Il sindacato di base teme licenziamenti mascherati e denuncia la riduzione del settore ricerca e sviluppo. Il progetto dell'azienda e' di esternalizzare quattro reparti della ricerca presso cui lavorano un centinaio di persone þ ha spiegato una lavoratrice della divisione 'Ricerca e sviluppo' della sede Siemens di Cinisello Balsamo, che ha chiesto di non divulgare il nome þ. Le esternalizzazioni costringono gli attuali dipendenti al trasferimento in aziende in altre regioni. La Siemens dichiara che il motivo di questo piano aziendale e' la riduzione dei costi con conseguente trasferimento in Paesi dove il costo del lavoro e' piu' basso. Certo non si tratta di licenziamenti, ma il confine e' sottile dato che delle nuove societa' appaltatrici non si sa nulla. Il colosso tedesco di telefonia mobile possiede nella zona Nord di Milano alcuni centri chiave per la ricerca e la produzione di tecnologie per i telefonini di terza generazione, l'Umts e altri protocolli. La sede di Cinisello, in funzione dal 2002, con 700 dei 1000 dipendenti impiegati nell'area 'Ricerca e sviluppo', rappresenta uno dei principali centri di studio per le tecnologie Gsm e Umts. L'azienda Siemens - dice Tonino Vetrano della Fmluniti-Cub a proposito della situazione nella sede di Cassina de' Pecchi (Milano) þ vuole procedere con due esternalizzazioni in contemporanea di vari gruppi di lavoratori. Siamo molto preoccupati per la situazione e stiamo cercando un piano alternativo che permetta la ricollocazione di tutti quei lavoratori a rischio. La Siemens non puo' pretendere un numero inferiore di dipendenti che lavorino piu' ore. Le esternalizzazioni hanno dimostrato anche in passato la loro inefficienza, in quanto oggi quei lavoratori 'trasferiti' si trovano in mezzo alla strada.

Lavoro

I lavoratori della Magneti Marelli Powertrain degli stabilimenti di Bologna e Crevalcore (Bo) hanno attuato oggi due ore di sciopero con assemblea, per discutere lo stato delle trattative sul futuro dei due siti produttivi, che si avviano verso un diverso assetto a Bologna e verso una riconversione a Crevalcore. I lavoratori chiedono che tali programmi siano discussi preventivamente con le rappresentanze sindacali e che ogni ipotesi di intesa sia sottoposta al voto dei lavoratori prima della firma.

Arresti br

Tra i documenti sequestrati in un computer di Roberto Badel, 37 anni, romano, arrestato questa mattina nella sua abitazione dalla Digos di Roma, che ha eseguito un'ordinanza firmata dal Gip, Carmelita Russo, c'è anche un file che secondo gli investigatori sarebbe un documento interno all'organizzazione Br-pcc. Le indagini sono andate avanti per diversi mesi dopo la perquisizione avvenuta lo scorso 24 ottobre nell'abitazione di Badel. "Quello che abbiamo trovato - ha detto Lamberto Giannini, capo della Digos Romana - solo programmi per l'attività di cancellazione di documenti informatici" gli stessi che sono stati ritrovati nel covo di via Montecuccoli. La posizione e il ruolo di Badel, all'interno dell'organizzazione Br-pcc, è "al vaglio" degli investigatori che al momento stanno esaminando il materiale sequestrato che è oggetto di analisi anche da parte dei consulenti tecnici dei Pm romani, Franco Ionta e Pietro Saviotti che indagano sulle Br-pcc. Gli elementi che hanno portato all'arresto di Badel, secondo quanto ha riferito ai cronisti Giannini, non sono esclusivamente legati ai contatti e Badel, che svolge attività lavorativa all'Istat, aveva con due componenti del gruppo romano delle Br, Diana Blefari Melazzi e Paolo Broccatelli. Gli investigatori ritengono interessanti i file e i programmi di criptazione di documenti ritrovati tra cui un pgp, un programma che aveva in dotazione anche nei palmari di Nadia Desdemona Lioce e Galesi.

Polizia

Un carabiniere agli arresti domiciliari e altri due sospesi temporaneamente dal servizio: sono questi i provvedimenti decisi dal gip del Tribunale di Brescia, Carlo Bianchetti, nell'ambito di un'inchiesta aperta, nei mesi scorsi, dopo un inseguimento a cui i tre militari presero parte, e durante il quale fu ferita una donna che viaggiava, su un'auto rubata, a fianco di un ladro 41/enne. L'inseguimento, iniziato a Brescia, si concluse a Castenedolo (Brescia) con la cattura del malvivente, che aveva rubato l'auto circa un'ora prima. Secondo la versione dei militari, i colpi di pistola erano stati da loro esplosi perche' il ladro, un pregiudicato, aveva cercato di investirli. Ma dalle perizie tecniche, balistiche e mediche disposte dal sostituto procuratore Fabio Salamone, e' emerso che il tentativo d'investimento non ci sarebbe stato e che invece si sarebbe trattato solo di una retromarcia finalizzata alla fuga. Alcune lesioni riportate dall'arrestato, poi, non sarebbero state provocate nella movimentata azione, ma da percosse: l'auto, secondo le perizie, si fermo' infatti contro un muro, a velocita' molto bassa. Il militare agli arresti domiciliari deve quindi rispondere di abuso d'arma avendo esploso alcuni colpi di pistola verso l'abitacolo dell'auto, e di falso per aver firmato un verbale che riportava versioni differenti da quanto sarebbe realmente accaduto.

Esteri

Palestina

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite si riunirà oggi per discutere della bozza di risoluzione appoggiata dai palestinesi, per chiedere a Israele di accettare la sentenza di condanna della sua barriera difensiva emessa la scorsa settimana dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aia. Il voto sulla risoluzione potrebbe comunque slittare a lunedì prossimo, ha fatto sapere l'osservatore palestinese al Palazzo di Vetro, Nasser al Kidwa. La Corte dell'Aia ha giudicato illegale la barriera difensiva composta da tratti di reticolato alternati a pareti di cemento armato alte fino a otto metri che Israele ha intenzione di costruire per impedire l'ingresso nel suo territorio di terroristi palestinesi dalla Cisgiordania. La Corte ha inoltre chiesto la demolizione della parte di barriera già costruita e il risarcimento per i disagi subiti dalla popolazione palestinese. La sentenza della Corte, che non è vincolante, è stata respinta da Israele, che ha rivendicato il suo diritto all'autodifesa. "Non abbiamo ancora concluso alcuni negoziati, e alcuni (delegati) hanno bisogno di ulteriore tempo per elaborare una opinione" al riguardo, ha detto al Kidwa. "Abbiamo svolto delle buone discussioni e la votazione potrebbe tenersi non venerdì ma lunedì". I palestinesi si aspettano "un vasto sostegno" sulla bozza di risoluzione, presentata dai Paesi arabi e dal Movimento dei non allineati. I palestinesi sperano di ricevere anche il significativo appoggio dell'Unione Europea. L'Assemblea generale si riunirà alle 16 (ora italiana).

Palestina

E' durato poche ore il sequestro del capo della polizia palestinese. Ghazi al Jabali, capo della polizia palestinese, e' stato sequestrato oggi mentre percorreva in macchina la strada che corre lungo la costa, nella striscia di Gaza. Secondo alcune testimonianze, e' stato portato via da miliziani palestinesi che a bordo di diversi veicoli, armi in pugno, hanno intercettato il suo convoglio. Nel pomeriggio, la liberazione, dopo trattative con il gruppo che lo deteneva.

Irak

Secondo i revisori contabili della KPMG si sono verificati "atti fraudolenti" dovuti alla "mancanza di sufficienti controlli" nella vendita di petrolio da parte delle autorità Usa a Baghdad incaricate di gestire il Fondo per lo sviluppo dell'Iraq. Lo riporta il sito internet del quotidiano spagnolo El Pais. In particolare ci sarebbero stati casi di "contrabbando di quantità imprecisate di petrolio nell'esportazione, durante i primi mesi" dell'occupazione. La KPMG lamenta al contempo la mancanza di cooperazione del capo dell'ex governatore civile Usa a Baghdad, Paul Bremer, il quale non avrebbe fornito documenti relativi ai pagamenti alla Halliburton, società diretta in passato dall'ex presidente Usa, Dick Cheney. La KPMG è stata incaricata dalle Nazioni Unite di rivedere la contabilità della Cpa (l'autorità provvisoria della coaliziona guidata da Bremer, e sciolta il 28 giugno con il trasferimento di sovranità all'attuale governo iracheno ad interim). Il Fondo per lo sviluppo dell'Iraq ha preso il posto del programma Onu 'Oil for Food' (cibo in cambio di petrolio), che permise a Saddam Hussein di vendere petrolio per fini umanitari (Baghdad era autorizzata a esportare petrolio e con i ricavi doveva comprare cibo e beni di prima neccessità per la popolazione irachena). Diverse inchieste sono state aperte per fare luce su presunti casi di corruzione avvenuti nell'ambito di quest'ultimo programma. L'Onu trasferì formalmente la gestione del programma alla Cpa il 22 maggio del 2003. Washington amministrò quindi i 20 miliardi di dollari del Fondo, dei quali 8.100 provenivano dal programma 'Oil for food', circa 10.000 dalla vendita di petrolio e il resto da donazioni e dai capitali iracheni tornati in patria dall'estero. Il Fondo serviva per finanziare i vari rami dell'amministrazione irachena, nell'ambito della ricostruzione del Paese. I revisori della KPMG hanno riscontrato irregolarità nei controlli sulle esportazioni di petrolio e nei registri contabili. Anche da parte dei ministeri iracheni vi sarebbero state mancanze nei controlli e nella tenuta dei registri.

Irak, manila

Il governo di Manila ha annunciato che il comandante del contingente umanitario di stanza in Iraq, il generale Jovito Palparan, lascerà oggi il Paese insieme ad altri 10 militari, per garantire il rilascio del camionista Angelo de la Cruz, preso in ostaggio dalla guerriglia irachena. Due giorni fa erano stati richiamati otto militari, facendo scendere il numero dei soldati presenti in Iraq da 51 a 43. "Il governo filippino ha richiamato il comandante del contingente umanitario in Iraq - ha detto il ministro dgeli Esteri, Delia Albert, in un messaggio affidato all'emittente araba al Jazeera - lascerà oggi l'Iraq insieme a 10 membri del contingente umanitario filippino. Gli altri membri del contingente lasceranno tra breve l'Iraq". Ieri, in un video trasmesso dalla rete del Qatar, de la Cruz ha ringraziato il presidente filippino, la signora Gloria Macapagal Arroyo, per aver accolto le richieste dei suoi rapitori. De la Cruz è stato rapito il 7 luglio scorso nei pressi della città di Fallujah, dal gruppo che si definisce Esercito islamico iracheno-Brigata Khaled bin al Waleed.

Irak, compagni

Manifestazione non autorizzata e, per alcuni, danneggiamento. Sono i reati che vengono contestati a 8 attivisti del movimento No War in altrettanti decreti penali di condanna emessi dal tribunale di Pisa. Gli 8 attivisti del movimento No Global, tra di loro il portavoce dei Disobbedienti campani, Francesco Caruso, il romano Anubi Lussurgiu D'Avossa, e l'ex coordinatore nazionale dei Giovani Comunisti Nicola Fratoianni, sono accusati in relazione alle iniziative di train stopping, organizzate a febbraio dell'anno scorso contro la guerra in Iraq, nell'ambito delle manifestazioni divenute note con il nome di 'train stopping' vale a dire le azioni volte a bloccare il viaggio dei treni carichi di armi. Gli eventi si sono svolti soprattutto in Toscana e in particolare, l'accusa riguarda una manifestazione con conseguente occupazione alla stazione ferroviaria di Pisa

Gb

Mini-sconfitta elettorale per Tony Bair. Nelle elezioni supplettive di oggi, il partito Laburista ha perso il seggio di Leicester, in favore dei Liberal Democratici, che hanno fatto campagna elettorale puntando sullo scontento popolare per l'intervento in Iraq. Ai Liberal Democratici sono andati 10.274 voti, contro 8.620 ai laburisti e 5.796 ai conservatori, anche per i quali si è profilata una cocente sconfitta. I laburisti conservano invece il seggio di Birmingham, ma con una maggioranza fortemente ridotta a favore dei Liberal Democratici. Anche in questo caso i coservatori sono ridotti a "terza forza"

Guantanamo

L'organizzazione per la tutela dei diritti dell'uomo Human Rights Watch chiede la costituzione d'una commissione indipendente che indaghi sugli abusi commessi da militari americani ai danni di detenuti in Iraq, Afghanistan e a Guantanamo. In un comunicato, Human Rights Watch afferma che solo una commissione indipendente sullo stile di quella creata per analizzare le lacune e gli errori della Cia e dell'Fbi prima degli attacchi terroristici dell'11 Settembre 2001 sara' capace di fare luce sul trattamento dei detenuti da parte delle forze americane. Il direttore esecutivo dell'organizzazione, Kenneth Roth, ha sottolineato che due mesi e mezzo dopo la pubblicazione delle prime foto da Abu Ghraib, che testimoniavano gli abusi, solo pochi militari sono stati chiamati a renderne conto. Roth aggiunge: Ci sono indizi crescenti di una politica di abusi diffusa. Il mondo aspetta di vedere come si comporteranno gli Stati Uniti per questi crimini. Secondo l'organizzazione non governativa, nessuna delle indagini in corso ha l'indipendenza o l'ampiezza per arrivare fino in fondo a questo scandalo: come puo', infatti, una commissione istituita dal segretario alla difesa Donald Rumsfeld determinare se Rumsfeld e' responsabile delle torture? Come puo' un'indagine condotta da militari valutare le decisioni prese da civili? Human Rights Watch chiede, dunque, al Congresso di creare una commissione speciale, che tenga udienze, abbia poteri cogenti e possa raccomandare la nomina di un magistrato speciale per indagare sui possibili crimini

Colombia

Ucciso un'altro sindacalista nella città petrolifera. Militante della Union Sindical Obrera - era stato attivo negli scioperi dei mesi scorsi

Asesinado en Barrancabermeja trabajador afiliado a la USO por observador Tuesday July 13, 2004 at 08:38 PM

La víctima, Camilo Borja Pérez participó activamente de la reciente Huelga en la Empresa Colombiana de Petróleos, Ecopetrol S.A., y trabajaba en los casinos .

Camilo Borja Pérez fue baleado en la tarde del lunes 12 de julio en el Barrio Las Américas de Barrancabermeja. La Unión Sindical Obrera denunció el crimen y exigió que cese la impunidad que rodea a los asesinos de sindicalistas.

Bolivia

I coltivatori di coca ('cocaleros') degli Yungas hanno annunciato a partire da oggi, e a due giorni dal referendum sul gas di domenica, blocchi stradali generalizzati, simili a quelli gia' in atto sulle vie di comunicazione dell'Oriente boliviano. Il leader dei 'cocaleros' Alberto Mamani ha assicurato che la misura sara' pesante, ma il governo ha avvertito che se la protesta persistesse nel tempo sara' inviata la forza pubblica. Intanto gruppi di abitanti di El Alto, a dieci chilometri dalla capitale, hanno bloccato i due sensi di marcia dell'autostrada che porta all'aeroporto internazionale, lanciando pietre contro gli agenti di polizia giunti per far riprendere il traffico. Inoltre a poca distanza, decine di manifestanti cercano di bloccare la nazionale che porta al Lago Titicaca, importante meta turistica boliviana. Qui un gruppo di pescatori ha cominciato uno sciopero della fame chiedendo al governo la costruzione di un porto peschereccio Intanto, gruppi di indios hanno bloccato la strada Santa Cruz-Vallegrande, verso la cittadina cioe' dove fu ucciso il leader guerrigliero argentino-cubano Ernesto 'Che' Guevara. Infine un'altra protesta con blocco stradale e' attiva oggi lungo la via che comunica Santa Cruz con Trinidad.

Spagna

L'organizzazzione separatista basca Eta ha accusato i tre partiti baschi Pnv, Ea e Iu e il Movimento pacifista Elkarri, di essere complici della politica assassina che Spagna e Francia mettono in atto contro i prigionieri politici baschi. Una politica, afferma l'Eta, che ha portato alla morte di Oihane Errazkin la donna suicidatasi la scorsa settimana in un carcere transalpino. Hanno ammazzato Orihane afferma un comunicato dell'Eta diffuso dai quotidiani baschi Gora e Berria, nel quale l'organizzazione separatista afferma che la donna e' morta per la politica assassina che ogni giorno viene posta in atto dai partiti francesi e spagnoli. Pero' una responsabilita' concreta ricade sui partiti e responsabili politici che, guardando dall'altra parte, collaborano con questa politica penitenziaria cioe' i dirigenti di Pnv, Ea e Iu. Eta denuncia anche gli pseudopacifisti di Elkarri (il movimento sociale per la pace e l'accordo nel Paese Basco) che offrono una solidariata' condizionata a sequestrati baschi. Elkarri aveva chiesto nei giorni scorsi un chiarimento immediato sulle circostanze della morte di Errazkin denunciando la politica penitenziaria. Eta denuncia anche la responsabilita' di politici professionisti come (il consigliere basco di Giustizia) Azkarraga che collaborano alla negazione dei diritti dei prigionieri. Una grande manifestazione si era tenuta nei giorni scorsi a San Sebastian per denunciare la morte di Errazkin, alla presenza di dirigenti del disciolto partito indipendentista basco Batasuna, e le ceneri della donna erano state poi disperse nel mare in una successiva cerimonia.

Germania

Trentamila dipendenti della Daimler Chrysler hanno scioperato oggi in Germania: a Sindelfingen, vicino Stoccarda, dove si produce la Mercedes classe C, a Untertuerkheim, Amburgo, Berlino e Duesseldorf."L'obiettivo dei consigli di fabbrica e dell'IG Metall - ha detto un sindacalista alla manifestazione di Sindelfingen - è trovare un accordo che salvaguardi i posti di lavoro. Noi non accettiamo il trasferimento di produzione altrove; abbiamo invece bisogno di produrre piú automobili qui".Daimler Chrysler ha infatti minacciato di trasferire altrove le linee produttive se i dipendenti non accetteranno di lavorare di piú senza aumento di salario."Sono molto orgoglioso della nostra compattezza - dice un operaio - ma sono anche preoccupato. E' in gioco il nostro futuro, e quello dei nostri figli".Dopo che i sindacati della Siemens hanno accettato l'aumento di produttività per evitare la delocalizzazione, in Germania diversi gruppi industriali stanno adottando la stessa politica di ricatto. E anche in Francia si cominciano a registrare segnali in questo senso.

Egitto

oche ore dopo che il giuramento costituzionale del nuovo governo davanti al presidente Mubarak, un gruppo gruppo di intellettuali, politici ed artisti egiziani ha divulgato una dichiarazione in cui si chiedono riforme politiche e la fine del monopolio autoritario in Egitto. Il documento, che ha raccolto oltre 300 firme chiede anche la cancellazione dello stato di emergenza e l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e dei suoi deputati da parte del popolo, specificando che le elezioni parlamentari dovrebbero avvenire sotto la supervisione dell'Alta Corte e del Consiglio Nazionale. Tra gli estensori del comunicato ci sono Naseriti, Comunisti, Muslim Brothers, fondatori dei partiti al-Wasat e al-Karamah, avvocati musicisti e rappresentanti delle organizzazioni per i diritti umani.

Aids

La XV Conferenza internazionale sull'Aids di Bangkok si e' chiusa oggi all'insegna delle divisioni. Profonda, infatti, e' sembrata la spaccatura tra comunita' scientifica e mondo politico da un lato, e pazienti e associazioni per la loro difesa dall'altro. La chiusura dei lavori sembra quindi far tirare un sospiro di sollievo a quanti sono stati contestati dalle numerosissime manifestazioni messe in campo in tutti i giorni di durata del meeting. Un segnale che trapela anche dal discorso di saluto del ministro della Sanita' thailandese Sudarat Keyuraphan: Sono contenta che la Conferenza si sia chiusa con successo e senza eventi particolari, ha detto. La rappresentante del governo di Bangkok infatti, cosi' come molti altri politici, presidenti di aziende farmaceutiche e soprattutto rappresentanti dell'amministrazione Usa, e' finita nel mirino degli attivisti e delle associazioni non governative. Forse saranno proprio le manifestazioni di protesta e i 'raid' durante le relazioni dei congressisti a caratterizzare, meglio di altre immagini, il XV appuntamento dei massimi esperti mondiali di Aids. Per esempio alcune associazioni rappresentative dei tossicodipendenti thailandesi hanno puntato il dito sul primo ministro, Thaksin Shinawatra, accusandolo di aver condotto una spietata guerra a quanti facevano uso di stupefacenti da iniettare, spingendoli nella clandestinita' e rendendoli, di fatto, difficili da raggiungere da chi porta avanti programmi per lo scambio di siringhe nuove con le usate. Accuse analoghe, questa volta indirizzate alla politica anti-droga Usa, sono state rivolte anche da Paolo Teixeira, delegato brasiliano al meeting: No alla guerra alla droga che spinge i tossicodipendenti ai margini della societa, ha detto. Gli Stati Uniti sono stati, comunque, il bersaglio privilegiato delle aspre critiche messe in piazza a Bangkok, per via del loro appoggio a una politica di prevenzione dall'Hiv basata prima di tutto sull'astinenza dai rapporti sessuali. E l'amministrazione Bush e' finita sul banco degli imputati anche per il sostegno alle aziende farmaceutiche, ree di mantenere il brevetto su alcuni farmaci fondamentali per le terapie anti-Aids, di fatto vanificando lo stesso slogan del congresso, cioè Accesso ai farmaci per tutti

Dopo l'acqua, il fuoco

Sarebbe stato un corto circuito nei locali delle cucine, la causa dell'incendio divampato questa mattina in una scuola elementare nel sud dell'India. Il bilancio ufficiale è di 70 vittime, tutti bambini compresi tra i 4 e i 10 anni, ma le autorità ammettono che il bilancio è destinato ad aggravarsi, poiché almeno 32 degli oltre cento bambini rimasti ustionati, versano in gravi condizioni. Secondo la Bbc sono già 80 i morti accertati, altre fonti parlano addirittura di 100. L'incendio è scoppiato alle 11 di questa mattina nelle cucine della scuola - l'istituto privato Lord Krishna della città di Kumbakonam, nel distretto meridionale di Thanjavur - dove si stava preparando il pasto per gli oltre 900 alunni dell'istituto elementare. Il fuoco avrebbe raggiunto il soffitto della cucina e si sarebbe rapidamente diffuso ai locali superiore, intrappolando i bambini. I materiali con i quali è stato costruito l'edificio, anche paglia e legno, hanno favorito il rapido espandersi delle fiamme. Centinaia di genitori si sono accalcati attorno alla scuola per avere notizie dei propri figli, mentre la televisione locale mandava in onda immagini di pile di piccoli cadaveri accatastati all'interno di un grande locale al piano terra della scuola, mentre alcuni uomini trasportavano su un'unica barella disponibile i bambini feriti verso un'ambulanza. La tragedia dell'incendio della scuola mette in evidenza l'altra faccia delle medaglia del programma di riforme economiche portato avanti in India, che ha avuto per conseguenza la proliferazione di centinaia di istituti scolastici mal equipaggiati, per sopperire ai tagli imposti dal governo sull'istruzione pubblica. Il budget per l'educazione è stato praticamente dimezzato nel corso dell'ultimo decennio e ridotto al 3% del pil, nonostante l'incremento della domanda di formazione e alfabetizzazione. La maggior parte di queste scuole private, esattamente come quella dove è avvenuta la tragedia, costringono decine di bambini ad accalcarsi in piccoli locali, in barba al rispetto delle più elementari norme di sicurezza.

GR ORE 9,30

IRAQ: OSTAGGIO FILIPPINO, CASA BIANCA STIGMATIZZA LINEA MANILA

  • La Casa Bianca ha duramente criticato oggi la decisione del governo delle Filippine di ritirare il proprio minuscolo contingente dall'Iraq per salvare la vita al connazionale rapito. "E' frustrante assistere a una decisione che manda un segnale sbagliato ai terroristi", ha dichiarato il portavoce Scott McClellan. "Non si puo' negoziare ne' fare una pace separata con i terroristi", ha aggiunto, mentre cosi' ha fatto Manila annunciando "di voler richiamare prima del tempo i suoi 51 soldati".

SUDAN/ CRISI DARFUR, LA LIBIA APRE UN CORRIDOIO UMANITARIO

  • La Libia ha siglato un accordo con il World Food Programme per l'apertura di un corridoio umanitario per il Darfur, nel Sudan occidentale, attraverso il deserto del Sahara. Un alto funzionario del World Food Programma, John Powell, ha dichiarato che l'accordo con Tripoli permetter? di ridurre drasticamente i tempi di trasporto e di aumentare la quantit? dei beni da inviare nell'area. Secondo quanto previsto dall'accordo - riferisce oggi la Bbc - il primo convoglio umanitario percorrer? il prossimo mese i 3.000 chilometri che separano la Libia dal Darfur. Ai primi di agosto, nel porto libico di Bengasi approder? la prima nave carica di beni di prima necessit?, proveniente dalla Svizzera, diretta in Darfur. Da Bengasi, il convoglio raggiunger? il Darfur attraverso l'area di confine tra Sudan e Ciad. Sono più di 100.000 i profughi sudanesi presenti in Ciad, molti dei quali accampati proprio nella linea di confine tra i due Paese, lunga circa 600 chilometri.

IMMIGRAZIONE: CONSULTA DA' UN COLPO A LEGGE BOSSI-FINI

  • La Corte costituzionale ha dichiarato l' illegittimita' della legge Bossi-Fini sull' immigrazione nella parte in cui prevede l' arresto obbligatorio in flagranza di reato per lo straniero che abbia violato l' ordine di allontanamento dall' Italia entro 5 giorni.

La Corte in particolare ha ritenuto illegittimo che l' immigrato possa essere espulso, dopo essere comparso davanti al giudice per la convalida del provvedimento, senza contraddittorio e garanzie di difesa.

Secondo i giudici costituzionali il procedimento di convalida disciplinato dalla disposizione denunciata da alcuni tribunali che hanno sollevato le eccezioni di costituzionalita' non prevede alcuna contestazione o audizione dell' interessato, ne' qualsivoglia forma di contraddittorio o difesa, cosi' da riservare al giudice un 'controllo puramente formale sul decreto. Inoltre - prosegue la Consulta - il medesimo provvedimento del questore e' immediatamente esecutivo e non e' prevista alcuna forma di opposizione avverso lo stesso, ne' alcuna possibilita' di 'sospensione' da parte dell' autorita' giudiziaria. E' poi escluso - aggiungono i giudici costituzionali - che l' eventuale provvedimento che nega la convalida (o la mancata convalida nelle 48 ore) 'abbia alcun effetto risolutorio (di inefficacia)', e che il provvedimento di convalida sia soggetto 'ad alcuna forma di reclamo o ricorso. Manca in definitiva, sempre secondo la Consulta, un definitivo controllo preventivo di legittimita' e di merito da parte dell' autorita' giudiziaria tanto che la convalida del provvedimento del questore puo' intervenire anche ad espulsione gia' avvenuta.

RIVOLTA NEL CENTRO IMMIGRATI DI CROTONE, 3 ARRESTI, 16 FERITI

  • Tre persone arrestate e sedici contusi: e' questo il bilancio del tentativo di fuga, avvenuto questa notte, all'interno del centro di permanenza temporanea, che sorge in localita' Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, accanto al centro di prima accoglienza, alla periferia di Crotone. Intorno all'1,30 di stamani, sette extracomunitari che si trovavano all'interno della struttura, hanno divelto alcune finestre tentando la fuga, ma sono stati scoperti dal personale che sorveglia il centro, composto da agenti di Polizia e Carabinieri. Dai locali e' iniziato un fitto lancio di oggetti, mentre e' stato appiccato il fuoco alle suppellettili ed agli arredi. Si e' reso percio' necessario anche l'intervento dei Vigili del Fuoco, i quali, tuttavia, non potendo avvicinarsi, hanno dovuto fare uso di idranti a cannoncino per domare le fiamme. Le forze dell'ordine sono riuscite a riprendere il controllo della situazione, arrestando tre degli immigrati che avevano messo in atto il tentativo di fuga. Attualmente la situazione, all'interno del centro, e' calma. In mattinata una squadra di Vigili del Fuoco effettuera' un sopralluogo per valutare l'agibilita' del fabbricato e la consistenza dei danni.

USA/ FATTE CADERE ACCUSE PER MAGLIETTE ANTI-BUSH

  • Sono state fatte cadere dal tribunale le imputazioni che avevano portato al fermo da parte della polizia dei coniugi Nicole e Jeff Rank, arrestati lo scorso 4 luglio, festa dell'indipendenza americana, per aver indossato una maglietta anti-Bush durante il discorso del presidente a Charleston, nel West Virginia. La t-shirt recitava "Ama l'America, odia Bush", col nome del presidente cancellato da un tratto rosso. Quando i due hanno esibito la scritta, togliendosi il maglione che la ricopriva, la polizia li ha invitati a collocarsi in un'area appositamente riservata a quanti volevano manifestare la loro opposizione alle politiche presidenziali. Al loro rifiuto, sono scattate le manette. "Se la coppia poteva legalmente assistere al discorso dell'attuale presidente non capisco perche' sia stata allontanata a causa di una maglietta anti-Bush", aveva commentato Robert Bastress, professore di legge alla West Virginia University. "Coloro che erano stati ammessi all'evento non dovevano portare armi, ombrelli, cibo, videocamere, ma da nessuna parte c'era scritto che erano vietate le t-shirt con sloagan politici. Non fa differenza che quella del 4 luglio fosse una visita ufficiale del presidente o una tappa della campagna elettorale". Le autorità avevano invece giustificato l'arresto sostenendo che la coppia si era introdotta in una zona vietata. I coniugi sono stati poco dopo rilasciati. Dopo il clamore suscitato dal fermo, le autorità municipali di Charleston hanno consigliato al giudice di far cadere le accuse, riconoscendo di non avere l'autorità legale per procedere al fermo della coppia. Il sindaco della città, il repubblicano Danny Jones, ha detto che la polizia ha agito su suggerimento dei servizi di sicurezza.

ORE 13.00

M.O./ ASSEMBLEA GENERALE ONU DISCUTE RISOLUZIONE SU MURO ISRAELE

  • L'Assemblea generale delle Nazioni Unite si riunirà oggi per discutere della bozza di risoluzione appoggiata dai palestinesi, per chiedere a Israele di accettare la sentenza di condanna della sua barriera difensiva emessa la scorsa settimana dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aia. Il voto sulla risoluzione potrebbe comunque slittare a lunedì prossimo, ha fatto sapere l'osservatore palestinese al Palazzo di Vetro, Nasser al Kidwa. La Corte dell'Aia ha giudicato illegale la barriera difensiva composta da tratti di reticolato alternati a pareti di cemento armato alte fino a otto metri che Israele ha intenzione di costruire per impedire l'ingresso nel suo territorio di terroristi palestinesi dalla Cisgiordania. La Corte ha inoltre chiesto la demolizione della parte di barriera già costruita e il risarcimento per i disagi subiti dalla popolazione palestinese. La sentenza della Corte, che non è vincolante, è stata respinta da Israele, che ha rivendicato il suo diritto all'autodifesa. "Non abbiamo ancora concluso alcuni negoziati, e alcuni (delegati) hanno bisogno di ulteriore tempo per elaborare una opinione" al riguardo, ha detto al Kidwa. "Abbiamo svolto delle buone discussioni e la votazione potrebbe tenersi non venerdì ma lunedì". I palestinesi si aspettano "un vasto sostegno" sulla bozza di risoluzione, presentata dai Paesi arabi e dal Movimento dei non allineati. I palestinesi sperano di ricevere anche il significativo appoggio dell'Unione Europea.

IRAQ

Il governo tailandese ha cominciato a ritirare il contingente dispiegato in Iraq. Lo ha annunciato oggi il ministro per la Difesa tailandese, Chettha Thanajaro - citato da el Mundo - precisando che l'operazione di rientro delle truppe verrà completata entro il prossimo 20 settembre. Sono 443 i soldati tailandesi dispiegati a Karbala, città santa sciita a sud di Baghdad. Il rientro della missione era previsto per settembre, ma già il mese scorso il governo tailandese aveva anticipato che se la situazione di sicurezza fosse peggiorata avrebbe anticipato il ritiro delle truppe.

SPAGNA: ETA ACCUSA PARTITI BASCHI PER MORTE DETENUTA SUICIDA

  • L'organizzazzione separatista basca Eta ha accusato i tre partiti baschi Pnv, Ea e Iu e il Movimento pacifista Elkarri, di essere complici della politica assassina che Spagna e Francia mettono in atto contro i prigionieri politici baschi. Una politica, afferma l'Eta, che ha portato alla morte di Oihane Errazkin la donna suicidatasi la scorsa settimana in un carcere transalpino. Hanno ammazzato Orihane afferma un comunicato dell'Eta diffuso dai quotidiani baschi Gora e Berria, nel quale l'organizzazione separatista afferma che la donna e' morta per la politica assassina che ogni giorno viene posta in atto dai partiti francesi e spagnoli. Pero' una responsabilita' concreta ricade sui partiti e responsabili politici che, guardando dall'altra parte, collaborano con questa politica penitenziaria cioe' i dirigenti di Pnv, Ea e Iu. Eta denuncia anche gli pseudopacifisti di Elkarri (il movimento sociale per la pace e l'accordo nel Paese Basco) che offrono una solidariata' condizionata a sequestrati baschi. Elkarri aveva chiesto nei giorni scorsi un chiarimento immediato sulle circostanze della morte di Errazkin denunciando la politica penitenziaria. Eta denuncia anche la responsabilita' di politici professionisti come (il consigliere basco di Giustizia) Azkarraga che collaborano alla negazione dei diritti dei prigionieri. Una grande manifestazione si era tenuta nei giorni scorsi a San Sebastian per denunciare la morte di Errazkin, alla presenza di dirigenti del disciolto partito indipendentista basco Batasuna, e le ceneri della donna erano state poi disperse nel mare in una successiva cerimonia. In entrambi i casi erano apparsi cartelli con la scritta 'Viva Eta e 'Viva Eta militare' provocando la reazione fortemente negativa dei principali partiti spagnoli, Psoe e Pp.

    GB: ELEZIONI SUPPLETIVE, LABURISTI PERDONO A LEICESTER

Sconfitta a Leicester e vittoria di stretta misura a Birmingham: ha avuto un esito altalenante per il partito laburista del primo ministro inglese Tony Blair il test delle elezioni suppletive per la Camera dei Comuni tenutosi ieri in due collegi elettorali dell'Inghilterra, a Birmingham Hodge Hill ed a Leicester South, due aree con un'ampia componente musulmana in cui il Partito laburista aveva vinto ampiamente alle ultime elezioni politiche. Il Labour ha ottenuto a Birmingham 7.451 voti con leggera prevalenza sui 6.991 conseguiti dai liberal democratici. Si e' ridotta nettamente la distanza rispetto alle ultime elezioni politiche del 2001 quando il partito di Blair consegui' piu' di 11.000 voti. La sconfitta evitata per poco a Birmingham si e' invece concretizzata a Leicester, secondo quanto comunicato oggi dalle autorita' locali. I liberal democratici, con il candidato Parmjit Singh Gill, hanno ottenuto 10.274 voti sopravanzando il candidato del Labour di piu' di 1.600 voti. Nel discorso con cui ha salutato la vittoria Singh ha detto che la gente di Leicester South ha parlato per il popolo britannico, e il messaggio e' che il primo ministro ha abusato della loro fiducia e l'ha persa.

INDIA/ INCENDIO IN UNA SCUOLA, MORTI OLTRE 50 BAMBINI

  • Un incendio divampato all'interno di una scuola nel sud dell'India ha provocato la morte di almeno 50 bambini. Lo riferiscono fonti ufficiali dell'obitorio. Il numero delle vittime potrebbe essere molto superiore, secondo un corrispondente della televisione.

Si teme che il numero delle vittime posso addirittura raggiungere il centinaio, secondo quanto affermato in una cronaca televisiva. Le cause dell'incendio, divampato oggi in una scuola di Kumbakonam, 2100 chilometri a sud della capitale, non sono ancora state chiarite. Secondo la Cnn si trattava di una scuola per sole bambine. Decine di piccoli ustionati sono stati trasportati nel vicino ospedale.

Sit in davanti la sede di benetton, ascoltiamo la corrispondenza

gror040716 (last edited 2008-06-26 09:48:16 by anonymous)