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SUDAN/ CRISI DARFUR, LA LIBIA APRE UN CORRIDOIO UMANITARIO

IMMIGRAZIONE: CONSULTA DA' UN COLPO A LEGGE BOSSI-FINI

La Corte in particolare ha ritenuto illegittimo che l' immigrato possa essere espulso, dopo essere comparso davanti al giudice per la convalida del provvedimento, senza contraddittorio e garanzie di difesa.

Secondo i giudici costituzionali il procedimento di convalida disciplinato dalla disposizione denunciata da alcuni tribunali che hanno sollevato le eccezioni di costituzionalita' non prevede alcuna contestazione o audizione dell' interessato, ne' qualsivoglia forma di contraddittorio o difesa, cosi' da riservare al giudice un 'controllo puramente formale sul decreto. Inoltre - prosegue la Consulta - il medesimo provvedimento del questore e' immediatamente esecutivo e non e' prevista alcuna forma di opposizione avverso lo stesso, ne' alcuna possibilita' di 'sospensione' da parte dell' autorita' giudiziaria. E' poi escluso - aggiungono i giudici costituzionali - che l' eventuale provvedimento che nega la convalida (o la mancata convalida nelle 48 ore) 'abbia alcun effetto risolutorio (di inefficacia)', e che il provvedimento di convalida sia soggetto 'ad alcuna forma di reclamo o ricorso. Manca in definitiva, sempre secondo la Consulta, un definitivo controllo preventivo di legittimita' e di merito da parte dell' autorita' giudiziaria tanto che la convalida del provvedimento del questore puo' intervenire anche ad espulsione gia' avvenuta.

RIVOLTA NEL CENTRO IMMIGRATI DI CROTONE, 3 ARRESTI, 16 FERITI

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