GR ORE 9,30
IRAQ: OSTAGGIO FILIPPINO, CASA BIANCA STIGMATIZZA LINEA MANILA
La Casa Bianca ha duramente criticato oggi la decisione del governo delle Filippine di ritirare il proprio minuscolo contingente dall'Iraq per salvare la vita al connazionale rapito. "E' frustrante assistere a una decisione che manda un segnale sbagliato ai terroristi", ha dichiarato il portavoce Scott McClellan. "Non si puo' negoziare ne' fare una pace separata con i terroristi", ha aggiunto, mentre cosi' ha fatto Manila annunciando "di voler richiamare prima del tempo i suoi 51 soldati".
SUDAN/ CRISI DARFUR, LA LIBIA APRE UN CORRIDOIO UMANITARIO
- La Libia ha siglato un accordo con il World Food Programme per l'apertura di un corridoio umanitario per il Darfur, nel Sudan occidentale, attraverso il deserto del Sahara. Un alto funzionario del World Food Programma, John Powell, ha dichiarato che l'accordo con Tripoli permetter? di ridurre drasticamente i tempi di trasporto e di aumentare la quantit? dei beni da inviare nell'area. Secondo quanto previsto dall'accordo - riferisce oggi la Bbc - il primo convoglio umanitario percorrer? il prossimo mese i 3.000 chilometri che separano la Libia dal Darfur. Ai primi di agosto, nel porto libico di Bengasi approder? la prima nave carica di beni di prima necessit?, proveniente dalla Svizzera, diretta in Darfur. Da Bengasi, il convoglio raggiunger? il Darfur attraverso l'area di confine tra Sudan e Ciad. Sono più di 100.000 i profughi sudanesi presenti in Ciad, molti dei quali accampati proprio nella linea di confine tra i due Paese, lunga circa 600 chilometri.
IMMIGRAZIONE: CONSULTA DA' UN COLPO A LEGGE BOSSI-FINI
- La Corte costituzionale ha dichiarato l' illegittimita' della legge Bossi-Fini sull' immigrazione nella parte in cui prevede l' arresto obbligatorio in flagranza di reato per lo straniero che abbia violato l' ordine di allontanamento dall' Italia entro 5 giorni.
La Corte in particolare ha ritenuto illegittimo che l' immigrato possa essere espulso, dopo essere comparso davanti al giudice per la convalida del provvedimento, senza contraddittorio e garanzie di difesa.
Secondo i giudici costituzionali il procedimento di convalida disciplinato dalla disposizione denunciata da alcuni tribunali che hanno sollevato le eccezioni di costituzionalita' non prevede alcuna contestazione o audizione dell' interessato, ne' qualsivoglia forma di contraddittorio o difesa, cosi' da riservare al giudice un 'controllo puramente formale sul decreto. Inoltre - prosegue la Consulta - il medesimo provvedimento del questore e' immediatamente esecutivo e non e' prevista alcuna forma di opposizione avverso lo stesso, ne' alcuna possibilita' di 'sospensione' da parte dell' autorita' giudiziaria. E' poi escluso - aggiungono i giudici costituzionali - che l' eventuale provvedimento che nega la convalida (o la mancata convalida nelle 48 ore) 'abbia alcun effetto risolutorio (di inefficacia)', e che il provvedimento di convalida sia soggetto 'ad alcuna forma di reclamo o ricorso. Manca in definitiva, sempre secondo la Consulta, un definitivo controllo preventivo di legittimita' e di merito da parte dell' autorita' giudiziaria tanto che la convalida del provvedimento del questore puo' intervenire anche ad espulsione gia' avvenuta.
RIVOLTA NEL CENTRO IMMIGRATI DI CROTONE, 3 ARRESTI, 16 FERITI
- Tre persone arrestate e sedici contusi: e' questo il bilancio del tentativo di fuga, avvenuto questa notte, all'interno del centro di permanenza temporanea, che sorge in localita' Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, accanto al centro di prima accoglienza, alla periferia di Crotone. Intorno all'1,30 di stamani, sette extracomunitari che si trovavano all'interno della struttura, hanno divelto alcune finestre tentando la fuga, ma sono stati scoperti dal personale che sorveglia il centro, composto da agenti di Polizia e Carabinieri. Dai locali e' iniziato un fitto lancio di oggetti, mentre e' stato appiccato il fuoco alle suppellettili ed agli arredi. Si e' reso percio' necessario anche l'intervento dei Vigili del Fuoco, i quali, tuttavia, non potendo avvicinarsi, hanno dovuto fare uso di idranti a cannoncino per domare le fiamme. Le forze dell'ordine sono riuscite a riprendere il controllo della situazione, arrestando tre degli immigrati che avevano messo in atto il tentativo di fuga. Attualmente la situazione, all'interno del centro, e' calma. In mattinata una squadra di Vigili del Fuoco effettuera' un sopralluogo per valutare l'agibilita' del fabbricato e la consistenza dei danni.
USA/ FATTE CADERE ACCUSE PER MAGLIETTE ANTI-BUSH
- Sono state fatte cadere dal tribunale le imputazioni che avevano portato al fermo da parte della polizia dei coniugi Nicole e Jeff Rank, arrestati lo scorso 4 luglio, festa dell'indipendenza americana, per aver indossato una maglietta anti-Bush durante il discorso del presidente a Charleston, nel West Virginia. La t-shirt recitava "Ama l'America, odia Bush", col nome del presidente cancellato da un tratto rosso. Quando i due hanno esibito la scritta, togliendosi il maglione che la ricopriva, la polizia li ha invitati a collocarsi in un'area appositamente riservata a quanti volevano manifestare la loro opposizione alle politiche presidenziali. Al loro rifiuto, sono scattate le manette. "Se la coppia poteva legalmente assistere al discorso dell'attuale presidente non capisco perche' sia stata allontanata a causa di una maglietta anti-Bush", aveva commentato Robert Bastress, professore di legge alla West Virginia University. "Coloro che erano stati ammessi all'evento non dovevano portare armi, ombrelli, cibo, videocamere, ma da nessuna parte c'era scritto che erano vietate le t-shirt con sloagan politici. Non fa differenza che quella del 4 luglio fosse una visita ufficiale del presidente o una tappa della campagna elettorale". Le autorità avevano invece giustificato l'arresto sostenendo che la coppia si era introdotta in una zona vietata. I coniugi sono stati poco dopo rilasciati. Dopo il clamore suscitato dal fermo, le autorità municipali di Charleston hanno consigliato al giudice di far cadere le accuse, riconoscendo di non avere l'autorità legale per procedere al fermo della coppia. Il sindaco della città, il repubblicano Danny Jones, ha detto che la polizia ha agito su suggerimento dei servizi di sicurezza.
ORE 13.00
M.O./ ASSEMBLEA GENERALE ONU DISCUTE RISOLUZIONE SU MURO ISRAELE
- L'Assemblea generale delle Nazioni Unite si riunirà oggi per discutere della bozza di risoluzione appoggiata dai palestinesi, per chiedere a Israele di accettare la sentenza di condanna della sua barriera difensiva emessa la scorsa settimana dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aia. Il voto sulla risoluzione potrebbe comunque slittare a lunedì prossimo, ha fatto sapere l'osservatore palestinese al Palazzo di Vetro, Nasser al Kidwa. La Corte dell'Aia ha giudicato illegale la barriera difensiva composta da tratti di reticolato alternati a pareti di cemento armato alte fino a otto metri che Israele ha intenzione di costruire per impedire l'ingresso nel suo territorio di terroristi palestinesi dalla Cisgiordania. La Corte ha inoltre chiesto la demolizione della parte di barriera già costruita e il risarcimento per i disagi subiti dalla popolazione palestinese. La sentenza della Corte, che non è vincolante, è stata respinta da Israele, che ha rivendicato il suo diritto all'autodifesa. "Non abbiamo ancora concluso alcuni negoziati, e alcuni (delegati) hanno bisogno di ulteriore tempo per elaborare una opinione" al riguardo, ha detto al Kidwa. "Abbiamo svolto delle buone discussioni e la votazione potrebbe tenersi non venerdì ma lunedì". I palestinesi si aspettano "un vasto sostegno" sulla bozza di risoluzione, presentata dai Paesi arabi e dal Movimento dei non allineati. I palestinesi sperano di ricevere anche il significativo appoggio dell'Unione Europea.
IRAQ
Il governo tailandese ha cominciato a ritirare il contingente dispiegato in Iraq. Lo ha annunciato oggi il ministro per la Difesa tailandese, Chettha Thanajaro - citato da el Mundo - precisando che l'operazione di rientro delle truppe verrà completata entro il prossimo 20 settembre. Sono 443 i soldati tailandesi dispiegati a Karbala, città santa sciita a sud di Baghdad. Il rientro della missione era previsto per settembre, ma già il mese scorso il governo tailandese aveva anticipato che se la situazione di sicurezza fosse peggiorata avrebbe anticipato il ritiro delle truppe.
SPAGNA: ETA ACCUSA PARTITI BASCHI PER MORTE DETENUTA SUICIDA
L'organizzazzione separatista basca Eta ha accusato i tre partiti baschi Pnv, Ea e Iu e il Movimento pacifista Elkarri, di essere complici della politica assassina che Spagna e Francia mettono in atto contro i prigionieri politici baschi. Una politica, afferma l'Eta, che ha portato alla morte di Oihane Errazkin la donna suicidatasi la scorsa settimana in un carcere transalpino. Hanno ammazzato Orihane afferma un comunicato dell'Eta diffuso dai quotidiani baschi Gora e Berria, nel quale l'organizzazione separatista afferma che la donna e' morta per la politica assassina che ogni giorno viene posta in atto dai partiti francesi e spagnoli. Pero' una responsabilita' concreta ricade sui partiti e responsabili politici che, guardando dall'altra parte, collaborano con questa politica penitenziaria cioe' i dirigenti di Pnv, Ea e Iu. Eta denuncia anche gli pseudopacifisti di Elkarri (il movimento sociale per la pace e l'accordo nel Paese Basco) che offrono una solidariata' condizionata a sequestrati baschi. Elkarri aveva chiesto nei giorni scorsi un chiarimento immediato sulle circostanze della morte di Errazkin denunciando la politica penitenziaria. Eta denuncia anche la responsabilita' di politici professionisti come (il consigliere basco di Giustizia) Azkarraga che collaborano alla negazione dei diritti dei prigionieri. Una grande manifestazione si era tenuta nei giorni scorsi a San Sebastian per denunciare la morte di Errazkin, alla presenza di dirigenti del disciolto partito indipendentista basco Batasuna, e le ceneri della donna erano state poi disperse nel mare in una successiva cerimonia. In entrambi i casi erano apparsi cartelli con la scritta 'Viva Eta e 'Viva Eta militare' provocando la reazione fortemente negativa dei principali partiti spagnoli, Psoe e Pp.
GB: ELEZIONI SUPPLETIVE, LABURISTI PERDONO A LEICESTER
Sconfitta a Leicester e vittoria di stretta misura a Birmingham: ha avuto un esito altalenante per il partito laburista del primo ministro inglese Tony Blair il test delle elezioni suppletive per la Camera dei Comuni tenutosi ieri in due collegi elettorali dell'Inghilterra, a Birmingham Hodge Hill ed a Leicester South, due aree con un'ampia componente musulmana in cui il Partito laburista aveva vinto ampiamente alle ultime elezioni politiche. Il Labour ha ottenuto a Birmingham 7.451 voti con leggera prevalenza sui 6.991 conseguiti dai liberal democratici. Si e' ridotta nettamente la distanza rispetto alle ultime elezioni politiche del 2001 quando il partito di Blair consegui' piu' di 11.000 voti. La sconfitta evitata per poco a Birmingham si e' invece concretizzata a Leicester, secondo quanto comunicato oggi dalle autorita' locali. I liberal democratici, con il candidato Parmjit Singh Gill, hanno ottenuto 10.274 voti sopravanzando il candidato del Labour di piu' di 1.600 voti. Nel discorso con cui ha salutato la vittoria Singh ha detto che la gente di Leicester South ha parlato per il popolo britannico, e il messaggio e' che il primo ministro ha abusato della loro fiducia e l'ha persa.
INDIA/ INCENDIO IN UNA SCUOLA, MORTI OLTRE 50 BAMBINI
- Un incendio divampato all'interno di una scuola nel sud dell'India ha provocato la morte di almeno 50 bambini. Lo riferiscono fonti ufficiali dell'obitorio. Il numero delle vittime potrebbe essere molto superiore, secondo un corrispondente della televisione.
Si teme che il numero delle vittime posso addirittura raggiungere il centinaio, secondo quanto affermato in una cronaca televisiva. Le cause dell'incendio, divampato oggi in una scuola di Kumbakonam, 2100 chilometri a sud della capitale, non sono ancora state chiarite. Secondo la Cnn si trattava di una scuola per sole bambine. Decine di piccoli ustionati sono stati trasportati nel vicino ospedale.
Sit in davanti la sede di benetton, ascoltiamo la corrispondenza