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IRAQ Cinque iracheni sono morti ed altri 18 sono rimasti feriti la notte scorsa in scontri a fuoco avvenuti tra i ribelli e soldati americani a Samarra, cento chilometri a nord di Baghdad. Un portavoce militare ha riferito che gli insorti, nascosti in una casa, hanno attaccato a colpi di mortaio ed altre armi da fuoco un posto d'osservazione dell'esercito americano. I militari statunitensi hanno risposto al fuoco ed hanno chiesto l'ausilio di carri armati e aerei. La casa dei ribelli e' stata distrutta. E questa mattina, intorno alle tre, sempre a Samarra sono stati trovati due corpi senza vita, uno solo e' stato identificato: si tratta di Bassem al Mudares, un chimico impiegato nella locale fabbrica di medicinali. Il comandante della polizia locale ha riferito che il cadavere e' stato trovato vicino alla moschea della citta', mutilato come se fosse stato torturato. Nel sud del paese, i guerriglieri iracheni hanno attaccato per la seconda volta in due giorni la base militare danese, Camp Eden di Bassora, senza fare feriti. Lo ha riferito l'esercito in un comunicato. Il primo attacco è avvenuto lunedì, quando due razzi da 107mm di fabbricazione cinese sono stati lanciati contro il campo. Uno dei razzi ha raggiunto l'obiettivo, causando lievi danni, mentre il secondo ha superato la base. Il secondo attacco è avvenuto ieri mattina, quando la guerriglia ha lanciato sette razzi contro il campo senza riuscire a centrare l'obiettivo. Nella ricognizione effettuata in giornata, i militari hanno individuato tre batterie usate per lanciare i razzi e altri proiettili ancora inutilizzati. Non sono stati effettuati arresti. Le armi sono state consegnate al comando britannico, mentre i militari danesi hanno avviato un'indagine con la forza di polizia e le autorità locali. PETROLIO I prezzi del petrolio tornano stabili sotto i 41 dollari, dopo essere volati ieri a 42,30 dollari al barile, appena 15 cent al di sotto del record storico di 42,45 dollari raggiunto nel giugno scorso. A far tornare i prezzi a livelli piu' contenuti, secondo gli esperti, e' stato il prezzo della benzina Usa sceso del 3,5% sotto 1,25 dollari al gallone. Tuttavia gli analisti invitano a non abbassare la guardia, poiche' la crescente domanda mondiale, i livelli delle scorte e nuovi attentati terroristici, potrebbero riportare il prezzo del petrolio alle stelle. A Londra il Brent apre a 37,06 dollari al barile e poi sale. Attualmente e' quotato 37,38 dollari, in aumento dell'1%. E intanto cresce la domanda e le importazioni cinesi di petrolio raggiungono il nuovo livello record di 2,8 milioni di barili al giorno a giugno, il 47% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2003. Nel primo semestre le importazioni toccano i 61,02 milioni di barili, pari a una media di 2,5 milioni di barili al giorno, una crescita del 37% rispetto all'anno precedente. COREA Lotta di classe nel settore dell'auto. Scioperano circa 2.700 lavoratori della Daewoo, il terzo produttore coreano di auto, dopo la conferma della chiusura degli stabilimenti di Changon e Gunsan. I sindacati hanno chiesto un incremento dello stipendio del 16,6% e migliori condizioni di lavoro. Al momento e' prevista una sola giornata di sciopero, ma se dall'azienda non arriveranno segnali diversi, il sindacato potrebbe continuare la protesta fino a giovedi. Daewoo, che due anni fa ha rischiato la bancarotta, ha ceduto il 42% del capitale alla General Motors. CINA Le inondazioni provocate da piogge torrenziali nella parte sud della Cina hanno causato la morte di 381 persone, e altre 98 risultano disperse. I danni materiali sono valutati in 14,8 miliardi di yuan (oltre 15 miliardi di euro). Lo riferisce oggi l'agenzia China News Service. Oltre 200.000 abitazioni sono crollate e 45,7 milioni sono rimaste danneggiate, afferma l'agenzia. L'ondata di maltempo ha devastato circa 1,5 milioni ettari di terra coltivata. Il maltempo, che imperversa da due settimane, ha colpito la parte centro meridionale della Cina, nelle regioni di Hunan, Yunan, Henan, Guizhou, Guangxi, Hubei e Sichuan. In Cina sono frequenti le alluvioni, spesso disastrose, durante la stagione delle piogge. GENOVA non si dimentica I centri sociali di Senigallia hanno affisso ieri sera mega-striscioni in memoria della morte di Carlo Giuliani ucciso negli scontri con le forze di polizia al G8 di Genova. Dalla sede del circolo Koa 'Mezza Canaja' ne e' stato appeso uno lungo 11 metri con la scritta ''20 luglio 2001-2004: omicidio di Stato''. Altri due striscioni di sei metri sono stati srotolati dal tetto-parcheggio di un ipermercato e da un palazzo in costruzione del lungomare, entrambi con su scritto ''Genova, 20 luglio 2001-2004: complice chi dimentica''. Trecento manifestini per non ''dimentiCARLO'' sono comparsi poi in varie vie della citta'. ROGO DIVAMPATO AGLI STUDI DE LAURENTIS SULLA PONTINA - Da circa quattro ore i vigili del fuoco del comando provinciale stanno lottando contro l'incendio che sta distruggendo un capannone di circa 3 mila metri quadri con scenografie e set cinematografici degli studi De Laurentis al km. 23 di via Pontina. Sul posto sono intervenute 12 squadre e una settantina di pompieri che stanno gettando acqua da piu' parti per tenere sotto controllo le fiamme. Fortunatamente nessuno e' rimasto ferito e l'allarme e' stato dato alle 7.20 dsa una delle guardie giurate in servizio di vigilanza negli studi cinematografici. Per il momento non sono state ancora accertate le cause del rogo anche se secondo indiscrezioni sembra che l'incendio sia partito in piu' punti del capannone, una struttura alta 30 metri e vicina ad altre costruzioni dello stesso tipo dove ogni giorno vengono girati film e produzioni televisive. CAP ANAMUR: I 22 DEL CPT CALTANISSETTA VERSO PONTE GALERIA - I 22 clandestini della Cap Anamur che hanno lasciato oggi il Cpt di Pian del Lago, a Caltanissetta, secondo quanto si apprende, sono diretti al Centro di permanenza temporanea di Ponte Galeria (Roma). Al Centro di Ponte Galeria si trovano gia' 14 compagni di viaggio degli africani arrivati in Italia con la nave tedesca. I 14 erano stati trasferiti a Ponte Galeria dalla Sicilia sabato scorso. I 22 partiranno attorno a mezzogiorno dall' aeroporto di Catania ed atterreranno a Fiumicino. |
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ONU
L'ONU APPROVA RISOLUZIONE CONTRO IL "MURO" ISRAELIANO - L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato una risoluzione nella quale si chiede a Israele di abbattere il "muro di difesa" eretto ai confini della Cisgiordania. La risoluzione contro il muro israeliano è stata adottata dall'Assemblea generale dell'Onu con una maggioranza di 150 voti a favore e sei contro (Israele, Stati Uniti, Australia, Micronesia, le isole Marshall e Palau) e l'astensione di altri dieci (Canada, Uruguay, Camerun, Tonga, Vanuatu, El Salvador, Uganda, Papua Nuova Guinea, Nauru e le isole Salomone). Il voto dell'Assemblea generale non costituisce un obbligo legale per Israele, ma ha un impatto simbolico e morale, come il parere già espresso dalla Corte internazionale di giustizia, che si è già espressa contro l'esistenza della barriera. La Risoluzione di questa notte fa seguito a quella dell'8 dicembre 2003 quando l'Assemblea Onu aveva chiesto alla Corte dell'Aja di affrontare la questione del muro. Allora vi erano stati 90 voti favorevoli, 74 astensioni e otto voti contrari. La Risoluzione attuale è frutto di un lavoro di mediazione arabo-europeo, giunto dopo intensi negoziati durante un rinvio di due ore del voto.
Intanto Israele ha ribadito che intende proseguire nella costruzione di quella che considera una barriera contro gli attacchi terroristici. La costruzione della barriera andra' avanti- ha detto oggi alla radio Ra'anan Gissin, stretto consigliere di Sharon- Israele non smettera' di costruire ne' rinuncera' al suo inalienabile diritto all'autodifesa. La risoluzione, che fa seguito alll'analogo verdetto della corte internazionale dell'Aja del 9 luglio, che ha chiesto l'abbattimento del muro costruito in Cisgiordania e il pagamento da parte di Israele di un risarcimento ai palestinesi danneggiati. Nel dichiarare di voler continuare nella costruzione della barriera in Cisgiordania Israele si scaglia contro il voto dei paesi europei, che hanno approvato la scorsa notte la risoluzione dell'Assemblea Onu contro il muro. L'ambasciatore israeliano all'Onu Dan Gillerman, intervenuto oggi alla radio dello stato israeliano, si e' detto 'deluso' del voto degli europei che ha definito "vergognoso", che avrebbero potuto almeno astenersi, e ha accusato i Venticinque di aver Al contrario la direzione E per perorare questi obiettivi colonialisti, il premier israeliano Ariel Sharon sara' a inizio settembre in visita a Berlino dove avra' un colloquio con il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Lo hanno riferito fonti del governo dello Stato israeliano. Sharon era gia' stato in Germania nel luglio 2001 nell'ambito di un tour europeo. Proprio in IRAQ Cinque iracheni sono morti ed altri 18 sono rimasti feriti la notte scorsa in scontri a fuoco avvenuti tra i ribelli e soldati americani a Samarra, cento chilometri a nord di Baghdad. Un portavoce militare ha riferito che gli insorti, nascosti in una casa, hanno attaccato a colpi di mortaio ed altre armi da fuoco un posto d'osservazione dell'esercito americano. I militari statunitensi hanno risposto al fuoco ed hanno chiesto l'ausilio di carri armati e aerei. La casa dei ribelli e' stata distrutta. E questa mattina, intorno alle tre, sempre a Samarra sono stati trovati due corpi senza vita, uno solo e' stato identificato: si tratta di Bassem al Mudares, un chimico impiegato nella locale fabbrica di medicinali. Il comandante della polizia locale ha riferito che il cadavere e' stato trovato vicino alla moschea della citta', mutilato come se fosse stato torturato. Nel sud del paese, i guerriglieri iracheni hanno attaccato per la seconda volta in due giorni la base militare danese, Camp Eden di Bassora, senza fare feriti. Lo ha riferito l'esercito in un comunicato. Il primo attacco è avvenuto lunedì, quando due razzi da 107mm di fabbricazione cinese sono stati lanciati contro il campo. Uno dei razzi ha raggiunto l'obiettivo, causando lievi danni, mentre il secondo ha superato la base. Il secondo attacco è avvenuto ieri mattina, quando la guerriglia ha lanciato sette razzi contro il campo senza riuscire a centrare l'obiettivo. Nella ricognizione effettuata in giornata, i militari hanno individuato tre batterie usate per lanciare i razzi e altri proiettili ancora inutilizzati. Non sono stati effettuati arresti. Le armi sono state consegnate al comando britannico, mentre i militari danesi hanno avviato un'indagine con la forza di polizia e le autorità locali. PETROLIO I prezzi del petrolio tornano stabili sotto i 41 dollari, dopo essere volati ieri a 42,30 dollari al barile, appena 15 cent al di sotto del record storico di 42,45 dollari raggiunto nel giugno scorso. A far tornare i prezzi a livelli piu' contenuti, secondo gli esperti, e' stato il prezzo della benzina Usa sceso del 3,5% sotto 1,25 dollari al gallone. Tuttavia gli analisti invitano a non abbassare la guardia, poiche' la crescente domanda mondiale, i livelli delle scorte e nuovi attentati terroristici, potrebbero riportare il prezzo del petrolio alle stelle. A Londra il Brent apre a 37,06 dollari al barile e poi sale. Attualmente e' quotato 37,38 dollari, in aumento dell'1%. E intanto cresce la domanda e le importazioni cinesi di petrolio raggiungono il nuovo livello record di 2,8 milioni di barili al giorno a giugno, il 47% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2003. Nel primo semestre le importazioni toccano i 61,02 milioni di barili, pari a una media di 2,5 milioni di barili al giorno, una crescita del 37% rispetto all'anno precedente. COREA Lotta di classe nel settore dell'auto. Scioperano circa 2.700 lavoratori della Daewoo, il terzo produttore coreano di auto, dopo la conferma della chiusura degli stabilimenti di Changon e Gunsan. I sindacati hanno chiesto un incremento dello stipendio del 16,6% e migliori condizioni di lavoro. Al momento e' prevista una sola giornata di sciopero, ma se dall'azienda non arriveranno segnali diversi, il sindacato potrebbe continuare la protesta fino a giovedi. Daewoo, che due anni fa ha rischiato la bancarotta, ha ceduto il 42% del capitale alla General Motors. CINA Le inondazioni provocate da piogge torrenziali nella parte sud della Cina hanno causato la morte di 381 persone, e altre 98 risultano disperse. I danni materiali sono valutati in 14,8 miliardi di yuan (oltre 15 miliardi di euro). Lo riferisce oggi l'agenzia China News Service. Oltre 200.000 abitazioni sono crollate e 45,7 milioni sono rimaste danneggiate, afferma l'agenzia. L'ondata di maltempo ha devastato circa 1,5 milioni ettari di terra coltivata. Il maltempo, che imperversa da due settimane, ha colpito la parte centro meridionale della Cina, nelle regioni di Hunan, Yunan, Henan, Guizhou, Guangxi, Hubei e Sichuan. In Cina sono frequenti le alluvioni, spesso disastrose, durante la stagione delle piogge. GENOVA non si dimentica I centri sociali di Senigallia hanno affisso ieri sera mega-striscioni in memoria della morte di Carlo Giuliani ucciso negli scontri con le forze di polizia al G8 di Genova. Dalla sede del circolo Koa 'Mezza Canaja' ne e' stato appeso uno lungo 11 metri con la scritta