GR ORE 19.30

Italia

Alitalia (audio)

Questo pomeriggio alle ore 19 l’Alitalia incontrerà i rappresentanti dei 9 sindacati presenti in azienda e illustrerà il piano di ristruturazione: 'Se non ci sarà accordo- ha detto ieri il ministro del Welfare Maroni - la compagnia è destinata fatalmente al fallimento. Il piano dovrebbe prevedere secondo le ultime indiscrezioni la cancellazione di oltre 5000 posti di lavoro. I sindacati devono dare una risposta entro il 15 settembre. I tempi sono strettissimi data la situazione finanziaria: l’azienda ha soldi solo per gli stipendi di settembre. Un accordo sbloccherebbe il prestito ponte di 400 milioni che consentirebbe all'azienda di andare avanti fino ai primi 3 mesi del 2005. Anno in cui dovrebbe scattare anche la ricapitalizzazione da 2 miliardi alla quale però - ha sottolineato l'eurocommissario Lloyola De Palacio - dovranno partecipare anche i privati. Viceversa non arriverebbe il via libera dall'Ue. La cub trasporti di Fiumicino ha annunciato un presidio permanente con una tenda davanti al centro direzionale della compagnia a via della Magliana per protestare contro il piano Cimoli di ristrutturazione dell'azienda. La cub in una nota scrive che la mobilitazione è stata organizzata per "salvare la compagnia di bandiera, ed il futuro dei lavoratori e per rilanciare con forza la mobilitazione, per dire no al piano Cimoli: la liquidazione deve essere evitata e sostituita con altro piano, perché l'investitore pubblico può e deve intervenire, sostiene la CUBS. Sentiamo Antonio Amoroso della cub trasporti di Fiumicino

Arese (audio)

Questa mattina diverse centinaia di lavoratori dell' Alfa Romeo di Arese, dopo una breve assemblea davanti alla portineria centrale, hanno manifestato sull'autostrada dei Laghi. 550 lavoratori della carrozzeria sono in cig da due anni; dopo tante promesse e accordi non onorati, i lavoratori sono tutti sulla strada, con zero posti di lavoro. 320 operai della motori, dopo lunghi periodi settimanali di cig e trimestrali per altri, sono ora tutti in cig per 4 settimane e si parla di chiusura definitiva del reparto a breve, con trasferimento delle lavorazioni all'estero (Australia). Altri 230 lavoratori degli enti centrali della Powertrain rischiano di fare la stessa fine, così come il resto degli enti centrali, della progettazione e degli impiegati. Sono in totale oltre 2000 lavoratori, sacrificati da una Fiat che chiude Arese non perché non c'è lavoro, ma perché trasferisce altrove le lavorazioni per speculare sull'area (il cui padrone è ora un onorevole, Riccardo Conti di Brescia). I lavoratori, riuniti in assemblea sull'autostrada, rivendicano lavoro per Arese, chiedendo una vettura e un motore Alfa prodotti ad Arese ela parola fine alle false promesse di posti di lavoro di Formigoni e soci, con i lavoratori che dopo due anni sono TUTTI ancora sulla strada. A partire dai prossimi giorni i lavoratori dell'Alfa riprenderanno a manifestare su tutte le piazze di Milano. Ma intanto c'è almeno una buona notizia: Questa mattina sono stati distribuiti ai lavoratori dell'Alfa i primi 97 assegni da 1.681 euro l'uno che Romiti e la Fiat sono stati costretti a pagare per i 1000 miliardi di tangenti Fiat del periodo di tangentopoli. Romiti, condannato a Torino anche grazie alla costituzione come parte civile dei lavoratori dello Slai Cobas di tutto il gruppo Fiat, è stato costretto a pagare ai lavoratori i danni materiali e morali causati dalle mazzette da lui date a Craxi e soci.

morte sul lavoro

Ancora un incidente sul lavoro nei cantieri edili a Genova. Un operaio albanese di 42 anni, Hasa Gezim, dipendente dell'impresa metalmeccanica C.O.G., ha perso la vita mentre lavorava al montaggio di putrelle per la realizzazione dei mercati generali di Genova Bolzaneto. L'uomo si trovava insieme ad un compagno sul cestello di un'autogru quando, per una brusca manovra del manovratore, ha battuto la testa contro una putrella ed e' caduto. . L'infortunio mortale e' accaduto nel cantiere per la costruzione dei nuovi mercati generali di Bolzaneto, quartiere all'estrema periferia del capoluogo e tristemente noto per la sua caserma. Si tratta di un'opera appaltata dal comune di Genova. Secondo i primi accertamenti, l' albanese, Hasa Gezim, aveva il permesso di soggiorno ed era stato assunto regolarmente. Sarebbe rimasto schiacciato da una trave. E' questo il terzo infortunio mortale in meno di un anno in cantieri per opere comunali. Nel primo, nel novembre scorso, perse la vita l' operaio albanese Albert Kolgjegja, travolto dal crollo di un'ala del Museo del Mare. Nel secondo, a luglio scorso, mori' un operaio bergamasco precipitato durante i lavori di copertura della piscina comunale di Voltri

Due operai hanno rischiato di morire asfissiati all'interno di un cunicolo dell'impianto San Martino che per l'acqua minerale, situato nel comune di Muros (Sassari). Per fortuna, però, un terzo operaio si è accorto di quanto stava accadendo e ha chiamato i vigili del fuoco. Ora i due feriti sono ricoverati, in osservazione, all'ospedale civile di Sassari. Questi i fatti: intorno alle 14 un operaio è sceso nella sorgente a circa otto metri di profondità e dopo pochi attimi è svenuto per la presenza di anidride carbonica. Il secondo operaio, nel tentativo di soccorrere l'uomo, è sceso ma è svenuto a sua volta. Al momento dell'arrivo dei soccorritori i due erano in stato di incoscienza.

Lavoro

Non avrebbe voluto pagare ad una trentina di senegalesi quanto pattuito per il lavoro e, per allontanarli, ha sparato 12 colpi di fucile. E' accaduto a Cerignola, dove i carabinieri hanno arrestato un agricoltore di 22 anni, Marino Domenico, con l'accusa di tentato omicidio e detenzione e porto abusivo di arma. Ieri pomeriggio 30 senegalesi si erano recati presso l'abitazione dell'agricoltore, in Borgo Libertà, alla periferia del centro ofantino, per riscuotere le spettanze per la raccolta del pomodoro: 4 euro a cassetta. L'agricoltore, però secondo l'accusa, invece dei 4 euro pattuiti voleva pagarne soltanto 3. Alla protesta degli extracomunitari, l'agricoltore ha sparato 12 colpi di fucile calibro 9 mettendo in fuga i senegalesi che pochi minuti dopo hanno denunciato ai carabinieri quanto accaduto. L'agricoltore è stato individuato e fermato poco dopo ed ai militari ha dichiarato di aver sparato perché aggredito dagli extracomunitari.

Ferrovie

Sciopero dei lavoratori delle ferrovie proclamato dai sindacati di base sult e ucs. Lo sciopero inzierà alle ore 21 di questa sera e durerà 24 ore I sindacati chiedono all'azienda, fra l'altro, il pagamento di arretrati e indennità di trasferta, lamentano carenze di personale e denunciano il rischio di ulteriori esuberi. Trenitalia assicura che l'83% dei treni della media e lunga percorrenza circoleranno regolarmente. Venerdì scioperano i lavoratori del settore creditizio e delle esattorie. L'agitazione, proclamata dai sindacati del credito (Fisac-Cgil, Fiba-Cisl, Uilca, Fabi e Falcri), è motivata dal mancato rinnovo del contratto (scaduto il 31 dicembre 2001). Sentiamo Rainero Casini del sindacato di base Sult

Scuola

Stato di agitazione permanente dei Cobas della scuola per protestare contro la situazione degli insegnanti precari. I Cobas hanno proclamato lo stato di agitazione al termine di due giornate di discussione e "constatata la gravissima situazione che si e' determinata per almeno duecentomila precari a seguito del rinnovo delle graduatorie permanenti e del taglio generalizzato delle cattedre". I Cobas promuoveranno assemblee provinciali e mobilitazioni negli ex provveditorati per "discutere dei problemi del precariato, programmare azioni di lotta e pianificare il lancio di una campagna per l'assunzione immediata dei precari su tutti i posti disponibili".

Acerra

Un invito a partecipare venerdi' prossimo ad un corteo che partira' da piazza Mancini a Napoli, per concludersi davanti alla sede del Consiglio regionale della Campania, dove e' prevista una seduta con all'ordine del giorno la realizzazione dell'inceneritore ad Acerra. E' stato rivolto dal comitato cittadino contro l'inceneritore alle comunita', associazioni, le Rsu ed alle organizzazioni sindacali del comprensorio di Acerra-Pomigliano d'Arco, in un volantino distribuito nelle ultime ore. I sindacati sono stati, inoltre, invitati a partecipare ad un incontro previsto per domani pomeriggio al Castello Baronale di Acerra, per verificare la possibilita' di un'azione di sciopero che coinvolga l'intero territorio. Daremo vita, tutti assieme, ad un corteo nel centro di Napoli, che si concludera' alla Regione, per riproporre anche in quella sede il nostro no all'inceneritore - scrivono i componenti del comitato - sfileremo, in modo pacifico e deciso, sotto i palazzi del Potere, facendo udire bene la nostra voce anche a chi fa finta di non sentire: il presidente della Regione, il presidente della Provincia, il prefetto che a Napoli rappresenta il governo. Ad essi diremo che occorre cambiare registro e procedere senza indugio alla chiusura del cantiere di Acerra

Migranti (audio)

Sono sbarcati a Lampedusa i 128 migranti che erano stati soccorsi in mare a 25 miglia a sud dell'isola pelagia da una motovedetta della Guardia Costiera, dopo che erano stati avvistati da una nave della marina militare in perlustrazione. Gli uomini, che hanno dichiarato di provenire dalla Palestina e dal Bangladesh, sono gia' stati ospitati nel centro di prima accoglienza. Ma per chi ce la fa almeno ad arrivare sulle coste italiane, anche se solo per essere imprigionato, c'è anche chi resta prigioniero per sempre del mare, senza che nessuno ne sappia nulla. Da due anni, infatti, nella zona del Mammellone (cosi' e' chiamato il tratto di mare tra la Libia e Lampedusa, a 300 miglia da Mazara del vallo), i pescatori siciliani tra le loro reti per la pesca al traino trovano, insieme a pesci e molluschi, cadaveri di uomini e donne. Brandelli di corpi distrutti dai naufragi causati, soprattutto, dalle mareggiate invernali riaffiorano dopo mesi nell'indifferenza totale. E ai pescatori, che si trovano a fare i conti con questa tragedia del mare, non resta che avvertire le autorita' costiere che, a detta loro, attivano le "procedure per il rimpatrio delle salme". Come si rimpatriano i resti di un corpo, pero', non e' dato sapere.

Carceri

Sara' il Tribunale dei ministri ad occuparsi della posizione del Guardasigilli, Roberto Castelli, denunciato per diffamazione dai radicali Daniele Capezzone e Rita Bernardini. L'iniziativa si riferisce alle dichiarazioni fatte dell'agosto scorso dal ministro Castelli in relazione alla rivolta avvenuta nel carcere di Regina Coeli. La Procura di Roma, ricevuta la denuncia, come atto urgente e dovuto, ha iscritto nel registro degli indagati Castelli per diffamazione poi ha predisposto l'invio degli atti al Tribunale dei ministri perche' valuti le dichiarazioni del ministro che hanno provocato il risentimento dei radicali.

Portici

Da due settimane circa, il collettivo R.I.S.S.A, formato da studenti, lavoratori, disoccupati, è impegnato nel recupero sociale della struttura che ospitava la Kerasav, abbandonata al degrado da oltre 20 anni di inerzia e indifferenza da parte delle varie amministrazioni. La kerasav rappresenta uno dei simboli dello sperpero di denaro pubblico sul nostro territorio, con il nostro lavoro intendiamo restituire questi locali alla città, ai bisogni che dal basso la cittadinanza esprime. In quest’ ottica rifiutiamo l’ idea che questa struttura sia distrutta per la realizzazione di insostenibili progetti autostradali o per la creazione di centri commerciali o simili che comporterebbero la distruzione dell’ economia porticese. Ad oggi l’ unica risposta ricevuta dalla neoeletta giunta Cuomo e’ stato l’intervento delle forze dell’ordine che si sono presentate al termine di un ‘ assemblea con il quartiere in cui finalmente i cittadini sono stati chiamati in prima persona a pronunciarsi sugli usi possibili di un luogo della città che gli appartiene. Le risposte che noi pretendiamo sono di carattere politico, vogliamo in sostanza sapere dal consiglio comunale cosa intende fare di quel luogo, quali prospettive vuole assicurare al quartiere adiacente e alla città in genere. Ci dicano insomma se vogliono soddisfare i bisogni della cittadinanza o vogliono procedere nelle direzioni del permanente abbandono e del degrado ambientale. Per ottenere tali risposte il collettivo avrà mercoledì sera alle 18.30 un incontro con il sindaco Cuomo durante il quale speriamo di avere le auspicate risposte alle predette domande. Invitiamo le realta’ autorganizzate, le associazioni operanti nei settori sociali e culturali e tutti coloro i quali si sentano coinvolti in tali problematiche a presenziare con un presidio sotto il comune durante l’incontro. Ci incontriamo Mercoledì 8 settembre alla stazione della circumvesuviana di Portici-Bellavista alle ore 16.00 per raggiungere insieme il comune

Esteri

Palestina

In un rinnovato sforzo volto a facilitare il ritiro di Israele dalla striscia di Gaza, a portare tutte le fazioni palestinesi ad accettare un cessate il fuoco con Israele e a rilanciare il piu' presto possibile il processo di pace, il ministro degli esteri Ahmed Abu Al-Gheit e il capo dei servizi di intelligence del Cairo Omar Suleiman hanno avuto oggi a Ramallah un colloquio di oltre tre ore col presidente dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat, col premier Abu Ala (Ahmed Qrea) e con diversi esponenti dell'esecutivo politico palestinese. E' questa la prima visita di Al-Gheit all'Autorita' palestinese nella sua nuova veste di capo della diplomazia egiziana. L'Egitto sta premendo su Arafat perche' accetti di unificare tutti i numerosi servizi di sicurezza palestinese - che sono uno dei punti di forza dell'anziano rais - e permetta l'attuazione di un vasto piano di riforme dell'Anp in vista del ritiro israeliano dalla striscia di Gaza. Sono richieste che finora Arafat ha mostrato grande riluttanza ad accogliere. In una conferenza stampa a conclusione dell'incontro, Arafat ha ringraziato l'Egitto per gli sforzi che sta compiendo per facilitare la ripresa del processo di pace sulla base della 'road map', l'itinerario di pace fissato dal Quartetto (Usa, Ue, Russia e Onu). L'anziano Rais ha in questa occasione attaccato Israele, accusandolo di ostacolare la ripresa della road map non rispettando gli accordi conclusi con l'Anp e continuando la costruzione della controversa barriera di separazione in Cisgiordania. Al-Gheit ha detto che l'Egitto sta operando in stretto coordinamento con l'esecutivo politico palestinese e sta esercitando pressioni su israeliani e palestinesi per un sollecito ritorno all'itinerario di pace. Fonti palestinesi hanno detto che in settimana ci sara' al Cairo una riunione di diverse organizzazioni palestinesi con Omar Suleiman alla quale seguira' il prossimo 18 settembre un incontro allargato a tutte le forze politiche e militanti palestinesi al fine di definire un cessate il fuoco e una posizione comune in preparazione del ritiro di Israele da Gaza

Il ministro israeliano della Difesa Shaul Mofaz ha annunciato la costruzione di due sezioni separate del muro in Cisgiordania. Il tracciato della barriera di difesa che doveva addentrarsi fino a dieci chilometri in territorio palestinese fino a sud di Hebron, per coprire diversi insediamenti, e' stato avvicinato al territorio israeliano in seguito alla decisione della Corte Suprema d'Israele -ha dichiarato Mofaz alla radio militare. Ma siccome gli insediamenti non saranno piu' protetti, e' stato deciso di rafforzare la recinzione attorno a ciascuno di loro e lungo la strada di collegamento, ha aggiunto. Il ministro ha intanto confermato l'avvio dei lavori per una sezione di sei chilometri della barriera, a protezione di Beer Sheva, teatro del sanguinoso attentato suicida del 31 agosto, in cui sono morte 16 persone

Russia

Aumenta il numero delle vittime della strage nella scuola di Beslan e cresce anche la rabbia della popolazione osseta contro le autorità russe per come hanno gestito il sequestro di oltre un migliaio di persone, soprattutto bambini. La cifra ufficiale dei morti, ribadita ieri sera dal portavoce della presidenza osseta, è ferma a 335, almeno per metà bambini; secondo gli impiegati di un obitorio però, le salme sono quasi 400. Inoltre circa 200 persone, quasi tutti bambini risultano ancora disperse. negli ospedali poi ci sono più di 100 persone in gravi condizioni, anche in questo caso soprattutto sono bambini.Non si hanno informazioni precise neanche sul numero dei componenti del commando di sequestratori: 32 o 35 secondo diverse fonti, di cui una trentina morti nel blitz. Continua anche la caccia a complici o eventuali fuggitivi. La polizia ha arrestato tre sospetti: uno sta per essere incriminato per 'partecipazione personale' all'attacco, secondo quanto detto in tv dal vice procuratore russo Fridinsky. In tv è stato anche mostrato uno degli arrestati tenuto fermo da due poliziotti in passamontagna , che affermava di non aver sparato. in tutta la Russia oggi è celebrato il primo dei due giorni di lutto nazionale. Per domani è confermata una manifestazione a Mosca contro il terrorismo promossa dall'amministrazione municipale e sostenuta da personaggi popolari della cultura, dello spettacolo e della tv, i quali stanno rivolgendo appelli alla partecipazione attraverso gli schermi. Le proteste e le critiche rivolte in questi giorni al presidente Putin potranno fargli cambiare la politica verso la questione cecena? dalla Russia sentiamo il nostro corrispondente Iskander

Irak

Il governo del Nepal ha sospeso, a Khatmandu e nei distretti di Lalitpur, il coprifuoco deciso mercoledì scorso in seguito alle violente proteste avvenute nella capitale nepalese per l'uccisione in Iraq di 12 ostaggi nepalesi. Lo riferiscono fonti locali, precisando che la calma è tornata in città e nella maggior parte del Paese che vive oggi una giornata di festa nazionale essendo il 'Krishna Janmastami' (il compleanno di Krishna). Stamani la stampa locale segnala grandi code di fronte ai principali templi della capitale e al famoso Krishna Mandir di Lalitpur, riaperti dopo giorni di tensione. L'agenzia di stampa on-line 'Nepalnews' sottolinea che un coprifuoco notturno resterà ancora in vigore nella città orientale di Birtamod. Il primo settembre scorso in Nepal la popolazione aveva reagito in modo duro alla notizia dell'uccisione in Iraq dei 12 connazionali presi in ostaggio il 20 agosto dal gruppo estremista islamico Ansar al-Sunna. Per circa 24 ore, centinaia di giovani avevano colpito la capitale Kathamandu e altre località del Paese, attaccando luoghi di culto islamici, sedi dei mezzi d'informazione e oltre 300 uffici delle agenzie di reclutamento di lavoratori all’estero

Irak

Dopo gli ex alti capi militari ed ex diplomatici, sono ora i medici a prendere posizione contro l'impegno militare australiano in Iraq, con una lettera aperta firmata da 56 noti specialisti, di condanna al governo conservatore di John Howard, che nell'attacco all'Iraq aveva schierato 2000 soldati a fianco delle forze Usa e britanniche e ne mantiene nell'area 850. La dichiarazione congiunta, che riporta in prima linea la questione dell'Iraq in questa prima fase della campagna per le elezioni del 9 ottobre, esprime preoccupazione per le conseguenze umanitarie della guerra. E invita il prossimo governo, conservatore o laburista che sia, ad assicurare che le truppe australiane siano impiegate solo nella difesa del suolo nazionale e mai piu' in atti di aggressione. La lettera descrive il ruolo australiano in Iraq come un tragico errore e accusa il governo Howard di aver trascinato il paese in guerra su basi false e ingannevoli, aggiungendo che la guerra non e' piu', nel 21/o secolo, una pratica accettabile. La presa di posizione e' simile a quella adottata il mese scorso da 43 alti personaggi militari e diplomatici ora in pensione, che hanno condannato la politica estera di Canberra e la sua sottomissione ai voleri di Washington, chiedendo al governo la verita' sulla decisione di attaccare l'Iraq.

Irak

Almeno sette marines americani sono morti, numerosi altri sono rimasti feriti, nell'esplosione di una potente autobomba nei pressi di Fallujah. L'ordigno e' stato fatto esplodere al passaggio del convoglio militare ad al-Saqlawiya, a una decina di chilometri dalla citta' sunnita 'consegnata' dalle forze Usa agli iracheni lo scorso mese di aprile, al termine di un lungo e sanguinoso assedio durato tre settimane. Immediata e' stata la reazione delle truppe statunitensi, che hanno risposto con una serie di attacchi e raid sulla citta' di fatto controllata dagli insorti. Il motore dell'auto usata dai terroristi per lanciare l'attacco e' stato scaraventato a una grande distanza a causa della potenza dell'esplosione in cui sono rimaste completamente distrutte due Humvee.

Corte penale internazionale

La Corte penale internazionale (Cpi), incaricata di giudicare i responsabili di crimini di guerra e di genocidio nel mondo, aprira' la porte per il suo primo processo all'inizio del prossimo anno. Lo ha annunciato oggi il presidente del tribunale, l'argentino Luis Moreno Ocampo nel corso di una riunione con i paesi che ne hanno ratificato lo statuto. Ocampo ha precisato che le prime inchieste dovrebbero essere concluse entro la fine dell'anno, per cui si potra' poi passare al dibattimento in aula. Potrebbero riguardare i crimini commessi nella Repubblica democratica del Congo o nella parte nord dell'Uganda per i quali la procedura giudiziaria e' considerata abbastanza avanzata. Il procuratore ha informato che sono sotto esame sei altre situazioni, che riguardano paesi di quattro diversi continenti e che almeno in un caso potrebbero sfociare il prossimo anno in un'inchiesta. Ma non ha voluto fornire altri dettagli per motivi di opportunita'. La Corte penale internazionale e' competente a giudicare i crimini di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanita' commessi sul territorio dei paesi che hanno aderito al trattato, firmato a Roma, o da uno o piu' appartenenti a questi stati. Finora sono 94 le nazioni che hanno confermato la loro adesione alla Corte. Tra coloro che si sono rifiutati di riconoscerla figurano Stati Uniti e Russia. Washington, all'epoca del governo d Bill Clinton aveva aderito alla Corte, ma Bush ha poi rifiutato la ratifica motivando questa scelta con il fatto che soldati americani potrebbero essere messi sotto processo per atti commessi in operazioni internazionali. Il presidente della Corte non ha voluto commentare l'accordo bilaterale che il governo di George Bush ha fatto firmare ad una trentina di stati che hanno aderito alla Cpi, con il quale si impegnano a garantire che cittadini americani eventualmente accusati dalla Corte di aver commesso nei loro paesi crimini di genocidio, crimini contro l'umanita' e di guerra non saranno estradati all'Aja. Pressioni analoghe, e' stato riferito, sono in atto verso la Giordania, solo stato del Medio Oriente ad aver ratificato l'adesione alla Cpi

Nigeria

La polizia nigeriana ha fatto irruzione negli uffici di un settimanale indipendente, 'Insider Weekly', arrestando almeno un dipendente e sequestrando il materiale di lavoro della redazione. Lo riferiscono oggi alcuni organi di stampa africani citando il vice-direttore della testata, Declan Opaladke, che ha definito l'operazione delle forze di sicurezza "una caccia alle streghe". In un comunicato dei servizi di sicurezza nigeriani, diffuso attraverso la stampa nazionale, si spiega che i "costanti attacchi e le umiliazioni" del giornale nei confronti del presidente Olusegun Obasanjo e di altri alti esponenti del governo hanno "reso necessario l'arresto dei responsabili di questa disinformazione". "Non avevamo altra scelta se non quella di agire con decisione" conclude la nota. Il vice-direttore di 'Insider Weekly', settimanale spesso critico nei confronti di Obasanjo e della sua 'squadra di governo', ha spiegato alla stampa internazionale che il giornale è vittima di una vera e propria "caccia alle streghe" per aver spesso raccontato episodi di corruzione all'interno dell'esecutivo. Opaladke ha precisato che tutti i giornalisti del settimanale sarebbero in fuga per evitare di essere arrestati dalla polizia.

G.R. 13,00

CECENIA

MASHKADOV: CONDANNIAMO MASSACRO, MA E' COLPA DI PUTIN "Abbiamo detto, e ripetiamo, che è impossibile giustificare il terrore che colpisce innocenti civili", ma quello che è accaduto a Beslan è diretta conseguenza "della politica dello stesso Putin, il cui regime è responsabile dei peggiori crimini contro l'umanità in Europa dalla seconda guerra mondiale": l'ex presidente ceceno, Aslan Mashkadov, tuttora leader degli indipendentisti meno estremisti, ribadisce l'estraneità dei militanti separatisti al massacro di Beslan. Ma, in un messaggio pubblicato oggi sul sito Kavkavcenter.org, rilancia le accuse al presidente russo, colpevole di portare il conflitto ad inevitabile estremizzazione, argomenta Mashkadov. Esattamente 13 anni fa, la Cecenia dichiarava la propria indipendenza da Mosca, primo passo verso un decennio di guerra, prima con la Russia di Eltsin, poi di Putin. Mashkadov, eletto nel 1997, ma presto 'scaricato' da Mosca, ammette indirettamente la possibile matrice cecena della presa di ostaggi a Beslan. "La gente che compie attentati in Cecenia e nella regione non lo fa per fanatismo religioso, o in base ad astratte teoria politiche - scrive - di solito sono condotti da un sentimento di vendetta personale, suscitato dalla morte dei propri cari per mano dei soldati russi, in quell'atmosfera di impunità in cui la Russia porta avanti il genocidio del popolo ceceno". Per il leader indipendentista, si tratta di "pochi individui, accecati dal senso di vendetta. Per questo invito tutti i ceceni a piangere gli innocenti che sono morti a Beslan, e a nome del popolo ceceno faccio le condoglianze alle famiglie".

INTANTO E' STATO RITROVATO ELICOTTERO RUSSO, - Le squadre di soccorso sono riuscite a ritrovare l'elicottero russo di cui erano state perse le tracce nel Caucaso settentrionale, riferisce l'agenzia stampa russa Interfax. I membri dell'equipaggio sarebbero vivi, secondo quanto affermato da un rappresentante del ministero degli Interni nel Caucaso del Nord. "L'elicottero si è abbattuto contro una montagna vicino alla città di Karabulak. Gli uomini sono tutti vivi, uno dei piloti è ferito a una gamba", ha detto la fonte, aggiungendo che la causa dello schianto sarebbe il cattivo tempo.

IRAQ

FORZE SICUREZZA CIRCONDANO UFFICI SADR A NAJAF - Agenti della Gurdia Nazionale e della polizia irachene hanno circondato in mattinata a Najaf gli uffici del movimento di Moqtada al-Sadr, e si preparebbero a farvi irruzione all'interno, dopo che i collaboratori dell'imam radicale sciita hanno impedito loro di entrare, pretendendo che si muniscano prima di un'autorizzazione per iscritto firmata dal grande ayatollah Ali al-Sistani, massima autorita' spirituale della comunita' sciita irachena. Lo ha riferito uno dei piu' stretti consiglieri dello stesso Sadr, sceicco Ahmed Shaibani. Negli ultimi giorni la situazione a Najaf si e' fatta pesante per l'Esercito del Mahdi', imputato delle devastazioni che hanno colpito anche i luoghi sacri come il mausoleo dell'Imam Ali e il vicino cimitero monumentale di Wadi al-Salam, a causa dei violentissimi combattimenti con le truppe americane protrattisi per oltre due settimane. Il governo ad interim del premier Iyad Allawi, uno sciita moderato, accusa inoltre i seguaci di Sadr di aver torturato o ucciso numerose persone durante l'assedio del mausoleo, conclusosi solo grazie all'intervento di Sistani. FALLUJA, AUTOBOMBA UCCIDE ALMENO 6 SOLDATI USA - Testimoni hanno dichiarato che nell'attentato - avvenuto nel villaggio di Saqlawiya, sobborgo settentrionale di Falluja - sono morti almeno sei marines che si trovavano a bordo di un convoglio di mezzi. Altri otto marines, secondo i testimoni, sono rimasti feriti. Le fonti militari Usa, si e' appreso in un secondo momento, per ora confermano l'attentato ma non il numero delle vittime. Una fonte militare Usa che ha chiesto di restare anonima ha detto che il bilancio potrebbe salire.

L'EMITTENTE TELEVISIVA AL-ARABIYA, AFFERMA il rilascio di Midhat Shiwi, l'autista turco sequestrato sabato dalle 'Brigate della Resistenza Islamica'. Lo ha riferito l'emittente televisiva al-Arabiya, precisando che ieri la compagnia del Kuwait per la quale lavora l'uomo ha annunciato il blocco di tutte le sue attivita' nell'Iraq, come richiesto dal commando di rapitori.

E da Amman in Giordania, il ministro degli Esteri della Giordania Marwan Moasher ha annunciato la liberazione di quattro ostaggi, inclusi tre cittadini giordani, rapiti in Iraq.

PALESTINA

FORTE ESPLOSIONE A GAZA, AVVISTATO AEREO ISRAELIANO Una violentissima esplosione e' risuonata in mattinata a Gaza citta', ove testimoni oculari hanno riferito di aver avvistato un aereo militare israeliano sorvolare il capoluogo della zona palestinese. Successivamente fonti delle forze di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese hanno precisato di non aver riscontrato al suolo tracce di sorta di una qualunque deflagrazione; al contempo, gli avvistamnenti di velivoli israeliani si sono moltiplicati, e ne e' scaturita la congettura secondo cui quello che era parso l'esplosione di un ordigno o di un misisle potrebbe essere stato in realta' un semplice 'boom' sonico, dovuto al superamento della barriera del suono da parte degli aerei israeliani. Soprattutto nella Striscia di Gaza la popolazione teme rappresaglie da parte d'Israele dopo il duplice attentato suicida di martedi' scorso a Bersheeba, nel sud del Paese, ove su due autobus sventrati dalle bombe dei kamikaze sono morte nel complesso sedici persone.

INTANTO arrivano in Cisgiordania il ministro degli Esteri egiziano, Ahmed Aboul Gheit, e il responsabile dell'intelligence, Omar Suleiman. La delegazione incontrerà alcuni alti funzionari palestinesi per discutere sulle conseguenze del piano di ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza. Israele rifiuta di trattare direttamente con i palestinesi e l'Egitto funge in questa circostanza da mediatore e da garante per il mantenimento della sicurezza a Gaza dopo il ritiro degli israeliani. Ieri intanto Israele aveva ripreso la costruzione di una sezione di 30 chilometri del 'MURO' di separazione a sudovest di Hebron, nella Cisgiordania meridionale, da dove provenivano i due militanti suicidi che martedì scorso avevano ucciso 16 persone in un duplice attacco a Beersheba. Israele nega che la decisione di erigere questo tratto di barriera sia conseguenza diretta degli attentati. Il ministro di Gabinetto dell'Autorità Nazionale Palestinese, Saeb Erekat, ha condannato la ripresa dei lavori per la costruzione del muro. "Quest'azione distrugge totalmente la Road map", ha detto Erekat. La Road map è il piano di pace elaborato dal Quartetto (Usa, Onu, Russia e Ue), che prevede la costituzione di uno Stato indipendente palestinese che coesista con Israele.

DA PARTE SUA Israele continua nella demolizione di case: stavolta quella dei fratelli al Mughrabi, tre esponenti di spicco delle Brigate dei martiri di al Aqsa, gia' in carcere. I genieri sono entrati in azione all'alba nel campo profughi di Dheisheh, in Cisgiordania, hanno minato la palazzina di tre piani e l'hanno fatta saltare. Ali', Ahmed e Omar Mughrabi sono accusato di aver partecipato a diversi attacchi contro le forze israeliane. Ahmed e' considerato il capo delle Brigate - fazione armata riconducibile a Fatah - a Betlemme, mentre un quarto fratello, Mahmud, fu ucciso dall'esercito nel dicembre del 2000. Nel nord della Cisgiordania, in un villaggio vicino a Jenin, i soldati hanno arrestato un presunto miliziano che aveva violato il coprifuoco. Nello stesso abitato un ragazzino di 12 anni e' stato ferito quando le truppe hanno aperto il fuoco contro un gruppo di persone che aveva preso a sassate i militari

CINA

80 MORTI E 83 DISPERSI PER LE INONDAZIONI E' di 80 morti e 83 dispersi il bilancio delle inondazioni e le frane che hanno colpito lo scorso fine settimana la Cina sud occidentale, in seguito alle forti piogge iniziate giovedi'. Piu' di 400mila persone hanno dovuto lasciare le loro case. Particolarmente colpite le province del Sichuan, dove i morti sono 55 e 383mila residenti sono stati trasferiti in aree piu' sicure, e la vicina citta' di Chongqing, lungo le rive del fiume Yangtze, nella provincia del Kaixian, dove i morti sono 25 e 83mila persone hanno lasciato le loro abitazioni. Soccorritori in barca cercano i dispersi sul fiume, mentre la autorita' affermano che si tratta delle inondazioni piu' gravi da 200 anni nel Kaixian.

SUDAN

DARFUR; 3000 PROFUGHI SOLO NEGLI ULTIMI GIORNI, - Ancora oltre 3000 profughi solo negli ultimi giorni in Darfur, la devastata regione occidentale del Sudan dove e' in corso una delle terribili tragedie umanitarie degli ultimi anni. Di questo nuovo esodo, sempre sotto l'incalzare delle milizie musulmane che perseguitano le popolazioni locali nere, hanno dato notizia fonti ufficiali dell'Onu, di cui riferisce oggi la Bbc online. I profughi degli ultimi giorni sono in fuga dall'area circostante la cittadina di Zam Zam, nella regione settentrionale del Darfur. Negli ultimi 18 mesi si conta che in Darfur siano state uccise la le 30.000 e le 50.000 persone; oltre un milione i profughi, circa 200.000 dei quali rifugiatisi nel confinante Ciad. Da un paio di settimane e' in corso -mediata dall'Unione Africana- una conferenza di pace ad Abuja, capitale della Nigeria, che sembra pero' impelagata tra veti reciproci. Sotto accusa il governo di Khartoum, ritenuto responsabile di non aver ottemperato all'impegno preso di disarmare i miliziani, i famigerati Janjaweed, vale a dire diavoli a cavallo. Ma alle condanne unanimi, almeno finora, non ha fatto seguito alcuna misura, anche se prende sempre piu' corpo l'ipotesi di dure sanzioni internazionali.

IMMIGRAZIONE

AVVISTATO BARCONE A LARGO LAMPEDUSA - Un barcone con circa 150 clandestini a bordo e' stato avvistato a 25 miglia Sud di Lampedusa da una nave della Marina Militare. L' imbarcazione e' gia' stata agganciata da una motovedetta veloce della Guardia di Finanza. Alle operazioni di soccorso partecipano unita' delle Fiamme Gialle e della Guardia Costiera

FIAT ALFA ARESE; CORTEO LAVORATORI BLOCCA AUTOSTRADA A/8

I lavoratori del Reparto meccanica dello stabilimento Alfa Romeo, riuniti in corteo dopo un'assemblea sindacale che si e' tenuta nello stabilimento di Arese (Milano), hanno bloccato, stamattina l'autostrada A/8. La decisione e' stata presa durante una discussione sui provvedimenti da prendere dopo che la direzione aziendale ha deciso di mettere in cassa integrazione 330 dipendenti dell'impianto. I lavoratori, dopo aver bloccato le carreggiate, si sono riuniti in assemblea. Il traffico e' bloccato all'altezza di Arese ed e' stata disposta la chiusura di entrambe le carreggiate, tra Milano e Lainate: il traffico in direzione sud viene deviato a Lainate e, in direzione nord, nel quadrivio di Fiorenza.

ALITALIA

Non conosciamo il piano industriale Alitalia e non sappiamo neppure di quali ammortizzatori si puo' disporre. Cosi' la segretaria confederale della Cgil, Nicoletta Rocchi, ha replicato al ministro del Welfare, Roberto Maroni, che ieri ha sollecitato una intesa per la compagnia, in assenza della quale - ha detto - il destino dell'azienda e' segnato. Domani pomeriggio alle 15 a Fiumicino si svolgerà un'assemblea degli assistenti di volo organizzata dai sindacati Fit-Cisl e Sult per fare il punto su quanto emergerà stasera dall'incontro Alitalia-sindacati. Per il momento l'assemblea riguarderà soltanto gli assistenti di volo, ma "auspichiamo e lavoreremo affinché l'assemblea diventi unitaria di tutti i lavoratori di tutti i comparti", si legge sul sito del Sult.

CARCERI

DIFFAMAZIONE, INDAGATO A ROMA MINISTRO CASTELLI - Nel comunicato del ministero di via Arenula si sosteneva, inoltre, che "vi sono molti modi per assicurarsi spazi sui giornali di agosto, soprattutto da parte dei partiti che hanno pretese di governo, ma che dimostrano invece solo volonta' di strumentalizzazione". E ancora, "la situazione dei penitenziari italiani e' nota ed e' uguale sia a gennaio che ad agosto. Possibile che qualche partito si accorga di questo stato di cose soltanto nel mese di agosto? Ricordo che chi si fa bello sui giornali non paga alcuna conseguenza di cio' che e' accaduto ieri sera a Regina Coeli, mentre invece quei detenuti che eventualmente si siano lasciati influenzare dai cattivi maestri dovranno necessariamente pagare le conseguenze dei loro gesti inconsulti". Nella denuncia arrivata in procura, i radicali Capezzone e Bernardini, autori della denuncia, rimarcano come le visite in carcere siano non solo un diritto dei parlamentari, ma anche un dovere per rendersi conto delle condizioni in cui versano i detenuti, a maggior ragione a Regina Coeli dove da anni i reclusi lamentano strutture fatiscenti e il problema del sovraffollamento

VITTIME DI INCIDENTI STRADALI In agosto i sinistri rispetto allo stesso mese dello scorso anno, seppur di pochissimo, sono diminuiti dello 0,2% (26 in meno), sono invece molto aumentate le vittime, 30 in piu' del 2003, quasi 9% di aumento; anche i feriti sono aumentati di 557, con un +5,5%

G.R. 9,30

OSSEZIA

MANCANO ALL'APPELLO ANCORA 176 BAMBINI - Duecentosette i cadaveri identificati, su 335 morti accertati Beslan (Ossezia del Nord) - Nel drammatico bilancio delle vittime della Scuola N.1 di Beslan, in Ossezia del Nord, mancano ancora all'appello 176 bambini. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Itar Tass, citando fonti dell'amministrazione cittadina. Il bilancio ufficiale parla di 335 morti accertati, dei quali soltanto 207 sono stati identificati. Ma all'obitorio di Vladivakaz sono stati contati 394 corpi e all'appello, secondo le stime fornite in precedenza dal ministero della Sanità, mancavano ancora 180 persone. Secondo i media russi, le persone che non sono state rintracciate potrebbero essere rimaste ferite nel sequestro, poi ricoverate in diversi ospedali prive di coscienza, troppo sconvolte, o semplicemente troppo giovani per essere in grado di fornire la loro identità. Negli ospedali di tutta l'Ossezia sarebbero ancora ricoverati 386 feriti, di cui 184 bambini.

INTANTO i militanti separatisti ceceni 'spiegano l'attacco alla scuola di Beslan, nell'Ossezia del Nord: un episodio, per quanto sanguinoso, "comunque non comparabile allo sterminio di 42.000 bambini ceceni in età scolare, uccisi dagli invasori russi'. Il messaggio è comparso ieri su Kavkazcenter.com, sito vicino alla guerriglia indipendentista. Non né una diretta rivendicazione, ma una giustificazione della strage in Ossezia del Nord. Il quotidiano britannico The Guardian riporta oggi una testimonianza in linea. Margarita Komoyeva, insegnante di fisica rilasciata il giorno prima della tragica conclusione del sequestro, racconta: "Uno di loro mi ha detto: 'I soldati russi stanno uccidendo i nostri bambini in Cecenia, così noi siamo qui per uccidere i vostri'".

Ancora in Cecenia un elicottero del ministero degli Interni russo risulta da ieri disperso, secondo quanto comunicato dal quartier generale del comando unificato delle truppe russe nel Caucaso. Ne dà notizia l'agenzia Itar-tass. L'elicottero, partito ieri alle 18.30 da Magas, in Inguscezia, è scomparso attorno alle 19.00 quando già sorvolava i cieli della Cecenia. Le ricerche sono rese difficili dalle cattive condizioni metereologiche

E' salito a 10 il bilancio delle vittime dell'attentato all'uscita di una delle stazioni della metropolitana di Mosca, avvenuto lo scorso 31 agosto. Un ragazzo di 20 anni è morto oggi per le ferite riportate nell'esplosione. Lo riferiscono fonti d'informazione russe. La strage è stata provocata dall'esplosione di un'automobile presso la stazione della metropolitana Rizhskaia. L'attacco è stato rivendicato su un sito internet dalle Brigate Islambouli

NEPAL - Il governo nepalese ha sollevato il coprifuoco imposto mercoledi' scorso nella capitale Kathmandu in seguito ai disordini scoppiati quando si e' diffusa la notizia che in Iraq erano stati barbaramente assassinati da un gruppo islamico 12 ostaggi nepalesi. Pattuglie di militari perlustrano le vie di Kathmandu, ma la situazione appare calma e nessuna violenza viene segnalata. Oggi molta gente ha invaso i negozi e i templi, finalmente riaperti. Mercoledi' a Kathmandu una folla di circa 5.000 manifestanti ha dato vita a una violenta protesta, in cui e' stata data alle fiamme la principale moschea della citta' - una minoranza di nepalesi e' musulmana, la maggioranza buddista - e gli uffici delle Qatar Airways saccheggiati. Nei giorni di coprifuoco e' tornata la calma

IRAQ

UCCISI DUE SOLDATI USA PRESSO BAGHDAD = Due soldati americani sono stati uccisi durante un attacco a colpi di mortaio contro una base militare statunitense presso Baghdad. Lo ha reso noto oggi un portavoce dell'esercito Usa, aggiungendo che nell'attacco, avvenuto durante la notte, sono stati anche feriti 16 soldati. CINA - Almeno 79 persone hanno perso la vita e altre 74 risultano disperse nella Cina sud-occidentale, investita da un'eccezionale ondata di maltempo con tempeste che hanno costretto le autorita' a ordinare l'evacuazione di oltre 450.000 abitanti. Frane, smottamnenti, inondazioni e bufere di vento hanno provocato il crollo di circa quattrocento ponti e reso impraticabili 720 chilometri di strade; distrutte o gravemente lesionate 127.000 case, devastati migliaia di ettari di terreni coltivati.

UE/ LA SETTIMANA A BRUXELLES - La settimana a Bruxelles si apre oggi all'Aia con un incontro del presidente di turno del Consiglio europeo Jan Peter Balkenende con i rappresentanti del Congresso ebraico europeo per parlare di antisemitismo e del ruolo dell'Ue in Medio oriente. Sempre oggi e fino a domani si riuniscono a Noordwijk, in Olanda, i ministri europei dell'Agricoltura e della Pesca per il consiglio informale di questo semestre. Giovedì inizia il a Noordwijk (Olanda) il Consiglio informale dei ministri Ue della Salute. Sempre giovedì, la Corte di Giustizia Ue si pronuncerà su due casi di inadempimento dell'Italia rispetto alle norme comunitarie sull'ambiente, nelle discariche di Castelliri (Frosinone) e Rodano (Milano). Venerdì si riuniranno informalmente a Scheveningen, vicino all'Aia, i ministri economici e finanziari dell'Ue (Ecofin).

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