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"Non cercheremo trattative, perché non abbiamo nulla da offrire, ma non interferiremo con eventuali iniziative istituzionali che ci auguriamo saranno di alto profilo, evitando errori fatti in analoghe situazioni". Lo ha detto Fabio Alberti, presidente dell’associazione 'Un ponte per', nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Roma insieme al comitato fermiamo la guerra aproposito delle due volontarie italiane Simona Torretta e Simona Pari, rapite ieri a Bagdad con due operatori umanitari iracheni. Fabio Alberti ha anche sottolineato che i sequestratori delle due italiane rapite a Baghdad e degli altri due operatori umanitari iracheni hanno scelto gli ostaggi sulla base dei loro nomi. Ha quindi invitato a ricordare che le persone rapite sono quattro e che non devono essere fatte differenze tra ostaggi italiani e iracheni. Infine il presidente di Un ponte per ha detto che le modalità di prosecuzione della nostra attività in Iraq verranno valutate solo quando questa vicenda si sarà conclusa. "Tutti devono agire a seconda del loro ruolo - ha chiesto Raffaella Bolini del comitato contro la guerra nel corso della conferenza stampa - evitando il coinvolgimento di mediatori spuri". I rappresentanti delle due organizzazioni hanno ribadito la diversa posizione politica nei confronti della guerra in Iraq tra le persone che sono state prese in ostaggio e il governo italiano

La maggioranza delle Ong internazionali si appresta a lasciare l'Iraq dopo il rapimento delle due volontarie italiane di ieri. Lo ha annunciato il coordinatore delle attivita' delle Ong, Jean-Dominique Bunel. Invece 'Un ponte per' annuncia che valutera' 'le modalita' di prosecuzione dell'attivita' in Iraq solo quando questa vicenda si sara' conclusa'. Fabio Alberti, presidente dell'organizzazione ha precisato che l'ufficio di Baghdad oggi e' chiuso, per 'motivi di sicurezza'.

Unità nazionale. Alla fine, il governo Berlusconi è riuscito ad ottenere dalle opposizioni quello che cercava, e le opposizioni sono state fin trpoppo liete di accettare.
In una dichiarazione congiunta, pur ribadendo l'assoluta contrarieta' alla guerra in Iraq e al coinvolgimento italiano, ritengono prioritario, in queste ore, salvare la vita delle due giovani rapite. Con questa falsa motivazione, i partiti che avevano faticosamente accettato di votare per il ritiro delle truppe, ritrovano il loro ruolo naturale. Lo stesso che li ha spinti alla guerra nel kosovo, a quella in afganistan, e che, se fossero stati al governo, li avrebbe forse spinti anche a quella in irak.
In più, si aggiunge il sottile piacere di sperimentarsi forza di governo.


La Lega Araba ha espresso 'preoccupazione per il rapimento in Itaq delle due donne italiane che lavorano per il settore umanitario'. La Lega chiede 'la liberazione considerando il ruolo che le ragazze svolgono in Iraq'. Lo ha detto all'Ansa il portavoce dell' organismo panarabo, Hossam Zaki, esprimendo il punto di vista anche del segretario generale, Amr Mussa.
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'''India'''

Almeno 40 persone sono rimaste prigioniere in una miniera illegale di carbone nello stato indiano del Bengala Occidentale a causa di una frana provocata da un’infiltrazione d’acqua. Lo si apprende dal canale televisivo locale ‘Ndtv’, secondo cui almeno 11 dei minatori rimasti intrappolati sarebbero morti schiacciati dalle rocce, mentre degli altri 29 non si avrebbero al momento notizie. L’incidente è avvenuto nel giacimento di carbone di Rashanpur, al confine tra il Bengala Occidentale e il Jharkhand, un altro stato indiano. In questa zona, dove la disoccupazione e la povertà sono molto alte, decine di persone rischiano quotidianamente la vita nella miniera alla ricerca di un salario, sottopagati e sfruttati da coloro che rilevano e vendono il minerale. Nella cava sono del tutto assenti misure di sicurezza, stando a quanto testimoniato da altri minatori che sarebbero scampati miracolosamente all’incidente.

gr ORE 19.30

italia

rapimento simone

"Non cercheremo trattative, perché non abbiamo nulla da offrire, ma non interferiremo con eventuali iniziative istituzionali che ci auguriamo saranno di alto profilo, evitando errori fatti in analoghe situazioni". Lo ha detto Fabio Alberti, presidente dell’associazione 'Un ponte per', nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Roma insieme al comitato fermiamo la guerra aproposito delle due volontarie italiane Simona Torretta e Simona Pari, rapite ieri a Bagdad con due operatori umanitari iracheni. Fabio Alberti ha anche sottolineato che i sequestratori delle due italiane rapite a Baghdad e degli altri due operatori umanitari iracheni hanno scelto gli ostaggi sulla base dei loro nomi. Ha quindi invitato a ricordare che le persone rapite sono quattro e che non devono essere fatte differenze tra ostaggi italiani e iracheni. Infine il presidente di Un ponte per ha detto che le modalità di prosecuzione della nostra attività in Iraq verranno valutate solo quando questa vicenda si sarà conclusa. "Tutti devono agire a seconda del loro ruolo - ha chiesto Raffaella Bolini del comitato contro la guerra nel corso della conferenza stampa - evitando il coinvolgimento di mediatori spuri". I rappresentanti delle due organizzazioni hanno ribadito la diversa posizione politica nei confronti della guerra in Iraq tra le persone che sono state prese in ostaggio e il governo italiano

La maggioranza delle Ong internazionali si appresta a lasciare l'Iraq dopo il rapimento delle due volontarie italiane di ieri. Lo ha annunciato il coordinatore delle attivita' delle Ong, Jean-Dominique Bunel. Invece 'Un ponte per' annuncia che valutera' 'le modalita' di prosecuzione dell'attivita' in Iraq solo quando questa vicenda si sara' conclusa'. Fabio Alberti, presidente dell'organizzazione ha precisato che l'ufficio di Baghdad oggi e' chiuso, per 'motivi di sicurezza'.

Unità nazionale. Alla fine, il governo Berlusconi è riuscito ad ottenere dalle opposizioni quello che cercava, e le opposizioni sono state fin trpoppo liete di accettare. In una dichiarazione congiunta, pur ribadendo l'assoluta contrarieta' alla guerra in Iraq e al coinvolgimento italiano, ritengono prioritario, in queste ore, salvare la vita delle due giovani rapite. Con questa falsa motivazione, i partiti che avevano faticosamente accettato di votare per il ritiro delle truppe, ritrovano il loro ruolo naturale. Lo stesso che li ha spinti alla guerra nel kosovo, a quella in afganistan, e che, se fossero stati al governo, li avrebbe forse spinti anche a quella in irak. In più, si aggiunge il sottile piacere di sperimentarsi forza di governo.

La Lega Araba ha espresso 'preoccupazione per il rapimento in Itaq delle due donne italiane che lavorano per il settore umanitario'. La Lega chiede 'la liberazione considerando il ruolo che le ragazze svolgono in Iraq'. Lo ha detto all'Ansa il portavoce dell' organismo panarabo, Hossam Zaki, esprimendo il punto di vista anche del segretario generale, Amr Mussa.

sgombero firenze

alitalia

morte in carcere

esteri

irak

russia

palestina

India

Almeno 40 persone sono rimaste prigioniere in una miniera illegale di carbone nello stato indiano del Bengala Occidentale a causa di una frana provocata da un’infiltrazione d’acqua. Lo si apprende dal canale televisivo locale ‘Ndtv’, secondo cui almeno 11 dei minatori rimasti intrappolati sarebbero morti schiacciati dalle rocce, mentre degli altri 29 non si avrebbero al momento notizie. L’incidente è avvenuto nel giacimento di carbone di Rashanpur, al confine tra il Bengala Occidentale e il Jharkhand, un altro stato indiano. In questa zona, dove la disoccupazione e la povertà sono molto alte, decine di persone rischiano quotidianamente la vita nella miniera alla ricerca di un salario, sottopagati e sfruttati da coloro che rilevano e vendono il minerale. Nella cava sono del tutto assenti misure di sicurezza, stando a quanto testimoniato da altri minatori che sarebbero scampati miracolosamente all’incidente.

GR 13.00

IMMIGRATI: MAXISBARCO A LAMPEDUSA, ARRIVATI 187 migranti .- Maxisbarco questa mattina a Lampedusa. Sull'isola pelagia, trainato da una motovedetta della Guardia Costiera, e' arrivato un barcone con 187 immigrati. Gli extracomunitari, di cui si sta accertando la provenienza, sonto tutti uomini, tra cui molti minorenni, e sono in discrete condizioni di salute.

Volontarie di UN PONTE PER BAGHAD Numerose manifestazioni quest'ogg in tutta Italia a sostegno della liberazione di Simona Pari e Simona Torretta e per il ritiro delle truppe dall'Iraq. A Roma l'appuntamento è a P.zza Vitorio (sede del POnte..), mentre alle !% è prevista la conferenza stampa dei raooresentanti della ONG (sede della Filt-cgil)

A Bologna il Social Forum chiama a raccolta i cittadini bolognesi, alle 17 in piazza Nettuno, per un presidio al quale, preannuncia il portavoce Valerio Monteventi se sara' presente un numero sufficiente di persone, seguira' un corteo lungo le vie del centro alle 18,30.

  • A napoli è prevista una manifestazione a Pzza drel Gesù alle 19 . nell'annunciarla Francesco Caruso afferma che : "Il rapimento delle due italiane in Iraq non indebolisce, ma piuttosto rafforza ulteriormente la convinzione e la mobilitazione per il ritiro delle truppe dall'Iraq e la fine dell'occupazione militare di quei territori".

Dalle DONNE MUSULMANE un appello, LIBERATELE SUBITO . - "Siamo disposte a rinnovare piu' volte l'appello finche' le due donne italiane non saranno liberate", ha promesso da parte sua Asmae Dachan, presidente delle donne musulmane d’Italia, comunicando anche l'intenzione dell'organizzazione di tradurre in lingua araba il testo del loro appello e di inviarlo ai due maggiori canali arabi televisivi, Al Jazira ed Al Arabia.

COMMISSIONE UE:CONTINUEREMO A FINANZIARE ONG "Fino a che vorranno restare nel Paese". ". Il portavoce del commissario Ue agli Aiuti umanitari, Poul Nielson, ha risposto oggi alla domanda se la Commissione europea continuerà a finanziare attraverso il suo ufficio umanitario (Echo) le Ong impegnate in Iraq anche dopo il rapimento degli operatori umanitari sequestrati ieri.

IRAQ: RAPITO VICE GOVERNATORE PROVINCIA ANBAR = Baghdad, 8 set. - () - Il vice governatore della provincia irachena di Anbar, Bassem Mohammad Munajed, e' stato rapito oggi da un commando di uomini armati che hanno assaltato la sua abitazione a Falluja. Lo hanno rivelato alcuni parenti del vice governatore nominato dagli americani

RUSSIA Mosca offre 300 milioni di rubli (oltre 10 milioni di dollari) in cambio di informazioni utili a 'neutralizzare' i leader separatisti ceceni, Shamil Basayev e Aslan Maskhadov (presidente eletto). Ad offrirli e' il servizio di intelligence di Mosca FSB, che accusa i due di aver commesso azioni disumane che hanno comportato perdite irreparabili per la Russia negli scorsi anni. ....

ISRAELE, ESPLODE AUTOBOMBA- La macchina e' esplosa in territorio cisgiordano, a 200 metri dal punto di valico verso Israele di Baka el-Gharbya, mentre nelle vicinanze si trovava una pattuglia militare israeliana. Secondo le prime informazioni un palestinese che si trovava al volante della macchina esplosa e' rimasto ucciso. Ma questa notizia non ha ancora conferma ufficiale in quanto la zona dell' incidente e' stata circondata da forze militari e da artificieri. La radio militare ha confermato che la esplosione non ha provocato vittime israeliane

ITALIA ALITALIA- Nel giorno delle assemblee tra Alitalia e rappresentanti dei sindacati di categoria, l'azienda è impegnata anche sul fronte societario. Sono previsti oggi i tre tre tavoli tecnici separati sui contratti delle tre categorie dei lavoratori di Alitalia. Quello sui Piloti è stato convocato alle 10, mentre quelli sui contratti degli assistenti di volo e del personale di terra si svolgeranno in parallelo alle 15. E' anche iniziata l'assemblea degli azionisti di Alitalia con all'ordine del giorno l'abbattimento del capitale sociale.

gror040908 (last edited 2008-06-26 09:50:41 by anonymous)