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''L'Alitalia la compriamo noi lavoratori''. La proposta, che sara' concretizzata in un progeto articolato, arriva dal Sult. ''A questo punto riteniamo che il sindacato debba lanciare un'ulteriore sfida al Governo e all'azionista. Vogliamo salvare l'azienda e rilanciarla. Vogliamo salvare decine di migliaia di posti di lavoro L'Alitalia la compriamo noi lavoratori'', si legge in una nota firmata dalla sigla sindacale. ''Questa non e' e non vuole essere una provocazione, al contrario, e' e vuole essere una proposta che va nella direzione di una concreta soluzione dell'intera vicenda'', precisa il Sult, secondo cui ''esistono gli strumenti tecnici e finanziari per realizzare questa ipotesi e siamo convinti che i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali che li rappresentano sono in grado di individuare le capacita' e le professionalita' per affrontare e vincere questa sfida''. ''Siamo altresi' convinti che nell'ambito di questo progetto e' certo l'interesse e la partecipazione di soggetti economici e finanziari che potranno dare il proprio contributo anche a livello industriale. Come pure potrebbe essere interessante ed auspicabile una partecipazione dell'attuale azionista di maggioranza (lo Stato) e delle istituzioni locali interessate'', aggiunge il sindacato.
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 "Si stima che un numero significativo di combattenti nemici (fino a 100) sia stata ucciso". Questo il testo del comunicato pubblicato nella tarda serata di ieri dal portavoce dei marines Usa, T.V. Johnson, e relativo ai bombardamenti effettuati dall'aviazione statunitense contro la roccaforte sunnita di Fallujah. Johnson ha detto anche che le forze Usa non sono entrate nella città, dove dalla fine dell'assedio di tre settimane ad aprile si sono raggruppate le forze dei guerriglieri sunniti. I bombardamenti americani sono proseguiti questa mattina e secondo fonti ospedaliere si registrano già di due persone uccise. Lunedì, l'esplosione di un'autobomba alle prote della città aveva provocato la morte di sette marines e di tre soldati iracheni, il bilancio di perdite più grave registrato dagli americani nelle ultime settimane. I raid usa sono la risposta a questo attentato.
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Almeno sei palestinesi sono rimasti feriti nella nuova incursione lanciata prima dell'alba dalle truppe israeliane nella Striscia di Gaza, la seconda in circa 36 ore dopo l'offensiva di ieri notte contro Hamas a Shijaia, sobborgo alla periferia est di Gaza citta', che con i quattordici morti e i 45 feriti provocati tra i palestinesi e' stata la piu' massiccia e sanguinosa dal 12 maggio scorso. Il bilancio delle vittime del raid odierno e' stato riferito in ambienti ospedalieri locali,

gr ORE 19.30

italia

rapimento simone

"Non cercheremo trattative, perché non abbiamo nulla da offrire, ma non interferiremo con eventuali iniziative istituzionali che ci auguriamo saranno di alto profilo, evitando errori fatti in analoghe situazioni". Lo ha detto Fabio Alberti, presidente dell’associazione 'Un ponte per', nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Roma insieme al comitato fermiamo la guerra aproposito delle due volontarie italiane Simona Torretta e Simona Pari, rapite ieri a Bagdad con due operatori umanitari iracheni. Fabio Alberti ha anche sottolineato che i sequestratori delle due italiane rapite a Baghdad e degli altri due operatori umanitari iracheni hanno scelto gli ostaggi sulla base dei loro nomi. Ha quindi invitato a ricordare che le persone rapite sono quattro e che non devono essere fatte differenze tra ostaggi italiani e iracheni. Infine il presidente di Un ponte per ha detto che le modalità di prosecuzione della nostra attività in Iraq verranno valutate solo quando questa vicenda si sarà conclusa. "Tutti devono agire a seconda del loro ruolo - ha chiesto Raffaella Bolini del comitato contro la guerra nel corso della conferenza stampa - evitando il coinvolgimento di mediatori spuri". I rappresentanti delle due organizzazioni hanno ribadito la diversa posizione politica nei confronti della guerra in Iraq tra le persone che sono state prese in ostaggio e il governo italiano

La maggioranza delle Ong internazionali si appresta a lasciare l'Iraq dopo il rapimento delle due volontarie italiane di ieri. Lo ha annunciato il coordinatore delle attivita' delle Ong, Jean-Dominique Bunel. Invece 'Un ponte per' annuncia che valutera' 'le modalita' di prosecuzione dell'attivita' in Iraq solo quando questa vicenda si sara' conclusa'. Fabio Alberti, presidente dell'organizzazione ha precisato che l'ufficio di Baghdad oggi e' chiuso, per 'motivi di sicurezza'.

Unità nazionale. Alla fine, il governo Berlusconi è riuscito ad ottenere dalle opposizioni quello che cercava, e le opposizioni sono state fin trpoppo liete di accettare. In una dichiarazione congiunta, pur ribadendo l'assoluta contrarieta' alla guerra in Iraq e al coinvolgimento italiano, ritengono prioritario, in queste ore, salvare la vita delle due giovani rapite. Con questa falsa motivazione, i partiti che avevano faticosamente accettato di votare per il ritiro delle truppe, ritrovano il loro ruolo naturale. Lo stesso che li ha spinti alla guerra nel kosovo, a quella in afganistan, e che, se fossero stati al governo, li avrebbe forse spinti anche a quella in irak. In più, si aggiunge il sottile piacere di sperimentarsi forza di governo.

La Lega Araba ha espresso 'preoccupazione per il rapimento in Itaq delle due donne italiane che lavorano per il settore umanitario'. La Lega chiede 'la liberazione considerando il ruolo che le ragazze svolgono in Iraq'. Lo ha detto all'Ansa il portavoce dell' organismo panarabo, Hossam Zaki, esprimendo il punto di vista anche del segretario generale, Amr Mussa.

sgombero firenze

La scuola (via di novoli) "Piero Bargellini" occupata in agosto da centinaia di somali è stata sgomberata. A nulla sono valsi i tentativi messi in piedi dal movimento di lotta per la casa per ottenere dall'amministrazione comunale un rinvio. Lo sgombero è in corso. L'annunciata Assemblea cittadina che si sarebbe dovuta tenere questa sera nella scuola è SPOSTATA nella casa occupata di VIALE GUIDONI difronte al costruendo PALAGIUSTIZIA, sempre alle ore 21.

alitalia

L'Alitalia la compriamo noi lavoratori. La proposta, che sara' concretizzata in un progeto articolato, arriva dal Sult. A questo punto riteniamo che il sindacato debba lanciare un'ulteriore sfida al Governo e all'azionista. Vogliamo salvare l'azienda e rilanciarla. Vogliamo salvare decine di migliaia di posti di lavoro L'Alitalia la compriamo noi lavoratori, si legge in una nota firmata dalla sigla sindacale. Questa non e' e non vuole essere una provocazione, al contrario, e' e vuole essere una proposta che va nella direzione di una concreta soluzione dell'intera vicenda, precisa il Sult, secondo cui esistono gli strumenti tecnici e finanziari per realizzare questa ipotesi e siamo convinti che i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali che li rappresentano sono in grado di individuare le capacita' e le professionalita' per affrontare e vincere questa sfida. Siamo altresi' convinti che nell'ambito di questo progetto e' certo l'interesse e la partecipazione di soggetti economici e finanziari che potranno dare il proprio contributo anche a livello industriale. Come pure potrebbe essere interessante ed auspicabile una partecipazione dell'attuale azionista di maggioranza (lo Stato) e delle istituzioni locali interessate, aggiunge il sindacato.

Saltato e rinviato a data da destinarsi il vertice dei sindacati confederali della categoria trasporti. L'argomento era la crisi Alitalia. Sandro Degni, segretario generale della Uil Trasporti, ha detto che il summit e' stato annullato per un equivoco tra le federazioni di categoria

morte in carcere

Stamattina nel carcere di Livorno si sono consumati un suicidio e un tentativo di suicidio. Un detenuto di 36 anni, Luigi Visconti, si è ucciso nella sua cella impiccandosi alla grata del bagno con le lenzuola. Poco dopo gli agenti della polizia penitenziaria hanno salvato un altro detenuto che aveva tentato di impiccarsi.

Morte sul lavoro

Anche oggi un uomo è morto sul lavoro, vittima quotidiana di una strage silenziosa Si fa strada una nuova ipotesi fra gli addetti ai lavori, sulle cause dell' incendio alla Raffineria Api, sulle quali la magistratura ha gia' aperto un' inchiesta. Secondo fonti informate, tutto sarebbe partito da un' esplosione - forse dovuta al vapore - di un serbatoio vuoto di bitume, che, collassando, avrebbe lesionato il serbatoio accanto, pieno, facendo cosi' fuoriuscire bitume semi-liquido e dalla temperatura altissima, che avrebbe preso fuoco. Nell' area di carico si trovavano in quel momento tre autobotti pronte per il rifornimento, e i quattro operai (un morto e tre feriti) intenti al carico su uno degli automezzi. Una ricostruzione che differisce, in parte, da quella fornita in conferenza stampa dall' Api, secondo cui sarebbe stata una delle autobotti ad entrare in contatto con il sistema di carico del bitume, innescando il collasso del contenitore vuoto e il danneggiamento di quello pieno. Venti le squadre di vigili del fuoco accorse sul posto per spegnere le fiamme, con due automezzi dotati di schiumogeno giunti dall' aeroporto di Falconara.

L'Api di Falconara e' una delle 463 industrie ad alto rischio localizzate in Italia e presente nell' inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti redatto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e aggiornato ad aprile scorso. Sono 645 invece gli impianti a rischio semplice per un totale di 1.108 stabilimenti ad alto rischio e a rischio che vedono coinvolte circa 5 milioni e mezzo di persone, tra lavoratori e abitanti circostanti. Con 257 stabilimenti (111 ad alto rischio e 146 a rischio) la Lombardia e' in testa nella classifica regionale, seguita dal Piemonte con 113 (34 ad alto rischio e 79 a rischio) e l'Emilia Romagna con 106 (48 ad alto rischio e 58 a rischio). Nelle Marche, invece, la Regione coinvolta oggi dall'esplosione nella raffineria Api, gli impianti pericolosi sono 14 (6 ad alto rischio, come Falconara e 8 a rischio). Sempre per le Marche, in base all'inventario del Ministero dell' Ambiente, gli stabilimenti ad alto rischio, oltre Falconara, sono i depositi di gas liquefatti a Jesi, Montemarciano e Porto San Giorgio, lo stabilimento chimico o petrolchimico ad Ascoli Piceno, il deposito di oli minerali a Pesaro.

esteri

irak

Falluja e Sadr City sono diventate da 48 ore teatri di autentici massacri. Le forze di occupazione statunitensi hanno lanciato violenti raid aerei contro la libera citta' di Falluja, seguiti da un incessante martellamento dell'artiglieria. Ieri, secondo fonti Usa, cento membri della resistenza sarebbero stati uccisi in citta'. Fonti ospedaliere locali hanno denunciato un gran numero di vittime civili, molti delle quali non hanno potuto ricevere cure in tempo, perche' gli attacchi hanno impedito che i soccorsi raggiungessero le aree colpite. Intanto, uomini armati hanno prelevato dalla sua casa a Falluja il vice governatore della provincia di Anbar, nominato con l'assenso americano. Ieri, il figlio del governatore di Mosul e' stato ucciso in un agguato.

  • "Si stima che un numero significativo di combattenti nemici (fino a 100) sia stata ucciso". Questo il testo del comunicato pubblicato nella tarda serata di ieri dal portavoce dei marines Usa, T.V. Johnson, e relativo ai bombardamenti effettuati dall'aviazione statunitense contro la roccaforte sunnita di Fallujah. Johnson ha detto anche che le forze Usa non sono entrate nella città, dove dalla fine dell'assedio di tre settimane ad aprile si sono raggruppate le forze dei guerriglieri sunniti. I bombardamenti americani sono proseguiti questa mattina e secondo fonti ospedaliere si registrano già di due persone uccise. Lunedì, l'esplosione di un'autobomba alle prote della città aveva provocato la morte di sette marines e di tre soldati iracheni, il bilancio di perdite più grave registrato dagli americani nelle ultime settimane. I raid usa sono la risposta a questo attentato.

Secondo fonti del Ministero della sanita' iracheno a Sadr City ci sarebbero stati piu' di trenta morti negli scontri tra soldati americani e Armata di Mahdi. E' da sottolineare come, dopo l'accordo di Najaf, le tensioni con Moqtada al Sadr si siano spostate nel quartiere della capitale, considerata la vera roccaforte del giovane leader sciita, con la deliberata intenzione di far esplodere nuovamente il conflitto nella speranza di poter rimuovere al Sadr dalla scena pubblica irachena.

russia

Entro due giorni, il governo dell'Ossezia del nord verra' silurato in blocco: lo ha promesso il presidente osseto Aleksandr Dzasokov. A una folla di circa 3.500 manifestanti che chiedevano la caduta di alcune teste, Dzasokov ha detto: 'lo faremo perche' ci sono troppi problemi che potrebbero essere risolti in modo migliore'. Dzasokov ha anche detto che sabato verra' formata una commissione per accertare come i componenti del grupposiano potuti penetrare in territorio osseto.

I servizi di sicurezza russi hanno messo una taglia di 10 milioni di dollari per informazioni sui due capi della guerriglia cecena. Si tratta di Shamil Basaiev e Aslan Maskhadov. Lo riferisce Interfax precisando che i due sono accusati di 'atti inumani che hanno provocato alla Russia perdite irreparabili'. L'anonimato per chi da informazioni e' garantito, e i servizi mettono a disposizione dei numeri di telefono appositi.

palestina

Almeno sei palestinesi sono rimasti feriti nella nuova incursione lanciata prima dell'alba dalle truppe israeliane nella Striscia di Gaza, la seconda in circa 36 ore dopo l'offensiva di ieri notte contro Hamas a Shijaia, sobborgo alla periferia est di Gaza citta', che con i quattordici morti e i 45 feriti provocati tra i palestinesi e' stata la piu' massiccia e sanguinosa dal 12 maggio scorso. Il bilancio delle vittime del raid odierno e' stato riferito in ambienti ospedalieri locali,

E' salita la tensione ai vertici dell'Autorità Nazionale Palestinese dopo le nuove minacce di dimissioni del primo ministro Abu Ala, per divergenze con il presidente Yasser Arafat. Secondo quanto hanno riferito fonti dell'Anp, Abu Ala era sul punto di consegnare una lettera di dimissioni, sventolata con rabbia di fronte ai suoi ministri nel corso di un vertice di governo tenutosi ieri. Fonti vicine ad Abu Ala hanno detto che il premier aveva discusso con Arafat prima del vertice. Divergenze sono sorte intorno alla questione della partecipazione dell'Anp alla conferenza dei Paesi donatori in programma questo mese a New York, dove verrà discusso un piano per la ricostruzione di Gaza dopo l'eventuale ritiro israeliano dalla Striscia entro il 2005.

Vietnam

Due ordigni bellici risalenti alla guerra del Vietnam sono esplosi causando otto vittime e tre feriti. La polizia vietnamita riferisce che nella città di Quy Nhon, capoluogo della provincia di Bihn Dinh nel Vietnam centrale, sette uomini di età compresa tra i 18 e i 30 anni sono rimasti uccisi dallo scoppio di un proiettile di artiglieria che stavano cercando di aprire per estrarne la polvere da sparo. L’ottava vittima è un uomo di 35 anni ucciso in un secondo incidente nella stessa provincia dall’esplosione del proiettile di mortaio da cui cercava di ricavare del metallo. La popolazione povera vietnamita ‘ricicla’ il materiale estratto da tali munizioni per rivenderlo. Entrambi gli ordini esplosi erano di fabbricazione americana; l’esercito Usa sostiene di aver impiegato nella guerra del Vietnam, combattuta tra il 1964 e il 1975 sul territorio del Vietnam del Sud e delle aree confinanti di Cambogia e Laos, 15 milioni di tonnellate e di bombe, mine e munizioni; stime militari affermano che almeno il 10% degli ordigni lanciati rimane inesploso. Si stima che nei Paesi del sudest asiatico restino ancora sul terreno 800.000 ordigni potenzialmente distruttivi. Secondo dati del governo vietnamita dalla fine del conflitto nel Paese sono morte 38.000 persone in incidenti con quelli che in gergo vengono definiti Uxo (Unexploded ordnance, ordigni inesplosi) e oltre 100.000 ferite. Malgrado il Vietnam sia uno dei Paesi più colpiti dal problema, Hanoi non è tra i firmatari del trattato di Ottawa che mette la bando la fabbricazione, l’uso e lo stoccaggio, delle mine antipersona; neanche gli Usa hanno aderito al trattato.

India

Almeno 40 persone sono rimaste prigioniere in una miniera illegale di carbone nello stato indiano del Bengala Occidentale a causa di una frana provocata da un’infiltrazione d’acqua. Lo si apprende dal canale televisivo locale ‘Ndtv’, secondo cui almeno 11 dei minatori rimasti intrappolati sarebbero morti schiacciati dalle rocce, mentre degli altri 29 non si avrebbero al momento notizie. L’incidente è avvenuto nel giacimento di carbone di Rashanpur, al confine tra il Bengala Occidentale e il Jharkhand, un altro stato indiano. In questa zona, dove la disoccupazione e la povertà sono molto alte, decine di persone rischiano quotidianamente la vita nella miniera alla ricerca di un salario, sottopagati e sfruttati da coloro che rilevano e vendono il minerale. Nella cava sono del tutto assenti misure di sicurezza, stando a quanto testimoniato da altri minatori che sarebbero scampati miracolosamente all’incidente.

Cuba

L’Unione Europea ha deciso di proseguire lo studio di un possibile ‘ammorbidimento’ delle sanzioni economiche ai danni di Cuba. Lo si apprende attraverso la presidenza di turno olandese della Ue, secondo cui la liberazione da luglio a oggi di alcuni ‘dissidenti’ detenuti nelle carceri dell’Avana rappresenta un “segnale positivo” che Bruxelles vuole cogliere nel tentativo di creare “un circolo virtuoso” tra Cuba e l’Unione al posto dell’attuale stato di tensione. Dal giugno 2003, dopo che 75 dissidenti furono condannati ad alte pene detentive e incarcerati, l’Unione Europea ha approvato una serie di misure contro il governo cubano, chiedendo la liberazione degli anti-castristi. Le scarcerazioni decise tra giugno e luglioscorsi (in realtà, il primo dissidente a essere liberato fu, il 14 aprile, Julio Valdés Guevara, titolare di una rete di biblioteche indispendenti) spingono ora i membri della Ue a confrontarsi sulla proposta di apertura presentata circa un mese e mezzo fa dalla Spagna in seno al Colat, il comitato del Consiglio dell’Unione Europea del quale fanno parte anche esperti in rappresentanza dei Paesi latinoamericani. Se le discussioni andranno a buon fine, le sanzioni potrebbero essere ‘ammorbidite’ a dicembre, un segnale del tutto opposto all’irrigidimento dell’embargo economico deciso dall’amministrazione Usa la scorsa primavera ed entrato in vigore all’inizio di luglio.

GR 13.00

IMMIGRATI: MAXISBARCO A LAMPEDUSA, ARRIVATI 187 migranti .- Maxisbarco questa mattina a Lampedusa. Sull'isola pelagia, trainato da una motovedetta della Guardia Costiera, e' arrivato un barcone con 187 immigrati. Gli extracomunitari, di cui si sta accertando la provenienza, sonto tutti uomini, tra cui molti minorenni, e sono in discrete condizioni di salute.

Volontarie di UN PONTE PER BAGHAD Numerose manifestazioni quest'ogg in tutta Italia a sostegno della liberazione di Simona Pari e Simona Torretta e per il ritiro delle truppe dall'Iraq. A Roma l'appuntamento è a P.zza Vitorio (sede del POnte..), mentre alle !% è prevista la conferenza stampa dei raooresentanti della ONG (sede della Filt-cgil)

A Bologna il Social Forum chiama a raccolta i cittadini bolognesi, alle 17 in piazza Nettuno, per un presidio al quale, preannuncia il portavoce Valerio Monteventi se sara' presente un numero sufficiente di persone, seguira' un corteo lungo le vie del centro alle 18,30.

  • A napoli è prevista una manifestazione a Pzza drel Gesù alle 19 . nell'annunciarla Francesco Caruso afferma che : "Il rapimento delle due italiane in Iraq non indebolisce, ma piuttosto rafforza ulteriormente la convinzione e la mobilitazione per il ritiro delle truppe dall'Iraq e la fine dell'occupazione militare di quei territori".

Dalle DONNE MUSULMANE un appello, LIBERATELE SUBITO . - "Siamo disposte a rinnovare piu' volte l'appello finche' le due donne italiane non saranno liberate", ha promesso da parte sua Asmae Dachan, presidente delle donne musulmane d’Italia, comunicando anche l'intenzione dell'organizzazione di tradurre in lingua araba il testo del loro appello e di inviarlo ai due maggiori canali arabi televisivi, Al Jazira ed Al Arabia.

COMMISSIONE UE:CONTINUEREMO A FINANZIARE ONG "Fino a che vorranno restare nel Paese". ". Il portavoce del commissario Ue agli Aiuti umanitari, Poul Nielson, ha risposto oggi alla domanda se la Commissione europea continuerà a finanziare attraverso il suo ufficio umanitario (Echo) le Ong impegnate in Iraq anche dopo il rapimento degli operatori umanitari sequestrati ieri.

IRAQ: RAPITO VICE GOVERNATORE PROVINCIA ANBAR = Baghdad, 8 set. - () - Il vice governatore della provincia irachena di Anbar, Bassem Mohammad Munajed, e' stato rapito oggi da un commando di uomini armati che hanno assaltato la sua abitazione a Falluja. Lo hanno rivelato alcuni parenti del vice governatore nominato dagli americani

RUSSIA Mosca offre 300 milioni di rubli (oltre 10 milioni di dollari) in cambio di informazioni utili a 'neutralizzare' i leader separatisti ceceni, Shamil Basayev e Aslan Maskhadov (presidente eletto). Ad offrirli e' il servizio di intelligence di Mosca FSB, che accusa i due di aver commesso azioni disumane che hanno comportato perdite irreparabili per la Russia negli scorsi anni. ....

ISRAELE, ESPLODE AUTOBOMBA- La macchina e' esplosa in territorio cisgiordano, a 200 metri dal punto di valico verso Israele di Baka el-Gharbya, mentre nelle vicinanze si trovava una pattuglia militare israeliana. Secondo le prime informazioni un palestinese che si trovava al volante della macchina esplosa e' rimasto ucciso. Ma questa notizia non ha ancora conferma ufficiale in quanto la zona dell' incidente e' stata circondata da forze militari e da artificieri. La radio militare ha confermato che la esplosione non ha provocato vittime israeliane

ITALIA ALITALIA- Nel giorno delle assemblee tra Alitalia e rappresentanti dei sindacati di categoria, l'azienda è impegnata anche sul fronte societario. Sono previsti oggi i tre tre tavoli tecnici separati sui contratti delle tre categorie dei lavoratori di Alitalia. Quello sui Piloti è stato convocato alle 10, mentre quelli sui contratti degli assistenti di volo e del personale di terra si svolgeranno in parallelo alle 15. E' anche iniziata l'assemblea degli azionisti di Alitalia con all'ordine del giorno l'abbattimento del capitale sociale.

gror040908 (last edited 2008-06-26 09:50:41 by anonymous)