GR ORE 19.30

Esteri

Palestina

Due esponenti delle Brigate dei martiri di al-Aqsa (al Fatah) sono stati uccisi oggi a Jenin (Cisgiordania) nel corso di un attacco militare israeliano. Lo riferiscono fonti locali.

Alcune centinaia di palestinesi e di pacifisti israeliani hanno tenuto oggi una manifestazione di protesta contro la barriera che Israele sta costruendo in Cisgiordania. La manifestazione, che si e' svolta all'altezza del posto di blocco di A-Ram, tra Gerusalemme e Ramallah, e' stata sostanzialmente pacifica. Solo alla fine la polizia e' intervenuta per disperdere alcuni gruppi di giovani che avevano cominciato a lanciare sassi in direzione degli agenti e dei soldati di guardia.

Israele ha chiuso oggi alcuni uffici di registrazione elettorale palestinesi a Gerusalemme est, che aveva aperto i battenti in vista di una consultazione non ancora programmata. Lo hanno riferito funzionari israeliani e palestinesi. Hazem Balusha, un responsabile delle pubbliche relazioni palestinese, ha detto alla Reuters che sei centri di registrazione che erano stati aperti alcuni giorni fa sono stati chiusi e nove impiegati arrestati. Gil Kleiman, un portavoce della polizia israeliana, ha detto dal canto suo che quattro donne sono state arrestate e che gli uffici sono stati chiusi dopo che la polizia ha scoperto che vi si svolgevano attivita' elettorali illegali. L'Autorita' nazionale palestinese (Anp) ha in mente di organizzare elezioni municipali a novembre, come parte delle riforme richieste dalla comunita' internazionale e da parte dell'opinione pubblica interna. Un migliaio di centri di registrazione per i votanti sono stati aperti in Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme Est in vista di elezioni presidenziali e legislative. Ma Israele considera Gerusalemme, inclusa la parte orientale araba, come la capitale indivisibile di Israele e si oppone allo svolgimento di elezioni municipali a Gerusalemme Est.

Circa trenta giornalisti hanno manifestato a Ramallah, in Cisgiordania, per protestare contro la morte del giornalista palestinese Mazen al Tumeizi. L'uomo lavorava come producer per l'emittente panaraba Al Arabiya e la tv saudita Al Ekhbariya ed è stato ucciso ieri a Baghdad, negli scontri di Haifa Street, insieme ad altre dodici persone. Al Tumeizi è stato ripreso dalle telecamere mentre veniva raggiunto e steccato dai colpi dei militari statunitensi. Naim Tubasi, responsabile dell'associazione dei giornalisti palestinesi, ha accusato gli Stati Uniti di uccidere deliberatamente i giornalisti in Iraq per "impedire che la verità" raggiunga il resto del mondo. "L'omicidio di Mazen al Tumeizi rappresenta un ulteriore crimine degli Stati Uniti in Iraq", ha denunciato Tubasi, che ha chiesto un'inchiesta a livello internazionale sui reati commessi dagli americani contro i giornalisti in Iraq

Irak

Il Parlamento europeo chieda un immediato stop ai bombardamenti sui civili in Iraq e la liberazione delle due volontarie italiane e dei due operatori iracheni delle ong italiane e dei due giornalisti francesi ancora nelle mani dei sequestratori: lo chiede l' Associazione delle ong italiane, alla vigilia della riapertura, domani, dell' istituzione a Strasburgo. Sappiamo - afferma il presidente dell' Associazione, Sergio Marelli - che persistono delle divergenze di interpretazione da parte delle forze politiche sulla drammatica situazione dei prigionieri civili in Iraq, in particolare sulla questione del ritiro delle truppe; ciononostante chiediamo un segnale unitario dal Parlamento Ue, che secondo noi si puo' esprimere attraverso la richiesta di un immediato stop ai bombardamenti sui civili.

La tenda resta li' dove e' stata finora. Questa la risposta del presidente del X Municipio Sandro Medici, dopo l'atto vandalico di questa notte contro la Tenda della pace, allestita sotto la casa di Simona Torretta a Roma. Sono rimasto molto sorpreso - ha spiegato Medici - Non si capisce il perche' di questo gesto. Abbiamo sempre vissuto nel quartiere in un clima di grande solidarieta' e non ci aspettavamo una cosa del genere. Medici ha anche sottolineato che il corteo previsto per mercoledi' alle 18 nel quartiere di Cinecitta' e' confermato. Il Comitato per la pace e quanti vorranno partecipare sfileranno da piazza di Cinecitta', passeranno sotto casa della famiglia Torretta e arriveranno a piazza Don Bosco. Sotto casa di Simona, gli amici della volontaria rapita sono gia' al lavoro per sistemare la tenda e rimettere le bandiere della pace, sparite questa notte. Abbiamo imbiancato la croce celtica che era stata disegnata su una parete della tenda e nel pomeriggio sistemeremo altre bandiere arcobaleno - ha detto Daniele, uno dei ragazzi del Comitato - Sono sparite le bandiere questa notte e lo striscione ma rimarremo qua e continueremo perche' siamo sempre piu' convinti di quello che stiamo facendo. In serata, e' prevista una riunione fra gli aderenti del Comitato per la pace.

Le fotografie delle due ragazze italiane in mano ai sequestratori in Iraq che erano state esposte a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, sono state rubate la scorsa notte. Lo ha reso noto il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, il quale ha chiesto al prefetto di Roma di indagare sulla vicenda. Avevamo affisso le foto a Palazzo Valentini aderendo all'appello dei presidenti delle Province italiane - ha proseguito Gasbarra -, Milano e Roma avevano aderito a questa iniziativa posizionando le foto che chiedevano la liberazione delle due giovani italiane in tre lingue: italiano, inglese e arabo. Sono state trafugate da mano ignota. Ho chiesto al prefetto - ha detto ancora il presidente della Provincia - e alle forze di polizia di visionare i filmati delle telecamere installate a palazzo Valentini e mi auguro che si faccia piena luce su un atto che offende e che, deve essere accertato se e' figlio dell'imbecillita', e comunque offende ugualmente, o qualcosa di piu' inquietante - ha concluso Gasbarra - considerati i fatti accaduti ieri sera sotto la casa della famiglia Torretta.

Un esposto alla Prefettura di Milano contro la manifestazione organizzata, per sabato 25 settembre, dai No Global a favore della resistenza irachena. Lo annuncia il capogruppo lombardo della Lega Nord, Davide Boni, che intende consegnare il documento al Prefetto Bruno Ferrante il prossimo lunedi'. Contro la manifestazione -spiega Boni - i residenti del quartiere di via Padova hanno iniziato a raccogliere firme di protesta. Crediamo opportuno fare pervenire a chi di dovere quale sia lo stato d'animo e la necessita' delle periferie milanesi. Temiamo che i consueti disordini, gli atti vandalici e le devastazioni, che sono solite accompagnare questo genere di iniziative, danneggino una realta' gia' degradata e dimenticata come il quartiere di via Padova.

Un appello per il rilascio delle volontarie italiane Simona Torretta e Simona Pari e' stato rivolto oggi dalle donne musulmane che vivono a Udine, in un incontro svoltosi nella storica Sala degli Specchi della Loggia del Lionello del capoluogo friulano. L' appello - hanno spiegato - nasce da un sentimento comune alle donne musulmane che vivono in Friuli-Venezia Giulia per le quali questo rapimento costituisce un danno enorme alla causa della pace. La dignita', il rispetto per l' ospite, la riconoscenza per il pane condiviso - hanno scritto le donne musulmane di Udine nell' appello - impongono a tutti, secondo la migliore tradizione islamica, di lavorare per la salvezza di colui che ha portato aiuto nel momento del bisogno. Persone come le due volontarie italiane - hanno concluso - hanno mantenuto coraggiosamente una condotta di vita altruista per non abbandonare il popolo iracheno.

Il giornalista canadese Scott Taylor è stato rapito la setimana scorsa in iraq e quindi liberato. Al momento Taylor si trova in Turchia. Scott Taylor, che lavora per la rivista dell'esercito canadese "Spirito di Corpo" era scomparso la settimana scorsa ma la notizia era stata mantenuta riservata.A quanto si apprende, Taylor, prelevato da un gruppo ancora sconosciuto, sarebbe stato accusato di essere una spia al soldo di israele. Non sono noti i particolari sul rilascio del giornalista che ha raccontato di aver temuto seriamente di morire: "i miei rapitori mi dicevano sempre che mi avrebbero decapitato" ha confidato Taylor citato dal direttore della sua rivista, Bill Twatio.

Un gruppo islamico ha annunciato con un messaggio affisso sui muri di Samarra, a nord di Baghdad, di aver rapito due australiani e due "cittadini dell'Asia dell'est". Lo riporta il sito internet del quotidiano francese Le Monde, secondo il quale i sequestratori hanno promesso di uccidere i primi due ostaggi se l'Australia non ritirerà le sue truppe dall'Iraq entro le prossime 24 ore. "Una delle nostre brigate coraggiose ha realizzato un'incursione contro automobili civili appartenenti all'esercito americano lungo l'autostrada tra Baghdad e Mosul", ha spiegato il gruppo, che si è firmato "Brigata dell'orrore": sarebbe un ramo dell'Esercito segreto islamico. Non è stato possibile verificare l'autenticità del messaggio, datato 13 settembre. La Brigata "ha fatto prigioniere quattro persone: due australiani e due cittadini di paesi dell'Asia dell'est che lavorano come guardie di sicurezza per delle importanti personalità" aggiunge il comunicato.

La principale organizzazione sunnita irachena, il Consiglio degli ulema, ha lanciato un appello lunedì per la liberazione degli ostaggi in Iraq: "Chiediamo la liberazione delle due italiane sequestrate, dei due iracheni che lavoravano con loro e dei due giornalisti francesi", ha annunciato alla stampa il portavoce del Consiglio, Mohammad Bachar al Fayzi, come riporta l'edizione online di Le Monde. "Conoscete la nostra posizione nei confronti del governo italiano - ha aggiunto il portavoce - ma noi siamo amici del popolo italiano e difendiamo gli ostaggi italiani così come facciamo per i due ostaggi francesi". Mohammed Fayzi ha poi condannato i rapimenti, sostenendo che essi "minacciano l'islam e il messaggio di tolleranza di questa religione". "Ricordiamo ai rapitori - ha detto ancora il portavoce del Consiglio degli ulema - che sequestrare qualcuno e tagliargli la gola può soddisfare l'autore del gesto che crede di aver terrorizzato il nemico, ma si tratta di un gesto che nuoce alla religione e quindi chiediamo di liberare gli ostaggi".

I combattimenti in Iraq stanno ulteriormente complicando gli sforzi della Francia per liberare i due giornalisti sequestrati e persino l'ambasciata francese è stata colpita da schegge di mortaio. Dominique de Villepin, ministro degli Interni francese, non ha fornito ulteriori informazioni sulla sorte dei due reporter francesi, Christian Chesnot e Georges Malbrunot, le cui ultime tracce risalgono al 20 agosto scorso, quando si stavano dirigendo nella città santa sciita di Najaf. Il ministro ha ribadito che la diplomazia sta continuando a lavorare per il loro rilascio e che ci sono segnali che i due uomini sono ancora in vita. "Le indicazioni che abbiamo, vanno in questa direzione - ha spiegato de Villepin in un'intervista radiofonica a Europe 1 - giorno dopo giorno, ora dopo ora lavoriamo per la liberazione dei nostri due compatrioti". "Stiamo facendo questo lavoro in un contesto molto difficile, poiché l'intensità dei combattimenti è raddoppiata in Iraq. Frammenti di mortaio hanno persino colpito l'ambasciata francese. E' un ciclo preoccupante, ma vogliamo credere che sia possibile un rilascio imminente dei nostri compatrioti". De Villepin ha invitato alla pazienza, poiché si tratta di un "lavoro difficile".

n uomo e' morto e tre sono rimasti feriti, colpiti oggi da un missile americano nel centro di Baghdad. Lo riferiscono testimoni oculari. Alle 14.45 locali, un missile lanciato da un elicottero americano ha centrato un negozio di abbigliamento che era chiuso, ma i passanti sono stati colpiti, nel quartiere di al Mashada, vicino alla via Haifa, ha detto Ahmad Karim, ferito al collo. Fra gli altri feriti ci sono un bambino colpito alle gambe e un impiegato egiziano. L'uomo ucciso e' stato preso da schegge al ventre. Ieri, 13 persone, fra cui un giornalista palestinese, sono state uccise e 59 sono rimaste ferite nello scoppio di un missile lanciato contro una folla radunata intorno ad un carro armato americano in fiamme, sulla via Haifa. Soldati americani, secondo un giornalista dell'agenzia francese AFP, stanno pattugliando dal pomeriggio la via Haifa, per annunciare l'imposizione a tempo indeterminato di un coprifuoco di otto ore a partire dalle 20.00 locali. Allontanatevi da porte e finestre e restate in casa - dice il comunicato trasmesso da altoparlanti a bordo di Humvee - chiunque sara' trovato fuori in questo periodo (di coprifuoco) sara' ritenuto un terrorista e rischia la morte.

Le forze armate americane hanno ucciso sei iracheni sparando colpi di artiglieria contro un villaggio vicino alla citta' di Hilla, nel centro dell'Iraq. Lo riferisce un medico locale. Abdel Zahra al Nasrawi, direttore dell'ospedale al Musayib, ha detto che altri sette iracheni sono stati feriti dai colpi di artiglieria su Jarf al Sakhar, vicino a Hilla, che si trova a 100 chilometri a sud di Baghdad. Una portavoce militare americana ha detto di non avere informazioni al riguardo

Sudan

Nella regione sudanese del Darfur non si può parlare di genocidio, ma la situazione è "disperata". Così il ministro degli Esteri britannico, Jack Straw, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, dove è in corso il Consiglo dei ministri degli Esteri dell'Ue. Giovedì, al Congresso degli Stati Uniti, il segretario di Stato Usa, Colin Powell, aveva parlato a proposito della situazione in Darfur di genocidio. "Indipendentemente da come la si chiama, è una situazione disperata che merita l'attenzione del mondo", ha detto oggi Straw. Fonti comunitarie hanno affermato che i ministri degli Esteri Ue ancora si rifiutano di utilizzare il termine genocidio, che metterebbe il governo di Khartoum in una situazione critica. "Se il Sudan non rispetta gli impegni presi bisognerà adottare delle sanzioni", ha però detto Straw, che ha aggiunto: "Chiediamo al Segretario generale delle Nazioni Unite di istituire una missione di investigazione sui diritti umani in Sudan".

Unione europea

La decisione, che sara' annunciata nelle prossime ore e' stata presa, apparentemente, a seguito delle riserve manifestate dalla Francia che a suo tempo aveva fatto gia' cancellare Parigi dal viaggio che al Yawar sta compiendo in Europa, considerando una sua presenza nel paese poco opportuna non essendosi ancora risolta la vicenda dei due giornalisti francesi sequestrati da alcune settimane a Baghdad. Strasburgo e' la sede delle istituzioni europee, ma si trova in Francia e alla fine Parigi, dove c'e' chi sospetta che l'atteggiamento del governo iracheno abbia in qualche modo contribuito ad ostacolare il rilascio dei due giornalisti, ha evidentemente fatto pressioni contro la presenza, in questo momento, del presidente dell' Iraq nel suo territorio. Al Yawar, che e' gia' stato in Germania e in Italia, domani e' atteso a Bruxelles per un incontro con l'alto rappresentante per la politica estera dell' Unione Europea Javier Solana

Il primo ministro spagnolo, Jose' Luis Rodriguez Zapatero, incontera' questa sera a Madrid il presidente francese Jacques Chirac e il cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder. Nel corso del vertice informale a tre, che si terra' alla Moncloa, verranno discusse alcune questioni, quali la ratifica della Costituzione europea e la situazione in Iraq. L'incontro, denominato visita di lavoro, sara' per i tre leader l'occasione per ribadire e sottoscrivere alcune dichiarazioni di Chirac rilasciate durante una visita di Zapatero all'Eliseo lo scorso 29 aprile, quando annuncio' che Parigi, Berlino e Madrid sarebbero andati avanti mano nella mano nella costruzione dell'Europa e nel far fronte ai problemi internazionali, quali Iraq e Medio Oriente.

Turchia

Se il progetto di legge della Turchia di rendere un reato penale l'adulterio femminile diventasse legge a tutti gli effetti la cosa potrebbe rendere molto più complicato il possibile ingresso di Ankara in Europa. Lo ha detto oggi da Bruxelles il ministro degli esteri britannico Jack Sraw. "Se questa proposta sull'adulterio, che al momento è solo un progetto, venisse trasformata in legge la cosa creerebbe difficoltà per la Turchia" ha detto il capo della diplomazia britannica a margine dell'incontro dei ministri degli esteri della Ue. La proposta, giustificata da esponenti politici turchi, come un tentativo di tutela dei mariti traditi e dell'unità dei nuclei familiari, è stata criticata anche dal portavoce della commissione Ue Jean-Christophe Filori. Filori ha detto che questa proposta sembra una concessione alle "forze più conservatrici" del paese. Francia

Lavoro asia

Circa 400 bangladesi, da poche settimane in Namibia per lavorare in un’industria tessile, saranno costretti a rimpatriare nei prossimi giorni. Secondo le agenzie di stampa internazionali, i provvedimenti di esplusione sono stati decisi dalla polizia dopo le violente proteste scoppiate tra giovedì e venerdì scorso tra gli operai per le "terribili" condizioni di lavoro e la paga non corrispondente a quella promessa. Venerdì i lavoranti hanno aggredito due dirigenti venuti a ispezionare l’industria posseduta dalla malese Ramatex e situata nei pressi della capitale Windhoek. ‘The Namibian’ fornisce però una versione dei fatti in parte diversa da quella dei media internazionali. Gli operai, secondo il giornale del Paese africano, erano stati assunti presso la Ramatex attraverso l’agenzia di collocamento ‘Eastern Overseas’. Resasi contro che gli operai non erano qualificati – e sostenendo che c’erano troppe discrepanze tra gli accordi originali con l’agenzia e la situazione che si è venuta a creare in seguito – la Ramatex ha quindi deciso di rompere il contratto con la ‘Eastern Overseas’, lasciando i bangladesi senza lavoro. Questi però avevano pagato 3.500 dollari ciascuno alla ‘Eastern Overseas’, che adesso andranno del tutto perduti. La compagnia malese ha acconsentito a pagare a ogni bangladese 120 dollari, ovvero il salario mensile, ma ha precisato che non li rifonderà dei 3.500 dollari versati all’agenzia di collocamento. "Molti si suicideranno al ritorno in Bangladesh, perché hanno perso tanto denaro" è stato il commento di Jalil, bangladese, al quotidiano ‘The Namibian’. Il governo della Namibia ha promesso che aprirà un’indagine sull’accaduto mentre il Sindacato dei lavoratori namibiani (Nunw) ha minacciato iniziative di protesta a livello nazionale

Sudafrica

Si celebra in questi giorni, in Sud Africa, il centesimo anniversario della township nera di Soweto. Questo grande centro, situato alla periferia di Johannesburg, costituisce il simbolo della lotta per la liberazione dall'apartheid. Il comune di Soweto ha organizzato per l'occasione delle visite turistiche speciali ed ha allestito musei dedicati ai luoghi simbolici della lotta contro il razzismo. Nel museo "Hector Pieterson" sono esposte le foto dei principali episodi di scontri tra la polizia e gli studenti della township nera. "La celebrazione del centenario - ha affermato il sindaco di Johannesburg, Amos Masondo - e' un'opportunita' per riconoscere la ricchezza della cultura e dello stile di vita dei suoi abitanti". Soweto, secondo quanto riferisce oggi il quotidiano The Guardian, nell'ultimo decennio si e' sviluppata e modernizzata, tuttavia ci sono ancora tre milioni di persone che sono disoccupate e vivono al di sotto della soglia di poverta

Irlanda

Un lealista protestante, ex informatore della squadra speciale antiterrorismo della polizia nordirlandese, ha ammesso oggi davanti ad una corte di Belfast di aver ucciso l'avvocato cattolico Pat Finucane. Ken Barrett, 41 anni, e' uno dei due uomini armati che nel febbraio del 1989 fecero irruzione nella casa di Finucane mentre l'avvocato stava cenando insieme alla moglie ed i suoi tre figli. I due killer colpirono la loro vittima con 14 colpi di pistola. All'epoca Barrett, che era membro del gruppo paramilitare lealista Ulster Defence Association. L'omicidio di Finucane e' al centro di una piu' ampia indagine sulle collusioni fra i paramilitari protestanti e le forze di sicurezza in Irlanda del Nord condotta dal capo di Scotland Yard, Sir John Stevens. L'ammissione di colpevolezza di Barrett e' destinata ad aumentare le pressioni della famiglia Finucane per un'inchiesta pubblica sull'omicidio.

Italia

Rivolta al cpt

Alitalia

Il coordinamento nazionale Sult, interviene sul caso Alitalia precisando in una nota di non condividere il ricatto della sopravvivenza dell'impresa che tende a destrutturare il rapporto tra lavoratori e sindacato, e ribadendo che l'obiettivo e' evitare il commissariamento dell'Alitalia che porterebbe ad una situazione nella quale le forze sindacali non avrebbero un sufficiente potere di intervento nella negoziazione della gestione straordinaria. Secondo il Sult la salvaguardia dell'occupazione e' prioritario obiettivo del sindacato, e l'eventuale utilizzo di ammortizzatori sociali dovr? essere valutato dal punto di vista delle garanzie sul futuro lavorativo dei soggetti interessati. La posizione del Sult sulla scissione dell'Azienda e' chiara e parla di volonta' di mantenere l'unicita' aziendale dichiarando la disponibilita' a definire incrementi di produttivita' e di efficientamento del lavoro nell'ambito del raffronto con i maggiori vettori europei. Il Sult denuncia infine la latitanza del Governo, che invece di favorire il confronto tra le parti, si sta distinguendo nell'alimentare tensione per questo motivo si augura l'unit? delle sigle sindacali in una fase cos? difficile e delicata.

Acerra

I commercianti di Acerra chiedono che venga proclamato uno sciopero generale ad oltranza di tutte le attivita' commerciali, lavorative e sociali a sostegno della battaglia contro la realizzazione del termovalorizzatore. Preoccupati dal "blocco totale delle vendite e dai danni ingenti causati dalle manifestazioni di protesta", i commercianti, riferisce una nota dell'Ascom provinciale, affermano che "non possiamo essere i soli a pagare le conseguenze economiche di due mesi di paralisi totale di Acerra. Sono gia' numerosi i "vendesi" (di negozi - ndr) e registriamo cali di vendita fino all'80%. Il presidente dell'Ascom di Acerra, Emilio Esposito, lancia un appello a tutte le forze politiche, imprenditoriali e sociali della zona per "una grande ed unica presa di posizione che coinvolga scuole, uffici e tutte le attivita' imprenditoriali. Siamo soffocati dalla protesta continua - afferma Esposito - e viviamo praticamente con il coprifuoco per l'intera giornata. Non puo' bastare il nostro impegno civile, gia' ampiamente manifestato con le serrate di questi mesi, occorre un grande sciopero generale che impegni tutta la popolazione, senza divisioni di sigle e schieramenti politici". Intanto, prosegue il blocco della stazione ferroviaria di Acerra da parte di aderenti al Comitato di lotta. La manifestazione viene portata avanti a oltranza ed e' cominciata venerdi notte. Trenitalia e' stata costretta a 'tagliare' fuori la stazione, che insiste sul percorso Napoli-Caserta-Cassino-Roma. Tutti i convogli sono stati dirottati via Aversa, mentre per la relazione Capua-Napoli i treni (31 al giorno) vengono attestati a Cancello, da dove, poi, e' previsto un servizio sostitutivo con autobus. L'istituzione di servizi sostitutivi si traduce per l'azienda in un aggravio di spese che si aggirerebbe intorno ai 5 mila euro al giorno.

Lavoro

Lavoratori in piazza a Treviso per chiedere interventi urgenti per sostenere una crisi che sembra non avere freni. Mercoledi' mattina le aziende del gruppo Zoppas si fermeranno e i lavoratori arriveranno a Treviso per chiedere a Provincia e Unindustria degli incontri che possano servire a trovare una soluzione al problema licenziamenti. Sono infatti ormai sei mesi che la crisi e' in atto e non ci sono state risposte concrete. Abbiamo chiesto per tutto questo tempo un incontro al presidente della Provincia Luca Zaia, ma lui non ci ha mai ricevuti - spiegano i delegati Rsu della Zoppas - Abbiamo solo incontrato una volta l'assessore Mirco Lorenzon. Solo oggi la Provincia ci ha risposto che possiamo trovarci. Siamo molto irritati d questo comportamento del numero uno della Marca Mercoledi' mattina il programma prevede la partenza di diversi pullman e molte auto dalla zona industriale di San Giacomo per la Rica; dalla zona industriale di Ponte Rosso (a San Vito al Tagliamento) per la Coris; dall'Irca di San Vendemiano; dalla Sev di Premaor con destinazione Treviso. E' previsto l'arrivo nella capitale della Marca di centinaia di lavoratori che si ritroveranno alle 9.30 in Duomo per poi spostarsi in provincia e ad Unindustria per chiedere incontri chiarificatori

Trasporto locale

Autoferrotranvieri in sciopero per 24 ore il prossimo 15 settembre. La conferma dell'agitazione e' data dal coordinatore nazionale della confederazione unitaria di base - settore trasporti - Pierpaolo Leonardi che garantisce il rispetto delle fasce protette ma minaccia che la musica cambier? se dopo il 15, se continuer? l'ostracismo delle associazioni datoriali sia sui contenuti della nostra piattaforma, sia sulla nostra presenza al tavolo di trattativa. Leonardi ritiene inaccettabile, a nove mesi dalla scadenza del contratto che sindacati concertativi e associazioni datoriali continuino in un osceno balletto iniziato il 20 dicembre con la contestatissima firma del contratto quadriennale.

Esplosione in deposito

Deragliamento treno

G.R. 13,00

IRAQ

DAWOUD NUOVO CONSIGLIERE SICUREZZA NAZIONALE DI ALLAWI - Problemi e tentativi di aggiustamenti nei delicati equilibri del governo ad interim iracheno. Il ministro di stato Qassim Dawoud, sciita, è stato designato consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro Ayad Allawi. Lo ha riferito, anonimamente, un funzionario iracheno. Resta da chiarire queli saranno le competenze di Dawoud. Esiste già un consigliere di Sicurezza nazionale, Mouwaffaq al Rubaie, e anche il vice primo ministro Barham Saleh ha competenze nel settore della sicurezza nazionale. Al Rubaie, che ha recentemente avuto problemi cardiaci, ha negato che cambierà qualcosa nei suoi compiti. Saleh, dal canto suo, è già in polemica. Ha rinunciato a esercitare i suoi poteri di vice primo ministro, finche' non verranno chiarite le sue competenze nel settore della sicurezza nazionale.

Intanto continua il martellamenti di Falluja. Le forze statunitensi hanno sferrato un violento attacco aereo su Falluja, la roccaforte della guerriglia irachena a ovest di Baghdad: nel mirino degli americani, un presunto raduno di guerriglieri legati ad Abu Mussab al-Zarqawi. Il bilancio e' pesante: secondo fonti ospedaliere, 16 iracheni sono rimasti uccisi e tra le vittime molte donne e bambini. Ma sull'episodio le fonti rimangono discordanti perche' gli americani, che sostengono di esser stati guidati da soffiate dell'intelligence, dicono di aver colpito gli uomini di al-Zarqawi. Colonne di fumo nero si sono innalzate dalla citta', mentre centinaia di iracheni hanno cominciato a lasciare l'abitato.

BAGHDAD - Un proiettile di artiglieria e' caduto stanotte a Baghdad nell'area dell'ambasciata di Francia distruggendo due veicoli parcheggiati davanti alla cancelleria. La caduta dell'obice non ha fatto vittime, ha detto l'ambasciatore Bernard Bajolet

PALESTINA

DOMANI AL CAIRO COLLOQUI EGITTO- JIHAD ISLAMICA - Una delegazione ad alto livello del movimento della Jihad Islamica comincera' domani al Cairo un dialogo con l' Egitto concernenti un piano di le riforme in seno all' Autorita' nazionale palestinese (Anp), il rafforzamento dell' unita' palestinese e il futuro ritiro di Israele dalla striscia di Gaza. Lo ha dichiarato oggi a Gaza un alto dirigente della Jihad Islamica, Mohammed El Hindi, secondo il quale i colloqui al Cairo creeranno la base per un ampio dialogo tra tutte le diverse fazioni palestinesi per confrontare l' accentuata pressione militare del premier (israeliano Ariel) Sharon contro i campi profughi e le citta' palestinesi. L' Egitto, ha aggiunto El Hindi, sta cercando di aiutare i palestinesi a stabilire un' agenda per portare tutte le fazioni palestinesi in seno a una sola dirigenza unita nazionale. La Jihad Islamica, ha affermato ancora, e' per una politica di vere e ampie riforme tale da rafforzare la resistenza del popolo palestinese e tutelare i suoi interessi Un membro dell' ala militare di Hamas, Rawad Al Sowerki, di 24 anni, ferito in un raid aereo israeliano lo scorso 7 settembre, e' morto oggi a Gaza, secondo quanto hanno riferito fonti dell'ospedale cittadino. Con la sua morte sale a 15 il numero dei membri di Hamas uccisi nel raid aereo che ha colpito i partecipanti a un addestramento militare del movimento islamico.

ISRAELE

Il capo dell'intelligence militare israeliana, Aharon Ze'evi-Farkash, citato dal quotidiano israeliano 'Ha'aretz' sul sito online, ha affermato che se il processo di costruzione del nucleare in Iran si sviluppera' ancora come sta facendo, i prossimi sei mesi saranno determinanti per stabilire se nella primavera del 2005 l'Iran avra' acquisito capacita' di ricerca e sviluppo nucleare tali da rendere superfluo l'aiuto esterno allo scopo di acquisire una capacita' non convenzionale. Questo non significa, ha puntualizzato, che avra' una bomba nel 2005, ma che avra' tutti i mezzi a sua disposizione per costruire una bomba, è il caso quindi di "prevenire".

RUSSIA

Si stringe la morsa del Cremlino sulle amministrazioni locali, dopo il drammatico esito della vicenda di Beslan: in una convocazione senza precedenti di tutti i vertici del paese - dai capi delle regioni, territori e repubbliche ai titolari dei dicasteri, ai responsabili di agenzie e strutture di sicurezza - il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una radicale ricostruzione dell'apparato del potere che prevede fra l'altro il suo imprimatur su ogni eventuale candidato a posti di responsabilita'. "Le parole non bastano - ha detto Putin - occorre efficienza: alla Russia serve una radicale ricostruzione del potere, con l'obiettivo di rafforzare l'unita' del paese e metterlo in grado di reagire alle emergenze. Ricostruzione che per il capo del Cremlino passa per l'unita' del sistema del potere esecutivo: in altre parole, i candidati a capo degli enti locali dovranno essere di nomina presidenziale, ed eletti non con suffragio diretto, ma attraverso le assemblee parlamentari. Anche l'attuale legge elettorale per la Duma, la Camera bassa, dovra' cambiare, in senso proporzionale. Una mossa che abolirebbe gli attuali seggi assegnati con maggioritario, che avevano consentito l'ingresso in parlamento di alcuni candidati indipendenti. Il presidente ha ammesso che finora la nostra lotta al terrorismo, e in particolare alle fonti del terrorismo, non ha prodotto risultati visibili. Per Putin, occorre annientare i terroristi direttamente nelle loro tane, e se la situazione lo richiede, anche all'estero.

ITALIA

PRECARIO SU UNA GRU A CATANIA MINACCIA DI LANCIARSI NEL VUOTO - E' sceso dalla gru sulla quale si era asserragliato da questa mattina, il bidello precario di 43 anni che a Catania ha minaciato di gettarsi nel vuoto. L'uomo chiedeva certezze per lui e la sua famiglia. a lui e a tutte e tutti i precari di partecipare a INCONTROTEMPO, per lottare contro la precarietà, però collettivamente.

PROVINCIA MESSINA IN FIAMME - Non si arrestano gli incendi che da diverse settimane divampano nel messinese. Alcuni focolai di un rogo che si era sviluppato ieri pomeriggio, alimentati dal vento di scirocco, si sono estesi nuovamente bruciando sterpaglie e macchia mediterranea. Minacciata anche una pineta di cento ettari. La zona, a causa del terreno accidentato, non puo' essere raggiunta dalle squadre di terra. L'incendio, divampato ieri intorno alle 14.30, si credeva domato grazie all'intervento di un canadair della Protezione civile. Questa mattina, pero', la situazione e' tornata ad aggravarsi rendendo necessari ancora una volta i getti d'acqua dei mezzi aerei. L'allarme e' cessato dopo due ore. Secondo le prime stime fornite dalla Guardia forestale, sono andati in fumo circa 50 ettari di bosco. Altri roghi di minore entita' si sono sviluppati nelle campagne di Mistretta, Reitano, Tortorici, Monforte San Giorgio e Messina, nella zona di Monte Santo.

IMMIGRATI

AGRIGENTO, NUOVO SBARCO FRA PORTO EMPEDOCLE E REALMONTE = Otto extracomunitari sono stati bloccati dalle forze dell'ordine sulla spiaggia di Punta Bianca, fra Porto Empedocle e Realmonte nell'agrigentino. Si cercano gli altri che sarebbero sbarcati con gli otto fermati e che in totale dovrebbero essere circa 20.

ALITALIA

E' in corso dalle ore 11 a Fiumicino l'assemblea dei piloti dell'Alitalia indetta da Anpac, Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uilt e Ugl. Presente "in qualita' di uditrice, visto che non siede al tavolo dei relatori", anche Up (Unione piloti). Al termine dei lavori, che si tengono a porte chiuse in una affollata sala convegni dell'Alitalia, seguira' alle 15 una conferenza stampa. Sono oltre 500, tra comandanti e primi ufficiali in borghese e in divisa, i piloti intervenuti all'assemblea. All'ordine del giorno, lo stato della trattativa tra azienda e sindacati, ma soprattutto il progetto dell'Anpac che, "mirato a far superare la dicotonia tra tempi di volo e tempi di terra", rappresenterebbe, se accettata da azienda e sindacati, la chiave di volta per una positiva conclusione della trattativa. "Si vocifera che sarebbe prossima la firma di un accordo - dice il comandante Roberto Spinazzola di Up -, noi saremo tra i firmatari, purche', sia ben chiaro, non si mortifichi la categoria e non venga intaccata in alcun modo la sicurezza. Intervenendo sulla vertenza generale tra Alitalia e sindacati del trasporto aereo Claudio Claudiani della Fit-Cisl ha detto "si può concludere solo con un accordo generale, quindi, senza l'accordo sul piano industriale non ci potrà essere l'intesa sui contratti di categoria" precisando poi che "di conseguenza si può chiudere solo a Palazzo Chigi, perché ci sono questioni come ammortizzatori sociali e assetto societario che si posso discutere solo con il governo". Secondo il sindacalista, inoltre, "è ineludibile un passaggio con Cimoli, se non oggi almeno domani".

G.R. 9,30

IRAQ

ALMENO NOVE MORTI E 12 FERITI IN BOMBARDAMENTO FALLUJAH - Il bilancio di nove morti e 12 feriti è fornito dal dottor Adel Khamis del Fallujah General Hospital, secondo cui ci sono anche donne e bambini tra le vittime. Testimoni oculari riferiscono che il bombardamento Usa ha preso di mira il quartiere di al Shurta, da dove si levano ora colonne di fumo nero. Ambulanze e automobili private sono accorse verso l'area, subito dopo il raid. Anche l'artiglieria, dispiegata alla periferia di Fallujah, è entrata in azione, mentre arei da combattimento americani sorvolavano la città. Per ora i militari Usa non commentano le notizie sul bilancio delle vittime

INTANTO Il premier ALLAWI vuole escludere la città sunnita dal turno elettorale, la città irachena al centro di un gran numero di bombardamenti dalla fine della guerra, potrebbe essere esclusa dalle elezioni della fine di gennaio prossimo. Lo ha detto il primo ministro ad interim Ayad Allawi in un'intervista al Times pubblicata oggi. "Ci sono problemi, certo. Ma ad affermazioni secondo le quali non si potrebbe votare a gennaio, dico che non la penso così", spiega il premier, rispondendo alle perplessità, da più parti espresse, sulla possibilità che l'Iraq possa davvero riuscire ad andare al voto in pochi mesi. Allawi pensa di rimandare il voto a Fallujah a "dopo che l'avremo liberata dai terroristi". Il premier spiega che 300mila persone, gli abitanti della città, potrebbero essere escluse dalla tornata elettorale, senza invalidarla.

CHE LA SITUAZIONE IN IRAQ PEGGIORI GIORNO DOPO GIORNO PER LE TRUPPE DI OCCUPAZIONE LO DICE IL NEW YORK TIMES ed on-line di questa mattina- "Le violenze si espandono in Iraq, decine di morti". Il quotidiano di New York valuta, nel sottotitolo, che gli attacchi di ieri siano la prova del crescente potere dei ribelli in tutto il Paese

GLI FA ECO IL WASHINGTON POST - "Almeno 80 civili uccisi in una giornata di intensa violenza in Iraq": la cronaca degli scontri di ieri apre l'edizione del lunedì. In un altro articolo sulla situazione in Iraq, il generale James T. Conway, giunto alla fine del suo mandato come responsabile delle operazioni nella parte occidentale del Paese, critica la decisione di attaccare Fallujah. INTANTO FRATTINI IN MISSIONE NEI PAESI DEL GOLFO = Il ministro degli Esteri Franco Frattini e' partito in missione nella regione del Golfo, nel quadro delle iniziative politiche del governo volte a favorire la liberazione delle due volontarie rapite in Iraq, Simona Pari e Simona Torretta. La missione di due giorni iniziera' a Kuwait city, dove Frattini incontrera' lo sceicco Sabah al Ahmed al Jaber al Sabah, primo ministro dell'emirato. Il capo della Farnesina sara' poi' a ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, per colloqui con lo sceicco Mohammed Bin Zayed al Nayen, principe ereditario e capo di stato maggiore. Infine e' previsto l'arrivo a Doha, nel Qatar, per incontri con il primo ministro Abdullah Bin Khalifa al Thani e altri esponenti politici e religiosi.

NORDCOREA

ESPLOSIONE PER DEMOLIZIONE CENTRALE IDROELETTRICA - La Bbc nel suo sito web riferisce che il ministro degli esteri nordcoreano, Paek Nam Sun, ha detto che la forte esplosione avvertita giorni fa nella Corea del Nord era dovuta alla demolizione programmata di una centrale idroelettrica. Non è stato quindi un test nucleare ad aver causato l'esplosione, come temuto all'estero. Il ministro nordcoreano ha rivelato la notizia in risposta a una richiesta di informazioni del sottosegretario agli esteri britannico, Bill Rammell, in visita a Pyongyang

USA

OHIO, CRIMINE RAZZISTA INCENDIO DOLOSO CON 10 MORTI - L'incendio doloso che ha ucciso dieci persone sabato notte nei pressi di Columbus, nell'Ohio, avrebbe avuto un movente razziale. Lo sospetta la polizia, dopo avere trovato sui muri dell'edificio graffiti razzisti e simboli del KuKluxKlan. Le vittime, il cui numero dovrebbe essere ormai definitivo, hanno perso la vita tentando di sfuggire all'incendio di una palazzina di Prairie Township, dove meno di due mesi or sono era stato appiccato un altro incendio. Altre persone si sono salvate gettandosi dalle finestre. Sembra che una famiglia nera stesse per trasferirisi nel complesso e che un appartamento andato distrutto fosse abitato da immigrati messicani, alcuni dei quali sono fra le vittime.