=== GR ORE 9,30 === '''IRAQ/ TRE MARINES USA UCCISI NELLA PROVINCIA DI ANBAR''' Tre marines americani sono rimasti uccisi ieri da fuoco ostile in diversi incidenti nella provincia occidentale di Anbar, mentre erano impegnati in operazioni di sicurezza. Lo annunciano i militari Usa. Un marine è morto sul posto, gli altri due successivamente, per le ferite riportate. Circa sessanta insorti iracheni sono stati uccisi in seguito al "bombardamento di precisione" con il quale le forze Usa hanno distrutto quattro edifici nella zona di Fallujah che fonti di intelligence aveva indicato come covo di guerriglieri che fanno capo a Abu Musab al-Zarqawi. Lo riferisce un comunicato militare americano. Il dottor Ahmed Thayer ha detto oggi che all'ospedale generale di Fallujah sono stati portati 14 feriti, tra i quali la maggior parte erano donne e bambini. Ci sono stati due bombardamenti. Nel primo è stato abbattuto un edificio a Fallujah. Il secondo ha colpito altri tre edifici nella vicina cittadina di Qaryat ar Rufush nei quali, secondo il comunicato, "si erano rifugiati i combattenti stranieri sfuggiti al primo attacco". In una seconda azione, sette persone sono morte e cinque sono rimaste ferite a Ramadi nella "Operazione uragano", effettuata da parte di un contingente di marines Usa. '''ALITALIA:PER ASSISTENTI VOLO TRATTATIVA PUO' ARRIVARE A DOMANI''' Prosegue ad oltranza il confronto tra Alitalia e sindacati per il nuovo contratto di lavoro degli assistenti di volo: e questa ennesima notte di trattative potrebbe non essere sufficiente neanche a raggiungere quell'intesa generale che i sindacati hanno offerto, proponendo di rinviare il termine per la scrittura materiale del nuovo contratto. Le posizioni delle parti non sembrano eccessivamente distanti ma, secondo fonti sindacali, potrebbe essere necessaria qualche ora in piu' per arrivare ad un accordo. D'altronde, anche se il tempo massimo indicato dall'Alitalia e' scaduto da 24 ore, sembra che non ci sia un'estrema urgenza di concludere il confronto, visto che il passaggio a Palazzo Chigi potrebbe slittare all'inizio della prossima settimana. Per lunedi' prossimo, 20 settembre, rimane fissato il consiglio di amminstrazione, che dovrebbe approvare il piano industriale messo a punto nel confronto tra l'azienda e sindacati. Insomma, per arrivare ad un accordo per gli assistenti di volo sembra molto probabile che bisognera' aspettare la giornata di domani. '''IMMIGRATI: MINISTRO TRIPOLI, PRIMA VIA EMBARGO A LIBIA''' ''Gli sbarchi dei clandestini in Italia? Di cosa stiamo parlando? Ottocento, novecento, mille clandestini che arrivano sulle vostre coste? Bene: pensate che sulle coste libiche di clandestini ce ne sono un milione, per adesso''. Lo afferma al 'Corriere della Sera' Nasser el-Mabruk, il ministro che in Libia si occupa degli affari interni, rilevando che '' ogni giorno il numero di immigrati irregolari sulle coste libiche cresce. Arrivano in transito con il miraggio dell'Italia, ma poi rimangono piu' a lungo''. Assicurando che a Tripoli il problema ''abbiamo voglia di risolverlo anche noi, prima ancora di voi'', il ministro prosegue dicendo che ''fin quando la Libia sara' sotto l'embargo dell'Unione europea sara' impossibile per noi fare alcun controllo''. '''IVAN/ ALTRE VITTINE DELL'URAGANO NEGLI USA: VENTI MORTI''' Sempre più pesante il bilancio di vite umane legato all'opera distruttiva dell'uragano Ivan, che ha colpito le coste Usa della Florida e della Louisiana e sta penetrando nell'Alabama. Dopo essersi lasciato alle spalle nei Caraibi almeno settanta morti, l'uragano ha fatto finora venti morti nel territorio degli Stati Uniti: 13 vittime in Florida, quattro in Luisiana, due in Mississippi e una in Georgia. L'uragano sta innescando almeno una decina di tornado che aumentano la devastazione del territorio. Impossibile un conto dei danni, che al momento oscilla fra i 3 e i 10 miliardi di dollari === GR ORE 13,00 === '''IRAQ/ ESPLOSIONE BAGHDAD: ALMENO 5 MORTI E 20 FERITI''' E' di almeno 5 morti e 20 feriti il bilancio dell'esplosione di un'autobomba avvenuta questa mattina nel centro di Baghdad, al passaggio di un convoglio della polizia irachena. Secondo quanto reso noto dalle autorità, il convoglio era formato da sei macchine: mentre percorreva Rasheed Street, una delle principali arterie del centro, è stato raggiunto da un veicolo che è poi saltato in aria. "Certamente si è trattato di un attentato suicida", ha confermato il funzionario di polizia Medhafar Ismail. La zona dove è avvenuta l'esplosione è stata isolata dalle forze di sicurezza statunitensi e dalla polizia irachena. Una seconda esplosione, le cui cause rimangono ancora da accertare, è avvenuta nel centro della capitale circa un'ora più tardi: le autorità irachene e i responsabili militari statunitensi non hanno rilasciato alcun dettaglio su quanto accaduto. '''OSTAGGI FRANCESI; ULEMA, USA OSTACOLANO LIBERAZIONE''' Un responsabile del Comitato degli Ulema, principale organizzazione religiosa sunnita irachena, ha detto oggi che gli Stati Uniti ostacolano la liberazione degli ostaggi francesi in Iraq - i due giornalisti Christian Chesnot e georges Malbrunot - ''perche' ogni volta che ci avviciniamo a una soluzione, (gli americani) spingono verso l'escalation militare''. Mohamed Ayach al Qubaisi, rappresentante del Comitato all'estero, ha sottolineato che ''per la liberazione degli ostaggi e' necessario un clima di sicurezza che non si e' piu' visto da quando abbiamo ottenuto i primi segnali positivi per ottenerla''. ''E' cosi', per esempio, che le forze americane hanno bombardato la regione di Latifiya, a sud di Baghdad, appena hanno saputo che i due ostaggi francesi si trovavano proprio li', avvelenando il clima che si era creato e rendendo impossibile un accordo che era quasi concluso'', ha proseguito il responsabile religioso sunnita. '''COREA NORD: ESPLOSIONE, FIASCO INTELLIGENCE DI SEUL''' Un clamoroso fiasco dell'intelligence sudcoreana. La ''misteriosa esplosione'' del 9 settembre scorso in Corea del nord nei pressi del confine con la Cina, con formazione di una nube da incubo a forma di fungo atomico denunciata dai mass media sudocoreani come segno di un possibile test atomico di Pyongyang, in realta' non c'e' mai stata. Lo ha ammesso oggi, con una sorprendente marcia indietro, il viceministro della Riunificazione nazionale Rhee Bong Jom, dopo un'analisi delle foto scattate al sito sospetto dai satelliti di Seul e utilizzate in un primo tempo dalla stampa per lanciare al mondo l'allarme atomico. ''Gli ultimi accertamenti fatti dimostrano che non c'e' alcuna traccia di esplosione in Corea del nord nel sito da noi indicato. L' asserita nuvola a forma di fungo atomico e i sismi registrati sono fenomeni naturali. Nulla a che vedere con un' esplosione'' ha riconosciuto. Un brutta figura, rafforzata anche dalle ammissioni dei giorni scorsi sulla scarsa qualita' di definizione delle foto spedite a terra dai satelliti. '''GIAPPONE/ FUGA LIQUIDO RADIOATTIVO DA CENTRALE NUCLEARE''' Il livello di radioazioni non è assolutamente pericoloso, ha assicurato la Kepco. Giovedì sera la compagnia ha scoperto la fuoriuscita di circa mezzo litro di acqua radioattiva da un'unità di raffreddamento del reattore numero 1 della centrale, fermo dall'inizio del mese. Secondo il portavoce dell'azienda questa fuga non ha nulla a che vedere con l'incidente avvenuto all'inizio del mese di agosto. Il 9 agosto del vapore non radioattivo era fuoriscito da una tubazione, probabilmente corrosa dall'uso, e aveva provocato la morte di cinque operai. All'indomani dell'incidente, il più grave nella storia del nucleare civile giapponese, la Kepco aveva ammesso di non aver compiuto ispezioni su quelle tubature da ben 28 anni. '''IVAN/ SONO 22 LE VITTIME DELL'URAGANO NEGLI USA, 70 NEI CARAIBI''' Sempre più pesante il bilancio di vite umane legato all'opera distruttiva dell'uragano Ivan, che ha colpito le coste Usa della Florida e della Louisiana e sta penetrando nell'Alabama. Dopo essersi lasciato alle spalle nei Caraibi almeno settanta morti, l'uragano ha fatto finora ventidue morti nel territorio degli Stati Uniti: 14 vittime in Florida, quattro in Luisiana, due in Mississippi e in Georgia. L'uragano sta innescando almeno una decina di tornado che aumentano la devastazione del territorio. Impossibile un conto dei danni, che al momento oscilla fra i 3 e i 10 miliardi di dollari. Entrando all'interno del territorio, Ivan si è indebolito. Ora i venti soffiano a 129 chilometri l'ora. Nella notte, Ivan ha provocato interruzioni di elettricità, ha sradicato alberi e divelto segnali stradali. '''USA 2004/ EDWARDS IN OHIO PRENDE IN GIRO CHENEY SU COMMENTI EBAY''' John Edwards si prende gioco di Dick Cheney, rispondendo al sorprendente commento fatto dal vice presidente sul giro d'affari di eBay, il più popolare sito d'aste pubbliche su Internet. La scorsa settimana, nel corso di un intervento a Cincinnati, in Ohio, Cheney aveva detto che l'economia americana non sarebbe in affanno, se si tenesse conto, ad esempio, dell'immenso giro d'affari di eBay. Ieri è arrivata la risposta sarcastica di Edwards: "Se tenessimo in conto la vendita di biscotti porta a porta e gli stand di limonata dei bambini - ha detto - questa economia sì che andrebbe a gonfie vele". Il braccio destro di John Kerry ha parlato anch'egli dall'Ohio, uno degli stati più colpiti dalla recessione economica, con un bilancio di quasi 300mila posti di lavoro persi dall'insediamento di Bush alla Casa Bianca, nel gennaio 2001. L'Ohio votò per Bush nelle ultime elezioni, ma ora è fortemente conteso tanto dai democratici quanto dai repubblicani. Il candidato che vincerà in Ohio guadagnerà l'equivalente di 20 preferenze. = g.r. ore 19.30 = '''Autobomba nel centro di Baghdad''' Un'autobomba è esplosa nel cuore di un quartiere commerciale di Baghdad facendo molte vittime. Un kamikaze si è lanciato con la vettura piena di esplosivo contro una pattuglia della polizia nel quartiere Rashid. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 5 morti e una ventina di feriti. L'esplosione, avvenuta poco prima delle 12,30 locali ha fatto numerose vittime tra i passanti della piazza Mahruf al-Assafi, piena di bancarelle. '''Falluja. 44 morti sotto le bombe Usa''' Attacco aereo nella notte su Falluja. L'esercito americano afferma che si tratta di un "attacco alla roccaforte dei ribelli fedeli al terrorista giordano Abu Musab Al Zarqawi", ma le fonti ospedaliere fanno sapere che tra i morti e i feriti ci sono dei civili. Un responsabile del ministero iracheno ha dichiarato che i morti sono 44 e 27 i feriti. '''Ulema Gli Usa ostacolano la liberazione dei francesi''' Un responsabile del Comitato degli Ulema, principale organizzazione religiosa sunnita irachena, ha detto oggi che gli Stati uniti ostacolano la liberazione degli ostaggi francesi in Iraq - i due giornalisti Christian Chesnot e georges Malbrunot - ''perché ogni volta che ci avviciniamo a una soluzione, spingono verso l'escalation militare''. Mohamed Ayach al Qubaisi, rappresentante del Comitato all'estero, ha sottolineato che ''per la liberazione degli ostaggi è necessario un clima di sicurezza che non si è più visto da quando abbiamo ottenuto i primi segnali positivi per ottenerla''. ''E' così, per esempio, che le forze americane hanno bombardato la regione di Latifiya, a sud di Baghdad, appena hanno saputo che i due ostaggi francesi si trovavano proprio lì, avvelenando il clima che si era creato e rendendo impossibile un accordo che era quasi concluso'', ha proseguito il responsabile religioso sunnita. '''Russia''' Manifestanti anti-putiniani per le strade di Mosca - pochi e guardati a vista dalla polizia - con cartelli in cui il presidente russo è ritratto con le fattezze di Adolf Hitler. Quotidiani indipendenti russi – i pochi ancora in circolazione – con titoli come “Golpe costituzionale”, “Un passo verso la dittatura”, “La restaurazione”. “Il progetto di Putin e del suo alleato, il leader nazionalista Zhirinovsky, di trasformare la Federazione Russa in uno Stato unitario e centralistico e di rafforzare in senso autoritario il regime di potere personale del presidente - scrive sulle colonne del Moscow Times Andrei Piontkovsky, analista politico russo indipendente - stava da lungo tempo a prender polvere sulle scrivanie dei burocrati del Cremlino”. “Sfruttando opportunisticamente la tragedia nazionale di Beslan – spiega Piontkovsky - Putin ha rispolverato quel progetto e lo ha inserito nel pacchetto di “misure anti-terrorismo” che ha presentato a un’opinione pubblica ancora scioccata. Si tratta di misure che contrastano con la Costituzione vigente, e che quindi, se verranno applicate senza modifiche alla nostra carta fondamentale configurerebbero un vero e proprio golpe costituzionale”. Il piano di riforme annunciate da Putin nei giorni scorsi dopo la strage di Beslan per trasformare la Russia in un paese capace di contrastare efficacemente la minaccia terroristica, sta sollevano critiche e timori in patria e all’estero: si accusa Putin di sfruttare la scusa della lotta al terrorismo per imporre una svolta autoritaria in politica interna e adottare una linea aggressiva e muscolare in politica estera. Una svolta che ricorda da vicino quella impressa dalla Casa Bianca negli Usa dopo l’11 settembre. Bush docet. '''peru''' ''ACQUA CONTRO ORO, CONTADINI VINCONO PRIMA BATTAGLIA '' Il ministero dell’Energia e delle Miniere peruviano ha revocato un permesso che consentiva all’impresa Yanacocha, filiale della multinazionale statunitense ‘Newmont’, l’esplorazione del giacimento di oro sul ‘cerro Quilish’, nel dipartimento settentrionale di Cajamarca. Il dicastero ha stabilito che le operazioni dell’azienda resteranno bloccate, in attesa che le trattative intavolate dall’amministrazione locale con i ‘campesinos’, mobilitati contro lo sfruttamento del ‘cerro Quilish’, raggiungano un esito soddisfacente per entrambe le parti. “La risoluzione n° 427 cancella di fatto l’autorizzazione alle esplorazioni concessa all’impresa, a cui la gente si è sempre opposta per timore che le falde acquifere, incluse quelle per l’irrigazione dei campi, fossero contaminate” spiega alla MISNA padre Marco Arana, parroco di Cajamarca e direttore dell’organizzazione non governativa ‘Grufides’ (‘Grupo de Formación e Intervención para el Desarrollo sostenibile’), impegnato in una lunga e faticosa opera di mediazione della controversia. “Il rischio è molto alto – ricorda il religioso – perché la miniera è situata ad appena 7 chilometri di distanza dall’impianto di depurazione dell’acqua potabile che rifornisce Cajamarca”. Già nel 2000 a Choropampa le operazioni minerarie avevano provocato un versamento di mercurio, che aveva inquinato alcuni corsi d’acqua costringendo numerose famiglie ad abbandonare le proprie case. “Quella portata avanti dalla popolazione contadina non è una battaglia contro l’impresa in sé, bensì per il diritto alla vita” aggiunge padre Arana. Fonti locali della società civile contattate dalla MISNA riferiscono che nel corso degli anni – l’impresa arrivò nel Cajamarca nel 1993 - non sono mancate le pressioni da parte dell’azienda nei confronti delle autorità locali e degli abitanti. MARCIA INDIGENA ACCOLTA A CALI TRA APPLAUSI E BANDIERE BIANCHE Innalzando cartelli con slogan contro la ‘politica di sicurezza democratica’ del governo del presidente Alvaro Uribe, accusata di aver coinvolto sempre più la popolazione civile nel conflitto interno, e contro il Trattato di libero commercio con gli Stati Uniti che minaccia di assestare un duro colpo soprattutto ai piccoli e medi produttori colombiani, decine di migliaia di indigeni hanno fatto il loro ingresso a Cali, meta finale della marcia denominata ‘Minga’ (‘allerta’ in lingua autoctona) per la vita, la giustizia, l’allegria, l’autonomia e la libertà di movimento’. La mobilitazione, promossa dall'Organizzazione nazionale indigena della Colombia (Onic), ha riunito circa 60.000 persone, quasi il doppio dei partecipanti alla prima manifestazione indigena nazionale convocata nel Paese sudamericano il 16 maggio 2001. I nativi, per lo più appartenenti alle etnie Paez e Guambiano del dipartimento del Cauca, hanno percorso circa 100 chilometri a piedi partendo da Santander de Quilichao, e sono entrati a Cali dalla strada principale, accolti con applausi, saluti di benvenuto e bandiere bianche, in segno di pace. Il corteo ha impiegato un’ora e mezzo per completare il suo dispiegamento nel centro urbano; tutto si è svolto in maniera pacifica, senza incidenti, con l’apprezzamento delle autorità locali e la solidarietà dei cittadini. L’eco dell’evento di Cali è risuonato anche in altri città del Paese, tra cui la stessa captale Bogotá, Riohacha, Barranquilla e Sincelejo, dove indigeni di altre etnie sono scesi in piazza in segno di fratellanza con i nativi del Cauca. Si calcola che negli ultimi dieci anni circa 15.000 indigeni colombiani siano stati costretti ad abbandonare le proprie terre per la violenza dei gruppi armati; secondo dati dell’Alto Commissariato Onu per i diritti umani, solo nel 2003 oltre un centinaio di dirigenti autoctoni colombiani sono stati assassinati. [FB] NAIROBI: STUDENTI IN RIVOLTA PER PRESUNTO AUMENTO TASSE, CHIUSA UNIVERSITÀ L’Università di Nairobi è stata chiusa ieri a tempo indeterminato dopo che gli studenti hanno scatenato una vera e propria rivolta. Lo riferiscono oggi i quotidiani kenyani, che raccontano i momenti di tensione vissuti ieri nel principale campus della capitale africana. Il vice-cancelliere dell'ateneo, Crispus Kiamba, ha detto che il Consiglio dell’Università ha deciso di bloccare tutte le attività – sia quelle regolari che le iniziative collegate – per evitare ulteriori violenze. La rabbia degli studenti è esplosa in seguito a notizie riportata dalla stampa di un aumento delle tasse universitarie di circa 8.000 scellini kenyani (pari a poco più di 80 euro), smentito tuttavia dallo stesso Kiamba. Centinaia di giovani si sono radunati davanti agli uffici amministrativi dell’Università, chiedendo di essere ricevuti dal vice-cancelliere, al quale poi – secondo quanto scrive oggi il ‘The Nation’ – gli stessi studenti non avrebbero permesso di parlare. La violenta protesta si sarebbe poi allargata a una serie di edifici e di strade intorno alla sede dell’Ateneo, bloccati per molte ore prima dell’intervento della polizia. Secondo le stesse fonti, alcuni studenti avrebbero minacciato e derubato motociclisti di passaggio nella zona e persino l’auto di servizio del ministro dell’Istruzione George Saitoti – che stava pranzando in un hotel nei pressi del campus – sarebbe riuscita a sottrarsi alla facinorosa protesta degli studenti soltanto grazie all’abilità dell’autista. Il professor Kiamba ha categoricamente smentito che l’Università abbia intenzione in alcun modo di rivedere al rialzo le tasse a carico degli studenti, ammettendo tuttavia che la recente crescita dei salari e dei costi di gestione degli alloggi ha creato qualche difficoltà finanziaria all’istituzione. UE: NASCE EUROGENDARMERIA, GESTIRA' DOPO-CONFLITTI Nasce la gendarmeria europea per gestire l'ordine pubblico nelle fasi post-conflitto. A Noordwijk, nei Paesi Bassi, i ministri della Difesa di Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Olanda hanno firmato un memorandum di intesa per la creazione entro la fine del 2005 di una forza di 900 uomini schierabile in qualsiasi parte del mondo nel giro di 30 giorni. Eurogendfor avra' il suo comando a Vicenza e attingera' dai Carabinieri e dalle forze di polizia a ordinamento militare dei vari Paesi. Come ha sottolineato il ministro Antonio Martino, l'eurogendarmeria ricalchera' l'esperienza di successo dei Carabinieri con le Msu (Multinational specialized unit) e potra' quindi partecipare a operazioni di pace con compiti di polizia militare, cooperazione e coordinamento con unita' di polizia locali o internazionali. Sara' messa a disposizione dell'Ue ma non e' escluso che possa operare per l'Onu, per la Nato o per altre organizzazioni internazionali. L'Italia, promotrice dell'iniziativa insieme alla Francia, ospitera' la sede del comando e offrira' il contributo piu' sostanzioso di uomini. Il ministro olandese Henk Kamp, presidente di turno dell'Ue, ha parlato di "una pietra miliare" nello sviluppo delle strutture di sicurezza europee e si e' detto certo che la nuova forza "aiutera' a colmare il gap tra forze militari e forze civili di polizia". Un primo banco di prova arrivera' a dicembre con il passaggio del comando della forza di stabilizzazione in Bosnia (Sfor) dalla Nato all'Ue. italia ; RESPINTE ISTANZE DIFESE, IL PROCESSO CONTINUA I DIFENSORI CHIEDEVANO LA NULLITA' DELL' UDIENZA PRELIMINARE - Il tribunale di Genova, al termine dell' udienza del processo a carico di 25 no global, accusati di devastazione e saccheggio durante il G8 del 2001 a Genova, ha emesso una ordinanza in cui ha respinto le varie istanze avanzate dai difensori, tra cui la richiesta di nullita' dell' udienza preliminare a causa dei tagli ai filmati in possesso dell' accusa. I giudici hanno percio' ammesso la produzione dei tre Dvd dell' accusa, proiettati in aula prima della pausa feriale, oggetto di contestazione da parte dei difensori degli imputati perche', a loro dire, con immagini tagliate e manipolate. I giudici hanno respinto inoltre anche la richiesta dell' accusa, rappresentata dai pm Anna Canepa e Andrea Canciani, di acquisire al fascicolo del dibattimento tutto il materiale filmico-fotografico. Alcuni difensori, in una memoria presentata questa mattina, hanno lamentato infatti tagli e manipolazioni dei filmati, l' acquisizione solo del 35 per cento del materiale, per cui chiedevano la nullita' dell' udienza preliminare, in quanto il restante materiale (il 65%) sarebbe rimasto in un altro fascicolo processuale, non a disposizione delle difese. Tra le sequenze ''tagliate'' i difensori avevano segnalato l' aggressione da parte di un gruppo di carabinieri, che sarebbe avvenuta il 20 luglio del 2001, a Filippo D' Avanzo, uno degli imputati. ''Il presente procedimento - hanno spiegato i giudici - non ha lo scopo di ricostruire l' intera dinamica di tutti i fatti avvenuti, che vengono ripercorsi in questa sede al limitato fine di accertare l' eventuale responsabilita' penale degli imputati per i soli fatti oggetto delle contestazioni''. Il processo proseguira' martedi'. alitalia l'altra notte cigl,cisl,uil,ugl,sult hanno firmato l'accordo per il personale di terra ascoltiamo antonio amoroso della cub. RINNOVATO CONTRATTO A FERROVIERI LICENZIATI PER REPORT La regione Liguria ha rinnovato il contratto ai due ferrovieri licenziati da Trenitalia perche' avevano consentito a bordo le riprese della trasmissione Report e avevano fermato il treno in galleria per esigenze televisive. Gli uffici regionali hanno gia' predisposto le pratiche per rinnovare ai due ferrovieri liguri la collaborazione, scaduta ad agosto, 'come consulenti del servizio di trasporto pubblico'. immigrati Espulsi questa mattina dal centro di accoglienza di Via Rose a Brescia, quattro cittadini nord-africani. Il motivo dell’allontanamento è il mancato pagamento della quota mensile. I quattro presenti in Italia da almeno 14 anni e dopo lunghi e faticosi anni di lavoro, hanno perso il loro impiego, da qui la difficoltà a pagare puntualmente l’affitto del posto letto. L’allontanamento coatto è stato reso possibile grazie alla presenza di vigili e polizia. Un atto che Risponde alle pressioni di forze politiche xenofobe nei confronti della gestione comunale. sentiamo la testimonianza di uno degli immigrati sgomberati . ascoltiamo la corr. FERMIAMO LA GUERRA INFINITA!!! Perché la guerra contro il popolo irakeno non è la cura: è il male! In questa settimana in tutte le città italiane ci saranno mobilitazioni che termineranno sotto le sedi del governo responsabile di averci scaraventato in questo inferno con la sua partecipazione all'occupazione neocoloniale dell'Iraq. Vogliamo che compia gesti utili per mettere fine alle sofferenze del popolo irakeno. manifestazioni in giro per tutta Italia a Roma partenza h. 17.00 piazza Esedra