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G.R. 19.30

IRAK: RILASCIATI I 18 SOLDATI IRACHENI

Un gruppo fondamentalista islamico ha rilasciato 18 soldati iracheni rapiti ieri. Lo ha annunciato la televisione del Qatar al Jazira. Il gruppo, che si e' presentato in un comunicato come Brigate di Mohammed ben Abdallah, aveva minacciato di uccidere i 18 soldati se non fosse stato rilasciato Hazem al Araji, collaboratore del leader radicale sciita Moqtada al Sadr. Al Araji era stato arrestato insieme a suo fratello dalla Guardia nazionale irachena nel quartiere di Kazimiya, nella parte nord occidentale di Baghdad.

IRAK: Giornalisti francesi liberati?

L'esercito islamico in Iraq afferma di aver deciso di liberare i due giornalisti francesi rapiti quasi un mese fa.Il gruppo terrorista, attraverso un comunicato su un sito web, fa sapere che la liberazione e' la risposta agli appelli di Hamas, della Jihad Islamica palestinese e dell' Esercito Segrato Islamico iracheno, per la liberazione dei prigionieri francesi.

IRAK: PRESTO IL RITIRO DEL CONTINGENTE NEOZELANDESE

Ritorneranno a casa prima del 26 settembre 61 ufficiali del Genio militare neozelandese, impegnati in Iraq in opere di ricostruzione di scuole e ponti nella zona di Bassora. Durante le ultime 5 settimane, l'attivita' degli ingegneri era stata sospesa per evitare rapimenti. Phil Goff, portavoce del ministero degli Affari esteri, ha riferito, inoltre, che la Nuova Zelanda non intende inviare ulteriori contingenti in Iraq, a meno che non vengano richiesti direttamente dalle Nazioni Unite. Il paese si impegnera',comunque, ad offrire aiuti economici per i progetti di ricostruzione.

IRAK: CONTINUANO ATTACCHI E BOMBARDAMENTI

Un iracheno e' morto, sua moglie e il suo bambino sono rimasti feriti in modo grave oggi a Baiji (200 chilometri a nord di Baghdad), quando la loro vettura e' saltata per aria su una bomba, piazzata probabilmente per colpire un convoglio americano statunitense, diretto alla vicina base aerea. Nella nottata, tre guardie nazionali era state ferite per errore dagli americani, nei pressi della stessa base aerea. E, sempre in citta', tre agenti iracheni di una ditta di sicurezza sono stati attaccati da guerriglieri e colpiti da proiettili alla testa: sono gravi. Aerei statunitensi hanno sferrato nel pomeriggio di oggi un attacco contro postazioni ribelli nella citta' sunnita di Falluja, mentre sta per scadere l'ultimatum che riguarda i due americani e il britannico rapiti a Baghdad. Uccisi intanto due ulema rapiti ieri. Uno era lo sceicco Hazem al-Zaidi, sequestrato davanti alla moschea di al-Sajad a Sadr City. Secondo il portavoce, al-Zaidi era stato incaricato di gestire i rapporti tra i religiosi sunniti e i leader delle altre confessioni in Iraq.

Afghanistan: attentato fallito

Uno dei quattro vicepresidenti afghani e' sfuggito a un attentato nella provincia di Kunduz, nel nord-est dell'Afghanistan. Due soldati della coalizione sono stati uccisi in uno scontro a fuoco nella provincia afghana di Paktika, nel sudest del paesei. Oggi tre soldati afghani sono stati decapitati in un attacco rivendicato da guerriglieri taliban.

Australia: il governo pronto ad attacchi preventivi

Per combattere il terrorismo il premier australiano John Howard ieri ha dichiarato che non esiterebbe a lanciare un attacco preventivo in un altro paese. Ha poi annunciato un piano da 60 milioni di euro contro il terrorismo nel sud est asiatico, che intende attuare se sara' riconfermato per un terzo mandato nelle elezioni federali del 9 ottobre.

PALESTINA: A GAZA, COMANDANTE DI HAMAS UCCISO DA ISRAELIANI

Un comandante di Hamas è stato ucciso ieri sera da un missile sparato da un elicottero contro la sua vettura nel centro di Gaza. Si tratterebbe di Khaled Abu Samaiah, 33 anni, appartenente alle Brigate Ezzedin al-Qassam. La deflagrazione ha provocato il ferimento di altri cinque palestinesi, uno dei quali in gravi condizioni. Il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ riferisce che l’esponente di Hamas ucciso ieri era sfuggito a un simile attacco degli israeliani tre settimane fa. In mattinata un razzo Qassam e' stato sparato dal nord della striscia di Gaza verso la vicina citta' israeliana di Sderot. Quattro passanti sono rimasti in stato shock. L'attacco e' una prima risposta all'uccisione di Khaled Abu Salmye.

ISRAELE: Giornalista israeliana denuncia le vessazioni contro i prigionieri palestinesi

In an article published yesterday by the Israeli Haaretz daily, the Israeli journalist Amira Hass reported three affidavits accounted by the Palestinian political prisoners over the Israeli prison wardens and Prisons Service officers at Nafha Prison deliberately humiliated them during the hunger strike. The Palestinian prisoners complained that the Israeli prison services escalated its strict measures during their 19th day hunger strike that indeed embarked in a protest against such measures. The Israeli journalist added that in an effort to break the hunger strike, the Prison Service transferred the prisoners between jails and wards of the prison. Some 60 prisoners were moved for a week from Ashkelon to Nafha prison on August23 ,

CONGO-DEM.REPUBLIC : STRAGE IN UN VILLAGGIO VICINO A BUNIA, UCCISE 14 PERSONE

Quattordici persone – tra cui sette bambini e un neonato – sono stati uccisi la notte scorsa in un attacco contro un villaggio vicino a Bunia, capoluogo della regione dell’Ituri (est della Repubblica democratica del Congo), già teatro di sanguinosi scontri tra fazioni armate rivali fino al 2003. “Circa 300 uomini armati e ben organizzati intorno alle 2:00 hanno attaccato il villaggio di Lengabo, a meno di dieci chilometri da Bunia, bruciando 91 case”. Stamani una delegazione della Monuc e 150 ‘caschi blu’ del Marocco si è recata sul posto. Alcune vittime presentavano ferite da machete. Dal 1999 gli scontri hanno coinvolto soprattutto le etnie Hema (in prevalenza pastori) e Lendu (stanziali ed agricoltori); prima della guerra i contrasti tra queste due comunità si limitavano a occasionali incidenti per il controllo della terra e dei pascoli, ma la rivalità è stata poi strumentalizzata dall’esterno (in particolare da Uganda e Rwanda) per sostenere gruppi armati rivali e coinvolgerli nello sfruttamento delle enormi risorse naturali di questa regione, come oro e diamanti. Dal 1999 l’Ituri è stato una sorta di ‘guerra nella guerra’, all’interno del conflitto che ha seminato morte e distruzione in Congo fino al 2002 (oltre due milioni e mezzo di morti in totale); secondo l’Onu gli scontri hanno provocato in questa regione circa 50.000 vittime e oltre mezzo milione di sfollati. Dall’anno scorso l’Ituri è presidiato da circa 3.000 soldati dell’Onu; la strage della notte scorsa è il più grave episodio da quasi un anno. Nei giorni scorsi è iniziato, con molto ritardo, il programma per il disarmo dei gruppi ribelli locali: si calcola che vi siano circa 15.000 combattenti armati, gran parte dei quali sono bambini-soldato.

SUDAFRICA : SINDACATI SOSPENDONO SCIOPERO, MERCOLEDI NEGOZIATI COL GOVERNO

Sindacati e governo torneranno a incontrarsi mercoledì per discutere degli aumenti dei salari dei dipendenti pubblici. Le otto principali associazioni di categoria hanno annullato lo sciopero generale indetto per oggi e domani per discutere coi propri iscritti l'aumento del 6,2% proposto dal governo, contro il 7% chiesto dai sindacati. La proposta prevede anche uno 0,4% di aumento annuo rispetto al tasso d'inflazione. Sono un milione e centomila circa i dipendenti pubblici in Sudafrica; di questi 990.000 sono iscritti ai sindacati. Secondo le associazioni dei lavoratori 800.000 persone (250.000 secondo il governo) hanno aderito allo sciopero del settore pubblico di giovedì scorso, definito dalla stampa il più imponente della storia del Paese.

BRAZIL: RIO DE JANEIRO, ‘SENZA TETTO’ OCCUPANO GRATTACIELO

Un gruppo di 380 famiglie ‘senza tetto’ ha occupato a Rio de Janeiro un edificio di 35 piani costruito dal noto architetto carioca Oscar Niemeyer, che da oltre 30 anni in stato di totale abbandono, nel quartiere balneare di Barra de Tijuca (ovest della città). “Tutti qui hanno bisogno di un tetto sulla testa. Questa non è un’invasione, ma un’occupazione pacifica” ha detto uno di loro, identificatosi come ‘Junior’. La ‘torre’, battezzata ‘Abrahm Lincoln’ e progettata nel 1969, non è mai stata completata. L’impresa proprietaria dell’edificio si è già rivolta alla magistratura chiedendo che emetta al più presto un ordine di sgombero: “Se ci faranno uscire ce ne andremo. Qui nessuno vuole creare problemi, chiediamo solo un posto dove vivere” ha detto una delle ‘occupanti’, Marcela Neves.[

INDONESIA : PRESIDENZIALI, YUDHOYONO IN TESTA

Le proiezioni danno in vantaggio il generale in congedo Susilo Bambang Yudhoyono (53%) sul presidente uscente Megawati Sukarnoputri (48%). Per il momento nessun dato è stato diffuso sull'affluenza alle urne. Le operazioni di voto si sono svolte regolarmente e senza incidenti di rilievo in tutto l'arcipelago, il risultato finale verrà dichiarato il 5 ottobre prossimo. Yudhoyono promette pugno di ferro contro il terrorismo e più dinamismo nell'economia.

COLOMBIA: ‘ALFONSO CANO’ NUOVO CAPO DELLE FARC?

Guillermo León Sánchez, meglio conosciuto come Alfonso Cano, sarebbe il nuovo comandante supremo delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia). Cano, 52 anni, fa parte del cosiddetto ‘Segretariato nazionale dello Stato maggiore’ delle Farc, ovvero i sette massimi comandanti guerriglieri; si unì alla lotta armata 25 anni fa. Secondo ‘Radio Caracol’, il senatore Jaime Dussán Calderón del partito ‘Polo democratico indipendente’, ha lasciato intendere che Cano avrebbe definitivamente rimpiazzato il fondatore e comandante ‘storico’ delle Farc Pedro Antonio Marín, più noto come Manuel ‘Tirofijo’ Marulanda. Dussán Calderón ha aggiunto che il suo schieramento politico tenterà un nuovo avvicinamento alle Farc, in vista del raggiungimento di una soluzione politica al conflitto interno. La settimana scorsa il quotidiano di Miami ‘El Nuevo Herald’ ha dato la notizia della morte di ‘Tirofijo’, 76 anni, forse per tumore, pur senza precisare la data del decesso. In una recente intervista, il portavoce delle Farc Raúl Reyes aveva invece affermato che Marulanda godeva “di ottima salute”.

BRUXELLES: Commissione Ue, stop embargo Libia

La Commissione Ue proporra' mer. 22 agli Stati membri uno stop all'embargo economico e armi alla Libia. Tra i punti piu' importanti proposti dalla Commissione c'e' quello di togliere l'embargo economico e il sostegno alla richiesta dell'Italia per una eliminazione parziale da subito delle misure restrittive alle esportazioni di armi.

HAITI: IL CICLONE JEANNE FA CENTINAIA TRA MORTI E DISPERSI

Almeno 75 persone morte e 150 disperse: questo, secondo quanto dichiarato da un portavoce dell'Onu ad Haiti, il bilancio ancora provvisorio del passaggio della tempesta tropicale Jeanne sull'isola di Hispaniola che Haiti divide con la Repubblica Dominicana. Il bilancio e' destinato verosimilmente ad aggravarsi; l'80 per cento della citta' di Gonaives, a circa 110 km. da Port-au-Prince, e' inondata.

  • ITALIA

CARINI (PA): Tensione davanti alla fabbrica Imesi

All'Imesi, la fabbrica di materiale rotabile del gruppo Ansaldo-Breda, gli operai sono da sei mesi in assemblea permanente nello stabilimento e oggi hanno respinto una delegazione della Keller Elettromeccanica che si e' presentata stamattina in fabbrica per prendere possesso di una parte delle aree e di alcuni capannoni acquisiti nei mesi scorsi dall' imprenditore di Arezzo, Piero Mancini. Dentro la fabbrica, davanti ad uno degli ingressi, c'e' stato un lancio di uova e petardi. Gli operai dell' Imesi sono entrati quasi a contatto fisico con la delegazione della Keller, composta da una decina di persone, tra dirigenti e impiegati compreso un delegato della Rsu Fim-Cisl.

ALITALIA: le richieste del Sult

No allo spezzatino di Alitalia. Lo ribadisce la segreteria nazionale del Sult che rifiuta soluzioni che non prevedano un preciso perimetro aziendale in cui collocare tutte le attuali attivita' di Alitalia, come deciso unitariamente dal sindacato il 6 maggio scorso, prevedendo una holding unica di controllo. Il Sult ribadisce di essere contrario alla vendita diretta di parti dell'azienda, e alle due aziende-contenitori, Az Fly e Az Service, perché si produrrebbe una scissione definitiva tra le varie attivita' del gruppo, la progressiva vendita delle singole attivita' e il ridimensionamento della compagnia. Quanto ai contratti di lavoro sottoscritti la scorsa settimana, il Sult afferma che questi sono stati avviati e conclusi all'ombra di un inqualificabile ricatto mediatico sostenuto dal governo, dalla Comunita' Europea e dall'azienda.

Perugia: la Questura vieta la manifestazione del 25 settembre

La Questura di Perugia, su pressione del Ministero degli Interni ha deciso di proibire, “per fondate ragioni di ordine pubblico”, la manifestazione del 25 settembre prossimo indetta con lo slogan LASCIAMO IN PACE L’IRAQ Tutti a casa! Berlusconi, le sue truppe e il suo governo! Il divieto della Questura è enorme dato esso riguarda tutto il perimetreo del centro storico (!!) Non era mai successo a Perugia se non negli anni dell’avvento del fascismo. Forti del diritto costituzionale a manifestare e ad esprimere liberamente il nostro pensiero e convinti che la decisione della Questura ponga la medesima fuori dalla legge e dalle regole democratiche di questo paese; IL PROSSIMO 25 SETTEMBRE MANIFESTEREMO comunque NEL CENTRO DI PERUGIA, chiedendo non solo ai cittadini che sono contro la guerra e l’occupazione dell’Iraq ma a tutti coloro che hanno a cuore i diritti democratici e popolari di unirsi alla nostra protesta; MARTEDÌ 21 SETTEMBRE, ORE 16,00 CONFERENZA STAMPA PRESSO LA SEDE DEL CIRCOLO CARLO GIULIANI, Giovedì 23, alle ore 16,30, ASSEMBLEA CITTADINA presso la Sala della Partecipazione del Consiglio regionale, in piazza Italia a Perugia UMBRIA CONTRO LA GUERRA,

CAGLIARI: NO ALLA PRESENZA DELLA BASE MILITARE U.S.A DI LA MADDALENA Mercoledì 22 settembre alle ore 17 in via Roma sotto i portici del palazzo del Consiglio Regionale, presidio sit-in

BOLOGNA: Processo agli antifascisti del 13 maggio 2000

Martedì 21 settembre si terrà presso il tribunale di Bologna l'ultima udienza del processo relativo ai fatti del 13 maggio 2000, quando migliaia di persone che manifestavano contro fascisti e nazisti giunti a Bologna da tutta Europa, vennero caricate a freddo da centinaia tra poliziotti e carabinieri. Martedì quasi sicuramente il giudice pronuncerà una sentenza.

Roma: Uranio, nuovo caso di militare malato di linfoma di Hodgkin

Si chiama Ciro Nastri, 28 anni, carabiniere scelto del battaglione mobile carabinieri di Laives (Bz), con tre anni di servizio tra Kosovo e Bosnia. E' affetto da linfoma di Hodgkin, un tumore causato, secondo gli esperti, dalle contaminazioni da metalli pesanti tra cui l'uranio impoverito. La denuncia è dell'Unione nazionale arma carabinieri (Unac) secondo la quale il militare è "in convalescenza da oltre un anno, costretto a sottoporsi a proprie spese, a cicli bisettimanali di chemioterapia presso il policlinico di Napoli". L'Unac denuncia anche il fatto che Nastri sia stato "costretto al silenzio dai suoi superiori che hanno tentato di dissuaderlo anche dal presentare domanda di riconoscimento da causa di servizio".

SCUOLA I CARABINIERI CONTROLLANO GLI INSEGNANTI

Lunedi' 13 settembre, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico, gli insegnanti, il personale amministrativo e i collaboratori scolastici della scuola media di via Fosso dell'Osa (all'estrema periferia orientale di Roma) hanno avuto una singolare sorpresa. Alcuni carabinieri si sono presentati in istituto e hanno posto domande del tipo: 'L'inizio delle lezioni e' stato regolare?' o 'Ci sono insegnanti in sciopero o in agitazione contro la legge di riforma della scuola?. Lo denuncia in una nota la Cub Scuola. Non risultano comportamenti analoghi in altre scuole; resta il fatto, pero', che simili pensate da parte di qualche zelante sottufficiale sono il frutto di una pressione crescente contro i lavoratori della scuola, gli studenti e persino quei dirigenti che si rifiutano di applicare come soldatini la riforma, meglio sarebbe chiamarla controriforma, Moratti.

G.R. 13,00

IRAQ

ENTRO FINE MESE IL RITIRO DEL CONTINGENTE NEOZELANDESE = Ritorneranno a casa prima del 26 settembre 61 ufficiali del Genio militare neozelandese, impegnati in Iraq in opere di ricostruzione di scuole e ponti nella zona di Bassora. Lo ha reso noto il Primo ministro Helen Clark, non specificando la data precisa del rientro per ragioni di sicurezza. Durante le ultime 5 settimane, l'attivita' degli ingegneri era stata sospesa per evitare rapimenti. Phil Goff, portavoce del ministero degli Affari esteri, ha riferito, inoltre, che la Nuova Zelanda non intende inviare ulteriori contingenti in Iraq, a meno che non vengano richiesti direttamente dalle Nazioni Unite. Il paese si impegnera',comunque, ad offrire aiuti economici per i progetti di ricostruzione

A BAIJI; UN MORTO E OTTO FERITI IN VARI ATTACCHI - Un iracheno e' morto, sua moglie e il suo bambino sono rimasti feriti in modo grave oggi a Baiji (200 chilometri a nord di Baghdad),quando la loro vettura e' saltata per aria su una bomba, piazzata probabilmente per colpire un convoglio americano statunitense, diretto alla vicina base aerea. Lo hanno riferito fonti della polizia locale. Nella nottata, tre guardie nazionali era state ferite per errore dagli americani, nei pressi della stessa base aerea. E, sempre in citta', tre agenti iracheni di una ditta di sicurezza sono stati attaccati da guerriglieri e colpiti da proiettili alla testa. Le loro condizioni sono gravi, hanno detto fonti ospedaliere.

ANCORA RAID SU FALLUJA - Aerei statunitensi hanno sferrato nel pomeriggio di oggi un attacco contro postazioni ribelli nella citta' sunnita di Falluja, mentre sta per scadere l'ultimatum che riguarda i due americani e il britannico rapiti a Baghdad da una formazione legate al terrorista al Zarqawi, il giordano capo della rete di Bin Laden in Iraq. Preoccupa anche la sorte dei 18 membri della Guardia Nazionale, rapiti ieri dal gruppo armato iracheno delle 'Brigate di Mohamed Ben Abdallah', il quale ha minacciato la loro esecuzione se non sara' liberato Hazem al-Araji, un dirigente del movimento del leader radicale sciita Moqtada Sadr. Lo stesso Sadr ha denunciato oggi il sequestro ed ha chiesto la loro liberazione immediata.

INTANTO UN RELIGIOSO SUNNITA RAPITO E UCCISO A SADR CITY - E' lo sceicco Hazem al-Zaidi ed era stato sequestrato ieri insieme a due correligionari davanti alla moschea di al-Sajad, unico luogo di culto sunnita a Sadr City. Secondo il portavoce, al-Zaidi era stato incaricato di gestire i rapporti tra i religiosi sunniti e i leader delle altre confessioni in Iraq.

PALESTINA

GAZA, PALESTINESE UCCISO PRESSO COLONIA - In mattinata un razzo Qassam e' stato sparato dal nord della striscia di Gaza verso la vicina citta' israeliana di Sderot. Quattro passanti sono rimasti in stato shock. A quanto pare l'attacco e' giunto in reazione alla uccisione dell'esponente di Hamas Khaled Abu Salmye, ieri a Gaza. Secondo Israele, Abu Salmye era specializzato nel lancio di razzi contro obiettivi israeliani. Un portavoce di Hamas a Gaza ha intanto smentito informazioni diffuse ieri dai servizi segreti israeliani secondo cui la sua organizzazione progettava un attentato nel deserto del Sinai (Egitto) contro escursionisti israeliani. La nostra lotta si svolge solo all'interno della Palestina ha precisato il portavoce, secondo cui Israele ha diffuso quelle informazioni allo scopo di seminare zizzania fra Hamas e le autorita' egiziane

ITALIA

CARINI (PALERMO)- Tensione davanti ai cancelli e all' interno dell' Imesi, la fabbrica di materiale rotabile del gruppo Ansaldo-Breda, a Carini nel Palermitano. Gli operai, da sei mesi in assemblea permanente nello stabilimento, hanno respinto una delegazione della Keller Elettromeccanica che si e' presentata stamattina in fabbrica per prendere possesso di una parte delle aree e di alcuni capannoni acquisiti nei mesi scorsi dall' imprenditore di Arezzo, Piero Mancini. Dentro la fabbrica, davanti ad uno degli ingressi, c'e' stato un lancio di uova e petardi. Gli operai dell' Imesi sono entrati quasi a contatto fisico con la delegazione della Keller, composta da una decina di persone, tra dirigenti e impiegati compreso un delegato della Rsu Fim-Cisl.

ALITALIA

No allo spezzatino di Alitalia. Lo ribadisce la segreteria nazionale del Sult che rifiuta soluzioni che non prevedano la definizione di un preciso perimetro aziendale al cui interno siano collocate tutte le attuali attivita' di Alitalia. Il sindacato, in una nota, afferma di rimanere quindi legato alla posizione espressa unitariamente dal sindacato il 6 maggio scorso, che prevedeva una holding che controllasse le attuali societa' del gruppo. A proposito dell'assetto societario, il Sult ribadisce di essere contrario sia all'ipotesi di spezzatino e di vendita diretta di parti dell'azienda, sia a quella che prevede la costituzione di due aziende-contenitori, Az Fly e Az Service. In quest'ultimo caso - spiega il sindacato - che si mantenga o meno il 51% delle due aziende sotto controllo di Alitalia, si produrrebbe una scissione definitiva tra le varie attivita' del gruppo, la progressiva vendita delle singole attivita' e il ridimensionamento della compagnia. Quanto ai contratti di lavoro sottoscritti la scorsa settimana, il Sult afferma che questi sono stati avviati e conclusi all'ombra di un inqualificabile ricatto mediatico sostenuto dal governo, dalla Comunita' Europea e dall'azienda.

ROMA SI INCATENA PER PROTESTA DAVANTI MINISTERO GIUSTIZIA = Un uomo di circa 50 anni si e' incatenato questa mattina per protesta davanti al ministero di Grazia e Giustizia in via Arenula. Il manifestante ha chiesto di incontrare il ministro Castelli per riferirgli una serie di torti ed ingiustizie subiti in passato. Sul posto si trovano in carabinieri e gli agenti della polizia penitenziaria.

SCUOLA I CARABINIERI CONTROLLANO GLI INSEGNANTI - Lunedi' 13 settembre, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico, gli insegnanti, il personale amministrativo e i collaboratori scolastici della scuola media di via Fosso dell'Osa (all'estrema periferia orientale di Roma) hanno avuto una singolare sorpresa. Alcuni carabinieri si sono presentati in istituto e hanno posto domande del tipo: 'L'inizio delle lezioni e' stato regolare?' o 'Ci sono insegnanti in sciopero o in agitazione contro la legge di riforma della scuola?. Lo denuncia in una nota la Cub Scuola, tramite il suo coordinatore nazionale, Cosimo Scarinzi. Non risultano comportamenti analoghi in altre scuole - prosegue Scarinzi - resta il fatto, pero', che simili pensate da parte di qualche zelante sottufficiale sono il frutto di una pressione crescente contro i lavoratori della scuola, gli studenti e persino quei dirigenti che si rifiutano di applicare come soldatini la riforma, meglio sarebbe chiamarla controriforma, Moratti.

gror040920 (last edited 2008-06-26 09:50:14 by anonymous)