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=== Gr 13:00 ===

''' Iraq '''
Un gruppo che si definisce ''sostenitori di al Zawahri'', in un messaggio su un sito web, ripreso dall' agenzia Ap, ha annunciato l' avvenuta esecuzione di Simona Pari e Simona Torretta, che vengono definite come ''agenti criminali dell' intelligence italiana''. Il gruppo ha anche dato l' annuncio che, di qui a breve, sara' trasmesso un video che conferma la morte delle due italiane. Nel comunicato vengono definiti "umilianti" i commenti del premier Berlusconi sulla superiorità della civiltà occidentale rispetto a quella islamica. L'organizzazione, ha anche accusato le truppe italiane di avere commesso "brutali e sanguinosi massacri" a Nassiriyah, dove operano i soldati della missione "Antica Babilonia". Nel messaggio si punta il dito contro "le truppe crociate sioniste in Iraq" responsabili di stupri a danni di uomini e donne musulmani. Fonti dell'intelligence sostengono che nessun elemento emerso dai due comunicati relativi alla uccisione e al video sulle due italiane rapite a Bagdad puo' essere ritenuto attendibile. Anche le informazioni in possesso dei servizi segreti italiani provenienti dall'Iraq non confermano il contenuto dei due comunicati. "Stiamo cercando di verificare l'attendibilita' della notizia". E' quanto scrive il sito Un ponte per... "Il sito - aggiunge l'organizzazione - e' stato usato in passato per messaggi risultati inattendibili. Nel comunicato si prala di una vendetta per il mancato ritiro delle truppe. Il tutto sucita (dolore e orrore a parte), grandi dubbi. Aspettiamo".

Il premier iracheno Allawi non cedera' alle richieste dei rapitori e non consentira' che venga rimessa in liberta' Rihab Taha, la scienziata specialista in armi batteriologiche detenuta nelle carceri in Iraq. Lo ha reso noto un comunicato del governo di Baghdad, nel quale si informa che la donna e' nella lista di tre prigionieri, il cui status giuridico e' in corso di revisione. "Il governo iracheno -prosegue il comunicato- non ha ancora completato l'esame in materia, ma il primo ministro ha fatto sapere che non e' disponibile ad accordare il rilascio di Rihab Rashid Taha in questo momento".

Nella notte, per il terzo giorno consecutivo, aerei statunitensi hanno colpito obiettivi della guerriglia irachena a Sadr City, principale quartiere sciita della capitale Baghdad: il bilancio delle vittime, secondo quanto reso noto da fonti ospedaliere irachene, è di un morto e 12 feriti, tra i quali molti bambini. Martedì scorso erano state almeno 10 le vittime irachene, 40 secondo il bilancio fornito dalle autorità militari statunitensi.

Tre persone tra le quali una donna anziana sono state uccise la notte scorsa durante un raid aereo americano sulla citta' di Samarra. Ne ha dato notizia il capo della polizia della citta'. Altre sei persone, tra cui 2 bambini, sono state ferite.

Un alto funzionario della Iraq's North Oil Company, una delle principali aziende petrolifere irachene, è stato ucciso questa mattina nella città di Mosul da un gruppo di uomini armati: lo ha reso noto il portavoce del governatore della provincia di Ninive. L'agguato è avvenuto due settimane dopo il fallito omicidio di uno dei principali dirigenti dell'azienda: nell'atacco contro il convoglio sul quale viaggiava erano rimaste uccise 5 guardie del corpo.

Due camionisti che lavoravano per una base americana a Balad sono stati rapiti questa mattina da un gruppo di uomini armati. Lo si e' appreso da fonti di polizia. Non si hanno notizie sulla nazionalita' dei due uomini. Lo ha riferito la polizia di Baghdad.

I 61 militari del contingente neozelandese dispiegato in Iraq rientreranno in patria sabato prossimo e non verranno sostituiti da altre truppe: lo ha annunciato il premier di Wellington, Helen Clark, che in un comunicato ha spiegato come la situazione attuale nel Paese sia "troppo pericolosa". Come riferisce il quotidiano spagnolo El Mundo, Clark aveva già annunciato lunedì scorso il rientro del contingente entro la fine del mese. Le truppe neozelandesi, impegnate in copmpiti di ricostruzione, sono di stanza nella base britannica di Bassora.


''' M.O. '''

Tre soldati israeliani e i 3 membri di un commando palestinese sono rimasti uccisi al'alba di stamane in uno scontro a fuoco avvenuto all'interno della postazione israeliana situata presso la colonia di Morag, nel sud della striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti giornalistiche israeliane e palestinesi concordanti. Secondo una prima ricostruzione, tre membri di un commando composto da elementi della Jihad islamica, delle Brigate Abu Rish e dei Comitati di resistenza popolare palestinese sono riusciti ad infiltrarsi nell' avamposto. Nello scontro a fuoco sono rimasti feriti anche un altro soldato israeliano e un cronista di Yediot Ahronot. Nella vicina citta' palestinese di Khan Yunes - dove in nottata era avvenuto un altro scontro a fuoco, conclusosi con il ferimento di 15 palestinesi fra cui cinque militanti armati - l'attacco al fortino e' stato annunciato dai minareti delle moschee. Alla popolazione e' stato spiegato che l'infiltrazione e' stata dedicata alla memoria di un comandante dei Comitati di resistenza popolare ucciso mesi fa da Israele.

Almeno sette palestinesi sono rimasti feriti nella notte a seguito di un nuovo attacco di elicotteri israeliani sul campo di rifugiati di Khan Younes, nel sud della striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza palestinese. Nello stesso tempo una colonna israeliana composta da una ventina di veicoli e' penetrata all'interno del campo di rifugiati facendo scattare all'istante scambi di tiri tra militari israeliani e uomini armati palestinesi. Almeno cinque palestinesi sono rimasti feriti nel corso di questi scontri, tra i quali alcuni gravemente. Un elicottero israeliano aveva gia' lanciato ieri sera un missile contro una cittadina nella parte meridionale della striscia di Gaza, avevano riferito testimoni sul posto, poche ore dopo che una donna kamikaze si era fatta esplodere a Gerusalemme uccidendo due guardie di frontiera israeliane.

Almeno nove israeliani sono rimasti feriti dall'esplosione di un razzo palestinese di tipo Qassam (sparato dalla striscia di Gaza) nel centro della cittadina israeliana di Sderot. Il razzo e' esploso a breve distanza da una scuola. Un secondo razzo e' esploso in un campo e non ha provocato vittime.

Stamane, in un ospedale della vicina citta' palestinese di Khan Yunes e' deceduta Raghda al-Assar, 11 anni, una bambina palestinese che era rimasta ferita in uno scontro a fuoco una settimana fa.


''' Libano '''

Un convoglio siriano di 60 autobus carichi di soldati e di camion carichi di effetti personali oggi all'alba ha lasciato il sud di Beirut, la capitale libanese, per tornare in patria. Ne dà notizia il sito web del quotidiano francese Le Monde che cita fonti della polizia libanese. E' la prima volta da quando, martedì, è cominciato il ridispiegamento siriano che viene segnalato il rientro delle truppe.

''' Diaz '''

Dopo la pausa estiva è ripresa a Genova, davanti al gup Daniela Faraggi, l'udienza preliminare per il rinvio a giudizio richiesto dai pubblici ministeri Enrico Zucca e Franco Cardona Albini per 28 fra dirigenti, funzionari e agenti delle forze dell'ordine. L'udienza è stata caratterizzata dalla richiesta delle parti lese (oltre 200 No Global) di ammettere come prove tutte le foto e le immagini televisive presentate dai pm e che mostrano le varie fasi dell'intervento della polizia nella scuola Diaz. Come spesso è accaduto in tutti i procedimenti penali che riguardano le vicende del G8 del giugno 2001, anche oggi sono state riscontrate molte omissioni o errori: ad esempio non si trova più la perizia richiesta dai pm su alcune immagini televisive che mostrano il lancio di oggetti da parte dei No Global asserragliati nella scuola e girate pochi attimi prima dell'irruzione della polizia. L'unica vera novità è la costituzione in giudizio del ministero dell'Interno, operazione resa necessaria dato che alcune delle parti lese chiederanno dei risarcimenti proprio all'amministrazione da cui dipendono le forze dell'ordine. Ora l'udienza (la quinta in ordine di tempo) è stata rinviata al pomeriggio.

Grf 9:30

Iraq

Dopo l'annuncio lanciato da un sito islamico della presunta uccisione di Simona Pari e Simona Torretta. "Da un po' non arrivano più notizie" recita il testo pubblicato dall'ong 'Un ponte per...' sul suo sito Web intorno alle 3.15 di stamattina. "Rimane l'ipotesi di un messaggio poco attendibile. Ci vorrà tempo per verificare. Ritorniamo al silenzio e al lavoro. Finché non avremo certezze non avremo pace".

Il premier iracheno Allawi non cedera' alle richieste dei rapitori e non consentira' che venga rimessa in liberta' Rihab Taha, la scienziata specialista in armi batteriologiche detenuta nelle carceri in Iraq. Lo ha reso noto un comunicato del governo di Baghdad, nel quale si informa che la donna e' nella lista di tre prigionieri, il cui status giuridico e' in corso di revisione. "Il governo iracheno -prosegue il comunicato- non ha ancora completato l'esame in materia, ma il primo ministro ha fatto sapere che non e' disponibile ad accordare il rilascio di Rihab Rashid Taha in questo momento".

Un soldato americano è stato ucciso e altri quattro feriti nell'esplosione, avvenuta ieri vicino a un posto di blocco stradale a Baghdad, di un'autobomba. Lo ha annunciato oggi l'esercito americano, in un comunicato citato da Le Monde nel suo sito internet. Nella mattinata di ieri un' altra esplosione aveva ucciso sette persone ferendone altre 54 davanti a un centro di reclutamento della guardia nazionale irachena.

I 61 militari del contingente neozelandese dispiegato in Iraq rientreranno in patria sabato prossimo e non verranno sostituiti da altre truppe: lo ha annunciato il premier di Wellington, Helen Clark, che in un comunicato ha spiegato come la situazione attuale nel Paese sia "troppo pericolosa". Come riferisce il quotidiano spagnolo El Mundo, Clark aveva già annunciato lunedì scorso il rientro del contingente entro la fine del mese. Le truppe neozelandesi, impegnate in copmpiti di ricostruzione, sono di stanza nella base britannica di Bassora.

M.O.

Tre soldati israeliani e due membri di un commando palestinese sono rimasti uccisi al'alba di stamane in uno scontro a fuoco avvenuto all'interno della postazione israeliana situata presso la colonia di Morag, nel sud della striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti giornalistiche israeliane e palestinesi concordanti. Ma le autorita' militari a Tel Aviv non hanno ancora confermato ufficialmente le perdite israeliane. Secondo una prima ricostruzione, tre membri di un commando composto da elementi della Jihad islamica, delle Brigate Abu Rish e dei Comitati di resistenza popolare palestinese sono riusciti ad infiltrarsi nell' avamposto. A quanto pare superata la prima sorpresa, i soldati israeliani sono riusciti a reagire e ad uccidere due dei loro assalitori. Il terzo membro del commando e' riuscito invece a dileguarsi. Secondo fonti giornalistiche israeliane, un quarto militare israeliano e' rimasto ferito ed e' stato evacuato in ospedale in elicottero. Nella vicina citta' palestinese di Khan Yunes - dove in nottata era avvenuto un altro scontro a fuoco, conclusosi con il ferimento di 15 palestinesi fra cui cinque militanti armati - l'attacco al fortino e' stato annunciato dai minareti delle moschee. Alla popolazione e' stato spiegato che l'infiltrazione e' stata dedicata alla memoria di un comandante dei Comitati di resistenza popolare ucciso mesi fa da Israele.

Almeno sette palestinesi sono rimasti feriti nella notte a seguito di un nuovo attacco di elicotteri israeliani sul campo di rifugiati di Khan Younes, nel sud della striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza palestinese. Nello stesso tempo una colonna israeliana composta da una ventina di veicoli e' penetrata all'interno del campo di rifugiati facendo scattare all'istante scambi di tiri tra militari israeliani e uomini armati palestinesi. Almeno cinque palestinesi sono rimasti feriti nel corso di questi scontri, tra i quali alcuni gravemente. Un elicottero israeliano aveva gia' lanciato ieri sera un missile contro una cittadina nella parte meridionale della striscia di Gaza, avevano riferito testimoni sul posto, poche ore dopo che una donna kamikaze si era fatta esplodere a Gerusalemme uccidendo due guardie di frontiera israeliane.

Libano

Un convoglio siriano di 60 autobus carichi di soldati e di camion carichi di effetti personali oggi all'alba ha lasciato il sud di Beirut, la capitale libanese, per tornare in patria. Ne dà notizia il sito web del quotidiano francese Le Monde che cita fonti della polizia libanese. E' la prima volta da quando, martedì, è cominciato il ridispiegamento siriano che viene segnalato il rientro delle truppe.

Gr 13:00

Iraq Un gruppo che si definisce sostenitori di al Zawahri, in un messaggio su un sito web, ripreso dall' agenzia Ap, ha annunciato l' avvenuta esecuzione di Simona Pari e Simona Torretta, che vengono definite come agenti criminali dell' intelligence italiana. Il gruppo ha anche dato l' annuncio che, di qui a breve, sara' trasmesso un video che conferma la morte delle due italiane. Nel comunicato vengono definiti "umilianti" i commenti del premier Berlusconi sulla superiorità della civiltà occidentale rispetto a quella islamica. L'organizzazione, ha anche accusato le truppe italiane di avere commesso "brutali e sanguinosi massacri" a Nassiriyah, dove operano i soldati della missione "Antica Babilonia". Nel messaggio si punta il dito contro "le truppe crociate sioniste in Iraq" responsabili di stupri a danni di uomini e donne musulmani. Fonti dell'intelligence sostengono che nessun elemento emerso dai due comunicati relativi alla uccisione e al video sulle due italiane rapite a Bagdad puo' essere ritenuto attendibile. Anche le informazioni in possesso dei servizi segreti italiani provenienti dall'Iraq non confermano il contenuto dei due comunicati. "Stiamo cercando di verificare l'attendibilita' della notizia". E' quanto scrive il sito Un ponte per... "Il sito - aggiunge l'organizzazione - e' stato usato in passato per messaggi risultati inattendibili. Nel comunicato si prala di una vendetta per il mancato ritiro delle truppe. Il tutto sucita (dolore e orrore a parte), grandi dubbi. Aspettiamo".

Il premier iracheno Allawi non cedera' alle richieste dei rapitori e non consentira' che venga rimessa in liberta' Rihab Taha, la scienziata specialista in armi batteriologiche detenuta nelle carceri in Iraq. Lo ha reso noto un comunicato del governo di Baghdad, nel quale si informa che la donna e' nella lista di tre prigionieri, il cui status giuridico e' in corso di revisione. "Il governo iracheno -prosegue il comunicato- non ha ancora completato l'esame in materia, ma il primo ministro ha fatto sapere che non e' disponibile ad accordare il rilascio di Rihab Rashid Taha in questo momento".

Nella notte, per il terzo giorno consecutivo, aerei statunitensi hanno colpito obiettivi della guerriglia irachena a Sadr City, principale quartiere sciita della capitale Baghdad: il bilancio delle vittime, secondo quanto reso noto da fonti ospedaliere irachene, è di un morto e 12 feriti, tra i quali molti bambini. Martedì scorso erano state almeno 10 le vittime irachene, 40 secondo il bilancio fornito dalle autorità militari statunitensi.

Tre persone tra le quali una donna anziana sono state uccise la notte scorsa durante un raid aereo americano sulla citta' di Samarra. Ne ha dato notizia il capo della polizia della citta'. Altre sei persone, tra cui 2 bambini, sono state ferite.

Un alto funzionario della Iraq's North Oil Company, una delle principali aziende petrolifere irachene, è stato ucciso questa mattina nella città di Mosul da un gruppo di uomini armati: lo ha reso noto il portavoce del governatore della provincia di Ninive. L'agguato è avvenuto due settimane dopo il fallito omicidio di uno dei principali dirigenti dell'azienda: nell'atacco contro il convoglio sul quale viaggiava erano rimaste uccise 5 guardie del corpo.

Due camionisti che lavoravano per una base americana a Balad sono stati rapiti questa mattina da un gruppo di uomini armati. Lo si e' appreso da fonti di polizia. Non si hanno notizie sulla nazionalita' dei due uomini. Lo ha riferito la polizia di Baghdad.

I 61 militari del contingente neozelandese dispiegato in Iraq rientreranno in patria sabato prossimo e non verranno sostituiti da altre truppe: lo ha annunciato il premier di Wellington, Helen Clark, che in un comunicato ha spiegato come la situazione attuale nel Paese sia "troppo pericolosa". Come riferisce il quotidiano spagnolo El Mundo, Clark aveva già annunciato lunedì scorso il rientro del contingente entro la fine del mese. Le truppe neozelandesi, impegnate in copmpiti di ricostruzione, sono di stanza nella base britannica di Bassora.

M.O.

Tre soldati israeliani e i 3 membri di un commando palestinese sono rimasti uccisi al'alba di stamane in uno scontro a fuoco avvenuto all'interno della postazione israeliana situata presso la colonia di Morag, nel sud della striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti giornalistiche israeliane e palestinesi concordanti. Secondo una prima ricostruzione, tre membri di un commando composto da elementi della Jihad islamica, delle Brigate Abu Rish e dei Comitati di resistenza popolare palestinese sono riusciti ad infiltrarsi nell' avamposto. Nello scontro a fuoco sono rimasti feriti anche un altro soldato israeliano e un cronista di Yediot Ahronot. Nella vicina citta' palestinese di Khan Yunes - dove in nottata era avvenuto un altro scontro a fuoco, conclusosi con il ferimento di 15 palestinesi fra cui cinque militanti armati - l'attacco al fortino e' stato annunciato dai minareti delle moschee. Alla popolazione e' stato spiegato che l'infiltrazione e' stata dedicata alla memoria di un comandante dei Comitati di resistenza popolare ucciso mesi fa da Israele.

Almeno sette palestinesi sono rimasti feriti nella notte a seguito di un nuovo attacco di elicotteri israeliani sul campo di rifugiati di Khan Younes, nel sud della striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza palestinese. Nello stesso tempo una colonna israeliana composta da una ventina di veicoli e' penetrata all'interno del campo di rifugiati facendo scattare all'istante scambi di tiri tra militari israeliani e uomini armati palestinesi. Almeno cinque palestinesi sono rimasti feriti nel corso di questi scontri, tra i quali alcuni gravemente. Un elicottero israeliano aveva gia' lanciato ieri sera un missile contro una cittadina nella parte meridionale della striscia di Gaza, avevano riferito testimoni sul posto, poche ore dopo che una donna kamikaze si era fatta esplodere a Gerusalemme uccidendo due guardie di frontiera israeliane.

Almeno nove israeliani sono rimasti feriti dall'esplosione di un razzo palestinese di tipo Qassam (sparato dalla striscia di Gaza) nel centro della cittadina israeliana di Sderot. Il razzo e' esploso a breve distanza da una scuola. Un secondo razzo e' esploso in un campo e non ha provocato vittime.

Stamane, in un ospedale della vicina citta' palestinese di Khan Yunes e' deceduta Raghda al-Assar, 11 anni, una bambina palestinese che era rimasta ferita in uno scontro a fuoco una settimana fa.

Libano

Un convoglio siriano di 60 autobus carichi di soldati e di camion carichi di effetti personali oggi all'alba ha lasciato il sud di Beirut, la capitale libanese, per tornare in patria. Ne dà notizia il sito web del quotidiano francese Le Monde che cita fonti della polizia libanese. E' la prima volta da quando, martedì, è cominciato il ridispiegamento siriano che viene segnalato il rientro delle truppe.

Diaz

Dopo la pausa estiva è ripresa a Genova, davanti al gup Daniela Faraggi, l'udienza preliminare per il rinvio a giudizio richiesto dai pubblici ministeri Enrico Zucca e Franco Cardona Albini per 28 fra dirigenti, funzionari e agenti delle forze dell'ordine. L'udienza è stata caratterizzata dalla richiesta delle parti lese (oltre 200 No Global) di ammettere come prove tutte le foto e le immagini televisive presentate dai pm e che mostrano le varie fasi dell'intervento della polizia nella scuola Diaz. Come spesso è accaduto in tutti i procedimenti penali che riguardano le vicende del G8 del giugno 2001, anche oggi sono state riscontrate molte omissioni o errori: ad esempio non si trova più la perizia richiesta dai pm su alcune immagini televisive che mostrano il lancio di oggetti da parte dei No Global asserragliati nella scuola e girate pochi attimi prima dell'irruzione della polizia. L'unica vera novità è la costituzione in giudizio del ministero dell'Interno, operazione resa necessaria dato che alcune delle parti lese chiederanno dei risarcimenti proprio all'amministrazione da cui dipendono le forze dell'ordine. Ora l'udienza (la quinta in ordine di tempo) è stata rinviata al pomeriggio.

gror040923 (last edited 2008-06-26 09:50:14 by anonymous)