Gr Flash di venerdi 4 ottobre 2002

PALESTINA - Disordini si sono verificati nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme al termine delle preghiere islamiche del venerdì. Secondo le prime informazioni, gruppi di fedeli palestinesi hanno lanciato pietre contro reparti di polizia israeliani i quali avrebbero subito fatto irruzione nella Spianata lanciando lacrimogeni. Cinque palestinesi sono rimasti feriti da proiettili di gomma. Intanto in seguito a pressioni ed insistenze da parte degli Stati Uniti, il governo israeliano ha deciso di inoltrare nei prossimi giorni al ministro palestinese per le finanze Salam Fayad una somma di 70 milioni di shekel, equivalente a 18 milioni di euro. Lo afferma oggi il quotidiano Haaretz di Tel Aviv, nel proprio sito internet. Il giornale spiega che questa cifra e' la terza tranche di un totale di 210 milioni di shekel che fin da luglio Israele si era impegnato a versare nelle casse della Autorita' nazionale palestinese. Si tratta di tasse e di dazi doganali congelati da Israele fin dalle prime fasi della intifada, nel settembre 2000. Haaretz calcola che i 210 milioni di shekel siano appena un decimo di quanto Israele dovrebbe versare ai palestinesi.

Nord Irlanda - Gli uffici del Sinn Fein nella sede del Parlamento dell'Irlanda del Nord sono stati perquisiti dalla Polizia e numerosi documenti sequestrati. L'operazione, che tende ad individuare cellule di 'terroristi repubblicani' e' in corso a Belfast e ha portato anche al fermo del responsabile amministrativo del partito, Denis Donaldson. Sono state passate al setaccio anche le abitazioni di altri attivisti del partito. Il Presidente del Sinn Fein, Jerry Adams, ha protestato con il Governo Britannico e ha accusato la polizia di essere contro il processo di pace, contro il Sinn Fein ed anti-democratica. Il Sinn Fein ha una ventina di uffici nella sede della Stormont Assembley ed e' al governo della provincia assieme ai protestanti in seguito agli accordi che hanno avviato il processo di pace.

GUATEMALA - Parziale vittoria per chi chiedeva giustizia sull’omicidio dell’antropologa Myrna Mack, uccisa in Guatemala nel 1990 mentre svolgeva una ricerca tra gli sfollati causati dall lunghissimo periodo di terrorismo di stato. Accogliendo la richiesta formulata nei giorni scorsi dal pubblico ministero, un tribunale di Città del Guatemala ha condannato ieri a 30 anni di prigione il colonnello in congedo Juan Valencia. Secondo i magistrati è stato proprio Valencia ad ordinare al sergente maggiore dell’esercito, Noel de Jesús Beteta, di uccidere l’antropologa l’11 settembre 1990. Allo stesso tempo, però, i giudici hanno assolto il generale Edgar Godoy e il colonnello Juan Oliva, entrambi in congedo, ritenendo insufficienti le prove e testimonianze raccolte contro di loro nel corso del dibattimento. Anche per Godoy e Oliva il pubblico ministero aveva chiesto 30 anni di detenzione. Quanto a Beteta, l’uomo era già stato condannato nel febbraio 1993 a 25 anni di carcere come esecutore materiale del delitto. Certa della colpevolezza dei militari è la sorella della vittima, l’attivista per i diritti umani Helena Mack, secondo la quale gli studi effettuati da Myrna sui ‘desplazados’ erano ritenuti una minaccia nell’ambito dell’offensiva dell’esercito contro la guerriglia. Il nome della Mack, uccisa con 27 coltellate, appare in una lista di 650mila cittadini segnalati come ‘pericolosi’ o ‘sovversivi’, contenuta in alcuni dossier militari redatti durante il conflitto e resi pubblici lo scorso anno dall’Ufficio governativo per i diritti umani. (LM)

TARANTO - Sono salpate stamani dalla base di Chiapparo, in mar Grande, le tre navi che compongono la forza navale europea -Euromarfor-. Si tratta del cacciatorpediniere italiano -Mimbelli-, e delle unita' francese Montcalm e spagnola -Vencedora-, che si stanno dirigendo verso il Mediterraneo orientale dove, per circa due mesi, parteciperanno alla prima missione operativa del gruppo. La -Euromarfor- avra' il compito di controllare le unita' commerciali in funzione antiterrorismo. A bordo delle unita' navali ci sono anche militari portoghesi, essendo il Portogallo il quarto Paese aderente all' iniziativa. Il comando del gruppo, che viene assegnato a rotazione ogni due anni, e' attualmente affidato al comandante della squadra navale italiana, ammiraglio Quinto Gramellini.

ore 9.30

IRAQ

Gli ispettori dell’Onu per il disarmo in Iraq partiranno soltanto se riceveranno un sì unanime dal Consiglio di sicurezza. E’ questa la ‘vittoria’ ottenuta ieri dagli Stati Uniti nel braccio di ferro diplomatico condotto con il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan. Lo stesso Annan, poche ore prima, aveva dichiarato che a seguito dei colloqui di Vienna tra esponenti iracheni e il capo della missione per il disarmo Hans Blix, la delegazione era ‘pronta per partire’ per Baghdad con l’obiettivo di verificare se davvero il regime di Baghdad possiede armi di distruzione di massa. Un ottimismo che aveva permesso di indicare anche la data del 15 ottobre come ragionevole termine di inizio delle attività di ispezione e verifica in Iraq. Ma la doccia fredda è arrivata dal presidente americano George W. Bush, che è riuscito a far segnare un altro punto a proprio vantaggio. Su richiesta degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, la partenza degli esperti dell’Unmovic, (la Commissione dell'Onu per il controllo, la verifica e le ispezioni), è temporaneamente sospesa. Almeno fino a quando il Consiglio di sicurezza definirà ‘nuove regole’ per la verifica degli arsenali iracheni e le approverà all’unanimità. “Spero non si tratti di un rinvio lungo”, ha commentato Blix, aggiungendo che gli ispettori hanno il diritto legale di dare il via alla propria attività in base alle risoluzioni dell'Onu già approvate.

La Bulgaria, Paese candidato all' ingresso nella Nato, e' pronta ad aprire il suo spazio aereo e ad offrire una base aerea in caso di attacco all'Iraq. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Nikolai Svinarov, citato dall'agenzia bulgara Bta. Dobbiamo manifestare la nostra volonta' di rispondere a certe richieste, se verranno poste alla Bulgaria - ha detto Svinarov - in particolare per quanto riguarda lo spazio aereo bulgaro ed eventualmente l'aeroporto di Sarafovo. Il ministro ha precisato comunque che per ora non e' stata formulata nessuna richiesta.

Cile

L’Impresa nazionale di elettricità (Endesa) cilena ha deciso da tempo: nell’Alto Bío Bío sorgerà una nuova centrale idroelettrica, la più grande delle sette che la compagnia conta complessivamente di realizzare nella regione. Per farlo, sarà necessario inondare 22mila ettari di terre delle comunità indigene Pehuenches di Quepuca-Ralco e Ralco Lepoy e far sloggiare circa 500 persone. Ma gli indios, guidati dalle sorelle Quintremán, non intendono perdere le proprie case in cambio di una sorta di indennizzo, gentilmente ‘concesso’ dall’Endesa. Nonostante la promessa del presidente Ricardo Lagos, il quale a suo tempo aveva garantito che i diritti individuali dei Pehuenches sarebbero stati rispettati, il ministero dell’economia ha infatti istituito una commissione incaricata di recarsi oggi sul campo ed assicurarsi che gli indios lascino il ‘campo libero’. “Saranno accolti da una protesta”, ha annunciato da Santiago Meulén Huenco, portavoce dell’organizzazione femminile Mapuche ‘Domiche Newen’. “Le comunità di Ralco sono state ingannate – ha aggiunto la leader indigena, nota per aver interrotto nel marzo scorso un discorso di Lagos – ma non finirà qui.

Colombia

Il presidente Alvaro Uribe Vélez ha proposto il coinvolgimento dei 'caschi blu' nell'assistenza ai 'desplazados', gli sfollati causati dalla violenza che da quasi 40 anni insanguina la Colombia. Lo ha fatto intervenendo ad un convegno organizzato dall'arcidiocesi di Bogotá per trovare soluzioni concrete al drammatico fenomeno, che, in base alle ultime stime ufficiali, riguarda circa 2 milioni di civili. "Per fare tornare migliaia di famiglie ai loro luoghi d'origine è necessario che vengano accompagnate da chi può proteggerle", ha detto Uribe. "Parlo di soldati colombiani, - ha proseguito - 'certificati' a livello internazionale, possibilmente dalle Nazioni Unite, incaricati di far fronte alla minaccia di possibili attacchi da parte guerriglieri e paramilitari. Lo sfollamento forzato è un fenomeno che alimenta la miseria - ha concluso Uribe - e che non risparmia alcun settore sociale". Secondo gli ultimi studi, su 100 famiglie di 'desplazados', almeno 31 vivono in miseria e 54 al limite della soglia di povertà. Va rilevato che gli organismi della società civile che si dedicano alla loro assistenza denunciano da tempo la grave 'latitanza' dello Stato di fronte ad una piaga che si verifica ormai sull'87 per cento dell'intero territorio nazionale.

Italia

gRor ore 13.00

IRAQ

Non rispondere al terrorismo con la guerra. E' questo il messaggio centrale di un manifesto, diffuso oggi e firmato da 120 intellettuali tedeschi. Nel documento si esprime inoltre solidarieta' ai colleghi americani che si oppongono alla -politica di guerra- del Presidente Bush. Tra i firmatari figura anche lo scrittore Guenter Grass. Alcuni stati non sono abbastanza -coraggiosi- da minacciare il veto contro la nuova risoluzione voluta dagli Usa in Consiglio di Sicurezza. Il quotidiano ufficiale del partito Baath, al potere in Iraq, non nomina gli stati, ma il riferimento chiarissimo e' a Francia, Russia e Cina, i tre membri permenanenti con diritto di veto che finora non si sono piegati alla risoluzione anglo-americana. -Alcuni governi - scrive -Al Thawra-, commetterebbero un grave errore se non prendono la decisione opportuna e coraggiosa al momento giusto-. -Sappiamo che questi stati hanno i loro interessi, ma considerazioni di corto respiro minacciano i loro interessi vitali e strategici-, aggiunge il quotidiano in un articolo di prima pagina. Riferendosi alla posizione assunta da Washington e Londra, il quotidiano afferma che -Altri stati membri del Consiglio di Sicurezza, dovrebbero schierarsi contro il tentativo di far passare una nuova risoluzione e non dovrebbero piegari alla pressione - di Usa e Gran Bretagna. L'Iraq, in un incontro con gli ispettori dell'Onu tenuto a Vienna lunedi' e martedi' scorso, ha accettato di consentire l'accesso incondizionato degli esperti in tutti i siti del Paese, tranne gli otto palazzi presidenziali. Gli ispettori si erano detti pronti a partire per l'Iraq gia' il 19 ottobre ma ora hanno acconsentito a rimandare il loro ritorno in Iraq fino a quanto il Consiglio di sicurezza non avra' fornito loro nuove istruzioni sulle modalita' dei controlli. E' quanto e' emerso al termine dell'incontro a porte chiuse al Palazzo di Vetro fra il capo della missione Unmovic, Hans Blix, e i rappresentanti permanenti dei 15 paesi che fanno parte del Consiglio di sicurezza.

SPAGNA

Il governo di Aznar e il principale partito di opposizione, il PSOE guidato da Zapatero, in una riunione informale chiamata -patto antiterrorista- prendono ulteriori distanze dal presidente della regione autonoma basca Ibarretxe. Ibarretxe, secondo gli esponenti del Partito Popular ha intenzione di -rompere le regole del gioco democratico-. Il gelo diplomatico tra Guernica, la cittadina che ospita la camera basca, e Madrid nasce dalla volonta espressa dal PNV, partito nazionalista basco che governa la regione autonoma da piu' di 25 anni, di rivendicare la sovranità del popolo basco se considerare leggitimo o meno il partito di Batasuna. -Ibarretxe confonde le priorità, in questo momento la priorià in Spagna è difendere lo statuto nazionale e non rivendicare le sovranità autonome- hanno dichiarato gli esponenti del governo spagnolo. Ibarretxe dal canto suo risponde sostendo che la politica di Madrid è decostruttivista e non presenta alcuna alternativa accettabile per i democratici baschi. - Dalla capitale spagnola provengono solo insulti sul lavoro del parlamento basco, questo non fa che aumentare un conflitto istituzionale e dare autrevolezza alle nostre posizini- ha dichiarato il presidente basco. Intanto sono comparsi davanti al tribunale della audiencia nacional Oihane Bakedano e Aizeti Fernández, arrestati sabato scorso per essere sospettatati di aver collaborato con la ETA. Dai numerosi interrogatori non è emerso nulla, riferisce il quotidiano gara, ma i due imputati hanno denunciato di aver subito numerose torture dalla Guardia Civile, in un dettagliato verbale presentato alla corte si denunciano aggressioni maltrattamenti anche a sfondo sessuale.

Nord Irlanda

Gli uffici del Sinn Fein nella sede del Parlamento dell'Irlanda del Nord sono stati perquisiti dalla Polizia e numerosi documenti sequestrati. L'operazione, che tende ad individuare cellule di 'terroristi repubblicani' e' in corso a Belfast e ha portato anche al fermo del responsabile amministrativo del partito, Denis Donaldson. Sono state passate al setaccio anche le abitazioni di altri attivisti del partito. Il Presidente del Sinn Fein, Jerry Adams, ha protestato con il Governo Britannico e ha accusato la polizia di essere contro il processo di pace, contro il Sinn Fein ed anti-democratica. Il Sinn Fein ha una ventina di uffici nella sede della Stormont Assembley ed e' al governo della provincia assieme ai protestanti in seguito agli accordi che hanno avviato il processo di pace.

Palestina

Un adolescente palestinese e' stato ferito alla testa da spari esplosi oggi da soldati israeliani a Nablus, nel corso di uno scontro a fuoco con palestinesi . Lo riferiscono fonti locali secondo cui il ragazzo si e' trovato accidentalmente coinvolto nello scontro a fuoco. Le sue condizioni sono ritenute gravi. Un altro giovane palestinese e' stato ferito oggi nella stessa zona. A quanto pare, e' stato travolto da una jeep dell'esercito.

ARGENTINA

L'Ufficio anticorruzione (Oa) del ministero di giustizia argentino ha chiesto formalmente che l'ex presidente Carlos Menem venga processato per aver omesso di dichiarare al fisco l'esistenza di un conto corrente aperto in una banca svizzera. L'Oa accusa Menem - candidato del Partito Justicialista alle primarie di dicembre - di -omissione-, reato per cui rischia fino a 9 anni di reclusione, nonché l'interdizione perpetua dagli incarichi pubblici. La decisione spetta al giudice federale Norberto Oyarbide, che per tre volte ha convocato Menem a deporre, ma senza successo. Oyarbide ha fatto sapere che intende recarsi nella Confederazione Elvetica e ottenere informazioni più dettagliate, prima di procedere. Dopo averlo ripetutamente negato, l'ex presidente aveva ammesso nel luglio scorso di possedere un conto in una banca elvetica, per una cifra pari a 600mila dollari, a nome di sua moglie Zulema Yoma e della loro figlia Zulemita. A suo dire, si tratterebbe di soldi provenienti da un risarcimento ottenuto per essere stato detenuto durante l'ultima dittatura militare

dall'Italia

LAVORO FIAT

E' probabile che mercoledì prossimo il gruppo Fiat annunci la riduzione di diverse migliaia di posti di lavoro attraverso lo strumento della cassa integrazione. E' quanto riferisce il Financial Times di oggi che, citando fonti vicine alla transazione, precisa come tali tagli dovrebbero congelare la produzione nell'impianto di Termini Imerese vicino a Palermo e in quello di Arese in provincia di Milano.

L'Fiat continua dicendo che tali misure giungono in un una fase congiunturale in peggioramento rispetto a quando il piano industriale della Fiat è stato messo a punto. Di conseguenza - conclude il giornale della city - le banche creditrici stanno aumentando la pressione sul Lingotto affinchè tratti con General Motors per la vendita della quota di controllo di Fiat Auto, esercitando l'opzione put prevista dall'accordo con cui nel 2000 ha venduto il 20% del suo core business al gruppo di Detroit.

ma anche il settimanele -Il Mondo- pubblica un servizio sull'azienda torinese dove emerge che Fiat Auto probabilmente chiuderà o cederà attività dirette o tramite collegate in cinque paesi: Marocco, Sudafrica, Egitto, Thailandia e Pakistan: la strategia dell'amministratore delegato, Giancarlo Boschetti prevede anche il blocco di nuovi investimenti in Russia e il consolidamento in territori strategici, come Cina, India e Turchia. Anche il Brasile, considerato il secondo mercato dopo l'Italia, dovrebbe essere interessato dal blocco degli investimenti.

Un operaio della Denso di Poirino (To), (ex Magneti Marelli), ha tentato il suicidio ieri sera a fine turno, intorno alle 22.00, nello spogliatoio dell'azienda, perche' preoccupato dalla lettera che gli annunciava la cassa integrazione a zero ore, provvedimento preso per 250 lavoratori della Denso. C.V., 37 anni, subito soccorso dai colleghi di lavoro, e' stato ricoverato in ospedale dove si trova tuttora in gravi condizioni.

TARANTO

Sono salpate stamani dalla base di Chiapparo, in mar Grande, le tre navi che compongono la forza navale europea -Euromarfor-. Si tratta del cacciatorpediniere italiano -Mimbelli-, e delle unita' francese Montcalm e spagnola -Vencedora-, che si stanno dirigendo verso il Mediterraneo orientale dove, per circa due mesi, parteciperanno alla prima missione operativa del gruppo. La -Euromarfor- avra' il compito di controllare le unita' commerciali in funzione antiterrorismo. A bordo delle unita' navali ci sono anche militari portoghesi, essendo il Portogallo il quarto Paese aderente all' iniziativa. Il comando del gruppo, che viene assegnato a rotazione ogni due anni, e' attualmente affidato al comandante della squadra navale italiana, ammiraglio Quinto Gramellini.