GR ORE 19.30

Iraq

Ancora incerto il bilancio delle vittime causate dall'esplosione di un'autobomba avvenuta nella località irachena di Anah, 250 chilometri ad ovest della capitale Baghdad: obbiettivo dell'attentato, che ha causato almeno 10 morti, era una caserma della Guardia Nazionale irachena. Le vittime, come riferisce la rete satellitare araba al Jazeera, sarebbero aspiranti reclute in attesa di entrare nella caserma per potersi arruolare: non è chiaro se si sia trattato di un attentato suicida, come ritiene la polizia, o se la vettura sia stata fatta esplodere a distanza, come invece ha riferito il protavoce del Ministero degli Interni iracheno, colonnello Adnan Abdul-Rahman. Secondo fonti della polIzia irachena i morti sono 10; identica cifra danno le fonti ospedaliere, secondo le quali sarebbero state ricoverate anche 22 persone; altre fonti della sicurezza irachena, riportate dal sito del quotidiano francese le Monde, parlano invece di 20 morti e 24 feriti

Iraq adm

Comincerà alle 20.30 ora italiana davanti alla Commissione per gli armamenti del Senato statunitense l'audizione su un altro rapporto potenzialmente imbarazzante per l'amministrazione Bush. Saddam Hussein non era in possesso di arsenali chimici, biologici e nucleari, ma il governo di Baghdad aveva ripreso le attivita' su alcuni programmi proibiti, non appena l'attenzione della comunita' internazionale sull'Iraq era andata scemando. E' quanto sarebbe contenuto nella bozza del rapporto redatto dalla commissione Usa sulle armi di distruzioni di massa in Iraq. Il rapporto di 1500 pagine, elaborato da Charles Duelfer, capo dell'Iraq Survey Group, e' stato consegnato stamane alla Commissione del Senato per gli armamenti. Ancora non e' chiaro quando l'intero fascicolo sara' reso pubblico. Proprio Duelfer sarà ascoltato dalla Commissione questa sera. Secondo il portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan, il rapporto e' un'ulteriore conferma che "Saddam Hussein aveva le intenzioni e le possibilita' per realizzare programmi vietati e pericolosi". Saddam importava nel paese materiale bandito, lavorava sulla realizzazione degli aerei teleguidati, in aperta violazione alle disposizioni internazionali. Il rais di Baghdad aveva provveduto a mantenere in attivita' strutture produttive facilmente convertibili per la produzione di armi di distruzione di massa. Il rapporto di Duelfer arriva in una settimana particolarmente delicata per la Casa Bianca, sotto pressione per una serie di questioni riguardanti la guerra in Iraq, come la richiesta di rinforzi chiesta da Paul Bremer nell'immediato dopoguerra, e mai arrivate. Inoltre, proprio in questi giorni si stanno svolgendo i faccia a faccia tra il presidente George W. Bush e il rivale democratico Jonh Kerry, in vista del rush finale per la conquista della Casa Bianca.

Iraq economia

Meno di 27 centesimi di ogni dollaro stanziato dagli Stati Uniti per la ricostruzione in Iraq sono effettivamente finiti nei progetti in favore degli iracheni. La statistica è contenuta in un'analisi realizzata dal Center for Strategic and International Studies, mentre il dipartimento di rapporto di Stato - che oggi presenta al Congresso il rapporto per l'ultimo trimestre - ammette che l'amministrazione deve ripensare in modo radicale l'intero sforzo della ricostruzione. Spostando il baricentro degli investimenti - finora appaltati in gran parte a grandi corporation statunitensi, come Halliburton e Bechtel - verso piccole ditte gestite da iracheni. Del fiume di dollari che è stato stanziato per progetti di ricostruzione in Iraq - 7,1 miliardi nella cornice dei 18,4 miliardi di dollari chiesti da George Bush ed ottenuti dal Congresso - gran parte e' andata dispersa in mille rivoli: un terzo per la sicurezza che ha costi sempre in crescita di fronte all'aumento della violenza, il sei per cento è andato dritto nelle tasche alle ditte che hanno ottenuto gli appalti, il 10 per cento paga i costi della burocrazia americana, mentre oltre un quarto è andato perso per cattiva gestione, casi di corruzione, assicurazioni e 'bustarelle'. L'ex portavoce dell'ispettore generale del Cpa, Jim Mitchell, non ha timore a dichiarare che il sistema delle bustarelle è la realtà degli affari in Iraq. Insomma, conclude l'analisi del Csis, ben poco alla fine rimane per migliorare la vita degli iracheni.

Palestina

Continuano gli scontri nella Striscia di Gaza, dove da una settimana è in corso una vasta operazione dell'esercito israeliano, che ha provocato finora la morte di 75 palestinesi. Intanto è scoppiata una polemica intorno a un intervista rilasciata da Dov Weisglass, uno stretto consigliere del primo ministro israeliano, Ariel Sharon, che al quotidiano Haaretz ha detto che il vero scopo del piano di disimpegno unilaterale dalla Striscia di Gaza, che dovrebbe essere attuato entro il 2005, sarebbe quello di "congelare" il processo di pace e impedire la nascita di uno Stato palestinese, contraddicendo di fatto i presupposti della Road map. Weisglass ha detto peraltro che gli Usa appoggerebbero su questo punto Sharon. L'ufficio di Sharon ha cercato di smorzare subito la polemica, rilasciando una dichiarazione del premier in cui si ribadisce l'impegno di Israele sulla Road map . Il ministro degli Esteri palestinese, Nabil Shaat, ha commentato affermando che Weisglass ha scoperto le reali intenzioni di Sharon. "Weisglass dice che gli americani sostengono Sharon, e io vorrei nuovamente chiarimenti dagli americani su questa questione". Anche il leader dell'opposizione israeliana, il laburista Shimon Peres, ha condannato le parole del consigliere di Sharon. Peres, che ha parlato ai microfoni della radio dell'esercito israeliano, ha detto che ora vuole chiarimenti da Sharon. La cronaca delle violenze registra oggi la morte di tre palestinesi nel campo profughi di Jebaliya, teatro dell'operazione israeliana "Giorni di penitenza". Le vittime sono un uomo di 55 anni e suo figlio, uccisi da un colpo sparato da un carro armato israeliano sulla loro casa, e un ragazzo di 15 anni deceduto per le ferite riportate ieri. . Altri tre militanti palestinesi, che si erano infiltrati nell'insediamento di Kfar Darom, nella Striscia di Gaza, sono rimasti invece uccisi in una sparatoria con i militari israeliani. Nella sparatoria è rimasto ucciso anche un operaio tailandese che lavorava nelle serre della colonia. Infine un ragazzo palestinese è stato ucciso dal fuoco israeliano nei pressi di Tulkarem, in Cisgiordania, secondo quanto hanno riferito fonti palestinesi.

Palestina

Un incendio di notevoli dimensioni si è sviluppato ai margini del campo profughi di Jabalya (Gaza), a causa di una una cannonata lanciata dagli israeliani che ha colpito un deposito di gas. Fonti locali riferiscono che le fiamme si stanno estendendo e che i vigili del fuoco palestinesi non riescono per ora a domarle. Al momento non si ha notizie di vittime. Ma nella zona, aggiungono le fonti, la apprensione è notevole.

Palestina

Undici Paesi che compongono il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – tra i quali gli Stati Uniti – hanno votato una risoluzione che chiede a Israele di interrompere le operazioni militari nella Striscia di Gaza che hanno provocato, dalla fine di settembre, almeno 82 morti. Un rapporto diffuso dalle 12 organizzazioni umanitarie attive nella regione che fanno capo all’Onu oltre a confermare le indiscrezioni provenienti da fonti militari circolate ieri sulla stampa israeliana, secondo cui le vittime dei raid di Israele sarebbero un’ottantina, aggiunge che anche 5 israeliani, tra cui due bambini, hanno perso la vita negli scontri. È proprio il bilancio delle vittime tra i minori a rappresentare il bagaglio più pesante di questa nuova, tragica fase del confronto israelo-palestinese: secondo le organizzazioni vicine alle Nazioni Unite, infatti, a partire dal 28 settembre scorso almeno 24 bambini palestinesi hanno perso la vita nelle operazioni militari di Tel Aviv, cui vanno aggiunti i due minori israeliani. In un comunicato, inoltre, si afferma che nelle ultime due settimane Israele ha negato al personale dell’Onu un ingresso sicuro nella Striscia, rendendo così impossibile all’Unrwa, l’agenzia che si occupa dei profughi palestinesi, la distribuzione delle razioni di cibo di emergenza, in particolare a nord di Gaza

Turchia

La Commissione europea a larga maggioranza ma non all'unanimità "è favorevole all'apertura del negoziato per l'adesione della Turchia alla Ue: si tratta di un sì condizionato a una serie di raccomandazioni sul controllo e la verifica delle situazioni e sul modo di condurre i negoziati". Lo ha detto il presidente della Commissione europea Romano Prodi all'Europarlamento dopo una riunione dell'esecutivo durata oltre quattro ore. "Un passo storico" il commento del ministro degli Esteri Turco Abdullah Gul. Nonostante i progressi fatti dalla Turchia sul rispetto dei criteri politici ci sono molte "zone d'ombra". In ogni caso "qualsiasi interruzione del cammino verso la democrazia porterà a una immediata sospensione delle trattative per l'adesione". La Commissione Ue ritiene che saranno necessarie delle "clausole" di salvaguardia future per ridurre l'impatto dell'eventuale adesione di Ankara. La sospensione delle trattative potrà avvenire se ci saranno interruzioni del cammino "verso uno stato di diritto così come sono praticati nella Ue". Per quanto riguarda la conclusione del negoziato, Prodi ha solo detto che "è inconcepibile inserire l'integrazione della Turchia nelle prospettive finanziarie 2007-2013".

I negoziati - ha sottolineato Guenther Verheugen, commissario all'allargamento - potrebbero durare 12-14 anni".

Diritti e discriminazioni

Il governo della Sierra Leone dovrebbe portare alla giustizia i responsabili del brutale omicidio di FannyAnn Eddy, fondatrice del Sierra Leone Lesbian and Gay Association e attivista lesbica conosciuta in tutta l'Africa, ha detto Human Rights Watch. Eddy e' stata trovata morta la mattina del 29 Settembre. Mentre lavorava da sola negli uffici dell'associazione la notte precedente, i suoi assalitori sarebbero entrati nell'edificio, stuprandola, pugnalandola e spezzandole il collo.

FannyAnn Eddy era una persona di straordinario coraggio e integrita', che ha letteralmente dedicato la sua vita ai diritti umani," ha detto il direttore di HRW per le questioni GLBT. "Ripetutamente, nel suo paese e anche altrove, ha attirato l'attenzione sui maltrattamenti, le discriminazioni e la violenza che i gay e le lesbiche subiscono in Sierra Leone. Adesso e' stata uccisa negli uffici dell'organizzazione da lei fondata, e c'e' il sospetto che sia diventata lei stessa vittima dell'odio." Le autorita' in Sierra Leone devono investigare questo crimine, ha detto HRW. Devono mandare il messaggio alla comunita' omosessuale che la violenza contro loro non rimarra' impunita'.

Diritti e discriminazioni due

Sono a favore della non discriminazione, senza eccezioni. Rocco Buttiglione si difende cosi', durante la sua audizione come commissario Ue designato alla Giustizia e affari Interni, di fronte al Parlamento europeo, che gli contestato alcune affermazioni riguardo gli omosessuali. Hanno gli stessi diritti di tutti gli altri, ne' piu' ne' meno, ha affermato Buttiglione

Bolivia

Le vittime del cosiddetto ‘ottobre nero’ del 2003 ricadono tutte nella sfera di responsabilità dell’ex-presidente della Repubblica Gonzalo Sánchez de Lozada, riparato il 17 settembre di un anno fa in Florida (Usa) dopo una rivolta sociale lunga più di un mese che, in seguito agli scontri tra militari e gruppi sociali, lasciò sul campo almeno 66 civili morti (più di 80, secondo le associazioni per i diritti umani, che lamentano anche centinaia di feriti lasciati senza assistenza né riparazioni). I militari boliviani affermano oggi, nel giorno in cui prendono corpo le prime attività d’indagine da parte del Parlamento boliviano per verificare le responsabilità di quei fatti luttuosi, che la dura repressione di un anno fa fu ordinata dall’ex-capo dello Stato. In più, il ministro della Difesa, l’ex-generale Gonzalo Arredondo, afferma di essere in grado di rendere pubblici documenti in grado di sollevare da ogni accusa i soldati, facendo ricadere le responsabilità politiche delle violenze di quei giorni dell’ottobre 2003 sulle spalle di Sánchez de Lozada e dei suoi collaboratori. Sulla stessa linea le affermazioni dell’ammiraglio Luis Aranda, secondo cui eventuali colpe dei militari potranno essere individuate e punite solo all’interno di un procedimento a carico dell’ex-presidente. I soldati in Bolivia, nonostante i due decenni di democrazia, detengono ancora un forte e saldo potere. Solo un’autorizzazione del Congresso nazionale potrebbe permettere alla giustizia boliviana di sottoporre a giudizio Sánchez de Lozada, i cui ex-colleghi di partito del Movimento nazionalista rivoluzionario (Movimiento Nacionalista Revolucionario - Mnr) mantengono ancora una forte influenza all’interno del Parlamento. Se quest’ultimo non dovesse dare il via libera per sottoporre a giudizio l’ex-presidente, le associazioni dei familiari delle vittime hanno promesso iniziative di protesta clamorose

Italia

Migranti

sono partiti tutti e quattro gli aerei militari con a bordo centinaia di migranti. La deportazione per il momento sembra essersi fermata, non sappiamo se il lager di Lampedusa è stato completamente svuotato o rimangono al suo interno individui. I carabinieri hanno tolto uno striscione del Laboratorio Zeta scritto in arabo che cercava in qualche modo di comunicare con i migranti sulla pista dell'aereoporto. La giustificazione è stata che non potevano essere esposti striscioni che non fossero in italiano (audio)

Il portavoce dell'Alto commissariato per i rifugiati che il Viminale ha permessi agli esponenti dell'Unchr di poter entrare nel centro di permanenza di Lampedusa. "Oggi pomeriggio, con una telefonata, il ministero dell'Interno - spiega Laura Boldrini portavoce Unchr- ci ha confermato l'autorizzazione a visitare il centro di Lampedusa. Dunque domani mattina Yurgen Humbur, il funzionario dell'Alto commissariato per i rifugiati che aspetta da cinque giorni, potrà parlare con gli immigrati rimasti". "Speriamo, dunque, di poter fare il nostro lavoro - conclude Boldrini - anche se l'autorizzazione è arrivata in ritardo". Nel centro ci sono rimaste solo 200 persone di quelle sbarcate negli ultimi giorni.

Morti sul lavoro

Un operaio e' morto in un incidente sul lavoro avvenuto nel centro di Napoli, in Via Brindisi, a poca distanza dalla Stazione centrale. L'uomo, che non aveva documenti, e' stato colpito, probabilmente, da una scarica elettrica. Stava lavorando alla ristrutturazione di un edificio assieme ad un'altra persona, che al momento si e' resa irreperibile. Gli investigatori stanno ricercando il titolare del cantiere. A Napoli, dove dall' inizio dell' anno sono sette gli incidenti mortali sul lavoro, i sindacati edili di Cgil Cisl Uil hanno indetto per domani un' astensione dal lavoro nei cantieri della provincia ed un presidio dinanzi alla prefettura.

Alitalia (audio)

Accordo fatto sugli ammortizzatori sociali per la gestione dei 3700 esuberi di Alitalia E' arrivata nella notte, dopo una nuova maratona negoziale, la fumata bianca che chiude la vertenza della compagnia e che consentira' questo pomeriggio al consiglio di amministrazione della compagnia di dare il via libera al prestito ponte da 400 milioni di euro e di approvare i conti del primo semestre di quest'anno. L'intesa e' stata sottoscritta poco dopo le 4 dal Governo, dall'azienda e dai sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Anpac, Up, Anpac, Avia) ad eccezione del Sult secondo il quale l'accordo non fornisce adeguate garanzie sull'unitarieta' del gruppo. L'ultima parola sara' data comunque dai lavoratori nel corso di una consultazione referendaria. L'accordo prevede l'introduzione della cassa integrazione per due anni al termine dei quali sara' effettuata una verifica sulla congruita' degli organici.

Sciopero

I lavoratori della Ge.RI.Ca. s.c.a.r.l. impegnati nella gestione degli impianti di depurazione della provincia di Catanzaro hanno deciso di scendere in sciopero a tempo determinato con assemblea permanente presso la sede della stessa, sita in C.da Cafarone di Lamezia Terme (Cz). I motivi che hanno indotto i lavoratori e il sindacato ad assumere questa iniziativa di lotta - spiega un comunicato - risiedono nel fatto che, ad oggi, i lavoratori non hanno ricevuto gli stipendi di agosto e settembre. Della situazione e' stata investita la Prefettura in un incontro tenuto il 18/09/2004 e, malgrado la stessa abbia assunto precisi impegni, alla data odierna, la Prefettura non ha dato nessuna risposta.

Fiat

I sindacati metalmeccanici si riuniranno lunedi' per decidere iniziative di lotta a sostegno delle loro richieste alla Fiat. Lo hanno detto i segretari generali di Fim, Fiom, Uilm e Fismic, al termine dell'incontro con l'amministratore delegato di Fiat Auto, Herbert Demel. Secondo le organizzazioni sindacali, su alcune questioni il ragionamento di Demel e' apparso del tutto insufficiente: in particolare la conferma da parte della Powertrain della chiusura della produzione del motore a Mirafiori e Arese e della procedura di mobilita' per 707 lavoratori, la decisione di non produrre nuovi motori e nuove vetture di gamma alta, l'ipotesi di acquistare fuori Europa componentistica se piu' competitiva

Una cinquantina di lavoratori della Selca, azienda dell'indotto Fiat, con sede a Castel Cisterna che si occupa di cablaggio cavi per auto, hanno bloccato questa mattina la carreggiata dell'A-16 all'altezza di Pomigliano d'Arco su entrambi i sensi di marcia. Protestiamo - ha detto Luigi Nuzzi, segretario provinciale della Fiom - contro i vertici dell'azienda che hanno inviato una lettera ai dipendenti per comunicare la chiusura dell'azienda per cessazione di attivita'. Eppure ci avevano assicurato la revoca della chiusura. Il blocco della autostrada e' gia' stato rimosso.

Manifestazioni

Il prossimo venerdi', alle ore 9, un corteo di disoccupati partira' da piazza Mancini, nella zona della stazione centrale, per dirigersi al centro direzionale, dove ha sede l'assessorato alla formazione professionale. Al corteo prenderanno parte i senza lavoro aderenti al Movimento di lotta banchi nuovi, Movimento disoccupati autorganizzati di Acerra, Udn (Unione disoccupati napoletani), Movimento disoccupati per il lavoro. Un portavoce ha detto di avere gia' chiesto un incontro con l'assessore alla formazione professionale, Adriano Buffardi, per discutere sui corsi non ancora partiti. L'incontro non e' stato ancora reso noto se si terra' con l'assessore oppure con qualche funzionario regionale

Sardegna

9500 persone, 47 navi, 46 aerei : è in grande stile l'operazione Destined Glory 2004 , che si tiene fino al 16 di ottobre in Italia, nella base sarda di Teulada. Si tratta di una esercitazione Nato alla quale partecipano sottomarini, navi e aerei militari di 11 Paesi diversi,durante la quale verranno usate armi da fuoco e riprodotte operazioni militari tipiche dei conflitti armati. Le prove serviranno anche per dimostrare la capacità operativa della Nrf (Nato responce force), nata in ottobre 2003 ma non acora operativa, fortemente voluta dal governo americano che sta cercando in tutti i modi di passare il testimone delle operazioni militari in Iraq, per dedicarsi solo agli aspetti più lucrosi della occupazione. Le operazioni verranno tenute nel poligono militare di Teulada, 7 mila metri quadri di territorio reso brullo da bombardamenti e cannonate, che si trovano all'estrema punta meridionale della Sardegna, e confinano con uno degli ultimi sistemi di dune naturali rimasti in Italia. Questa volta però, le forze Nato troveranno a fronteggiarli anche i pescatori delle marinerie del basso Sulcis, che hanno portato le loro barche in mare per contro la base. Da anni protestano perché siano riconosiuti indennizzi, salvaguardata la attività di pesca, bonificato il mare dai rifiuti militari.

Scuola

Di fronte alla crescente preoccupazione per l’accelerazione dell’iter di approvazione del disegno di legge sullo “Stato giuridico dei docenti universitari”, numerose Facoltà e Dipartimenti dell’Università di Roma “La Sapienza” hanno rinviato l’inizio delle lezioni. Giovedì 7 ottobre 2004, ore 10:00, è indetta una manifestazione pubblica, in concomitanza con la seduta del Senato Accademico, di fronte al Rettorato dell’Ateneo “La Sapienza” che proseguirà con un corteo ed un sit-in di fronte al Parlamento. La mobilitazione è in linea con quanto già espresso in molte autorevoli sedi - a cominciare dalla CRUI e dalla Conferenza dei Presidi di Ingegneria - si associa alle numerose iniziative che si sono sviluppate nell’Ateneo romano e in altre Università italiane (Padova, Pisa, Lecce, Milano Statale, della Calabria, Palermo, Parma, Venezia, della Basilicata, Roma Tor Vergata, Firenze, ecc.) ed ha portato alla costituzione di un Coordinamento tra professori, studenti e ricercatori de “La Sapienza”.

G.R. 13,00

HAMAS ANNUNCIA POTENZIAMENTO RAZZI PER COLPIRE ISRAELE

La massiccia offensiva israeliana nel nord della Striscia di Gaza non fermera' gli attacchi con razzi del movimento armato palestinese. Anzi l'ala militare di Hamas ha fatto sapere che sta sviluppando una versione potenziata dei razzi 'Qassam II' per potere colpire piu' in profondita' il territorio israeliano.

INTANTO A JEBALIYA Un palestinese e suo figlio sono stati uccisi questa mattina da un colpo di mortaio sparato da un carro armato israeliano sulla loro casa, vicino al campo profughi di Jebaliya (nord della Striscia di Gaza), dove da diversi giorni l'esercito israeliano ha intrapreso un'operazione. Secondo fonti militari israeliani, i soldati hanno aperto il fuoco su un edificio dal quale era stato lanciato un razzo anti-carro. In precedenza, un palestinese di 15 anni è morto in seguito alle ferite per essere stato colpito ieri da uno sparo israeliano nel corso dell'operazione "Giorno del pentimento", secondo i medici. Secondo testimoni, il ragazzo si trovava nel balcone della sua casa vicino al campo profughi di Jebaliya quando è stato colpito da una pallottola alla testa. Finora, sono 75 i palestinesi uccisi dall'inizio dell'operazione israeliana. Un altro adolescente palestinese ucciso da militari israeliani. Fonti militari a Tel Aviv hanno precisato che il giovane colpito a morte nella zona di Tulkarem in Cisgiordania era stato sorpreso dai militari a lanciare una bottiglia incendiaria. Un altro giovane che si trovava con lui e' rimasto ferito mentre tentava la fuga, hanno aggiunto le fonti israeliane.

FINALMENTE VIENE ESPRESSO IL VERO OBIETTIVO del piano unilaterale israeliano di ritiro dagli insediamenti della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. in realtà è il tentativo di bloccare a tempo indefinito la nascita di uno Stato palestinese. Lo ha ammesso in un'intervista al quotidiano Haaretz Dov Weisglass, consigliere del premier israeliano Ariel Sharon: così ha detto: Il significato del nostro piano di disimpegno è il congelamento del processo di pace. E quando si congela quel processo, si impedisce la creazione di uno Stato palestinese, la discussione della questione dei profughi, dei confini e di Gerusalemme. Effettivamente, tutto quel pacchetto chiamato Stato palestinese, con tutte le sue implicazioni, è stato eliminato a tempo indefinito dalla nostra agenda - ha aggiunto Weiglass - E tutto questo...con la benedizione presidenziale di George W. Bush, che nell'aprile scorso ha approvato il piano Sharon di ritirarsi da 21 insediamenti della Striscia di Gaza e da quattro della Cisgiordania entro il 2005. Secondo il consigliere del premier isralieano, il piano di disimpegno fornisce la quantità di formaldeide necessaria perché non ci sia un processo politico con i palestinesi. Dal modo in cui gli americani leggono la situazione, la colpa cade sui palestinesi, non su di noi, Arik (nomignolo di Sharon) ha capito che i palestinesi non ci lasceranno soli e che il tempo non è dalla nostra parte, c'è un'erosione internazionale e internamente, nel frattempo, tutto sta crollando, ha concluso Weiglass.

L'ONU CONDANNA ISRAELE - Undici Paesi che compongono il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – tra i quali gli Stati Uniti – hanno votato una risoluzione che chiede a Israele di interrompere le operazioni militari nella Striscia di Gaza che hanno provocato, dalla fine di settembre, almeno 82 morti. Un rapporto diffuso dalle 12 organizzazioni umanitarie attive nella regione che fanno capo all’Onu oltre a confermare le indiscrezioni provenienti da fonti militari circolate ieri sulla stampa israeliana, secondo cui le vittime dei raid di Israele sarebbero un’ottantina, aggiunge che anche 5 israeliani, tra cui due bambini, hanno perso la vita negli scontri. È proprio il bilancio delle vittime tra i minori a rappresentare il bagaglio più pesante di questa nuova, tragica fase del confronto israelo-palestinese: secondo le organizzazioni vicine alle Nazioni Unite, infatti, a partire dal 28 settembre scorso almeno 24 bambini palestinesi hanno perso la vita nelle operazioni militari di Tel Aviv, cui vanno aggiunti i due minori israeliani. In un comunicato, inoltre, si afferma che nelle ultime due settimane Israele ha negato al personale dell’Onu un ingresso sicuro nella Striscia, rendendo così impossibile all’Unrwa, l’agenzia che si occupa dei profughi palestinesi, la distribuzione delle razioni di cibo di emergenza, in particolare a nord di Gaza

IRAQ

FALLUJAH, ENNESIMO RAID AEREO USA - L'aviazione americana ha bombardato oggi un edificio situato nella città di Fallujah, a ovest di Baghdad, dove, secondo l'affermazione dell'esercito Usa, era in corso un vertice tra alcuni dirigenti dell'organizzazione Tawhid al Jihad del terrorista giordano Abu Musab al Zarqawi. BASSORA - Anche quattro agenti di polizia sono rimasti coivolti nell'esplosione di questa mattina a Bassora, nel sud dell'Iraq, che aveva come obiettivo due mezzi militari britannici. Il bilancio complessivo dell'esplosione, innescata da una bomba da terra, è di una vittima e 10 feriti. La deflagrazione è avvenuta sulla strada che collega la città all'aeroporto. L'attacco ai due mezzi britannici è fallito ma l'esplosione ha centrato un taxi che in quel momento stava attraversando un ponte, ed è precipitato sulla strada sottostante. L'autista è morto, sei passeggeri sono rimasti feriti. Nell'esplosione hanno riportato ferite lievi anche quattro agenti di polizia che stavano effettuando un pattugliamento nella zona. Non si ha notizia, invece, di un coinvolgimento di militari britannici INTANTO Un accordo di cessate il fuoco è stato firmato questa mattina tra il governo ad interim iracheno e il leader radicale sciita Muqtada al Sadr. Lo ha reso noto un collaboratore dell'imam iracheno.

AFGHANISTAN

Il convoglio di Ahmed Zia Massoud sarebbe stato attaccato con un ordigno piazzato lungo il ciglio della strada e comandato a distanza. Secondo quanto riferito dal portavoce del palazzo presidenziale, Khalik Ahmed, l'esplosione è avvenuta mentre le vetture si trovavano nei pressi di Faisabad, capitale della pronvincia Badakhshan, causando il ferimento lieve del governatore locale, Said Ikramudin Masumi. Secondo un agente della polizia locale, Mutaleb Beg, nell'attacco sarebbe rimasta uccisa una persona, mentre altre quattro sarebbero rimaste ferite. "Le elezioni andranno avanti al 100 per cento. Sappiamo che più ci avviciniamo al giorno delle elezioni - ha detto Ahmed all'Ap - più i nemici dell'Afghanistan tenteranno di ostacolarle, ma non avranno successo, mai".

CINA

ESPLOSIONE FABBRICA FUOCHI ARTIFICIO, - E' salito a 31 il numero dei morti nell'esplosione, avvenuta lunedì, della fabbrica di fuochi d'artificio nel sud della Cina, secondo quanto riferisce oggi l'agenzia Xinhua citando fonti governative. Altre 57 persone sono rimaste ferite. L'incidente è avvenuto lunedì fabbrica di fuochi d'artificio Changling della provincia di Pubei, nella regione del Guangxi, nella costa meridionale del Paese, ha riferito la Xinhua citando responsabili locali. L'industria dei fuochi pirotecnici, che dà lavoro a diverse migliaia di persone in Cina, è responsabile ogni anno di diverse centinaia di morti in tutto il Paese.

IMMIGRAZIONE

RIPRESI VOLI PER LIBIA, Dopo la sospensione di ieri, e' ripreso oggi il ponte aereo tra Lampedusa e Libia per il rimpatrio dei clandestini. Due C-130 dell' Aeronautica militare sono gia' partiti alla volta di Tripoli; altri due voli sono poi previsti in giornata

NAPOLI BLOCCO STRADALE SULLA A16, PROTESTANO LAVORATORI INDOTTO FIAT - Una cinquantina di lavoratori della Selca, azienda dell'indotto Fiat, con sede a Castel Cisterna che si occupa di cablaggio cavi per auto, hanno bloccato questa mattina la carreggiata dell'A-16 all'altezza di Pomigliano d'Arco su entrambi i sensi di marcia. Protestiamo - ha detto Luigi Nuzzi, segretario provinciale della Fiom - contro i vertici dell'azienda che hanno inviato una lettera ai dipendenti per comunicare la chiusura dell'azienda per cessazione di attivita'. Eppure ci avevano assicurato la revoca della chiusura. Il blocco della autostrada e' gia' stato rimosso.

G.R. 9,30

ALITALIA

Accordo fatto sugli ammortizzatori sociali per la gestione dei 3700 esuberi di Alitalia E' arrivata nella notte, dopo una nuova maratona negoziale, la fumata bianca che chiude la vertenza della compagnia e che consentira' questo pomeriggio al consiglio di amministrazione della compagnia di dare il via libera al prestito ponte da 400 milioni di euro e di approvare i conti del primo semestre di quest'anno. L'intesa e' stata sottoscritta poco dopo le 4 dal Governo, dall'azienda e dai sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Anpac, Up, Anpac, Avia) ad eccezione del Sult secondo il quale l'accordo non fornisce adeguate garanzie sull'unitarieta' del gruppo. L'ultima parola sara' data comunque dai lavoratori nel corso di una consultazione referendaria. L'accordo prevede l'introduzione della cassa integrazione per due anni al termine dei quali sara' effettuata una verifica sulla congruita' degli organici. L'altro punto qualificante dell'intesa e' la costituzione di un fondo integrativo al reddito concorreranno le aziende del settore aereo e quindi vettori, societa' di gestione aeroportuali ed Enav. Questo consentira' ai dipedenti in cassa integrazione di arrivare a percepire l'80% della retribuzione, cosi' come avviene nelle altre categorie. Quello relativo agli ammortizzatori sociali era l'ultimo tassello che ancora mancava per chiudere la trattativa e dare il via al piano di ristrutturazione. Con il 'si maturato questa notte, dopo quasi dodici ore di confronto a Palazzo Chigi, saranno ora effettivamente esigibili le intese in materia di rinnovi contrattuali delle categorie dei piloti, assistenti di volo e personale di terra e quella relativa al riassetto societario che prevede la divisione in due societa', Az Fly e Az Service, del gruppo.

IMMIGRATI

Dopo la 'tregua' durata appena 24 ore, sono ripresi all'alba di oggi gli sbarchi sull'isola di Lampedusa. Intorno alle 4 sono arrivati a bordo della motovedetta della Guardia costiera 21 migranti, provenienti dall'Eritrea e dalla Somalia. Tra loro ci sono anche 4 donne e giovani studenti. I 21 hanno detto ai loro soccorritori di essere partiti da un porto della Libia, dopo avere attraversato per mesi prima Sudan e poi il Sahara Il loro gommone era stato avvistato in tarda serata a circa 40 miglia a Sud di Lampedusa. Questa mattina, subito dopo l'operazione di identificazione, i 21 migranti sono stati portati al cosidetto Centro di Prima accoglienza, che adesso ospita circa 500 persone.

PALESTINA

le cannonate esplose in piena notte dai carri armati israeliani nel settore nord della Striscia di Gaza hanno provocato almeno tre morti, tra cui un adolescente, e una dozzina di feriti, compresi una decina di bambini. Questi territori sono il teatro da giorni di una massiccia offensiva contro i militanti radicali che nel complesso, e' gia' costata 75 vittime tra i palestinesi, soltanto 45 delle quali erano esponenti della resistenza, e tre tra i loro avversari. Il bilancio degli attacchi notturni dei tank e' stato riferito da testimoni oculari, e confermato poi da fonti mediche locali. l'ex capo del gabinetto di Ariel Sharon, Dov Weisglass,ha dichiarato in una intervista al quotidiano Haaretz che Il significato del progetto di disimpegno e' il congelamento del processo politico in Medio Oriente. Quando si blocca il processo politico, si blocca la costruzione di uno stato palestinese e un dibattito sulla sorte dei profughi palestinesi, sui confini e su Gerusalemme ha aggiunto Weisglass, in una intervista che ha avuto immediata risonanza politica in Israele. Nell'intervista Weisglass rileva inoltre che il piano di disimpegno dai palestinesi (che include la costruzione della Barriera di separazione in Cisgiordania e un ritiro unilaterale dalla intera striscia di Gaza) fornisce la quantita' di formalina necessaria per garantire non ci sia alcun processo politico con i palestinesi. Il funzionario ammette che il piano e' stato elaborato da Sharon anche per contrastare la 'Iniziativa di Ginevra', condotta un anno fa dall' israeliano Yossi Beilin e dal palestinese Yasser Abed Rabbo. E aggiunge che con gli Stati Uniti Sharon ha concordato che lo status di alcune colonie ebraiche non sara' mai discusso, mentre l' assetto di altre colonie sara' affrontato una volta che i palestinesi si trasformino in finlandesi, ossia assumano un atteggiamento pacifico.

IRAQ

Tre attivisti e un civile curdi sono stati uccisi in un'imboscata ieri sera a ovest di Baquba, a nord di Baghdad. Lo ha detto oggi un responsabile dell'amministrazione della regione di Sadia, in Iraq centrale. Nell'attacco, fatto da sconosciuti a bordo di una automobile, sono stati anche feriti cinque miliziani dell'Unione patriottica del Kurdistan (Puk, di Jalal Talabani), ha detto la fonte alla France Presse. L'attacco e' stato fatto nella localita' di Kalar mentre i miliziani curdi a bordo di un minibus si recavano a Sulaimaniya, in Iraq settentrionale. In un altro attacco, una bomba e' esplosa oggi su un ponte, al passaggio di un veicolo della polizia, a Bassora, in Iraq meridionale. I quattro poliziotti a bordo del veicolo sono rimasti feriti, mentre e' rimasto ucciso un civile alla guida di un altro mezzo. Lo ha detto un ufficiale di polizia alla Reuters. Gli attacchi della guerriglia nella regione di Bassora, controllata dal contingente comandato dalla Gran Bretagna, sono meno frequenti che nel cosiddetto triangolo sunnita, dove si trova Baquba. Aerei statunitensi hanno bombardato in nottata una casa nella citta' di Falluja dove erano riuniti capi della rete terroristica che fa capo al giordano Abu Musab Zarqawi, ritenuto il leader di Al Qaida in Iraq. Lo ha reso noto l'esercito Usa in un comunicato. Informazioni di fonti attendibili - precisa il comunicato senza fornire dettagli sull'esito del raid aereo - hanno confermato che dirigenti (del gruppo) di Zarqawi erano riuniti nella casa al momento del bombardamento. Ieri in tarda serata, testimoni locali, avevano affermato che aerei americani stavano bombardando Falluja e di aver udito esplosioni di bombe nella zona nord della citta', situata 50 km circa a ovest di Baghdad e roccaforte dei ribelli. Un rapporto della Cia, i servizi segreti americani, non ha trovato nessuna prova definitiva che l'ex presidente iracheno Saddam Hussein abbia ospitato il terrorista Abu Musab al Zarqawi, considerato il principale alleato di Al Qaida in Iraq. L'esistenza di tale legame e' invece affermata dall'amministrazione Bush fin da prima dell'invasione dell'Iraq.

CECENIA

URAGANI HAITI

Le inondazioni e gli smottamenti provocati dal passaggio dell'uragano Jeanne a Haiti hanno causato oltre 3.000 morti, secondo un ultimo bilancio che responsabili governativi affermano dovrebbe essere quello definitivo. Il sottosegretario all'Ambiente haitiano Yves Andre Wainright ha annunciato in serata che le vittime sono 3.006, di cui 2.826 a Gonaives - la citta' sulla costa piu' devastata da piogge, alluvioni e smottamenti - dove peraltro circa 200.000 persone hanno perso casa, averi e mezzi di sussistenza. A Ginevra, ieri, la Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa ha triplicato l'entita' della sua richiesta di aiuti per Haiti, sostenendo che vi e' urgente bisogno di 9,2 milioni di dollari per evitare una grave crisi umanitaria. Il sottosegretario all'Ambiente ha detto che le agenzie di soccorso hanno distribuito finora cibo e 250.000 persone nelle regioni alluvionate, nonostante incidenti e violenze da parte di folle affamate e di bande armate di razziatori. Un'altra priorita' - ha aggiunto Wainright - e' il reperimento di terre dove allestire rifugi per i senzatetto e ricostruire le scuole