Grf 19:30

PALESTINA - Sassi contro l'operazione Colomba

Alle ore 13.15, ora italiana, i volontari italiani dell'Operazione Colomba presenti a sud di Hebron, in Cisgiordania, sono stati fatti bersaglio di un lancio di pietre da parte di un gruppo di uomini incappucciati. L'episodio si è verificato durante l'accompagnamento a casa dei bambini palestinesi, al termine dell'orario scolastico. Il luogo era il medesimo, nei pressi di un insediamento di coloni israeliani, dove una settimana fa sono stati aggrediti e feriti con catene di ferro e bastoni due volontari americani che collaborano con noi, Chris Brown e Kim Lamberty. Al fatto hanno assistito, senza intervenire, il responsabile della sicurezza dell'insediamento israeliano di Ma'hon e una donna, ufficiale dell'esercito..

Intanto continua l'operazione militare israeliana chiamata Giorni del Pentimento che ha gia' portato a piu' di 90 morti palestinesi. Inoltre, nelle prime ore di oggi - si legge su Haaretz online - tre palestinesi sono stati uccisi da un missile lanciato da un elicottero vicino al campo profughi di Jebaliya. Secondo quanto riferito dai militari, le tre vittime avrebbero fatto parte di una cellula pronta a lanciare razzi Qassam contro obiettivi dello Stato ebraico. Questa mattina, invece, un carro armato israeliano ha sparato alcuni proiettili di mortaio contro una folla di palestinesi riunita a Beit Lahiyaa, nel nord della Striscia di Gaza. Due persone sono morte, altre tre sono rimaste ferite. Fonti ospedaliere hanno riferito che le vittime sono due ragazzi di 15 anni.

PAKISTAN

E ' salito a 45 vittime il bilancio dei due attentati di questa notte a Multan, in Pakistan, dove un'autobomba e una moto carica di esplosivo hanno provocato anche il ferimento di oltre un centinaio di persone che tentavano di fuggire nella calca di migliaia di partecipanti alla commemorazione della morte del leader radicale sunnita Azam Tariq, assassinato lo scorso 6 ottobre a Islamabad. Il sanguinoso attacco a sfondo religioso arriva a solo cinque giorni di distanza dall'attentato del primo ottobre nella moschea sciita di Zainabya a Sialkot, nella parte orientale del Pakistan, che ha provocato la morte di circa trenta persone e il ferimento di altre cinquanta. Sono stati gli sciiti, ha accusato il leader sunnita, Ahmed Ludhianvi, parlando con la AFP. Sono finanziati dal governo dell'Iran per uccidere i sunniti in Pakistan. Azam Tariq, fondatore del gruppo estremista Sipah-e-Sahaba, era stato ucciso il 6 ottobre dello scorso anno vicino a Islamabad per mano

NIGERIA - QUASI 54.000 LE VITTIME DI TRE ANNI DI SCONTRI

Sono 53.787 le persone uccise negli ultimi tre anni negli scontri che hanno insanguinato lo Stato del Plateau, Nigeria centrale. Lo ha detto oggi nel corso di una conferenza stampa tenuta a Jos, capitale dello Stato nigeriano, Thomas Kangnaan, consigliere dell’amministratore speciale nominato alla guida del Plateau dal presidente nigeriano Obasanjo che aveva rimosso il precedente governatore per incompetenza dopo gli ultimi fatti di sangue registrati lo scorso maggio. Dei quasi 54.000 morti, “18.931 sono uomini, 17.397 donne e 17.459 bambini” ha precisato, snocciolando le cifre, Kangnaan, il quale ha spiegato che il conteggio è stato effettuato a partire dal 7 settembre 2001 fino alla data della dichiarazione dello stato d‘emergenza, il 18 maggio scorso. I dati, è stato spiegato ai giornalisti, sono stati raccolti da una commissione speciale incaricata dal governo di visitare tutti i municipi, dove sono stati ascoltati i responsabili amministrativi ma anche le singole famiglie coinvolti nei conflitti. Conflitti che vengono spesso riportati sulla stampa internazionale come scontri religiosi (dividendo i gruppi tra cristiani e musulmani), ma dove in realtà la differenza di credo è solo una delle molte componenti che, insieme a quella etnica e soprattutto politico-economica, si intrecciano creando una miscela altamente esplosiva.

LAMPEDUSA

Non ci sono stati nuovi voli della deportazione questa mattina da Lampedusa, dove è in corso un vertice delle forze dell' ordine sui nuovi servizi di pattugliamento contro l' immigrazione nel Canale di Sicilia. Oggi è prevista anche la visita a Lampedusa di Jurgen Humburg, inviato dell' Alto commissariato Onu per i rifugiati, che dovrebbe compiere un sopralluogo nel Centro di prima accoglienza dell' isola dove si trovano adesso circa 200 immigrati. Andiamo a sentire la corrispondenza con Ilaria, della rete antirazzista, che ieri è entrata nel cpt. Servizio preso da Radiondadurto CORRISPONDENZA

GENOVA - CONTINUANO LE UDIENZE PRELIMINARI PER IL PROCESSO AI POLIZIOTTI

Al termine dell'ottava udienza preliminare di oggi, va sempre avanti la diatriba sui tabulati Telecom relativi ail giorni del blitz alla scuola Diaz. Al centro della questione, l'arco di tempo coperto dai tabulati stessi. Quelli forniti dalla polizia giudiziaria vanno infatti dalle 20 del 21 luglio 2001 alle 3 del 22 luglio. Alcuni dei legali chiamati a difendere i 28 agenti imputati nel processo in corso hanno invece richiesto ripetutamente di ottenere la versione integrale dell'elenco di telefonate, dalle 7 di mattina del 21 luglio alle 7 del giorno successivo. Il gup Daniela Faraggi, ha respinto le nuove istanze presentate dai difensori dei poliziotti. La giudice si e' riservata comunque l' acquisizione qualora la ritenga necessaria nel corso della discussione. La difesa ha cercato nuovamente quindi di sottoporre eccezioni di nullita', gia' proposte e solo marginalmente modificate rispetto alle precedenti udienze, in cui erano gia' state completamente respinte. L'arroganza degli avvocati della difesa, che evidentemetne condividono il comportamento dei loro assistiti negli eventi citati, ha visto ancora una volta respingere l'eccezione dopo una serie interminabili di ritardi dovuti a problemi tecnici [strano che il processo alla diaz sia sempre destinato ad aule con problemi tecnici]. Dopo l'ennesimo melodramma dell'avvocato Porciani, che fa mettere a verbale che i suoi assistiti non si faranno interrogare perche' non in condizione di difendersi pienamente, cominciano le arringhe degli avvocati delle parti civili. Parlano gli avvocati Menzione, Pagani, Pastore, Crisci, Vitale, Canestrini, sottolineando tutti la bonta' della memoria dei pm e sottolineando vari aspetti della premeditazione e della volonta' politica presente dietro le operazioni di quella notte, dietro l'occultamento di prove e le giustificazioni fasulle, dietro il raid a legali, mediacenter e altro nella scuola Pascoli. Si continua domani 8 ottobre 2004 e lunedi' 11 ottobre, per poi passare alle arringhe della difesa.

Grf 9:30

Iraq

Almeno un soldato americano e' morto e due sono rimasti feriti ieri sera in seguito a un attacco dinamitardo contro il loro convoglio nei pressi di Falluja, la roccaforte della guerriglia sunnita situata una sessantina di chilometri a ovest di Baghdad e sottoposta a bombardamenti aerei Usa ormai quasi quotidiani. L'attentato e' stato reso noto dal Comando statunitense in Iraq con un comunicato; con il nuovo decesso e' salito a non meno di 1.061 il numero complessivo dei soldati Usa che hanno perso la vita in azione nel Paese arabo dal marzo dell'anno scorso, quando scatto' l'invasione per rovesciare il regime di Saddam Hussein.

Un sito internet islamico attribuisce oggi all'esercito di Ansar al Sunna, gruppo vicino ad al Qaida, un comunicato nel quale sostiene di aver rapito una spia del Partito democratico del Kurdistan (Pdk) che lavora per le forze americane in Iraq. Secondo il comunicato la persona rapita, e' stata sequestrata martedi' ed e' Lokman Hussein Mohamed, membro del Pdk guidato dall'apostata Massud Barzani. Il comunicato, la cui autenticita' non puo' essere confermata per il momento, aggiunge che la spia, che lavorava come interprete per l'esercito americano, ha anche accompagnato le forze Usa durante perquisizioni di case di musulmnani a Ramadi, citta' sunnita a ovest della capitale. Ieri la polizia della citta' aveva annunciato di aver scoperto il corpo di un iracheno non identificato che lavorava come interprete degli americani. In un altro comunicato sullo stesso sito inoltre, il gruppo rivendica l'assassinio del capo della polizia di Baldruz, nella regione di Baquba.

M.O.

Ancora vittime palestinesi del fuoco dei carri armati israeliani impegnati nella massiccia operazione di repressione 'Giorni di Penitenza' nel settore nord della Striscia di Gaza, e ancora in giovanissima eta': nel campo profughi di Jabaliya, epicentro dell' attacco da giorni, in mattinata due ragazzini di 12 e di 14 anni, sono infatti stati dilaniati a morte dall'esplosione di quello che fonti ospedaliere locali hanno definito un proiettile di artiglieria. Gia' ieri nella stessa Jabaliya e nella vicina localita' di Beit Lahiya le cannonate dei tank degli occupanti avevano provocato almeno tre morti, tra cui un quindicenne, e una dozzina di feriti, compresi dieci bambini di eta' compresa fra appena sei mesi e 12 anni. I morti di oggi fanno salire a 90 il numero dei palestinesi uccisi dal 28 settembre scorso, quando l'esercito israeliano ha iniziato la sua offensiva.

Pakistan

Trentanove morti e oltre 100 feriti sono il pesantissimo bilancio di un attentato contro una riunione di musulmani sunniti nella citta' di Multan in Pakistan. Gli ordigni erano due, uno dei quali un'autobomba, e sono esplosi nei pressi del raduno al quale partecipavano un migliaio di persone per commemorare il primo anniversario dell'uccisione di un leader militante sunnita, Azam Tariq. L'attentato arriva a meno di una settimana dalla bomba esplosa presso la moschea della citta' sciita di Sialkot, dove lo scorso venerdi' hanno perso la vita 30 persone. Sono stati gli sciiti, ha accusato il leader sunnita, Ahmed Ludhianvi, parlando con la AFP. Sono finanziati dal governo dell'Iran per uccidere i sunniti in Pakistan. Azam Tariq, fondatore del gruppo estremista Sipah-e-Sahaba, era stato ucciso il 6 ottobre dello scorso anno vicino a Islamabad per mano di estremisti sciiti.

Gr 13:00

Iraq

Almeno un soldato americano e' morto e due sono rimasti feriti ieri sera in seguito a un attacco dinamitardo contro il loro convoglio nei pressi di Falluja, la roccaforte della guerriglia sunnita situata una sessantina di chilometri a ovest di Baghdad e sottoposta a bombardamenti aerei Usa ormai quasi quotidiani. L'attentato e' stato reso noto dal Comando statunitense in Iraq con un comunicato; con il nuovo decesso e' salito a non meno di 1.061 il numero complessivo dei soldati Usa che hanno perso la vita in azione nel Paese arabo dal marzo dell'anno scorso, quando scatto' l'invasione per rovesciare il regime di Saddam Hussein.

Sconosciuti hanno ucciso oggi a colpi d'arma da fuoco un responsabile della stazione televisiva regionale ufficiale Iraqiya a Mossul, nel nord del paese, secondo quanto si e' appreso da fonti della polizia.

Un sito internet islamico attribuisce oggi all'esercito di Ansar al Sunna, gruppo vicino ad al Qaida, un comunicato nel quale sostiene di aver rapito una spia del Partito democratico del Kurdistan (Pdk) che lavora per le forze americane in Iraq. Secondo il comunicato la persona rapita, e' stata sequestrata martedi' ed e' Lokman Hussein Mohamed, membro del Pdk guidato dall'apostata Massud Barzani. Il comunicato, la cui autenticita' non puo' essere confermata per il momento, aggiunge che la spia, che lavorava come interprete per l'esercito americano, ha anche accompagnato le forze Usa durante perquisizioni di case di musulmnani a Ramadi, citta' sunnita a ovest della capitale. Ieri la polizia della citta' aveva annunciato di aver scoperto il corpo di un iracheno non identificato che lavorava come interprete degli americani. In un altro comunicato sullo stesso sito inoltre, il gruppo rivendica l'assassinio del capo della polizia di Baldruz, nella regione di Baquba.

Circa 240 detenuti sono stati rilasciati oggi dalla prigione irachena di Abu Ghraib sulla base del processo di revisione carceraria inaugurato dopo l'inizio dello scandalo degli abusi sui prigionieri locali. Lo hanno reso noto fonti militari Usa. Nessuno dei detenuti scarcerati è considerato prigioniero di alto rango. I rappresentanti di quest'ultima categoria sono infatti processati separatamente dai circa 1.700 "prigionieri di sicurezza" che affollano i centri di Abu Ghraib e Camp Bucca, nel sud del Paese. Quella di oggi è la quarta tappa del processo di scarcerazione dei detenuti iniziato lo scorso 21 agosto. Un ufficiale che si occupa di tale operazione ha confermato che tra i 240 prigionieri rilasciati non figurano la dottoressa Rihab Rashid Taha, la scienziata nota con l'appellativo "Dottoressa Germe", e la ricercatrice Huda Salih Mahdi Ammash, nota come "Signora Antrace". La liberazione delle due donne era stata chiesta dal gruppo Tawhid wal Jihad (Monoteismo e Jihad) in cambio della vita degli ostaggi americani Jack Hensley ed Eugene Armstrong (poi uccisi) e del britannico Kenneth Bigley, che è ancora in mano ai suoi rapitori; i due statunitensi sono stati decapitati.

M.O.

Cinque palestinesi sono stati uccisi oggi dalle truppe israeliane impegnate in diverse incursioni nella Striscia di Gaza. Nelle prime ore di oggi - si legge su Haaretz online - tre palestinesi sono stati uccisi da un missile lanciato da un elicottero vicino al campo profughi di Jebaliya. Secondo quanto riferito dai militari, le tre vittime avrebbero fatto parte di una cellula pronta a lanciare razzi Qassam contro obiettivi dello Stato ebraico. Questa mattina, invece, un carro armato israeliano ha sparato alcuni proiettili di mortaio contro una folla di palestinesi riunita a Beit Lahiyaa, nel nord della Striscia di Gaza. Due persone sono morte, altre tre sono rimaste ferite. Fonti ospedaliere hanno riferito che le vittime sono due ragazzi di 15 anni. Differente la versione dell'esercito israeliano. Militari dello Stato ebraico hanno riferito che i soldati hanno sparato, uccidendoli, contro due militanti che si apprestavano a lanciare un razzo artigianale. E due razzi Qassam sono stati lanciati contro la città di Sderot da un gruppo di palestinesi. L'attacco non ha provocato feriti.

Pakistan

E ' salito a 45 vittime il bilancio dei due attentati di questa notte a Multan, in Pakistan, dove un'autobomba e una moto carica di esplosivo hanno provocato anche il ferimento di oltre un centinaio di persone che tentavano di fuggire nella calca di migliaia di partecipanti alla commemorazione della morte del leader radicale sunnita Azam Tariq, assassinato lo scorso 6 ottobre a Islamabad. Il sanguinoso attacco a sfondo religioso arriva a solo cinque giorni di distanza dall'attentato del primo ottobre nella moschea sciita di Zainabya a Sialkot, nella parte orientale del Pakistan, che ha provocato la morte di circa trenta persone e il ferimento di altre cinquanta. Sono stati gli sciiti, ha accusato il leader sunnita, Ahmed Ludhianvi, parlando con la AFP. Sono finanziati dal governo dell'Iran per uccidere i sunniti in Pakistan. Azam Tariq, fondatore del gruppo estremista Sipah-e-Sahaba, era stato ucciso il 6 ottobre dello scorso anno vicino a Islamabad per mano