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Proposte per altre notizie

-social forum europeo a londra: si puà sentire chiara di blackout, il numero è nell'agenda blu sotto la T di torino. Per chiamare usa la scheda europea che è spillata sulla prima pagina dell'agenda rossa grande

-ad acerra il 20 fanno manifestazione a roma. E' uscito oggi il comunicato. I numeri osno in agenda rossa grande sotto la A di acerra

- a firenze domenica c'è manifestazione e assemblea contro il g5, la riunione dei ministri dell'interno europei. Va chiamato bruno di firenze, il numero io lo ho ma non lo metto qua perchè altrimenti lo diamo in pasto a chiunque usi google... :-))) cmq è anche in radio, solo che non ricordo dove nelle agende

- anche a napoli sono state interrotte le lezioni, sai da sola chi chiamare :-))

-genova, chiamare gli avvocat*

io sono a casa per le cinque e mezza, ti aiuto da là. Se vuoi che venga in radio, fammi una telefonata o mandami un messaggio. baci, paoletta

GR ore 19.30

Italia

Processo genova (audio)

Oggi ancora giornata di udienza per il processo contro 28 poliziotti accusati per le operazioni alla scuola Diaz. La difesa aveva chiesto il rinvio dell'udienza, che non è stato concesso

Migranti (audio)

Prosegue per il secondo giorno lo sciopero della fame a messina in solidarietà con i migranti, in una regione dove è sempre più forte la presenza di persone in cerca di un'alternativa di vita, e la contemporanea repressione delle forze di polizia.

NETTUNO 3; 50 ORE PATTUGLIAMENTO PER ATLANTIC VELIVOLI AERONAUTICA

Cinquanta ore di volo per i velivoli militari Atlantic impegnati, dal 5 ottobre a ieri, nell'operazione 'Nettuno 3', per contrastare l'immigrazione clandestina tra le coste italiane e quelle libiche. Gli aerei Atlantic del 41/o Stormo dell'Aeronautica militare di Sigonella (con equipaggi misti Aeronautica-Marina) hanno pattugliato ampi tratti di mare e, grazie alle nuove apparecchiature radar di bordo, hanno individuato le imbarcazioni dei clandestini gia' a grande distanza dalle coste italiane. L'attivita' - riferisce lo Stato maggiore dell'Aeronautica - e' stata coordinata dalla Direzione centrale dell'Immigrazione e della polizia delle Frontiere del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, che esercita le competenze esclusive del Ministero dell'Interno in materia di coordinamento delle attivita' di contrasto dell'immigrazione clandestina via mare.

Social Forum Europeo (audio)

Di migranti si discuterà anche durante il FSE di lonra, iniziato ieri e che si concluderà con uan grande manifestazione il 17 ottobre, una manifestazione per i diritti e contro la guerra.

Firenze (audio)

Alcuni di questi temi saranno anche al centro del dibattito a Firenze, dove sabato e domenica si riuniranno i ministri dell'Interno di cinque paesi europei, in un incontro denominato G5. Non si sa ancora di cosa discuteranno, ma sicuramente la questione delle frontiere e di quella che loro chiamano sicurezza sarà uno dei temi. Contro questo, per domenioca è stata organizzata una manifestazione e un'assemblea nazionale dal movimento antagonista toscano, il movimento di lotta per la casa, i cobas.

Riforma Moratti (audio)

Continuano le mobilitazioni contro a riforma moratti nelgi atenei italiani. Oggi alla federico secondo di napoli si è attuato,, da parte di docenti e ricercatori, il blocco della didattica, con lezioni ed esami sospesi. Stessa situazione in alcune facoltà romane,. Da roma, la corrispondenza

Acerra (audio)

Annunciata oggi la manifestazione nazionale a Roma dei cittadini e delle cittadine di acerra che si oppongono alla costruzione dell'inceneritore "Mercoledì 20 ottobre porteremo a Roma le nostre ragioni. Chiederemo direttamente alla Presidenza del consiglio un atto di saggezza, che aiuti a risolvere in modo positivo la vertenza sugli inceneritori. Noi abbiamo sempre sostenuto che col No agli eco-mostri di Acerra e Santa Maria La Fossa si affermavano valori di carattere universale: il diritto alla salute di intere comunità, la salvaguardia dell'ambiente, la difesa del principio democratico della volontà popolare."

Processo nuove br

Si è chiusa oggi l'udienza preliminare per a morte di massimo d'antona. Federica Saraceni, tramite il suo avvocato Franco Coppi che ha letto un documento scritto dall'imputata, si e' detta contraria all'omicidio politico ed estranea a tutte le accuse. La Saraceni ha sostenuto di aver avuto soltanto contatti assolutamente sporadici con alcune persone. L'indagata ha sottolineato, inoltre, di non aver mai militato nelle Br ne' nei Nuclei. Invece le telefonate contestate dagli inquirenti ad Alessandro Costa, imputato per banda armata, "non sono chiamate riferibili all'inchiesta su D'Antona ne' hanno i requisiti di successione cronologica indicata dalla Digos". Lo ha sostenuto il suo avvocato Marco Lucentini, che oggi nel corso dell'udienza preliminare ha sollecitato il non luogo a procedere perche' Costa "e' estraneo ai Nac. Una sentenza della Corte di Assise di appello di Roma diventata ormai irrevocabile, ha stabilito che i Nac sono formati da due soggetti che fanno apologia sovversiva copiando documenti. Costa frequentava solo il centro sociale Blitz, attorno a cui ruotavano altri soggetti coinvolti nell'inchiesta ed e' un occupante di case. Mi chiedo se questo sia sufficiente per far parte delle Brigate Rosse". Il legale ha confutato poi l'indizio relativo a una telefonata arrivata sul cellulare di Costa e partita dalla Proietti che con la stessa scheda telefonica prepagata avrebbe contattato l'utenza 233, ritenuta di organizzazione. "Gli elementi che secondo gli investigatori sono gravi, in realta' escludono la responsabilita' del mio assistito", perche' non sussiste quella consequenzialita' nelle telefonate sostenuta dalla procura".

Carcere

Da lunedi' prossimo i 940 detenuti del carcere romano di Regina Coeli riprenderanno la loro protesta con la battitura delle grate. Nel carcere di via della Lungara la protesta sara' attuata dalle 21 alle 22 ed interessera' tutte le sezioni. La battitura delle grate dovrebbe durare quattro o cinque giorni passati i quali i detenuti, senza segnali concreti sulle loro proposte, passeranno ad ulteriore forme di protesta fra cui lo sciopero ad oltranza dal vitto dell'amministrazione e dai lavori e, probabilmente, il rifiuto dei colloqui con gli avvocati difensori. In alcuni documenti diffusi nei giorni scorsi detenuti ed associazioni chiedono, fra l'altro, la piena applicazione della Gozzini - Simeone - Smuraglia, un minor uso della custodia cautelare preventiva e lo sfollamento degli istituti, propedeutico alla rimessa a regime del sistema. Riguardo quest'ultimo punto, e' stato chiesto il deposito di proposte di legge su indulto e amnistia e procedure d'urgenza per la loro analisi. Chiesta anche una Conferenza nazionale, promossa dalle Commissioni giustizia di Camera e Senato, sulla legge Gozzini e la sua non piena applicazione.

Esteri

Iraq

Sono 10 i morti, tutti civili iracheni, per l'autobomba esplosa oggi al passaggio di una pattuglia della polizia irachena nella parte sudoccidentale di Baghdad, una decina i feriti, riferiscono fonti militari Usa. Un primo bilancio parlava di un solo morto ed una quindicina di feriti. L'attentato, che insanguina il primo giorno del Ramadan - il mese che i musulmani dedicano al digiuno e alla preghiera- segue di ventiquattro'ore l'attacco che ieri ha sconvolto la 'zona verde', l'area super-sorvegliata nel pieno centro della capitale dove si trovano gli uffici del governo provvisorio e le ambasciate statunitense e britannica. Intanto, come se non bastassero tutti quelli gia' aperti, potrebbe aprirsi un altro fronte di conflitto. Potrebbe essere al Nord, tra i curdi da una parte ed i turcomanni e gli arabi dall'altra per l'egemonia sulla citta' di Kirkuk che i curdi considerano il cuore del Kurdistan e dove stanno affluendo in massa per diventarne maggioranza. E Ankara, in questo caso - come ha avvertito oggi il capo dei militari turchi, generale Hilmi Ozkok - non potra' restare a guardare con le mani in mano nemmeno per tema di rompere il suo processo europeo, che si svolge - come si sa - costantemente sul filo del rasoio. la Turchia e', infatti, politicamente e strategicamente impegnata a difendere la popolazione turcomanna e, attraverso la difesa di quest'ultima, ad impedire un'egemonia curda ai suoi confini su una regione, quella nordirachena, che produce il 5 per cento del petrolio mondiale con effetti potenzialmente separatisti sulla sua propria popolazione curdofona in Turchia.

Iraq due

Un nuovo attacco statunitense in grande stile è iniziato in serata a Fallujah, la città del cosiddetto Triangolo sunnita iracheno dove gli americani credono si nasconda il militante giordano Abu Musab al Zarqawi. Residenti hanno affermato che sono ripresi i raid aerei americani. Circa un migliaio di soldati americani della Guardia nazionale irachena, scrive l'agenzia France Presse, ha circondato questa sera la città di Fallujah. Da ieri, col fallimento delle trattative tra le forze Usa e il governo di Baghdad, la città sunnita è al centro di un'operazione come non la si vedeva dal mese di aprile. L'offensiva a Fallujah è iniziata con bombardamenti di precisione e attacchi da terra dei marines Usa e dei militari iracheni. Almeno otto le persone rimaste uccise, secondo la Bbc online, che cita fonti ospedaliere, mentre molte altre sono state ferite. Nelle ultime settimane, in vista dell'inizio del Ramadan - il mese sacro musulmano al via oggi - i militari Usa e iracheni hanno intensificato le operazioni nell'area sunnita dove si concentra la guerriglia irachena, per riportarla sotto il controllo del governo di Baghdad. Il capotribù che aveva condotto i negoziati con l'esecutivo di Ayad Allawi, Khaled al Jumeili, è stato arrestato. Alcuni testimoni hanno riferito che al Jumeili è stato catturato all'uscita della moschea dove si era recato per la preghiera del venerdì, circa 15 chilometri a sud della roccaforte sunnita. Un altro uomo, Ahmed al Janabi, è stato fermato e rilasciato poco dopo. I rappresentanti di Fallujah hanno sospeso ieri i colloqui con Baghdad dopo aver respinto come "condizione impossibile" la richiesta di Allawi di consegnare il terrorista giordano Abu Musab al Zarqawi e gli uomini della sua organizzazione, Tawhid wal Jihad. Gli ulema hanno ammonito il governo e gli americani contro un'eventuale nuovo assedio di Fallujah come quello che, tra i mesi di marzo e aprile, ha provocato centinaia di morti anche tra la popolazione civile. "In caso di un'offensiva militare contro Fallujah - si legge in un comunicato letto durante la preghiera del venerdì nelle moschee sunnite di Baghdad e di altre città irachene, citato dall'Afp - gli ulema emetteranno una fatwa per decretare la disobbedienza civile in tutto l'Iraq e per convocare una manifestazione nella città dei leader religiosi musulmani e delle organizzazioni umanitarie". "Se il governo ad interim e le forze di occupazione non dovessero rinunciare alla soluzione militare - si legge ancora nel comunicato - gli ulema proclamerebbero il jihad e la mobilitazione generale in tutto il territorio iracheno contro le forze di occupazione e i loro collaboratori". Nel comunicato, gli ulema di Fallujah hanno dichiarato che la presenza di Zarqawi nella città "è una menzogna come quella della armi di distruzione di massa". "Al Zarqawi è diventato il pretesto per radere al suolo le abitazioni dei civili e uccidere civili innocenti".

palestina

Un palestinese è stato ucciso e altri tre feriti gravemente da un missile lanciato all’alba di oggi da un elicottero delle forze israeliane nel campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono testimoni citati dalle agenzie internazionali; la radio israeliana ha detto che si trattava di un gruppo di miliziani delle ‘Brigate dei martiri di al-Aqsa’, il gruppo armato del movimento ‘al-Fatah’ che fa capo al presidente palestinese Yasser Arafat. Con questa vittima, sale a 125 il numero dei palestinesi uccisi dall’esercito dello Stato ebraico dal 30 settembre scorso, quando Israele ha lanciato l’operazione ‘Giorni di penitenza’, la più cruenta nella Striscia di Gaza dall’inizio della Seconda Intifada, quattro anni fa. La notte scorsa, intanto, il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha approvato – su richiesta delle stesse forze armate – il ridispiegamento dell’esercito che si ritirerebbe dai campi profughi di Jabalyia, Beit Lahiya e Beit Hanonu per posizionarsi all’esterno dei centri abitati a nord di Gaza.

diritto di asilo

La controversa legge sull'asilo politico in Austria, entrata in vigore il primo maggio scorso, e' in gran parte anti-costituzionale. Lo ha reso noto oggi a Vienna il presidente della Corte costituzionale, Karl Korinek, citando ad esempio la norma in base alla quale un rifugiato rifiutato in prima istanza non puo' presentare in appello nuovi motivi per aver abbandonato il suo paese d'origine. La parziale abrogazione della legge rappresenta un vero schiaffo per il governo di centro-destra del cancelliere Wolfgang Schuessel che aveva con convinzione difeso la controversa legge, presentata per accorciare i tempi delle procedure di domande d'asilo e approvata un anno fa con i voti della maggioranza. La legge, una delle piu' restrittive in tutta l'Unione europea, e' stata fin dall'inizio fortemente criticata dall'opposizione, da molte organizzazioni non governative come Caritas e Croce Rossa, nonche' dall'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), che oggi cantano vittoria. Gli oppositori della legge ricordano che negli anni passati il 20% delle richieste d'asilo in Austria sono state accolte in seconda istanza, una possibilita' che era stata tolta nella nuova legge. E' stata dichiarata anticostituzionale anche la norma in base alla quale il rifiuto della prima richiesta d'asilo permetta l'arresto preliminare del rifugiato in via di estradizione. Conforme alla costituzione invece la lista di paesi terzi ritenuti sicuri - tra questi tutti i paesi membri o candidati dell'Ue, oppure Svizzera e Liechtenstein. Persone provenienti da tali paesi di fatto non avranno piu' diritto di asilo in Austria. Il vice-cancelliere Hubert Gorbach (Fpoe, nazional-liberale) ha definito incomprensibile la decisione della Corte costituzionale. L'Unhcr invece ritiene che la pronuncia riapra la porta a procedure di domanda d'asilo piu' giuste.

Darfur

La crisi nella regione sudanese del Darfur ha causato da marzo la morte di circa 70.000 persone, vittime della violenza e della grave situazione sanitaria. Il nuovo gravissimo bilancio (finora la cifra era ferma a 50.000) e' dell'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Salute. Secondo il responsabile del gruppo di crisi, David Navarro, attualmente nel Darfur muoiono circa 10.000 persone al mese. I dati dell'Oms partono da marzo perche' e' da quel momento che l'organizzazione ha avuto accesso alla regione. Dall'inizio del 2003, nella regione del Darfur (un'area in Sudan occidentale grande quanto la Francia) gli attacchi delle milizie arabe 'janhaweed' contro la popolazione locale hanno forzato migliaia di civili ad abbandonare le case in cerca di sicurezza. Il conflitto ha gia' provocato la fuga di oltre 200.000 profughi in Chad e di oltre un milione di sfollati all'interno del Paese

GR ORE 13,00

Iraq:Polonia, ritiro da inizio 2005

La Polonia comincera' a ritirare le sue truppe dall'Iraq all'inizio del 2005. 'Non restera' nel paese arabo un'ora piu' del necessario', ha detto il primo ministro Marek Belka.

Ucciso a Mossul un fotografo del consorzio fotografico europeo EPA, del quale ANSA e' membro fondatore e tra i principali animatori. Karam Hussein e' stato ucciso da quattro uomini armati di fronte alla sua casa.

L'esercito americano e le forze di sicurezza irachene hanno annunciato una nuova operazione militare contro Falluja, città accusata di sostenere il leader di Al Qaeda Abou Moussab Al Zarqawi e di preparare nuovi attentati. "L'operazione è cominciata con raid aerei - si legge nella nota ufficiale - e continuerà con una copertura aerea ai marines e ai soldati delle forze irachene al suolo". Il comunicato informa che su Falluja stanno convergendo veicoli blindati, reparti di artiglieria, elicotteri e aerei da combattimento.

GAZA: MISSILE ISRAELIANO UCCIDE PALESTINESE

Peru': estradizione per Fujimaori

Il Peru' presenta oggi al Giappone una nuova richiesta di estradizione a carico dell'ex presidente Alberto Fujimori per corruzione. La prima richiesta venne avanzata per violazione dei diritti umani. Secondo documenti diffusi di recente dall'ambasciata peruviana a Tokyo, Fujimori compare nella lista dei dieci capi di stato e di governo piu' corrotti al mondo. Dal suo apposito sito web, Fujimori si dichiara innocente e sostiene di essere vittima di una persecuzione politica.

Paralizada la mayor planta de Opel en Alemania, por la protesta de los trabajadores

La planta del fabricante alemán Opel en Bochum (noroeste alemán) seguía hoy paralizada por las protestas que desde ayer han mantenido los trabajadores contra los planes de saneamiento de la casa matriz, General Motors.

El turno de noche no trabajó y el que debía empezar hoy a la 6.00 horas tampoco empezó, por lo que toda la producción está paralizada.

Esta ciudad, en el Estado federado de Renania del Norte-Westfalia es una de la más afectada por los planes de saneamiento anunciados ayer por General Motors, junto con la sede de Rüsselsheim.

Cada una puede perder 4.000 de los 10.000 puestos de trabajo que GM quiere suprimir en Alemania, según fuentes sindicales.

Las protestas laborales en Bochum surgieron espontáneamente y sin ser organizadas por los sindicatos, que hoy tenían previsto reunirse con la dirección de GM en Rüsselsheim para abordar cómo se repartirá la supresión de 12.000 empleos entre sus once plantas en Europa.

La dirección de General Motors ha publicado hoy un anuncio a toda página en varios diarios alemanes en el que justificaba las drásticas medidas laborales con la debilidad del mercado del automóvil en Alemania y otros países europeos y prometía que el grupo mantendrá el desarrollo y la producción en Alemania y Europa.

Petrolio: nuovo record a NY

Il petrolio tocca un nuovo record nelle contrattazioni after hours di New York a 54,88 dollari al barile. Il greggio si avvicina sempre piu' alla soglia dei 55 dollari

Sit-it degli studenti al ministero

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sciopero della fame a Messina per gli immigrati

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LOCOMOTORE SENZA CONDUCENTE PER TRE ORE SU LINEA FERROVIARIA

Per circa tre ore un locomotore appartenente ad una ditta privata e' schizzato a quasi 100 chilometri l' ora sulla linea ferroviaria tirrenica, tra Calabria, Basilicata e Campania, fermando la sua folle corsa senza fare danni solo grazie all' intervento dei tecnici e del personale ferroviario. Il fatto e' accaduto stamani nella stazione di Longobardi, sul Tirreno cosentino. Il conducente del locomotore, che stava effettuando lavori sui binari, e' caduto ed il mezzo e' partito da solo sulla linea.

Da Paola e' scattato immediatamente l' allarme, verso Lamezia a sud e Sapri a nord. Tutte le stazioni ferroviarie sono state allertate, deviati i treni su binari alternativi, finche' dopo quasi tre ore il locomotore e' stato bloccato su un binario morto a Rutino, nel Salernitano. Non sono stati provocati danni, non si registrano feriti tranne il conducente caduto dal locomotore a Longobardi ma le Ferrovie hanno aperto un' inchiesta per cercare di capire come tutto cio' sia potuto accadere.

Il locomotore ha arrestato la sua corsa alle ore 9.30 su un binario morto, nei pressi della stazione di Rutino, non molto distante da Agropoli (nel Salernitano) lungo un tratto che della rete ferroviaria che e' in salita. Sulla vicenda, oltre alle Ferrovie dello Stato, stanno indagando anche gli agenti della sezione di polizia giudiziaria del Compartimento della Polfer di Napoli, coordinati dal dirigente Raffaele Salerno, che giunti a Rutino stanno ascoltando testimoni.