GR ORE 19.30

Italia

Domani alle 9.30 partira dal Colosseo la manifestazione contro l'incineritore da parte dei cittadini di Acerra allo stesso tempo all'EUR si tiene, dal 17 ottobre fino al 21 il congresso delle impresse impegnate nella ricerca sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti solidi. Sentiamo la corrispondenza.

Precari e lavoratori sociali Il coordinamento precare/i di tutte le cooperative sociali e le precarie/i delle biblioteche del comune di Roma, oggi pomeriggio hanno occupato la sede dei Gruppi consiliari contro la politica dei licenziamenti mirati e della mobilità (in attesa di licenziamento). Ascoltiamo un compagno del Corrdinamento operatori/trici sociali.

Roma: azione Comitati inquilini Oggi pomeriggio si è svolta una azione a Cinecittà organizzata da vari Comitati di inquilini, dal Coordinamento di lotta per la casa e dall'unione inquilini, hanno costruito una tenda di fronte alla Casa del Grande fratello, come luogo di una assemblea permanente: un "villaggio per il diritto alla casa" per discutere una piattaforma per rilanciare e rifondare una politica della casa nella città di Roma. Ascoltiamo le motivazioni per voce di Massimo Cappellani del Comitato inquilini di via Marchisio a Cinecittà est.

Processo ai Ros L'udienza preliminare in cui il generale Ganzer e altri 25 ufficiali e sottufficiali dei carabinieri e il Pm Conte sono accusati di associazione per delinquere finalizzata a diversi reati, è stata aggiornata al prossimo 15 novembre. Il Gup Pellegrino ha concesso i termini a difesa agli avvocati degli imputati per poter visionare le nuove carte depositate dall'accusa. Hanno chiesto di costituirsi parte civile il ministero della Giustizia e la presidenza del Consiglio esclusivamente in relazione alla posizione del Pm Mario Conte. La Procura di Milano ha dato parere contrario alla costituzione di parte civile del ministero della Giustizia. L'udienza si svolge a porte chiuse.

Nomadi Contunano nelle regioni del nord est i rastrellamenti nei campi nomadi. Oggi sono stati passati al setaccio della polizia i campi nomadi del vicentino. Da questa mattina presto la mobile insieme agli uomini del commissariato di Bassano sta effettuando controlli a tappeto ed eseguendo misure cautelari nei confronti di nomadi richiedenti asilo Venticinque richiedenti asilo sono fuggiti la notte scorsa dal centro di detenzione di Pian del lago a Caltanissetta. Undici di loro sono però stati gia' fermati e riportati nel centro dalle forze di polizia. Secondo una prima ricostruzione gli immigrati avrebbero divelto una rete di protezione del centro, dopo la mezzanotte, riuscendo a disperdersi, ma solo per poco.

IRAQ La responsabile dei progetti in Iraq di ‘Care International’, Margaret Hassan, è stata rapita oggi a Baghdad in circostanze non ancora chiare: lo ha confermato Arnaud Hekkins, responsabile per le comunicazioni dell’organizzazione a Ginevra. Hekkins ha detto che la signora Hassan è stata prelevata da uomini non identificati questa mattina attorno alle 7:30, ora locale, nella capitale irachena; non è noto se ci fossero altre persone con lei. Hassan, britannica che ha acquisito con il matrimonio la nazionalità irachena, vive in Iraq da circa 30 anni e da 10 lavora per ‘Care International’; lo staff di cui dispone l’organizzazione nel Paese è interamente iracheno. Intanto anche oggi si continuano a registrare vittime in Iraq: è di poco fa la notizia di un attacco a una base della Guardia nazionale irachena a nord di Baghdad che ha provocato almeno quattro morti e oltre 80 feriti. Una vasta operazione, è ancora in corso con violenti combattimenti nella zona di Dhuluiya, 70 chilometri a nord della capitale, dove i militari americani hanno effettuato rastrellamenti e perquisizioni di case, arrestando un numero imprecisato di sospetti ribelli; sarebbero almeno due gli iracheni morti e una decina quelli feriti. Nel centro della capitale un dipendente civile dell'esercito americano è stato ucciso e altre sette persone, tra cui un soldato, sono rimaste ferite da un tiro di mortaio contro una postazione statunitense. Intanto a Falluja proseguono gli attacchi statunitensi mirati a snidare gli uomini del terrorista giordano Abu Musab al Zarqawi che, secondo gli americani, si nasconderebbero in città.

Sette palestinesi uccisi a Gaza Le truppe d'occupazione israeliane hanno ucciso almeno sei palestinesi nella mattinata di oggi, mentre un settimo e' morto delle ferite subite qualche giorno fa. Due combattenti della resistenza sono stati uccisi a Gaza, dopo un lungo scambio di fuoco a ridosso della linea verde, presso il valico di Kissufim. I due sono morti a poche ore di distanza dalla morte di Mahmud al-Shekh Khalil, 26 anni, spirato alcuni giorni dopo essere stato ferito durante il tentativo di assassinio extra-giudiziario di suo fratello. La casa nella quale essi si trovavano era stata colpita da un missile israeliano, a Rafah. A Gaza, nell'area che conduce all'insediamento colonico illegale di Holit, altri due combattenti palestinesi sono stati uccisi dalle truppe d'occupazione a guardia della colonia. Sempre stamani, le forze d'occupazione hanno ucciso due palestinesi che cercavano di impiantare dell'esplosivo presso un avamposto militare israeliano nel sud della striscia di Gaza.

Israele: il piano di disimpegno da Gaza al centro di tensioni politiche Tel Aviv, 19 ottobre - Secondo il quotidiano Haaretz, il capo di Stato maggiore israeliano Moshe Yaalon si appresta a condannare in un discorso i militari israeliani che per ragioni morali si rifiutano di servire nei Teriitori occupati oppure minacciano di non eseguire gli ordini di evacuazione degli insediamenti ebraici. In relazione a quest'ultima questione, circola un appello di una sessantina di rabbini che chiede ai militari di disobbedire quando sarà il momento di smantellare le colonie nella striscia di Gaza. Intanto, cresce la pressione della destra del Likud e della potente lobby dei coloni su Ariel Sharon perché sia un referendum popolare a pronunciarsi sul previsto disimpegno dalla striscia di Gaza e non il Parlamento, come Sharon vorrebbe. Il primo ministro intende portare il progetto di ritiro in Assemblea il prossimo 25 ottobre. Condannato il comandante della Karine A Tel Aviv, 19 ottobre - E' stato condannato a 25 anni da un tribunale militare israeliano per contrabbando di armi Omar Akkawi, il comandante della Karine A, la nave palestinese bloccata nel Mar Rosso nel gennaio 2002 con a bordo 50 tonnellate di armi destinate ai servizi di sicurezza dell'Anp. L'operazione, seguita a distanza, ma c'è chi sostiene addirittura promossa dai servizi segreti israeliani, sin dal momento dell'imbarco su un'isola nel Golfo persico, ha permesso al governo di Ariel Sharon di screditare il presidente palestinese Yasser Arafat, definito da quell'episodio in poi "irrilevante ai fini del processo di pace".

GR ORE 13.30

Italia

Acerra, domani manifestazione a roma (audio)

Palermo, sgombero case (audio ? )

Cassonetti incendiati, piante lanciate dai balconi. Perfino una bombola del gas. Si sono ribellati così in via Mozambico a Palermo dove dalle 7 di stamattina, la polizia sta tentando di effettuare lo sgombero di 70 appartamenti 'popolari' occupati da decine di famiglie. Nella zona è intervenuta la polizia insieme a carabinieri, vigili del fuoco. Sul posto anche le ambulanze del 118. Cinque persone sono state fermate e identificate dai poliziotti. Alcune ditte di trasloco si sono rifiutate di portare a termine il lavoro. Le operazioni di sgombero sono ancora in corso.

Processo ai Ros

L'udienza preliminare in cui il generale Ganzer e altri 25 ufficiali e sottufficiali dei carabinieri e il Pm Conte sono accusati di associazione per delinquere finalizzata a diversi reati, è stata aggiornata al prossimo 15 novembre. Il Gup Pellegrino ha concesso i termini a difesa agli avvocati degli imputati per poter visionare le nuove carte depositate dall'accusa. Hanno chiesto di costituirsi parte civile il ministero della Giustizia e la presidenza del Consiglio esclusivamente in relazione alla posizione del Pm Mario Conte. La Procura di Milano ha dato parere contrario alla costituzione di parte civile del ministero della Giustizia. L'udienza si svolge a porte chiuse.

Nomadi

Contunano nelle regioni del nord est i rastrellamenti nei campi nomadi. Oggi sono stati passati al setaccio della polizia i campi nomadi del vicentino. Da questa mattina presto la mobile insieme agli uomini del commissariato di Bassano sta effettuando controlli a tappeto ed eseguendo misure cautelari nei confronti di nomadi

richiedenti asilo

Venticinque richiedenti asilo sono fuggiti la notte scorsa dal centro di detenzione di Pian del lago a Caltanissetta. Undici di loro sono però stati gia' fermati e riportati nel centro dalle forze di polizia. Secondo una prima ricostruzione gli immigrati avrebbero divelto una rete di protezione del centro, dopo la mezzanotte, riuscendo a disperdersi, ma solo per poco.

Esteri

Iraq

Due iracheni sono stati uccisi e altri dieci sono rimasti feriti in un'operazione compiuta dalle forze americane sostenute da forze irachene a Dhuluiya, a 70 km a nord di Baghdad. Lo si e' appreso da fonti ospedaliere. Violente operazioni militari sono in corso stamattina nel quartiere sud della localita', e un membro del consiglio locale di Dhuluiya, Talal Kahtane, ha detto che sono state arrestate almeno 12 persone. L'esercito Usa ha confermato di avere in corso operazioni di ricerca nella zona e di aver compiuto arresti, ma senza precisarne il numero.

La responsabile della sezione irachena dell'organizzazione umanitaria britannica 'Care international' sarebbe stato rapito a Baghdad. Lo annunciano fonti dell'organizzazione riprese dalla Tv araba Al-Arabiya, che ne ha dato notizia con un banner rosso sullo schermo. Si chiama Margaret Hassan la responsabile di Care international rapita oggi a Baghdad. Lo ha precisato alla Reuters la portavoce della Ong. Margaret Hassan, ha detto, lavora per Care international in Iraq da piu' di dieci anni. Al momento non si hanno altri particolari della vicenda

Palestina

Un gruppo di membri delle Brigate dei martiri di al Aqsa (al Fatah) ha chiuso stamane con la forza a Jenin (Cisgiordania) gli uffici locali della Autorita' nazionale palestinese e del ministero delle finanze. Gli impiegati, riferiscon fonti locali, sono stati scacciati dai militanti armati. Un portavoce delle Brigate al Aqsa ha poi spiegato che la protesta e' legata alle rivendicazioni delle famiglie dei 'martiri', ossia dei palestinesi rimasti uccisi nell'intifada. Secondo questo portavoce, importanti aiuti economici elargiti dall' Arabia saudita hanno raggiunto le casse dell' Anp, ma non sono arrivati alle famiglie che vivono in stato di indigenza. Da otto mesi chiediamo che si faccia luce sulla sorte di questi fondi, ma non abbiamo avuto risposte convincenti ha concluso.

L'esercito ha ucciso stamane due palestinesi vicino al muro di protezione che circonda il kibbutz di Erez, nel settore settentrionale della Striscia di Gaza. Secondo fonti militari israeliane, i soldati hanno aperto il fuoco quando hanno visto due figure che avanzavano verso la barriera e, quando si sono avvicinati ai cadaveri, si sono accorti che i due trasportavano un ordigno esplosivo. La ricostruzione denota in ogni caso, al di là della veridicità di quanto affermato, il comportamento della polizia israeliana: prima si spara, poi ci si accerta dela situazione. In queste condizioni, la notizia che i due fossero armati sembra più una giuustificazione a posteriori che una realtà di fatto.

Cile

Ci sono voluti lunghi negoziati ma, alla fine, governo e forze armate hanno raggiunto un accordo per l’estinzione della cosiddetta ‘Llama Eterna de la Libertad’, uno dei simboli più odiosi della dittatura militare cilena, inaugurato dal generale Augusto Pinocet Ugarte (1973-1990) nel 1975 per celebrare il colpo di Stato da lui stesso attuato l’11 settembre 1973. Lo scorso ottobre pareva che dovesse essere la bolletta del gas ad arrivare laddove non riusciva la politica: nessuno, infatti, sembrava in grado di pagare la bolletta di circa 2.500 euro (per il primo semestre del 2003) che, in un Paese che importa il 90% delle sue risorse energetiche dall’esterno, la società nazionale del gas chiedeva fosse onorata. Risolto tra molte polemiche e attacchi politici della destra all’opposizione quel problema, era rimasto in piedi un confronto tra governo ed esercito che alla fine, a tre lustri dalla fine del governo del presidente de facto Pinochet, ha trovato la soluzione che da anni auspicavano i parenti delle vittime del regime dittatoriale. La ‘Fiamma eterna della libertà’ era stata fatta edificare dalla dittatura sull’Altare della patria che sorge nella centralissima piazza Bulnes, proprio di fianco a viale Bernando O’Higgins e di fronte al palazzo della Moneda, sede del governo in cui si era tolto la vita l’11 settembre 1973 il presidente democraticamente eletto Salvador Allende nel giorno del golpe

gr 9:30

G5

Raggiunta a Firenze un'intesa tra i paesi del G5. Francia, spagna, germania, inghilterra e italia hanno firmato un accordo in materia di controllo dell'emigrazione. I punti dell'intesa riguardano i documenti di identita', che dovranno contenere dati biometrici, e l'espulsione di persone sospette di attivita' terroristiche. l'accordo prevede anche lo scambio di informazioni sulle espulsioni di migranti sospetti e perfino sui passeggeri nei voli da e per l'unione europea. Salta l'accordo sulla costruzione di cpt in nord africa.

golpe in birmania

Il primo ministro birmano, generale Khin Nyunt, sarebbe stato posto in stato di custodia protettiva nell'ambito di una purga dell'intelligence militare che punta al rafforzamento dei conservatori del regime. Lo affermano fonti diplomatiche e militari a Rangoon, secondo le quali Khin sarebbe stato arrestato ieri verso le 17 mentre viaggiava in auto dalla città di Taung -Gnu, nel centro del Paese, verso la capitale. Il regime militare birmano aveva recentemente arrestato diversi ufficiali dell'intelligence militare, guidata dal primo ministro, che sono stati condannati a venti anni di carcere dopo un sommario processo per corruzione a Musa, nello stato Shan, riferiscono fonti di Rangoon. Khin Nyunt, a lungo considerato uno dei generali birmani con maggiore influenza nella politica estera, è stato nominato primo ministro nell'agosto 2003. Si tratta però di un incarico privo di reale potere, dato che il Paese è guidato da una giunta militare presieduta dal generale Than Shwe e dal Comandante dell'Esercito Maung Aye. Entrambe sono considerati conservatori rispetto a Khin, fautore di una politica di graduale confronto con la leader dell'opposizione, il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, agli arresti domiciliari dal maggio 2003

iraq

sabotato oleodotto

Un gruppo di guerriglieri ha sabotato oggi un oleodotto a 12 chilometri dalla raffineria di Beiji, nel nord dell'Iraq. Lo ha reso noto il capitano Mohammed Salam, dei vigili del fuoco di Kirkuk, intervenuto sul posto con una squadra di pompieri per spegnere le fiamme appiccate alla struttura. Un funzionario della Northen Oil Company ha confermato l'attacco ma non ha fornito dettagli sull'accaduto. Al momento non è stato ancora confermato se il sabotaggio avrà effetti sulla produzione giornaliera del petrolio.

polonia sull'iraq

Varsavia non sta rivedendo il suo giudizio sulla guerra in Iraq e il premier polacco Merek Belka resta convinto che sia stata la scelta giusta. In un'intervista al 'Messaggero' lo chiarisce lo stesso Belka, spiegando inoltre come avverra' la riduzione del contingente militare, oltre 2mila soldati, prevista per l'anno prossimo. Nel gennaio del 2005 -dice il premier- pensiamo di ridurre la dimensione del nostro contingente in Iraq, ma questo, aggiunge, e' un problema che non puo' essere risolto ignorando la situazione in Iraq e senza consultarsi con il governo iracheno, con le autorita' irachene, e con i nostri alleati, inclusa l'Italia. Certamente - assicura - non agiremo con una azione unilaterale

cia e cina

La Cia ha reso pubblici 30 anni (dal 1948 al 1978) di documenti dei servizi di intelligence americani sulla Cina, prima classificati, e riferiti in gran parte agli anni della leadership di MaoTseTung. Una di queste valutazioni, le "National Intelligence Estimates", scritta nel 1954, sosteneva che "non esistono fazioni ben definite" all'interno della leadership cinese, mentre invece proprio l'anno precedente ebbe luogo una delle 'purghe' più importanti della storia cinese. Altre valutazioni si riferiscono al comportamento della Cina nei confronti degli Stati uniti durante la guerra del Vietnam e prevedevano un sostanziale non intervento da parte di Pechino. Altri documenti ancora mostrano come l'intelligence americana si accorse in ritardo della crescente tensione tra Cina e Unione sovietica e nel '66, tre anni prima che il conflitto iniziasse, la Cia riteneva improbabile un conflitto aperto tra Mosca e Pechino. La collezione di documenti, che si può trovare sul sito web www.cia.gov., è la più ampia documentazione mai resa nota dalla Cia sulla Cina. Dal 1996 la Central Intelligence Agency ha pubblicato simili collezioni sull'Unione sovietica, per lo più retrospettive sul periodo della guerra fredda. Quelle invece rese note lunedì sulla Cina fanno riferimento "a un sistema statale ancora esistente", come ha spiegato uno degli analisti della stessa Cia.