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GR ORE 13,00

IRAQ

Mosul è entrata questa mattina nel mirino della guerriglia irachena. Un triplice attacco è stato effettuato in città quasi simultaneamente. Un generale iracheno è rimasto ferito. Un'autobomba è esplosa questa mattina all'interno del compound che ospita anche la sede del governo iracheno a Mosul, nel nord dell'Iraq. Fonti militari Usa hanno riferito che, secondo le prime indagini, si sarebbe trattato di un attacco kamikaze. Non ci sono informazioni su vittime o feriti. Un proiettile di mortaio ha inoltre colpito un rifornimento di benzina lungo la strada che costeggia l'edificio. E un convoglio con un generale iracheno è stato attaccato da un kamikaze a bordo di una macchina intorno alle 11 ora locale, le 10 in Italia. L'ufficiale è rimasto leggermente ferito.

Un attentatore suicida ha attaccato oggi un convoglio americano a Khaldiyah, città a circa 80 chilometri ad ovest di Baghdad. Secondo quanto riferito da un ufficiale di polizia locale, Omar al Alwani, ci sarebbero alcune vittime, tra morti e feriti. Almeno due mezzi Humvees sono stati distrutti nell'attacco. Le truppe Usa hanno cordonato la zona per agevolare i soccorsi. Nessun commento dai vertici militari.

M.O./ KHAN YUNIS, NUOVO BILANCIO DEL RAID ISRAELE DI STAMATTINA: 11 MORTI

Undici palestinesi uccisi; 55 feriti. Si aggrava ulteriormente il bilancio del raid israeliano a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza. Tra le vittime, hanno riferito fonti ospedaliere locali, figura anche un bambino di 11 anni. Diciassette degli oltre 55 feriti sono minorenni. L'intervento israeliano è stato deciso dopo che diversi tiri di mortaio sono stati sparati dal posto verso gli insediamenti israeliani. Secondo testimoni, l'incursione viene attuata con un importante numero di carri armati, blindati e bulldozer. L'esercito ha detto di aver demolito la casa di un leader locale di Hamas, ritenuto responsabile di attacchi che hanno provocato la morte di otto cittadini dello Stato ebraico. I vertici militari hanno confermato una "attività militare" nel settore in risposta ai tiri di mortaio di questi ultimi giorni. Da parte sua Hamas annuncia l'uccisione di due militari israeliani, mentre un altro sarebbe rimasto gravemente ferito.

SUDAN

DARFUR: RIPRESI IN NIGERIA I NEGOZIATI TRA LE PARTI Rappresentanti del governo sudanese e dei due movimenti ribelli attivi in Darfur, la regione occidentale al confine col Ciad teatro di scontri e violenze dal febbraio 2003, hanno ripreso stamani i colloqui formali organizzati dall'Unione Africana in Nigeria. La crisi del Darfur ha lasciato senza casa oltre un milione di persone (tra sfollati e profughi) ed è costata la vita a migliaia (sulle cifre circolano le stime più diverse).

TURCHIA/ MORTI DUE SOLDATI SU MINA, BOMBA CURDA CONTRO OLEODOTTO

Sempre tesa la situazione nelle province a forte presenza curda della Turchia. Due soldati turchi sono morti ieri per l'esplosione di una mina sotto il veicolo su cui viaggiavano vicino alla città di Dicle, nella provincia di Diyarbakir. Sempre nella stessa provincia, nella città di Batman, una bomba è stata fatta esplodere contro un oleodotto. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anatolia. L'esplosione ha provocato un incendio e ha fatto spargere circa 6mila barili di petrolio. I pompieri hanno domato le fiamme e sono in corso lavori di riparazione. Funzionari locali hanno accusato i ribelli curdi per entrambi gli attacchi. Non c'è stata rivendicazione per un altro attentato avvenuto ieri. Nella città di Trabzon, sulla costa del mar Nero, un ordigno è esploso in un ristorante McDonald's. Sei persone sono rimaste ferite.

CORSICA/ ATTENTATO A AGENZIA COLLOCAMENTO, NESSUN FERITO

Una attentato dinamitardo ha colpito questa notte un'agenzia dell'Anpe, l'ufficio di collocamente, a Corte (Alta Corsica). Lo ha comunicato la polizia locale. Una carica di debole potenza è esplosa alle 0.50 all'esterno di una finestra dell'agenzia causando danni definiti "medi". L'attentato non è stato rivendicato e non ha fatto vittime o feriti.

EUSKAL HERRIA

BILBAO, ARRESTATO PRESUNTO MEMBRO DELL'ETA = La Guardia civile spagnola ha arrestato un presunto membro dell'apparato logistico dell'Eta, Harri Totorika, in un'operazione svolta la scorsa notte a Bilbao, secondo quanto riportano oggi i media spagnoli. Le forze di sicurezza hanno perquisito la casa del presunto etarra, la sua automobile e il domicilio dei suoi genitori e hanno sequestrato diverse scatole e buste. L'arresto di Totorika, 25 anni, è stata possibile grazie ai documenti ritrovati dopo la cattura, alla fine del 2002, di uno dei leader dell'Eta, Ibon Fernandez de Iradi, e avviene tre settimane dopo che la polizia ha catturato nel sudovest della Francia l'attuale leader del gruppo, Mikel Antza, e la sua compagna, Soledad Anboto.

Germania: ultimatum dei sindacati alla Volkswagen

La situazione di stallo in cui e' sfociata la trattativa in corso alla Volkswagen per il rinnovo contrattuale di oltre 100 mila dipendenti ha spinto il sindacato Ig Metall a presentare un ultimatum alla direzione dell'impresa. "Se in occasione dell'incontro di giovedi' prossimo la Volkswagen non dovesse modificare le sue posizioni - ha dichiarato all'Handelsblatt Hartmut Meine, responsabile delle trattative per parte sindacale - vi saranno, in data 1 e 2 novembre, i primi scioperi d'avvertimento. L'Ig Metall si sta preparando a questa possibilita'". La tregua stabilita tra sindacati e Vw termina ufficialmente il prossimo 28 ottobre: Maine non esclude percio' che le prime azioni di protesta possano avvenire anche alla fine di questa settimana. Il ricorso allo sciopero tuttavia, spiega il sindacalista, puo' ancora essere evitato, a patto che il gruppo di Wolfsburg decida di compiere "un passo significativo" nei confronti dei propri dipendenti. Le imprese, spiega Maine, non possono pensare di risolvere i propri problemi finanziari rifacendosi esclusivamente sui lavoratori: il costo del lavoro infatti rappresenta solo un sesto delle complessive spese di produzione. Per questo motivo l'Ig Metall non ha alcuna intenzione di accettare i due anni a salario bloccato proposti dalla direzione Volkswagen.

Finisce l'era dei cococo, ma sarà davverò così

In base alla nuova legge i Co. co. co saranno trasformati in collaborazioni a progetto. Diversamente dal passato, la collaborazione dovrà avere una finalità chiara e definita per iscritto nel contratto. Avrà un inizio e una fine, che coinciderà con il raggiungimento del risultato. In concreto: un commesso di un negozio non potrà più avere un contratto di collaborazione, ma in un negozio potrà essere assunta una persona per fare l'inventario. Una volta esaurito il "progetto", il rapporto di lavoro terminerà. Ma molte incognite restano anche sul futuro delle collaborazioni. Il Nidil, il sindacato della Cgil che si occupa dei nuovi lavori, ha svolto una ricerca a Milano, i cui risultati, per quanto parziali, danno ragione a chi ha giudicato rischiosa l'operazione sui Co. co. co. Secondo l'indagine del Nidil solo il 3% dei vecchi contratti di collaborazione si sono trasformati, nel periodo giugnosettembre 2004, in contratti standard di lavoro dipendente. Dallo studio è anche emerso che il 26% dei collaboratori è stato costretto ad aprire una partita Iva pur di non perdere il posto di lavoro, diventando un lavoratore autonomo.

gror041025 (last edited 2008-06-26 09:48:51 by anonymous)