IRAQ: SI MOLTIPLICANO GLI ATTACCHI DELLA GUERRIGLIA

Mosul è entrata questa mattina nel mirino della guerriglia irachena. Un triplice attacco è stato effettuato in città quasi simultaneamente. Un generale iracheno è rimasto ferito. Un'autobomba è esplosa questa mattina all'interno del compound che ospita anche la sede del governo iracheno a Mosul, nel nord dell'Iraq. Non ci sono informazioni su vittime o feriti. Un proiettile di mortaio ha inoltre colpito un rifornimento di benzina lungo la strada che costeggia l'edificio. E un convoglio con un generale iracheno è stato attaccato da un kamikaze a bordo di una macchina intorno alle 11 ora locale, le 10 in Italia. L'ufficiale è rimasto leggermente ferito. Un'autobomba e' esplosa stamani nel quartiere residenziale di Karrada a Baghdad, provocando la morte di tre civili, il ferimento di sei iracheni e di due soldati australiani della Forza Multinazionale. Il veicolo e' saltato in aria non lontano da una scuola, e a ridosso della cosidetta 'zona verde' l'aera superprotetta del centro cittadino, che ospita la sede del governo e le ambasciate statunitense e britannica. Tra i colpiti dalle schegge dell'esplosione ci sono molti bambini che si stava recando nella scuola di Al-Horriya. La detonazione, avvenuta alle 8:00 ora locale, anche danneggiato un carrarmato statunitense che si trova nella zona. Sempre a Baghdad, una mina e' esplosa stamane vicino ad una pattuglia statunitense nel centro della capitale, provocando il ferimento di tre civili iracheni. Lo ha riferito un portavoce del ministero degli Interni. Questa nuova denotazione e' avvenuta nelle vicinanze dell'ambasciata australiana, nel quartiere di Jadriya, sulla riva orientale del Tigri. Circa quattrocento tonnellate di esplosivo convenzionale sono state rubate in Iraq da un deposito di armi non sorvegliato. Lo ha denunciato, questa mattina, l' Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Un attentatore suicida ha attaccato un convoglio americano a Khaldiyah, città a circa 80 chilometri ad ovest di Baghdad. Ci sarebbero morti e feriti. Almeno due mezzi Humvees sono stati distrutti nell'attacco. Nessun commento dai vertici militari. Un soldato estone è morto e altri cinque sono rimasti feriti nell'esplosione di una bomba situata ai bordi di una strada a Bagdad. La vittima, Arre Illenzeer, 28 anni, era di pattuglia su un veicolo dell'unità Estpla-9: è il secondo soldato estone morto in Iraq, dove il piccolo stato baltico, ha dispiegato 45 uomini. Il capo dei negoziatori della guerriglia a Falluja, Sheikh Khaled al-Jumaili, alla tv satellitare araba al Jazeera.ha detto che il governo iracheno ha cancellato a tempo indefinito i colloqui in corso tesi a sventare un assalto militare alla città sunnita. Centinaia di disabili che in passato sono stati aiutati dall'organizzazione umanitaria Care hanno inscenato oggi a Bagdad una dimostrazione per chiedere la liberazione di Margaret Hassan, responsabile dell'Ong, sequestrata il 19 ottobre. I disabili, molti su sedia a rotelle, innalzavano un ritratto della operatrice umanitaria che dirige le operazioni di Care in Iraq dal 1992.

Ieri notte e' iniziata una operazione su larga scala dell'esercito israeliano con un importante numero di carri armati, blindati e bulldozer nell'area di Khan Younis, da dove sono stati sparati negli ultimi giorni dai miliziani palestinesi decine di colpi di mortaio contro le colonie ebraiche di Gush Katif. L'esercito ha detto di aver demolito la casa di un leader locale di Hamas. Gli scontri piu' violenti si sono verificati nel quartiere 'austriaco' della citta', che e' stato isolato dalle forze israeliane. Sette palestinesi sono stati uccisi prima dell'alba durante un raid di elicotteri israeliani contro postazioni dei miliziani. Altri 7, fra cui, sembra, un bambino di otto anni, sono morti negli scontri di questa mattina. Diciassette degli oltre 55 feriti sono minorenni. Hamas annuncia l'uccisione di due militari israeliani, mentre un altro sarebbe rimasto gravemente ferito. Intanto due razzi Qassam sparati da Hamas a partire dal nord della Striscia di Gaza sono caduti questa mattina, senza fare vittime, vicino ad una stazione di polizia nella cittadina israeliana di Sderot, vicina al confine. Intanto è iniziato alla Knesset, il parlamento israeliano, il dibattito sul piano di ritiro da Gaza del premier Ariel Sharon. Domani sera i 120 deputati israeliani dovranno pronunciarsi sul piano, che prevede lo smantellamento nel 2005 di tutte le 21 colonie ebraiche nella Striscia e il ritiro dei soldati israeliani.

PETROLIO: NUOVO MASSIMO A 55,67 DOLLARI

I contratti con consegna a dicembre hanno raggiunto a New York i 55,67 dollari al barile, 7 centesimi in piu' rispetto al record di venerdi' scorso. A pesare sulle quotazioni sono oggi i timori per la situazione in Norvegia, terzo esportatore mondiale, dove uno sciopero rischia di bloccare la produzione a partire dalla meta' di novembre. Dall'inizio dell'anno, l'oro nero mette a segno cosi' un guadagno del 70%. Il Brent che segna un nuovo massimo assoluto, a 51,90 dollari al barile (future dicembre). Il petrolio del Mare del nord registra un livello piu' alto rispetto al record di venerdi' (51,55).

TURCHIA: MORTI DUE SOLDATI, BOMBA CURDA CONTRO OLEODOTTO

Sempre tesa la situazione nelle province del Kurdistan turco. Due soldati turchi sono morti ieri per l'esplosione di una mina sotto il veicolo su cui viaggiavano vicino alla città di Dicle, nella provincia di Diyarbakir. Sempre nella stessa provincia, nella città di Batman, una bomba è stata fatta esplodere contro un oleodotto. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anatolia. L'esplosione ha provocato un incendio e ha fatto spargere circa 6mila barili di petrolio. I pompieri hanno domato le fiamme e sono in corso lavori di riparazione. Funzionari locali hanno accusato i ribelli curdi per entrambi gli attacchi. Non c'è stata rivendicazione per un altro attentato avvenuto ieri. Nella città di Trabzon, sulla costa del mar Nero, un ordigno è esploso in un ristorante McDonald's. Sei persone sono rimaste ferite.

EUSKADI: ARRESTATO PRESUNTO MEMBRO DELL'ETA

La Guardia civile spagnola ha arrestato un presunto membro dell'apparato logistico dell'Eta, Harri Totorika, in un'operazione svolta la scorsa notte a Bilbao, secondo quanto riportano oggi i media spagnoli. Le forze di sicurezza hanno perquisito la casa del presunto etarra, la sua automobile e il domicilio dei suoi genitori e hanno sequestrato diverse scatole e buste. L'arresto di Totorika, 25 anni, è stata possibile grazie ai documenti ritrovati dopo la cattura, alla fine del 2002, di uno dei leader dell'Eta, Ibon Fernandez de Iradi, e avviene tre settimane dopo che la polizia ha catturato nel sudovest della Francia l'attuale leader del gruppo, Mikel Antza, e la sua compagna, Soledad Anboto.

Germania: ultimatum dei sindacati alla Volkswagen

"Se nell'incontro di giovedi' la Volkswagen non dovesse modificare le sue posizioni - ha dichiarato Hartmut Meine, responsabile dell'IG Metall - vi saranno, in data 1 e 2 novembre, i primi scioperi d'avvertimento. La tregua stabilita tra sindacati e Vw termina ufficialmente il prossimo 28 ottobre. Le imprese, spiega Maine, non possono pensare di risolvere i propri problemi finanziari rifacendosi esclusivamente sui lavoratori: il costo del lavoro infatti rappresenta solo un sesto delle complessive spese di produzione. Per questo motivo l'Ig Metall non ha alcuna intenzione di accettare i due anni a salario bloccato proposti dalla direzione Volkswagen.

SUDAN : RIPRESI IN NIGERIA I NEGOZIATI SUL DARFUR

Rappresentanti del governo sudanese e dei due movimenti ribelli attivi in Darfur, la regione occidentale al confine col Ciad teatro di scontri e violenze dal febbraio 2003, hanno ripreso stamani i colloqui formali organizzati dall'Unione Africana in Nigeria. La crisi del Darfur ha lasciato senza casa oltre un milione di persone (tra sfollati e profughi) ed è costata la vita a migliaia (sulle cifre circolano le stime più diverse).

PRECARIETA': INDAGINE A MILANO SUGLI EX CO.CO.CO.

In base alla nuova legge i Co. co. co saranno trasformati in collaborazioni a progetto. Una volta esaurito il "progetto", il rapporto di lavoro terminerà. Il Nidil, il sindacato della Cgil che si occupa dei nuovi lavori, ha svolto una ricerca a Milano: solo il 3% dei vecchi contratti di collaborazione si sono trasformati, nel periodo giugno-settembre 2004, in contratti standard di lavoro dipendente. Dallo studio è anche emerso che il 26% dei collaboratori è stato costretto ad aprire una partita Iva pur di non perdere il posto di lavoro, diventando un lavoratore autonomo.

Roma: Malmenate da polizia e carabinieri 50 famiglie di senza casa davanti alla Banca d'Italia

Questa mattina le 50 famiglie che vivono da luglio nel palazzo di via Carlo Felice 69, abbandonato da anni e di proprietà della Banca d’Italia, hanno manifestato in via Nazionale sotto la sede della Banca per chiedere il ritiro della diffida con la quale la stessa Banca impedisce alla Acea di stipulare un regolare contratto con gli occupanti per l’erogazione di energia elettrica. Polizia e carabinieri già presenti sul posto hanno immediatamente spintonato la gente, in gran parte donne, anche anziane e con le carrozzine con i figlioletti, per costringerla a salire sui marciapiedi. A niente sono servite le considerazioni che senza luce non si può vivere, soprattutto in presenza di persone anziane, di bambini appena nati e di persone malate. Il Prefetto si era impegnato nelle scorse settimane ad affrontare seriamente il tema degli allacci in tutte le occupazioni di stabili di proprietà non pubblica, convocando in data 7 ottobre u.s. una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza a seguito del distacco avvenuto in via dei Volsci 32. In quell’incontro non solo non si è risolto il problema di via dei Volsci, giacché la Acea continua a non voler stipulare un regolare contratto di fornitura di energia elettrica, ma si è di fatto dato il via libera a nuovi prossimi distacchi. L’Acea informa infatti che a partire dai primi di novembre p.v. è in programma un fitto calendario di distacchi, circa 25, in tutta la città. Questa lista di distacchi è stata fornita alla stessa azienda dal Prefetto Serra lo scorso aprile, con l'intento di spingerla ad interrompere la fornitura di energia elettrica a centinaia di famiglie e a numerosi centri sociali. L’Acea che è ancora in gran parte a capitale comunale si trincera dietro la diffida della Banca, la Banca neanche si degna di rispondere e il Prefetto manda la polizia. (ACTIon Agenzia Comunitaria Diritti)

ROMA: DOMANI INIZIA IL PROCESSO PER LA MANIFESTAZIONE DEL 4/10/03

Ascoltiamo il commento di uno dei compagni coinvolti

ELEZIONI SUPPLETIVE: VINCE IL CENTROSINISTRA

Il centrosinistra ha vinto le suppletive in tutti i sette collegi chiamati ieri e oggi a scegliere altrettanti deputati. La Cdl, che disponeva di tre collegi (Lombardia, Campania, Liguria) li ha persi tutti. La piu' significativa politicamente e' quella al collegio lombardo, lo stesso che nel 2001 aveva eletto Umberto Bossi. Ha votato il 40,2% degli aventi diritto. Alla chiusura dei seggi il 13 maggio 2001 aveva votato l'81,7% degli aventi diritto.

GR ORE 13,00

IRAQ

Mosul è entrata questa mattina nel mirino della guerriglia irachena. Un triplice attacco è stato effettuato in città quasi simultaneamente. Un generale iracheno è rimasto ferito. Un'autobomba è esplosa questa mattina all'interno del compound che ospita anche la sede del governo iracheno a Mosul, nel nord dell'Iraq. Fonti militari Usa hanno riferito che, secondo le prime indagini, si sarebbe trattato di un attacco kamikaze. Non ci sono informazioni su vittime o feriti. Un proiettile di mortaio ha inoltre colpito un rifornimento di benzina lungo la strada che costeggia l'edificio. E un convoglio con un generale iracheno è stato attaccato da un kamikaze a bordo di una macchina intorno alle 11 ora locale, le 10 in Italia. L'ufficiale è rimasto leggermente ferito.

Un attentatore suicida ha attaccato oggi un convoglio americano a Khaldiyah, città a circa 80 chilometri ad ovest di Baghdad. Secondo quanto riferito da un ufficiale di polizia locale, Omar al Alwani, ci sarebbero alcune vittime, tra morti e feriti. Almeno due mezzi Humvees sono stati distrutti nell'attacco. Le truppe Usa hanno cordonato la zona per agevolare i soccorsi. Nessun commento dai vertici militari.

M.O./ KHAN YUNIS, NUOVO BILANCIO DEL RAID ISRAELE DI STAMATTINA: 11 MORTI

Undici palestinesi uccisi; 55 feriti. Si aggrava ulteriormente il bilancio del raid israeliano a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza. Tra le vittime, hanno riferito fonti ospedaliere locali, figura anche un bambino di 11 anni. Diciassette degli oltre 55 feriti sono minorenni. L'intervento israeliano è stato deciso dopo che diversi tiri di mortaio sono stati sparati dal posto verso gli insediamenti israeliani. Secondo testimoni, l'incursione viene attuata con un importante numero di carri armati, blindati e bulldozer. L'esercito ha detto di aver demolito la casa di un leader locale di Hamas, ritenuto responsabile di attacchi che hanno provocato la morte di otto cittadini dello Stato ebraico. I vertici militari hanno confermato una "attività militare" nel settore in risposta ai tiri di mortaio di questi ultimi giorni. Da parte sua Hamas annuncia l'uccisione di due militari israeliani, mentre un altro sarebbe rimasto gravemente ferito.

SUDAN

DARFUR: RIPRESI IN NIGERIA I NEGOZIATI TRA LE PARTI Rappresentanti del governo sudanese e dei due movimenti ribelli attivi in Darfur, la regione occidentale al confine col Ciad teatro di scontri e violenze dal febbraio 2003, hanno ripreso stamani i colloqui formali organizzati dall'Unione Africana in Nigeria. La crisi del Darfur ha lasciato senza casa oltre un milione di persone (tra sfollati e profughi) ed è costata la vita a migliaia (sulle cifre circolano le stime più diverse).

TURCHIA/ MORTI DUE SOLDATI SU MINA, BOMBA CURDA CONTRO OLEODOTTO

Sempre tesa la situazione nelle province a forte presenza curda della Turchia. Due soldati turchi sono morti ieri per l'esplosione di una mina sotto il veicolo su cui viaggiavano vicino alla città di Dicle, nella provincia di Diyarbakir. Sempre nella stessa provincia, nella città di Batman, una bomba è stata fatta esplodere contro un oleodotto. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anatolia. L'esplosione ha provocato un incendio e ha fatto spargere circa 6mila barili di petrolio. I pompieri hanno domato le fiamme e sono in corso lavori di riparazione. Funzionari locali hanno accusato i ribelli curdi per entrambi gli attacchi. Non c'è stata rivendicazione per un altro attentato avvenuto ieri. Nella città di Trabzon, sulla costa del mar Nero, un ordigno è esploso in un ristorante McDonald's. Sei persone sono rimaste ferite.

CORSICA/ ATTENTATO A AGENZIA COLLOCAMENTO, NESSUN FERITO

Una attentato dinamitardo ha colpito questa notte un'agenzia dell'Anpe, l'ufficio di collocamente, a Corte (Alta Corsica). Lo ha comunicato la polizia locale. Una carica di debole potenza è esplosa alle 0.50 all'esterno di una finestra dell'agenzia causando danni definiti "medi". L'attentato non è stato rivendicato e non ha fatto vittime o feriti.

EUSKAL HERRIA

BILBAO, ARRESTATO PRESUNTO MEMBRO DELL'ETA = La Guardia civile spagnola ha arrestato un presunto membro dell'apparato logistico dell'Eta, Harri Totorika, in un'operazione svolta la scorsa notte a Bilbao, secondo quanto riportano oggi i media spagnoli. Le forze di sicurezza hanno perquisito la casa del presunto etarra, la sua automobile e il domicilio dei suoi genitori e hanno sequestrato diverse scatole e buste. L'arresto di Totorika, 25 anni, è stata possibile grazie ai documenti ritrovati dopo la cattura, alla fine del 2002, di uno dei leader dell'Eta, Ibon Fernandez de Iradi, e avviene tre settimane dopo che la polizia ha catturato nel sudovest della Francia l'attuale leader del gruppo, Mikel Antza, e la sua compagna, Soledad Anboto.

Germania: ultimatum dei sindacati alla Volkswagen

La situazione di stallo in cui e' sfociata la trattativa in corso alla Volkswagen per il rinnovo contrattuale di oltre 100 mila dipendenti ha spinto il sindacato Ig Metall a presentare un ultimatum alla direzione dell'impresa. "Se in occasione dell'incontro di giovedi' prossimo la Volkswagen non dovesse modificare le sue posizioni - ha dichiarato all'Handelsblatt Hartmut Meine, responsabile delle trattative per parte sindacale - vi saranno, in data 1 e 2 novembre, i primi scioperi d'avvertimento. L'Ig Metall si sta preparando a questa possibilita'". La tregua stabilita tra sindacati e Vw termina ufficialmente il prossimo 28 ottobre: Maine non esclude percio' che le prime azioni di protesta possano avvenire anche alla fine di questa settimana. Il ricorso allo sciopero tuttavia, spiega il sindacalista, puo' ancora essere evitato, a patto che il gruppo di Wolfsburg decida di compiere "un passo significativo" nei confronti dei propri dipendenti. Le imprese, spiega Maine, non possono pensare di risolvere i propri problemi finanziari rifacendosi esclusivamente sui lavoratori: il costo del lavoro infatti rappresenta solo un sesto delle complessive spese di produzione. Per questo motivo l'Ig Metall non ha alcuna intenzione di accettare i due anni a salario bloccato proposti dalla direzione Volkswagen.

Finisce l'era dei cococo, ma sarà davverò così

In base alla nuova legge i Co. co. co saranno trasformati in collaborazioni a progetto. Diversamente dal passato, la collaborazione dovrà avere una finalità chiara e definita per iscritto nel contratto. Avrà un inizio e una fine, che coinciderà con il raggiungimento del risultato. In concreto: un commesso di un negozio non potrà più avere un contratto di collaborazione, ma in un negozio potrà essere assunta una persona per fare l'inventario. Una volta esaurito il "progetto", il rapporto di lavoro terminerà. Ma molte incognite restano anche sul futuro delle collaborazioni. Il Nidil, il sindacato della Cgil che si occupa dei nuovi lavori, ha svolto una ricerca a Milano, i cui risultati, per quanto parziali, danno ragione a chi ha giudicato rischiosa l'operazione sui Co. co. co. Secondo l'indagine del Nidil solo il 3% dei vecchi contratti di collaborazione si sono trasformati, nel periodo giugnosettembre 2004, in contratti standard di lavoro dipendente. Dallo studio è anche emerso che il 26% dei collaboratori è stato costretto ad aprire una partita Iva pur di non perdere il posto di lavoro, diventando un lavoratore autonomo.