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GR ORE 19.30

Italia

Carceri, prosegue sciopero della fame a Regina Coeli

Da lunedì 18 ottobre, i penitenziari del paese sono in mobilitazione contro sovraffollamento, malasanità e mancata applicazione della legge Gozzini. Sentiamo un compagno di Papillon

Rinvio a giudizio (chiamare)

Sono stati tutti rinviati a giudizio tredici delle persone arrestate il 4 ottobre 2003 nell'ambito degli scontri tra no global e Forze dell'ordine durante la Conferenza intergovernativa svoltasi all'Eur. Sentiamo la corrispondenza.

Scuola

Roma Manifestazione a roma_città universitaria (corrispondenza)

Milano Alcune centinaia di giovani studenti e universitari milanesi stanno presidiando il largo antecedente al piccolo teatro Strehler, dove Confindustria ha oggi promosso l'11* giornata nazionale di Orientagiovani, il vento della scienza, a cui parteciperanno tra gli altri il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, e il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti. Una manifestazione che ha mandato in tilt largo Greppi, dove le forze dell'ordine hanno bloccato il traffico e, per ragioni di sicurezza, chiuso alcune uscite della fermata della metropolitana Lanza. E' soprattutto la riforma Moratti a essere nel mirino dei giovani studenti, con questa manifestazione intendono chiedere il ritiro del disegno di legge delega e di riprendere il tavolo tecnico con la discussione di una nuova riforma. In particolare, gli studenti si dicono contrari alla messa in esaurimento del ruolo di ricercatori, al progetto di drastica riduzione del numero dei docenti e all'abolizione della distinzione tra tempo pieno e tempo definito. Per questo, gran parte degli studenti indossa la maschera di un panda che, come ha precisato uno degli studenti, ha un significato simbolico: Il panda e' un animale in via di estinzione - ha spiegato un giovane ricercatore - proprio come lo sono i ricercatori e soprattutto l'università se si continua cosi.

UNIVERSITA': TORINO; DOCENTI MINACCIANO BLOCCO ESAMI LAUREA

C'e' anche la minaccia di bloccare gli esami di laurea nella mozione approvata all'unanimita' dai ricercatori riuniti stamattina in assemblea con il personale docente e amministrativo dell'Universita' di Torino per una mattina di riflessione sul disegno di legge delega del ministro Moratti sullo stato giuridico della docenza universitaria. Nella mozione approvata oggi, la protesta e' articolata in tre fasi. Il primo momento, coincidente con la settimana di protesta nazionale dall'8 al 13 novembre, prevede che le lezioni e gli esami si svolgano in luoghi esterni ai tradizionali spazi universitari; il secondo momento minaccia il blocco degli esami di laurea non appena il disegno di legge approda alla Camera; infine, in caso di ulteriore prosecuzione dell'iter parlamentare del Ddl l'impegno formale delle facolta' al blocco di ogni attivita' didattica.

Roma alloggi popolari (comunicato)

Lavoro

Due dei 67 operai edili che hanno manifestando dinanzi alla sede dell' Arin in via Argine a Napoli, minacciando di cospargersi il corpo con del liquido infiammabile, mentre un altro gruppo di operai minacciava di promuovere un blocco stradale. Da sette giorni - e' scritto in una nota della Fillea Cgil - i 67 operai edili licenziati da quattro imprese appaltatrici dell'Arin, si sono legati con catene e lucchetti ai cancelli dell'azienda idrica di via Argine, organizzando uno sciopero della fame. La protesta - continua la nota della Fillea - e' scaturita dopo che i vertici Arin hanno disertato una riunione promossa il 18 ottobre scorso dall'assessore al lavoro del Comune di Napoli Nicola Oddati. I lavoratori chiedono di essere assunti nelle controllate Arin o nei consorzi e imprese di prossima costituzione previsti dagli ATO(Ambiti Territoriali Ottimali).

ALITALIA: AMMORTIZZATORI; SULT, SOSPENDERE REFERENDUM

  • Il Sult chiede la sospensione del referendum tra i lavoratori Alitalia sull'accordo firmato a Palazzo Chigi con azienda e governo, dopo gli interventi del Welfare sul decreto sugli ammortizzatori sociali. Con le dichiarazioni odierne, il segretario generale della Filt Cgil Fabrizio Solari riconosce la gravita' degli effetti del decreto 249 che contiene anche le misure riguardanti la gestione degli esuberi Alitalia afferma il sindacato, l'unico a non aver sottoscritto l'accordo con azienda e governo. Affermando che, attraverso quel decreto, si minerebbe alla radice l'intesa sottoscritta a Palazzo Chigi per la gestione non traumatica degli esuberi, oltre ad intervenire in tutti i modi per modificare il decreto sarebbe quanto mai opportuno sospendere il referendum ed avviare una fase di assemblee tra i lavoratori sostiene l'organizzazione. In tal senso il SULT ha inviato una lettera a tutte le altre Organizzazioni Sindacali, nella quale si propone una riunione urgente e la sospensione del Referendum.

Migranti

Un barcone con a bordo centinaia di persone e' approdato questa mattina sulla spiaggia di Licata, in provincia di Agrigento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, polizia e la guardia di finanza. Attualmente sono state individuat 145 persone, ma non si conosce il numero preciso di quelle sbarcate

E la Marina tunisina ha arrestato 173 tra arabi e africani che tentavano di raggiungere le coste italiane. Lo ha annunciato oggi il giornale arabofono Assabeh precisando che gli immigranti sono stati intercettati dalla guardia costiera tunisina a sud dell'isola di Lampedusa dove sono stati arrestati. I migranti, le cui nazionaltà non sono state precisate, erano partiti "da un Paese vicino" (allusione alla Libia), riporta sempre Assabeh. I litorali della Tunisia e della vicina Libia sono regolarmente dei punti di partenza o di transito di imbarcazioni di persone diretti in Italia, principalmente nelle isole di Lampedusa e Linosa.

Riprende il processo contro il Regina Pacis, gestore del CPT di San Foce di Lecce

  • E’ ripreso il processo contro il direttore del Cpt Regina Pacis di San Foca (Lecce), don Cesare Lodeserto assieme ad altri sei collaboratori, undici carabinieri e due medici in servizio nel centro: l’accusa è di violazione e maltrattamento nei confronti di undici migranti nel novembre del 2002.

Le accuse del pm Carolina Elia (Procura di Lecce) sono pesantissime: violenza privata, percosse, violenza a sfondo etnico, lesioni gravi, ingiuria, abusi di mezzi di correzione, abuso d’ufficio, redazione di falsi referti medici.

Don Cesare Lodeserto, assieme all’Arcivescovo Cosmo Ruppi, è inoltre indagato per peculato in un’altra vicenda giudiziaria per la presunta distrazione di fondi pubblici ad uso privato destinati all’accoglienza degli stessi immigrati.

Il Cpt di San Foca, gestito dalla Curia arcivescovile di Lecce con la Fondazione Regina Pacis, è tra i primi e sicuramente il più grande d’Italia. Era stato aperto con la precedente legge Turco-Napolitano, poi era andato deteriorandosi notevolmente con l’attuale legislazione Bossi-Fini, non solo per quanto riguarda il trattamento riservato ai detenuti, anche per i costi di gestione. Solo negli ultimi anni sono stati oltre 50 mila gli immigrati fermati in questo Cpt e il costo di gestione è passato dai 42 euro giornalieri, indicati dalla Turco-Napolitano per ogni immigrato internato, a 60 euro per lo stesso servizio.

A sostegno del processo numerose associazioni, gruppi e singole persone che operano nel campo dell’immigrazione, hanno deciso in una riunione tenutasi nello scorso settembre a Firenze, di promuovere iniziative pubbliche in tutto il territorio nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica su «cosa sono questi Cpt e cosa veramente succede all’interno di queste strutture, fortemente volute dall’attuale governo e da quello precedente»

Esteri

Palestina

Le forze armate di Tel Aviv questa mattina hanno cominciato a ripiegare dai dintorni del campo profughi di Khan Yunis, dove da domenica scorsa è in corso un’operazione per rilevare ed eliminare le basi da cui i militanti palestinesi sparano in territorio israeliano i razzi Qassam. Lo hanno reso noto fonti dell’esercito, all’alba della seconda giornata di dibattito alla Knesset, il Parlamento israeliano, per la questione del ritiro unilaterale delle forze di Tel Aviv e dei coloni dai territori occupati nella Striscia di Gaza. Continuano intanto a giungere aggiornamenti sul bilancio degli scontri tra esercito israeliano e palestinesi nella zona di Khan Yunis: al momento i morti sarebbero 17 (l’ultima vittima sarebbe rimasta colpita nel corso di un attacco notturno con elicotteri), i feriti 76, 12 dei quali verserebbero in gravi condizioni. Anche due soldati israeliani sarebbero rimasti feriti. MO: NABLUS, PALESTINESE ARMATO UCCISO IN COLONIA - Un palestinese e' stato ucciso questo pomeriggio da un colono nell'insediamento ebraico di Yizhar, vicino a Nablus, nel nord della Cisgiordania: lo hanno riferito fonti militari israeliani. L'uomo e' stato ucciso a colpi di arma da fuoco all'interno di una casa dell'insediamento, dove era riuscito a infiltrarsi.

Iraq

Un recente parere legale dell'amministrazione americana ha stabilito che i prigionieri non iracheni catturati in Iraq non hanno diritto alla protezione della Convenzione di Ginevra. Lo scrive oggi il New York Times, citando fonti dell'amministrazione. Finora il governo statunitense aveva affermato che la Convenzione si applicava in generale ai prigionieri del conflitto in Iraq. In base a questo parere i militari americani e la Cia possono trattare i prigionieri non iracheni come i presunti membri di al Qaeda e del regime dei Taleban, catturati in Pakistan o Afghanistan, anche loro esclusi dalla Convenzione. La notizia giunge dopo che il Washington Post ha recentemente rivelato che la Cia aveva segretamente trasferito fuori dall'Iraq una dozzina di detenuti non iracheni negli ultimi 18 mesi. Fonti americane hanno riferito che questi detenuti non sono stati inviati a Guanatanamo, ma non hanno detto dove si trovano. L'articolo 49 della Convenzione di Ginevra proibisce la deportazione delle persone protette da un territorio occupato l parere legale è stato tracciato da avvocati del dipartimento di Stato, il Pentagono, il dipartimento della Giustizia, il Consiglio Nazionale di Sicurezza e altre agenzie governative, dopo che il problema è stato posto in marzo dal dipartimento di Stato su richiesta della Cia. La Central Intelligence Agency voleva infatti stabilire la legalità dei trasferimenti segreti di prigionieri, avvenuti fra l'aprile 2003 e il marzo 2004. Da allora, riferiscono fonti dell'amministrazione, non vi sono più stati trasferimenti all'estero, ma ora potrebbero riprendere sulla base del parere legale. Fra i fattori in base alla quale viene decisa l'esenzione dalla Convenzione di Ginevra, spiegano le fonti senza fornire altri dettagli,vi sono la nazionalità, l'affiliazione ad organizzazioni terroriste e le attività condotte all'interno dell'Iraq. La decisione verrà presa dalle agenzie governative che detengono in custodia il prigioniero.

Cina

Due operaie accusate di aver organizzato manifestazioni di protesta sono state arrestate e umiliate pubblicamente dalle autorita' nella Cina orientale, secondo la denuncia dell'organizzazione China Labor Watch. Le donne, Ding Xiulan e Liu Meifeng, sono accusate di aver turbato l' ordine sociale per aver guidato le proteste degli operai licenziati dalla fabbrica tessile 'Zhongheng' di Funing, nella provincia orientale del Jiangsu. La maggioranza dei 3.000 operai della fabbrica sono stati licenziati con una liquidazione di 433 yuan (poco piu' di 40 euro). Dopo le manifestazioni e' stato loro promesso che le liquidazioni saranno aumentate ma secondo China Labor Watch l' impegno non e' stato finora mantenuto. Durante una protesta di piazza che si e' svolta il 14 ottobre, Ding e Liu sono state arrestate e ammanettate davanti ad una folla di un migliaio di persone, afferma l'organizzazione umanitaria. Le due donne rischiano condanne a pesanti pene detentive. China Labor Watch ne chiede la liberazione immediata

Cina due

Con il ritrovamento di altri corpi di minatori, ? salito a 122 morti il numero delle vittime dell'esplosione di gas di mercoled? scorso in una miniera di carbone statale a Xinmi, nella provincia cinese dello Henan. I soccorritori sono ancora alla ricerca di 26 dispersi, ma le speranze di ritrovarli vivi sono quasi nulle. Al momento dell'incidente 446 minatori si trovavano al lavoro sotto terra: 298 sono stati tratti in salvo, 21 dei quali feriti. Quattro di loro sono in gravi condizioni. Pi? di 8mila minatori muoiono ogni anno in incidenti sul lavoo in Cina.

Thailandia

Ottanta vittime, decine e decine di feriti, 300 arrestati: sembra questo il bilancio finora disponibile di violenti scontri tra dimostranti e polizia nella provincia meridionale di Narathiwat, a prevalenza musulmana. Erano alcune migliaia i dimostranti che le forze di polizia hanno tentato di disperdere con candelotti lacrimogeni, idranti e forse altri mezzi. Nel sud della Thailandia, teatro di una ribellione separatista, scontri e violenze avrebbero provocato nel 2004 la morte di oltre 300 persone SALE ANCORA BILANCIO VITTIME IN SCONTRI DIMOSTRANTI-POLIZIA

È salito a 84 il bilancio dei morti negli scontri di ieri tra dimostranti e forze dell’ordine durante una manifestazione davanti al commissariato di polizia di Tak Bai nella provincia meridionale di Narathiwat, a prevalenza musulmana. Lo ha riferito un funzionario del ministero della Giustizia, sostenendo che, oltre ai 6 deceduti di cui era stata data notizia ieri, altre 78 persone sarebbero morte “per soffocamento” e non sarebbero state “rintracciate ferite nei corpi delle vittime”. In seguito il funzionario ha precisato che queste persone, tra le 1.300 dichiarate in stato di fermo dalle forze dell'ordine, sarebbero rimaste soffocate nelle camionette della polizia mentre venivano trasferite nella provincia di Pattani in un viaggio durato diverse ore. Un esponente dell'esercito ha confermato che le camionette erano stipate fino all'inverosimile. Ieri le autorità avevano detto che 50 persone erano rimaste ferite e 300 erano state arrestate al termine della protesta per chiedere la liberazione di sei musulmani reclusi con l’accusa di aver fornito armi agli estremisti islamici. Alcuni testimoni citati da fonti di stampa tailandesi dicono di aver visto le forze dell’ordine che, oltre a lanciare lacrimogeni e acqua contro la folla, avrebbero aperto il fuoco contro i manifestanti, ma la polizia sostiene di aver sparato solo colpi in aria. Insieme alle province di Yala e Pattani, Narathiwat è teatro dall’inizio dell’anno di violenze tra estremisti islamici e forze di sicurezza costate la vita a oltre 350 persone.

AFGHANISTAN

INDAGINI SU BROGLI RITARDANO ANNUNCIO VITTORIA DI KARZAI

Al 97 % delle schede scrutinate, il presidente ad interim Hamid Karzai avrebbe vinto con il 55,5 % di preferenze le prime presidenziali della storia del Paese ma una commissione d’inchiesta composta da un canadese, uno svedese e un inglese hanno detto ieri che stanno ancora indagando su varie denunce di frodi e avranno bisogno di alcuni altri giorni prima di pronunciarsi. Anche se confermata, l’elezione di Karzai, finora soprannominato “il sindaco di Kabul” per la sua scarsa influenza sul resto del Paese, non appare trionfale come si prevedeva. Nell’ultima settimana, mentre era in corso lo spoglio, uk Paese sembra diventato di nuovo molto irrequieto e poco sicuro: un’auto della commissione elettorale è saltata su una mina, nella provincia di Kunar, provocando la morte di 5 persone; sette poliziotti afgani sono stati uccisi da un’ altra mina a Oruzgan e una traduttrice americana di 23 anni, Jame Michalsky, è morta a causa dello scoppio di una bomba. Ieri la Spagna ha annunciato che il 29 ottobre i suoi militari incaricati di vigilare sulel elezioni lasceranno il Paese anche se alcuni militari spagnoli in servizio con l’Onu resteranno per ora in Afghanistan.[MB] Peru

TREGUA TRA GOVERNO E COLTIVATORI DI COCA NEL SUD

Il governo peruviano e i ‘cocaleros’ di San Gabán, nel dipartimento meridionale di Puno, hanno raggiunto un’intesa sullo sradicamento delle piantagioni di coca che “restringerà la superficie delle coltivazioni alle necessità del consumo tradizionale”. L’accordo, siglato dal ministro dell’Agricoltura consentirà la commercializzazione della foglia – utilizzata, tra l’altro, per produrre un tipico infuso indigeno quechua – attraverso l’Impresa nazionale della coca . L’esecutivo si è anche impegnato ad assegnare appezzamenti coltivabili ai ‘campesinos’ senza terra, a promuovere le cosiddette ‘colture alternative’ e a presentare in tempi brevi al Parlamento una nuova ‘legge sulla foglia di coca’. L’accordo giunge dopo una settimana di violenti scontri tra esercito e ‘cocaleros’, costati la vita a tre contadini: in risposta ai disordini, l’esecutivo ha decretato 30 giorni di stato d’emergenza nei distretti di Antauta e San Gabán, dove centinaia di coltivatori hanno assaltato una centrale idroelettrica e una stazione di polizia per protestare contro le operazioni di distruzione delle piantagioni di coca, portate avanti dalle squadre speciali anti-narcotraffico, con il finanziamento degli Stati Uniti.

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GR ORE 13.00

Italia

Rinvio a giudizio

Sono stati tutti rinviati a giudizio tredici delle persone arrestate il 4 ottobre 2003 nell'ambito degli scontri tra no global e Forze dell'ordine durante la Conferenza intergovernativa svoltasi all'Eur. Il processo comincerà il 21 gennaio prossimo presso le Aule della X sezione. Tra gli indagati anche Nunzio D'Erme, consigliere comunale rappresentante dei centri sociali nell'Aula Giulio Cesare. Dovranno tutti rispondere dell'accusa di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dal numero delle persone, rischiano fino a tre anni di pena. L'avvocato difensore Marco Lucentini aveva richiesto il proscioglimento per tre di loro ma il gup Andrea Vardaro ha rigettato anche questa posizione. "Erano stati scarcerati già dal Tribunale della libertà - spiega il legale - ma il giudice evidentemente li ha comunque accomunati agli altri. La Procura ha voluto questo processo, il dibattimento dimostrerà l'innocenza degli imputati o la non gravità dei fatti commessi".

Scuola

Alcune centinaia di giovani studenti e universitari milanesi stanno presidiando il largo antecedente al piccolo teatro Strehler, dove Confindustria ha oggi promosso l'11* giornata nazionale di Orientagiovani, il vento della scienza, a cui parteciperanno tra gli altri il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, e il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti. Una manifestazione che ha mandato in tilt largo Greppi, dove le forze dell'ordine hanno bloccato il traffico e, per ragioni di sicurezza, chiuso alcune uscite della fermata della metropolitana Lanza. E' soprattutto la riforma Moratti a essere nel mirino dei giovani studenti, con questa manifestazione intendono chiedere il ritiro del disegno di legge delega e di riprendere il tavolo tecnico con la discussione di una nuova riforma. In particolare, gli studenti si dicono contrari alla messa in esaurimento del ruolo di ricercatori, al progetto di drastica riduzione del numero dei docenti e all'abolizione della distinzione tra tempo pieno e tempo definito. Per questo, gran parte degli studenti - 300 in tutto secondo la polizia - indossa la maschera di un panda che, come ha precisato uno degli studenti, ha un significato simbolico: Il panda e' un animale in via di estinzione - ha spiegato un giovane ricercatore - proprio come lo sono i ricercatori e soprattutto l'università se si continua cosi. Agli studenti si sono aggiunti anche i CUB dell'Alfa di Arese, contrari al piano proposto dal presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo.

Migranti

Un barcone con a bordo centinaia di persone e' approdato questa mattina sulla spiaggia di Licata, in provincia di Agrigento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, polizia e la guardia di finanza. Attualmente sono state individuat 145 persone, ma non si conosce il numero preciso di quelle sbarcate

E la Marina tunisina ha arrestato 173 tra arabi e africani che tentavano di raggiungere le coste italiane. Lo ha annunciato oggi il giornale arabofono Assabeh precisando che gli immigranti sono stati intercettati dalla guardia costiera tunisina a sud dell'isola di Lampedusa dove sono stati arrestati. I migranti, le cui nazionaltà non sono state precisate, erano partiti "da un Paese vicino" (allusione alla Libia), riporta sempre Assabeh. I litorali della Tunisia e della vicina Libia sono regolarmente dei punti di partenza o di transito di imbarcazioni di persone diretti in Italia, principalmente nelle isole di Lampedusa e Linosa.

Lavoro

Due dei 67 operai edili che stanno manifestando dinanzi alla sede dell' Arin in via Argine a Napoli, minacciano di cospargersi il corpo con del liquido infiammabile, mentre un altro gruppo di operai minaccia di promuovere un blocco stradale. Da sette giorni - e' scritto in una nota della Fillea Cgil - i 67 operai edili licenziati da quattro imprese appaltatrici dell'Arin, si sono legati con catene e lucchetti ai cancelli dell'azienda idrica di via Argine, organizzando uno sciopero della fame. La protesta - continua la nota della Fillea - e' scaturita dopo che i vertici Arin hanno disertato una riunione promossa il 18 ottobre scorso dall'assessore al lavoro del Comune di Napoli Nicola Oddati. I lavoratori chiedono di essere assunti nelle controllate Arin o nei consorzi e imprese di prossima costituzione previsti dagli ATO(Ambiti Territoriali Ottimali). Crescentini ha sottolineato che i lavoratori edili licenziati da quasi un anno sono senza lavoro e senza salari. Le lotte che hanno promosso si sono sempre caratterizzate per la compostezza e spirito democratico. Abbiamo chiesto da tempo al prefetto Profili di promuovere una riunione per trovare una soluzione. E' vergognoso - secondo il segretario della Fillea - che 67 operai edili dormano giorno e notte in una tenda in via Argine nel disinteresse delle istituzioni. Due operai licenziati minacciano di cospargersi il corpo con liquido infiammabile - ha aggiunto - perche' le istituzioni di questa citta' non lo vogliono ascoltare. Non vogliono ascoltare i drammi e gli effetti traumatici che provoca un licenziamento in una famiglia. Sulle questioni del lavoro e della disoccupazione - ha concluso - si continuano fare convegni, conferenze, o analisi sociologiche. Sul posto sono presenti polizia e vigili del fuoco.

Esteri

Palestina

Le forze armate di Tel Aviv questa mattina hanno cominciato a ripiegare dai dintorni del campo profughi di Khan Yunis, dove da domenica scorsa è in corso un’operazione per rilevare ed eliminare le basi da cui i militanti palestinesi sparano in territorio israeliano i razzi Qassam. Lo hanno reso noto fonti dell’esercito, all’alba della seconda giornata di dibattito alla Knesset, il Parlamento israeliano, per la questione del ritiro unilaterale delle forze di Tel Aviv e dei coloni dai territori occupati nella Striscia di Gaza. Continuano intanto a giungere aggiornamenti sul bilancio degli scontri tra esercito israeliano e palestinesi nella zona di Khan Yunis: al momento i morti sarebbero 17 (l’ultima vittima sarebbe rimasta colpita nel corso di un attacco notturno con elicotteri), i feriti 76, 12 dei quali verserebbero in gravi condizioni. Anche due soldati israeliani sarebbero rimasti feriti.

Iraq

Un recente parere legale dell'amministrazione americana ha stabilito che i prigionieri non iracheni catturati in Iraq non hanno diritto alla protezione della Convenzione di Ginevra. Lo scrive oggi il New York Times, citando fonti dell'amministrazione. Finora il governo statunitense aveva affermato che la Convenzione si applicava in generale ai prigionieri del conflitto in Iraq. In base a questo parere i militari americani e la Cia possono trattare i prigionieri non iracheni come i presunti membri di al Qaeda e del regime dei Taleban, catturati in Pakistan o Afghanistan, anche loro esclusi dalla Convenzione. La notizia giunge dopo che il Washington Post ha recentemente rivelato che la Cia aveva segretamente trasferito fuori dall'Iraq una dozzina di detenuti non iracheni negli ultimi 18 mesi. Fonti americane hanno riferito che questi detenuti non sono stati inviati a Guanatanamo, ma non hanno detto dove si trovano. L'articolo 49 della Convenzione di Ginevra proibisce la deportazione delle persone protette da un territorio occupato l parere legale è stato tracciato da avvocati del dipartimento di Stato, il Pentagono, il dipartimento della Giustizia, il Consiglio Nazionale di Sicurezza e altre agenzie governative, dopo che il problema è stato posto in marzo dal dipartimento di Stato su richiesta della Cia. La Central Intelligence Agency voleva infatti stabilire la legalità dei trasferimenti segreti di prigionieri, avvenuti fra l'aprile 2003 e il marzo 2004. Da allora, riferiscono fonti dell'amministrazione, non vi sono più stati trasferimenti all'estero, ma ora potrebbero riprendere sulla base del parere legale. Fra i fattori in base alla quale viene decisa l'esenzione dalla Convenzione di Ginevra, spiegano le fonti senza fornire altri dettagli,vi sono la nazionalità, l'affiliazione ad organizzazioni terroriste e le attività condotte all'interno dell'Iraq. La decisione verrà presa dalle agenzie governative che detengono in custodia il prigioniero.

Cina

Due operaie accusate di aver organizzato manifestazioni di protesta sono state arrestate e umiliate pubblicamente dalle autorita' nella Cina orientale, secondo la denuncia dell'organizzazione China Labor Watch. Le donne, Ding Xiulan e Liu Meifeng, sono accusate di aver turbato l' ordine sociale per aver guidato le proteste degli operai licenziati dalla fabbrica tessile 'Zhongheng' di Funing, nella provincia orientale del Jiangsu. La maggioranza dei 3.000 operai della fabbrica sono stati licenziati con una liquidazione di 433 yuan (poco piu' di 40 euro). Dopo le manifestazioni e' stato loro promesso che le liquidazioni saranno aumentate ma secondo China Labor Watch l' impegno non e' stato finora mantenuto. Durante una protesta di piazza che si e' svolta il 14 ottobre, Ding e Liu sono state arrestate e ammanettate davanti ad una folla di un migliaio di persone, afferma l'organizzazione umanitaria. Le due donne rischiano condanne a pesanti pene detentive. China Labor Watch ne chiede la liberazione immediata

Cina due

Con il ritrovamento di altri corpi di minatori, ? salito a 122 morti il numero delle vittime dell'esplosione di gas di mercoled? scorso in una miniera di carbone statale a Xinmi, nella provincia cinese dello Henan. I soccorritori sono ancora alla ricerca di 26 dispersi, ma le speranze di ritrovarli vivi sono quasi nulle. Al momento dell'incidente 446 minatori si trovavano al lavoro sotto terra: 298 sono stati tratti in salvo, 21 dei quali feriti. Quattro di loro sono in gravi condizioni. Pi? di 8mila minatori muoiono ogni anno in incidenti sul lavoo in Cina.

Thailandia

Ottanta vittime, decine e decine di feriti, 300 arrestati: sembra questo il bilancio finora disponibile di violenti scontri tra dimostranti e polizia nella provincia meridionale di Narathiwat, a prevalenza musulmana. Erano alcune migliaia i dimostranti che le forze di polizia hanno tentato di disperdere con candelotti lacrimogeni, idranti e forse altri mezzi. Nel sud della Thailandia, teatro di una ribellione separatista, scontri e violenze avrebbero provocato nel 2004 la morte di oltre 300 persone

G.R. 9.30

MEDIO ORIENTE

Un militante di Hamas è stato ucciso alle prime ore di stamane da un missile lanciato da un elicottero israeliano, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Altre sette persone sono rimaste ferite, riferisce la radio israeliana. E' salito così a 17 morti il bilancio dei palestinesi uccisi e 98 feriti nell'operazione militare israeliana avviata ieri a Khan Yunis, che si è conclusa questa mattina con il ritiro delle truppe dalla città dopo 30 ore. L'operazione militare, nella quale sono stati uccisi ieri 16 palestinesi fra cui un undicenne, era stata lanciata per contrastare il tiro di colpi di mortaio contro gli insediamenti israeliani del blocco di Gush Katif. In un diverso episodio, questa mattina soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro due palestinesi che stavano piazzando un ordigno presso l'insediamento di Ganel Tal, nella Striscia di Gaza. Secondo la radio i due sono stati colpiti e la bomba è esplosa.

Oggi la Knesset è chiamata a votare sul piano di ritiro unilaterale dalla Striscia di Gaza voluto dal premier israeliano Ariel Sharon, voto che porrà fine a un duro confronto in corso da mesi soprattutto all'interno del Likud, il partito di Sharon. I "falchi", quasi la metà dei 40 deputati del Likud, hanno annunciato che voteranno contro il piano di ritiro, obbligando il premier ad affidarsi al sostegno dei partiti dell'opposizione. La vittoria del "sì" al piano è data praticamente per scontata, ma l'obiettivo di Sharon è di ottenere un risultato dai numeri significativi, così da escludere l'eventualità di un referendum popolare, proposto dall'opposizione.

IRAQ

L'esercito statunitense ha reso noto oggi di aver ucciso un collaboratore del terrorista giordano Abu Mussab al Zarqawi in un raid aereo sulla città di Falluja."Un raid contro un covo di Zarqawi" recita il comunicato statunitense

ALGERIA

Cinque persone sono state uccise in un'imboscata tesa da un gruppo armato nella regione algerina di Tizi Ouzou, in Cabilia (100 km a est di Algeri). Lo hanno reso noto abitanti della zona. Le vittime sono due militari in permesso che tornavano a casa, due poliziotti e un civile. Sono state fermate nel tardo pomeriggio di ieri a un falso posto di blocco istituito dagli integralisti sulla strada tra Dra el Nizan e Tizi Ouzou, a circa 25 km da quest'ultima localita'. La strage e' stata attribuita dalle autorita' a guerriglieri del Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento

TAILANDA

Sei vittime, 50 feriti, 300 arrestati: sembra questo il bilancio finora disponibile di violenti scontri tra dimostranti e polizia nella provincia meridionale di Narathiwat, a prevalenza musulmana. Erano alcune migliaia i dimostranti che le forze di polizia hanno tentato di disperdere con candelotti lacrimogeni, idranti e forse altri mezzi. Nel sud della Thailandia, teatro di una ribellione separatista, scontri e violenze avrebbero provocato nel 2004 la morte di oltre 300 persone

CINA

E' salito a 122 morti accertati il bilancio delle vittime del disastro avvenuto venerdi' scorso nella miniera di Daping, nella Cina centrale. Lo afferma oggi l' agenzia d' informazione Nuova Cina. Altri 26 minatori, che si trovavano nella miniera quando c'e' stata un' improvvisa esplosione, sono dati ancora per dispersi ma le speranze di trovarli in vita sono minime. Sul luogo della tragedia, nella provincia dell' Henan, i soccorritori continuano a scavare tra le macerie. Quello di Daping, con un totale di vittime che difficilmente non raggiungera' le 148, e' il piu' grave dei numerosi incidenti avvenuti nel 2004 nelle miniere cinesi. Dall'inizio dell'anno, secondo le cifre ufficiali, piu' di 4.000 minatori sono morti in incidenti sul lavoro.

GIAPPONE

Il primo ministro del Giappone, Junichiro Koizumi, si reca oggi nel nord del Paese per costatare i danni provocati dalla serie di scosse sismiche che da sabato hanno ucciso 27 persone. I feriti sono 2.900 e i senzatetto sono 102mila. Le violente scosse, che hanno colpito nello scorso fine settimana la piccola citt? di Niigata a 250 chilometri a nord di Tokyo, sono state seguite da centinaia di repliche, cosiddette scosse di assestamento. L'ultima questa mattina, poco prima dell'alba, con una magnitudo preliminare di 4,1 gradi della scala Richter.

TIBET

Una forte scossa di terremoto ha colpito oggi il Tibet sudoccidentale. Secondo quanto riferisce la televisione statale, non ci sono feriti o danni. Il terremoto ha fatto registrare una magnitudo di 5,7 gradi della scala Richter alle 10.11 (le 4.11 in Italia). L'epicentro è stato localizzato a Zhadapulanjian, vicino all'Himalaya, secondo quanto riferisce la China Central Television. La zona ricoperta da nevi eterne è scarsamente popolata, riferisce l'emittente.

CUBA

Il leader cubano Fidel Castro ha ordinato di metter fine alla circolazione dei dollari sull'isola caraibica. A partire dal prossimo otto novembre, alberghi, negozi e altri che hanno legalmente accettato dollari in pagamento negli ultimi undici anni potranno accettare soltanto il peso convertibile. Cubani e stranieri potranno possedere dollari, ma per spenderli dovranno cambiarli in pesos con un sovraccarico del dieci per cento. Il peso convertibile viene scambiato uno a uno con i dollari e circola parallelamente al peso normale, che ha scarso valore. L'annuncio della nuova misura, varata con decreto della Banca Centrale, è stato diffuso dalla televisione nazionale. In studio era presente Castro, con il braccio al collo, mostrato dalla vita in su. Il leader cubano, 78 anni, che la settimana scorsa è caduto fratturandosi un ginocchio e un braccio, ha affermato che la questione era così importanteda richiedere la sua presenza. Ha poi aggiunto che il provvedimento giunge in risposta alle ostili politiche economiche degli Stati Uniti. Quest'anno il presidente americano George Bush ha rafforzato le sanzioni contro l'Avana, colpendo le rimesse dei cubani all'estero. Oggi Castro ha parlato anche delle pressioni esercitate da Washington su banche straniere perchè non forniscano dollari a Cuba. Il dollaro era diventato la seconda valuta sull'isola da quando il governo ne legalizzò il possesso nel 1993. I cubani all'estero inviano ogni anno circa un miliardo di dollari ai loro parenti rimasti in patria.

gror041026 (last edited 2008-06-26 09:48:51 by anonymous)