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Il "convegno" [iniziativa di Azione giovani] sulla Costituzione europea alla Sapienza di Roma di questa mattina, al quale era atteso il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini, è stato annullato. Il motivo è la contestazione del coordinamento dei collettivi della Sapienza, che da questa mattina presto manifesta con musica a tutto volume, striscioni ["Guerra, fascismo, antiproibizionismo, immigrazione: Fini tela"], fumogeni rossi. Molti studenti dei collettivi si sono riuniti sotto l'aula dove il vice premier avrebbe dovuto parlare, nella facoltà di Giurisprudenza. Il "convegno" [iniziativa di Azione giovani] sulla Costituzione europea alla Sapienza di Roma di questa mattina, al quale era atteso il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini, è stato annullato. Il motivo è la contestazione del coordinamento dei collettivi della Sapienza, che da questa mattina presto manifesta con musica a tutto volume, striscioni [[Guerra,_fascismo,_antiproibizionismo,_immigrazione:_Fini_tela]], fumogeni rossi. Molti studenti dei collettivi si sono riuniti sotto l'aula dove il vice premier avrebbe dovuto parlare, nella facoltà di Giurisprudenza.

GR ORE 19.30

Elezioni Usa

Alla fine Kerry ha rinunciato alla battaglia legale, e si è dichiarato sconfitto. Lo ha fatto dopo una giornata di altalenanti risultati, con il conteggio ancora sospeso in tre stati, tra i quali l'Ohio, che avrebbe determinato la vittoria di uno dei due contendenti. Dato per vincitore subito dopo la chiusura dei seggi dagli exit poll, kerry ha visto scemare piano piano il suo vantaqggio a favore dell'attuale presidente. La decisione di gettare la spugna è stata contrastata nel clan di Kerry, riunito nella sua casa di Beacon Hill, a Boston. Il vice John Edwards, secondo fonti a conoscenza della discussione, era dell'idea che l'ammissione della sconfitta fosse prematura. Edwards, un avvocato, voleva esser certo che ogni via fosse stato esplorata prima di dare la vittoria a Bush. Tra le ipotesi, quella di ricontare le schede dello stato cardine, come già avvenne quattro anni fa con la Florida. Intanto sono pronti i ricorsi di due potenti associazioni di difesa dei diritti civili, che hanno ricevuto almeno centomila reclami e denunce da parte di elettori che si sono visto cambiare il voto dalle micidiali macchinette elettorali sperimentate per la prima volta. Ma al di là delle questioni legali, è indubbio che oltre cinquanta milioni di americani abbiano votato per il presidente Bush, sostenendo la sua linea di condotta in politica interna e in politica estera. Non a caso festeggia la borsa, che vede continuare la possibiltà di guadagni con le commesse all'estero, soprattutto nei paesi in cui gli Usa sono impegnati in quella che definiscono ricostruzione. Non ce l'ha fatta Kerry perchè non è stato un reale antagonista al presidente uscente, ma solo una sbiadita controfigura. Contano più, per capire come si muove l'america, i 500.000 mila voti raccolti da Nader, hce non sono affatto pochi in un paese dove anche in questo caso l'affluenza alla urne è stata la più bassa del mondo occidentale: poco più del 50%, per una elezione che si diceva avrebbe cambiato il destino del mondo.

Iraq

L'Ungheria annuncia il ritiro del contingente il 31 marzo. Al Jazeera: decapitati tre militari iracheni Il primo ministro ungherese ha annunciato oggi che il 31 marzo prossimo il contingente militare ungherese in Iraq sarà ritirato. In Iraq sono stati stanziati dall'Ungheria circa 300 militari. Nel corso di una cerimonia per la fine del servizio militare obbligatorio in Ungheria, il premier Ferenc Gyurcsany ha illustrato la posizione del suo Paese. "ci sentiamo in obbligo di restare sino allo svolgimento delle elezioni irachene, ma restare più a lungo è impossibile" ha detto Gyurcsany. I 300 militari ungheresi in Iraq non sono impegnati in operazioni di combattimento. Stamane a Baghdad sono stati ritrovati i corpi senza testa di tre membri della Guardia Nazionale irachena, rapiti qualche giorno fa da un gruppo radicale islamico chiamato "Brigate dell'onorato popolo iracheno". Le immagini dell'esecuzione sono state diffuse dalla tv araba Al Jazeera. Un'autobomba a Baghdad ha causato almeno cinque morti. A Baghdad, è stato ucciso un direttore generale del ministero del Petrolio iracheno, e questa mattina un'autobomba è esplosa lungo la via che conduce all'aeroporto provocando almeno 12 morti, tutti iracheni. Sono stati sequestrati 4 camionisti giordani a Ramadi e un imprenditore americano di origine libanese. Raid aerei hanno colpito Falluja e Ramadi, mentre nel nord del Paese sono stati sabotati quattro oleodotti.

Medio Oriente. Primo si della Knesset all'indennizzo per i coloni

La Knesset ha approvato oggi in prima lettura, grazie all' appoggio esterno del partito laburista, la legge sugli indennizzi ai coloni che dovranno sgomberare gli insediamenti nella striscia di Gaza oltre a altri quattro in Cisgiordania. La proposta di legge ha avuto 64 voti favorevoli, 44 contrari e 9 astensioni. Il governo è stato però costretto a chiedere il rinvio di un' altra importante votazione: quella sulla finanziaria non essendo riuscito ad assicurarsi una maggioranza.

  • La votazione, che era pure in programma oggi, è stata rinviata, a quanto pare, alla settimana prossima per dare tempo agli sforzi di assicurarsi la maggioranza del premier Ariel Sharon e del ministro delle finanze Benyamin Netanyahu.

palestina Tassista palesinese ucciso a Rafat

  • L’esercito israeliano ha ucciso un palestinese nella città di Rafah, nell’estremo sud della Striscia di Gaza, distrutto una quindicina di case palestinesi e una moschea. Lo ha reso noto l’agenzia palestinese Wafa. Rafit al-Hums, 26 anni, è morto dopo essere stato raggiunto alla testa dai colpi d’arma da fuoco, sparati dalle torrette israeliane di vigilanza, mentre si trovava nel centro di Rafah. Prima dell’alba circa 35 veicoli blindati, tra i quali carri di combattimento e ruspe, erano entrati nei quartieri Brasil e al Salam del campo profughi di Rafah, quasi al confine con l’Egitto, alla ricerca dei tunnel attraverso i quali - secondo gli israeliani - passano le armi di contrabbando. Nel corso dell’incursione, l’esercito ha distrutto una quindicina di case e, tra gli immobili, anche la moschea Dhau al Nurain, nel quartiere noto come Blocco O; un tempio che - secondo fonti palestinesi - aveva una cinquantina d’anni ed è il settimo luogo di culto musulmano distrutto a Rafah negli ultimi tre anni.

Costa d'Avorio Disordini in carcere ad Abidjan, 4 morti Quattro persone sono morte e una ventina sono rimaste ferite in seguito a disordini esplosi nel principale carcere della Costa d’Avorio. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali, precisando che secondo la ricostruzione fornita dal direttore della prigione di Maca ad Abidjan, principale città nel sud del Paese, le tensioni sono iniziate martedi mattina presto, quando alcuni detenuti hanno cominciato a protestare per la mancanza di acqua all’interno della struttura penitenziaria. La protesta è cresciuta col passare delle ore e alcuni prigionieri hanno anche cercato di approfittare della confusione per darsi alla fuga. L’intervento della polizia ha riportato la situazione sotto controllo. L’amministratore della prigione, Francis Guei, ha precisato che due, delle quattro vittime, sono morte per colpi di arma da fuoco e altre due per ferite di arma da taglio.

USA NO AI MATRIMONI GAY SI' ALLA RICERCA SULLE STAMINALI

  • Undici Stati Usa hanno detto no al matrimonia tra omosessuali, la California ha approvato la ricerca sulle cellule staminali, mentre l'Arizona ha approvato la legge sul controllo degli immigrati. Sono questi i risultati di tre dei 163 referendum votati ieri dagli americani di 34 Stati. Arkansas, Georgia, Kentucky, Michigan, Mississippi, Montana, North Dakota, Oklahoma, Ohio, Oregon e Utah hanno approvato l'emendamento alla costituzione che statuisce che il matrimonio avviene solo fra un uomo e una donna. I cittadini dell'Arizona hanno accolto la "Proposition 200", la prima iniziativa referendaria di questo genere negli Stati Uniti. La proposta, volta a contrastare la clandestinità, obbliga gli immigrati a presentare i documenti di regolarizzazione ogni qualvolta si rivolgano ai servizi pubblici, come l'assistenza medica e alimentare. Allo stesso tempo, prevede che i medici e i vari dipendenti pubblici impiegati presso i servizi per gli immigranti, come mense e ricoveri, denuncino i clandestini. Nel caso in cui non lo facessero, incorrerebbero in provvedimenti punitivi. Tra le altre proposte referendarie votate dagli Usa, l'Alaska ha respinto la legalizzazione della marijuana, accolta invece dal Montana che diventa così il decimo Stato Usa a legalizzare la sostanza stupefacente per scopi terapeutici. In Oregon è stata invece respinta una misura che prevedeva di di estendere l'attuale programma di somministrazione di sostanze stuipefacenti. la Florida e il Nevada hanno sottoposto a referendum un aumento del salario minimo; la Florida ha approvato una misura che limita il diritto alla privacy delle donne che intendono abortire, consentendo così di poter emenare un alegge che prevede di informare i genitori della donna.

italia

Roma La Sapienza. Fini contestato dagli studenti annullato il convegno

Il "convegno" [iniziativa di Azione giovani] sulla Costituzione europea alla Sapienza di Roma di questa mattina, al quale era atteso il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini, è stato annullato. Il motivo è la contestazione del coordinamento dei collettivi della Sapienza, che da questa mattina presto manifesta con musica a tutto volume, striscioni Guerra,_fascismo,_antiproibizionismo,_immigrazione:_Fini_tela, fumogeni rossi. Molti studenti dei collettivi si sono riuniti sotto l'aula dove il vice premier avrebbe dovuto parlare, nella facoltà di Giurisprudenza. Al termine del giornale radio una corrispondenza in diretta.

SCIOPERO DEGLI STUDENTI A BRESCIA

Scuole in piazza oggi contro la Riforma Moratti che introdurrà divisioni di classe tra gli studenti e favorirà la mercificazione del sapere. Buon risultato questa mattina per il primo sciopero unitario organizzato dai tre collettivi presenti nelle scuole bresciane: collettivo studenti in lotta, rete atlantide e collettivo Movimento studentesco bresciano. In corteo partito da Piazza Garibaldi ha visto la partecipazione di oltre 1500 studenti: particolarmente nutriti gli spezzoni di Arnaldo, gambara, Calini e di Leonardo e Copernico, ma alla manifestazione erano presenti quasi tutti gli istituti superiori.Passando sotto l’enorme pannello pubblicitario della mostra di Monet che ricopre un intero lato dell’ex ospedalino dei bambini il corteo si è fermato: mentre alcuni compagni del cs Magazzino 47 srotolavano sul pannello un grande striscione con scritto DeMONETizziamo Monet, la cultura e di tutti, no alla privatizzazioni, dall’impianto di amplicazione che apriva la manifestazione un ragazzo del collettivo studenti in lotta spiegava perché si contestava il biglietto troppo oneroso per accedere alla mostra ricordando i costi eccessivi di libri, trasporti e di occasioni culturali che devono sopportare gli studenti .

Fiat il 5 novembre sciopero di 4 ore in tutta Italia

Venerdì 5 novembre si svolgerà in tutta Italia lo sciopero nazionale di 4 ore per turno dei lavoratori di Fiat Auto, della partecipata Powertrain (joint venture con Gm) e delle aziende dell'indotto auto. Lo sciopero è stato proclamato da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Fismic-Confsal in conseguenza del giudizio negativo dell'incontro avuto a Torino, il 6 ottobre, col nuovo amministratore delegato di Fiat Auto, Herbert Demel. I sindacati dei metalmeccanici si sono dichiarati del tutto insoddisfatti rispetto al piano illustrato dai vertici aziendali sia per quanto riguarda le prospettive di Fiat Auto, sia per quanto riguarda le intenzioni del gruppo di usufruire di prodotti di fornitori attivi fuori dall'Europa, compromettendo il futuro dell'indotto auto nel nostro paese. In Piemonte, a Torino, in occasione dello sciopero che riguarderà sia gli stabilimenti Fiat che le numerose imprese dell'indotto, si terrà in mattinata una manifestazione cittadina.

  • In Lombardia, ad Arese (Milano) ci sarà una manifestazione fuori dagli stabilimenti dell'Alfa. In Emilia-Romagna lo sciopero riguarderà la Magneti Marelli e le imprese dell'indotto. In Toscana, i lavoratori dell'indotto auto daranno vita a due manifestazioni: una a Firenze e l'altra a Livorno.

In Molise, a Termoli, sciopererà lo stabilimento Powertrain mentre in Abruzzo vi sarà una manifestazione esterna davanti allo stabilimento della Sevel di Atessa (Chieti). In Campania si sciopera fuori dallo stabilimento Fiat-Alfa di Pomigliano D'Arco e alla Fma di Pratola Serra (Avellino). In Puglia, scioperano gli stabilimenti della Magneti Marelli e dell'indotto. Infine in Sicilia, sciopera lo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Alla manifestazione, che si terrà davanti alla fabbrica, parteciperanno anche i lavoratori delle imprese dell'indotto. Alla giornata di lotta non potranno partecipare né i lavoratori della Fiat di Cassino né quelli della Sata di Melfi che si trovano, in questi giorni, in cassa integrazione. (A)

morti bianche

  • Un uomo di 46 anni, Pasquale Pellegrino, di Pescara, è morto questa mattina a seguito di un incidente avvenuto in un capannone, situato al confine tra Spoltore e Pescara, all'interno del quale poi si è sviluppato un principio d'incendio. Il capannone dove si trovava è di proprietà del fratello, titolare di un'azienda che opera nel campo dello smaltimento dei rifiuti. Al momento dell'incidente l'uomo stava lavorando con una mola. I Carabinieri stanno cercando di accertare se è rimasto fulminato o se è morto a seguito dell'incendio. Quando sul posto sono arrivati i soccorsi, i vigili del fuoco e il 118 in elisoccorso, era troppo tardi. L'uomo era già morto.

Acerra allevatori denunciano la nascita di agnelli deformi

A poche ore dalla nascita di un agnello deforme nel pomeriggio di ieri ad Acerra (Napoli), in mattinata gli allevatori Mario e Vincenzo Cannavacciuolo hanno reso noto che un altro ovino è venuto alla luce oggi con diverse malformazioni. Secondo gli allevatori la nascita dei due agnelli, entrambi morti poche ore dopo, che presentano malformazioni agli occhi, gola, bocca ed in altre parti del corpo, "è legata all'inquinamento del suolo da diossina. E' proprio contro questa inquinamento che anche gli allevatori sono stati in prima linea, nelle scorse settimane, nella protesta contro la realizzazione ad Acerra di un impianto per la termovalorizzazione dei rifiuti. Ormai sono oltre quaranta le pecore nate con varie deformità - hanno affermato i fratelli Cannavacciuolo - Il nostro gregge è stato decimato da malattie dovute ad una alimentazione sbagliata, perché l'erba di cui si cibano è inquinata. Noi viviamo di pastorizia, e sebbene in passato la nostra attività andasse a gonfie vele, ora siamo al limite della sopravvivenza.

COSENZA CITTA´APERTA CONTRO LA NUOVA INQUISIZIONE

Il due dicembre a Cosenza comincera´ il processo in corte d´Assise per tredici compagni e compagne del movimento noglobal. L´accusa e´ di aver costituito, col tramite di un’associazione sovversiva, una cupola capace di tele-guidare il movimento nei controvertici di Napoli e Genova 2001 per devastare le città al fine di attentare all’ordine costituzionale e sovvertire l’ordine economico dello stato. Con queste ed altre gravissime contestazioni (cospirazione, propaganda sovversiva, associazione a delinquere ecc) entra quindi nel vivo una vicenda processuale che ebbe l’attenzione di tutta l’Italia pochi giorni dopo il Social Forum di Firenze del 2002 con l’arresto “cautelare” di 18 attivisti meridionali. L’enorme solidarietà popolare (che portò a manifestare nelle strade di Cosenza oltre 100.000 persone), mise immediatamente in evidenza il carattere pretestuoso, tragicomico e incongruente del teorema accusatorio. Un teorema che legge uno straordinario fenomeno politico come il prodotto di un’organizzazione verticista e criminale e che così ribalta il quadro delle responsabilità sui fatti di Napoli e di Genova 2001. Malgrado tutto pero´ quel teorema accusatorio costringe ancora oggi tre attivisti all’obbligo di firma e soprattutto si è concretizzato nella richiesta di rinvio a giudizio per 13 persone con accuse che prevedono pene molto pesanti. La costituzione di parte civile del Governo italiano che chiede 5 milioni di euro per “Danni d´immagine”(!) conferma il permanere di una “committenza politica” del processo. Come nell´analogo procedimento che si conduce a Genova con pesantissime accuse contro altri 26 compagni, manifestanti contro il G8, si evidenzia percio´ non solo un´intento vendicativo, ma anche uno scopo intimidatorio ed il tentativo di sperimentare e “affinare” gli strumenti repressivi per adattarli alla nuova emergenza delle lotte sociali. In quest´ultimo anno infatti il meridione italiano e´stato scosso da autentiche ribellioni popolari innescate dal diritto alla salute, al reddito e alla salvaguardia ambientale. Come dimostrano Melfi, Scanzano e Acerra alcuni tra i temi piu´scottanti su cui si e´schierato il movimento noglobal tendono a diffondersi “motu proprio” secondo i processi orizzontali e reticolari tipici dei grandi movimenti di massa. E´ evidente che al tempo della guerra permanente i governi della barbarie non possono permetterlo...! Percio´ con i processi sul Global Forum di Napoli e il G8 di Genova si apre una battaglia politica la cui posta in palio non e´ “soltanto” la sorte personale di decine di compagni e compagne e neppure la fondamentale affermazione della verita´storica e sociale su quelle giornate, ma la possibilita´ stessa di continuare a ostacolare la nuova barbarie della guerra e della devastazione sociale e ambientale. L'unica "vittoria" possibile, in simili processi, non potra´ pertanto limitarsi al piano giudiziario, ma dovra` essere la presa di coscienza in tutto il paese che nel 2001 ci fu una calcolata e drammatica sospensione dello stato di diritto: si estesero a uno straordinario fenomeno politico quei dispositivi di violazione dei diritti della persona che sempre piu´ vengono sperimentati sui soggetti deboli della societa´ a partire dai migranti. Percio´ facciamo appello ai movimenti, ai lavoratori, alle forze politiche e sindacali sinceramente democratiche, per combattere con l´informazione e la mobilitazione l´affermarsi di questa moderna inquisizione. Affinché Cosenza diventi nuovamente una “citta´ aperta”, pronta a riaccogliere, come nel 2002, una mobilitazione generale del “movimento dei movimenti” con una manifestazione nazionale il 27 novembre ´04 ed un assemblea contro la distruzione dei diritti e delle garanzie sociali il 28 novembre. La settimana di mobilitazioni a Cosenza si concluderà con un presidio di massa sotto il tribunale il giorno dell’avvio del processo giovedì 2 dicembre alle ore 9.00. SABATO 27 NOVEMBRE 2004 – ore 15.00 MANIFESTAZIONE NAZIONALE A COSENZA

appello per il 6 novembre Contro LA PRECARIETA' DEL LAVORO E DELL'ESISTENZA che si diffonde e ci umilia COSTRUIAMO LA LIBERAZIONE DAL LAVORO, DALLE MERCI, DAL POTERE

A tutti /e affittati, appaltati, articolisti a progetto, apprendisti, borsisti, braccianti, cassaintegrati, corsisti, determinati, flessibili, generici, indeterminati, inquinati, intermittenti, invendibili, invisibili, licenziati, lpu/lsu, malpagati, migranti, minorenni, mobilitati, mobbizzati, pensionati al minimo, ricercatori, saltuari, stagisti, , usagetta, mutanti, zappaterra DIAMO VOCE, GAMBE, PROGETTO AL MOVIMENTO CHE RECLAMA REDDITO - DIRITTI - DIGNITA' parade h. 14.00 piazza esedra

G.R. 13,00

ELEZIONI USA

L'OHIO SI CONFERMA COME STATO CRUCIALE PER LA VITTORIA - Ancora una volta l'Ohio si conferma come lo Stato cruciale per la vittoria dei candidati repubblicani nelle presidenziali Usa. In questo Stato che assegna 20 voti elettoriali, il risultato provvisorio vede il presidente uscente George W. Bush in testa di circa 145.000 voti sullo sfidante democratico, John Kerry, ma ci sono ancora circa 180.000 voti provvisori che potranno essere contati solo tra dieci giorni. Restano anche da scrutinare i voti per procura in almeno 54 delle 88 contee dello Stato. Tuttavia sembra assai remota a questo punto un rimonta di Kerry su Bush. Bush al momento conduce con 254 voti elettorali contro i 252 di Kerry, e la quasi certa vittoria nell'Ohio potrebbe dargli i voti elettorali necessari per raggiungere la quota di 270, necessaria per la riconferma alla Casa Bianca.

Il presidente George W. BUsh e' convinto di aver conquistato un secondo mandato alla Casa Bianca perche' il margine di distacco nell'Ohio e' comunque insormontabile. Il presidente ha comunque deciso di rimandare la dichiarazione formale di vittoria per dare il tempo allo sfidante democratico John Kerry di "riflettere" sui risultati. Lo ha reso noto il capo dello Staff della Casa Bianca, Andy Card.

E così gli elettori ed elettrici resteranno con il fiato sospeso e dovranno aspettare ben oltre la notte: la suspense è legata al voto in Ohio e' destinata a durare 11 giorni. Lo ha detto il segretario di stato dell'Iowa, dove il margine tra George W. Bush e John Kerry e' di appena 153mila voti. "Il mio consiglio e' di fare un respiro profondo e rilassarsi" ha detto Ken Blackwell dagli uffici della commissisone elettorale di Columbus, "non possiamo anticipare quale sara' il risultato"

VOTO ALLA CAMERA USA CONTROLLO RESTA IN MANO AI REPUBBLICANI - Resta nelle mani del Partito Repubblicano il controllo sulla Camera dei Rappresentanti federale di Washington, per rinnovare tutti i cui 435 deputati si e' votato in concomitanza con le presidenziali Usa.

INTANTO IL CAPO OSSERVATORI RUSSI NON VEDE SERIE VIOLAZIONI - Il presidente della commissione elettorale centrale di Mosca, Aleksandr Veshniakov, principale esponente della delegazione di osservatori russi che hanno seguito il voto americano, ha affermato oggi di non aver verificato alcuna seria irregolarita' o violazione delle procedure nello scrutinio. Ho visitato cinque seggi nello Stato della California e non ho riscontrato alcuna denuncia di violazioni in grado di incidere sul risultato delle elezioni, ha detto Veshniakov, parlando dagli Stati Uniti all'agenzia russa Interfax. Egli ha tuttavia sottolineato di essere rimasto sorpreso per il fatto che alcuni Stati degli Usa abbiano rifiutato di ammettere nei seggi gli osservatori internazionali, inclusi quelli europei dell'Osce. Si tratta di divieti imposti dalle legislazioni locali di tali Stati, ha rilevato Veshniakov sulle quali - come gli e' stato spiegato - le autorita' federali americane non possono intervenire

NO AI MATRIMONI GAY SI' ALLA RICERCA SULLE STAMINALI - Undici Stati Usa hanno detto no al matrimonia tra omosessuali, la California ha approvato la ricerca sulle cellule staminali, mentre l'Arizona ha approvato la legge sul controllo degli immigrati. Sono questi i risultati di tre dei 163 referendum votati ieri dagli americani di 34 Stati. Arkansas, Georgia, Kentucky, Michigan, Mississippi, Montana, North Dakota, Oklahoma, Ohio, Oregon e Utah hanno approvato l'emendamento alla costituzione che statuisce che il matrimonio avviene solo fra un uomo e una donna. I cittadini dell'Arizona hanno accolto la "Proposition 200", la prima iniziativa referendaria di questo genere negli Stati Uniti. La proposta, volta a contrastare la clandestinità, obbliga gli immigrati a presentare i documenti di regolarizzazione ogni qualvolta si rivolgano ai servizi pubblici, come l'assistenza medica e alimentare. Allo stesso tempo, prevede che i medici e i vari dipendenti pubblici impiegati presso i servizi per gli immigranti, come mense e ricoveri, denuncino i clandestini. Nel caso in cui non lo facessero, incorrerebbero in provvedimenti punitivi. Tra le altre proposte referendarie votate dagli Usa, l'Alaska ha respinto la legalizzazione della marijuana, accolta invece dal Montana che diventa così il decimo Stato Usa a legalizzare la sostanza stupefacente per scopi terapeutici. In Oregon è stata invece respinta una misura che prevedeva di di estendere l'attuale programma di somministrazione di sostanze stuipefacenti. la Florida e il Nevada hanno sottoposto a referendum un aumento del salario minimo; la Florida ha approvato una misura che limita il diritto alla privacy delle donne che intendono abortire, consentendo così di poter emenare un alegge che prevede di informare i genitori della donna.

ITALIA

Fiat Termini Imerese, al via tre giorni di mobilitazione - Una situazione difficile e complessa visto che lo stesso stabilimento termitano produce in media 45 automobili al giorno in meno rispetto alle prime previsioni dello stesso piano industriale. Cio' nonostante Fiat auto non riesce a smaltire le scorte. Una condizione nella quale viene messa a rischio anche l'annunciata riconversione di Termini che dovrebbe avvenire entro giugno 2005. Da luglio, infatti, Sicilafiat dovrebbe essere l'unico stabilimento di assemblaggio della Lancia Ypsilon. Il progetto, pero', doveva essere accompagnato da investimenti di varia natura dei quali non c'e' traccia. Si tratta di interventi sia sullo stabilimento, sia da richiedere alle imprese dell'indotto che, infine, sulla viabilita' e sui sistemi di trasporto dall'area industriale di Termini al resto d'Europa

CARABINIERI IN VETRINA dove ? DOMANI A MILANO IN PIAZZA SCALA - Domani, in occasione della celebrazione dell'Unita' Nazionale e della giornata delle Forze Armate, l'Arma dei Carabinieri allestira' a Milano la "vetrina" in Piazza della Scala, ospite della Maison Trussard

gror041103 (last edited 2008-06-26 09:53:14 by anonymous)