Iraq

Avevano dichiarato una settimana fa che la battaglia di Falluja era conclusa, poi avevano aggiunto che ci sarebbero voluti altri giorni. Giorni che sono infiniti per la popolazione della città, ancora oggi sottoposta al fuoco dei bombardamenti. Le forze americane hanno bombardato anche stamattina con l'artiglieria la parte sud della citta' di Falluja. Lo ha constatato un fotografo dell'Afp al seguito delle truppe Usa, che hanno lanciato l'attacco alla citta' sunnita l'8 novembre. Nel nord vengono evacuati i cadaveri, di cui non si sa ancora il numero preciso, anche se l'ultima cifra fornita è ancora al rialzo, si parla di 1600 morti. Cifra sicuramente lontana dal vero, e già altissima se si pensa che prima dell'attacco le stesse forze Usa avevano detto che nella città c'erano "400 ribelli". Se queste cifre fossero entrambe vere, starebbero a significare che i 2/3 dei morti sono civili, un dato agghiacciante anche in una guerra sporca come questa.

La Croce Rossa internazionale (Cric) è tornata oggi ad esprimere la sua grave preoccupazione per la sorte della popolazione civile di Fallujah. la Croce Rossa ha chiesto che un organismo indipendente possa recarsi sul posto per valutare la situazione in città dove ancora non ci sono corrente elettrica e acqu potabile. Per questo, dice la Cric, è essenziale che venga aperto un "corridoio umanitario". Con una dichiarazione alla Bbc un portavoce della Croce Rossa Internazionale Ahmed Rawi,è tornato a denunciare la gravità della situazione. La "nostra prima preoccupazione - conclude Rawi - è la sicurezza e il benessere dei civili. La situazione è molto preoccupante". Iin città, ripotrtano diverse fonti giornalistiche, si continua a combattere con I marine Usa che hanno effettuato nuovi bombardamenti su diverse case dove si crede siano asserragliati gruppi di ribelli.

Un'autobomba è esplosa stamattina vicino a un convoglio militare statunitense nel settore occidentale di Baghdad, uccidendo due persone. Lo ha riferito il capitano di polizia Ahmed Shihab. L'esplosione si è verificata alle 9.45 ora locale (le 7.45 in Italia) vicino al commissariato di Yarmouk, al passaggio di un veicolo blindato. Nell'incidente sono rimaste ferite cinque persone. Per il momento, l'esercito americano non ha dato conferma delle vittime.

Due civili sono rimasti uccisi e tre feriti nell'esplosione di una bomba nascosta sul ciglio di una strada nel centro di Kirkuk, 290 chilometri a nord di Baghdad. La deflagrazione si è verificata nelle vicinanze di un centro di reclutamento e una stazione di autobus stamattina, in piena ora di punta, come ha sottolineato il generale Anwar Mohammed Amin della Guardia Nazionale irachena. Per il momento, non sono disponibili altri dettagli sull'episodio.

Il governo ungherese ritirerà le proprie truppe dall'Iraq nel più breve tempo possibile: lo ha affermato il Piamo ministro Ferenc Gyursany in un'intervista rilasciata alla rete televisiva di Stato Tv2. "Se dobbiamo farli tornare a casa, occorrerà farlo il più presto possibile ed evitando qualsiasi conflitto", ha spiegato Gyursany dopo che lunedì scorso i partiti dell'opposizione di centrodestra hanno bocciato in Parlamento la proposta del governo socialista di prorogare di 3 mesi la missione ungherese in Iraq.

A dispetto del brutto colpo subito a Falluja, la guerriglia in Iraq e' destinata ad essere sempre piu' attiva, a fomentare la resistenza, a continuare a seminar morte: l'amara previsione e' di un documento segreto messo a punto dall'intelligence dei Marine Usa e distribuito ai vertici dell'esercito in Iraq. Il rapporto e' finito sulle pagine del 'New York Times', il quotidiano statunitense con il quale un ufficiale Usa ha ammesso che si tratta di un documento "brutalmente onesto". E il documento appare in palese contraddizione con quanto il governo Usa e quello ad interim iracheno vanno ripetendo da giorni, ovvero che la resistenza a Falluja e in Iraq settentrionale sia ormai piegata.

Palestina

Ha suscitato scandalo e disgusto in Israele la rivelazione, apparsa sul sito internet del quotidiano Yediot Ahronot, delle profanazione di corpi di militanti palestinesi uccisi da parte dei militari dell'esercito. Il servizio, che verrà pubblicato oggi, venerdì, nell'edizione cartacea del giornale, mostra le foto di soldati israeliani che giocano con membra staccate, e posano accanto a cadaveri crivellati di proiettili. Le autorità militari israeliane hanno definito "non accurato" il resoconto, e promesso comunque un'inchiesta. "La moralità, la purezza nel combattimento e nello spirito dell'esercito israeliano sono ciò che ci dà legittimazione di fronte ai nostri occhi e agli occhi di tutta la società israeliana", si legge in un comunicato dell'esercito.

Tremila militari israeliani, quasi tutti della riserva e facenti parte del gruppo noto come "Scudo di Difesa", hanno firmato una petizione contro il piano di sgombero dalla Striscia di Gaza voluto dal premier Ariel Sharon. Lo scrive nel sito internet il quotidiano Haaretz. I militari hanno dichiarato che non prenderanno parte alle eventuali operazioni di sgombero. La raccolta delle firme andrà avanti e, quando avranno raggiunto le diecimila, la petizione contro lo sgombero verrà presentata al primo ministro e al capo di Stato Maggiore. Il 61% degli israeliani, invece, è favorevole al ritiro unilaterale dalla Striscia di Gaza difeso dal governo del premier Ariel Sharon: è quanto risulta da un sondaggio del quotidiano israeliano Ha'aretz. Il ritiro, al quale si oppongono i partiti nazionalisti e religiosi e anche parte del Likud, il partito del premier, dovrebbe avvenire nella primavera del 2005 e riguarderebbe anche quattro insediamenti della Cisgiordania.

afganistan

droga

L'Afghanistan si avvia a diventare di nuovo un "narco-Stato". In base ai dati forniti dall'ONU la coltivazione del papavero da oppio è aumentato del 64%, e solo il cattivo tempo ha impedito di raggiungere un nuovo record in termini di raccolta. Attualmente l'Afghanistan produce l'87% dell'oppio mondiale. Nonostante i progressi politici nel Paese, è in forte aumento anche il contrabbando illegale di sostanze stupefacenti, che è diventato "il principale motore della crescita economica e il legame più saldo tra popolazioni prima in conflitto", come si legge nel rapporto: l'esportazione di oppio ha raggiunto un valore stimato di 2,8 miliardi di dollari, pari a oltre il 60% del pil afgano del 2003.

rapimenti

"Non ci sono novità", ha detto lapidario il portavoce del ministero degli Interni afgano, Latfullah Mashal, riferendosi ai tre funzionari dell'Onu rapiti a Kabul ormai tre settimana fa. Secondo le autorità afgane, i tre, un diplomatico filippino Angelito Nayan, una donna irlandese-britannica Annetta Flanigan e una donna kosovara Shqipe Hebibi, sarebbero tenuti segregati in qualche nascondiglio nell'area di Kabul, dopo il rapimento avvenuto il 28 ottobre scorso. Il gruppo talibano che ha rivendicato il sequestro ha chiesto in cambio della liberazione il rilascio di 26 loro compagni tenuti prigionieri nelle carceri afgane o statunitensi. I militari americani rifiutano lo scambio. Mashal ha detto che i tre dipendenti delle Nazioni unite sono nelle mani di una banda criminale e che la polizia afgana ha predisposto numerosi posti di blocco attorno alla capitale, per evitare che gli ostaggi vengano allontanati da Kabul. Manoel de Almeida e Silva, portavoce dell'Onu, non ha voluto rilasciare commenti sui motivi del rapimento e non si sbilancia sull'ipotesi politica o mercenaria del sequestro. Secondo funzionari governativi afgani ci sarebbero delle trattative in corso per raggiungere un accordo su un riscatto, notizia smentita invece da una fonte vicina ai rapitori. Altre fonti ancora parlano di un sequestro su commissione degli oppositori di Hamid Karzai, il neo eletto presidente afgano, che fra le promesse elettorali, ha anche fatto quella di voler eliminare le milizie dei signori della guerra che ancora controllano le regioni lontane dalla capitale e il narcotraffico.

Attentati razzisti in europa

Il cimitero ebraico della cittadina di Aldershot nello Hampshire (Gran Bretagna) è stato profanato da vandali antisemiti che hanno disegnato svastiche e simboli nazisti sulle pietre tombali. Lo riferisce il quotidiano Haaretz nel sito on line, citando la polizia locale. I gesti antisemiti sono relativamente rari in Gran Bretagna, che ospita circa 265mila cittadini di religione ebraica. Tuttavia, i membri della comunità ebraica hanno avvertito che di recente l'antisemitismo appare in aumento.

Attentato, la notte scorsa, contro una moschea nella localita' di Sinsheim, nel sudest della Germania. Secondo quanto riferito da fonti locali, alcuni sconosciuti avrebbero lanciato una bottiglia piena di benzina contro la porta d'ingresso della moschea, provocando un incendio che e' stato tempestivamente domato. Il fuoco ha causato solo danni alla porta, senza danneggiare l'interno dell'edificio.

Iran nucleare

L'Iran non ha nessun sito nucleare segreto ne' materiale non dichiarato. Lo ha detto oggi un responsabile iraniano, smentendo un gruppo di opposizione che denunciava l'esistenza di un 'sito segreto'. L'Iran potrebbe anche rispondere favorevolmente a una domanda di ispezione di questo sito - ha detto Hossein Mussavian, portavoce della squadra di negoziatori sul nucleare iraniano. Nel nostro rapporto consegnato all'Aiea abbiamo indicato tutti i siti e tutti i materiali nucleari che possediamo, ha aggiunto. Mussavian ha anche smentito che l'Ira avesse ricevuto nel 2001 uranio arricchito di qualita' militare dal padre della bomba atomica pachistana, Abdul Qadeer Khan. techno

La polizia austriaca ha arrestato otto persone con l' accusa di aver organizzato rave party in tutta Europa, compresa l'Italia, nei quali vendevano stupefacenti ai partecipanti. Lo ha riferisce oggi la polizia di Graz, nel salisburghese. Il capo dell' Invisible Freak Project, questo il nome che si erano dati gli organizzatori, proviene dal sud della Stiria, ed e' tuttora latitante insieme ad altri complici. Oltre agli otto arrestati, tutti di eta' tra i 23 e 27 anni, ci sono anche altre otto persone sotto inchiesta che stanno per essere interrogate.

Esecuzione in texas

Condannato a morte per un omicidio che ha sempre sostenuto di non avere commesso, Anthony Fuentes e' stato messo a morte mercoledi' sera, nel carcere di Huntsville, in Texas. Prima di spirare, Fuentes ha affermato che la verita' sull'assassino di Robert Tate saltera' fuori: Ma - ha aggiunto - non e' saltata fuori in tempo per salvarmi la vita. Fuentes aveva ammesso di essere stato uno dei quattro uomini che, dieci anni or sono, compirono una rapina in un negozio di Houston. Ma ha sempre negato di essere responsabile dell'uccisione di Tate, che venne soprannominato il Buon Samaritano perche' cerco' di fermare un rapinatore. Prima di ricevere l'iniezione letale, Fuentes ha detto di avere trovato la pace, ha salutato la sua famiglia e ha affermato: Non e' giusto che gli inquirenti mentano e che convincano i testimoni a dire quello che hanno bisogno che dicano.

ambiente

E' cominciato stamane, davanti al giudice Luisa Carta, il processo per le esalazioni della cokeria di Cornigliano a carico di 14 imputati tra cui Emilio Riva, nella qualita' di presidente del consiglio di amministrazione della societa' Ilva e i figli, tutti legali rappresentanti, Fabio Arturo (vice presidente), Claudio e Nicola (consiglieri). Le accuse nei loro confronti sono quelle di aver provocato emissioni moleste di idrocarburi nocivi alla salute pubblica e di aver tenuto in attivita' gli impianti anche quando l' autorizzazione era scaduta. Gli episodi si sarebbero verificati dal 1995 al 7 febbraio 2002, quando la cokeria e' stata chiusa. Secondo le consulenze, ribadite oggi in aula da due testi d' accusa, da allora la qualita' dell' aria e' migliorata notevolmente: il benzoapirene e' sceso infatti da 7 milligrammi a 1 milligrammo a metro cubo, al di sotto cioe' del limite previsto dalle normative contro l' inquinamento.

Quindici giorni di arresto per i tre responsabili di Radio Vaticana, con sospensione della pena condizionata all'eliminazione delle molestie e al risarcimento dei danni per i cittadini di Cesano. E' la richiesta avanzata dalla Procura di Roma nel processo che vede imputati i vertici di Radio Vaticana accusati di "getto pericoloso di cose" in relazione all'emissione nociva di onde elettromagnetiche provenienti dagli imputati di Santa Maria in Galeria. Il rappresentante della pubblica accusa, e' andato giu' duro quando si e' soffermato sul comportamento assunto dagli imputati e dal Vaticano: Sin dall'inizio si e' rifiutato qualunque dialogo con i cittadini, si e' rifiutato ogni tipo di controlli. Non si e' risposto alle richieste di chiarimenti inoltrati dalla magistratura romana che cercava di capire che cosa fosse successo. E' impossibile mettere piede in Radio Vaticana - ha detto Amendola -, non si puo' entrare e noi non ci siamo riusciti. L'emittente si e' difesa sostenendo addirittura che i denuncianti fossero degli abusivi, come se fosse lecito per quei cittadini stare male o avere disturbi.

Lavoro Lo Slai Cobas ha proclamato uno sciopero di otto ore per la giornata di sabato prossimo contro la decisione dell'azienda di destinare 2000 addetti, tra Fiat ed aziende collegate, alla lavorazione dell'Alfa 147. Secondo il sindacato gia' sabato scorso la protesta operaia ha registrato una forte adesione: a fronte delle 312 vetture da produrre programmate dall'azienda ne sono state prodotte solo 120, tutte incomplete.

Cile

Ed e' in corso il vertice dellaComunita' economica Asia-Pacifico o APEC, a santiago del cile.