GR ORE 13,00
M.O./ ANP, BARGHOUTI POTREBBE CANDIDARSI ALLE PRESIDENZIALI
Il più popolare tra i leader palestinesi che potrebbe succedere a Yasser Arafat alla presidenza dell'Autorità palestinese è certamente Marwan Barghouti, il leader dei Tanzim, attualmente detenuto in Israele dove sta scontando una condanna a cinque ergastoli per terrorismo. Tuttavia non è chiaro se egli si candiderà alle presidenziali indette per il 9 gennaio prossimo a seguito della scomparsa di Arafat (morto a Parigi lo scorso 11 novembre). Sua moglie Fadwa ha comunque detto in un'intervista al New York Times pubblicata oggi che se BArghouti "sentirà che servire come presidente possa rispondere agli interessi del suo popolo, di certo non esiterà" a candidarsi. Fonti vicine a Barghouti hanno detto che se Fatah sceglierà come candidato per le presidenziali Abu Mazen, il leader dell'Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), lui appoggerà molto probabilmente questa scelta. Fadwa Barghouti ha detto di non sapere se il marito si farà da parte nel caso in cui sarà scelto infine come candidato il sessantanovenne Abu Mazen, figura non molto popolare tra i palestinesi, ma da lei definito "una persona sincera". Fadwa Barghouti ha detto infine che il marito ammirava "l'impegno di Arafat verso il popolo palestinese", sebbene avesse delle riserve "sulla questione della democrazia e della corruzione". La donna ha anche raccontato che il marito, che ha 45 anni, ha imparato l'inglese nelle carceri israeliane. Tra le sue letture i testi di Marx e le biografie dei leader israeliani. L'ultimo libro da lui letto è la biografia dell'ex presidente Usa Bill Clinton.
SPAGNA/ CONFERMATO ARRESTO PER 5 MILITANTI ETA
- E' stato confermato l'arresto per cinque dei 17 sospetti militanti dell'organizzazione separatista basca dell'Eta arrestati il 16 novembre scorso dalla polizia spagnola in una retata svoltasi in varie località dei paesi Baschi e della Navarra. Altri nove militanti devono ancora essere interrogati dalla magistratura. Almeno uno è stato posto in libertà provvisoria. Lo riferisce l'agenzia Europa Press. Le persone fermate farebbero parte dell'apparato logistico dell'organizzazione ed avrebbero collaborato nel dare rifugio ai militanti operativi ed a facilitarne il passaggio in territorio francese, oltre a fornire informazioni utili per gli attentati; alcune delle persone arrestate sarebbero indagate anche per l'omicidio di un assessore avvenuto nel 2001 a Leiza. Nell'operazione, coordinata dal giudice dell'Audiencia Nacional Baltasar Garzon, sono state fermate 7 persone nella provincia basca di Guipuzcoa, 3 in quella di Vizcaya, 2 in quella di alava e 5 nella vicina regione della Navarra.
IRAQ
Scontri sono scoppiati nella moschea sunnita di Abu Hanifa, nel quartiere di Adhamiya a Baghdad, dopo che agenti della Guardia Nazionale irachena vi avevano fatto irruzione al termine delle preghiere del venerdi' festivo, il primo dopo la fine del Ramadan. Lo hanno riferito fonti giornalistiche sul posto, secondo cuoi almeno due persone sono rimaste ferite. Abu Hanifa e' considerata uno dei luoghi di culto sunniti piu' importanti dell'Iraq, ed e' stata spesso teatro di incursioni da parte delle truppe americane.
- Poco dopo l'inizio dei disordini sono sopraggiunti soldati Usa, che hanno piazzato tiratori a vigilare sil tetto della moschea e poi sono entrati anch'essi. Alle doinne e' stato consentito uscire, ma gli uomini sono dovuti restare all'interno; decine di guardie del servizio d'ordine di Abu Halifa sono state costrette a stendersi a terra. Stando a quanto riferito, durante il suo sermone settimanale lo sceicco Adhami aveva denunciato che, dopo aver lanciato la devastante offensiva degli ultimi dieci giorni su Falluja, le truppe statunitensi si appresterebbero a fare altrettanto a Latifiyah: la citta', situata pochi chilometri a est di Baghdad, costituisce un'enclave sunnita ai margini dell'Iraq meridionale, a larghissima maggioranza sciita, verso il quale rappresenta una sorta di accesso privilegiato, soprattutto per chi proviene dalla capitale. Di recente Latifiyah sembra essersi trasformata in una vera e propria terra di nessuno, ove innumerevoli stranireri, ma anche comuni cittadini iracheni, sono stati sequestrati e sovente trucidati dai guerriglieri fondamentalisti sunniti.
ALENIA: SINDACATI, 85% ADESIONE SCIOPERO A TORINO
E' stata superiore all' 85%, con punte del 90%, secondo i sindacati, l' adesione allo sciopero dei lavoratori dell' Alenia di Torino. Un corteo e' partito dalla stazione di Porta Susa e raggiungera' la sede del consiglio regionale dove sara' richiesto un incontro. I lavoratori oggi - afferma il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - dicono che ne' un bullone ne' una scrivania devono essere spostati da corso Marche. Lo stabilimento non deve essere chiuso, serve un piano di settore per l' aerospazio
PRESIDENTE VITTIME STRAGE BOLOGNA, MANCA FU ISCRITTO A P2
Apprendiamo dalla stampa che Enrico Manca e' stato accolto all'interno del partito della Margherita che fa parte della Gad (Grande Alleanza Democratica). L'onorevole ridiscende nel campo della politica attiva dopo un silenzio molto apprezzato. Confidiamo che non sia sfuggito, per mancanza di memoria, che Manca e' stato iscritto alla loggia Massonica P.2. tessera 2148. Lo rileva, in una dichiarazione, Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari vittime della strage alla stazione di Bologna (2 agosto 1980, 85 morti e 200 feriti). A noi e' ben presente - afferma Bolognesi - che il Gran Maestro della Loggia Massonica P2 Licio Gelli e i suoi accoliti si sono distinti per i depistagli sulle stragi, per la sovvenzione alle bande armate neofasciste e nella corruzione del nostro paese.