GR ore 19.30

ESTERI

Chiapas prosegue la guerra bassa intensità? Due dirigenti indigeni del comune di Mitontic, nello Stato del Chiapas, sono stati assassinati a colpi di arma da fuoco da sconosciuti a poche centinaia di metri dalla sede del municipio: lo ha riferito il vice-procuratore Mariano López Pérez, precisando che era l’alba di ieri e la prima vittima, Manuel Gutiérrez Méndez, stava rientrando a casa quando è stato aggredito e ucciso con una raffica di proiettili. Il sindaco della località, Armando López, ha detto di aver udito gli spari e grida di aiuto, ma di essere accorso sul luogo dell’aggressione quando ormai Gutiérrez era morto. Poche ore dopo, nella comunità indigena Yoshiman, nello stesso comune, è stato rinvenuto in circostanze ancora oscure il cadavere di un altro dirigente indigeno, di cui non si conoscono ancora le generalità. Gli usi e costumi delle popolazioni native della zona non consentono di effettuare l’autopsia su persone morte in simili circostanze. Il sindaco avrebbe escluso, per il momento, che si possa trattare di omicidi di matrice politica. Le due uccisioni, però, sono avvenute alla vigilia del settimo anniversario del massacro di Acteal, perpetrato il 22 dicembre 1996 da un gruppo di paramilitari legati al Partito rivoluzionario istituzionale (Pri, allora al governo) che attaccò 350 indigeni tzoziles cattolici della comunità di ‘Las Abejas’ riuniti in preghiera nell’eremo di Acteal, nel municipio di San Pedro di Chenalhó. Al termine della strage, nel santuario giacevano i corpi senza vita di ventuno donne – quattro erano incinte – quindici bambini e nove uomini; decine i feriti. Secondo il Centro per i diritti umani Fray Bartolomé de las Casas, “ancora oggi non è stata fatta pienamente luce sull’accaduto e non sono stati smantellati i gruppi paramilitari che continuano ad agire impunemente in Chiapas”. [FB]

ITALIA

Roma

Continua la mobilitazione dei lavoratori precari della Casa dei Diritti sociali Quest'oggi intorno alle 10 del mattino i lavoratori e le lavoratrici della casa dei diritti sociali sono entrati nell'Assessorato alle Politiche Sociali, sacco a pelo in spalla. coor. cooperative sociali_mfla Questo il loro comunicato stampa. Siamo i Lavoratori e le Lavoratrici in lotta della e contro la Cooperativa sociale “Casa dei diritti sociali” di Roma. Dopo una settimana di occupazione della sede amministrativa della Cooperativa cds che fa capo all'Associazione di volontariato laico “Casa diritti sociali-focus”, e un incontro inconcludente con il presidente dell’associazione Giulio Russo e la presidentessa della cooperativa Anita Maddaluna che si sono rifiutati di dare risposte adeguate ai lavoratori. Dopo un incontro, con l’occupazione in corso, con i referenti dell'Assessorato alle politiche del Lavoro e dell’Assessorato alle Politiche Sociali in cui la delegazione dei lavoratori è stata letteralmente presa in giro. Oggi dopo 6 giorni e 6 notti di occupazione della “Casa diritti sociali” abbiamo deciso di chiedere conto all'Assessora alle Politiche Sociali, signora Raffaella Milano di quanto e di come vogliano chiudere la partita con chi da tre anni porta avanti una battaglia per i diritti e per le tutele, sia di tutte le persone impiegate nelle cooperative del network cds, che per il diritto non riconosciuto ad un servizio dignitoso per i cittadini italiani e immigrati che dovrebbero beneficiarne. Oggi, alla signora Milano chiederemo un tavolo dove finalmente trattare alla pari senza intermediari. Spetta a lei l'ultima parola; noi da tempo chiediamo che si discuta delle nostre richieste: Gestione diretta del servizio di accoglienza ai richiedenti asilo attualmente gestito dalle cooperative sociali, tra cui la cds, e assorbimento immediato dei lavoratori in lotta che non ritengono esservi più le condizioni etiche e morali per proseguire alcun rapporto con la cds. Riscossione di tutti gli arretrati entro la fine dell'anno. Applicazione della 135/2000, considerate le enormi e riscontrabili violazioni sia al CCNL di categoria, che dei minimi requisiti di igiene e sicurezza delle case famiglia e dei centri della cds a Roma. Non abbiamo intenzione di tornare a casa con qualche promessa e il panettone; alla signora Assessora la scelta, decidere se il sacco a pelo deve rimanere sulle nostre spalle o deve servire a farci passare la nottata.

indymedia L'incontro si è concluso con nessun margine di trattativa sulle questioni poste dai lavoratori: (applicazione della delibera 135/2000, reintegro dei lavoratori licenziati, gestione diretta del servizio sociale. Per questo motivo i precari/e invitano tutti gli operatori/trici dei servizi sociali che subiscono precarietà e licenziamenti nel silenzio assoluto, tutti i dipendenti di associazioni e cooperative a cui il 31 dicembre scade il contratto, tutti i precari e le precarie di roma con contratti di lavoro di merda, a convergere davanti all'assessorato delle politiche sociali in viale Manzoni Se questo natale deve essere precario, che sia un natale del precariato.

indymedia Genova, Processo ai compagni antifascisti Mercoledì 22 dicembre, si celebra il secondo troncone del processo agli antifascisti milanesi per i fatti del gennaio 2004 a Genova Il primo processo si era concluso con una sentenza scandalosa di 1 anno e 11 mesi. Riscrivere le lotte sociali per imbonirci e fare felici gli imbonitori sembra essere lo spot della repressione contro i movimenti stagione 2004-2005 in Italia: dopo presidi psichici, serve anche il corpo per ricordare che la corda ha la sua resistenza. E che a volte si spezza.

Presidio di controinformazione mercoledi' mattina dalle ore 9 in largo 12 ottobre nei pressi del tribunale di Genova Da Milano: partenza da stazione Centrale alle 7.00

corr. presidio_genova

si diffondono tra le donne le proteste contro il rinnovato attacco della destra a consultori e legge 194. "La destra sta cercando di far approvare una proposta di legge alla Regione Lazio che danneggia le donne e cancella il ruolo degli operatori". Se ne è parlato lunedì 13 alla Casa internazionale delle donne dove si è esaminata la proposta (prima firmataria Olimpia Tarsia, Presidente della commissione per le politiche della famiglia e Presidente del movimento per la vita) che prevede: la schedatura, sia pure anonima, di ogni incontro fra la donna che chiede un colloquio per l'interruzione della gravidanza, con su riportate le motivazioni all'IVG e il comportamento dell'operatore in modo da poterlo giudicare; la presenza, in ogni Consultorio, di un comitato di sette membri, di associazioni selezionate dalla Regione senza alcun controllo, che valuta se gli operatori rispondono alla finalità della nuova legge. "L'unico modo che la giunta regionale di destra trova per ridurre il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza, peraltro costantemente ridotto negli anni di applicazione della legge è mettere sotto controllo inquisitorio gli operatori perché non accolgano le donne con i loro bisogni, ma le influenzino con pressioni ideologiche già prestabilite dalla Regione - si legge nel sito www.casainternazionaledelledonne.or. Dopo anni di abbandono, di mancati finanziamenti, di mancata sostituzione del personale arriva il colpo di grazia. Proprio mentre tutti i dati dicono che il Consultorio è l'unica struttura in grado di rispondere efficacemente alle nuove domande di salute e di assistenza delle donne e delle coppie più sole e in difficoltà, dopo che decenni di esperienza hanno confermato che l'attività dei Consultori rappresenta l'occasione più importante perchè le donne possano garantirsi la libertà di scelta".

Bergamo: la torretta, il bar, la terrazza bruciate nella notte al paci paciana. nessun ferito. seguiranno informazioni da una telefonata di una compagna del paci paciana di bergamo. stanotte ignoti (presumibilmente fasci) hanno bruciato la torretta, il bar e la terrazza del paci paciana. Sono state trovate mazzette, piedi di porco e taniche nel cortile alle 14.00 circa quando sono arrivati i compagni e le compagne del centro. In particolare i computer della torretta sono stati dati alle fiamme con zelo, e tutta la torretta dove c'erano gli studi video e multimedia sono completamente bruciati. Ovviamente intorno nessuno si e' accorto di nulla.

ESTERI

Liberati gli ostaggi francesi L'emittente araba Al Jazeera ha annunciato alle ore 17.00 l'avvenuta liberazione dei due ostaggi francesi. Jacques Chesnot e George Malbrunot erano stati rapiti lo scorso agosto dall'Esercito islamico in Iraq. I due reporter si troverebbero presso l'ambasciata francese a Bagdad. La notizia del rilascio dei due francesi, diffusa poi da Al Jazeera, è stata annunciata con un comunicato dell'Esercito islamico in Iraq pubblicato su un sito web del gruppo integralista. "Sono stati liberati - si legge - perché è stato dimostrato che non erano spie degli Usa, in risposta agli appelli di istituzioni e organismi islamici, e in apprezzamento delle posizioni della Francia sull'Iraq e della posizione dei due giornalisti sulla causa palestinese". Il ministero degli Esteri francese si è rifiutato di commentare l'annuncio del rilascio di Chesnot e Malbrunot. Al momento pare che i deu reporters si trovino ad Ammam, in Giordania, e forse già da qualche giorno.

arabcomint Iraq: colpita dalla resistenza base americana a Mosul Baghdad, 21 dicembre - Una base militare statunitense a Mosul è stata colpita verso mezzogiorno, provocando una serie di esplosioni. Secondo la Cnn, che ha citato il Pentagono, i morti sarebbero almeno ventidue, mentre i feriti cinquanta. Presso la base erano acquartierate anche unità della Guardia nazionale irachena, ex Peshemerga curdi. Non è stata resa nota la nazionalità delle vittime, come non è chiaro nemmeno cosa sia esattamente accaduto. Su un sito islamico, il gruppo Ansar al Sunna ha rivendicato la paternità dell'attacco, parlando di un'operazione suicida, ma altre fonti affermano che è stata colpita la mensa con razzi e proiettili di mortaio. Dalla base si è alzata una colonna di fumo visibile anche a notevole distanza.

Nella notte, aerei americani hanno ucciso sei civili iracheni nella città di Hit, a ovest di Baghdad, nel corso di un bombardamento. I feriti sono stati dieci. A Baquba un membro del Consiglio municipale, un professore universitario, è stato ucciso da uomini armati. Fonti ospedaliere hanno denunciato il ritrovamento di corpi di membri della Guardia nazionale nella zona di Latifiya.

Circa 400 studenti hanno manidfestato oggi a Mosul, nel nord dell'Iraq, contro le perquisizioni e gli arresti da parte delle forze Usa. "Ci siamo riuniti qui per far sapere al mondo che l'esercito Usa insula i nostri dignitari, studenti e moschee", ha detto Yahiya Abid Mahjoub, capo dell'Associazione degli studenti e dei giovani. Mosul è la terza città dell'Iraq. E' a maggioranza sunnita e, dopo la caduta di Fallujah, è probabile che molti ribelli vi si siano rifugiati. Un comunicato emesso durante la protesta afferma che "gli studenti dell'Università di Mosul denunciano oggi gli arresti indiscriminati di civili, compresi religiosi, donne e studenti e i raid contro le moschee e le case dei religiosi". Sempre oggi nella città irachena c'è stato il tentativo da parte di ribelli di impadronirsi di una stazione di polizia nel centro, lo afferma un comunicato emesso dalle forze Usa.

ATTI DI SABOTAGGIO CONTRO OLEODOTTI = Tikrit, 21 dic. (Adnkronos/Dpa) - Nuove azioni di sabotaggio degli oleodotti in Iraq: gravi danni ha provocato l'esplosione che ha colpito la struttura che unisce uno dei giacimenti petroliferi a Kirkuk con la piu' grande raffineria del paese, a Beiji. Un secondo ordigno e' esploso poco piu' tardi in una zona situata piu' a ovest, dove passa l'oleodotto che trasporta il petrolio greggio ad una raffineria nei pressi di Baghdad. (Ses/Ct/Adnkronos) 21-DIC-04 10:39 N

Il ritiro delle truppe della coalizione dall'Iraq a scaglioni e' certamente ipotizzabile. lo dice Silvio Berlusconi specificando che il ritiro e' forse addirittura individuabile con precisione nelle date. Non ci sono - ribadisce - ma le stabiliremo con il prossimo governo iracheno che dovra' impegnarsi nella formazione delle forse armate e nell'esercito.

arabcomint Per quanto moderato, Mahmoud Abbas è già criticato da Israele Tel Aviv, 21 dicembre - Alle timide dichiarazioni di questi giorni di Mahmoud Abbas sono giunte le prime critiche esplicite da parte israeliana. In un'intervista concessa al The Jerusalem Post il ministro degli Esteri dello Stato ebraico Silvan Shalom ha detto di essere "scoraggiato" dal fatto che il dirigente palestinese abbia affermato di voler preservare l'eredità di Arafat: "per noi questa eredità significa terrorismo". Shalom ha poi definito "inaccettabile" il fatto che Abbas si sia detto pronto a sostenere il diritto al ritorno dei profughi palestinesi caccciati dalle loro case dagli occupanti nel 1948 e che si rifiuti di usare la forza contro i gruppi della resistenza palestinese. Gaza: razzo colpisce la sinagoga di una colonia illegale Gaza, 21 dicembre - Due razzi sono stati sparati dalla resistenza palestinese contro l'insediamento illegale di Netzarim, nel nord della striscia di Gaza. Uno dei razzi ha colpito la sinagoga della colonia. le dichiarazioni: Per Abbas il ritiro da Gaza deve essere parte della Roadmap, mentre Hamas ribadisce: alle aggressioni si risponde con l'autodifesa Amman, 20 dicembre - Mahmoud Abbas, responsabile dell'Olp, ha detto, rendendo visita al ministro degli Esteri giordano Hani al Mulki, che se Israele si ritira dalla striscia di Gaza "assumeremo la responsabilità per ogni pezzetto di terra che gli israeliani evacueranno ..., ma il ritiro deve essere parte della Roadmap". Anche Russia e Unione europea, membri del Quartetto che sponsorizza la Roadmap, hanno sottolineato che il disimpegno da Gaza non può essere che un primo passo sulla strada che porta alla creazione di uno Stato palestinese indipendente. Intanto, come riferito dall'Afp, Mahmoud Zahar, portavoce di Hamas nella striscia di Gaza, ha affermato, riferendosi agli undici palestinesi uccisi a Khan Younis in un raid militare israeliano, che alle aggressioni "si risponderà con l'autodifesa ... dentro i territori occupati o oltre". Zahar ha aggiunto che Israele deve anzitutto rilasciare i detenuti palestinesi e ritirarsi dalle aree dell'Anp e non semplicemente ridispiegare le proprie truppe.

EGITTO: Candidata alle presidenziali A 73 anni ha annunciato di concorrere per le presidenziali affermando che intende partecipare alla sfida "non per vincere ma per spingere gli egiziani a favore di una riforma della costituzione e per opporsi alla corruzione e al colonialismo americano". Si chiama Nawal El Saadawi è scrittrice, psichiatra, una donna nota sia nei paesi arabi che in molte parti del mondo. Tuttavia, poiché il parlamento egiziano sceglie un solo candidato presidenziale, la campagna probabilmente non avrà valore legale.

Nawal El Saadawi, la nota scrittrice femminista egiziana autrice del libro FIRDAUS e di molti altri scritti sulla condizione della donna nel mondo arabo, piu' volte premiata e più volte denunciata e arrestata. Nawal è una scrittrice che ha segnato il movimento femminista egiziano e la cultura di genere in un paese dove essere donne e vivere da donne capaci di autodeterminarsi, si paga a caro prezzo. Lo scorso giugno era stata nuovamente costretta a difendersi in seguito a una denuncia di un avvocato. La denuncia si basa su alcune dichiarazioni pubbliche di Nawal che ha criticato l'obbligo dell'hijiab (il velo) per le donne che si recano in visita alla Mecca e per aver criticato l'impostazione del diritto ereditario nei confronti delle donne secondo la legge islamica.

Gror041221 ore 13.00

ITALIA

TURCHIA/ MARONI: VOTO PARLAMENTO NON TOCCA STABILITA' GOVERNO L'adesione della Turchia non è prevista nell'accordo di governo Un eventuale voto del Parlamento a favore dell'ingresso della Turchia nell'Unione europea non influirà sulla stabilità del governo. Ad affermalo è il ministro del Welfare Roberto Maroni, a margine di una conferenza, sottolineando che "se dovesse passare con voto negativo della Lega non ci sarebbero conseguenze sulla stabilità del governo". Secondo Maroni infatti "l'adesione della Turchia non è prevista nell'accordo di governo. Ogni partito aggiunge è libero di proporre iniziative.

NO A FERMO MAGNETICO FINO A 31/1 DECISIONE TK SNATURA PERCORSO IMPOSTATO A PALAZZO CHIGI No secco della Rsu di Ast alla richiesta della direzione di Thyssen Krupp di fermare a rotazione, da sei a quattro turni, alcuni impianti del reparto di produzione di acciaio magnetico dal 23 dicembre al 31 gennaio del prossimo anno. In un comunicato diffuso al al termine di una riunione delle rappresentanze sindacali dello stabilimento ternano, si ribadisce che a fronte della richiesta aziendale di un recupero di produzione in Acciaieria, rivolta esclusivamente all' acciaio inossidabile e di una conseguente riduzione di produzione di magnetico per il mese di gennaio, le Rsu hanno rigettato questo programma produttivo. Secondo i sindacati la richiesta di sosta natalizia cosi' lunga per il magnetico da' agevolmente adito a credere che si voglia sin da ora attestarsi ad un volume produttivo di 40.000 tonnellate annue, anziche' le previste 70.000. La decisione aziendale - e' detto nella nota delle Rsu - snatura il percorso impostato venerdi' scorso sia a palazzo Chigi con un verbale di riunione, sia lo svolgimento degli incontri, per altro ancora da calendarizzare, tra azienda e sindacato. Le rappresentanze sindacali di Ast, in considerazione dei volumi produttivi di magnetico dei mesi precedenti, e nel rispetto di una trattativa in corso, danno comunque la loro disponibilita' ad una fermata, per il magnetico, che vada dal 23 dicembre al 2 gennaio, e ribadiscono il loro invito a Tk a non prendere iniziative unilaterali.

FINANZIARIA: BERLUSCONI, NON CI SARA' ESERCIZIO PROVVISORIO "Non ci sara' l'esercizio provvissorio, assolutamente no. Concluderemo l'esame della Finanziaria al Senato il giorno 29 e quindi saremo nei termini". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rispondendo ai giornalisti al margine dell'inaugurazione dell'autostrada Palermo-Messina. Il premier ha parlato di "finanziaria epocale", che non sara' fermata "dallo sgarbo dell'opposizione. L'opposizione ha voluto fare questo exploit negativo costringendo i nostri parlamentari a venire tutti. Quel che e' certo e' che non ci sara' nessun esercizio provvisorio nonostante il comportamento delle opposizioni", ha concluso Berlusconi. DARFUR: "SAVE THE CHILDREN" LASCIA, E' SCELTA "PIU' DIFFICILE" L'organizzazione umanitaria britannica 'Save the Children' ha deciso di richiamare tutti i suoi 350 operatori impegnati nella regione sudanese del Darfur. E' la decisione "piu' difficile", ha fatto sapere l'Ong che negli ultimi due mesi ha subito l'uccisione nell'area di quattro membri locali del suo staff. "Siamo abituati a lavorare in condizioni molto pericolose, pero' esiste un limite oltre il quale ai nostri operatori non si puo' chiedere", ha detto il direttore dell'Ong, Mike Aaronson. Secondo 'Save the Children', sono circa 250.000 le persone che dipendono dagli aiuti umanitari nella regione sudanese, dove lo scontro tra il governo di Khartum e i ribelli ha gia' causato almeno 70.000 vittime e piu' di 2 milioni di sfollati. Secondo Aaronson, il ritiro dei suoi 350 collaboratori sara' seguito da quello delle altre organizzazioni umanitarie, perche' al momento sulla zona pesa "un'autentica minaccia". Il direttore di 'Save the Children' ha accusato entrambe le parti di "ripetute violazioni" del cessate il fuoco promosso dalle Nazioni Unite e ha aggiunto che la situazione segna "un impressionante insuccesso" per la comunita' internazionale.

ESTERI

UCRAINA/ CONVOGLIO PRO YUSHCHENKO ALLE PORTE DI DONETSK Timori di scontri nella città natale e roccaforte di Yanukovych Kiev, 21 dic. (Ap) - Un convoglio di sostenitori del leader dell'opposizione Viktor Yushchenko è arrivato alla porte di Donetsk, città natale del premier Viktor Yanukovych, lo sfidante di Yushchenko al ballottaggio di domenica prossima per le presidenziali. Si temono scontri tra i militanti pro-Yushchenko e i padroni di casa pro-Yanukovych. Donetsk, città industriale con un milione di abitanti in maggioranza di origine russa e roccaforte del premier, è la tappa più significativa del cosiddetto "viaggio dell'amicizia", il convoglio composto da una cinquantina di automobili "arancioni" organanizzato dai simpatizzanti di Yushchenko per andare a fare propaganda nelle regioni dell'est russofono, in questo ultimo scampolo di campagna elettorale. Ai cancelli della città stazionano circa 300 auto, adornate di striscioni e bandiere bianche e blu, i colori dei sostenitori di Yanukovych. Si preparano ad accogliere i rivali del candidato filoccidentale. La coordinatrice del convoglio, Olga Khodovanets, ha più volte annunciato e poi cancellato la tappa di Donetsk. Ma oggi ha confermato di aver ricevuto l'autorizzazione per l'ingresso del convoglio dalle autorità locali. Ci sono timori per possibili scontri ma il sindaco della città, Aleksandr Lukyanchenko, ha affermato all'agenzia stampa russa Interfax che la "polizia sarà in grado di mantenere l'ordine"

GAZA, OFFENSIVA MORTAI PALESTINESI, ANCORA ATTACCHI UN FERITO IN ISRAELE (ANSA) - GAZA, 21 DIC - Prosegue con grande irruenza la offensiva delle batterie dei mortai palestinesi, che per tutta la mattinata hanno colpito diverse colonie e basi militari israeliane nella striscia di Gaza. Nelle ultime ore cinque colpi di mortaio sono esplosi nei pressi di un asilo nido in una colonia a sud di Gaza. Non si segnalano vittime. Razzi Qassam sono stati sparati anche contro il territorio israeliano. Uno di questi razzi, esploso nel kibbutz (comunita' agricola) di Gavim, presso la cittadina di Sderot, ha provocato il ferimento di un israeliano. A quanto pare questi attacchi sono lanciati da militanti di Hamas. (

ABU MAZEN: REALIZZEREMO SOGNO ARAFAT, GERUSALEMME CAPITALE Migliaia di palestinesi alla Muqata per commemorare il rais Ramallah, 21 dic. (Ap) - Alcune migliaia di palestinesi si sono riuniti oggi nel cortile della Muqata, il quartier generale dell'Anp a Ramallah, per rendere omaggio a Yasser Arafat, in occasione della fine del lutto islamico, a quaranta giorni dalla sua morte, avvenuta lo scorso 11 novembre. Presenti anche il premier Abu Ala e il leader dell'Olp, Abu Mazen che ha garantito il suo impegno per un accordo di pace con Israele: realizzeremo il sogno di Arafat - ha detto - vogliamo una Palestina indipendente, vogliamo Gerusalemme capitale. Abu Mazen è il grande favorito per le presidenziali del 9 gennaio, che stabiliranno il successore di Arafat. "Siamo qui oggi per ripetere al mondo che siamo impegnati nella scelta di una pace giusta e per ottenere i diritti del nostro popolo" ha dichiarato l'ex premier. In riferimento ad Arafat, il leader dell'Olp ha dichiarato: "Continueremo la lotta per realizzare il vostro sogno e il nostro sogno: quello cioè di vedere un bambino palestinese innalzare una bandiera palestinese sulle mura di Gerusalemme, la capitale del nostro stato indipendente". Abu Mazen ha rivendicato così l'eredità politica di Arafat, che aveva usato le stesse parole in un comizio dell'estate scorsa. In quell'occasione, il rais aveva ammesso di aver fatto degli errori durante la sua guida dell'Anp e aveva promesso riforme ai vertici. Assicurando che "nessuno è al di sopra della legge", Abu Mazen ha affermato che i palestinesi stanno avanzando verso la democrazia. In un'intervista pubblicata dal Jerusalem Post proprio stamattina, il ministro degli Esteri israeliano, Silvan Shalom ha sottolineato le preoccupazioni del governo israeliano di fronte al sostegno che Abu Mazen ha riconosciuto alle posizioni di Arafat. "Siamo desolati" ha commentato il responsabile della diplomazia israeliana, le prime dichiarazioni di Abu Mazen sono state che preserverà l'eredità di Arafat. Secondo noi, questa eredità è il terrorismo".

STELLA DAVID ARANCIONE CONTRO RITIRO GAZA, E' POLEMICA = (AGI/AFP) _ Gerusalemme, 21 dic. - In Israele si e' scatenata una polemica sulla forma di protesta scelta dai coloni per manifestare la loro opposizione al piano del governo Sharon per il disimpegno da Gaza. Centinaia di coloni e militanti ultraortodossi si sono appuntati sulla camicia una coccarda con la stella di David arancione, che ricorda quella gialla che i nazisti imponevano agli ebrei per umiliarli e renderli riconoscibili. I promotori dell'iniziativa sostengono che il ritiro e' una nuova "catastrofe", parola che nella lingua ebraica e' usata anche per indicare l'Olocausto. Ma molti l'hanno trovata eccessiva e oltraggiosa: "Ecavuare degli insediamenti non e' come andare nella camera a gas, i coloni hanno oltrepassato ogni limite", ha protestato Zehava Galon, deputato del partito di sinistra Yahad. "Nessuno ha il diritto di sfruttare l'Olocausto per esprimere una protesta, per quanto fondata", ha affermato il commentatore del giornale Yediot Aharonot, Noah Klieger, sopravvissuto ai campi di concentramento. Intanto il capo della polizia israeliana, Moshe Karadi, ha avvertito che la campagna di disobbedienza civile promossa dal Consiglio di Yesha, organizzazione che raggruppa i coloni, potrebbe mettere a rischio il disimpegno da Gaza e da altri quattro insediamenti nel nord della Cisgiordania. (AGI) Sar 211137 DIC 04 NNNN

ATTI DI SABOTAGGIO CONTRO OLEODOTTI = Tikrit, 21 dic. (Adnkronos/Dpa) - Nuove azioni di sabotaggio degli oleodotti in Iraq: gravi danni ha provocato l'esplosione che ha colpito la struttura che unisce uno dei giacimenti petroliferi a Kirkuk con la piu' grande raffineria del paese, a Beiji. Un secondo ordigno e' esploso poco piu' tardi in una zona situata piu' a ovest, dove passa l'oleodotto che trasporta il petrolio greggio ad una raffineria nei pressi di Baghdad. (Ses/Ct/Adnkronos) 21-DIC-04 10:39 N

IRAQ/ RAID AEREO USA A HIT: ALMENO SEI MORTI E 10 FERITI ZCZC0156/APC 20041221_00156 4 pos gn00 IRAQ/ RAID AEREO USA A HIT: ALMENO SEI MORTI E 10 FERITI Usa: colpita con missili "postazione nemica" Ramadi, 21 dic. (Apcom) - Sono almeno sei gli iracheni morti e altri 10 quelli feriti nell'attacco aereo lanciato questa mattina dalle forze Usa contro la città di Hit, 150 chilometri a ovest di Baghdad. Lo ha riferitro il direttore dell'ospedale cittadino, Nizar Qoubaisse. L'esercito Usa ha fatto sapere di aver colpito una "postazione nemica" con missili ad alta precisione. (con fonte Afp) Sim 21-DIC-04 12:23 NNNN

: BLAIR A BAGHDAD, SO CHE STIAMO FACENDO LA COSA GIUSTA (2) (ANSA) - LONDRA, 21 DIC - L'Iraq e' impegnato in una battaglia fra democrazia e terrorismo, ha affermato Blair aggiungendo che la comunita' internazionale deve mettersi alle spalle le divergenze dello scorso anno e riconoscere che ora si lavora per il futuro. Rispondendo alle domande dei giornalisti, molti dei quali rappresentanti di testate britanniche, il premier ha inoltre detto: Qualunque sia l'opinione della gente sulla rimozione di Saddam Hussein e sulla saggezza di averlo fatto, adesso non ci sono dubbi su con chi schierarsi nella battaglia fra democrazia e terrorismo. Da una parte abbiamo persone che vogliono disperatamente far funzionare il processo democratico e che vogliono le stesse liberta' democratiche di cui gode il resto del mondo, e dall'altra abbiamo gente che uccide e fa intimidazioni per distruggere la prospettiva di un futuro migliore per l'Iraq, ha sottolineato Blair. (ANSA). RN 21-DIC-04 12:16 NNN LA NOTIZIA DEL GIORNO LATTE/ ALLEVATORI SARDI BLOCCANO AEROPORTI CAGLIARI E OLBIA - GRAVI RITARDI NEI COLLEGAMENTI DA E PER L'ISOLA - SIT-IN DI FRONTE AGLI STABILIMENTI CASEARI DI THIESI Roma - Dopo l'annuncio di ieri sera, questa mattina centinaia di imprenditori agricoli, nell'ambito della vertenza sul prezzo del latte hanno bloccato l'accesso agli aeroporti di Cagliari e Olbia. Mentre un altro gruppo ha cominciato un sit-in davanti agli stabilimenti di trasformazione di Thiesi (Sassari), principale centro delle industrie casearie. La protesta ha già causato gravi disagi ai passeggeri in transito dagli scali sardi. Gli allevatori, infatti, con trattori parcheggiati di traverso lungo le strade di accesso impediscono l'accesso delle auto, tranne a quelle che trasportano persone con problemi di salute. Con il risultato che i primi voli per Milano, Roma e Bologna sono partiti con notevole ritardo. I successivi, invece, sono al momento ancora bloccati. Sul posto sono giunti carabinieri e agenti di polizia che si stanno impegnando per tentare di riportare la situazione alla normalità. A sostegno della protesta degli allevatori si sono schierati anche gli indipendentisti di Sardigna Natzione e i rappresentanti del Partito sardo d'Azione. Bsu 21-DIC-04 12:16 NNNN

RAPINA IN BANCA A BELFAST, BOTTINO MILIONARIO = Belfast, 21 dic. (Adnkronos) - Colpo gobbo a Belfast, dove un commando di rapinatori è riuscito questa mattina a sottrarre da una banca milioni di sterline, servendosi di due dipendenti prelevati di forza dalle loro abitazioni. Secondo quanto precisano fonti vicine alle indagini, citate da Sky News, l'istituto oin questione, la Northern Bank, è il centro di distribuzione di tutte le filiali della Northern Bank e la refurtiva ammonterebbe a 30 milioni di sterline (oltre 45 milioni di euro)

CITTA'

Comunicato Radio-Stampa:

SE LA MONTAGNA NON VA AI LAVORATORI, I LAVORATORI VANNO ALLA MONTAGNA!

Quest'oggi, martedi 21 dicembre 2004 intorno alle 10 del mattino abbiamo fatto il nostro ingresso all'Assessorato alle Politiche Sociali, sacco a pelo in spalla.

Siamo i Lavoratori e le Lavoratrici in lotta della e contro la Cooperativa sociale

“Casa dei diritti sociali” di Roma.

Dopo una settimana di occupazione della sede amministrativa della Cooperativa cds che fa capo all'Associazione di volontariato laico “Casa diritti sociali-focus”, e un incontro inconcludente con il presidente dell’associazione Giulio Russo e la presidentessa della cooperativa Anita Maddaluna che si sono rifiutati di dare risposte adeguate ai lavoratori.

Dopo un incontro, con l’occupazione in corso, con i referenti dell'Assessorato alle politiche del Lavoro e dell’Assessorato alle Politiche Sociali in cui la delegazione dei lavoratori è stata letteralmente presa in giro.

Oggi dopo 6 giorni e 6 notti di occupazione della “Casa diritti sociali” abbiamo deciso di chiedere conto all'Assessora alle Politiche Sociali, signora Raffaella Milano di quanto e di come vogliano chiudere la partita con chi da tre anni porta avanti una battaglia per i diritti e per le tutele, sia di tutte le persone impiegate nelle cooperative del network cds, che per il diritto non riconosciuto ad un servizio dignitoso per i cittadini italiani e immigrati che dovrebbero beneficiarne.

Oggi, alla signora Milano chiederemo un tavolo dove finalmente trattare alla pari senza intermediari.

Spetta a lei l'ultima parola; noi da tempo chiediamo che si discuta delle nostre richieste:

Gestione diretta del servizio di accoglienza ai richiedenti asilo attualmente gestito dalle cooperative sociali, tra cui la cds, e assorbimento immediato dei lavoratori in lotta che non ritengono esservi più le condizioni etiche e morali per proseguire alcun rapporto con la cds. Riscossione di tutti gli arretrati entro la fine dell'anno. Applicazione della 135/2000, considerate le enormi e riscontrabili violazioni sia al CCNL di categoria, che dei minimi requisiti di igiene e sicurezza delle case famiglia e dei centri della cds a Roma.

Non abbiamo intenzione di tornare a casa con qualche promessa e il panettone; alla signora Assessora la scelta, decidere se il sacco a pelo deve rimanere sulle nostre spalle o deve servire a farci passare la nottata.

Roma 21 dicembre 2004

LA LOTTA NON SI LICENZIA

GESTIONE DIRETTA PER I LAVORATORI E LE LAVORATRICI IN LOTTA!!!

Collettivo Lavoratrici e Lavoratori in Lotta contro la CasaDirittiSociali-focus

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