Differences between revisions 2 and 3
Revision 2 as of 2005-03-09 01:22:49
Size: 19189
Editor: anonymous
Comment: missing edit-log entry for this revision
Revision 3 as of 2008-06-26 09:49:09
Size: 19189
Editor: anonymous
Comment: converted to 1.6 markup
No differences found!
  • === G.R. 19.30 ====

    M O N D O

MAREMOTO IN ASIA: SALE A OLTRE 23 MILA IL BILANCIO DELLE VITTIME

E' salito a oltre 23 mila il bilancio della vittime del maremoto che ieri ha colpito il sud-est asiatico. Ma altre stime arrivano fino a 28.500 morti. Il Paese piu' colpito e' lo Sri Lanka con almeno 11 mila morti. Piu' di 6 mila in India, piu' di 4 mila in Indonesia (ma nelle ultime ore si parla gia' di 10mila), centinaia di morti e dispersi in Thailandia, in Malaysia, nel Bangladesh. Le zone piu' colpite sono quelle costiere che si affacciano sul Golfo del Bengala, sia la Thailandia meridionale con le sue ormai affermate spiagge occidentali, il Phuket e le Phi Phi, che lo Sri Lanka e la costa indiana subito a nord, in particolare la fascia costiera a sud di Madras. Ma anche le Andamane e le Nicobare sono state assalite dal maremoto, cosi' come e' successo alla punta settentrionale di Sumatra. Tra i turisti di altre nazionalita', compresi gli italiani, sono circa 170 i morti e i dispersi. E' salito a otto il numero degli italiani deceduti in Thailandia e Sri Lanka che sono stati identificati. circa cento italiani dispersi vi sono due donne di Alghero di cui non si hanno notizie da giorni. Il rischio maggiore e' che nelle zone colpite dalla tragedia a causa della distruzione delle strutture fognarie e delle infrastrutture, si scatenino epidemie di febbre tifoide, salmonella e colera. Sono 30.000 le persone disperse nelle isole Andamane e Nicobar, al largo della costa dell'India nord orientale. La fonte ha detto che oltre ai dispersi, nelle isole, 3.000 persone sono state uccise dall'onda di maremoto che ha inoltre completamente distrutto cinque localita' in queste isole nel sud del Golfo del Bengala. Nelle isole Maldive intanto il bilancio e' di almeno 52 morti e 68 dispersi. Non esiste piu' la strada costiera, Galle' e Matara sono citta' fantasma e bruciano i cadaveri in strada per evitare epidemie. Qui a Hikkaduwa siamo isolati, senza benzina, e tra un po' anche senza cibo. E' terribile, e' il racconto della donna italiana isolata in Sri Lanka. Tutto quello che era sul mare - ha detto - tranne cio' che era costruito in cemento, non c'e' piu. Potrebbero essere piu' di 100.000 le delle vittime del maremoto che ha colpito il sud est asiatico. Lo ha detto il capo della protezione civile Guido Bertolaso spiegando che in molti dei paesi colpiti manca una efficiente gestione dei soccorsi. E' probabile che siano 5-6 mila gli italiani coinvolti nel disastro del sud est asiatico. L'Onu ha attivato squadre della propria unita' specializzata in disastri. Dagli Usa sono partiti aiuti per Sri Lanka e Maldive; la Russia ha messo a disposizione due aerei cargo con materiali di soccorso. La Commissione europea ha stanziato i primi tre milioni di euro; Francia, Gran Bretagna, Germania e Belgio sono impegnati con aiuti in denaro o soccorsi. La Croce Rossa Internazionale ha lanciato un appello per raccogliere 6,5 mln di dollari, e intanto ha stanziato 850.000 euro. Da Fiumicino e Malpensa sono partiti ieri sera diretti in Sri Lanka e Maldive i primi due aerei disposti dal governo italiano; a bordo personale del Dipartimento della Protezione civile, specialisti delle emergenze e medici che faciliteranno il rientro degli italiani ed effettueranno una ricognizione nelle aree colpite. Nelle prossime ore partiranno altri aeromobili, due dall'aeroporto militare di Pratica di Mare con altri uomini della Protezione civile e una equipe medica. On Christmas eve, many Sri Lankans living in the community around Australia received a letter from the immigration minister Amanda Vanstone. Bluntly speaking, the letter said: "Get your bags, organise the contents, and bugger off outta here". That was our generous Christmas present to many of the about 500 Sri Lankans who arrived before the excision of half of Australia's coastline - and consequently they live in the community instead of in Baxter, but just with our infamous Living Under The Bridges Visa. And it was before Sri Lanka was devastated by a tsunami. A number of Sri Lankan asylum seekers remain in detention. There are a small number in Melbourne's Maribyrnong detention centre, and 16 remain in South Australia's Baxter detention centre.

IRAQ: ATTENTATO CONTRO IL PARTITO SCIRI

L'autobomba esplosa davanti all'ufficio di Baghdad del leader sciita Abdel Hazim Hakim ha provocato 13 morti e 66 feriti. E' il bilancio del ministero dell'interno. Hakim, scampato all'attentato, ne ha attribuito la responsabilita' a elementi sunniti e persone legate al partito Baath. Ha comunque ribadito, rivolgendosi ai suoi sostenitori, la scelta della non violenza. Un soldato americano e' stato ucciso e un altro ferito per l'esplosione di una bomba ieri a Samarra, 120 km a nord di Baghdad. Intanto il ministro degli Esteri iracheno Hoshyar Zebari ha dichiarato alla stampa cinese, al termine di una visita di quattro giorni in Cina, che le elezioni, in programma nel Paese il mese prossimo, potrebbero essere ritardate in alcune regioni a causa delle condizioni di insicurezza.

UCRAINA: YUSHENKO E' IL NUOVO PRESIDENTE

Ormai certa la vittoria di Viktor Yushenko al ballottaggio di Santo Stefano: ha ricevuto il 52,6% dei voti mentre il premier filo-russo Viktor Yanukovic si e' fermato al 43,61%. Questi dati sono stati forniti stamattina a Kiev dalla commissione elettorale centrale quando era stato scrutinato il 96,34% delle schede. Il premier filo-russo Viktor Yanukovic, uscito sconfitto dal ballottaggio presidenziale di ieri in Ucraina, contesta i risultati delle elezioni e si e' rivolto alla Corte Suprema con un ricorso dove denuncia una serie di infrazioni.

PALESTINA: ancora esecuzioni da parte dei soldati israeliani a Nablus, mentre la polizia arresta Mustafa Barghouti

I soldati israeliani hanno detto di aver ucciso un esponente delle Brigate al Aqsa nel campo profughi di Batala. Secondo le fonti militari, l'uomo ucciso era considerato da Israele un importante rifornitore di armi per le Brigate al-Aqsa.I soldati israeliani intendevano catturarlo ma l'uomo, secondo le fonti israeliane, ha tentato la fuga, cercando tra l'altro di travolgere i militari con un automezzo. Catturato un uomo che si trovava con lui. La polizia israeliana ha arrestato Mustafa Barghouti, candidato alle elezioni presidenziali palestinesi, mentre era in procinto di fare campagna elettorale a Gerusalemme est, in quanto "gli è permesso solo attraversare la città, non soggiornarvi". Barghouti è uno dei 7 candidati in corsa per le elezioni che il 9 gennaio decideranno il nuovo presidente dell'Autorita nazionale palestinese. All'inizio del mese, Barghouti aveva accusato l'esercito israeliano di averlo fermato e picchiato a un posto di blocco presso la città di Jenin, nella Striscia di Gaza. Barghouti è anche presidente del Medical Relief Center, una Ong Palestinese.

NEPAL:100.000 MARCIANO PER LA PACE A KATHMANDU

Una grande marcia per la pace si è svolta oggi per le vie di Kathmandu, capitale del Nepal. Più di 100.000 persone hanno risposto all’appello lanciato da numerose organizzazioni della società civile, tra le quali associazioni studentesche legate ai partiti politici, la ‘Civil peace commission’, composta da intellettuali locali, e la 'Informal sector service centre' (Insec), ong impegnata nel monitoraggio del rispetto dei diritti umani. Gridando slogan come "Fissate la data del dialogo", "Costruite il consenso nazionale" e "Dichiarate le scuole zone neutrali" i dimostranti hanno sollecitato il governo e i ribelli maoisti a tornare al tavolo dei negoziati. Già in due occasioni, nel 2001 e nel 2003, le parti in conflitto hanno avviato un processo di pace, in entrambi i casi naufragato e seguito da un’impennata della violenza. Ma il rapporti tra governo e maoisti sono a un punto morto: Kathmandu ha offerto ai ribelli di riavviare il dialogo in vista delle elezioni che dovrebbero svolgersi nella primavera prossima, però i ribelli non intendono riaprire il negoziato se prima non sarà convocata un’Assemblea costituente per rivedere il ruolo della monarchia nella nazione himalayana. "La situazione è molto preoccupante – dice alla MISNA Subodh Raj Pyakurel, direttore dell’Insec – la popolazione civile è presa nel mezzo tra i maoisti e l’esercito che continua ad abusare del suo potere. Nelle ultime settimane ci sono state decine di morti su entrambi i fronti". Secondo le stime raccolte dall’Insec, dal 1996 ad oggi sono state quasi 11.000 le vittime del conflitto, tra le quali 7.000 civili. "Per dare una chance alla pace il governo dovrebbe fare proposte concrete e coraggiose – continua Pyakurel - ma c’è invece il timore che la monarchia opti per il pugno di ferro, anche a scapito della democrazia". Il direttore dell’Insec dubita fortemente che nella situazione odierna il Nepal possa realisticamente convocare il prossimo aprile le elezioni politiche, attese da oltre due anni dopo che il sovrano Gyanendra sciolse il Parlamento nel 2002; "Vorrei aggiungere – afferma Pyakurel - che anche la società civile ritiene necessaria la creazione di un’Assemblea costituente ma non per questo si unisce alla richiesta dei maoisti. Piuttosto crediamo che debba esserci una democratizzazione del processo con cui definire i contenuti di una nuova carta fondamentale del Nepal; a cominciare dall’elezione dei rappresentanti alla Costituente fino a un referendum finale".

CONGO R.D.: Crisi del Kivu, i “dissidenti“ si ritirano

Per una volta, la MONUC ha visto giusto. Il dispiegamento di circa 300 Caschi Blu nella zona-cuscinetto che divide le forze governative congolesi e i "dissidenti" dell'ottava regione militare ha avuto gli effetti sperati: da quasi una settimana ormai gli scontri sono cessati in séguito ad una tregua raggiunta tra le parti, ma non solo. La Reuters riporta la notizia che gli ammutinati avrebbero accettato di ritirarsi di circa 30 km attestandosi intorno a Kanyabayonga, nelle posizioni che avevano prima dell'ultima offensiva. La retromarcia dei "dissidenti" è arrivata pochi giorni dopo quella del Rwanda, che aveva posto fine alle minacce di una nuova invasione del Kivu dopo un incontro avuto con l'inviato USA Daniel Yamamoto. Una possibile conferma indiretta del fatto che i "dissidenti" sarebbero appoggiati da Kigali, che da parte sua nega decisamente qualsiasi accusa di supportare gli ammutinati congolesi. Ma è la stessa MONUC ad aver ammesso la presenza di armati provenienti da un altro stato in territorio congolese, anche se non è stata in grado di stabilire a quale stato queste truppe appartenessero. La difficoltà nel controllare il territorio è stata sottolineata anche da un rapporto del Parlamento britannico sul traffico di armi in Congo, rapporto ottenuto in esclusiva dalla BBC e che mette in guardia sul flusso di armi che entra ed esce dal Congo, principalmente grazie agli "aerei-fantasma" che utilizzano piste di atteraggio nascoste in mezzo alla foresta e alle imbarcazioni che fanno la spola tra Congo, Rwanda, Burundi e Uganda attraverso i laghi che segnano le frontiere tra i quattro stati. Il rapporto addita come responsabile indiretta di questo commercio fiorente la MONUC, colpevole di non aver addestrato sufficientemente i propri uomini e di mancare dell'equipaggiamento adeguato per far fronte al problema. Il commercio di armi, infatti, potrebbe favorire l'esplosione di un nuovo conflitto nel paese, l'ultima cosa di cui il Congo avrebbe bisogno adesso.

  • I T A L I A

ROMA: PROTESTA LAVORATORI E UTENTI DI UNA COOP. SOCIALE

La sede del municipio VI del Comune di Roma è stato invasa oggi da decine di famiglie di persone disabili che normalmente ususfruiscono dei servizi di assistenza domiciliare da parte della cooperativa sociale Obiettivo 2000. Gli operatori in stato di agitazione, perchè da mesi senza stipendio e per i rapporti di lavoro senza regole, hanno prodotto un grosso contraccolpo di determinazione e solidarietà in tutta l'utenza. La protesta delle famiglie è stata forte ed è stata indirizzata prevalentemente contro i committenti Assessorati comunali che permettono la persistenza della precarietà e dello scempio dei diritti a danno di chi assiste i disabili compromettendo anche la qualità del servizio. Un'intesa è stata raggiunta nel pomeriggio attraverso il coinvolgimento dei massimi vertici di Assessorato, V° Dipartimento, Municipio VI° e un rappresentante di una Centrale cooperative.

COMUNICATO STAMPA 27 DICEMBRE 2004 ASSISTENZA DOMICILIARE AI DISABILI SOSPESA: PROTESTA DEGLI OPERATORI SOCIALI DELLA COOP. OBIETTIVO 2000. Da quattro giorni numerosi operatori sociali della cooperativa Obiettivo 2000, che gestisce i servizi di assistenza ai disabili nel VI° municipio, sono in stato di agitazione non solo perchè i loro stipendi degli ultimi quattro mesi sono bloccati in banca, a causa di baruffe e leggerezze incoscienti tra vecchi e nuovi amministratori, ma anche perchè viene disatteso il rispetto dei contratti collettivi di lavoro. La maggior parte delle famiglie dei disabili, pur messe in difficoltà dalle mancate prestazioni, si rendono conto dell'assurdo trattamento lavorativo riservato a chi assiste i loro ragazzi e chiedono al Comune di Roma di restituire la dignità e i diritti, sia ai cittadini svantaggiati, sia a tutti gli operatori sociali che ogni giorno, tra mille disagi, stanno a contatto con loro. Serve una svolta nella gestione del Welfare comunale. Invitiamo l'Assessore alle Politiche Sociali a trarne le conseguenze! Coordinamento Comitati di Roma Nord

MALTEMPO: GRAVI DANNI E DISAGI

Tutta l'Italia colpita da neve, pioggia, vento forte e violente mareggiate che hanno causato l'interruzione dei collegamenti marittimi con le isole. In Campania la situazione piu' difficile, con lo stato di attenzione nelle zone colpite dall'alluvione del maggio 1998. Quanto alla pioggia, continua a cadere ininterrottamente da due giorni nel Casertano e, oltre ad ingrossare le acque dei fiumi Volturno e Garigliano, tracimati in piu' punti, ha provocato allagamenti di strade, di abitazioni a piano terra. Per la rottura degli argini del fiume Sarno, nei pressi di Scafati, nel Salernitano, si sono verificati una serie di allagamenti per i quali, i vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno stanno procedendo all'evacuazione di una serie di abitazioni. L'acqua avrebbe raggiunto i due metri di altezza e allagato le campagne circostanti. A Napoli, a causa di una violenta mareggiata e' stato interrotto il traffico sul lungomare e da questa mattina e' chiuso il porto e sono interrotti i collegamenti con le localita' del Golfo: il vento ha raggiunto forza 5 ed il mare forza 6-7. Stessa situazione in Sicilia, dove a causa del mare forza 7 sono stati sospesi i collegamenti tra Palermo e l'isola di Ustica, mentre procede a rilento il traghettamento tra Villa San Giovanni e Messina. Resta invece ancora bloccata la circolazione ferroviaria sulla linea ionica nei pressi della stazione di Melito Porto Salvo. All'aeroporto di Roma Fiumicino, a causa del forte vento con raffiche superiori ai 50 chilometri orari sono state chiuse due piste.

G.R. 10,00

TERREMOTI PAESI COLPITI E VITTIME /AGGIORNAMENTO ORE 9:00 OLTRE 17 MILA I MORTI - Ecco l'ultimo bilancio delle vittime nei Paesi colpiti ieri da un sisma di 9 gradi della scala Richter, che ha scatenato un maremoto che ha investito l'Asia ed ha lambito le coste dell'Africa orientale. Il numero complessivo dei morti e' di oltre 17.000 così ripartiti: Sri Lanka: 5.860 (1.555 dispersi) - Indonesia: 4.448 - India: 6.279 almeno - Thailandia: 461 - Malaysia: 42 - Maldive: 32 (51 dispersi) - Myanmar: 1 (2 dispersi) - Bangladesh: 2 - Kenya: 1 - TOTALE: 17.126

IRAQ

ATTENTATO AD AL HAKIM- Sono 9 le vittime dell'autobomba esplosa questa mattina a Baghdad e almeno 39 i feriti. L'autobomba è esplosa presso gli uffici di Abdel Aziz al Hakim, leader dello Sciri (il Consiglio supremo della rivoluzione islamica in Iraq, il più importante partito sciita iracheno) nel distretto di Jadiriyah della capitale. Le vittime sono quasi tutte guardie del leader religioso. Almeno una trentina di macchine parcheggiate nei pressi sono state danneggiate. "Si è trattato di un attacco suicida vicino ai cancelli che delimitano gli uffici", ha dichiarato Haitan al Husseini, il portavoce di Al Hakim. "Molte guardie sono state ferite o uccise". Al Hakim è rimasto illeso. Lo ha reso noto il figlio Mohsen Hakim da Teheran. Hakim è il capolista della coalizione Alleanza Irachena Unita creata sotto la guida del Grande Ayatollah Ali al Sistani per le prossime elezioni di gennaio.

IRAQ: SOLDATO AMERICANO UCCISO A SAMARRA (ANSA-AFP) - BAGHDAD, 27 DIC - Un soldato americano e' stato ucciso e un altro ferito per l'esplosione di una bomba ieri a Samarra, 120 km a nord di Baghdad. Lo ha comunicato il comando americano.

Intanto il ministro degli Esteri iracheno Hoshyar Zebari ha dichiarato alla stampa cinese, al termine di una visita di quattro giorni in Cina, che le elezioni, in programma nel Paese il mese prossimo, potrebbero essere ritardate in alcune regioni a causa delle carenze in termini di sicurezza. Secondo Zebari la sicurezza resta un problema importante in Iraq e la commissione elettorale indipendente potrebbe decidere di rinviare parzialmente la conmsultazione del 30 gennaio. Le elezioni in regioni pericolose come Mossul e intorno a Baghdad potrebbero essere ritardate, affinche' noi possiamo concentrare le nostre risorse in materia di sicurezza sulla distruzione delle capacita' dell'opposizione di prenbere di mira e intimidire la gente, ha detto il ministro.

UCRAINA

IL LEADER DELL'OPPOSIZIONE YUSHCHENKO VINCE LE ELEZIONI = Dopo 8 mesi di campagna elettorale e tre tornate di votazioni il leader dell'opposizione ucraina, Viktor Yushchenko, si e' aggiudicato la presidenza. E' quanto emerge chiaramente dagli exit poll diffusi stamane a Kiev che danno una differenza di tre milioni di voti a favore di Yushchenko (53,53%) rispetto al candidato filo-russo, il primo ministro Viktor Yanukovich. Si conclude cosi' la rivoluzione arancione partita lo scorso 21 novembre dopo la proclamazione della vittoria di Yanukovich, subito contestata dal partito di Yushchenko con massicce proteste nelle strade della capitale.

ISRAELE AVVIA LA LIBERAZIONE DI 159 PALESTINESI

Israele ha avviato la scarcerazione di 159 detenuti palestinesi. Lo ha annunciato un portavoce dell'amministrazione penitenziaria dello stato ebraico, precisando che torneranno in libertà oltre cento palestinesi arrestati per attività anti-israeliane.

GIUSTIZIA

OGGI AL VIA NUOVO ESAME RIFORMA - Oggi alle ore 15, all'ordine del giorno della commissione Giustizia del Senato riunita in sede referente, torna l'esame del disegno di legge delega per la riforma dell'ordinamento giudiziario, rinviata alle Camere dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

gror041227 (last edited 2008-06-26 09:49:09 by anonymous)