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''gr 19.30''


Il gr di oggi è quasi completamente dedicato al tsunami,una tragedia dei poveri. Secondo gli Usa una tragedia che poteva esssere evitata ma i scientifici statunitense non hanno saputo a chi dare l'allarma, cosi la potenza mondiale cerca di giustificarsi ma:


'' E' di 60 mila vittime'' l'ultimo bilancio
 complessivo dei morti del terremoto-maremoto che ha colpito Asia e Africa, in una giornata in cui le cifre comunicate dai governi di Indonesia e Sri Lanka in particolare sono drammaticamente aumentate.
       
 ''Il sisma sposta l'asse terrestre e cambia le mappe geografiche Il sisma sposta l'asse terrestre
e cambia le mappe geografiche''

Un terremoto tanto forte da modificare l'asse di rotazione terrestre e da scatenare anche dispute scientifiche tra i geologi. La scossa tellurica - con il conseguente maremoto che il 26 dicembre ha devastato il sud est asiatico arrivando sino alle coste dell'Africa orientale - è stata tanto potente da far traballare la terra sul suo asse, che è rimasto alterato in modo permanente. Lo affermano alcuni geofisici americani e lo confermano i dati elaborati questa mattina dal Centro di Geodesia Spaziale "G. Colombo" dell'Agenzia spaziale italiana di Matera.

"Si tratta di risultati preliminari - ha detto il fisico Giuseppe Bianco - che indicano uno spostamento dell'asse di rotazione terrestre pari a 5-6 centimetri. Inoltre questo spostamento - ha aggiunto Bianco - è avvenuto proprio lungo la direzione dell'epicentro del terremoto: da una prima analisi non si vede alcun effetto lungo la direzione del meridiano di Greenwich".

E' di parere diverso Piero Manetti, direttore dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Cnr di Pisa. "E' plausibile l'ipotesi che vi sia stato uno spostamento dell'asse di rotazione terrestre, ma le masse in gioco nel terremoto dell'Oceano indiano sono talmente minime, che credo difficilmente possano intaccare la statica dell'intero pianeta". "Ogni affascinante ipotesi scientifica - aggiunge Mattei - è più difficile dimostrarla piuttosto che formularla".

"L'analisi dei dati continua a ritmo serrato per avere ulteriori conferme - spiega Bianco - ma siamo ragionevolmente sicuri di questa osservazione". "Gli studi si stanno svolgendo in collaborazione con il professor Roberto Sabadini, dell'Università di Milano, per verificare l' effetto prodotto dal sisma su altri parametri terrestri, come la posizione del centro di massa e la forma del campo di gravità".

Questi mutamenti non saranno tuttavia percepibili nella quotidianità. "La variazione osservata - ha precisato Bianco - è molto piccola e non penso che ci possano essere ripercussioni sul clima. Per avere conseguenze di questo tipo sarebbero necessari spostamenti di gran lunga maggiori".

Il terremoto ha causato però anche mutamenti a livello superficiale, sui quali alcuni esperti americani stanno discutendo. "Il sisma di magnitudo 9 - dice il geologo statunitense Ken Hudnut - ha cambiato le mappe geografiche, perché alcune delle isole più piccole al largo della costa sudoccidentale di Sumatra possono essersi spostate verso sud-ovest di circa 20 centimetri".

Anche la punta nordoccidentale di Sumatra può essere scivolata verso sud-ovest di circa 36 metri, secondo il geologo americano. Di diverso parere Stuart Sipkin, del centro nazionale di informazioni sui terremoti del Golden Colorado, che ha obiettato che è più probabile che le isole di Sumatra si siano innalzate sul livello del mare, piuttosto che spostarsi orizzontalmente.

"La placca indiana - spiega il geologo - si è incuneata sotto quella birmana, causando un innalzamento della prima, cosicché il movimento più consistente delle isole è stato verticale, non orizzontale".


''Lo Sri Lanka rifiuta gli aiuti umanitari israeliani''
Una delegazione di soccorso israeliana formata da 150 persone ha cancellato la propria missione in Sri Lanka dopo che il paese - uno dei più duramente colpiti dalla tragedia dei giorni scorsi - ha rifiutato di accogliere il contingente israeliano. Nonostante questo, Israele manderà 10.000 coperte, tende, lenzuola e cisterne, su richiesta del governo dello Sri Lanka dove le vittime fino ad oggi arrivano a 15000.




''AFRICA MAREMOTO: NUOVI DANNI , ANCHE TANZANIA E MADAGASCAR COLPITI DALL’ONDA LUNGA''

Una squadra di verifica delle Nazioni sta visitando la costa orientale della Somalia per comprendere i danni causati dal maremoto sviluppatosi in seguito al violento terremoto che domenica scorsa ha sconvolto l’Asia, ma i cui effetti si sono fatti sentire anche a 6000 chilometri di distanza arrivando fino alle coste orientali africane. Secondo il governo di transizione somalo che ha sede a Nairobi sarebbero almeno un centinaio i pescatori morti annegati dopo essere stati colti dal maremoto. A Mogadiscio fanno sapere che viste le difficoltà di comunicazione è praticamente impossibile avere stime certe e definitive sulle vittime. Le notizie più preoccupanti, nella capitale somala, sono arrivate dal Puntland e da Brava, località nel sud della Somalia in direzione del Kisimayo. Parlando con la stampa internazionale Yusuf Mohammed Ismail, portavoce del presidente somalo, ha lanciato un appello alla comunità internazionale: “Abbiamo bisogno di assistenza: servono tende, coperte, cibo a aiuto medico” ha sottolineato Ismail. Ma se la Somalia - in attesa di conferme e di dati più certi - sembra aver subito i danni maggiori, anche altri Paesi africani sono costretti a fare i conti con morti e senza tetto provocati dal devastante maremoto che ha distrutto il sud est asiatico. In Tanzania 10 persone sono morte annegate, due sono ancora disperse e tre sono rimaste ferite. Il comandante della polizia regionale di Dar es Salaam, Alfred Tibaigana, ha precisato che le vittime erano tutti ragazzi compresi tra i 12 e i 20 anni colti dal mare grosso mentre stavano facendo il bagno nelle spiagge della capitale tanzaniana. Anche le Seychelles sono state investite dall’onda lunga partita dall’Asia e se il bilancio di vite umane sarebbe limitato – si parla di ‘sole’ tre vittime – molte strutture dell’isola avrebbero subito gravi danni compromettendo soprattutto le attività turistiche, fonte di guadagno e di lavoro per la popolazione locale. Il presidente delle Seychelles James Michel, parlando alla televisione dopo aver sorvolato in elicottero le zone investite dalla furia del mare, ha chiesto aiuto alla comunità internazionale e ha raccomandato alla popolazione di mantenere la calma. Secondo i primi resoconti, è stato distrutto il principale ponte che collega l’aeroporto con la capitale Vittoria, ma le onde hanno colpito anche case, alberghi di lusso, strade, barche di pescatori oltre ad aver seriamente danneggiato l’acquedotto dell’isola. In Kenya, il bilancio resta fermo a un morto, un nuotatore di venti anni che al momento del maremoto si trovava a largo delle acque di Malindi, una delle principali località turistiche della costa keniana. Nelle ultime ore nel conteggio dei danni che il maremoto ha causato in Africa si è aggiunto anche il Madagascar. Nella grande isola africana dell’Oceano indiano 1200 persone sono rimaste senza tetto dopo che il mare si è alzato improvvisamente investendo circa 150 abitazioni di pescatori.


''India''

La violenza del maremoto che ha sconvolto il sudest asiatico ha risparmiato la centrale nucleare di Kalpakkam, a 80 chilometri da Madras, in India. Il governo di Nuova Delhi aveva parlato di infiltrazione d'acqua nell'impianto elettro-nucleare dello stato di Tamil Nadu, sollevando il rischio di un disastro nucleare. Le unità della centrale nucleare di Kalpakkam sono al sicuro, non c'è nessun rischio di contaminazione, hanno riferito fonti ufficiali, citate dall'edizione on line del giornale Thee Times of India. Il maremoto ha comunque provocato alcuni guasti ed una commissione di esperti si è riunita d'urgenza per valutare i danni.


''GLI ONU AGLI USA: SIETE DEI TIRCHI, NON AIUTATE I TERREMOTATI. POWELL: FAREMO DI PIU''
 
        il coordinatore per gli Aiuti umanitari delle Nazioni Unite, Jan Egeland, ha accusato gli Usa di essere tirchi e di non dare abbastanza soldi per le cala
"Gli Stati Uniti non sono tirchi", ha detto oggi il segretario di Stato americano Colin Powell, replicando alle accuse di Jan Egeland, capo degli aiuti umanitari dell'Onu, che ieri in un'intervista aveva appunto tacciato di tirchieria gli Usa e altri paesi occidentali. "Faremo di più" per aiutare le vittime del terremoto e degli tsunami che hanno colpito l'Asia, ha aggiunto Powell in un'intervista alla Cnn, precisando che nel disastro i morti americani accertati sono finora 11, ma di centinaia di cittadini non si hanno ancora notizie.
Sempre sul fronte dell'assistenza, Powell ha osservato con la rete tv Abc che Washington "ha dato più aiuti negli ultimi quattro anni di qualsiasi altra nazione o combinazioni di nazioni nel mondo".

"Non capisco proprio perchè siamo così tirchi. Natale dovrebbe ricordare ai paesi occidentali quanto siamo diventati ricchi", aveva detto Egeland ieri in una conferenza stampa in cui aveva esortato a fare di più. Il governo americano ha stanziato finora 15 milioni di dollari per l'assistenza e inviato propri specialisti per aiutare i paesi asiatici.
"Faremo di più. Vorrei però che il commento di Egeland non ci fosse mai stato", ha concluso Powell e ha pronosticato che "chiaramente gli Stati Uniti saranno un grande contribuente in uno sforzo di assistenza" valutabile "nell'ordine dei miliardi di dollari".


''Iraq''
 32 morti e decine di feriti

Nel mirino commissariati di polizia, un posto di blocco, ma anche il comandante della Guardia Nazionale, sfuggito illeso a un attentato. Pesante il bilancio: almeno 32 vittime e decine di feriti.

Gli attacchi più gravi sono avvenuti attorno Tikrit. I ribelli hanno attaccato un commissariato a Dijila, sulla strada tra la città natale di Saddam Hussein e Samarra, e ucciso 12 poliziotti.

Alle porte di Tikrit, la città natale del deposto presidente iracheno Saddam Hussein, tre poliziotti sono stati uccisi a un check-point.

Tre poliziotti e tre civili sono morti quando un'autobomba è esplosa vicino a un convoglio militare congiunto iracheno-statunitense a Samarra.

Un comandante della polizia locale è stato assassinato a Baquba. Mentre a Ishaki, 80 chilometri a nord di Baghdad, quattro poliziotti e un agente della guardia nazionale sono finiti in un'imboscata.

Ma non è finita: perché a Baghdad un'autobomba guidata da un kamikaze ha tentato di uccidere il comandante generale della Guardia Nazionale. L'attentato contro il generale Mudher Abud al-Mukla, che era un alto ufficiale sciita nell'esercito prevalentemente sunnita di Saddam, è avvenuto nel quartiere di Adhamiya e ha causato il ferimento di almeno 8 iracheni, tra agenti e passanti.


''Ucraina''
L'ingerenza degli Stati Uniti nelle elezioni in Ucraina è stata sistematica e pianificata. A lanciare l'accusa a Washington è stato Viktor Yanukovich, primo ministro ucraino e candidato sconfitto al ballottaggio per le presidenziali del 26 dicembre, che ha visto trionfare il leader dell'opposizione Viktor Yushchenko. In un'intervista al giornale russo 'Isvestiya', Yanukovich ha invece definito spontaneo il sostegno della Russia alla sua campagna elettorale. La volontà russa di influenzare il risultato delle nostre elezioni - ha assicurato - è solo un episodio passato.


''BURUNDI''
SCONTRI NELLA CAPITALE TRA ESERCITO E RIBELLI FNL
I ribelli delle Forze Nazionali di Liberazione (Fnl) hanno attaccato oggi la capitale Bujumbura, ingaggiando uno scontro a fuoco con uomini dell’esercito governativo; lo riferiscono fonti di stampa internazionali. Nell’attacco sono morti tre ribelli e un soldato, ma non sembra siano stati coinvolti i civili. Le Fnl sono l’organizzazione ribelle hutu che non ha accettato di partecipare ai negoziati tra il governo e l’altra formazione guerrigliera, le Fdd (Forze per la difesa della democrazia), che hanno portato ad una serie di accordi per pacificare la nazione dopo undici anni di guerra civile con almeno 300.000 morti. Pochi giorni fa vertici dell’esercito di Bujumbura avevano dichiarato alla stampa nazionale di aver distrutto una base clandestina del Fnl nel territorio della Repubblica democratica del Congo e più precisamente nell’isola di Vugizo, non lontano dalla città lacustre di Uvira, nella regione del Sud Kivu. Intanto 7 milioni di burundesi attendono ancora di recarsi alle urne per il referendum costituzionale – già rinviato tre volte – per l’approvazione della nuova Carta fondamentale del Paese, che ripartisce i poteri tra le due etnie hutu e tutzi; il referendum è il passo decisivo per concludere la fase di transizione e preparare nuove elezioni presidenziali.


'' Italia:''
Migranti possono viaggiare anche se sono in atessa dei permessi di soggiorno verso i paesi colpiti

 Potrano partire e ritornare in Italia i migranti con origini nei paesi colpiti dal maremoto fino al 15 febbraio 2005, anche se sono in attessa del permesso di soggiorno. E' questa la circolare che il viminale, dopo diverse proteste a presentato pochi minuti fa.

gr 19.30

Il gr di oggi è quasi completamente dedicato al tsunami,una tragedia dei poveri. Secondo gli Usa una tragedia che poteva esssere evitata ma i scientifici statunitense non hanno saputo a chi dare l'allarma, cosi la potenza mondiale cerca di giustificarsi ma:

E' di 60 mila vittime l'ultimo bilancio

  • complessivo dei morti del terremoto-maremoto che ha colpito Asia e Africa, in una giornata in cui le cifre comunicate dai governi di Indonesia e Sri Lanka in particolare sono drammaticamente aumentate.

    Il sisma sposta l'asse terrestre e cambia le mappe geografiche Il sisma sposta l'asse terrestre

e cambia le mappe geografiche

Un terremoto tanto forte da modificare l'asse di rotazione terrestre e da scatenare anche dispute scientifiche tra i geologi. La scossa tellurica - con il conseguente maremoto che il 26 dicembre ha devastato il sud est asiatico arrivando sino alle coste dell'Africa orientale - è stata tanto potente da far traballare la terra sul suo asse, che è rimasto alterato in modo permanente. Lo affermano alcuni geofisici americani e lo confermano i dati elaborati questa mattina dal Centro di Geodesia Spaziale "G. Colombo" dell'Agenzia spaziale italiana di Matera.

"Si tratta di risultati preliminari - ha detto il fisico Giuseppe Bianco - che indicano uno spostamento dell'asse di rotazione terrestre pari a 5-6 centimetri. Inoltre questo spostamento - ha aggiunto Bianco - è avvenuto proprio lungo la direzione dell'epicentro del terremoto: da una prima analisi non si vede alcun effetto lungo la direzione del meridiano di Greenwich".

E' di parere diverso Piero Manetti, direttore dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Cnr di Pisa. "E' plausibile l'ipotesi che vi sia stato uno spostamento dell'asse di rotazione terrestre, ma le masse in gioco nel terremoto dell'Oceano indiano sono talmente minime, che credo difficilmente possano intaccare la statica dell'intero pianeta". "Ogni affascinante ipotesi scientifica - aggiunge Mattei - è più difficile dimostrarla piuttosto che formularla".

"L'analisi dei dati continua a ritmo serrato per avere ulteriori conferme - spiega Bianco - ma siamo ragionevolmente sicuri di questa osservazione". "Gli studi si stanno svolgendo in collaborazione con il professor Roberto Sabadini, dell'Università di Milano, per verificare l' effetto prodotto dal sisma su altri parametri terrestri, come la posizione del centro di massa e la forma del campo di gravità".

Questi mutamenti non saranno tuttavia percepibili nella quotidianità. "La variazione osservata - ha precisato Bianco - è molto piccola e non penso che ci possano essere ripercussioni sul clima. Per avere conseguenze di questo tipo sarebbero necessari spostamenti di gran lunga maggiori".

Il terremoto ha causato però anche mutamenti a livello superficiale, sui quali alcuni esperti americani stanno discutendo. "Il sisma di magnitudo 9 - dice il geologo statunitense Ken Hudnut - ha cambiato le mappe geografiche, perché alcune delle isole più piccole al largo della costa sudoccidentale di Sumatra possono essersi spostate verso sud-ovest di circa 20 centimetri".

Anche la punta nordoccidentale di Sumatra può essere scivolata verso sud-ovest di circa 36 metri, secondo il geologo americano. Di diverso parere Stuart Sipkin, del centro nazionale di informazioni sui terremoti del Golden Colorado, che ha obiettato che è più probabile che le isole di Sumatra si siano innalzate sul livello del mare, piuttosto che spostarsi orizzontalmente.

"La placca indiana - spiega il geologo - si è incuneata sotto quella birmana, causando un innalzamento della prima, cosicché il movimento più consistente delle isole è stato verticale, non orizzontale".

Lo Sri Lanka rifiuta gli aiuti umanitari israeliani Una delegazione di soccorso israeliana formata da 150 persone ha cancellato la propria missione in Sri Lanka dopo che il paese - uno dei più duramente colpiti dalla tragedia dei giorni scorsi - ha rifiutato di accogliere il contingente israeliano. Nonostante questo, Israele manderà 10.000 coperte, tende, lenzuola e cisterne, su richiesta del governo dello Sri Lanka dove le vittime fino ad oggi arrivano a 15000.

AFRICA MAREMOTO: NUOVI DANNI , ANCHE TANZANIA E MADAGASCAR COLPITI DALL’ONDA LUNGA

Una squadra di verifica delle Nazioni sta visitando la costa orientale della Somalia per comprendere i danni causati dal maremoto sviluppatosi in seguito al violento terremoto che domenica scorsa ha sconvolto l’Asia, ma i cui effetti si sono fatti sentire anche a 6000 chilometri di distanza arrivando fino alle coste orientali africane. Secondo il governo di transizione somalo che ha sede a Nairobi sarebbero almeno un centinaio i pescatori morti annegati dopo essere stati colti dal maremoto. A Mogadiscio fanno sapere che viste le difficoltà di comunicazione è praticamente impossibile avere stime certe e definitive sulle vittime. Le notizie più preoccupanti, nella capitale somala, sono arrivate dal Puntland e da Brava, località nel sud della Somalia in direzione del Kisimayo. Parlando con la stampa internazionale Yusuf Mohammed Ismail, portavoce del presidente somalo, ha lanciato un appello alla comunità internazionale: “Abbiamo bisogno di assistenza: servono tende, coperte, cibo a aiuto medico” ha sottolineato Ismail. Ma se la Somalia - in attesa di conferme e di dati più certi - sembra aver subito i danni maggiori, anche altri Paesi africani sono costretti a fare i conti con morti e senza tetto provocati dal devastante maremoto che ha distrutto il sud est asiatico. In Tanzania 10 persone sono morte annegate, due sono ancora disperse e tre sono rimaste ferite. Il comandante della polizia regionale di Dar es Salaam, Alfred Tibaigana, ha precisato che le vittime erano tutti ragazzi compresi tra i 12 e i 20 anni colti dal mare grosso mentre stavano facendo il bagno nelle spiagge della capitale tanzaniana. Anche le Seychelles sono state investite dall’onda lunga partita dall’Asia e se il bilancio di vite umane sarebbe limitato – si parla di ‘sole’ tre vittime – molte strutture dell’isola avrebbero subito gravi danni compromettendo soprattutto le attività turistiche, fonte di guadagno e di lavoro per la popolazione locale. Il presidente delle Seychelles James Michel, parlando alla televisione dopo aver sorvolato in elicottero le zone investite dalla furia del mare, ha chiesto aiuto alla comunità internazionale e ha raccomandato alla popolazione di mantenere la calma. Secondo i primi resoconti, è stato distrutto il principale ponte che collega l’aeroporto con la capitale Vittoria, ma le onde hanno colpito anche case, alberghi di lusso, strade, barche di pescatori oltre ad aver seriamente danneggiato l’acquedotto dell’isola. In Kenya, il bilancio resta fermo a un morto, un nuotatore di venti anni che al momento del maremoto si trovava a largo delle acque di Malindi, una delle principali località turistiche della costa keniana. Nelle ultime ore nel conteggio dei danni che il maremoto ha causato in Africa si è aggiunto anche il Madagascar. Nella grande isola africana dell’Oceano indiano 1200 persone sono rimaste senza tetto dopo che il mare si è alzato improvvisamente investendo circa 150 abitazioni di pescatori.

India

La violenza del maremoto che ha sconvolto il sudest asiatico ha risparmiato la centrale nucleare di Kalpakkam, a 80 chilometri da Madras, in India. Il governo di Nuova Delhi aveva parlato di infiltrazione d'acqua nell'impianto elettro-nucleare dello stato di Tamil Nadu, sollevando il rischio di un disastro nucleare. Le unità della centrale nucleare di Kalpakkam sono al sicuro, non c'è nessun rischio di contaminazione, hanno riferito fonti ufficiali, citate dall'edizione on line del giornale Thee Times of India. Il maremoto ha comunque provocato alcuni guasti ed una commissione di esperti si è riunita d'urgenza per valutare i danni.

GLI ONU AGLI USA: SIETE DEI TIRCHI, NON AIUTATE I TERREMOTATI. POWELL: FAREMO DI PIU

  • il coordinatore per gli Aiuti umanitari delle Nazioni Unite, Jan Egeland, ha accusato gli Usa di essere tirchi e di non dare abbastanza soldi per le cala

"Gli Stati Uniti non sono tirchi", ha detto oggi il segretario di Stato americano Colin Powell, replicando alle accuse di Jan Egeland, capo degli aiuti umanitari dell'Onu, che ieri in un'intervista aveva appunto tacciato di tirchieria gli Usa e altri paesi occidentali. "Faremo di più" per aiutare le vittime del terremoto e degli tsunami che hanno colpito l'Asia, ha aggiunto Powell in un'intervista alla Cnn, precisando che nel disastro i morti americani accertati sono finora 11, ma di centinaia di cittadini non si hanno ancora notizie. Sempre sul fronte dell'assistenza, Powell ha osservato con la rete tv Abc che Washington "ha dato più aiuti negli ultimi quattro anni di qualsiasi altra nazione o combinazioni di nazioni nel mondo".

"Non capisco proprio perchè siamo così tirchi. Natale dovrebbe ricordare ai paesi occidentali quanto siamo diventati ricchi", aveva detto Egeland ieri in una conferenza stampa in cui aveva esortato a fare di più. Il governo americano ha stanziato finora 15 milioni di dollari per l'assistenza e inviato propri specialisti per aiutare i paesi asiatici. "Faremo di più. Vorrei però che il commento di Egeland non ci fosse mai stato", ha concluso Powell e ha pronosticato che "chiaramente gli Stati Uniti saranno un grande contribuente in uno sforzo di assistenza" valutabile "nell'ordine dei miliardi di dollari".

Iraq

  • 32 morti e decine di feriti

Nel mirino commissariati di polizia, un posto di blocco, ma anche il comandante della Guardia Nazionale, sfuggito illeso a un attentato. Pesante il bilancio: almeno 32 vittime e decine di feriti.

Gli attacchi più gravi sono avvenuti attorno Tikrit. I ribelli hanno attaccato un commissariato a Dijila, sulla strada tra la città natale di Saddam Hussein e Samarra, e ucciso 12 poliziotti.

Alle porte di Tikrit, la città natale del deposto presidente iracheno Saddam Hussein, tre poliziotti sono stati uccisi a un check-point.

Tre poliziotti e tre civili sono morti quando un'autobomba è esplosa vicino a un convoglio militare congiunto iracheno-statunitense a Samarra.

Un comandante della polizia locale è stato assassinato a Baquba. Mentre a Ishaki, 80 chilometri a nord di Baghdad, quattro poliziotti e un agente della guardia nazionale sono finiti in un'imboscata.

Ma non è finita: perché a Baghdad un'autobomba guidata da un kamikaze ha tentato di uccidere il comandante generale della Guardia Nazionale. L'attentato contro il generale Mudher Abud al-Mukla, che era un alto ufficiale sciita nell'esercito prevalentemente sunnita di Saddam, è avvenuto nel quartiere di Adhamiya e ha causato il ferimento di almeno 8 iracheni, tra agenti e passanti.

Ucraina L'ingerenza degli Stati Uniti nelle elezioni in Ucraina è stata sistematica e pianificata. A lanciare l'accusa a Washington è stato Viktor Yanukovich, primo ministro ucraino e candidato sconfitto al ballottaggio per le presidenziali del 26 dicembre, che ha visto trionfare il leader dell'opposizione Viktor Yushchenko. In un'intervista al giornale russo 'Isvestiya', Yanukovich ha invece definito spontaneo il sostegno della Russia alla sua campagna elettorale. La volontà russa di influenzare il risultato delle nostre elezioni - ha assicurato - è solo un episodio passato.

BURUNDI SCONTRI NELLA CAPITALE TRA ESERCITO E RIBELLI FNL I ribelli delle Forze Nazionali di Liberazione (Fnl) hanno attaccato oggi la capitale Bujumbura, ingaggiando uno scontro a fuoco con uomini dell’esercito governativo; lo riferiscono fonti di stampa internazionali. Nell’attacco sono morti tre ribelli e un soldato, ma non sembra siano stati coinvolti i civili. Le Fnl sono l’organizzazione ribelle hutu che non ha accettato di partecipare ai negoziati tra il governo e l’altra formazione guerrigliera, le Fdd (Forze per la difesa della democrazia), che hanno portato ad una serie di accordi per pacificare la nazione dopo undici anni di guerra civile con almeno 300.000 morti. Pochi giorni fa vertici dell’esercito di Bujumbura avevano dichiarato alla stampa nazionale di aver distrutto una base clandestina del Fnl nel territorio della Repubblica democratica del Congo e più precisamente nell’isola di Vugizo, non lontano dalla città lacustre di Uvira, nella regione del Sud Kivu. Intanto 7 milioni di burundesi attendono ancora di recarsi alle urne per il referendum costituzionale – già rinviato tre volte – per l’approvazione della nuova Carta fondamentale del Paese, che ripartisce i poteri tra le due etnie hutu e tutzi; il referendum è il passo decisivo per concludere la fase di transizione e preparare nuove elezioni presidenziali.

Italia: Migranti possono viaggiare anche se sono in atessa dei permessi di soggiorno verso i paesi colpiti

  • Potrano partire e ritornare in Italia i migranti con origini nei paesi colpiti dal maremoto fino al 15 febbraio 2005, anche se sono in attessa del permesso di soggiorno. E' questa la circolare che il viminale, dopo diverse proteste a presentato pochi minuti fa.

GR 9:30

Lutto in sri lanka

1.500 passeggeri sono quasi certamente morti in un treno che e' stato sommerso domenica scorsa dall'onda gigantesca che ha spazzato la costa dello Sri Lanka. Lo hanno riferito i soccorritori. Il treno stava collegando la capitale Colombo con la citta di Galle, 110 chilometri piu' a sud.

Il presidente dello Sri Lanka, Chandrika Kumaratunga, ha proclamato una settimana di lutto in tutto il paese, tra i più colpiti dal violento maremoto che ha sconvolto il sudest asiatico, dove si stanno approntando cremazioni di massa. Kumaratunga è rientrato immediatamente da una visita in Gran Bretagna appena appreso del cataclisma. Secondo fonti militari, intanto, il bilancio delle vittime accertate nello Sri Lanka è salito a 11.960 morti, ma, stando ai media indiani, i morti sarebbero 13mila e circa un milione i senzatetto Israele stava allestendo una squadra di soccorso composta da 150 membri dell'esercito e del ministero della Difesa da inviare nello Sri Lanka, ma le autorità di Colombo avrebbero respinto l'offerta di uomini, mentre avrebbero richiesto l'invio di beni di prima necessità. Lo riferisce il sito internet del quotidiano israeliano Haaretz, che cita una fonte dell'esercito israeliano. Inizialmente era stato detto che la partenza della squadra israeliana era stata rinviata oggi per una mancanza di coordinamento tra il ministero degli Esteri e l'esercito dello Sri Lanka. La squadra, guidata dal generale Avraham Ben-David, avrebbe dovuto portare anche beni di prima necessità (acqua, cibo, tende, vestiario ecc). Israele sta valutando la possibilità di inviare altre squadre di uomini in India e in Thailandia, ma non è stata ancora presa alcuna decisione al riguardo. Servono molti miliardi di dollari e diversi anni per seppellire i cadaveri, debellare le epidemie e ricostruire quanto distrutto dalle tsunami, onde anomale alte fino a 10 metri, che hanno sconvolto il sudest asiatico. Lo ha detto il coordinatore per gli Aiuti umanitari delle Nazioni Unite, Jan Egeland, sottolineando come l'entità della tragedia richieda uno sforzo maggiore rispetto ad altri grandi calamità. Egeland ha poi precisato che voli con a bordo aiuti umanitari e generi di primo soccorso partiranno nelle prossime 48 ore da una ventina di paesi verso le zone colpite dal maremoto. Resta, infatti, elevatissimo il rischio di diffusione di epidemie, come malaria ed infezioni respiratorie.

India

La violenza del maremoto che ha sconvolto il sudest asiatico ha risparmiato la centrale nucleare di Kalpakkam, a 80 chilometri da Madras, in India. Il governo di Nuova Delhi aveva parlato di infiltrazione d'acqua nell'impianto elettro-nucleare dello stato di Tamil Nadu, sollevando il rischio di un disastro nucleare. Le unità della centrale nucleare di Kalpakkam sono al sicuro, non c'è nessun rischio di contaminazione, hanno riferito fonti ufficiali, citate dall'edizione on line del giornale Thee Times of India. Il maremoto ha comunque provocato alcuni guasti ed una commissione di esperti si è riunita d'urgenza per valutare i danni.

Ucraina

L'ingerenza degli Stati Uniti nelle elezioni in Ucraina è stata sistematica e pianificata. A lanciare l'accusa a Washington è stato Viktor Yanukovich, primo ministro ucraino e candidato sconfitto al ballottaggio per le presidenziali del 26 dicembre, che ha visto trionfare il leader dell'opposizione Viktor Yushchenko. In un'intervista al giornale russo 'Isvestiya', Yanukovich ha invece definito spontaneo il sostegno della Russia alla sua campagna elettorale. La volontà russa di influenzare il risultato delle nostre elezioni - ha assicurato - è solo un episodio passato.

Iraq

Il comandante della Guardia nazionale irachena di Baghdad, Madhar al-Maula, e' stato ucciso in un attentato, quando un attentatore suicida a bordo di un'auto si e' lanciato contro il convoglio che scortava l'ufficiale, facendosi esplodere. Sul luogo dell'attentato, che ha provocato anche il ferimento di diversi uomini del convoglio, si e' recato il ministro della Difesa ad interim, Sheikh Hazim al-Shalan.

Un ufficiale della Forze di protezione delle istallazioni (una unità del ministero degli Interni iracheno incaricata di sorvegliare i beni ed infrastrutture pubbliche), identificato con il nome di Ali Naim Fahd al Nakib, è stato ucciso oggi da sconosciuti in un attacco a Baquba, a nord di Baghdad. Lo hanno riferito fonti della polizia locale. Nell'attacco sono rimasti feriti anche tre civili.

A poche ore dall'appello di Osama bin Laden perche' gli iracheni boicottino il voto del 30 gennaio, la guerriglia ha sferrato una serie di attacchi coordinati nell'area del cosiddetto 'triangolo sunnita'. Nel mirino due commissariati e un posto di blocco, una ventina le vittime (19 poliziotti e un agente della guardia nazionale). Armati di 'kalashnikov' e lancia razza e spalle, i ribelli hanno attaccato un commissariato a Dijila, sulla strada da Tikrit e Samarra, e ucciso 12 poliziotti. Alle porte di Tikrit, la citta' natale del deposto presidente iracheno Saddam Hussein, tre poliziotti sono stati uccisi a un check-point. E a sud di Samarra, a Ishaki, 80chilometri a nord di Baghdad, quattro poliziotti hanno perso la vita in un attacco ad un altro commissariato.

ORE 13,00

Maremoto

E' di almeno 40mila morti e altrettanti dispersi il bilancio delle vittime del maremoto che ha sconvolto il sudest asiatico, secondo stime del ministero degli Esteri di Parigi. Nell'intera regione 40mila sono i morti e altri 40mila i dispersi, ha dichiarato il sottosegretario agli Esteri francese Renaud Muselier in un'intervista a Radio Rmc, ricordando che sono almeno 22 le vittime francesi e decine quelli di cui non si hanno ancora notizie. In particolare, Muselier ha ricordato che sono ancora 29 i connazionali dispersi nell'isola di Phuket, in Thailandia, uno dei paesi maggiormente colpiti dal maremoto.

IRAQ

Sono due i soldati americani uccisi ieri in Iraq a causa delle bombe fatte esplodere al passaggio delle loro pattuglie. Un soldato è stato ucciso a Samarra, con una bomba esplosa al passaggio della pattuglia. Un altro soldato della stessa pattuglia è rimasto ferito. Un altro soldato americano è stato ucciso da una bomba rudimentale ieri a Baghdad. Nell'esplosione, quattro altri soldati sono rimasti feriti. Secondo il conteggio dell'Associated Press, sono almeno 1.325 i membri dell'esercito americano morti in Iraq dall'inizio della guerra nel marzo 2003.

Un gruppo armato ha attaccato e ucciso 12 poliziotti iracheni vicino alla città di Tikrit, mentre un'autobomba è esplosa a Baghdad, nei pressi degli uffici della Guardia Nazionale irachena, ferendo nove persone. Arkan Mohammed, un funzionario governativo a Tikrit, ha riferito che 12 uomini sono rimasti uccisi in seguito all'attacco contro una stazione di polizia, 15 chilometri a sud di Tikrit, città natale di Saddam Hussein, Il sergente maggiore americano Robert Powell, della Prima divisione Usa ha riferito dal canto suo che altri quattro attacchi sono stati lanciati all'alba di martedì contro diversi posti di blocco: 5 soldati iracheni sono stati uccisi e altri tre feriti. Un altro ufficiale di polizia, Na'em Fahad è stato freddato dai colpi sparati da una macchina in corsa, mentre camminava con tre amici nella città di Baquba, a nordest della capitale. L'autobomba esplosa a Baghdad era indirizzata all'abitazione di un alto ufficiale della Guardia nazionale irachena, nel quartiere Azimiyah, ha riferito il maggiore Shaheed Attiyah della polizia irachena. Nove delle sue guardie e alcuni passanti sono rimasti feriti, tre in modo grave. Nella città di Samarra un'autobomba è esplosa nel centro città ferendo 10 persone, inclusi 3 bambini.

UCRAINA: YUSHCHENKO PROMETTE, PRIMA VISITA A MOSCA

  • La prima visita nelle vesti di presidente ucraino Viktor Yushchenko intende farla in Russia, anche se occorrera' del tempo a Kiev per ripristinare normali relazioni con Mosca, dopo il sostegno offerto all'avversario Viktor Yanukovich. E' quanto affermato dal vincitore del secondo ballottaggio di domenica 26 dicembre in Ucraina, in un'intervista al quotidiano russo 'Isvestiya'. Andro' dapprima a Mosca, molto probabilmente - dice Yushchenko- Devo dimostare che i nostri rapporti erano stati falsati da clan ucraini. Una pagina che puo' e deve essere girata. Il leader degli arancioni rileva comunque che Mosca ha avuto un ruolo nella campagna elettorale per sostenere un candidato e che servira' piu' di un mese di lavoro per ristabilire gli antichi rapporti con la Russia. Mentre i risultati definitivi del ballottaggio di domenica non sono stati ancora resi noti, a Yushchenko, che si e' gia' proclamato vincitore, sono andate il 52,02% delle preferenze e Yanukovich, formalmente ancora primo ministro, non ha accettato la sconfitta di circa 8 punti.

gror041228 (last edited 2008-06-26 09:49:09 by anonymous)