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=== g.r. 13,00 === '''MAREMOTO''' TEMUTI 100.000 MORTI,PER ANNAN ALTRE DECINE MIGLIAIA = Mentre cresce di ora in ora il bilancio delle vittime del maremoto che domenica ha devastato l'Oceano Pacifico dal Sud-Est asiatico fino alle coste dell'Africa orientale, e che al momento si attesta poco al di sotto dei settantamila morti, autorita' ed esperti avvertono come occorra prepararsi ormai a un computo finale che raggiungera', e addirittura superera', la soglia fatidica delle centomila unita'. Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, e' andato ad aggiungersi al coro di coloro che prefigurano uno scenario realmente drammatico, osservando come il totale delle perdite umane provocate dallo 'tsunami' di tre giorni fa potrebbe crescere di ulteriori, svariate decine di migliaia via via che le operazioni di recupero dei cadaveri e di ricerca dei dispersi procedono. Anche perche', e' il timore condiviso da tutti e cui ha dato il proprio avallo la stessa Organizzazione Mondiale della Sanita', le epidemie innescate dalla colossale emergenza sono di per se' in grado di mietere altrettanti morti rispetto a quelli causati dal sisma in quanto tale DIFATTI: L' UNICEF: SENZ'ACQUA RISCHIO EPIDEMIA PER MILIONI -2- "L'acqua stagnante potrà uccidere più di quella in movimento" - "Senza un'operazione immediata e su larga scala per fornire acqua potabile alle popolazioni colpite dal maremoto di domenica, milioni di persone rischiano di contrarre malattie veicolate dall'acqua", ha indicato l'Unicef in un comunicato diffuso oggi. "L'acqua stagnante potrà essere altrettanto pericolosa dell'acqua in movimento", ha riassunto la direttrice esecutiva dell'Unicef, Carol Bellamy: "C'è acqua ovunque ma non una sola goccia da bere". Ieri un alto responsabile dell'Oms (l'Organizzazione mondiale della Sanità) aveva detto di temere che le epidemie provocate dal maremoto possano mietere in futuro più vittime delle stesse onde. Bellamy ha sottolineato che le inondazioni nelle regioni toccate dalla catastrofe avrebbero contaminato le reti di approvvigionamento idrico, "lasciando la gente senza altra scelta che quella di utilizzare l'acqua sporca in superficie". "In queste condizioni - ha continuato Bellamy - la gente avrà non poche difficoltà a proteggersi da colera, dissenteria e altre malattie mortali". Il timore riguarda soprattutto le "centinaia di migliaia di bambini che sono sopravvissuti alle onde e che rischiano adesso di ammalarsi mortalmente solo per aver bevuto una goccia d'acqua". Ieri l'Unicef ha cominciato la distribuzione nelle regioni colpite dello Sri Lanka di compresse per la depurazione dell'acqua e per l'integrazione di sali. L'organizzazione dell'Onu prevede di fare altrettanto oggi in India. In Indonesia, il paese più toccato dalla catastrofe, l'Unicef ha inviato da Copenhagen sacchetti di pronto soccorso destinati a 200mila persone. Il governo indiano ha fatto sapere che il Paese non ha bisogno di aiuti internazionali, perche' dispone di risorse proprie per fronteggiare l'emergenza umanitaria nel sudest, seguita al maremoto di domenica. Il governo di New Delhi e' stato subissato di "generose offerte di aiuti" da Paesi come Russia, Stati Uniti, Israele e Giappone, ha sottolineato una fonte ufficiale. "Tutti i Paesi amici ci hanno offerto aiuti, ma riteniamo di disporre di risorse adeguate per fare fronte alla situazione. Se in un secondo momento ci rendessimo conto di avere bisogno di un sostegno esterno, non esiteremmo a chiederlo", ha detto la fonte, "Al momento non soltanto abbiamo risorse sufficienti per noi, ma abbiamo inviato consistenti aiuti allo Sri Lanka e alle Maldive. Non lo avremmo fatto se avessimo avuti problemi ad affrontare la nostra emergenza". La stessa fonte ha ricordato che neanche per il terribile terremoto di gennaio 2001 nel Gujarat, dove vi furono 22.000 morti, fu richiesto l'aiuto internazionale. '''MALTEMPO ITALIA''' MOLISE, CESSATO PREALLARME PER DIGA LISCIONE = Cessate il preallarme per la diga del Liscione. L'invaso in provincia di Campobasso per il quale la Prefettura del capoluogo regionale aveva lanciato, lunedi' 27, la misura cautelare, ha infatti raggiunto nuovamente i livelli normali di portata. Cio' e' stato possibile grazie alla cessazione delle forti precipitazioni dei giorni scorsi che avevano notevolmente ingrossato il fiume Biferno, che alimenta l'invaso, facendo salire al livello di guardia la sua portata '''PALESTINA''' RITIRO GAZA, GRAFFITI CON MINACCE MORTE PER SHARON IN SITO INTERNET SOSTENITORE COLONI PROPONE SUCIDIO COLLETTIVO Graffiti con minacce di morte indirizzate al premier Ariel Sharon sono apparsi ieri a Gerusalemme e in alcuni insediamenti israeliani in Cisgiordania. Lo riferisce la stampa odierna secondo cui le scritte oltraggiose sono state tracciate da militanti di estrema destra contrari al ritiro dalla striscia di Gaza e allo sgombero di migliaia di coloni progettati da Sharon. ''Abbiamo eliminato (il premier laburista - n.d.r.) Rabin, elimeneremo anche Sharon'' hanno scritto ignoti in un insediamento a nord di Gerusalemme. Nel frattempo in un sito internet israeliano un fautore del movimento dei coloni ha proposto di ricorrere ad una mossa preventiva per dissuadere Sharon dall'ordinare lo sgombero di migliaia di coloni dalle loro abitazioni. La idea sarebbe che almeno 500 persone minacciassero pubblicamente di suicidarsi nel giorno in cui avesse inizio lo smantellamento degli insediamenti. ''Di fronte a una minaccia del genere nessun premier israeliano potrebbe ordinare lo sgombero'' si legge nel sito internet. Questa minaccia ha gia' allarmato il deputato laburista Ophir Pines, candidato del proprio partito alla carica di ministro degli interni. ''Molti pazzi scatenati, indottrinati per anni da una ideologia messianica e delirante, potrebbero compiere atti terribili pur di impedire il ritiro'' ha detto Pines al quotidiano Maariv '''IRAQ''' UCCISI 2 IRACHENI CHE LAVORAVANO PER USA A NORD DI BAGHDAD - Ucciso anche un camionista turco Samarra, 29 dic. (Apcom) - Due iracheni che lavorano per l'esercito Usa - un imprenditore e una donna ingegnere - e un camionista turco sono stati uccisi nel corso di due attacchi a nord di Baghdad. "Uomini della polizia hanno trovato i corpi senza vita di Ali Khoder Jassem, un imprenditore di 36 anni e di una donna ingegnere, Ahlam Hazem, 40 anni", ha dichiarato il colonnello Ali Abdallah della polizia di Tikrit. I corpi, crivellati di colpi, sono stati ritrovati sulla strata che porta da Tikriit a Touz. Presso Bidiyah, invece, a sud della città di Samarra, un camionista turco è stato ucciso in un'imboscata tesa da uomini armati. Nei pressi di Yethrib, 75 km a nord di Baghdad, due poliziotti sono stati feriti da colpi d'arma da fuoco, secondo quanto riferito dalla polizia locale. UCRAINA ANNUNCIA, VIA TRUPPE ENTRO FINE 2005 = . - L'Ucraina richiamera' dall'Iraq l'intero suo contingente, in tutto 1.400 uomini, entro il 2005. Lo ha annunciato l'ufficio stampa del ministero della Difesa a Kiev, citando il titolare Oleksander Kuzmuk. "Il prossimo mese di aprile invieremo soltanto un battaglione, riforzato nell'organico, invece di un'intera brigata, e per la fine dello stesso anno completeremo il ritiro del nostro contingente", recita un comunicato a firma di Kuzmuk; nella nota si precisa che il battaglione "rinforzato" contera' circa cinquecento soldati. Dilaniata da una grave crisi politico-istituzionale interna imperniata sul controverso ballotaggio presidenziale, svoltosi due volte e il cui esito in ogni occasione e' stato contestato dal candidato sconfitto, almeno sulla conclusione della partecipazione alla campagna irachena la Repubblica ex sovietica si ritrova sostanzialmente compatta. |
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g.r. 13,00
MAREMOTO
TEMUTI 100.000 MORTI,PER ANNAN ALTRE DECINE MIGLIAIA = Mentre cresce di ora in ora il bilancio delle vittime del maremoto che domenica ha devastato l'Oceano Pacifico dal Sud-Est asiatico fino alle coste dell'Africa orientale, e che al momento si attesta poco al di sotto dei settantamila morti, autorita' ed esperti avvertono come occorra prepararsi ormai a un computo finale che raggiungera', e addirittura superera', la soglia fatidica delle centomila unita'. Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, e' andato ad aggiungersi al coro di coloro che prefigurano uno scenario realmente drammatico, osservando come il totale delle perdite umane provocate dallo 'tsunami' di tre giorni fa potrebbe crescere di ulteriori, svariate decine di migliaia via via che le operazioni di recupero dei cadaveri e di ricerca dei dispersi procedono. Anche perche', e' il timore condiviso da tutti e cui ha dato il proprio avallo la stessa Organizzazione Mondiale della Sanita', le epidemie innescate dalla colossale emergenza sono di per se' in grado di mietere altrettanti morti rispetto a quelli causati dal sisma in quanto tale
DIFATTI: L' UNICEF: SENZ'ACQUA RISCHIO EPIDEMIA PER MILIONI -2- "L'acqua stagnante potrà uccidere più di quella in movimento" - "Senza un'operazione immediata e su larga scala per fornire acqua potabile alle popolazioni colpite dal maremoto di domenica, milioni di persone rischiano di contrarre malattie veicolate dall'acqua", ha indicato l'Unicef in un comunicato diffuso oggi. "L'acqua stagnante potrà essere altrettanto pericolosa dell'acqua in movimento", ha riassunto la direttrice esecutiva dell'Unicef, Carol Bellamy: "C'è acqua ovunque ma non una sola goccia da bere". Ieri un alto responsabile dell'Oms (l'Organizzazione mondiale della Sanità) aveva detto di temere che le epidemie provocate dal maremoto possano mietere in futuro più vittime delle stesse onde. Bellamy ha sottolineato che le inondazioni nelle regioni toccate dalla catastrofe avrebbero contaminato le reti di approvvigionamento idrico, "lasciando la gente senza altra scelta che quella di utilizzare l'acqua sporca in superficie". "In queste condizioni - ha continuato Bellamy - la gente avrà non poche difficoltà a proteggersi da colera, dissenteria e altre malattie mortali". Il timore riguarda soprattutto le "centinaia di migliaia di bambini che sono sopravvissuti alle onde e che rischiano adesso di ammalarsi mortalmente solo per aver bevuto una goccia d'acqua". Ieri l'Unicef ha cominciato la distribuzione nelle regioni colpite dello Sri Lanka di compresse per la depurazione dell'acqua e per l'integrazione di sali. L'organizzazione dell'Onu prevede di fare altrettanto oggi in India. In Indonesia, il paese più toccato dalla catastrofe, l'Unicef ha inviato da Copenhagen sacchetti di pronto soccorso destinati a 200mila persone.
Il governo indiano ha fatto sapere che il Paese non ha bisogno di aiuti internazionali, perche' dispone di risorse proprie per fronteggiare l'emergenza umanitaria nel sudest, seguita al maremoto di domenica. Il governo di New Delhi e' stato subissato di "generose offerte di aiuti" da Paesi come Russia, Stati Uniti, Israele e Giappone, ha sottolineato una fonte ufficiale. "Tutti i Paesi amici ci hanno offerto aiuti, ma riteniamo di disporre di risorse adeguate per fare fronte alla situazione. Se in un secondo momento ci rendessimo conto di avere bisogno di un sostegno esterno, non esiteremmo a chiederlo", ha detto la fonte, "Al momento non soltanto abbiamo risorse sufficienti per noi, ma abbiamo inviato consistenti aiuti allo Sri Lanka e alle Maldive. Non lo avremmo fatto se avessimo avuti problemi ad affrontare la nostra emergenza". La stessa fonte ha ricordato che neanche per il terribile terremoto di gennaio 2001 nel Gujarat, dove vi furono 22.000 morti, fu richiesto l'aiuto internazionale.
MALTEMPO ITALIA
MOLISE, CESSATO PREALLARME PER DIGA LISCIONE = Cessate il preallarme per la diga del Liscione. L'invaso in provincia di Campobasso per il quale la Prefettura del capoluogo regionale aveva lanciato, lunedi' 27, la misura cautelare, ha infatti raggiunto nuovamente i livelli normali di portata. Cio' e' stato possibile grazie alla cessazione delle forti precipitazioni dei giorni scorsi che avevano notevolmente ingrossato il fiume Biferno, che alimenta l'invaso, facendo salire al livello di guardia la sua portata
PALESTINA
RITIRO GAZA, GRAFFITI CON MINACCE MORTE PER SHARON IN SITO INTERNET SOSTENITORE COLONI PROPONE SUCIDIO COLLETTIVO Graffiti con minacce di morte indirizzate al premier Ariel Sharon sono apparsi ieri a Gerusalemme e in alcuni insediamenti israeliani in Cisgiordania. Lo riferisce la stampa odierna secondo cui le scritte oltraggiose sono state tracciate da militanti di estrema destra contrari al ritiro dalla striscia di Gaza e allo sgombero di migliaia di coloni progettati da Sharon. Abbiamo eliminato (il premier laburista - n.d.r.) Rabin, elimeneremo anche Sharon hanno scritto ignoti in un insediamento a nord di Gerusalemme. Nel frattempo in un sito internet israeliano un fautore del movimento dei coloni ha proposto di ricorrere ad una mossa preventiva per dissuadere Sharon dall'ordinare lo sgombero di migliaia di coloni dalle loro abitazioni. La idea sarebbe che almeno 500 persone minacciassero pubblicamente di suicidarsi nel giorno in cui avesse inizio lo smantellamento degli insediamenti. Di fronte a una minaccia del genere nessun premier israeliano potrebbe ordinare lo sgombero si legge nel sito internet. Questa minaccia ha gia' allarmato il deputato laburista Ophir Pines, candidato del proprio partito alla carica di ministro degli interni. Molti pazzi scatenati, indottrinati per anni da una ideologia messianica e delirante, potrebbero compiere atti terribili pur di impedire il ritiro ha detto Pines al quotidiano Maariv
IRAQ
UCCISI 2 IRACHENI CHE LAVORAVANO PER USA A NORD DI BAGHDAD - Ucciso anche un camionista turco Samarra, 29 dic. (Apcom) - Due iracheni che lavorano per l'esercito Usa - un imprenditore e una donna ingegnere - e un camionista turco sono stati uccisi nel corso di due attacchi a nord di Baghdad. "Uomini della polizia hanno trovato i corpi senza vita di Ali Khoder Jassem, un imprenditore di 36 anni e di una donna ingegnere, Ahlam Hazem, 40 anni", ha dichiarato il colonnello Ali Abdallah della polizia di Tikrit. I corpi, crivellati di colpi, sono stati ritrovati sulla strata che porta da Tikriit a Touz. Presso Bidiyah, invece, a sud della città di Samarra, un camionista turco è stato ucciso in un'imboscata tesa da uomini armati. Nei pressi di Yethrib, 75 km a nord di Baghdad, due poliziotti sono stati feriti da colpi d'arma da fuoco, secondo quanto riferito dalla polizia locale.
UCRAINA
- ANNUNCIA, VIA TRUPPE ENTRO FINE 2005 = . - L'Ucraina richiamera' dall'Iraq l'intero suo contingente, in tutto 1.400 uomini, entro il 2005. Lo ha annunciato l'ufficio stampa del ministero della Difesa a Kiev, citando il titolare Oleksander Kuzmuk. "Il prossimo mese di aprile invieremo soltanto un battaglione, riforzato nell'organico, invece di un'intera brigata, e per la fine dello stesso anno completeremo il ritiro del nostro contingente", recita un comunicato a firma di Kuzmuk; nella nota si precisa che il battaglione "rinforzato" contera' circa cinquecento soldati. Dilaniata da una grave crisi politico-istituzionale interna imperniata sul controverso ballotaggio presidenziale, svoltosi due volte e il cui esito in ogni occasione e' stato contestato dal candidato sconfitto, almeno sulla conclusione della partecipazione alla campagna irachena la Repubblica ex sovietica si ritrova sostanzialmente compatta.
G.R. 11,30
MAREMOTO
OLTRE 68.000 MORTI, 40.000 SOLO IN INDONESIA AD ACEH - Segue l'India con 12.419 vittime, delle quali oltre la meta', circa settemila, solo nei lontani arcipelaghi delle Andamane e delle Nicobare, due delle zone peggio ridotte dalla furia degli elementi; il resto, 4.642 morti, si registrano nello Stato meridionale del Tamil Nadu. In Thailandia sono rimaste uccise non meno di 1.574 persone, ma il totale dei dispersi oscilla intorno alle 4.100 unita'. Spesso dimenticata nelle cronache di questi giorni, ma anch'essa in ginocchio, c'e' poi l'Africa orientale che infatti si pone globalmente al quinto posto, seppure a grande distanza: tra Kenya, Somalia, Tanziania e Seychelles hanno perso la vita 133 persone. In Malaysia i morti ammontano ad almeno 64, 55 alle Maldive; 36 nel Myanmar, vale a dire l'ex Birmania, e due in Bangladesh. Poi resta l'immane incognita dei dispersi, compresi un gran numero di individui della cui presenza nelle zone devastate al momento nemmeno si sa niente; e quella relativa ai feriti, sul cui numero parecchi Paesi ancora non hanno divulgato dati ma che, statisticamente, sono sempre di gran lunga piu' numerosi rispetto ai morti, e dei quali una vastissima percentuale versano presumibilmente in gravi condizioni, suscettibili di sfociare in ulteriori decessi.
MYANMAR
NUOVA SCOSSA DI TERREMOTO - Una nuova scossa di terremto è stata registrata oggi nel Myanmar, uno dei pesi colpiti dal maremoto che tre giorni fa ha sconvolto il sudest asiatico. Questa notte intorno alle 03:00 (ora locale) un sussulto della mia scrivania di ferro e del letto mi hanno fatto sobbalzare: pensavo ci fossero i ladri, poi ho sentito un'altra scossa riferisce alla Misna una fonte locale, della quale si mantiene l'anonimato per motivi di sicurezza. Il movimento tellurico è sembrato molto più forte del primo avvertito in Myanmar (ex-Birmania) lo scorso 26 dicembre, che ha generato lo tsunami. Finora i mezzi di informazione controllati dal regime militare che dal 1962 governa in ex-Birmania non hanno fornito dettagli sulla catastrofe nel sud-est asiatico. Sembra che le autorità, riferisce la Misna, non vogliano divulgare notizie nel timore di un crollo del turismo, un settore già in recessione.
IRAQ
BAGHDAD, 29 DIC - Un' esplosione ha distrutto questa mattina alcune case a Baghdad mentre era in corso un raid della polizia. Almeno 28 persone sarebbero morte.
PALESTINA
Tulkarem, 29 dic. - Almeno due soldati israeliani sono rimasti feriti nel nord della Cisgiordania allorche' un miliziano palestinese ha aperto il fuoco contro il loro convoglio, che stava scortando una colonna di veicoli appartenenti a coloni residenti nella zona. Lo ha riferito la radio statale israeliana,
UCRAINA
SEGUACI YUSHENKO IMPEDISCONO RIUNIONE DEL GOVERNO CON PICCHETTAGGIO A SEDE PREMIER Un migliaio di seguaci del presidente eletto Viktor Yushenko ha bloccato stamattina la sede del governo ucraino, impedendo al premier filo-russo Viktor Yanukovic - sconfitto nel ballottaggio del 26 dicembre per la poltrona di capo dello Stato - di dirigere una riunione ministeriale. Il picchettaggio e' stato sospeso in fine mattinata dopo l'annuncio che Yanukovic non si presentera' in ufficio ne' oggi ne' domani e che la riunione ministeriale in programma e' stata rinviata. Il blocco del palazzo governativo era stato chiesto ieri sera da Yushenko che considera ormai decaduto Yanukovic dalla carica di premier.
LIBANO
ESPLODE ORDIGNO IN CAMPO PROFUGHI PALESTINESE - Un ordigno è esploso stamattina in un negozio di giocattoli elettronici nel campo profughi palestinese di Ain Heloue, nel Libano meridionale. L'esplosione non ha fatto vittime. Il negozio apparteneva a un membro di Hizb al Tahrir (Partito della Liberazione), un gruppo islamico radicale.