====GR 19.30=== Kilia on line dalle 17.15

===Italia===

UDIENZA - PROCESSO AI 25 per DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO

Protagonista di questa udienza, nonche' della scorsa e della prossima, e' il Dr Angelo Gaggiano (in arte ai tempi del g8 Gamma-3), Primo Dirigente del commissariato centrale di Genova. Durante il g8, e' stato il responsabile dei servizi di ordine pubblico piu' importanti, quello in piazza Verdi in attesa del corteo della disobbedienza il 20 luglio e quello in testa al corteo internazionale del 21 luglio. Nel primo caso viene beffato da Mondelli e il fido capitano Bruno che caricano i disobbedienti prima ancora che lui li possa intravvedere (immaginate la sua frustrazione! :), mentre nel secondo la passeggiata si trasforma in tragedia quando deve piazzarsi sotto vento in piazza rossetti bersagliato dai propri lacrimogeni e dalla gente giustamente infuriata. Delle dinamiche del 20 e del 21, fino alla carica di Punta Vagno che e' rimasta impressa nelle news di tutto il mondo per la ferocia dei finanzieri agli ordini di gaggiano, se n'e' parlato la scorsa udienza. Questa udienza doveva essere il tripudio dei video della difesa e della procura, e cosi' e' stato. Purtroppo la difesa ha cominciato con 3 ore di Dario Rossi che pure mettendo a segno notevoli colpi sulla credibilita' di gaggiano (nulla) e sulla sorte di poveri manifestanti inermi qui e la', coltiva consapevolmente il disastro, usando video che poi nella seconda parte dell'udienza vengono volti contro gli imputati. Somma finale: otteniamo un po' di verita' storica su punta vagno, ma offriamo su un piatto d'argento un tot di armi contro la difesa e gli imputati alla procura. Tutto sommato, la verita' storica poteva anche aspettare che i processi si chiudessero. Dopo le 3 ore che riescono a esaurire ogni forma di pazienza del collegio giudicante, e' un fiume in piena della procura che presenta foto e video a paesaggio (26 minuti solo il primoi video, tutto dedicato a porn-riot di corso marconi) senza che le difese possano dire bah, se non per la spavalderia dell'accusa che voleva usare anche video che non facevano parte del fascicolo di questo processo (ovvero volevano infilare del processo nuovi video!) incontrando l'opposizione delle difese e l'ordinanza contraria del tribunale. L'udienza e' uno stillicidio di altre 5 ore. Fortunatamente la natura pagliaccesca del soggetto e' tale che ci consentira' di incastrarlo bene bene nella prossima e finale udienza, ma ogni tanto ci viene da riservarci anche nel fare le sintesi.

MILANO FIAT: ALFA; LAVORATORI ARESE BLOCCANO VIA CENTRO DI MILANO UN GRUPPO DI LAVORATORI DELL'ALFA ROMEO DI ARESE STA BLOCCANDO VIA MERAVIGLI NELL'ANGOLO CON VIA DANTE, IMPEDENDO COSI' LA CIRCOLAZIONE DEI MEZZI E DELLE AUTO. LA MANIFESTAZIONE, INDETTA PER PROTESTARE CONTRO LA MESSA IN MOBILITA' DI CIRCA 500 LAVORATORI DA PARTE DELLA FIAT, AVVIENE MENTRE E' IN CORSO ALLA CAMERA DI COMMERCIO LA MOBILITY CONFERENCE EXHIBITION 2005 PROMOSSA DA ASSOLOMBARDA E CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO. IL PRESIDENTE DI ASSOLOMBARDA, MICHELE PERINI, PARLANDO DEL PROBLEMA, SI E' AUGURATO CHE "QUESTI LAVORATORI, COME I LORO COLLEGHI CHE ERANO IN AZIENDA QUALCHE ANNO FA, POSSANO TROVARE UN LAVORO ALTERNATIVO".

‘’Milano è la città più «spiata» d’Italia’’ L’assessore Manca: l’85 per cento degli abitanti è disposto a rinunciare alla privacy per avere più sicurezza. «Siamo il Comune con il maggior numero di telecamere. Entro l’anno 300 nuovi impianti». Il Grande Fratello è per le vie della città, nelle piazze, nel metrò, nei giardinetti dei bambini e nei grandi parchi. Milano è la città più videosorvegliata d’Italia e per la sicurezza, dal ’97 ad oggi, la giunta ha investito oltre 28,5 milioni di euro. Le telecamere comunali sono oltre 500 e l’obiettivo annunciato dal Comune è di arrivare a 800 entro fine anno. Sempre entro il 2005 la giunta promette il collegamento di tutti gli impianti con la centrale operativa dei vigili di piazza Beccaria. «Siamo la città più videocontrollata - dice il vicesindaco Riccardo De Corato - e lo diciamo con orgoglio perché sono i cittadini a chiedere questi interventi: i milanesi non hanno una percezione di sicurezza». L’assessore Guido Manca assicura che l’85% dei cittadini è disponibile a rinunciare alla privacy in nome della sicurezza (?).

‘’Otto condanne per il CSA La Comune a Massa’’

La pena è di 15 giorni di reclusione convertiti in 570 euro di multa a testa. I compagni hanno deciso di presentare opposizione al decreto penale di condanna. Dal loro comunicato stampa possiamo leggere:” Quell’esperienza è stata attraversata da centinaia di persone, è stata nei fatti una ri-appropriazione di un luogo che era abbandonato, non vi è stata l’interruzione di un pubblico ufficio o attività in corso, ma bensì l’erogazione di servizi per la collettività, come riportato infatti a suo tempo dalla stampa, funzionava una mensa, un centro di accoglienza per i senzatetto, il centro sociale è stato utilizzato per costruire iniziative contro l’eroina e per il recupero sociale dei tossicodipendenti da strutture come il P.C.A. di Pietrasanta, inoltre dei giovani musicisti avevano allestito al suo interno una sala prove.”

===ESTERI===

‘’Abu Mazen ordina alle forze di sicurezza di prevenire gli’’ attentati.

Il presidente palestinese Abu Mazen ha ordinato alle forze di sicurezza di intensificare gli interventi per prevenire gli attentati contro obiettivi israeliani. Nella Striscia di Gaza, in particolare, sarà formata un'unità speciale di intervento composta da 700 uomini. La nuova forza avrà il compito di fermare il lancio di razzi Kassam contro la città di Sderot e i colpi di mortaio contro la colonia di Gush Katif.

‘’La Mecca, Arabia Saudita’’ Domani Comincia il pellegrinaggio annuale che fino al 21 gennaio raccoglierà circa un milione e mezzo di fedeli alla Mecca, Arabia Saudita.

‘’Lula mediatore nella crisi tra Venezuela e Colombia.’’

Il presidente brasiliano Luis Lula da Silva è disposto a mediare nella crisi diplomatica tra Colombia e Venezuela. Per domani, infatti, è previsto un vertice tra Lula e il presidente colombiano Álvaro Uribe. L'incontro sarà incentrato sulla crisi tra Venezuela e Colombia. I contrasti tra i due paesi sono sorti in seguito all'arresto a Caracas di Rodrigo Granda, uno dei capi della guerriglia colombiana delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Secondo Caracas, la Colombia ha corrotto alcuni soldati venezuelani per catturare Granda. Bogotá, invece, sostiene che il guerrigliero è stato arrestato legalmente nel quadro della lotta del governo Uribe contro il terrorismo.

BRAZIL INIZIA FORUM PAN-AMAZZONICO, IN VISTA DI PORTO ALEGRE Rafforzare le alleanze e la solidarietà per “un alto mondo possibile”: è l’obiettivo del 4° Forum Pan-Amazzonico che si apre oggi a Manaus, nello Stato brasiliano di Amazonas, che riunirà circa 10.000 rappresentanti di popoli indigeni e organizzazioni sociali di 9 Paesi amazzonici. L’incontro, che ha per tema ‘Diversità, sovranità e pace’ e precede il Forum sociale mondiale in programma a Porto Alegre dal 26 al 31 gennaio, comprende una luna serie di iniziative, tra cui dibattiti, tavole rotonde, esposizioni e numerose attività culturali che animeranno il centro storico della città. Tra gli argomenti in discussione, largo spazio è dedicato alla bio-diversità, alla globalizzazione e allo sviluppo dell’industria agro-alimentare; sono previsti seminari su ‘diversità e pace’, ‘difesa della sovranità’, ‘discriminazione verso i popoli nativi’, ‘militarizzazione e Plan Colombia’ e ‘accordi di libero scambio nelle Americhe’. Si parlerà anche, tra l’altro, di diritti e cultura indigeni, agricoltura sostenibile, radio comunitarie, economia solidale. Il ‘Forum delle donne dell’Amazzonia Paraense’ affronterà anche la questione delle ripercussioni dell’espansione della monocoltura, in particolare la soia, sullo stile di vita delle donne amazzoniche. Coordinano l’evento la ‘Centrale unica dei lavoratori’ (Cut), il ‘Gruppo di lavoro amazzonico’ (Red Gta) e l’associazione degli scrittori di Amazonas.

PERU NUOVO SCANDALO PER TOLEDO, TESTIMONI SMENTISCONO RAPIMENTO 1998

Il presidente della Repubblica Alejandro Toledo non sarebbe stato sequestrato il 16 ottobre 1998, come da lui ripetutamente sostenuto, soprattutto in sede di campagna elettorale, nel 2000. Lo hanno sostenuto testimoni intervistati durante una trasmissione televisiva per ‘curiosi’, ‘La finestra indiscreta’ (‘La Ventana Indiscreta’), secondo i quali invece che nelle mani dei ‘bravi’ di Vladimiro Montesinos - l’ex-braccio destro dell’ex-presidente Alberto Fujimori (1990-2000), il primo oggi in prigione, il secondo transfuga in Giappone e ricercato dalla giustizia peruviana - il capo dello Stato si sarebbe trovato, in quella ‘drammatica’ giornata, circondato dalle attenzioni di una famosa ‘vedette’ peruviana e di un gruppo di altre signore in un hotel, dove si sarebbe svolta una festa costata, in soli regali alle suddette accompagnatrici, circa 4.500 dollari. Testimonianze che saranno passate al vaglio degli inquirenti, evidentemente, soprattutto in questa fase in cui tutti sembra stiano ‘sparando’ contro il capo dello Stato, ma giunte in un momento molto difficile per Toledo, la cui popolarità è oggi all’8%, dopo il presunto scandalo (in corso) delle firme false raccolte dalla sorella maggiore Margarita per poter iscrivere il partito ‘Perú Posible’ alle elezioni, e la crisi generata dall’assalto degli ultranazionalisti ‘Etnocaceristas’ contro una caserma nel sud del Paese, costata il posto al terzo ministro dell’Interno, Javier Reátegui, nell’ultimo anno e mezzo. Per la stessa questione, rischiano la censura politica del Congresso anche il primo ministro Carlos Ferrero e il ministro della Difesa, Roberto Chiabra.


mancato inserimento gr 9.30


Gr 13.00 Luca on line dalle ore 12.26

Esteri

Washington. Il presidente americano George Bush non esclude l'ipotesi di un'azione militare nei confronti dell'Iran. Spero di poter risolvere le cose attraverso la diplomazia ma non intendo escludere alcuna opzione, ha risposto, nel corso di un'intervista alla NBC, alla domanda se avrebbe escluso la possibilita' di un'azione militare nel caso in cui Teheran avesse continuato a tirarla per le lunghe sul proprio programma nucleare. Poche ore prima, il Pentagono aveva definito frutto di invenzioni la notizia diffusa dal 'New Yorker' secondo cui militari americani starebbero effettuando gia' da alcuni mesi missioni segrete in Iran per individuare i bersagli di un possibile attacco.

NASSIRIYA: ARRIVANO I PRIMI PREDATOR ITALIANI Il programma Predator, partito nel 2001, prevede una componente velivoli, una stazione di controllo a terra, l'assistenza tecnica iniziale e i corsi di addestramento basico per il personale navigante, gli operatori di sistema e i tecnici della manutenzione. Nello scorso anno personale militare ha preso parte a un programma di addestramento specifico negli Stati Uniti. L'entrata in servizio in Italia di aeromobili a pilotaggio remoto ha messo in luce l'esigenza di una nuova normativa per l'utilizzo di questo tipo di velivoli. La legge che disciplina l'impiego degli Uav, predisposta dai tecnici dei ministeri della Difesa e dei Trasporti, e' la n. 178 del 14 luglio 2004, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 21 luglio successivo. Il documento tecnico- operativo, attuativo della legge, e' stato sottoscritto dall'Aeronautica militare e dall'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), in collaborazione con la Direzione generale armamenti aeronautici e l'Enav (Ente nazionale assistenza al volo) lo scorso mese di dicembre.

Baghdad. L'Iraq chiudera' le frontiere per tre giorni intorno alla data del voto, il prossimo 30 gennaio, nel tentativo di rafforzare la sicurezza nel paese. Ad annunciarlo sono stati funzionari elettorali locali, specificando che tra le altre misure adottate per tutelare gli elettori vi sara' un'estensione del coprifuoco notturno e limitazioni nei movimenti all'interno del paese

Baghdad. Sarebbero due i morti dell'attacco dinamitardo compiuto questa mattina a Baghdad, secondo l'ultimo bilancio fornito da testimoni, che in un primo momento avevano parlato di tre persone uccise. Le vittime sono il kamikaze che ha fatto esplodere l'autobomba e una guardia che si trovava davanti alla sede del partito, lo SCIRI, principale formazione sciita nel paese. Imponenti i danni materiali provocati dall'esplosione, la cui responsabilita' e' stata attribuita da Haitham al-Hassani, portavoce del partito, a sostenitori del deposto regime di Saddam Hussein.

NON E' STATO PAGATO RISCATTO(AGI) = Siz 181238 GEN 05 NNN Citta' del Vaticano, 18 gen - Papa e Vaticano felici per la liberazione dopo il sequestro lampo del vescovo di Mossul in Iraq. In una dichiarazione del portavoce vaticano diffusa subito dopo il rilascio del presule, si conferma anche che nessun riscatto e' stato pagato. Con grande soddisfazione - afferma la dichiarazione di Joaquin Navarro Valls - e' stata appresa la notizia del rilascio dell'arcivescovo di Mossul, S.E.Mons.Basile Georges Casmoussa, che era stato sequestrato ieri pomeriggio. Il Santo Padre e' stato immediatamente informato ed ha ringraziato Dio per il felice esito di questa vicenda. Non e' stato pagato alcun riscatto. Il sequestro aveva destato grande sorpresa perche' l'arcivescovo era molto ben voluto sia dai cristiani che dai musulmani

Gerusalemme. Le Brigate dei Martiri di Al Aqsa diventeranno parte dell'Autorita' palestinese. A formulare apertamente il piano, in un'intervista alla Radio Voce della Palestina, e' stato oggi Abu Mazen, il neoeletto leader dell'Anp, che ieri aveva ordinato ai servizi di sicurezza palestinesi di prevenire ogni atto di violenza, anche gli attacchi contro Israele, e si era visto contestare immediatamente dai gruppi della guerriglia. I membri delle Brigate dovrebbero in futuro essere integrati nell'Autorita', protetti e non perseguiti o minacciati di morte, ha affermato, alludendo alle azioni israeliane. Siamo preoccupati per le loro vite e vogliamo che vivano dignitosamente e in sicurezza, ha aggiunto, respingendo quindi l'accusa a lui rivolta dagli israeliani, secondo i quali il successore di Arafat non fa abbastanza per fermare gli attacchi. Hanno iniziato con le loro minacce nel giorno stesso del mio insediamento, si e' lamentato. Abbas ha quindi detto di contare su un incontro con il premier israeliano Ariel Sharon dopo la formazione del governo palestinese. Dobbiamo incontrarlo, e negoziare con lui e discutere, ora o in futuro, ha affermato, precisando che l'incontro con Sharon avverra' prima della visita negli Stati Uniti, per la quale tuttavia non e' stata ancora fissata una data.

Centinaia di abitanti della citta' israeliana di Sderot - bersaglio di continui attacchi palestinesi con missili Qassam - hanno preso parte ad una marcia di protesta vicino alla Striscia di Gaza, in direzione della citta' di Beit Hanoun, da dove partono gli attacchi con razzi, l'ultimo dei quali - questa mattina - ha colpito una zona situata vicino Sderot, senza provocare feriti.

Usa, libero dopo 44 anni il cronista delle carceri Afroamericano, 62 anni, Rideau ha lasciato sabato il carcere dopo 44 anni trascorsi dietro le sbarre. La sua è una vicenda esemplare, non solo perché ha impiegato il lungo tempo trascorso in prigione per imporsi come giornalista apprezzato per cronache e documentari sulla vita carceraria, che gli sono valsi anche una nomination all'Oscar, ma perché la sua controversa vicenda giudiziaria ha appassionato gli Stati Uniti. Rideau è stato processato ben quattro volte per una rapina compiuta nella Louisiana quando aveva appena 19 anni e finita in tragedia. L'imputato ha sempre ammesso di aver ucciso con una pugnalata una cassiera della banca, ma ha sempre negato che le cose fossero andate come ricostruito in tre processi davanti a tre diversi tribunali nel '61, nel '64 e nel '70. Tutti finiti con condanne all'ergastolo. Sentenze mai passate in giudicato grazie ai ricorsi presentati da Rideau che è riuscito ogni volta a dimostrare come i processi a suo carico fossero stati celebrati in maniera scorretta e spesso distorti da pregiudizi razziali. L'ultima condanna, ad esempio, era stata cancellata nel 2000 in quanto il tribunale aveva estromesso dalla corte tutti i giurati neri. L'ultimo verdetto invece, emesso sabato sera da una giuria mista del tribunale di Lake Charles, ha derubricato il delitto da omicidio premeditato a omicidio preterintenzionale, riducendo di conseguenza la pena a 21 anni di carcere, già ampiamente scontati. La storia di Rideau, nella sudista Louisiana, ha creato forti tensioni razziali e anche la sua scarcerazione non è stata accolta bene da molte persone. E' per questo che Rideau, prima ancora che inventarsi una nuova vita da intellettuale, dovrà pensare soprattutto a evitare possibili rappresaglie da parte di chi non si è rassegnato a vederlo di nuovo a piede libero. "La prima cosa che ho fatto lasciando il carcere - ha commentato non senza ironia - è stato andare a comprare un paio di occhiali scuri, ma ora dovrò rimediare anche un cappelletto da baseball".

FRANCIA: MANIFESTANTI INTERROMPONO TRASMISSIONI FRANCE INTER E' UNA NUOVA AZIONE DI PROTESTA DEI PRECARI DELLO SPETTACOLO (ANSA) - PARIGI, 18 GEN - Una sessantina di manifestanti, appartenenti al coordinamento degli intermittenti e dei precari del mondo dello spettacolo e del collettivo Agire contro la disoccupazione, hanno fatto irruzione questa mattina negli studi dell'emittente radiofonica France Inter, costringendo Stephane Paoli, il conduttore del programma quotidiano '7-9' a interrompere la trasmissione. Alla vista del gruppo, Paoli ha annunciato brevemente alla radio quello che stava succedendo e ha poi mandato in onda un programma musicale fino alle 8.00, quando sono riprese le normali trasmissioni. Patrice Bertin, direttore della redazione di France Inter, ha detto che non avrebbe chiamato le forze dell'ordine ma che allo stesso tempo non avrebbe passato immediatamente la parola ai manifestanti. Tre di loro, invitati piu' tardi a esprimere direttamente alla radio le loro motivazioni, hanno criticato la confindustria francese e denunciato l'assenza di un programma per l'indennizzo dei disoccupati e dei precari.

Italia

ALITALIA: SULT VARA PACCHETTO 96 ORE SCIOPERO HOSTESS (ANSA) - ROMA, 18 gen - Il Sult ha varato un pacchetto di 96 ore di sciopero degli assistenti di volo Alitalia. La protesta partira' l'8 febbraio con 24 ore di astensione dal lavoro ed altrettante ore di sciopero sono state indette per il 21 febbraio, il 4 marzo e il 16 marzo su tutti i voli in partenza dall'Italia. Lo rende noto un comunicato del settore assistenti di volo del Sult, precisando che saranno rispettate le fasce orarie e le prestazioni minime garantite

ROMA, 18 gen - Sottolineando che il comportamento della dirigenza Alitalia nei confronti della categoria degli assistenti di volo e' ormai inaccettabile e che i lavoratori sono esasperati, il Sult spiega che lo sciopero e' stato deciso per la tutela dell'incolumita' e della sicurezza dei lavoratori, contro l'applicazione di norme di norme unilaterali e istituti contrattuali non definiti completamente e/o parzialmente dall'azienda, contro la carenza di organici e conseguente e costante partenza dei voli con personale ridotto. Ma ancora, il sindacato spiega che la protesta e' rivolta contro l'utilizzo al limite dello stress psicofisico del personale precario con contratto a tempo determinato, la mancata chiarezza sulla retribuzione, la gestione arrogante nei confronti della categoria, da una parte configurabile come mobbing nei confronti dei lavoratori e dall'altra come comportamento antisindacale nei confronti del sindacato e infine contro la conduzione del tutto insufficiente, provocatoria e antisindacale delle trattative e dei confronti in corso su cassa integrazione e mobilita' e per quanto riguarda la stesura contrattuale. Il Sult, infine, annuncia di voler mettere in moto una mobilitazione senza precedenti in una situazione in cui la dirigenza Alitalia non sembra avere piu' cognizione su cio' che e' il diritto e la legalita.