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GR 930

Iraq

Almeno un attentatore suicida e' morto, e sette persone sono rimaste ferite dall'esplosione di due autovetture bomba, stasera nella citta' di Bassora, nell'Iraq meridionale. Uno degli attentati ha preso di mira un edificio del ministero dell'interno nel centro di Bassora: il capo del pronto soccorso dell'ospedale principale della citta', Rafed Ali', riferisce che quattro persone ferite sono state ricoverate, mentre un fotografo dell'agenzia AFP ha visto che sul posto e' stata trovata la testa mozzata dell'attentatore. Quasi contemporaneamente, un'altra autovettura bomba e' esplosa nelle vicinanze del posto di polizia di Hamdan Abul Khassib, nel settore orientale della citta': qui i feriti sono stati tre, non si sa ancora se si tratti di poliziotti o di civili.

Un'autobomba è esplosa questa mattina nei pressi del quartier generale della polizia irachena a Tikrit. L'esplosione ha fatto almeno sei morti tra i poliziotti. 12 i feriti. Lo rende noto la polizia irachena Martedi' verso le 09:30 (le 07:30 italiane) le forze anti irachene hanno fatto esplodere una autobomba vicino a un posto di polizia, uccidendo sei poliziotti, ha detto il maggiore Neal O'Brien, portavoce della 1/a divisione di fanteria Usa. Secondo fonti della polizia, l'esplosione e' stata provocata da una attentatore suicida e ha fatto anche molti feriti fra i poliziotti. Tikrit, 175 chilometri a Nord di Baghdad, e' la cita' natale dell'ex presidente Saddam Hussein e e' uno dei centri principali della guerriglia sunnita.

Sette iracheni sono morti e un altro è rimasto ferito nell'esplosione di una bomba piazzata sul ciglio di una strada avvenuta oggi a Yussifiyah, 15 chilometri a sud di Baghdad. Il direttore dell'ospedale cittadino, Dawoud al Taie, ha riferito che l'ordigno è esploso contro il minibus su cui viaggiavano le vittime.

Un'esplosione ha danneggiato questa mattina un oleodotto che collega la città di Kirkuk alla raffineria di Beiji. Un funzionario della Northern Oil Company ha precisato che ci vorranno cinque giorni per riparare la conduttura. Lo stesso funzionario ha aggiunto che un altro oleodotto è stato preso di mira dai sabotatori nell'area di Zegheitoun, 55 chilometri a sudovest di Kirkuk, anche questo collegato con Beiji.

Decine di scrittori di fama internazionale hanno rivolto un appello perche' torni libera e ricompaia Florence Aubenas, l'inviata del quotidiano francese 'Liberation' che manca all'appello da quasi una settimana in Iraq. Anche se nessuna informazione conferma al momento l'ipotesi di un rapimento, vogliamo espimere la nostra profonda preoccupazione e solidarieta' verso Florence Aubenas, afferma il Parlamento degli scrittori internazionali, in un comunicato pubblicato da 'Liberation'. Tra i firmatari dell'appello figurano due premi Nobel per la letteratura: l'egiziano Naguib Mahfouz, vincitore nel 1988; e l' austriaca Elfriede Jelinek (2004). Chiediamo a quelli che hanno il potere di farlo, di rilasciare immediatamente Florence Aubenas e Hussein Hanoun al Saadi (l'interprete iracheno della giornalista, ndr), aggiunge l'appello. D'altra parte, un gruppo integralista islamico poco noto ha accennato, criticandolo, a un possibile rapimento dell'inviata francese, forse a fini di estorsione. Il rapimento e' stato compiuto con l'intento di ottenere un riscatto o di distorcere la reale immagine delle fazioni della Resistenza nazionale irachena, afferma il Comando generale dei Mujaheddin, in un comunicato in inglese e in arabo diffuso ieri. Il gruppo elogia altresi' la posizione della Francia contro l'occupazione angloamericana dell'Iraq.

Guantanamo

Potrebbero essere presto rilasciati e consegnati alle autorità di Londra quattro cittadini britannici da oltre due anni detenuti nella base americana di Guantanamo, a Cuba. Lo hanno reso noto fonti della Difesa di Washington, mentre il ministero degli Esteri britannico sta lavorando per rispondere ai timori di Washington sulla sicurezza. Una volta rilasciati, i quattro dovrebbero essere consegnati alla polizia britannica e interrogati in base alla legge antiterrorismo. A Guantamano sono detenuti centinaia di persone accusate di essere legate alla rete di Al Quaeda, arrestati dalle forze americane in Afghanistan dopo la guerra nell'autunno del 2001.

Palestina

A dispetto delle promesse di pace del neo-presidente Abu Mazen, non si fermano gli attacchi dei miliziani palestinesi contro obiettivi israeliani. Secondo fonti militari, stamane un razzo al-Qassam, sparato dal nord di Gaza, ha causato danni a un veicolo e ad un'abitazione di Sderot, senza pero' coinvolgere persone; i miliziani palestinesi hanno sparato cinque proiettili di mortaio anche contro gli insediamenti del sud della striscia di Gaza, a Gush Katif, e contro una base militare, causando danni, ma nessuna vittima tra i coloni o i soldati. Gli attacchi segnano la prima giornata dopo la vittoria elettorale del presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas), eletto nel voto di domenica scorsa.

Sud-est asia

Sembrano al momento svanire le speranze di un allentamento della tensione tra il governo e i ribelli in Indonesia a seguito del maremoto del 26 dicembre. L'esercito di Giacarta ha deciso di rafforzare i controlli sulle attività delle organizzazioni umanitarie nella provincia separatista di Aceh, nella parte settentrionale dell'isola di Sumatra: secondo la versione ufficiale diffusa dall'esercito, il provvedimento si è reso necessario per proteggere gli operatori umanitari stranieri da eventuali incursioni dei ribelli del Gam (Movimento Aceh libero). Ma ora, in sostanza, tutti i volontari delle ong dovranno chiedere il permesso dell'esercito per recarsi nelle zone fuori dalla capitale della provincia, Banda Aceh, e da Meulaboh, e la loro attività di cooperazione è strettamente sorvegliata.

Centinaia di persone hanno abbandonato le loro case e sono fuggite sulle alture per un'ondata di alta marea che si e' abbattuta su Port Blair, il capoluogo delle Andamane e Nicobare, l'arcipelago indiano dove lo tsunami del 26 dicembre ha mietuto migliaia di vite umane. Un allarme per l'innalzamento del livello del mare nel golfo del Bengala era stato lanciato ieri, quando il mare era salito a 2,35 metri oltre la normalita', ossia il piu' alto livello dal devastante maremoto del 26 dicembre scorso. Questa notte e' stato raggiunto il livello massimo, oltre quota 2,40 metri. La gente, ormai terrorizzata dopo l'esperienza di due settimane fa, per lo piu' non ha dormito. Col passare delle ore la marea e' poi ridiscesa. L'acqua ha raggiunto in particolare la zona di Junglighat, nel centro di Port Balir, arrivando alle porte delle case e invadendo le botteghe. L'allarme tempestivo, però, ha permesso di limitare i danni alle persone, a dimostrazione che anche in occasione del maremoto del 26 dicembre le popolazioni sono state colpevolmente abbandonate all'onda anomala.

Iran

Panico in Iran: oltre un centinaio di persone sono rimaste ferite a seguito di una scossa di terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter avvertita nella notte nella città di Aq Qola, nella provincia settentrionale del Golestan. Lo ha reso noto oggi l'agenzia di stampa iraniana Irna, precisando che il sisma non ha provocato gravi danni, ma ha causato il panico nella popolazione, memore del terremoto di Bam del 26 dicembre del 2003, che provocò la morte di 26mila persone. Anche per Bam, un annofa, si era scatenata una gara di solidarietà analoga a quella per il sudest asiatico di oggi. Ma ad un anno di distanza, solo l'1% degli aiuti promessi sono giunti in Iran.

Turchia

Un terremoto di moderata entità con una magnitudo 5,1 nella scala Richter ha colpito le coste meridionali della Turchia, causando panico fra gli abitanti. Almeno una persona è rimasta ferita. Il sisma è stato registrato alle 1.48 (ora locale) della notte con epicentro nella provincia di Mugla. Sono seguite diverse scosse di assestamento, risentite anche nella vicina provincia di Aydin. Un uomo è stato ricoverato in ospedale nell'isola di Maramara, con ferite lievi, riportate dopo essersi buttato dal balcone in preda al panico.

Migranti

Quasi duecento migranti sono giunti a Lampedusa in due distinti sbarchi avvenuti durante la notte. I primi sessanta immigrati, a bordo di un barcone fatiscente, sono stati arrrestati da una unita' della Marina militare a circa 30 miglia a sud dell'isola. Gli extracomunitari sono stati trasbordati su due motovedette, una della guardia costiera e l'altra della guardia di finanza, e trasferiti in porto. Altri 138 migranti, che erano gia' sbarcati a terra in localita' Cala Pisana, sono stati invece fermati all'alba di stamane dagli uomini della Capitaneria di Porto. Ricerche sono ancora in corso sull'isola. I migranti sono stati accompagnati nel centro di prima accoglienza, dove ieri erano giunti altri 220 immigrati.

ORE 13,00

IRAQ: UCRAINA, PARLAMENTO VOTA PER IMMEDIATO RITIRO SOLDATI

Il parlamento ucraino si e' pronunciato oggi per il ritiro immediato del continente militare dispiegato in Iraq. A schiacciante maggioranza (308 voti a favore su un totale di 416) i deputati della Rada hanno approvato una risoluzione che invita il presidente del paese - competente in materia - a riportare a casa senza indugio i 1.600 soldati ucraini dislocati in Iraq. Il futuro presidente Viktor Yushenko e' d'accordo per il ritiro: ha inserito questo problema tra le sue priorita'. La risoluzione, presentata dal leader comunista Piotr Simonenko, afferma che a causa dell'aggravamento della situazione politico-militare in Iraq e delle vittime provocate tra i militari ucraini l'ulteriore presenza del contingente e' inopportuna. Ieri il presidente uscente Leonid Kuchma - in risposta al fatto che domenica nove soldati sono morti in Iraq - ha gia' incaricato i ministri della Difesa e degli Esteri di preparare un piano per il ritiro del contingente entro il primo semestre del 2005.

Sono almeno 13 le persone morte oggi in Iraq in due diversi attentati: sette civili iracheni sono morti nell'esplosione di un ordigno piazzato lungo il ciglio della strada a sud di Baghdad, mentre a Tikrit un attentato con autobomba ha causato altre sei vittime. Un'altra autobomba è esplosa oggi a Samarra, causando la morte dell'attentatore e il ferimento di un militare statunitense. Fonti ospedaliere e della polizia hanno riferito che i civili iracheni sono stati investiti dall'esplosione della bomba a Yussifiyah, 15 chilometri a sud di Baghdad, mentre erano a bordo di un minibus. Le stesse fonti hanno precisato che l'ordigno era indirizzato a un convoglio militare Usa passato poco prima. A Tikrit, un'autobomba è esplosa nei pressi del quartier generale della polizia irachena a Tikrit, facendo almeno sei morti tra i poliziotti, secondo quanto riferito dal portavoce usa, il maggiore Neal O'Brien. La polizia irachena ha precisato che nell'esplosione sono rimaste ferite altre 12 persone. A Samarra, un'altra vettura carica di esplosivo è esplosa nei pressi della moschea al Razzaq, situata nel centro della città, subito dopo il passaggio di un convoglio militare americano. Il portavoce Usa ha riferito che nell'esplosione è morto l'attentore, mentre un militare Usa è rimasto ferito. Nelle prime ore dell'alba un'esplosione ha danneggiato un gasdotto che collega la città di Kirkuk alla raffineria di Beiji. Un funzionario della Northern Oil Company ha precisato che ci vorranno cinque giorni per riparare la conduttura. La stessa fonte ha aggiunto che un'altra esplosione ha investito una serie di oleodotti situati uno accanto all'altro nell'area di Zegheitoun, 55 chilometri a sudovest di Kirkuk. Non si conosce ancora l'entità dei danni.

UCRAINA/ YANUKOVYCH DECIDE DI RICORRERE ALLA CORTE SUPREMA

  • L'ex premier ucraino Viktor Yanukovych, uscito sconfitto dalle presidenziali, ha deciso di ricorrere alla Corte Suprema, dopo l'annuncio dei risultati definitivi dato ieri dalla Commissione elettorale centrale. L'esito ufficiale attribuisce la vittoria al candidato dell'opposizione, Viktor Yushchenko. La proclamazione ufficiale della Commissione elettorale centrale è avvenuta solo dopo il rigetto da parte della Corte suprema, per scadenza dei termini o per irregolarità formali nella presentazione, di numerosi altri appelli presentati da Yanukovych e dai suoi sostenitori.

Il risultato finale del ballottaggio del 26 dicembre ha attribuito il 52% dei voti al candidato filoccidentale Viktor Yushchenko e il 44% a quello filorusso, Viktor Yanukovych. Il risultato deve però essere ancora approvato dalla Corte Suprema e pubblicato da due giornali ufficiali governativi prima che possa essere inaugurata la presidenza Yushchenko. E oggi i risultati non sono stati pubblicati. Questa opportunità è stata colta dal fronte pro Yanukovych per ricorrere nuovamente alla Corte Suprema, un estremo tentativo di annullare l'esito dello scrutino.

M.O./ SHARON INTENDE INCONTRARE ABU MAZEN "NEL PROSSIMO FUTURO"

  • Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha intenzione di telefonare al presidente palestinese neo-eletto Abu Mazen per pianificare con lui un incontro "per il prossimo futuro". Lo avrebbe confermato lo stesso premier durante la prima riunione del suo nuovo gabinetto, secondo quanto riferito da funzionari israeliani a condizione dell'anonimato. "Penso di telefonare ad Abu Mazen in serata per congratularmi con lui" avrebbe detto Sharon durante il meeting del suo gabinetto. Quanto ad un incontro con il nuovo presidente palestinese, potrebbe svolgersi "nel prossimo futuro". Un funzionario del ministero della Difesa ha detto, a condizione dell'anonimato, che Israele è pronto a consegnare la gestione della sicurezza ai palestinesi nelle città cisgiordane. La fonte ha spiegato che l'argomento sarà discusso con la controparte palestinese nei prossimi giorni.

NORDCOREA: DELEGAZIONE PARLAMENTARI USA A PYONGYANG

  • Una delegazione di sei parlamentari americani, guidata dal repubblicano Curt Weldon, è arrivata oggi in visita nella Corea del Nord. Diremo ai funzionari di Pyongyang che l'amministrazione americana non ha intenzione di rovesciare il regime di Kim Jong Il, ha detto nei giorni scorsi Weldon, che aveva già visitato la Corea del Nord nel maggio del 2003. Lo stesso parlamentare ha tenuto a precisare che la sua missione rientra nel tentativo di tenere aperto il dialogo tra gli Stati Uniti e il regno eremita, ma che non negozieremo nulla, non andando in rappresentanza del presidente americano George W. Bush. Washington sta facendo pressioni su Pyongyang perché accetti di tornare al tavolo dei colloqui a sei (con Russia, Stati Uniti, Cina, Giappone e Corea del Sud) sul programma nucleare.

ANNO GIUDIZIARIO: TORINO, CONTRO-INAUGURAZIONE DEI SINDACATI

  • Una contro-inaugurazione dell' anno giudiziario sara' organizzata a Torino il 15 gennaio dai sindacati Rdb-Cub del settore giustizia. Con la manifestazione, annunciata anche in altre citta' sedi di Corte d' appello, si vuole rendere pubblico il disagio di impiegati, commessi e cancellieri. I mali della giustizia, dei ministeri e del pubblico impiego - si legge in una nota diffusa oggi - risiedono in gran parte della scelta fatta da almeno quindici anni da chi ci governa, e da chi ci ha governato, rispetto a una progressiva e continua opera di smantellamento del servizio pubblico. I sindacati lamentano la drastica riduzione del personale (la scopertura, spiegano, e' di circa ottomila unita') con vertiginosa crescita dei carichi di lavoro, il ricorso al precariato, il mancato rinnovo del contratto di lavoro. Tra le richieste figurano il ripristino della scala mobile, la 14/a mensilita' e l' adeguamento dei buoni pasto. A Torino ci sara' un presidio davanti all' ingresso del Palazzo di Giustizia, nella cui aula magna, nel frattempo, il procuratore generale Gian Carlo Caselli leggera' la sua relazione

IMMIGRATI: SBARCHI NOTTURNI A LAMPEDUSA, ARRIVATI 200 CLANDESTINI

riprendono gli sbarchi a Lampedusa. Durante la notte sono arivati circa 200 persone in due sbarchi differenti. Il primo arrivo e' stato quello di 60 persone salvati da due motovedette a circa 30 miglia a sud dell'isola, mentre si trovavano in difficolta' per una avaria al motore del natante con cui stavano effettuando la traversata. Avvistati da una unita' della marina militare si sono diretti sul luogo le motovedette che hanno poi provveduto al trasbordo degli stessi. Il secondo arrivo, sempre di notte, e' avvenuto su una spiaggia di Lampedusa, in localita' Cala Pisana, dove sono sbarcati 138 persone poi intercettati dagli uomini delle forzedell'ordine. Gli immigrati, che hanno dichiarato di essere nordafricani, iracheni e palestinesi, sono tutti uomini e sembrano in buone condizioni di salute.

TRENO AFFOLLATO, I PENDOLARI BLOCCANO LA LINEA MILANO-TORINO

Esasperati perche' un treno delle Ferrovie dello Stato era sovraffollato, i pendolari hanno occupato i binari alla stazione di Vittuone, nel Milanese, sulla linea Torino-Milano. E' accaduto a partire dalle 8.20. Lo ha reso noto la Fit-Cisl.

I viaggiatori erano in attesa di un convoglio da Novara diretto al capoluogo lombardo. Quando il treno e' giunto in stazione, pieno come un uovo ha spiegato Dario Balotta segretario lombardo del sindacato, e' stata decisa l' occupazione dei binari in entrambi i sensi di marcia. Il blocco della circolazione, e' stato spiegato dalle Fs, permane tutt'ora e la linea Milano-Torino e' quindi interrotta con almeno una ventina di treni fermi.

Secondo quanto spiegato dalle Fs, e' in corso una trattativa tra un portavoce di Trenitalia e i pendolari. Da quanto si e' appreso i viaggiatori chiedono treni meno affollati e piu' puliti e piu' fermate nella stazione di Vittuone e nei piccoli centri. Nel frattempo, migliaia di persone sono ancora bloccate nei convogli che sono in attesa di poter ripartire in entrambe le direzione di marcia sulla linea Milano-Torino.

GRAN BRETAGNA: FORTE CALO VENDITE AL DETTAGLIO A DICEMBRE

Per i commercianti inglesi e' stato il peggior Natale da un decennio. Il British Retail Consortium ha reso noto che a dicembre le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,4% annuo, registrando il calo piu' consistente da circa due anni (marzo 2003). Secondo l'associazione, i risultati delle vendite di dicembre sono stati i piu' deludenti da quando le cifre sono comparabili, cioe' dal 1993. Secondo gli analisti i dati rafforzano la prospettiva che la Banca di Inghilterra lasci i tassi invariati al 4,75% per i prossimi mesi.

gror05011 (last edited 2008-06-26 09:50:11 by anonymous)