Grf 9:30

Iraq

La Gran Bretagna si è offerta di garantire la sicurezza del contingente giapponese in Iraq, 'incapace' di farlo a causa di vincoli costituzionali, dopo la partenza, in marzo, delle truppe olandesi finora incaricate del compito. Lo ha annunciato il premier giapponese Junichiro Koizumi, al termine di un incontro a Tokyo con il ministro degli Esteri britannico Jack Straw. Circa 600 soldati giapponesi sono dispiegati con compiti umanitari e di assistenza alla ricostruzione a Samawa, città sciita a circa 250 chilometri a sudest di Baghdad. La Costituzione giapponese assegna vieta alle Forze di autodifesa solo compiti che non prevedano operazioni di combattimento.

Oltre a otto cittadini cinesi, in Iraq la guerriglia potrebbe aver rapito anche un altro civile giapponese, un ingegnere che lavorerebbe per una centrale elettrica a Baiji, citta' sunnita situata circa 200 chilometri a nord di Baghdad e sede della principale raffineria nazionale per il greggio destinato all'esportazione, tra le piu' turbolente del Paese arabo. Il timore di un ennesimo sequestro e' stato suscitato da quanto riferito da fonti giornalistiche sul posto, in base a informazioni ricevute dalla polizia locale.

M.O.

Il presidente dell'Autorita' Palestinese, Abu Mazen ha incontrato nella tarda serata i leader della Jihad islamica per convincerli a mettere fine alle attivita' anti-israeliane. Il maggiore esponente della Jihad a Gaza, Mohammed al-Hindi, ha definito l'incontro come "serio e positivo" ma ha affermato che non e' stata presa alcuna decisione. "Abbiamo discusso diverse questioni, compresa la tregua e come le fazioni palestinesi possono partecipare all'Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina)", ha riferito Hindi. I colloqui riprenderanno dopo la festa di Eid Al-Adha, la Festa del Sacrificio che conclude il pellegrinaggio annuale alla Mecca e che comincia giovedi'.

I vertici di sicurezza palestinesi dovrebbero cominciare questa mattina il dispiegamento di centinaia di agenti di polizia nelle aree di confine con Israele per prevenire il lancio di razzi Qassam palestinesi. Il dispiegamento dei militari dell'Anp rappresenta la prima iniziativa concreta per arginare le attività dei militanti dall'elezione di Abu Mazen a presidente dell'autorità palestinese. Il governo israeliano ha interrotto i contatti con il nuovo esecutivo in seguito all'attentato del 13 gennaio in un importante punto di frontiera tra Gaza e Israele, che ha provocato la morte di sei israeliani. L'iniziativa del governo Sharon ha però destato il disappunto della comunità internazionale - tra cui Stati Uniti, Onu, Egitto e Giordania - che hanno visto nell'elezione di Abu Mazen il giusto inizio per una ripresa dei negoziati di pace nella regione. I militari palestinesi interessati all'operazione di tutela dei confini territoriali sarebbero da 500 a 700. Un funzionario palestinese citato dal quotidiano Haaretz ha confermato che l'operazione, in ogni caso, non si prolungherà oltre domenica. "In due giorni i militari prenderanno posizione e si occuperanno della violazione delle leggi e di ogni attività militare non autorizzata nell'area" ha detto il capo della Sicurezza Generale palestinese Razak Majida.

Afghanistan

Sospetti miliziani talebani hanno aperto il fuoco stamane contro un'autocisterna diretta alla principale base americana dell'Afghanistan meridionale: sotto la raffica di colpi, è morto l'autista pachistano del mezzo. Lo ha riferito il capo del distretto.

Nepal

Almeno tredici soldati e sei ribelli nepalesi sono morti in un'imboscata a un camion dell'esercito nell'area di Puwakhola, cinquecento chilometri a est della capitale Katmandu. Lo hanno riferito le autorità locali. Ieri i militari hanno lavorato per liberare un'autostrada dalle pietre disseminate dai ribelli. Mentre stavano rientrando alla base, i ribelli hanno teso loro un'imboscata. Ne è scaturita una sparatoria durata oltre due ore.