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Gr 19.30

ITALIA

Davos, oggi in programma un corteo, ascoltiamo il racconto della giornata e i prossimi appuntamenti.

Terza udienza per il processo a Milo e Orlando per i fatti del 17 gennaio 2004.Ascoltiamo

Torniamo a brescia dopo due giorni dall’attentato incendiario al Magazzino 47, ascoltiamo una riflessione.

A roma si è svolto l’incontro tra comune e regione sull’emergenza abitativa. Si è discusso anche della situazione di via degli Ausoni.ascolta.

IRAQ

Trentuno militari statunitensi sono morti a bordo di un elicottero del corpo dei 'Marine', precipitato all'1:20 della scorsa notte nei pressi di Ar Rutbah, nell'Iraq occidentale, non distante dal confine con la Giordania. Lo hanno riferito fonti ufficiali alla Cnn, precisando che l'incidente e' avvenuto probabilmente durante un'operazione anti-guerriglia. A bordo dell'elicottero vi erano militari della III aerobrigata dei Marine e della I divisione Marine. Le forze americane e irachene hanno arrestato una ventina di seguaci di Moqtada Sadr nel quartiere sciita di Sadr City, a Baghdad. Lo ha reso noto l'esercito americano e un portavoce del movimento radicale di Sadr. Gli arresti sono avvenuti ieri sera. Diciannove presunti ribelli sono stati arrestati durante un'operazione congiunta dell'esercito iracheno e di soldati americani vicino alla moschea Al-Rassoul, nell'est di Baghdad, dice un comunicato militare americano. Naim al-Qaabi, un collaboratore di Sadr, ha accusato i soldati americani e iracheni di essere entrati nella moschea e di aver strappato i corani durante l'operazione. Secondo lui, inoltre sono state arrestate 21 persone. I militari americani dicono di aver isolato il settore verso le 20.00 (di ieri sera) ma non sono entrati nella moschea precisa invece il comunicato americano aggiungendo che sono state sequestrate armi e munizioni. E giungono inquietanti le parole di Gorge Bush. Gli Stati Uniti manterranno in Iraq il numero di truppe necessarie e completeranno la loro missione nel tempo piu' breve possibile. Bush ha anche precisato che la missione e' di rendere capaci gli iracheni di difendersi da soli contro i terroristi. Non si tratta solo di aumentare il numero degli iracheni in uniforme, ma di fare in modo che la loro capacita' di battersi sia rinforzata.

PALESTINA

Tre miliziani palestinesi sono stati colpiti questo pomeriggio a Qalkiliya, nel nord della Cisgiordania, dal fuoco di una unita' di militari israeliani in borghese: lo hanno indicato fonti palestinesi locali. Almeno uno dei tre miliziani e' stato ucciso, stando alle fonti. Non e' chiaro al momento se gli altri due sono stati solo feriti o se sono morti. Fonti militari israeliane hanno indicato di non essere al momento in grado di commentare l'informazione. I tre miliziani sono stati colpiti in una strada del centro della citta', in circostanze ancora non chiare. La loro identita' non e' stata resa nota.

Il primo vertice fra il premier israeliano Ariel Sharon e il presidente palestinese Abu Mazen potrebbe svolgersi entro due settimane. L'incontro avverra' se nel frattempo saranno state superate le differenze ancora non risolte fra le due parti sull'agenda dell'incontro: lo ha dichiarato il capo di gabinetto del premier Anp Abu Ala, Hassan Abu Libdah, dopo l'incontro che si e' svolto oggi fra emissari politici israeliani e palestinesi.

IRAN,

GB

Gb: abolita detenzione senza accuse Per gli stranieri sospettati di terrorismo . La detenzione senza incriminazione e a tempo indeterminato per gli stranieri sospettati di terrorismo verra' abolita.Lo ha annunciato in Parlamento il ministro dell'Interno Charles Clarke, affermando che essa verra' sostituita da una serie di misure volte a limitare e controllare gli spostamenti dei sospetti. Tra queste misure, ha detto il ministro, ci saranno il coprifuoco, il braccialetto elettronico, e gli arresti domiciliari.

CHILE

La sessione plenaria della Corte suprema cilena ha concesso un massimo di sei mesi ai 22 giudici che si occupano di processi relativi alle presunte violazioni dei diritti umani commesse durante la dittatura militare (1973-1990). Non si tratta di una “Legge del Punto Final” sul modello argentino, hanno chiarito i giudici, ma solo della necessità di dare tempi certi ai processi in corso: “Si cerca celerità, di portare a termine i processi, ma in nessun caso ci sarà un ‘Punto Final’” ha detto il presidente dell’alto tribunale, Marcos Libedinsky, spiegando che la misura si applica solo ai procedimenti in corso e non a quelli che dovessero essere aperti in futuro. In Cile sono in corso 356 processi per violazione dei diritti umani durante la dittatura; di questi, solo 8 sono arrivati alla sentenza definitiva di primo grado. La sentenza della Corte suprema prevede che i processi chiusi allo scadere dei sei mesi fissati possano essere riaperti qualora il giudice ritenga che siano emerse novità sostanziali nel caso. Le associazioni dei parenti dei detenuti ‘desaparecidos’ non hanno voluto commentare la decisione; secondo Julia Urquieta, nota avvocata per i diritti umani cilena, la decisione rappresenta “un passo indietro” nella ricerca della giustizia e della verità: “Se le cause per i diritti umani hanno avuto dei ritardi non è stato per colpa dei tribunali, ma perché i responsabili non hanno collaborato, perché l’esercito non ha collaborato sufficientemente” ha dichiarato.[LL]

EL SALVADOR

Il presidente di El Salvador, Antonio Saca, ha invitato pubblicamente a indagare sui presunti finanziamenti del presidente del Venezuela Hugo Chavez al FMLN, il Frente Farabundo Marti para la Liberacion Nacional, il partito dei guerriglieri che hanno combattuto nella guerra civile. La richiesta del presidente salvadoregno arriva dopo le rivelazioni dell'ex comandante del Comando Meridionale degli Stati Uniti, James Hill, al Diario de hoy, secondo il quale Chavez avrebbe girato fondi al FMLN e al leader dei produttori di coca boliviani, Evo Morales.