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Attentato fascista al Pacì Pachana a Bergamo.
incendiati 2 locali del centro sociale lombardo, che erano sopravvissuti al fuoco dell'attentato fascista di un mese fa.
'''Attentato fascista al Pacì Pachana a Bergamo'''

Attentato fascista al Pacì Pachana a Bergamo:
incendiati 2 locali del centro sociale lombardo, che erano sopravvissuti al fuoco dell'attentato fascista di un mese fa.

GR 19.30

ITALIA:

Milano - Vittoria

Stamattina si è tenuta l'udienza nei confronti del compagno del CSA Vittoria arrestato domenica notte. A Dani è stato convalidato l'arresto in carcere sino a sabato quando si terrà il processo per direttissima. In quella sede verrà anche emessa la sentenza. L'appuntamento sarà sabato alle 9.00 per un presidio sotto il palazzo di Giustizia. I compagni e le compagne del Vittoria rilanciano un’assemblea cittadina domani alle 21.00 al centro sociale Vittoria per organizzare la presenza sabato al processo e per valutare le prossime iniziative. AUDIO

Venezia, rilasciati i 2 giovani del Morion

Questa mattina al Tribunale di Venezia si è svolta l’udienza per la convalida degli arresti di Gabriele e Marco arrestati domenica sera dopo l’agguato subito da alcuni compagn@ del Laboratorio Morion e dell’Agenzia sociale per la casa da parte di un gruppo di cui facevano parte tre noti militanti del gruppo neonazista di Forza Nuova in compagnia di un altro gruppo di persone, carabinieri in borghese, che successivamente hanno estratto le pistole e fermato cinque compagni che sono stati poi portati nella caserma di San Zaccaria. Una delle compagne a seguito dei colpi ricevuti si è sentita male ed è stata accompagnata dai carabinieri al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni e Paolo: il referto parla di "trauma all’emiaddome sinistro" per colpi in pancia e al fianco. Durante l’aggressione i carabinieri facevano anche pesanti riferimenti a Bolzaneto e a Carlo Giuliani. All’alba di lunedì tre compagn@ sono stati rilasciati mentre due di loro, Gabriele e Marco sono arrestati e tradotti nel carcere di Santa Maria Maggiore. Oggi sono stati rilasciati. Per richiedere la scarcerazione immediata già da ieri pomeriggio si è svolta la prima mobilitazione con conferenza stampa sotto il carcere di Santa Maria Maggiore e questa mattina un presidio sotto al Tribunale di Venezia. L’udienza si è conclusa con la disposizione del rito per direttissima ed è stato fissato per l’11 marzo l’inizio del processo di fronte al Giudice monocratico di Venezia per il reato di resistenza.

Attentato fascista al Pacì Pachana a Bergamo

Attentato fascista al Pacì Pachana a Bergamo: incendiati 2 locali del centro sociale lombardo, che erano sopravvissuti al fuoco dell'attentato fascista di un mese fa. ascoltiamo la corrispondenza. AUDIO

Processi Genova

Si è tenuta oggi la 39esima udienza per i 25 compagni e compagne accusati/e di devastazione e saccheggio al G8 del 2001 di Genova. Apprendiamo dal gruppo di supportolegale che l’udienza di oggi è stata breve ma molto interessante, la numero 39. In aula il capitano Odierna Viti, che ai tempi del g8 comandava il 4 plotone del contingente del tuscania presente a genova, sotto le dirette dipendenze del colonnello Leso. Il giovane Viti si ricorda molto bene i dettagli operativi e gli attacchi subiti dal suo plotone, fin nel minimo dettaglio, addirittura gli orari, ma purtroppo non ricorda nulla di quanto chiestogli dalla difesa, la catena di comando, le forme di comunicazione, e via dicendo. Viene il sospetto di una lieve reticenza. Non dice nulla di granche' nuovo ne' di particolarmente scottante, e certamente scompare di fronte alla deposizione del seconde teste, molto piu' succosa di informazioni interessanti. verso le 10.30 entra in aula il maggiore Frassinetto, indicato dai precedenti testi del Tuscania (il reggimento di para' specializzato in azioni di guerra presente a genova come "riserva di emergenza) come il responsabile della sala operativa dei carabinieri. Il maggiore conferma il suo ruolo durante il g8 come capo cellula operativa alle dirette dipendenze del comandante provinciale Tesser, responsabile di tutti i contingenti dei cc. Il ruolo di Frassinetto e' quello di disporre operativamente gli uomini delle CCIR (le compagnie di intervento risolutivo dei carabinieri). Il maggiore ci rivela molto bene la catena di comando: dalla questura le informazioni veniva passate all'ufficiale in Sala Crisi, da li' alla centrale operativa dei carabinieri via telefono e poi a lui che doveva disporre eventuali spostamenti delle CCIR. Ribadisce con forza che comunque gli uomini dei carabinieri prendevano ordini dalla centrale dei carabinieri e che "essere a disposizione della questura non vuol dire prendere ordini direttamente dal funzionario di piazza". Inoltre ci regala un altra sorpresina in chiusura: tutti i militari del tuscania hanno ripetuto finora fino alla nausea che erano diretti dalla centrale operativa dei carabinieri e di non avere nessun funzionario di pubblica sicurezza a dirigere i loro movimenti. Frassinetto ci rivela che, essendo forze di riserva, il tuscania era a "completa disposizione del questore" con cui comunicavano direttamente i comandanti del contingente. Evidentemente, suggeriscono i compagni di indymedia e del supportolegale, c'e' qualcosa che non quadra….e viene il dubbio che i meccanismi legali di dispiego di forze dell'ordine siano stati ben più' che forzati a genova.

Rapimento SGRENA

Sono già trascorsi 26 GIORNI DaL RAPIMENTO dei Giuliana Sgrena. Oggi il ministro degli interni iracheno Falah al Naqib ha dichiarato oggi che Giuliana Sgrena e' viva e, se Dio vuole, avremo buone notizie nell'immediato futuro. Sembrerebbe una notizia positiva dal rapimento della giornalista italiana avvenuto il 4 febbraio a Baghdad. Intanto DOMANI andranno Al EUROPARLAMENTO RAPPRESENTANTI DEL MANIFESTO e di Liberation - Il Parlamento europeo partecipa alla campagna per la liberazione delle giornaliste Giuliana Sgrena e Florence Aubenas e dell'assistente di quest'ultima Hussein Al-Saadi. Lo rende noto un comunicato stampa diffuso in giornata, che annuncia che il presidente dell'eurocamera, Josep Borrell, riceverà domani i rappresentanti del Manifesto e di Liberation, le testate per le quali le due giornaliste rapite in Iraq lavorano, così come della televisione franco-tedesca Arte e dell'associazione Reporter sans frontiers.

Campagna rifiuti

Aggiornamenti sulle mobilitazioni contro i rifiuti in Campania. Il presidio è stato tolto già da domenica sera, con un nulla di fatto. Tutte le proposte di siti alternativi sono state rifiutate, cosicchè la discarica si farà a Basso dell'Olmo. Entro 1 anno è previso l'arrivo di 430 mila mq di immondizia in un luogo che si trova a pochi metri dal fiume Sele, definito dal capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, "la soluzione migliore". Quanto detto da Bertolaso ai cittadini, non e' stato accolto di buon grado dai manifestanti che, nei giorni scorsi, hanno occupato per cinque giorni l'autostrada Salerno - Reggio Calabria.

Prigioni private

La prima prigione privata italiana sarà inaugurata a Castelfranco Emilia (Modena) il prossimo 21 marzo alla presenza del vicepremier Gianfranco Fini.

La privatizzazione della pena passa per San Patrignano. Tra meno di un mese sarà inaugurato il nuovo carcere speciale per tossicodipendenti.

I propositi e le direttive del governo in tema di droghe e dipendenze danno linfa alla penalizzazione del consumo e pongono una nuova enfasi sul valore del carcere per i consumatori, come forma di “coazione alla terapia” Il binomio repressione-cura è alla base di questa politica. Per attuarla servono più carceri, e più carceri “specializzate” per tossicodipendenti: Non solo: servono nuove strutture residenziali improntate al contenimento, al controllo, alla detenzione “a scopo terapeutico”. Sono circa 15 le strutture penitenziarie che il governo ha individuato a questo scopo, e per due di esse già si tratta la gestione: Castelfranco Emilia e Legnano. Alcuni operatori del pubblico e del privato sociale, consumatori, cittadini e associazioni chiedono quindi a tutti gli operatori, le cooperative e le associazioni di NON PRESTARSI A QUESTA DRAMMATICA OPERAZIONE DI REPRESSIONE, CRIMINALIZZAZIONE, AMPLIFICAZIONE DEL DANNO E DELLA SOFFERENZA. Perché più codice penale, più carcere, più criminalizzazione significano, come abbiamo visto in passato, più morti, più malattie, più emarginazione: sappiamo quali sono i costi umani individuali e sociali del sommerso e della clandestinità

ESTERI

Libano: sintonia tra Rice e Barnier La situazione in Libano rimane molto tesa, dopo le dimissioni del governo guidato da Omar Karami dopo che migliaia di persone sono scese in piazza a Beirut e il Paese si è fermato per lo sciopero generale. E oggi Condoleezza Rice e Michel Barnier hanno affermato una completa identita' di vedute sulla situazione in Libano. I due ministri degli Esteri, che hanno avuto un incontro bilaterale ai margini della conferenza di Londra sul sostegno ai palestinesi, hanno ripetuto la validita' della risoluzione 1559 che chiede la fine delle interferenze straniere nel paese e il ritiro delle truppe siriane. Per la Rice, i libanesi manifestano le loro 'aspirazioni per la democrazia'. Importanti anche le reazioni in tutto il medio oriente, infatti le manifestazioni di piazza antisiriane in Libano e la caduta a Beirut del filosiriano governo del premier Omar Karame sono motivo di evidente giubilo in Israele, del quale tutti i giornali si sono fatti oggi espressione con grandi titoli e commenti su tutte le prime pagine. Dei due maggiori quotidiani, per tiratura, lo Yedioth Aharonoth e Maariv, il primo descrive la situazione in Libano usando il termine 'capovolgimento', il secondo riferisce che la caduta del governo Karame e' stata la conseguenza di una 'sollevazione' popolare

Conseguenze del summit di Londra

Il meeting internazionale sulle riforme palestinesi, che si è svolto a Londra, segna l'inizio del processo di rinnovo dell'Anp. Israele, che teme pressioni indesiderate, non è stato presente. Ma la partecipazione della comunità internazionale è stata ampia. Ai lavori, aperti dal premier Tony Blair, hanno partecipato i ministri degli Esteri o le delegazioni di 24 Paesi - fra cui quelli del G8 - oltre al segretario generale dell'Onu Kofi Annan, e ai rappresentanti della Lega Araba, della Commissione Europea, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Il comunicato finale della riunione di Londra contiene, tra l'altro, una richiesta ad Israele ad attuare gli impegni presi con la Road Map. 'I partecipanti riconoscono che l'attuazione degli impegni presi dall'Anp costituirebbe un passo importante nell'applicazione dei suoi impegni per la Road Map. Al tempo stesso i partecipanti invitano e chiedono ad Israele azioni legate ai propri impegni per la Road Map', si legge nel comunciato. Per Abu Mazen 'occorre fare tutto il possibile per preservare la tregua e la pace e applicare la Road Map' in Medio Oriente. Il presidente dell'Anp ha ricordato inoltre che tutte le componenti palestinesi hanno condannato l'attentato di venerdi' scorso a Tel Aviv. Ha espresso poi un giudizio positivo sulla conferenza di Londra, affermando che ha prodotto risultati 'molto positivi e fruttuosi'. Il presidente palestinese ha anche ribadito l'impegno della nuova amministrazione dell'Anp per una riforma dei servizi di sicurezza, esprimendo anche una decisa condanna dell'attentato di venerdì scorso a Tel Aviv. Le promesse - ha però commentato il ministro degli Esteri israeliano Silvan Shalom - non sono più sufficienti, e senza una concreta lotta alle organizzazioni terroristiche non potranno esserci progressi in direzione della pace. Intervenuto telefonicamente dall'Ungheria alla radio militare, Shalom si è detto "molto dispiaciuto per le esitazioni che la leadership palestinese ha ancora sulla necessità di combattere il terrorismo". "Fino a quando non prenderanno delle decisioni strategiche per smantellare le infrastrutture terroristiche - ha aggiunto il ministro - non potranno esserci reali progressi del processo di pace"

Intanto Israele prepara attacchi

L'aviazione israeliana si sta addestrando per missioni d'attacco a lunga distanza, secondo quanto ha detto un comandante di squadriglia di F-16, un cacciabombardiere in grado di raggiungere l'Iran, sospettato di volersi dotare dell'arma nucleare. Israele e la sua aviazione hanno capito da tempo che il cerchio delle minacce contro lo Stato e' andato allargandosi ed e' per questo che sono state adottate misure per aumentare il nostro raggio d'azione, ha detto in serata al 2/o canale della tv israeliana l'ufficiale, identificato solo come tenente colonnello D.

IRAQ

Chiedendo piu' sicurezza e accusando la polizia locale di gravi negligenze, centinaia di persone hanno oggi inscenato una manifestazione di protesta sul luogo dell'attentato suicida che ieri, nella citta' irachena di Hilla, ha fatto almeno 118 morti e 147 feriti. Mentre squadre di operai stavano rimuovendo le macerie causate dall'esplosione, i familiari delle vittime si sono ritrovati sul luogo della strage per piangere insieme i loro morti e per chiedere alle autorita' maggiori garanzie. Proprio oggi il gruppo che fa capo a Musab Al Zarqawi ha oggi rivendicato su Internet l'attentato perpetrato ieri a Hilla, a sud di Baghdad. Al Zarqawi e' l'uomo di Al Qaida in Iraq. Oggi il direttore dell'ospedale di Hilla, Mohammed Dia, ha detto che il bilancio aggiornato dell'attentato e' di 118 morti e 147 feriti, aggiungendo che nelle ultime ore tre dei feriti sono morti. Precedenti bilanci diffusi ieri da altre fonti parlavano di almeno 125 morti.

MEDIO ORIENTE: Aumenta malnutrizione

Le donne palestinesi soffrono di forme massicce di malnutrizione in particolare quando sono incinte o nella fase dell'allattamento, oppure sono molto povere in quanto vedove e capofamiglia. Secondo una ricerca dell'Organizzazione mondiale della sanità dall'ottobre del 2003 al settembre del 2004 il 69,7 per cento delle 1768 donne in attesa sono state trovate anemiche. La politica israeliana di restrizione dei movimenti di beni e persone "ha influito gravemente sulla nutrizione portando a un peggioramento della qualità del cibo e a una diminuzione della quantità nel 73 per cento della popolazione della striscia di Gaza e del West Bank.

Usa: la Corte Suprema abolisce la pena di morte per i minorenni

E' finita 5 a 4, la votazione con la quale i giudici della Corte Suprema hanno vietato la paena capitale per chi ha commesso crimini prima della maggiore età. In particolare oltre 70 accusati di omicidi quando erano minorenni avranno salva la vita; l'esecuzione era ancora possibile in 19 stati La Corte ha definito "incostituzionalmente crudele" questo genere di esecuzioni, e si è preoccupata di estendere il provvedimento anche ai minori di 15 anni, per i quali poteva restare il dubbio visto i limiti del ricorso. Questa è la seconda sconfitta per i fan della pena capital e, già nel 2002 la Corte aveva vietato l'esecuzione di condanne a carico dei malati di mente.

Abolizione della pena di morte nel New Mexico

La camera dei rappresentanti del Nuovo Messico (Stati Uniti) ha approvato ieri un disegno di legge che abolisce la pena di morte, che verrebbe sostituita dall'ergastolo, senza possibilità di liberazione condizionale. Il testo deve ora essere votato dal senato statale. Gli abolizionisti si aspettano un voto combattuto al senato e il governatore Bill Richardson, che deve firmare il testo perche' divenga legge, è un difensore della pena capitale. E' la prima volta che una delle due camere del potere legislativo del Nuovo Messico si pronuncia a favore dell'abolizione. Cinque repubblicani si sono uniti ai 33 democratici per votare a favore dell'abolizione della pena di morte, mentre 23 repubblicani e otto democratici hanno votato contro. Il Nuovo Messico è uno dei 38 Stati che continuano ad autorizzare la pena di morte negli Stati Uniti.

Cina: centinaia di arresti

  • In vista della sessione dell'Aeemblea del Popolo

(ANSA) - PECHINO, 1 MAR - Circa 450 persone sono state arrestate a Pechino in vista della sessione annuale dell'Assemblea Nazionale del Popolo.Si tratta del Parlamento cinese che si apre sabato prossimo a Pechino. Lo ha affermato l' agenzia Nuova Cina. L'agenzia aggiunge che 650 mila 'volontari' affiancano la polizia nel controllare la citta' ed in particolare piazza Tiananmen, dove si trova il Palazzo dell' Assemblea del Popolo, e i suoi dintorni. Nuova Cina precisa che gli arresti sono stati 448.

UK, sgombrato per la seconda volta squatt nato in ex stazione di polizia

Un gruppo di squatter è stato sfrattato, per la seconda volta dalla propria casa, un ex stazione di polizia di proprietà del dipartimento, a Arbour Square, Stepney. Un'imbarazzato Scotland Yard spera che si tratti dell'ultimo sforzo per sfrattarli perché è stat decisa la vendita dell'edificio per 2 milioni di sterline. Un altro gruppo a Halloway ha occupato il teatro St George abbandonato da quattro anni a Tufnell Park Road e lo trasformato in un centro a disposizione della comunità. Il Circle Community Center, aperto dallo scorso novembre, nella sua sede offre una gran varietà di corsi e attività, ad esempio yoga e meditazione classica. Il Gruppo della Chiesa Pentecostale House on the Rock, proprietario dell'area, ha tentato di sfrattare il progetto, che probabilmente si trascinerà per anni.

Australia, 4 notti di tumulti nell'estrema periferia di Sidney

Sidney – i residenti del quartiere Macquarie Fields all'estrema periferia di Sidney lunedì hanno dato vita alla quarta notte di tumulti. La rivolta è iniziata in seguito alla morte di due adolescenti che viaggiavano su un auto rubata inseguita dalla polizia. I giovani durante l'inseguimento si sono schiantati contro un albero. Pietre, mattoni e bottiglie incendiarie sono state lanciate durante gli scontri tra circa 200 giovani e un centinaio di poliziotti. Sono stati feriti 3 poliziotti e diversi rivoltosi.

GIAPPONE: Al via nuova legge contro tratta

Il governo giapponese noto per politiche anti-tratta poco efficaci, sta lavorando a una nuova legge che renderà illegale la tratta: grazie a questo testo le autorità preposte potranno espellere gli stranieri senza processo se saranno trovati colpevole di tratta degli esseri umani. La nuova legge assisterà inoltre le vittime che testimonieranno contro i trafficanti. Le donne trafficate a scopo di sfruttamento sessuale, sia oltre che entro i confini del paese d'origine, sono, secondo le Nazioni Unite, 4 milioni, un mercato che muoverebbe dai 5 ai 7 miliardi l'anno. A livello europeo l'industria del sesso risulta coinvolgere circa 500.000 giovani. In Italia si stima una presenza di prostitute straniere che oscilla tra le 14.757 e le 19.289 unità e circa 1500-2000 di esse risulterebbero coinvolte nella tratta.

Aborto illegale

Ogni anno muoiono almeno 70mila donne a causa di aborti praticati in maniera illegale. Molte delle vittim e sono adolescenti. Al mondo ogni anno vengono praticati 20 milioni di aborti illegali che mettono a rischio la vita delle donne.

Messico – forse Nadia Zepeda tornerà libera

Finalmente una buona notizia: Nadia Zepeda, la compagna arrestata ormai un anno fa con l’accusa fittizia di detenzione e spaccio di stupefacenti, ha ottenuto un ricorso legale nel quale si riconosce che è stato violato il principio della presunzione di innocenza. La massiccia mobilitazione delle donne messicane, che la settimana scorsa si sono recate in delegazione per parlare con un segretario di governo a Città del Messico,, ha reso infatti possibile la riapertura del suo caso. Il suo, lo ricordiamo, è uno dei classici – purtroppo – casi di abuso di potere da parte della polizia, come sempre prevalentemente indirizzati conto uomini e donne senza mezzi economici per sostenere i processi. Il suo arresto, avvenuto un anno fa, è stato indicato come caso emblematico: un gruppo di poliziotti non in servizio l’ha fermata, molestata, picchiata e, dal momento che lei ha opposto resistenza alle loro aggressioni a sfondo sessuale, l’hanno accusata di detenzione di cocaina, tirando fuori un sacchetto che lei non aveva addosso. Tra tre o quattro mesi ci sarà l’udienza, e intanto le mobilitazioni delle donne proseguono.

GR 9:30

Afghanistan e USA

Afghanistan e Stati uniti metteranno in piedi una collaborazione militare a lungo termine e alcuni tecnici stanno già lavorando alla definizione dei dettagli, secondo quanto riferito dal portavoce del presidente Hamid Karzai. Per consolidare la ricostruzione dopo anni di rovinosi conflitti "abbiamo bisogno di una collaborazione forte, strategica e a lungo termine con gli Stati uniti", ha dichiarato il portavoce Jawed Ludin in conferenza stampa. "Le modalità di questa collaborazione sono in corso di elaborazione, ma si estenderà a molti settori, inclusa l'economia, la politica, l'organizzazione militare", ha spiegato Ludin. Ludin non ha voluto commentare le indiscrezioni secondo cui gli Usa intendono installare basi militari permanenti nel Paese per assicurare gli interessi americani nella regione. A tre anni dall'intervento armato in Afghanistan, che ha portato alla cacciata del regime talebano, le forze armate statunitensi contano ancora 17mila soldati nel Paese, dislocati prevalentemente nelle regioni al confine con il Pakistan, impegnati ufficialmente nella caccia al leader di Al Qaida, Osama bin Laden.

Wolfowitz candidato alla Banca mondiale

Paul Wolfowitz, vice segretario alla Difesa degli Stati Uniti, potrebbe sostituire James Wolfensohn alla presidenza della Banca mondiale. È probabile, nota il Financial Times, che la sua candidatura susciti forti contrasti nella comunita' internazionale, poiche' il politico e' stato uno dei principali strateghi della guerra in Iraq. Sembra, tuttavia, che l'amministrazione Usa punti su una lista molto ristretta di candidati: al momento l'unica vera alternativa a Wolfowitz sarebbe Randall Tobias, ex amministratore delegato dell'industria farmaceutica Eli Lilly e coordinatore del governo per le politiche riguardanti l'Aids; mentre hanno meno chance John Taylor, sottosegretario al Tesoro per gli affari internazionali, e Peter McPherson, presidente della Michigan State university. I vertici della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale vengono formalmente decisi da tutti gli azionisti delle due istituzioni: di fatto, le due cariche vengono sempre assegnate a uno statunitense ed ad un europeo. Una candidatura controversa come quella di Wolfowitz potrebbe aprire un dibattito sulle modalita' di selezione attualmente in uso.

Abusi in Iraq...

Un documento del dipartimento di stato americano accusa il governo iracheno ad interim di Allawi per violazioni dei diritti umani, abusi e torture, ma non cita i casi in cui anche i militari americani hanno preso parte alle violazioni. Il rapporto cita alcuni episodi, tutti successivi al passaggio di consegne del 30 giugno scorso. Uomini della polizia di Bassora risultano coinvolti nell'eliminazione di 10 ex membri del partito Baath. La polizia di Baghdad avrebbe ucciso a snague freddo 12 uomini arrestati perché coinvolti nel rapimento di tre poliziotti. Inoltre, dice il rapporto, la tortura e il maltrattamento dei detenuti sarebbero pratica corrente" mentre ci sarebbero "prove per aprire un'inchiesta contro funzionari della polizia di Baghdad colpevoli in diverse occasioni di aver violentato e torturato detenute donne. Diffusissime anche la corruzione e tentativi di ricatto e estorsione nei confronti delle famiglie dei detenuti. Infine, dice sempre il rapporto, le confessioni forzate e gli interrogatori senza regole e interruzione continuano ad essere il modus operandi preferito della polizia irachena.

... a Guantanamo...

Il Pentagono ha affidato a un generale a tre stelle, Randall Schmidt, la direzione delle indagini sui presunti casi di violenze e abusi avvenuti contro i prigionieri nel carcere militare di Guantanamo. I casi sono stati documentati in un rapporto dell'Fbi, che parla di "aggressive tecniche di interrogatorio". Il generale dell'aeronautica Schmidt avrà dunque un grado abbastanza elevato per occuparsi dell'inchiesta, che riguarda ufficiali di grado inferiore. Schmidt avrà tempo fino al 31 marzo per completare le sue indagini. Il Pentagono sostiene che i casi documentati dall'Fbi siano avvenuti quasi tutti nel 2002, ovvero nella fase iniziale delle attività del carcere di Guantanamo.

... e negli USA

pestaggio razzista della polizia

Tre agenti di polizia di Milwaukee sono stati accusati di aver picchiato selvaggiamente un uomo di colore per motivi razziali. Il fatto, avvenuto lo scorso 24 ottobre, rischia di riaccendere le polemiche sulla discriminazione razziale all'interno del corpo di polizia. Gli agenti John Bartlett, Daniel Masarik e Andrew Spengler sono accusati di aver circondato un uomo e di averlo picchiato a sangue, nel giardino esterno di un'abitazione dalla quale - secondo gli stessi agenti - l'uomo avrebbe tentato di sottrarre un documento identificativo della polizia. A partecipare al pestaggio sarebbero state anche altre nove persone. Secondo i testimoni che hanno assistito alla scena, la vittima, Frank Jude Jr., sarebbe stata aggredita da una dozzina di uomini e presa a calci, mentre le venivano bloccate le mani dietro la schiena. Gli agenti avrebbero anche usato insulti razziali. Al termine del pestaggio, su Jude non fu trovato il lasciapassare della polizia che, secondo gli agenti, avrebbe tentato di rubare. Bartlett, Masarik e Spengler saranno sospesi fino al termine delle indagini.

detenuto in attesa di giudizio da tre anni

Un giudice federale negli Usa ha ordinato al governo di presentare incriminazioni formali nei confronti di un presunto terrorista detenuto da quasi tre anni, altrimenti sara' rimesso in liberta'. L'ordinanza e' l'ultimo sviluppo nella controversa vicenda di Jose Padilla, un americano ex membro di una gang di Chicago che il ministero della Giustizia ha accusato nel 2002 di essere un membro di Al Qaida determinato a commettere una strage negli Usa. Il giudice della Carolina del Sud Henry Floyd ha avvertito il governo che non puo' detenere all'infinito Padilla come 'combattente nemico', la definizione che il presidente George W. Bush ha stabilito per lui nel 2002 e che prevede l'assenza di accesso ai diritti normalmente riservati ai detenuti negli Usa. I procuratori federali in un primo momento accusavano Padilla di aver progettato un attentato con un ordigno 'sporco', una bomba convenzionale capace di disperdere materiale radioattivo. Successivamente, l'amministrazione Bush ha rivelato che Padilla aveva deciso di collaborare e aveva ammesso una serie di altri progetti di stragi, uno dei quali prevedeva di far saltare contemporaneamente vari condomini a New York.

Leggi repressive anti-terrorismo in Inghilterra

La controversa proposta di una nuova legge antiterrorismo, che consentirà alla Gran Bretagna di porre i sospetti agli arresti domiciliari senza la necessità di un processo, ha superato un importante ostacolo parlamentare. Dopo lunghe e a volte infiammate discussioni, i parlamentari hanno approvato con 272 voti a favore e 219 contrari la legge antiterrorismo. Ora la legge deve essere esaminata e approvata dalla camera dei lord.

Conferenza sulle riforme palestinesi a Londra

Non sarà un summit politico, ma dovrà preparare il cammino per una vera e propria conferenza di pace internazionale. Il meeting internazionale sulle riforme palestinesi, che si svolge oggi a Londra, segna l'inizio del processo di rinnovo dell'Anp. Israele, che teme pressioni indesiderate, non ci sarà. Ma la partecipazione della comunità internazionale sarà ampia. Ai lavori, che saranno aperti dal premier Tony Blair, parteciperanno i ministri degli Esteri o le delegazioni di 24 Paesi - fra cui quelli del G8 - oltre al segretario generale dell'Onu Kofi Annan, e ai rappresentanti della Lega Araba, della Commissione Europea, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.

Nella conferenza di oggi il leader palestinese Abu Mazen spiegherà termini e modi di intervento per una radicale riforma dell'Anp. Per quanto riguarda la gestione dell'amministrazione pubblica, l'Anp presenterà al meeting britannico le prossime iniziative per l'applicazione della legge elettorale, il completamento delle elezioni municipali, la riforma del settore pubblico, del servizio civile, del sistema giuridico, e per un maggiore coinvolgimento della società civile. Di fondamentale importanza saranno anche le prossime mosse di Abu Mazen in tema di sicurezza.

Secondo le indiscrezioni sul documento finale, Abu Mazen annuncerà anche il proseguimento del processo di riunificazione dei servizi di sicurezza dell'Anp che confluiranno in tre sezioni principali: la sicurezza interna, la sicurezza nazionale e l'intelligence. Il processo, confermano fonti diplomatiche britanniche, dovrebbe prevedere anche un sistema di "pre-pensionamento" che contribuisca "ad un migliore utilizzo delle risorse umane disponibili". Non secondario dovrebbe essere l'interesse dell'Anp per un coordinamento più efficace tra i vari settori dlela sicurezza e per il rilancio del coordinamento con Israele. Quanto alle riforme in vista di un rilancio economico, le attese sono tutte per una maggiore e più efficace lotta alla corruzione, per una ripresa del settore privato e un miglioramento delle condizioni in favore del commercio interno ed estero. Nel documento, i palestinesi promettono inoltre di prendere in considerazione la possibilita' di nominare un capo della polizia che assicuri la supervisione sui capi delle polizie locali. I palestinesi, secondo il quotidiano israeliano di sinistra Haaretz, hanno convinto gli ospiti britannici a non inserire riferimenti sugli impegni palestinesi ad agire contro il lancio di razzi Qassam o gli attacchi armati sugli israeliani dai territori.

Alla comunità internazionale, il governo britannico che organizza i lavori chiede una risposta concreta che si materializzi in un'assistenza tecnica e finanziaria all'Anp in tutti gli ambiti di intervento previsti. Obiettivi prioritari saranno l'organizzazione di un gruppo di coordinamento per la sicurezza guidato dagli Stati Uniti, l'individuazione di un nuovo ruolo per la Commissione Europea e la Banca Mondiale e di una serie di priorità per l'Anp riguardo al sostegno finanziario e all'assistenza sociale, l'organizzazione di una Conferenza dei Donatori entro la fine di giugno, l'istituzione di un governo forte e di un apparato di sicurezza efficiente, il coordinamento con Israele per garantire il successo del piano di ritiro dai territori palestinesi.

Israele prepara attacchi

L'aviazione israeliana si sta addestrando per missioni d'attacco a lunga distanza, secondo quanto ha detto un comandante di squadriglia di F-16, un cacciabombardiere in grado di raggiungere l'Iran, sospettato di volersi dotare dell'arma nucleare. Israele e la sua aviazione hanno capito da tempo che il cerchio delle minacce contro lo Stato e' andato allargandosi ed e' per questo che sono state adottate misure per aumentare il nostro raggio d'azione, ha detto in serata al 2/o canale della tv israeliana l'ufficiale, identificato solo come tenente colonnello D. Vale a dire che ci addestriamo per missioni a media e lunga distanza, ha aggiunto. La televisione ha poi diffuso immagini della centrale nucleare iraniana di Bushehr, rilevando che le dichiarazioni dell'ufficiale - rilasciate durante un briefing ieri nella base aerea Ramon, nel deserto del Neghev - erano una chiara allusione all'Iran. Il capo dei servizi di informazione militari israeliani, generale Aharon Zeevi, aveva predetto il mese scorso che Teheran - gia' in possesso di missili terra-terra con gittata di 1.500 kmn, vale a dire in grado di colpire Israele - avrebbe potuto entro il 2008 fabbricare la sua prima bomba atomica. Se non si fa nulla, l'Iran potra' entro sei mesi produrre uranio arricchito, cio' che dovrebbe permettergli di produrre entro il 2008 la sua prima bomba atomica, aveva dichiarato Zeevi. Sospettando l'Iraq di volersi procurare l'arma nucleare, Israele aveva mandato nel 1981 i suoi cacciabombardieri a distruggere la centrale atomica irachena di Osirak (Tammuz), nei pressi di Baghdad. Il 19 febbraio 2004, nella base Ramon, Israele ha ricevuto i suoi due primi F-16, dei 102 esemplari ordinati agli Stati Uniti. Tali apparecchi costituiranno la spina dorsale dell' Aeronautica israeliana.

Abolizione della pena di morte nel New Mexico

La camera dei rappresentanti del Nuovo Messico (Stati Uniti) ha approvato ieri un disegno di legge che abolisce la pena di morte, che verrebbe sostituita dall'ergastolo, senza possibilità di liberazione condizionale. Il testo deve ora essere votato dal senato statale. Gli abolizionisti si aspettano un voto combattuto al senato e il governatore Bill Richardson, che deve firmare il testo perche' divenga legge, è un difensore della pena capitale. E' la prima volta che una delle due camere del potere legislativo del Nuovo Messico si pronuncia a favore dell'abolizione. Cinque repubblicani si sono uniti ai 33 democratici per votare a favore dell'abolizione della pena di morte, mentre 23 repubblicani e otto democratici hanno votato contro. Il Nuovo Messico è uno dei 38 Stati che continuano ad autorizzare la pena di morte negli Stati Uniti.

Influenza dei polli

Alcuni medici curanti hanno smentito le informazioni diffuse in precedenza oggi dal ministero della Sanita' vietnamita, che davano conto della morte di un uomo di 21 anni per la cosiddetta influenza dei polli,. che dai polli sarebbe ormai passata all'uomo. Sarebbe stata la 15a vittima dell'influenza dei polli. Il portavoce ha d'altra parte confermato la morte di un uomo di 69 anni e il contagio di una donna. Fino a pochi giorni fa il Vietnam aveva conosciuto un periodo di tregua di oltre tre settimane, durante il quale non vi erano stati ne' nuovi contagi ne' decessi. Da domenica, pero, sono stati annunciati due morti e altrettanti contagi. Il Paese ha adottato misure drastiche per lottare contro l' epidemia di influenza aviaria. Ho Chi Minh City (ex Saigon, nel sud), in particolare, ha vietato ogni forma di allevamento di polli. Ieri la Banca centrale ha comunicato di aver chiesto alle banche commerciali di sospendere i prestiti relativi alle attivita' di allevamento di anatre e volatili d'acqua, considerati un serbatoio del virus. A Ho Chi Minh City sono state ricevute la settimana scorsa delegazioni di 28 Paesi e organizzazioni, compresi i maggiori donatori e le agenzie dell'Onu, per definire le strategie da adottare per combattere il virus dei polli. Nonostante un bilancio, in termini di vite umane, fin qui relativamente limitato, l'Organizzaione mondiale della Sanita' (Oms) teme che - se, con il salto di specie, il virus mutasse in maniera tale da poter essere trasmesso da uomo a uomo - una pandemia potrebbe causare milioni di morti.

Assenzio

Da oggi, primo marzo, in Svizzera gli amanti dell'assenzio potranno farsi incantare dalla 'fata verde' senza problemi in base alla decisione presa dal Consiglio federale di revocare il divieto di consumo del liquore, una decisione presa agli inizi del XX secolo. L'assenzio, detto anche Fée verte (la Fata verde), è un liquore ad alta gradazione preparato con l'artemisia absinthium, un'erba che cresce spontanea in gran parte d'Europa. Commercializzato nel 1805 da Henri Luis Pernod con l'etichetta Absinthe, divenne di gran moda in Francia nella seconda metà del XIX secolo. L'ora dell'aperitivo divenne 'l'ora verde', in omaggio al colore della pozione. Pittori come Vincent Van Gogh e poeti del calibro di Charles Baudelaire fecero della 'Fée verte' una delle proprie Muse ispiratrici, ma gli effetti sociali cominciarono a creare preoccupazioni tra le autorità: pare che gli ubriachi da assenzio fossero particolarmente inclini alla violenza. Proprio dalla Svizzera, e in particolare dal canton Vaud, ebbe origine la messa al bando dell'assenzio: a suscitare l'indignazione popolare fu un contadino trentunenne, Jean Lanfray, che uccise moglie e figli in preda ai fumi dell'assenzio. La messa al bando in Svizzera portò via via alla proibizione dell'assenzio in gran parte del Vecchio continente. Il principio attivo incriminato è il tujone, un terpene (ossia un olio idrocarburico profumato di origine vegetale) presente nell'olio essenziale dell'artemisia absinthium, a sfavore del quale gioca anche una relativa somiglianza con la molecola del THC, il principio attivo della cannabis. Sul grado di pericolosità e di tossicità del tujone le opinioni divergono, ma la produzione dell'infuso in Svizzera è regolamentata dalla legge.

Nepal

Sarebbero almeno 70 i guerriglieri maoisti uccisi negli scontri con le forze governative in Nepal. A darne notizia sono state fonti dell'esercito, precisando che anche alcuni agenti di polizia e quattro soldati sono morti negli scontri a fuoco, scoppiati nei pressi del confine indiano, nel distretto di Bardiya, vicino al villaggio di Mahammadpur, a circa 550 chilometri a sudovest di Katmandu. I militari erano intervenuti nella zona per liberare da tronchi d'albero e da detriti che i ribelli hanno usato per bloccare una strada, hanno detto autorità militari e di polizia. I ribelli nascosti nei paraggi hanno lanciato una bomba contro le truppe e hanno aperto il fuoco. Queste violenze sono le piu' gravi da quando re Gyanendra ha assunto i pieni poteri, l'1 febbraio, e ha instaurato lo stato di emergenza. Il re aveva licenziato il governo e abolito le liberta' fondamentali, prima di nominare un nuovo gabinetto formato essenzialmente da persone a lui fedeli. Gyanendra aveva giustificato il suo atto di forza affermando che il governo non era riuscito a venire a capo della ribellione maoista, la cui lotta per l'abolizione della monarchia ha provocato piu' di 11.000 morti dal 1996.

Nuova costituzione in Burundi

Nove abitanti su dieci hanno detto "si'" alla nuova costrituzione del Burundi. Con il 60 per cento delle schede referendarie scrutinate, la popolazione del Paese martoriato dalla guerra civile ha approvato a schiacciante maggioranza una formula di governo collegiale tra le due etnie in conflitto, gli hutu e i tutsi. Il presidente, chiunque venga scelto dal parlamento, avra' due vice, uno hutu e l'altro tutsi. La nuova costituzione prevede anche che nel governo il 60% dei ministri siano hutu e il 40% tutsi. (Gli hutu sono l'85% della popolazione, i tutsi il 14% e l'1% e' costituito dalla comunita' Twa, o pigmei). Anche la rappresentanza parlamentare sara' al 60-40 tra le due etnie, con la clausola che i due gruppi dovranno presentare candidati di entrambe le etnie nelle loro liste. Inoltre, esercito e polizia dovranno anch'essi avere una presenza etnica paritaria. L'affluenza e' stata massiccia, piu' dell'87 per cento degli aventi diritto, e la giornata non ha fatto registrare incidenti di rilievo. Lunghe file di elettori si erano formate fuori dai seggi gia' prima dell'alba per votare nelle prime elezioni dal 1993, quando scoppio' la guerra civile tra le due etnie che coinvolse anche il vicino Ruanda e, negli anni successivi, l'intera regione dei Grandi Laghi. In Ruanda come e' noto, nella primavera del 1994 ci fu un vero e proprio genocidio: tra 800.000 e un milione di morti. In Burundi, secondo le stime piu' attendibili, in un decennio sono state uccise circa 300.000 persone.

gror050301 (last edited 2008-06-26 10:07:11 by anonymous)