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Gr 19:30

Iraq

Un commissario della polizia irachena e due degli agenti della sua scorta sono stati assassinati in mattinata a Baghdad da ignoti miliziani che hanno teso loro un agguato: cammuffati essi stessi da poliziotti con divise di ordinanza, gli assalitori avevano eretto un falso posto di blocco in piazza Darwish, nel centrale quartiere di al-Saidiyah, e hanno bloccato la colonna di auto dell'ufficiale, tenente colonnello Ahmed Obaiss, mentre questi stava recandosi al commissariato di cui era responsabile. Stando al racconto di testimoni oculari, i finti agenti hanno intimato l'alt, quindi hanno chiesto a Obaiss come si chiamasse e, non appena questi ha risposto, hanno aperto il fuoco all'impazzata, uccidendo lui e due poliziotti a bordo della sua auto.

Il bilancio dell'attentato contro un funerale nella citta' sunnita di Mosul potrebbe essere di 30 morti. Lo affermano fonti della polizia della citta' irachena, secondo cui 16 cadaveri sono stati gia' portati all'obitorio, ma molti altri sono attesi. Un testimone ha detto che la deflagrazione si e' verificata all'interno della moschea.

E' sicuramente di almeno diciannove morti il bilancio di un'esplosione, forse causata da un suicida, in una moschea della sunnita Mosul, durante un servizio funebre sciita. Lo hanno riferito fonti dell'obitorio. Un testimone ha detto che la deflagrazione si e' verificata all'interno della moschea. Sul luogo sono accorse diverse ambulanze per soccorrere i feriti.

Intanto E' stata annunciata ufficialmente che la nuova Assemblea parlamentare irachena, eletta il 30 gennaio scorso, terrà la sua prima riunione il prossimo 16 marzo. Il Parlamento si riunirà anche nel caso non fosse stato raggiunto un accordo sulla formazione del nuovo governo.

IRAQ: CORRUZIONE NEGLI AIUTI,ARRESTATI UFFICIALI POLACCHI

Scandalo corruzione nel contingente polacco schierato in Iraq. Cinque ufficiali sono stati arrestati insieme a due civili per aver intascato centinaia di migliaia di euro in tangenti sulla distribuzione di appalti per la realizzazione di progetti umanitari. "L'indagine e' in corso, ha detto il ministro della Difesa polacco Jerzy Szmajdzinski in un'intervista radiofonica, "avremmo potuto chiuderla in fretta, ma preferiamo risalire tutta la scala di responsabilita'". Tra gli ufficiali arrestati c'e' il capo del gruppo di collegamento con le autorita' civili responsabili per l'assegnazione degli appalti nella zona sotto il comando polacco.

M.O.

Soldati israeliani hanno ucciso un palestinese sospettato di coinvolgimento nell'attentato suicida del 25 febbraio scorso in un bar a Tel Aviv, che provoco' la morte di cinque civili. Lo hanno reso noto fonti dell'Esercito ebraico, secondo cui i militari prima dell'alba hanno fatto irruzione nel villaggio cisgiordano di Baqa al-Sharkiya, alle porte di Jenin, con l'intento di arrestare l'uomo; questi pero' ha rifiutato di arrendersi e, stando alla radio pubblica israeliana, ha preso a sparare sui soldati. A quel punto i militari hanno risposto al fuoco, eliminandolo.

Inoltre Ieri, il procuratore militare israeliano ha annunciato che l'ufficiale israeliano che aveva sparato in direzione del cameraman britannico James Miller, assassinato nel maggio 2003 con un colpo alla schiena a Rafah, nel sud della striscia di Gaza, non verrà incriminato: mancherebbero le prove per poter procedere.

Dopo le dimissioni di numerosi funzionari giovani in Cisgiordania, ieri circa 250 membri di al Fatah nella striscia di Gaza hanno annunciato in una lettara aperta ad Abu Mazen di lasciare il principale movimento politico palestinese a causa del caos che vi regna. Nel gennaio scorso Hamas aveva inflitto ad al Fatah una pesante sconfitta alle municipali parziali nella striscia di Gaza. E' opinione sempre più diffusa che le elezioni politiche palestinesi di luglio, in assenza di clamorosi risultati sul fronte del dialogo tra Autorità nazionale palestinese e Israele, segneranno una grave sconfitta per il partito di Abu Mazen.

Libano

Il presidente libanese Emile Lahoud ha di nuovo designato a formare il futuro governo il premier uscente Omar Karameh, che si era dimesso la settimana scorsa in seguito alle fortissime pressioni delle opposizioni. La reinvestitura di Karameh, notoriamente filo-siriano al pari di Lahoud, e' stata riferita da fonti politiche riservate. Il primo ministro dimissionario, e ora designato, era stato costretto a rinunciare all'incarico per le proteste di piazza seguite all'attentato suicida in cui, il 14 febbraio scorso, fu assassinato tra gli altri il suo predecessore, l'anti-siriano Rafik al-Hariri. Dietro la strage, costata complessivamente una quindicina di morti, molti hanno visto proprio la mano del regime di Damasco. In Libano la situazione appare peraltro aver adesso modificato il proprio corso, favorevole finora all'opposizione, dopo l'oceanica partecipazione alla manifestazione a favore della Siria, organizzata l'altroieri nella capitale da Hezbollah e da altri diciotto gruppi radicali, suoi alleati.

FRANCIA - SCIOPERI Gli scioperi in Francia hanno mandato nel caos treni e traffico aereo, lasciando le scuole con personale insufficiente e i quotidiani non recapitati, proprio mentre gli ispettori olimpici stanno valutando la candidatura di Parigi per i prossimi giochi olimpici nel 2012. I lavoratori delle ferrovie e dell'energia, insegnanti e il personale degli uffici postali hanno tutti protestato contro i tagli di posti di lavoro e contro i progetti del governo di rendere le 35 ore settimanali più flessibili. sentiamo Il collaboratore di radiondadurto Enrico. CORRISPONDENZA

SOUTH AFRICA - CROLLO IN MINIERA

Un minatore è morto, quattro sono rimasti feriti ma gli altri si sono salvati dopo che un sisma di 5,3 gradi della scala Richter ha colpito ieri mattina un terreno in Sudafrica su cui sorge una miniera d’oro, intrappolando alcuni lavoratori che si trovavano all’interno. Un portavoce della società ‘Drd Gold’, che ha in gestione il bacino aurifero, ha detto che ieri sera tutti i minatori rimasti chiusi nella miniera sono stati rintracciati tranne uno che risulta ancora disperso; un altro è deceduto, quattro sono feriti e altri dieci dovrebbero essere in buone condizioni. I medici sono scesi all’interno della cava e stanno curando i feriti ‘in loco’ prima di riportarli in superficie.

NEPAL - LIBERATI ALCUNI POLITICI

Di fronte al crescere delle critiche internazionali il nuovo governo del Nepal ha ordinato la liberazioni di otto capi politici tra quelli arrestati all’indomani della ‘presa del potere’ da parte del sovrano Gyanendra, il 1° febbraio scorso, quando il re ha licenziato l’esecutivo sostituendolo con uno fedele alla corona e dichiarato lo stato di emergenza. Tra le persone rilasciate risulta anche l’ex-ministro degli Esteri Prakash Sharan Mahat, membro dell’esecutivo appena deposto, che era come gli altri agli arresti domiciliari; liberati anche attivisti politici e per i diritti umani. Restano invece confinati nelle loro abitazioni l’ex-primo ministro Sher Bahadur Deuba e Girija Prasad Koirala, il ‘veterano’ delle lotte per la democrazia in Nepal, già capo di uno dei passati governi e presidente del Partito del Congresso nepalese, la principale formazione politica del Paese oggi all’opposizione. Le organizzazioni delle società civile sostengono che almeno 400 attivisti sono stati messi agli arresti domiciliari.

GIOVEDI' 10 MARZO MANIFESTAZIONE CITTADINA a palermo - per il diritto alla casa! CORRISPONDENZA

Italia

Occupato l’aeroporto di Rimini!! Dalle 10:30 di questa mattina, un gruppo di un centinaio di manifestanti, provenienti dall’Emilia Romagna e Marche, ha iniziato un’azione di protesta contro l’aeroporto di Rimini. Infatti Il Consiglio di Amministrazione della città marittima ha firmato un contratto con l’Agenzia statunitense World Airways per permettere all’aeroporto di essere a tutti gli effetti un Nodo importante per scalo militare di primo livello, verso il Medio Oriente con ruolo chiave nella guerra in Iraq. CORRISPONDENZA DA GLOBAL PROJECT

B.R.

La Corte d'Assise di Roma ha concesso gli arresti domiciliari a Roberto Badel, il presunto cervello informatico delle Brigate Rosse finito in manette il 16 luglio dello scorso anno. I giudici, davanti ai quali oggi si e' svolta la prima udienza del processo per associazione eversiva e banda armata a suo carico, hanno accolto l'istanza degli avvocati. La stessa corte ha rimesso in liberta' i fratelli Maurizio e Fabio Viscido, imputati per banda armata nell'ambito del processo sulle nuove brigate rosse che si sta svolgendo nella capitale. I due si trovavano agli arresti domiciliari. Il tribunale della liberta' ha, invece, respinto il ricorso presentato da Bruno Di Giovannangelo, destinatario nelle scorse settimane di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per alcune rapine di autofinanziamento compiute in Toscana.

torino antifascista

Oggi alle 18 si è tenuto un presidio davanti a Via Elba in risposta alla fiaccolata indetta da AN alle 19 per chiedere lo sgombro dell'Laboratorio Sociale Occupato. CORRISPONDENZA

roma tre abbandona la coca cola'

Il senato accademico dell'universitA' di roma 3 ha approvato all'unanimità la proposta della lista "Ricomincio dagli studenti" di bandire dai distributori automatici i prodotti distribuiti dalla Coca Cola S.p.a. Al loro posto dovrebbero essere commercializzati prodotti provenienti dalla rete del commercio equo e solidale, un mercato alternativo che sta conquistando sempre più persone in tutto il mondo, arrivando anche ad importanti fatturati. Grazie a questo tipo commercio, che vede in contatto diretto piccoli produttori e consumatori responsadi bili, molte famiglie del sud del mondo possono contare su un reddito in grado di coprire spese di produzione e investire per il miglioramento e la crescita della comunità locale di appartenenza. Dall'università fanno sapere che il cambiamento delle bibite e degli snack nei distributori automatici avverrà gradualmente per rispettare gli accordi con i vecchi fornitori e finire così le merci già acquistate.

Gr 13:00

Iraq

Un commissario della polizia irachena e due degli agenti della sua scorta sono stati assassinati in mattinata a Baghdad da ignoti miliziani che hanno teso loro un agguato: cammuffati essi stessi da poliziotti con divise di ordinanza, gli assalitori avevano eretto un falso posto di blocco in piazza Darwish, nel centrale quartiere di al-Saidiyah, e hanno bloccato la colonna di auto dell'ufficiale, tenente colonnello Ahmed Obaiss, mentre questi stava recandosi al commissariato di cui era responsabile. Stando al racconto di testimoni oculari, i finti agenti hanno intimato l'alt, quindi hanno chiesto a Obaiss come si chiamasse e, non appena questi ha risposto, hanno aperto il fuoco all'impazzata, uccidendo lui e due poliziotti a bordo della sua auto.

M.O.

Soldati israeliani hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un palestinese sospettato di coinvolgimento nell'attentato suicida del 25 febbraio scorso in un bar a Tel Aviv, che provoco' la morte di cinque civili oltre al kamikaze e il ferimento di altre 53 persone. Lo hanno reso noto fonti dell'Esercito ebraico, secondo cui i militari prima dell'alba hanno fatto irruzione nel villaggio cisgiordano di Baqa al-Sharkiya, alle porte di Jenin, con l'intento di arrestare l'uomo; questi pero' ha rifiutato di arrendersi e, stando alla radio pubblica israeliana, ha preso a sparare sui soldati. A quel punto i militari hanno risposto al fuoco, eliminandolo. La strage di Tel Aviv segno' la prima violazione del cessate-il-fuoco in vigore dall'8 febbraio, quando fu proclamato in occasione del vertice a Sharm el-Sheikh, in Egitto, tra il premier ebraico Sharon e il presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese Abu Mazen.

Libano

Il presidente libanese Emile Lahoud ha di nuovo designato a formare il futuro governo il premier uscente Omar Karameh, che si era dimesso la settimana scorsa in seguito alle fortissime pressioni delle opposizioni. La reinvestitura di Karameh, notoriamente filo-siriano al pari di Lahoud, e' stata riferita da fonti politiche riservate. Il primo ministro dimissionario, e ora designato, era stato costretto a rinunciare all'incarico per le proteste di piazza seguite all'attentato suicida in cui, il 14 febbraio scorso, fu assassinato tra gli altri il suo predecessore, l'anti-siriano Rafik al-Hariri. Dietro la strage, costata complessivamente una quindicina di morti, molti hanno visto proprio la mano del regime di Damasco. In Libano la situazione appare peraltro aver adesso modificato il proprio corso, favorevole finora all'opposizione, dopo l'oceanica partecipazione alla manifestazione a favore della Siria, organizzata l'altroieri nella capitale da Hezbollah e da altri diciotto gruppi radicali, suoi alleati.

Italia

B.R.

La Corte d'Assise di Roma ha concesso gli arresti domiciliari a Roberto Badel, il presunto cervello informatico delle Brigate Rosse finito in manette il 16 luglio dello scorso anno. I giudici, davanti ai quali oggi si e' svolta la prima udienza del processo per associazione eversiva e banda armata a suo carico, hanno accolto l'istanza degli. La stessa corte

  • ha rimesso in liberta' i fratelli Maurizio e Fabio Viscido, imputati per banda armata nell'ambito del processo sulle nuove brigate rosse che si sta svolgendo nella capitale. I due si trovavano agli arresti domiciliari. Il tribunale della liberta' ha, invece, respinto il ricorso presentato da Bruno Di Giovannangelo, destinatario nelle scorse settimane di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per alcune rapine di autofinanziamento compiute in Toscana.

gror050310 (last edited 2008-06-26 09:55:11 by anonymous)