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ESTERI

IRAQ

Gli occupanti anglo-americani e i loro alleati iracheni avevano manifestato il loro ottimismo dopo la conclusione delle complesse trattative per dare una veste istituzionale, almeno formale, al cosiddetto "nuovo Iraq". Erano state nominate le più importanti cariche dello stato, rispettivamente il portavoce del parlamento risultato dalle elezioni farsa di fine Gennaio, poi il Presidente della Repubblica: il Kurdo Jalal Talabani che aveva a sua volta incaricato lo scita Al Jafari di formare il nuovo governo. Ma nella giornata di ieri le decine e decine di migliaia di manifestanti nelle principali città irachene si sono incaricate di raffreddare questi ottimismi. Questi manifestanti di diverse provenienze politiche e regionali, divisi su molte questioni, una cosa sono riusciti a dirla unitariamente: via gli occupanti e subito; incalzando il governo di prossima nascita che ha come primo punto della sua attività quella di concordare un piano di uscita degli eserciti occupanti dall'Iraq. Su questo terreni si giocherà la reale leadership del quadro politico prossimo in Iraq.

Difatti, secondo le previsioni del nuovo presidente iracheno Jalal TalabaniI i soldati americani rimarranno in Iraq ancora due anni, . Stiamo cercando di costruire, il piu' presto possibile, le nostre forze militari.Penso che potremo farlo in due anni, possiamo farlo, e allo stesso tempo manterremo ampiamente le consultazioni e il coordinamento con i nostri amici americani, ha detto Talabani in un'intervista alla Cnn. Il neo presidente ha aggiunto che la durata della permanenza delle truppe statunitensi nel suo paese dipendera' da vari fattori, compresi il comune desiderio dei popoli americano e iracheno.

In questo quadro va letto anche l'inasprimento degli attentati della guerriglia che nella gionata di sabato e domenica ha messo in atto numerosi attacchi in prevalenza rivolti verso le forze di polizia e militari irachene: oltre 30 i morti di cui 15 soldati iracheni e il comandante della polizia della città di Haditha nella provincia di Anbar.

Di stanotte l'uccisione di un componente del consiglio provinciale: Un componente del consiglio provinciale di Mosul è stato assassinato, insieme al suo autista, da un gruppo non identificato. Il mese scorso era stata ucciso in un attentato dinamitardo il direttore dell'ufficio provinciale anti-corruzione.

PALESTINA

Dopo due mesi di tregua realizzati dalla trattativa tra il governo israeliano e l'ANP palestinese, la situazione rischia di tornare incandescente. Da un lato l'estrema destra israeliana, legata alle associazioni dei coloni, cerca di far fallire il piano Sharon di ritito, manifestando in migliaia alla spianata delle moschee per provocare una reazione palestinese e interrompere la trattative. Sharon che 5 anni fa promosse e diresse analoghe provocazioni nello stesso luogo, oggi è costretto a schierare contro i suoi amici di una volta 3.000 soldati, con momenti di tensione a Gerusalemme, sulla Spianata della Moschee, tra ebrei ultraortodossi e fedeli musulmani. E nel pomeriggio di oggi, nel ranch texano, l'incontro tra il premier Sharon e il presidente americano Bush.

STAMATTINA si segnala l'incursione israeliana nel centro di Nablus nel nord della Cisgiordania occupata. I militari, appoggiati da un elicottero da guerra, hanno circondato diverse abitazioni alla ricerca di militanti palestinesi.

INDIA

Onda improvvisa uccide 35 fedeli indù 35 morti e 38 dispersi, il bilancio di un'onda improvvisa che ha sorpreso e ucciso un gruppo di pellegrini indù. I fedeli si trovavano lungo le rive del fiume Narvada, nello stato indiano dell'Madhya Pradesh.


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