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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario 1)Torino: rivolta nel cpt e perquisizioni 2)Milano: via Corelli 3)Immigrazione due morti nel canale di Sicilia e tanti dispersi 4)Lavoro - contro la precarietà e la cassaintegrazione 5)Palermo - corteo per il diritto alla casa 6)Astra occupata - dopo l'attentato incendiario corteo sabato 27 Maggio

In primo Piano

immigrazione - rivolte nei cpt

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

palestina Aumenta la pressione interna sul presidente dell'Anp Abu Mazen. La polizia palestinese questa mattina ha aperto il fuoco a Ramallah per impedire a decine di dimostranti palestinesi di irrompere nella 'Muqata', il quartier generale dell'Autorita' Nazionale Palestinese.

Per il leader dell'Anp un pessimo segnale alla vigilia della visita ufficiale negli Stati Uniti, dove giovedi' sara' ricevuto alla Casa Bianca dal presidente americano George W. Bush. Nella Striscia di Gaza decine di migliaia di sostenitori di Hamas continuano a manifestare contro le decisioni della magistratura palestinese, che ha ridimensionato il successo dell'organizzazione nelle recenti elezioni municipali a favore di 'al-Fatah', l'ala maggioritaria in seno all'Olp, facente capo allo stesso Abu Mazen. I manifestanti erano giunti a Ramallah dal villaggio cisgiordano di Bilin e intendevano esprimere tutta la loro rabbia per quella che essi considerano la mancata adozione, da parte dei vertici dell'Anp, di una linea d'azione ferma nei confronti d'Israele e del suo cosiddetto 'muro di sicurezza':

Da alcune voci di funzionari palestinesi e rappresentanti del movimento Hamas sembrerbbe che Abu Mazen intenda rinviare le elezioni parlamentari a novembre.

Iraq Militari Usa uccidono 4 ribelli iracheni

  • I militari statunitensi hanno ucciso quattro ribelli iracheni in un'offensiva nell'ovest dell'Iraq. Ne ha dato notizia un portavoce militare americano, secondo cui l'operazione, alla quale partecipano più di mille tra marines e soldati, è partita durante la notte dalla città di Hadiza, 400 chilometri a ovest di Baghdad.

maroccco

Repressione governativa contro manifestanti pro Fronte Polisario

La polizia marocchina ha reagito violentemente contro un gruppo di cittadini che manifestavano a El Aaiun, capitale dell'antico Sahara spagnolo (Sahara Occidentale), in occasione del 32° anniversario della creazione del "Fronte popolare di liberazione del Saguiat el Hamra e del Réo de Oro", detto Fronte Polisario. La repressione avrebbe provocato feriti e arresti fra i dimostranti. Dal 1976 al 1991 il Fronte Polisario ha combattuto per liberare la regione dal dominio marocchino. Dopo il 1991 i combattimenti tra saharawi ed esercito marocchino sono cessati ma, sostenuto dall'Algeria, il Fronte Polisario non ha mai cessato di reclamare la sovranità sulla regione, aspettando di poter svolgere il referendum promesso dalle Nazioni Unite. Secondo l'agenzia cattolica Misna, El Aaiun sarebbe assediata dall'esercito e nessun giornalista o osservatore internazionale potrebbe accedervi.

Panama Protestano contro riforme sociali, arrestati 300 manifestanti

  • La polizia panamense ha arrestato 217 operai e 119 studenti dueante una manifestazione nella capitale. Lo ha reso noto il ministro della Giustizia Hector Aleman sono. I dimostranti hanno protestato ieri, per la seconda giornata consecutiva, contro il progetto di riforma, che prevede tra l'altro l'innalzamento dell'età pensionabile da 62 a 65 anni per gli uomini, e da 57 a 62 per le donne. I manifestanti hanno bloccato una delle arterie principali di Panama rompendo vetrine e danneggiando veicoli. La protesta dovrebbe continuare per tutta la settimana con cortei, scioperi e picchetti. Ieri almeno 16 persone, tra cui un ufficiale di polizia, sono rimaste ferite negli scontri.

Finalmente la terra agli indigeni del Nicaragua

Sono stati necessari più di 100 anni di richieste, proteste e recriminazioni, dalla fine del Diciannovesimo secolo, per arrivare alla storica consegna, cominciata ieri nella Regione Autonoma dell'Atlantico Nord (Raan), in Nicaragua, dei certificati di proprietà terriera a circa 35.000 persone appartenenti alle etnie Mayangnas e Miskitas. I beneficiari appartengono a 85 comunità collocate in cinque territori indigeni diversi, per un'estensione di circa 3.536 chilometri quadrati. I primi ad avvantaggiarsi del provvedimento sono stati, ieri, gli indigeni della zona di Waspám, circa 500 chilometri a nord-est di Managua, dove si è recato in viaggio per l'occasione il presidente Enrique Bolaños. La zona interessata dalla distribuzione di terre è molto rilevante dal punto di vista naturalistico poiché è proprio qui che corre il Corridoio biologico mesoamericano, proclamato nel 1997 dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (Unesco) patrimonio mondiale dell'umanità. (da www.misna.org)

Cresce la protesta in Bolivia Decine di migliaia di persone stanno manifestando nella capitale boliviana La Paz contro il presidente Carlos Mesa, che si è rifiutato di firmare la nuova legge sugli idrocarburi approvata dal parlamento nazionale. La legge prevede un aumento delle royalties e delle tasse a carico delle multinazionali energetiche che sfruttano i giacimenti boliviani e secondo il presidente, un aumento di questo tipo implicherebbe che gli investimenti stranieri lascerebbero la Bolivia. Gli idrocarburi, e soprattutto il gas naturale, sono la principale ricchezza della Bolivia. Le organizzazioni sociali che stanno promuovendo le proteste chiedono la progressiva nazionalizzazione delle risorse energetiche, i cui proventi, che al momento servono per pagare gli interessi sul debito estero, dovrebbero essere invece dedicati a investimenti sociali.

Attorno alla capitale, , ci sono blocchi stradali sulle principali arterie del paese e la proteste non si limita alla questione degli idrocarburi, ma si estende alla richiesta di un'assemblea costituente che ricostruisca le regole della convivenza civile in Bolivia, dilaniata, economicamente e socialmente, da decenni di liberismo autoritario. Mesa, subentrato al suo predecessore Sanchez de Lozada dopo che quest'ultimo è stato costretto a lasciare il paese dalle proteste popolari (ancora una volta innescate dalla questione della privatizzazione delle risorse, gas e acqua) aveva promesso un'assemblea costituente. La lotta per l'assetto istituzionale del paese andino è resa più urgente dalle spinte separatiste che animano le province orientali, dove le multinazionali e gli esponenti dell'oligarchia terriera e industriale stanno soffiando sul fuoco dell'autonomia regionale di una fantomatica nazione Camba, il cui primo provvedimento sarebbe aprire il mercato energetico e lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo ai capitali stranieri.

ITALIA

torino Ore 6:28 del mattino: una chiamata dal cpt di corso brunelleschi informa che sono in preparazione le espulsioni per 7 persone, tutti marocchini, tra cui - guardacaso - il "contatto" che in questi giorni ha permesso a chi stava fuori di quello che avveniva all'interno del cpt. Ore 6:30 del mattino: quasi in conteporanea con quello che succedeva all'interno del cpt suonano alcuni citofoni: 8 perquisizioni in case compagni e 1 al centro di documentazione porfido per l'art.41 del codice penale, ovvero ricerca di droga, armi e esplosivi. Il ricco bottino è composto da alcuni volantini, ed in particolare i solerti tutori dell'ordine si accaniscono contro i volantini che denunciano la complicità da parte di GTT (l'azienda dei trasporti) con la repressione, sequestrandone migliaia in modo da provare ad impedirne la diffusione.

Oggi, in solidarietà con gli espulsi, con gli immigrati vittime dei cpt, con i 21 immigrati arrestati a seguito della rivolta nel cpt di via corelli a milano, con i compagni perquisiti stamattina, presidio alle 16 puntuali in piazza corpus domini, nei pressi di via palazzo di città. Venerdì 11 presidio sotto al consolato marocchino, complice con lo stato italiano delle espulsioni.

via corelli milano non coi sono particolari novità rispetto alla rivolta nel cpt di via corelli. Le poche che abbiamo le ascoltiamo direttamaente dalla corrispondenza.

Immigrazione. Si rovescia un barcone di clandestini nel Canale di Sicilia, almeno 2 morti. Amnesty accusa l'Italia

Nel tratto di mare, sotto la sovranità libica, continua a incrociare un' unità della Marina Militare, con un elicottero, per la ricerca di eventuali dispersi. Il naufragio sarebbe avvenuto ieri sera; non si conosce ancora il numero esatto dei clandestini che erano sul barcone, naufragato a 60 miglia dalle coste libiche e a circa 155 miglia a sud di Lampedusa.

Allo stato attuale sono stati recuperati i cadaveri di due persone.

  • Amnesty accusa l'Italia di deportazioni di massa degli immigrati

E proprio oggi Amnesty International, nel rapporto annuale, sostiene che l'Italia presenta un quadro normativo insufficiente in materia di diritto di asilo, deportazioni di massa degli immigrati che sbarcano sulle nostre coste, mancata ratifica del protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e l' aumento del 16 per cento delle autorizzazioni alle esportazioni di armi da guerra. "Continua a mancare una legge specifica e organica sul diritto di asilo, che di fatto ne impedisce l'effettivo esercizio" - si legge ne rapporto - mentre "il progetto di legge per l'introduzione di una normativa organica sui rifugiati è ancora fermo alla Camera dei deputati". Una situazione che non ha impedito a migliaia di migranti e richiedenti asilo di continuare a giungere sulle coste meridionali del nostro Paese.

lavoro

Il 16 aprile 2002 in occasione dello sciopero generale un gruppo di precari/e fece in un'incursione all'interno dell'ufficio dell'agenzia internale Italia Lavora di via Lario a Milano.

Nei locali venne scaricato un grosso quantitativo di letame liquido e vennero fatte alcune scritte sui muri contro il lavoro interinale e la precarietà.

In quella giornata durante il corteo arrivò la notizia dell'azione svoltasi nella mattinata e fu comunicata da uno dei furgoni attraverso la proiezione di un video.

Per quei fatti giovedi 26 maggio 2005 alle ore11 presso l'aula 7 del tribunale di Milano verranno processate tre persone per violenza privata, danneggiamento e violazione di domicilio; in questa udienza verranno ascoltati gli imputati e verrà emessa la sentenza di primo grado.

Negli ultimi anni si stanno moltiplicando le indagini, le denunce e gli arresti contro chi ha iniziato un percorso di conflitto contro la precarietà del lavoro e della vita nei suoi molteplici aspetti.

Non è pensabile respingere con le condanne giudiziarie le istanze, che contestano una ingiusta legalità e reclamano nuovi diritti per nuove figure sociali.

Invitiamo alla presenza in aula per testimoniare attivamente la propria solidarietà agli imputati. giovedi 26 maggio 2005 h:11 presso l'aula 7 del tribunale di Milano

Arese: cassintegrati in bicicletta Pieno successo dell'iniziativa dei lavoratori e dei cassaintegrati dell' Alfa che hanno organizzato oggi una pacifica minicorsa dimostrativa prima della sedicesima tappa del giro d' italia Lissone-Varazze di mercoledi' 25. Sono stati una cinquantina di ciclisti-alfisti a partecipare, per ribadire che occorre superare la cassa integrazione e dare un futuro ad Arese. I ciclisti dell' ex Alfa, in maglietta gialla con scritte rosso fuoco, si sono riuniti alle 10.30 davanti alla portineria di Arese, per poi correre da Ospiate ad Arese per quasi 3 chilometri, scortati da un furgone-ammiraglia e preceduti da due splendide Alfa d'epoca. Continuano, quindi, le iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Arese. La Fiat, si legge in una nota della FlmUniti-Cub, deve garantire il diritto al lavoro ridando un futuro allo stabilimento di Arese. Cio' e' possibile secondo il sindacato solo se si da' inizio alla costruzione del polo delle auto sportive Alfa-Ferrari-Maserati e si avvia il polo della mobilita' sostenibile promosso dalla Regione Lombardia. Progetti in grado di delineare scenari nuovi, per riconfermare Arese come luogo di stile, progettazione, sperimentazione e produzione di vetture e motori Alfa. Poi, secondo i sindacati, banche e Regione Lombardia, attraverso finanziamenti diretti sul modello Volkswagen, potrebbero assumere un ruolo propulsivo per favorire la difesa dell'occupazione e lo sviluppo del settore auto. Al posto dello sponsor, sul petto dei ciclisti, campeggiavano slogan quali 'Lavoro, no cigs', e sul dorso 'Un futuro per Arese'

ZOPPAS: SESTO GIORNO DI SCIOPERO

  • “Da 6 giorni i lavoratori della Sipa, azienda della multinazionale Zoppas Industrie, sono in sciopero per il contratto integrativo aziendale. Gli obbiettivi della piattaforma sindacale sono nuovi rapporti sindacali e una regolamentazione più stringente sulle flessibilità volta a limitare le precarietà e a contrastare anche la legge 30, in linea con la griglia prevista per i pre-contratti della Fiom. A ciò si aggiungono le richieste di carattere economico volte a ottenere un consolidamento del 50% della parte variabile dei premi aziendali, per un valore complessivo che si aggira sui 1.000 euro all’anno.” Lo ha dichiarato Candido Omiciuolo, segretario generale della Fiom di Treviso. “L’Azienda - ha detto ancora Omiciuolo - sta cercando di far fallire la lotta e ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per rimuovere i presidi ai cancelli della fabbrica. Presidi che, in ogni caso, non impediscono ai lavoratori che intendono entrare di avere libero accesso allo stabilimento.” “L’evidente nervosismo aziendale - spiega Omiciuolo - deriva dalla compattezza nella lotta dei lavoratori e dall’alto quanto inatteso livello di adesione incontrato dall’iniziativa sindacale. Allo sciopero, infatti, aderiscono tutte le articolazioni professionali presenti in azienda, compresi gli impiegati con alte qualifiche.” La Sipa, è un’azienda del gruppo Zoppas che sviluppa macchinari robotizzati per la produzione di bottiglie di plastica e di polimeri. Si tratta di una delle aziende metalmeccaniche tecnologicamente più avanzate presenti in Veneto. Nello stabilimento di Vittorio Veneto (Treviso) occupa 700 lavoratori, per metà operai e per metà impiegati, tutti altamente qualificati.

PALERMO

Manifestazione cittadina per il diritto alla casa Venerdi' 27 maggio 2005

astra occupato a Roma oggi Assemblea cittadino dopo l'attentati incendiario di qualche giorno fa.

ARMI BERETTA IN IRAQ

La procura di Brescia ha aperto un’indagine riguardante la vendita di pistole Beretta alla guerriglia irachena. Sono state definite pistole “fantasma”, quelle scoperte e sequestrarle l’esercito d’occupazione statunitense. 10 mila armi senza matricola, prodotte sicuramente in tempi recenti poiché si tratta del modello Beretta 92, una pistola semiautomatica. A Gardone Val Trompia, sede dell’azienda, sostengono di essere all’oscuro dell’indagine e naturalmente della presenza di queste armi senza matricola. Quale allora la provenienza? Abbiamo girato la domanda a Felice Mometti del Brescia Social Forum

RAPPORTO ANNUALE DI AMNESTY

Sono quasi un centinaio i paesi in cui la tortura è ancora prassi ed oltre settanta quelli in cui la libertà di espressione o di informazione è negata. Lo denuncia il rapporto annuale 2005 di Amnesty International, che traccia una mappa dei diritti lesi nel mondo, attraverso un monitoraggio relativo a tutto il 2004 in 194 paesi. Per quanto riguarda i maltrattamenti e le torture di forze di polizia o autorità statali, sono 95 i paesi in cui l'associazione riscontra violazioni, mentre 75 sono le nazioni in cui le libertà di espressione, di informazione e di manifestazione politica sono limitate o vietate. Con la lotta al terrorismo, compaiono nuove forme di lesione dei diritti attraverso legislazioni anti-terrore o torture nel contesto della "guerra al terrore. I governi - denuncia l'organizzazione - stanno portando avanti una "pericolosa agenda" in cui il "linguaggio della libertà e della giustizia viene messo al servizio di politiche di paura e insicurezza". A stabilire la loro linea di comportamento sono gli Usa superpotenza politica, economica e militare e a pagare le conseguenze sono le innumerevoli migliaia di persone. Paolo Pobbiati di Amnesty International Italia Nel capitolo dedicato all'Italia Amnesty punta l'indice contro le deportazioni collettive verso la Libia e l'Egitto di centinaia di cittadini stranieri "avvenuti in violazione delle principali convenzioni in materia di diritti umani e dei rifugiati", mentre "aumenta del 16% (1.5 miliardi di euro) le autorizzazioni alle esportazioni di armi da guerra anche con paesi che sono in conflitto tra loro". Amnesty ricorda inoltre che il governo e il parlamento italiani non hanno fatto alcun passo in avanti nella lotta contro la tortura così come il governo non ha ancora presentato un disegno di legge per l'attuazione dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale ratificato nel 1999.

Siparietto


Gr 13:00

lucaamore

ascolta il giornale radio delle 13.00

SOMMARIO

1) Prossime elezioni in Libano 2) Palestinesi perseguitati in Irq 3) Scontri tra palestinesi e polizia dell'anp 4) Inaugurato l'oleodotto della guerra del Caucaso 5) L'eta torna acolpire 6) Ancora sbarchi a Lampedusa

In primo Piano

LIBANO VERSO LE ELEZIONI

La situazione politica libanese, a pochi giorni dal voto , appare estremamente fluida. Joseph Samaha direttore del quotidiano libanese As Safir affermache "La priorità assoluta è di cercare in qualche modo di salvaguardare l'unità. Infatti, le varie forze che la compongono sembrano marciare verso la divisione. . Non sembra esserci un programma unitario nè per il voto né per il dopo elezioniL'opposizione antisiriana si divide sui leader da prrsentare : Joumblatt, famiglia Hariri, esponenti maroniti, cercano di estromettere Michel Aoun che non riesce a coalizzare intorno a se' il bacino elettorale cristiano-maronita.

Ci sono tante domande a cui al momento non siamo in grado di dare una risposta-continua Joseph Samaha- se verrà eletto un nuovo presidente o meno, come andrà a finire la questione di Hezbollah. L'attuale presidente della Repubblica Emile Lahoud potrebbe essere costretto alle dimissioni se nel nuovo parlamento perderà la maggioranza.

Il direttore del giornale As Safir avanza previsioni che vedono una crescita di consensi per Hezbollah, Amal, il gruppo Hariri e Joumblatt ,che rafforzeranno la propria posizione, mentre Michel Aoun, forza prevalente tra i cristiani maroniti con un buon seguito popolare, sarà costretto ai margini". Nel frattempo continueranno le pressioni da parte americana, ma Hezbollah non deporrà mai le armi nelle condizioni attuali.

PALESTINA

Aumenta la pressione interna sul presidente dell'Anp Abu Mazen. La polizia palestinese questa mattina ha aperto il fuoco a Ramallah per impedire a decine di dimostranti palestinesi di irrompere nella 'Muqata', il quartier generale dell'Autorita' Nazionale Palestinese.

Per il leader dell'Anp un pessimo segnale alla vigilia della visita ufficiale negli Stati Uniti, dove giovedi' sara' ricevuto alla Casa Bianca dal presidente americano George W. Bush. Nella Striscia di Gaza decine di migliaia di sostenitori di Hamas continuano a manifestare contro le decisioni della magistratura palestinese, che ha ridimensionato il successo dell'organizzazione nelle recenti elezioni municipali a favore di 'al-Fatah', l'ala maggioritaria in seno all'Olp, facente capo allo stesso Abu Mazen. I manifestanti erano giunti a Ramallah dal villaggio cisgiordano di Bilin e intendevano esprimere tutta la loro rabbia per quella che essi considerano la mancata adozione, da parte dei vertici dell'Anp, di una linea d'azione ferma nei confronti d'Israele e del suo cosiddetto 'muro di sicurezza':

Da alcune voci di funzionari palestinesi e rappresentanti del movimento Hamas sembrerbbe che Abu Mazen intenda rinviare le elezioni parlamentari a novembre.

ESTERI

IRAQ

BAGHDAD,PALESTINESI PERSEGUITATI

Nel quartiere dove vivono i profughi palestinesi a Baghdad, molti sono stati uccisi negli ultimi giorni da uomini che indossano la divisa delle milizie Badr, che sono da qualche tempo al servizio del Ministero degli Intreni iracheno. Giovedì era comparsa sulla tv irachena, quella finanziata dagli Usa, una trasmissione sui presunti crimini dei palestinesi residenti in Iraq, che incitava alla caccia al palestinesi. L'Ambasciatore palestinese a Baghdad ha subito protestato,tuttavia non è in grado di porteggere i palestinesi in Iraq perchè totalmente impotente nei confronti delle forze di polizia ma soprattutto dei soldati statunitensi. I profughi palestinesi in Iraq non vengono registrati presso l'UNRWA (organo delle Naz Unite per l'osservazione sulla Palestina) perché il governo iracheno si è rifiutato di accettare la collaborazione dell'organizzazione. I palestinesi in Iraq sono in molti casi sprovvisti di documenti di riconoscimento, per cui la stessa Anp non è in grado di proteggerli.

TURCHIA

INAUGURATO L'OLEODOTTO RESPONSABILE DELLA GUERRA DEL CAUCASO

E' stato inaugurato a Sanga Chal (Baku), il tratto azero dell'oleodotto di Baku-Tblisi-Ceyhan, lungo 1.770 km. Alla cerimonia erano presenti i presidenti di Azerbaigian, Georgia e Turchia, oltre a delegazioni di 15 paesi, tra cui l'Italia. L'oleodotto ha una capacita' di 10 milioni di barili al giorno, e trasportera' il petrolio dal giacimento di Chirag-Gunashli al terminal di Ceyhan in Turchia. L'impianto, realizzato con aiuti Usa, aggira il territorio russo, per evitare la zona del conflitto ceceno e per isolare la Russia dal controllo dei flussi del greggio. Ricordiamo che una delle cause del massacro in Ccenia da parte delle truppe russe aveva come motivo la costruzione di questo oleodotto.

SPAGNA

L'Eta torna a colpire a Madrid. Un'autobomba è esplosa alle 9.30 nel quartiere di San Bas. Tre persone sono rimaste ferite.

COSTITUZIONE EUROPEA-REFERENDUM

A quattro giorni dal votoin Francia, nei sondaggi viene confermato il possibile successo del no al testo costituzionale. Anche in Olanda,al voto il primo giugno, prevalgono i contrari, con quasi il 63% nei sondaggi.

ITALIA

IMMIGRAZIONE

Un barcone naufragato nel Canale di Sicilia, a 60 miglia dalle coste libiche, da dove si suppone che l'imbarcazione fosse salpata, . Secondo le prime informazioni, fornite via radio da alcuni pescherecci, sarebbero già stati recuperati i cadaveri di due persone e tratti in salvo altre 11.

Il naufragio sarebbe avvenuto ieri sera; non si conosce ancora il numero esatto dei migranti che erano sul barcone. I primi soccorsi sono stati prestati da due pescherecci italiani della flotta di Mazara del Vallo. Le due imbarcazioni stanno facendo rotta verso Lampedusa, il loro arrivo nell'isola è previsto intorno alle 19.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ

Dopo settimane di intensa attività della resistenza irachena che ha colpito uomini e mezzi delle forze di polizia e degli occupanti americani, questa mattina è scattata una massiccia offensiva statunitense nella provincia occidentale di Anbar. Un migliaio di soldati americani hanno circondato la città di Hadita, sull'Eufrate, da dove, recentemente, sono partiti la gran parte degli attacchi dei ribelli iracheni. Si tratta della seconda operazione di grande portata in questa vasta regione dell'Iraq occidentale.L'azione Usa, è stat denominata "Operation New Market" (operazione nuovo mercato).

PALESTINA

Il presidente palestinese Abu Mazen è partito ieri per Washington dove, domani, sarà ricevuto dal presidente George Bush. I due discuteranno di numerosi temi legati al conflitto israelo-palestinese e di una possibile soluzione di pace ma Abu Mazen intende, più di ogni altra cosa, convincere Bush a non fare marcia indietro rispetto alla sua proposta iniziale di 2 anni fa di creare possibilmente entro il 2005 uno stato palestinese.

NICARAGUA

Dopo oltre100 anni di richieste e proteste per ottenere il possesso della terra, è cominciata ieri nella Regione Autonoma dell’Atlantico Nord, in Nicaragua, la consegna dei certificati di proprietà terriera a circa 35.000 persone appartenenti alle etnie Mayangnas e Miskitas. I beneficiari appartengono a 85 comunità collocate in cinque territori indigeni diversi. I primi ad avvantaggiarsi del provvedimento sono stati, ieri, gli indigeni della zona di Waspám, circa 500 chilometri a nord-est di Managua, dove si è recato in viaggio per l’occasione il presidente Enrique Bolaños. La zona interessata dalla distribuzione di terre è molto rilevante dal punto di vista naturalistico poiché è proprio qui che corre il Corridoio biologico mesoamericano, proclamato nel 1997 dall’Unesco) patrimonio mondiale dell’umanità.

COLOMBIA

I militanti delle Forze armate rivoluzionarie colombiane (Farc) hanno fatto irruzione nel consiglio comunale della cittadina di Puerto Rico uccidendo 5 consiglieri e ferendo gravemente un fotografo e un anziano. Lo ha reso noto il sindaco Jorge Calderon.

AFGHANISTAN

Timor Shah, il presunto rapitore di Clementina Cantoni, lancia un nuovo ultimatum: Se non verranno accolte le mie richieste, la uccidero' mercoledi' alle sette. E' almeno l' ottava volta che fa una minaccia del genere.

CORSICA

Tre forti deflagrazioni sono avvenute a Sagone e Bastia, due importanti città della Corsica da vede da tempo l'attività del movimento separatista, nel silenzio della stampa europea. Gli attentati non sono stati ancora rivendicati. A quanto si apprende, le esplosioni non avrebbero causato morti e nemmeno danni ingenti.

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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gror050525 (last edited 2008-06-26 09:54:55 by anonymous)