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Appunti e note redazionali

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Gr 19:30

Sommario

Editoriale

Genova: a 4 anni dalle giornate di genova 2001

4 anni sono passati dalle giornate di genova 2001 e dalle manifestazioni contro il vertice del G8.

4 anni sono trascorsi da quelle straordinarie giornate di sovversione collettiva in cui fu gridato e agito senza mediazioni tutto il disprezzo nei confronti dei potenti della terra blindati nella zona rossa per decidere le sorti del mondo.

4 anni ci separano dall'uccisione di carlo giuliani che in quell'occasione fu perpetrata dalle forze dell'ordine all'interno della violentissima repressione scatenata contro tutti i manifestanti.

Una serie di iniziative sono previste in questi giorni per ricordare le giornate del 2001. A GENOVA in particolare sono in corso 5 giorni di iniziative dal 19 al 23 luglio con concerti, incontri e dibattiti cui partecipa un ampio arco di forze politico istituzionali organizzate dal COMITATO PIAZZA CARLO GIULIANI.

A FIRENZE il 20 luglio è prevista una serata per non dimenticare, per aggiornarsi sui fatti e sulle indagini riguardanti le giornate genovesi promossa da Supporto Legale Firenze, Cecco Rivolta, CSA Ex-Emerson e Movimento di Lotta per la Casa Firenze

A ROMA il 22 luglio presso il Casale Podere Rosa con la partecipazione del Roma NORD_EST Social Forum è organizzata una serata a sottoscrizione per sostenere "Supporto Legale"

A BERGAMO il 22 luglio un'iniziativa di piazza dedicata alla memoria di carlo giuliani con proiezioni video, materiale informativo e banchetti.

Genova: 57esima udienza del processo contro i 25 indagati per i fatti del G8 del 2001 AUDIO

ITALIA

Milano - Sgomberato Malamanera

Sgomberato questa mattina il "Malamanera", squat occupato nel quartiere Bovisa di Milano nel luglio 2003. Nel pomeriggio si è tenuto un presidio presso l'ufficio delle Ferrovie Nord, proprietarie dello stabile e un secondo presidio sotto la prefettura contro gli sgomberi delle case Aler, ente per le case popolari. Radiondarossa ha seguito la vicenda questo è l’aggiornamento realizzato in serata. Sentiamo la corrispondenza con uno degli occupanti.

Teramo - Mobilitazione LSU in Val Vibrata

Sciopero della fame per trenta lavoratori socialmente utili della Val Vibrata, in provincia di Teramo, che chiedono la proroga delle proprie attivita' almeno sino a fine anno, l'assunzione degli lsu e la partecipazione di una rappresentanza dei lavoratori nel consiglio d'Amministrazione della Teramo Innovazione Spa, societa' a capitale pubblico abbruzzese, la cui sede e' stata inaugurata il nel marzo scorso. Sentiamo la corrispondenza.

Napoli – manifestazione di disoccupati. 6 fermati

cartaceo

Emergenza lavoro nel cosentino

Un'azione comune di lotta vede impegnati in queste ore operai appartenenti a diverse realta' produttive del cosentino.

Nella zona industriale di Piano lago, alle porte della città, lo stabilimento della Polti Sud, che produce elettrodomestici, ha imposto la cassa integrazione per oltre 200 operai. La sospensione dei pagamenti non fa che rendere per lo meno dubbia la promessa di rientrare al lavoro il 26 settembre. La decisione è stata presa a seguito di accordi sindacali, a causa di una lamentata sovrapproduzione negli scorsi mesi. Gli operai si sono chiesti perchè hanno dovuto lavorare giorno, notte, festivi, senza tregua e per giunta a ritmi forsennati. Ora vien detto loro di stare a casa perchè hanno prodotto troppo.

Trenitialia ha deciso di smantellare lo scalo merci della stazione di Vagliolise, concentrendo l'attivita' sul nodo di Lamezia Terme. Lo chiusura dello scalo, che nei piani dell'azienda costituisce uno dei rami secchi da tagliare, andra' a tutto vantaggio del trasporto privato su gomma. Sono seguite numerose forme di agitazione, da ultima l'occupazione della stazione di Paola lo scorso 16 luglio. Sono a rischio 70 posti di lavoro.

Gli operai della DNE (Digital Network Engineering, azienda ad alta tecnologia di cui è stato dichiarato il fallimento) sono in cassintegrazione da un anno e mezzo. Per loro non resta che la prospettiva della disoccupazione.

A Piane Crati sono in agitazione gli operai della Micofispa, produttrice di funghi, 50 dipendenti in prevalenza donne, da 6 mesi senza salario.

Ora si sta creando un fronte che unifichi le diverse vertenze per il lavoro nella regione, per rompere l'isolamento e la frammentazione e mettere in campo una lotta generale che possa fermare un padronato predatore che della provincia di Cosenza sta facendo un vero e proprio deserto industriale

Provincia di Salerno: Esplode fabbrica fuochi: due morti

Due operai sono rimasti uccisi ed altri tre feriti per lo scoppio di una fabbrica di fuochi d'artificio a Teggiano, nel Salernitano. L'esplosione e' stata violentissima ed e' stata avvertita nel centro abitato e nel vicino Santuario di San Michele, provocando allarme tra la popolazione. Le condizioni di almeno due dei tre feriti, trasferiti in eliambulanza al "Cardarelli" di Napoli, sono apparse infatti molto gravi. Sul posto operano Vigili del fuoco e carabinieri.

ESTERI

Iraq

ONDATA DI ATTENTATI A BAGHDAD E NEL NORD

Tre politici sunniti appartenenti al comitato parlamentare incaricato di studiare e scrivere la nuova Costituzione irachena sono stati uccisi questa mattina a Baghdad da sconosciuti. Il triplice omicidio è avvenuto poco dopo che il presidente Jalal Talabani aveva annunciato che il testo della nuova Carta fondamentale potrebbe essere pronto già per la fine di luglio, con due settimane di anticipo sui tempi previsti (15 agosto). Il comitato si compone di 71 membri, 17 dei quali sunniti, e ha il compito di redigere una Costituzione che a ottobre dovrà poi essere sottoposta a referendum. Un secondo grave fatto di sangue si è compiuto a Baquba, a nord di Baghdad, dove un gruppo di armati ha attaccato un minibus che trasportava lavoratori in una base statunitense: 13 le vittime. Altre due persone sono rimaste inoltre uccise e quattro ferite dall’esplosione di un ordigno a Kirkuk, sempre a nord della capitale. L’acquedotto di Tarmiya, infine, il principale di Baghdad, è stato di nuovo danneggiato. Per la terza volta nell’ultimo mese i cittadini della capitale sono dunque rimasti senza acqua corrente, con una temperatura che sfiora e a volte supera i 50 gradi centigradi. Per riparare l’impianto servirà almeno una settimana. Più volte nei mesi scorsi le autorità responsabili della sicurezza degli acquedotti hanno chiesto di aumentare la sicurezza degli impianti e di stanziare fondi per il miglioramento del servizio: fino a oggi sono rimasti inascoltati.

Iraq - Venticinquemila civili uccisi dal marzo 2003

Un rapporto basato su più di 10mila articoli di stampa e servizi televisivi di differenti media a livello mondiale informa che da quando l'Iraq è stato invaso dalle truppe Usa nel marzo 2003 il numero dei civili morti in maniera violenta si aggira intorno ai 25mila. Il 37% delle morti di coloro che non combattevano sono state causate dalle forze delle coalizione guidata dagli Stati Uniti, molte di queste sono avvenute durante la fase dell'occupazione che è poi finita nel maggio 2003. Gli insorti sarebbero la causa del 9% delle morti civili e la violenza criminale seguita all'invasione sarebbe responsabile di un altro 36%. John Sloboda, uno degli autori del report redatto da 'The Iraq Body Count' ed gruppo di ricerca dell'università di Oxford ha infine sottolineato. 'Né il governo americano né quello inglese hanno iniziato a misurare le loro azioni in termini di vite umane distrutte".

USA: in carcere giornalista che ha rifiutato di svelare le proprie fonti

Oggi un giudice federale ha ordinato l'incarcerazione immediata di Judith Miller del New York Times dopo che questa si è rifiutata di cooperare con la giuria di udienza preliminare, che indaga sulla rivelazione dell'identità segreta di un agente operativo della C.I.A. Un altro reporter ha rischiato il carcere per lo stesso motivo, Matthew Cooper della rivista Time, che però oggi ha accettato di testimoniare per la giuria dell'udienza preliminare, evitando la pena. Il giudice, Thomas F. Hogan, della corte del distretto federale di Washington, ha respinto la richiesta di Judith Miller e dei suoi legali perché le fosse concesso di scontare la sua detenzione a casa, o in qualche altro luogo, ed ha ordinato che la giornalista fosse posta in custodia cautelare e condotta nella prigione del distretto della Columbia fino ad ottobre, o finché non avrà cambiato idea sul fatto di testimoniare. "Se non ci si può fidare dei giornalisti perché mantengano l'anonimato, allora i giornalisti non possono fare il loro lavoro e non ci può essere una stampa libera", ha letto la Miller da una dichiarazione Judith Miller sarà la prima reporter del Times dietro le sbarre per aver rifiutato di svelare le proprie fonti da quando M.A. Farber rimase per 40 giorni in una prigione del New Jersey nel 1978.

Il caso evidenzia una lesione del diritto della stampa a proteggere le proprie fonti, l'abilità del governo nel perseguire un crimine e persino la giustificazione dell'amministrazione Bush per essere andati in guerra in Iraq. Iniziò tutto due anni fa, quando l'identità dell'agente operativo della C.I.A, Valerie Plame, fu svelata per la prima volta dal columnist Robert Novak, In quell’occasione, Novak identificava Miss Plame come la moglie di un ex diplomatico, critico rispetto alla politica americana in Iraq,

GERMANIA: dalla Corte costituzionale tedesca arriva l’annullamento del mandato d'arresto europeo

L'EMERGENZA antiterrorismo non basta ad archiviare le leggi nazionali, soprattutto quelle che tutelano i diritti fondamentali. È il messaggio sottinteso alla decisione della Corte costituzionale tedesca, che ieri ha annullato la legge di ratifica del mandato di cattura europeo e ha imposto la liberazione di Mamoun Darkazanli, considerato dal giudice spagnolo Baltazar Garzon il proconsole di Osama Bin Laden per l'Europa. Da ieri Darkazanli è un uomo libero. Per la Corte costituzionale della Germania è prima di tutto un cittadino tedesco: di origine siriana, ma tedesco. In quanto tale è garantito dall'articolo 16 della Carta fondamentale, che esclude l'estradizione dei cittadini. Annullando la legge che introduceva il mandato europeo, i giudici costituzionali hanno ristabilito le garanzie che erano state indebolite, ma hanno anche dato una spallata alla strategia antiterrorismo dell'Unione europea. Il ministro della Giustizia ha subito bollato la liberazione di Darkazanli come "un passo indietro nella lotta al terrorismo", che porterà a rendere ancora più burocratiche le procedure internazionali.

Italia: Sull'Iraq si vota giovedi

Slitta a mercoledi' o giovedi' il voto dell'Aula, previsto per domani, sul rifinanziamento della missione italiana in Iraq. Terminata alla Camera la discussione sul ddl di conversione in legge del decreto di rifinanziamento, si sarebbe dovuto votare domani. Ma il governo ha deciso di porre la fiducia sul ddl di riforma dell'ordinamento giudiziario, che quindi avra' la precedenza.

Libano: il governo è fatto

Beirut - In serata il premier libanese designato Fouad Siniora ha annunciato la formazione del suo governo che è formato da 24 membri.

Carceri in Ecuador

Nelle carceri ecuadoriane vive il doppio dei detenuti che le strutture consentirebbero di ospitare: ben 11.660 carcerati per 6500 ‘posti’ disponibili; lo si apprende da un recente censimento della popolazione carceraria. La situazione più affollata tra i 36 penitenziari del paese è quella del ‘Carcel Tres’ della capitale Quito, che potrebbe ospitare solo 64 detenuti ma dove vivono accalcate 479 persone. Qui cinque carcerati si dividono una cella di quattro metri quadrati, senza letti per tutti. A peggiorare la situazione, anche la mancanza di strutture, come laboratori e officine, che permetterebbero ai detenuti lameno di trascorre le ore del giorno fuori dalla cella, e la carenza di personale medico. Secondo le previsioni, il problema peggiorerà nei prossimi cinque anni, in cui si teme che la popolazione carceraria possa superare i 50.000 detenuti.

SUDAN

DARFUR: KHARTOUM AVVIA INCHIESTA SU VIOLENZE ALLE DONNE

Il governo di Khartoum ha creato una commissione d’indagine sulle violenze contro le donne nella regione occidentale del Darfur, commesse dalle forze in campo nel conflitto armato iniziato nel 2003. Lo ha annunciato alla stampa il ministro degli Esteri Mustafa Osman Ismail, che sarà alla guida della commissione incaricata di verificare le denunce di stupro e “predisporre i rimedi necessari”. L’iniziativa, ha spiegato il ministro, fa parte di un piano nazionale più ampio per la “protezione dei civili”, che attende l’avallo finale del presidente Omar al-Beshir. Ismail ha ricordato che il parlamento uscente si era detto favorevole alla ratifica da parte del Sudan della convenzione della Nazioni Unite del 1994 per la protezione dei civili in aree di conflitto, ma non ha aggiunto altri dettagli. Recentemente si è conclusa senza rilevanti progressi la quinta sessione dei colloqui di pace tra governo e i due principali gruppi combattenti attivi in Darfur. Le parti hanno deciso di incontrasi nuovamente nella città nigeriana di Abuja il 24 agosto prossimo.

India, l'esercito libera le strade

L’esercito indiano è intervenuto per sbloccare la situazione nello stato del Manipur dove da quasi un mese una protesta della minoranza ‘naga’ ha interrotto il traffico sulle due principali arterie stradali provocando un crollo dei rifornimenti di cibo, carburante e medicine. Lo hanno detto alla stampa locale le forze dell’ordine, precisando che le operazioni di sgombero dei posti di blocco costruiti dai dimostranti si sono svolte senza particolari incidenti. Dal 19 giugno scorso, i membri del ‘All naga students association of Manipur’ avevano iniziato un’agitazione per ricordare, ancora una volta, le richieste della comunità naga (500.000 persone su 2,5 milioni di abitanti) la cui aspirazione sarebbe quella di unificare i distretti settentrionali del Manipur, in cui vivono, ai territori del vicino stato del Nagaland, dove risiede la maggioranza di questa comunità. I dimostranti – la cui associazione simpatizza con i secessionisti naga – hanno impedito per settimane ai camion e autotrasportatori circolanti sulle due principali autostrade di raggiungere il Manipur.

KENIA

PARLAMENTO DISCUTE NUOVA COSTITUZIONE, PROTESTE IN STRADA

La polizia keniana ha disperso oggi con l’uso di cannoni ad acqua e gas lacrimogeni centinaia di manifestanti che cercavano di avvicinarsi al Parlamento di Nairobi mentre in aula sono iniziate le consultazioni per l’approvazione della nuova Costituzione. I dimostranti protestano per i cambiamenti apportati dall’Assemblea generale, dominata dal partito di governo, a una prima versione della Costituzione in cui si limitavano i poteri del presidente e si incentivava il dialogo tra governo e gruppi della società civile; in particolare nella versione posta ora al voto dei parlamentari viene introdotta la figura del primo ministro, come suggerito dagli esperti, ma restano sostanzialmente invariati i poteri del capo dello Stato. Il varo di una nuova Carta del Kenya è stato uno dei cavalli di battaglia del programma politico dell’‘National raibow Coalition’ con cui l’attuale presidente Mwai Kibaki si è imposto alle elezioni del 2002 escludendo dal potere Daniel Arap Moi e il partito Kanu dopo 24 anni di governo ininterrotto. Ma progressivamente è emersa una certa esitazione da parte di Kibaki e della maggioranza nell’appoggiare sostanziali cambiamenti all’assetto costituzionale. .

Gr 13:00

6) Sgomberato Malamanera Sgomberato questa mattina il "Malamanera", squat occupato nel quartiere Bovisa di Milano nel luglio 2003. Previsto nel pomeriggio un presidio presso l'ufficio delle Ferrovie Nord, proprietarie dello stabile, che si unira',poi a un secondo presidio contro gli sgomberi delle case Aler, ente per le case popolari. Sentiamo la corrispondenza con uno degli occupanti.

1) Mobilitazione LSU in Val Vibrata Sciopero della fame per trenta lavoratori socialmente utili della Val Vibrata, in provincia di Teramo, che chiedono la proroga delle proprie attivita' almeno sino a fine anno, l'assunzione degli lsu e la partecipazione di una rappresentanza dei lavoratori nel consiglio d'Amministrazione della Teramo Innovazione Spa, societa' a capitale pubblico abbruzzese, la cui sede e' stata inaugurata il nel marzo scorso. Sentiamo la corrispondenza.

2) India, l'esercito libera le strade

L’esercito indiano è intervenuto per sbloccare la situazione nello stato del Manipur dove da quasi un mese una protesta della minoranza ‘naga’ ha interrotto il traffico sulle due principali arterie stradali provocando un crollo dei rifornimenti di cibo, carburante e medicine. Lo hanno detto alla stampa locale le forze dell’ordine, precisando che le operazioni di sgombero dei posti di blocco costruiti dai dimostranti si sono svolte senza particolari incidenti. Dal 19 giugno scorso, i membri del ‘All naga students association of Manipur’ avevano iniziato un’agitazione per ricordare, ancora una volta, le richieste della comunità naga (500.000 persone su 2,5 milioni di abitanti) la cui aspirazione sarebbe quella di unificare i distretti settentrionali del Manipur, in cui vivono, ai territori del vicino stato del Nagaland, dove risiede la maggioranza di questa comunità. I dimostranti – la cui associazione simpatizza con i secessionisti naga – hanno impedito per settimane ai camion e autotrasportatori circolanti sulle due principali autostrade di raggiungere il Manipur.

3) Oltre ai 39mila, altri morti civili oggi in Iraq. Ma arrivano i nostri

A Baquba un attacco ad un minibus che trasportava dei lavoratori a una base americana in Iraq ha provocato 13 morti. Alcuni uomini armati a bordo di due automobili ha bloccato il veicolo e ha aperto il fuoco. Altri tre civili sono morti quando il minibus senza controllo e' piombato contro la loro automobile. A Kirkuk intanto 2 persone, fra cui un poliziotto, sono stati uccise e altre quattro ferite dall'esplosione di una bomba al passaggio di una pattuglia di polizia. Per la prima volta dal 1973 la Banca Mondiale sblocchera' prestiti all'Iraq per un ammontare di 500 milioni di dollari. Lo ha annunciato la stessa organizzazione, con un comunicato diffuso durante i lavori della conferenza dei paesi donatori per l' Iraq, che si svolge oggi e domani in Giordania.

Carceri in Ecuador Nelle carceri ecuadoriane vive il doppio dei detenuti che le strutture consentirebbero di ospitare: ben 11.660 carcerati per 6500 ‘posti’ disponibili; lo si apprende da un recente censimento della popolazione carceraria. La situazione più affollata tra i 36 penitenziari del paese è quella del ‘Carcel Tres’ della capitale Quito, che potrebbe ospitare solo 64 detenuti ma dove vivono accalcate 479 persone. Qui cinque carcerati si dividono una cella di quattro metri quadrati, senza letti per tutti. A peggiorare la situazione, anche la mancanza di strutture, come laboratori e officine, che permetterebbero ai detenuti lameno di trascorre le ore del giorno fuori dalla cella, e la carenza di personale medico. Secondo le previsioni, il problema peggiorerà nei prossimi cinque anni, in cui si teme che la popolazione carceraria possa superare i 50.000 detenuti.

ITALIA

4 ) Sull'Iraq si vota giovedi

Slitta a mercoledi' o giovedi' il voto dell'Aula, previsto per domani, sul rifinanziamento della missione italiana in Iraq. Terminata alla Camera la discussione sul ddl di conversione in legge del decreto di rifinanziamento, si sarebbe dovuto votare domani. Ma il governo ha deciso di porre la fiducia sul ddl di riforma dell'ordinamento giudiziario, che quindi avra' la precedenza.

5) Suicidio in carcere per il 41 bis

6) Emergenza lavoro nel cosentino

Un'azione comune di lotta vede impegnati in queste ore operai appartenenti a diverse realta' produttive del cosentino.

Nella zona industriale di Piano lago, alle porte della città, lo stabilimento della Polti Sud, che produce elettrodomestici, ha imposto la cassa integrazione per oltre 200 operai. La sospensione dei pagamenti non fa che rendere per lo meno dubbia la promessa di rientrare al lavoro il 26 settembre. La decisione è stata presa a seguito di accordi sindacali, a causa di una lamentata sovrapproduzione negli scorsi mesi. Gli operai si sono chiesti perchè hanno dovuto lavorare giorno, notte, festivi, senza tregua e per giunta a ritmi forsennati. Ora vien detto loro di stare a casa perchè hanno prodotto troppo.

Trenitialia ha deciso di smantellare lo scalo merci della stazione di Vagliolise, concentrendo l'attivita' sul nodo di Lamezia Terme. Lo chiusura dello scalo, che nei piani dell'azienda costituisce uno dei rami secchi da tagliare, andra' a tutto vantaggio del trasporto privato su gomma. Sono seguite numerose forme di agitazione, da ultima l'occupazione della stazione di Paola lo scorso 16 luglio. Sono a rischio 70 posti di lavoro.

Gli operai della DNE (Digital Network Engineering, azienda ad alta tecnologia di cui è stato dichiarato il fallimento) sono in cassintegrazione da un anno e mezzo. Per loro non resta che la prospettiva della disoccupazione.

A Piane Crati sono in agitazione gli operai della Micofispa, produttrice di funghi, 50 dipendenti in prevalenza donne, da 6 mesi senza salario.

Ora si sta creando un fronte che unifichi le diverse vertenze per il lavoro nella regione, per rompere l'isolamento e la frammentazione e mettere in campo una lotta generale che possa fermare un padronato predatore che della provincia di Cosenza sta facendo un vero e proprio deserto industriale

contributi audio http://italy.indymedia.org/news/2005/07/836410.php

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

India, l'esercito libera le strade

L’esercito indiano è intervenuto per sbloccare la situazione nello stato del Manipur dove da quasi un mese una protesta della minoranza ‘naga’ ha interrotto il traffico sulle due principali arterie stradali provocando un crollo dei rifornimenti di cibo, carburante e medicine. Lo hanno detto alla stampa locale le forze dell’ordine, precisando che le operazioni di sgombero dei posti di blocco costruiti dai dimostranti si sono svolte senza particolari incidenti. Dal 19 giugno scorso, i membri del ‘All naga students association of Manipur’ avevano iniziato un’agitazione per ricordare, ancora una volta, le richieste della comunità naga (500.000 persone su 2,5 milioni di abitanti) la cui aspirazione sarebbe quella di unificare i distretti settentrionali del Manipur, in cui vivono, ai territori del vicino stato del Nagaland, dove risiede la maggioranza di questa comunità. I dimostranti – la cui associazione simpatizza con i secessionisti naga – hanno impedito per settimane ai camion e autotrasportatori circolanti sulle due principali autostrade di raggiungere il Manipur. La situazione più difficile si registra nella capitale Imphal, dove il prezzo del carburante –usato per cucinare e per far funzionare i generatori di elettricità- ha subito un’impennata. Si stima che durante l’agitazione siano stati incendiati almeno 24 edifici governativi e una dozzina di camion che si erano rifiutati di rispettare lo ‘sciopero’.

Oltre ai 39mila, altri morti civili oggi in Iraq. Ma arrivano i nostri

A Baquba un attacco ad un minibus che trasportava dei lavoratori a una base americana in Iraq ha provocato 13 morti. Alcuni uomini armati a bordo di due automobili ha bloccato il veicolo e ha aperto il fuoco. Altri tre civili sono morti quando il minibus senza controllo e' piombato contro la loro automobile. A Kirkuk intanto 2 persone, fra cui un poliziotto, sono stati uccise e altre quattro ferite dall'esplosione di una bomba al passaggio di una pattuglia di polizia. Per la prima volta dal 1973 la Banca Mondiale sblocchera' prestiti all'Iraq per un ammontare di 500 milioni di dollari. Lo ha annunciato la stessa organizzazione, con un comunicato diffuso durante i lavori della conferenza dei paesi donatori per l' Iraq, che si svolge oggi e domani in Giordania.

ITALIA

Sull'Iraq si vota giovedi

Slitta a mercoledi' o giovedi' il voto dell'Aula, previsto per domani, sul rifinanziamento della missione italiana in Iraq. Terminata alla Camera la discussione sul ddl di conversione in legge del decreto di rifinanziamento, si sarebbe dovuto votare domani. Ma il governo ha deciso di porre la fiducia sul ddl di riforma dell'ordinamento giudiziario, che quindi avra' la precedenza.

Suicidio in carcere per il 41 bis


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